Riusciamo a goderci una vittoria?
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NON CE LA FARANNO GODERE
Mondiali per Club a 32 squadre nel 2025…milioni già dati alle partecipanti di questa Champions…l’inter già qualificata al mondiale con i punteggi assegnati per il volere del presidente e vice della uefa…la Juve è la seconda italiana con 47 punti, terzo il Milan con 39 e il Napoli con 34.
Ma a questo mondiale per squadre potranno partecipare solo due squadre per ogni paese con i punteggi che vengono assegnati in base ai risultati conseguiti nelle partite di questa Champions…un punto per il pareggio 2 per la vittoria 4 per il raggiungimento degli ottavi, 5 punti per i quarti…mi scappa da ridere solo a pensarci… la Juve resta al palo con i suoi 47 punti invece il Milan potrebbe superare i 47 della Juve.
Visto che la Juve non potrà aumentare il suo punteggio mi viene da pensare che tanti soldi si perderanno in favore di una squadra che non doveva partecipare alla Champions attuale perché quinta in classifica al campionato passato…l’altra carica di debiti non poteva nemmeno iscriversi all’attuale campionato…insomma il cetriolo va sempre in qlo all’ortolano.
L’anno prossimo loro potranno spendere milioni di euro ricevuti con questa partecipazione Champions e la Juve resterà sempre al palo perché non potrà spendere… e così si arriverà alla stagione 24/25.
Guarda, in quesata questione sto con Giuntoli.
Per anni siamo andati dietro ai soldi e non abbiamo portato a casa nessun trofeo.
Ripeto, nessun trofeo europeo dalla finale di Roma contro l’Ajax.
Quanti anni sono passati?
Ecco, avete tentato di farmi credere a due milini di scuse.
Mi avete fatto credere che avevamo i campioni.
Buffon, Bonucci, Chiellini, Pirlo ed altri.
Abbiamo vinto?
Abbiamo portato a casa una Champions, un Europa League?
Anche solo una Supercoppa?
No.
Questa è la verità.
Ed allora io dico, e ne sono convinto, a cosa servono i soldi se non sai come spenderli?
Perchè alla fine, al netto di tutte le ingiustizie, stiamo pagando 700 mln di Euro spesi senza essere riusciti a portare a casa nessun trofeo Europeo.
Io penserei a cosa siccede in casa nostra dal punto di vista sportivo.
Io mi chiederei come vengono spesi i soldi alla Juventus tra cartellini ed ingaggi.
Insomma, una volta arrivavano i Cabrini a poco e diventa ano Campioni.
Oggi arrivano centravanti da 20 gol a stagione e ne fanno 10 se va bene.
Incominciamo a guardare a noi stessi.
Ridiventiamo un Club degno di questo nome, poi ne parliamo.
Il discorso da me intavolato era altro…nel senso che ce la stanno mettendo al qlo.
Centravanti da 20 goal? Abbiamo avuto o meglio voluto fortemente da Boniperti prima Virdis e poi Ruhs che con noi di goal pochissimi ne hanno realizzati.
Succede.
Appena sentito purtroppo in registrata, in piena sintonia con le vostre dissertazioni. Non me ne frega niente di aver vinto una partita in cui i migliori siano stati i difensori. I se ed i ma preferisco lasciarli a chi sa solo masturbarsi mentalmente. Se vinci un goal in più dell’avversario lo hai fatto, quindi perché discutere a vuoto?
P.s.x Gioele
Ho preferito per una questione di continuità risponderti nel topic precedente😉
Ti ho risposto anche io di là.
ALLENATORI SFORTUNATI
1973 Vycpalek
Contro l’Ajax Rep al 3° minuto e la partita finisce con quel goal 1-0 per gli olandesi(eppure il nostro centrocampo è il trio d’attacco non erano scarsi).
1973 sempre Vycpalek Olimpico di Roma intercontinentale contro Indipendiente a 10 minuti dalla fine Bochini con l’unico tiro in porta segna e vincono gli argentini dopo che il Cuccu ad inizio secondo tempo sbaglia il rigore alto sopra la traversa verso il boschetto di Monte Mario.
