Aspettavamo una crisi dell’Inter ed è arrivata la nostra.

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

E’ stata una sconfitta bruciante e inaspettata. La Juventus fino allo scontro diretto contro l’Inter ci era arrivata piuttosto bene e lo stop con l’Empoli non ci aveva dato grandi segnali di cedimento, ancorchè la squadra aveva giocato in 10 per più di un ora. Tuttavia contro l’Udinese i nostri sono apparsi spenti, quasi inermi. L’Udinese l’ha vinta come si vince al gratta e vinci, con mezzo tiro in porta e forse neanche difendendosi così bene. Mi è sembrato di rivivere un revival di quando il Napoli perse il famoso scudetto in albergo. Il giorno prima la Juve perdeva 2-1 a Milano proprio contro l’Inter e ormai tutto sembrava perduto. Rimontare quella partita e vincerla fece sprofondare il Napoli nell’incertezza e nell’apatia e il giorno dopo persero malamente contro la Fiorentina in una partita giocata malissimo. Ebbene questa volta è toccato a noi dopo che l’Inter ha rimontato sulla Roma a Roma, con una bella prova di forza, siamo sprofondati in una crisi psicologica che ci ha portato a scendere demotivati contro l’Udinese. Va da se che questa Juventus non è fortissima e fino a qui, l’ho sottolineato più volte, ha over performato, dando l’impressione di poter contendere lo scudetto all’Inter, che in realtà può solo perderlo da sola questo scudetto. Tuttavia questa Juventus proprio perché stava over performando non può permettersi distrazioni o battute a vuoto. Se non si sta sempre sul pezzo si può perdere contro chiunque e la scorsa partita lo ha dimostrato.

Ho parlato nelle pagelle delle responsabilità di Allegri. Certamente ha dei meriti alti ad aver portato questa squadra a fare questo campionato ma ha altrettanti demeriti nella sconfitta di ieri. Alex Sandro non è proponibile come titolare e il 352 non ha un piano B. Ha preferito Chiesa a Yildiz ma Chiesa ancora non è pronto e forse è meglio a partita in corso. Dulcis in fundo se la squadra non è particolarmente motivata chiaramente è sua responsabilità motivarla. Detto ciò la Juventus a oggi sta facendo un campionato ottimo è seconda e viaggia a una media di 2,20 punti a partita, che è una media scudetto e questo nonostante la sconfitta di ieri. Ora chiaramente bisogna ritrovare al più presto motivazioni oltre a cercare di buttare nel più breve tempo possibile nella mischia Alcaraz e Djalo per dare fiato a gente come Mc Kennie che appare spompata e appunto alla difesa che a Verona dovrà fare a meno di Bremer. La stagione è ancora lunga si ha il dovere morale di cercare di arrivare secondi e di resistere al ritorno del Milan oltre a cercare di vincere la Coppa Italia che ormai ci vede in semifinale e che in una stagione come questa in cui si potrebbe non vincere nulla, potrebbe fare una grande differenza. Sarebbe un qualcosa di simpatico dal quale ripartire l’anno prossimo. A Verona non sarà una passeggiata. Il Verona nonostante sia terzultimo è in un momento positivo in cui perde poco e quando perde perde di misura (2-1 con Roma Inter e Napoli). Bisognerà assolutamente vincere.

  1. Non doveva succedere invece è successo…dispiace più per i giovani.
    Giochi prima, vinci e vai prima in classifica, loro giocano dopo vincono e si riprendono la testa della classifica…è successo diverse volte…poi alla Juve vengono annullati goal e rigori a favore invece a loro danno goal fasulli vedi Roma come rigori negati alle sue avversarie…insomma questo andare in testa ed essere risuperati in quei modi è stato per i ragazzi una avversità troppo stressante alla fine capita la “disgrazia” contro l’Empoli e crolla il castello che con pazienza e grinta era stato costruito.
    Mancano delle travi per tenerlo su e per questo è crollato.

    Ridare fiducia ai ragazzi credo sia il lavoro di Allegri e il suo staff…speriamo avvenga presto.

  2. Andrea (the original)

    Il problema è che questa squadra, se perde entusiasmo, può fare 25 punti nel ritorno e arrivare fuori dalle 4.
    Ma neanche si può pensare che la squadra spenda in entusiasmo ed energie mentali l’impossibile per vincere partite come ha fatto sin qui.
    Dunque il problema è non avere mai pensato a un piano B, sia in termini di modulo che di gioco.
    I risultati buoni avevano aperto lo scenario ideale per costruire qualcosa di diverso perché, lo dico spesso, si cambia quando si sta andando bene.
    Ora questo scenario è svanito e cambiare è più faticoso ma resta necessario, perché si gioca a pallone e l’entusiasmo non calcia il pallone.