1983 Trapattoni ad Atene con l’Amburgo Magath segna a 10 minuti dalla fine con un tiro un pò così…
Bypasso quella dell’85 la più sfortunata di tutte quelle perse anche se gli annali hanno segnato Juventus.
1997 Lippi col Borussia 3-1 tedeschi nettamente inferiori ai nostri.
1998 Lippi con il Real Madrid subiamo la sconfitta con un goal segnato da Mijatovic nettamente in fuorigioco.
2003 Lippi sconfitta ai rigori contro il Milan di Ancelotti.
2015 Allegri contro il Barça…
2017 Allegri contro il Real Madrid…
Mi preme sottolineare che la più bella coppa vinta dalla Juve è quella del 1977 con una squadra formata da tutti giocatori italiani.
Le Coppe di anfetamina …
Da “Gioco Pulito”
“Il 9 novembre 1997 moriva Helenio Herrera, il Mago dell’Inter capace di vincere tutto. Della sua parentesi meneghina non si parla solo dei successi in Italia o in Europa, ma anche di sospetti di doping e partite truccate. Ripercorriamo la sua storia ancora avvolta nel mistero.
Sarti, Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso. Allenatore: Helenio Herrera. Presidente: Angelo Moratti. Direttore: Italo Allodi. Un trio che costruisce, fra il 1962 e il 1966, una corazzata inaffondabile: un’Inter capace di vincere tutto. Campionati, Coppe dei Campioni, Coppe Intercontinentali. Un corollario di imprese su cui grava, però, un sospetto: quella Inter ha giocato pulito? Mezza squadra è morta: di tumore. E sui successi gravano diversi sospetti. Doping, combine e corruzioni…
Armando Picchi, muore a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Marcello Giusti: cancro al cervello nel 1999. Carlo Tagnin: 2000 osteosarcoma. Mauro Bicicli: 2001, tumore al fegato. Ferdinando Miniussi 2002 cirrosi epatica evoluta da epatite C. Giacinto Facchetti, 2006: tumore al pancreas. Giuseppe Longoni, 2006: vasculopatia cronica. Enea Masiero: 2009 tumore.
Attenzione ai nomi: esclusi Picchi e Facchetti, e se vogliamo inserirci anche Tagnin, il destino si accanisce sulle riserve. “Trattate alla stregua di cavie”. Dichiarazione pesantissima, rilasciata da Ferruccio Mazzola. Il fratello di Sandro, morto nel 2013 sosteneva fossero proprio le “riserve” a “testare” la bontà del prodotti del “mago” Helenio Herrera. É il succo racchiuso nel suo libro: il “Terzo incomodo” (Fabrizio Càlzia, Bradipolibri 2004). Pagine che rischiano di screditare una storia di successi. O di dubitarne. Di certo, abbastanza per sdegnare Massimo Moratti che decide di querelare Ferruccio, chiedendo un risarcimento di un milione di euro di anni. Richiesta respinta dal Tribunale di Roma il 14 settembre del 2012. La storia finisce lì…per la Giustizia.
[…]
La “simpamina” era il nome di un prodotto farmaceutico, in commercio sino al 1972. Il nome chimico di questa sostanza farmaceutica è “β-fenilisopropolamina”, appartenente, come altre farmaci, alla classe meglio nota come anfetamine. Le azioni dirette che questa sostanza producono sul sistema nervoso centrale sono: aumento del metabolismo, aumento del battito cardiaco, aumento della termogenesi (si bruciano più calorie) euforia, benessere, aumento dell’acuità mentale, nervosismo, iperattività, riduzione delle sensazioni legate allo sforzo fisico.”