  3. Il problema è complesso.

    Non so fino a che punto Allegri abbia ancora presa nello spogliatoio.

    Facciamo finta che lo ascoltino e facciamo discorsibteorici.

    La Juve, non ha un gioco precistituito, quindi ogni componente della Tosa sa cosa deve fare.

    La domanda è:
    Allegri oltre a dire minchiate in conferenza stampa, si sarà reso conto della situazione?

    Se si assisteremo ad una rapida ripresa.

    Se no, invece andremo in contro ad una catastrofe.

  4. LA NOIA

    Vuoi o non vuoi mi sa che dobbiamo aspettare la fine di questo campionato per vedere quale sarà il futuro di Allegri ma soprattutto quello della Juve.

    Ipotesi 1) Resta e rinnova per almeno altri due anni (tre compreso quello della prossima stagione con qualche milione in meno).

    Ipotesi 2) Separazione consensuale in modo da puntare su un altro allenatore.

    Ipotesi 3) Sicuramente una cosa è certa la Juventus non prenderà un altro allenatore mettendo a libro paga Allegri per la prossima stagione.

    La cumbia della noia

  5. Diciamo che la classifica si è normalizzata. Più che una crisi ci sarebbe voluto un suicidio dell’Inter per permettere alla Juve di lottare per lo scudetto.
    L’Inter ha quasi passeggiato finora mentre noi inseguivamo con affanno.
    Molti punti della nostra classifica sono stati strappati con unghie denti e partitacce. Risultati sempre appesi a un filo e ottenuti con 120% dell’attenzione difensiva. Ma basta poco per rompere questa dinamica.
    Se non ci sarà un miglioramento saremo di nuovo all’anno zero, il terzo anno zero consecutivo…

    • Devi aggiungere tutti i favori var e arbitri che abbiamo ricevuto altrimenti la Salernitana ci stava sopra in classifica…
      Ma per carità!!!

  6. Andrea (the original)

    Ha ragione Allegri, la prestazione contro l’Udinese non è stata diversa dalle altre, cambia il risultato.
    Infatti da mesi dico che la Juve non gioca a calcio: le partite vinte di riffa e di raffa potevano andare tranquillamente come contro l’Udinese.
    E se è l’allenatore a certificarlo ma comunque a non ritenere necessario nemmeno un cambiamento di modulo credo che si possa tranquillamente archiviare qualsiasi speranza di costruire qualcosa.

    • 😀 😀 😀 Mi piace la tua ironia, ma devo ammettere che sia abbastanza lineare quanto hai detto

    • A quanto pare, l’unico rammarico di allegri è che quell’unico pallone dell’Udinese sia finito dentro e non fuori.
      Se parla di buona prestazione possiamo avere già chiaro quale sarà il futuro con lui in panchina. Prestazioni di questo tipo il cui esisto sarà sempre strettamente legato
      all’eventuale episodio.
      Difficile, se non impossibile, trovare club di prima fascia che ragioni no in questi termini. Ma se a Torino sono contenti buon per loro…

    • Andrea, la tua considerazione -molto seria-, è figlia, giustamente, delle parole dell’allenatore.
      La storia non si riscrive, infatti alcuni anche qui hanno scritto nel tempo che “la Juve praticamente gioca sempre la stessa partita”, e siccome il calcio è uno sport estremamente aleatorio, il risultato più essere più o meno diverso a seconda della piega che man mano prendono gli avvenimenti.
      Con una sola certezza: quando la Juve va sotto nel risultato è come il naufrago investito dalle onde, il panico è la prima reazione. Il peggior viatico per raggiungere la riva.

  7. CONCORSO

    Se pensate di avere requisiti avrete il posto assicurato ma affrettatevi prima che qualche altro ciuccio vi precede alla Continassa.

    Per poter prendere parte al corso per diventare allenatore di calcio a livello professionista, i requisiti sono: aver compiuto almeno 32 anni; avere il Diploma di Allenatore Professionista di Seconda Categoria (Uefa A). Il corso ha un costo di 8000 euro e il numero dei posti è, ovviamente, limitato.

  8. SINCERITÀ

    Siamo la peggiore tifoseria di questo campionato falsato:
    Alcuni di voi si ricorderanno di quando, all’alba del nuovo secolo, i tifosi laziali si mobilitarono e minacciarono di recarsi in massa a Perugia: l’intimidazione funzionò, infatti Collina violò il regolamento e consegnò lo scudetto ai biancazzurri.
    Più o meno nello stesso periodo, furono i tifosi giallorossi a ribellarsi a quella che pareva una retrocessione certa, in seguito ai Rolex da 25 milioni donati agli arbitri, ma fatturati.

    Come andò nel 2006 lo ricordiamo tutti, più in generale conosciamo a memoria il comportamento kafkiano dei sostenitori nerazzurri, mai autocritici verso le schiappe per cui tifavano, allenati da altrettante schiappe, ma sempre pronti ad organizzare patetiche fazzolettate, marce, proteste e minacce.
    Il tutto avallato dalla proprietà, che ne combinava più di Bertoldo.

    “In soldoni, le altre tifoserie sono sempre unite in quel chiagni e fotti che – seppur di chiare origini pezzottare – è ormai divenuto il modus operandi di un Paese che pare privilegiare i comportamenti di chi meriterebbe soltanto di tornare a scuola, rispetto a chi si attiene alle regole e utilizza una grammatica appropriata”.

    In un momento nel quale dovremmo solidarizzare, c’è chi boicotta le (per fortuna tantissimi) tv e chi non lo fa, c’è chi se la prende con Allegri, chi contesta la Società, chi “da juventino” parla a vanvera, insomma siamo mille ingredienti che non fanno una vinaigrette.
    Il tutto con a capo una dirigenza che – ad oggi – si è difesa peggio di Zeman.

    Questa nostra debolezza è il motivo principale di ciò che ci stanno facendo, perché sanno che tanto ognuno di noi pensa ai cazzi suoi, ciascuno combatte la sua battaglia e molti mantengono la lucidità – in presenza di un grottesco furto subìto al 96° – di prendersela con i giocatori e con Allegri, in un momento in cui – pur rivedibile sul campo – il Mister è l’unico che difende la Juventus dal “Tribunale di Napoli” fatto di cravatte azzurre.

    Siamo 12 milioni, ma sembriamo 12 tifoserie da 1 milione.
    Sarebbe ora di svegliarci!

  9. Andrea ti rispondo qui perché i post stavano stringendosi e si leggevano male come la differenza nel vedere la stessa partita in tv invece che allo stadio dove senti il cuore che pulsa e non le boiate di Adani.
    Da un ragazzo intelligente come sei mi meraviglio nel leggere certe affermazioni:

    “La TV riprende la partita che si vede allo stadio, dunque è la stessa e ci hanno umiliati ben oltre il punteggio che fu strettissimo”.

    Se non ricordi bene la partita puoi sempre andare a leggerti i sviluppi di quella partita e soprattutto l’arbitraggio francese di quella partita nella cronaca della moviola…ricordo anche, oltre ad altri episodi, prima del 90° c’era un rigore per fallo di mano su un cross di Bentancur che non avrebbe cambiato l’esito della eliminazione dopo l’1-1 dell’andata…(gli esiti delle partite cambiate quando de Ligt venne a giocare con noi…io non dimentico)
    “Peggio” di noi fecero quelli del Real contro i lancieri.

    Non è giusto dire che in tv vedi le stesse immagini di chi vede la partita allo stadio… nemmeno se vai all’Olimpico dove da una curva alla porta opposta vedi male magari non puoi vedere bene un mani o un fallo ma la posizione in campo di tizio rispetto a Caio la vedi meglio che in televisione.
    Comunque ci stanno massacrando a ogni partita ma preferiamo parlare solo ed esclusivamente di Allegri…non ci da nemmeno fastidio di vedere le altre giocare in Champions e noi estromessi da tutte le competizioni europee per una somma di punti tolti dalla classifica ottenuti sul campo fatta ad hoc…continuiamo a tagliarcelo per far dispetto alle mogli.
    Gli altri leggendoci si sbudellano dalle risate.

    • Andrea (the original)

      Parlo di quello che è, le nefandezze di Rocchi o della FIGC o dei media sono una cosa, la pochezza di idee di gioco è altro.
      Poi se il dominio dell’Ajax è una invenzione di Adani alzo le mani.

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