Ferruccio Mazzola: il Doping nel Calcio
Ferruccio Mazzola … sono stato in quell’inter anch’io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l’allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve ( io ero spesso tra quelle ) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno ‘il caffè’ di Herrera divenne una prassi all’Inter”. “ Cosa c’era in quelle pasticche ? … Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro. Da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi … Armando Picchi: morto a 36 anni nel 1971 per tumore alla colonna vertebrale, Marcello Giusti: morto a 54 anni nel 1999 per tumore cerebrale, Carlo Tagnin: morto a 67 anni nel 2000 per osteosarcoma, Mauro Bicicli: morto a 66 anni nel 2001 per tumore al fegato, Ferdinando Miniussi: morto a 61 anni nel 2001 per epatite C, Giacinto Facchetti: morto a 64 anni nel 2006 per tumore al pancreas, Enea Masiero: morto a 65 anni nel 2009 per tumore .. Non era solo l’inter. Io sono stato anche nella Fiorentina e nella Lazio, quindi posso parlare direttamente anche di quelle esperienze. A Firenze, il sabato mattina, passavano o il massaggiatore o il medico sociale e ci facevano fare delle flebo, le stesse di cui parlava Bruno Beatrice a sua moglie. Io ero in camera con Giancarlo De Sisti e le prendevamo insieme. Non che fossero obbligatorie, ma chi non le prendeva poi difficilmente giocava. Di quella squadra, ormai si sa, oltre a Bruno Beatrice sono morti Ugo Ferrante ( arresto cardiaco nel 2003 ) e Nello Saltutti ( carcinoma nel 2004 ). Altri hanno avuto malattie gravissime, come Mimmo Caso, Massimo Mattolini, lo stesso De Sisti…. Lì ci davano il Villescon ( una metanfetamina ), un farmaco che non faceva sentire la fatica. Arrivava direttamente dalla farmacia. Roba che ti faceva andare come un treno ». E’ morto a 68 anni Ferruccio Mazzola, il ‘terzo incomodo’, dal titolo del suo celebre libro autobiografico. Figlio dell’immenso Valentino, simbolo del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, e fratello minore del più noto Sandro, campione con l’inter e con la Nazionale, Feruccio ha vissuto anche lui nel e per il mondo del calcio. La sua fama però non è dovuta alla discreta carriera da calciatore tra Venezia, inter, Lecco, Lazio e Fiorentina (con cui vinse lo scudetto all’epoca di Maestrelli), né alla successiva carriera di allenatore, per lo più in Serie C. Bensì alla sua decisione di non allinearsi. Da qui la definizione di ‘terzo incomodo‘. A fronte di cotanti famigliari, che della storia del calcio hanno scritto alcune delle pagine più luminose, lui decise di raccontarne gli angoli più bui.
Una Prece per tutti
Allegri:” Importante domani per chiudere un ciclo di gare vincenti e per la classifica: mantenere i punti di distacco sulla quinta. Il capitano domani sarà Locatelli. In porta ci sarà Szczesny, per Perin sarà un anno più difficile visto che ci sono meno partite. Domani parte Gatti dall’inizio, la partita più importante è quella contro il Cagliari, dobbiamo essere compatti e attenti, l’errore è strafare. Servono i 3 punti visto che veniamo da risultati positivi e non dobbiamo abbassare la concentrazione e l’umiltà. Questo è un gruppo straordinario e granitico, Danilo non rientrerà dopo la sosta, Weah e A. Sandro sì, noi rispettiamo il Cagliari. Davanti stanno tutti bene, devo decidere chi parte dal primo minuto, la forza è anche in quelli che subentrano. McKennie potrebbe giocare al post di Rabiot e uno tra Cambiaso e Iling a destra o magari cambio sistema di gioco. Danilo ha una lesione profonda e bisogna stare attenti e non rischiare nulla sul suo recupero”.
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Falsi e disonesti …
“Nello scandalo doping lanciato da Zeman a fine anni ’90 vi fu un’indagine del CONI che giunse alla conclusione che non vi fosse doping nel calcio. Solo Juventus e Torino furono indagate dalla magistratura ordinaria, per mano del procuratore Guariniello che ovviamente indagò solo le squadre di propria competenza per territorio: nessuno si interessò di Milan, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Parma, Fiorentina… eppure lo stesso tecnico boemo aveva ammesso che le pratiche sotto accusa erano in uso anche nella Lazio da lui allenata. L’indagine di Guariniello non portò a nulla: non si trovò traccia di sostanze proibite, del loro uso, del loro acquisto, o di flussi di denaro che avrebbero potuto ipoteticamente esservi stati finalizzati.
Al termine delle indagini Guariniello potè solo chiedere il rinvio a giudizio del medico sociale della Juventus Riccardo Agricola e dell’amministratore delegato Antonio Giraudo per “frode sportiva per abuso di farmaci”.
L’accusa era traballante nel suo stesso concepimento: non solo il fatto non costituiva reato secondo la legge sulla frode sportiva in vigore, ma l’uso di farmaci per migliorare le prestazioni sportive era già regolato dalla legge antidoping che stabiliva esplicitamente quali farmaci fossero ammessi e quali no. Era un’accusa molto particolare insomma, perché di fatto cercava di far giudicare il doping non tramite la legge preposta, ma tramite un’altra legge, che non stabilisce espressamente quando l’uso di farmaci costituisca doping e quando no. Non si può trascurare il fatto che i farmaci usati dal medico della Juventus erano tutti leciti, erano tutti dichiarati regolarmente, ed erano gli stessi lecitamente usati e dichiarati dalle altre squadre del campionato!
Lo “scandalo doping” si sarebbe chiuso rapidamente in una bolla di sapone se non si fosse trovato il fantasioso perito Giuseppe D’Onofrio, disposto a produrre una clamorosa perizia sulle analisi del sangue dei giocatori bianconeri in cui concludeva, senza alcuna rigorosa base scientifica, che alcuni giocatori avrebbero fatto uso di epo. La perizia, che portò ad una condanna di primo grado, fu agevolmente smontata nel processo d’Appello, che infatti si concluse con l’assoluzione per la società ed il medico Agricola. La Juventus fu assolta dall’accusa di doping anche dalla Corte di Cassazione, che ratificò la correttezza del processo d’Appello nel sancire che ‘il fatto non sussiste’ (cioè che non è mai avvenuto).
Il processo d’Appello si pronunciò anche in merito alla frode sportiva, assolvendo gli imputati poiché, non essendo dimostrato che i farmaci utilizzati potessero portare un miglioramento delle prestazioni, non si poteva ravvisare una frode sportiva nel loro uso. Il processo di Cassazione però – che non si occupa di giudicare gli imputati, ma solo la correttezza dei gradi di giudizio già intervenuti – stabilì che questa motivazione non fosse sufficiente. In sostanza la parte di processo riguardante l’abuso di farmaci leciti si sarebbe dovuta rifare da capo per giungere ad una sentenza che avesse 😡 motivazioni diverse, ma in pratica non sarebbe stata rifatta per il sopraggiungere dei termini di prescrizione. Senza approfondire le implicazioni giuridiche che troverete spiegate meglio altrove, vale la pena di ricordare che in altre sentenze riguardanti il ciclismo la Cassazione aveva già escluso l’uso di sostanze dopanti dall’ambito di applicazione della frode sportiva.
Ricapitolando: la Juventus è stata praticamente l’unica squadra indagata per doping dalla giustizia ordinaria (che ha ben altre possibilità investigative rispetto a quella sportiva), è stata trovata pulita, e tuttavia accusata di frode sportiva per l’uso di farmaci dichiarati leciti e usati da tutte le concorrenti. Fu “salvata” dalla prescrizione? L’accusa era molto debole e forse sarebbe potuta valere la pena di rinunciare alla prescrizione per togliere ogni appiglio anche ai più accaniti contestatori. Però la “frode sportiva per abuso di farmaci leciti” era quasi un reato creato ad hoc, un cambiare le regole del gioco in corsa (vi ricorda niente?), dato che sconfinava dalla regolare applicazione della legge sulla frode sportiva e tentava di squalificare l’uso di farmaci che la legge sul doping invece consentiva. Obiettivamente ci sarebbe potuto essere un rischio, seppur minimo, di diventare la vittima sacrificale di una sentenza clamorosa che avrebbe colpito solo la Juventus: eventualmente dopo una simile sentenza quale altra squadra avrebbe rinunciato alla prescrizione nel caso che le varie Procure avessero seguito l’esempio di Guariniello indagando le altre società? Hai voglia ottenere parità di trattamento!”
© Tuttojuve.com
SENZA ALLEGRI È RINATO
Angel Di Maria non si nota proprio, il Benfica in Champions tutte sconfitte e un solo goal segnato.
Quelli che capivano il perché.
DRAGUSIN HA PURE SEGNATO STASERA
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PICCININI ARBITRA E VALERI AL VAR
Lautaro non vuole Gatti contro e visto che il nostro 4 è diffidato…deducede voi.
La Juventus ha già messo “in cassa integrazione”( eufemismo per non dire che lo ha messo con lo stipendio al minimo sindacale ) Pogba, probabilmente non gli rinnoverà il contratto e non conta ovviamente più di recuperarlo.
Mi sto chiedendo come mai la disciplinare, che è sempre molto “vicina” a tutto ciò che avviene nel mondo Juve, non abbia ancora dato alcuna “ sentenza” per la vicenda della molecola proibita che è stata riscontrata nell’esame antidoping del calciatore “ selezionato anche se non era stato impiegato nella partita in questione “.
Se il ragazzo fosse stato in malafede avrebbe utilizzato ( come faceva Maradona) le urine di qualche altro compagno, dico io, quindi oltre che non furbo, Pogba è proprio scemo se era consapevole che avesse assunto qualcosa di vietato e lo avesse fatto apposta per farsi scoprire tale.
Chissà perché, ripeto, e visto la solerzia che si ha ogni qualvolta devono sanzionare la Juve ed i suoi tesserati, ancora non si sono espressi sulla condanna ( magari pure con qualche anno di galera visto che si trovano con questa bella opportunità) .
A pensare male si fa peccato, ma dato che spesso ci azzecco, ho idea che si stia aspettando che il contratto in essere tra il calciatore e la società Juventus venisse definitivamente rescisso in modo che qualche società sciacalla, ( ne conosciamo una in particolare) potesse assumerlo dopo che la commissione di inchiesta avesse dato un verdetto di colpevolezza lieve e già scontata nel periodo che Pogba è stato fermo.
Mah, misteri del mondo pulito dello sport.
Sempre a proposito di doping, c’è l’inter->vista a un ex giocatore degli anni ’60:
Dal Corriere della Sera
Martedì, 18 Dicembre 2007
Dopo F.Mazzola e Georgatos…Franco Zaglio ( 2 )
” TORNANDO ALLE “VITAMINE”: SEMPRE IL QUEL 1962 SCOPPIO’ ALL’INTER UN CASO DOPING… “ Beccarono i tre cremonesi: Guarneri, Bicicli e il sottoscritto. Quella però fu una cosa strana: nell’imminenza della partita che pareggiammo 2 – 2 contro la Juve (25 febbraio 1962) i nostri dirigenti vennero a sapere che a fine gara ci sarebbe stato il controllo antidoping. Il segretario corse negli spogliatoi e raccomandò di non prendere niente. Un’insinuazione strana: come se noi giocatori prendessimo iniziative personali ! Voglio precisare che fino a quando sono rimasto io, cioè fino al 1964, nessuno di noi ha mai preso niente per propria scelta: certe cose, caso mai, ce le mettevano altri nel caffè . “ E DOPO IL 1964 ? “ Forse ….le cose cambiarono nelle coppe internazionali. Perché si sa: quando una partita vale tre milioni di premio chiunque può decidere di rischiare. Senza contare che a livello internazionale non c’era alcun controllo. “ MENTRE IN ITALIA L’ANTIDOPING FU INTRODOTTO NEL 1961… “ Si, ma erano controlli per modo di dire: c’erano mille modi per farla franca.“ VOI “CREMONESI” PERO’ FOSTE PIZZICATI… “ Ripeto: quella fu una faccenda strana, come strano fu ad esempio il “caso Bologna” nel 1964, quando alcuni rossoblù risultarono positivi. Alla fine venne fuori che qualcuno negli spogliatoi aveva manipolato le fialette. C’era molta, chiamiamola così, approssimazione. “ EFFICACIA A PARTE, L’INTRODUZIONE DELL’ANTIDOPING VOLEVA PUR SIGNIFICARE QUALCOSA. DIFFICILE PENSARE CHE LA FEDERAZIONI METTESSE SU UN’IMPALCATURA COSI’ COSTOSA SOLO PER I CAFFE’ DI HERRERA… “ Neppure in questo campo Herrera inventò niente: già nel 1957-58, quando giocavo nella Spal, i più anziani si tiravano su con la loro brava pasticchetta di simpamina. E pure nella Roma, dove giocai prima di passare all’Inter, ci davano le “vitamine”, che finivano sistematicamente nel cesso. “