Pagelle Juventus Monza 2-0

Pagelle Juventus Monza

Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce

Perin 7 Una sola più che altro parata di istinto. Tuttavia decisiva perchè è il primo tiro della partita e andare subito sotto sarebbe stato un problema.

Danilo 8 Insuperabile. Ogni volta che mette il piedone è come se chiudesse il passaggio a livello. I giocatori del Monza si infrangono contro il muro e cascano e lui va via con la palla.

Rugani 6,5 Come al solito ordinato e affidabile. Non osa ma non fa sbavature. Chiude quando deve.
Alez Sandro 6,5 Chiude con un gol un gran gol fra l’altro e poi grossomodo si gode la serata e la standing ovation di tutto lo stadium.

Weah 6 Forse un occasione persa per dimostrare qualcosa. Non demerita ma oggi era pur sempre una specie di amichevole.

Fagioli 8 Luce della squadra. Pallone in cassaforte quando è fra i suoi piedi e visione di gioco e passaggi corretti come non siamo abituati da tanto. Forse con lui in regia Locatelli potrà tornare a fare la mezzala.

Alcaraz 6 Un po’ come Weah anche per lui una mezza occasione persa. Nel primo tempo è quasi deleterio per la squadra, nella ripresa invece fa valere la sua grinta.

Illing Junior 6,5 Una prova abbastanza convincente. Va sul fondo 2 o 3 volte e mette buoni cross fra l’altro uno molto bello di destro. Nel corso della partita si fa apprezzare anche per molti recuperi difensivi con i tempi corretti.

Chiesa 7 Inizia un poco confusionario come sempre a volte scartandosi da solo, poi apre le danze con un bel gol propiziato con caparbietà ma anche con un pizzico di fortuna nei rimpalli. Da quel momento in poi gioca più sereno e gioca bene.

Milik 5 Nel tridente messo da Montero in mezzo a Chiesa e Yildz non trova mai la sua misura. Anche quando torna in mezzo per dialogare con la squadra questa sera sembra un pesce fuor d’acqua.

Yildiz 6,5 Un poco a sprazzi ma sono sprazzi buoni. Prova il tiro un paio di volta e viene murato poi a un certo punto Izzo lo marca a uomo e diventa un duello rusticano dove il nostro giovane comunque si fa rispettare.

Pinsoglio 7 Come Perin fa il suo e per ben due volte impedisce al Monza di rientrare in partita.

Vlahovic 6 Entra a giochi fatti e non ha molto da fare ma cerca di fare più di Milik.

Djalò 6 Giocatore che sembra interessante nonostante forse una forma fisica ancora un poco pesante.

Miretti sv

Nicolussi Caviglia sv

Juventus 7 In un clima da ultimo giorno di scuola la squadra gioca e non regala punti al Monza e al Bologna che resta dietro. In attesa dell’Atalanta per ora chiude a 71 punti terza in classifica.

Montero 6,5 Chiude con una vittoria la sua parentesi da traghettatore. Partita facilina ma lui comunque è audace anche questa volta a mettere Fagioli più tre punte. Merita un 7 comunque per le due partite dove ha raccolto 4 punti. Andrebbe secondo me collaudato in un intero campionato anche se penso rimarrà alla Primavera o chissà entrerà nello staff di Motta.

Arbitro 5 Sarà pure brava ma non mi è piaciuta. Credo che su 100 fischi questa sera almeno 75 erano in favore del Monza. Mi pare una che ha capito come va il mondo e nel dubbio fischiare contro la Juve aiuta sempre. Stendiamo un velo pietoso sul primo intervento del var in favore della Juve da 43 partite a questa parte all’ultima di campionato al 90mo sul 2-0, roba che la CIA scansate proprio …

  1. Andrea (the original)

    https://www.tuttojuve.com/a
    Io non ho procedimenti penali s carico, tutto sommato sono persona seria, eppure non sono dell’Inter🤭🤦😁

    ltre-notizie/caso-inter-sul-web-virale-la-confessione-del-presidente-del-tribunale-di-milano-roia-folta-colonia-nerazzurra-a-palazzo-di-giustizia-io-tifoso-interis-689345

  2. Ci sono tifoserie che esultano due volte dopo un goal vedi Olympiakos e quella della Juve, causa var, non può esultare nemmeno una prima volta…vedi tacchetto scarpini in fuorigioco.

  3. Andrea (the original)

    Ho visto 10 minuti dei lugubri e son stati quelli giusti.
    Non meritavano nemmeno questa coppetta perché quelli un po’ più decenti li avevano eliminati i greci, ma fa piacere che conservino il loro profilo da sfigati e lo condividano con i loro gemelli e gemellati granata.😂

  4. Per fortuna non vedo volentieri ciò che non è Juve ma sono sempre contento quando sento che i lugubri fanno brutte figure e perdono.
    Non c’è società e tifoseria peggiore in Italia, anzi no, ne dimenticavo un’altra. Quella che butta i motorini dalla curva di San Siro. 😀 😀

    • Adesso che si sono tutti dimessi ( tranne forse l’unico subentrato dopo il 2021 , non potranno anzi non avranno nessun problema a dover dire che chi non c’è più non vede non sente e conseguentemente non parla. Ma a questo punto vorrei tanto conoscere il parere di Chinè che non potrà far finta di non poter prendere le “ famose carte “ che forse sono state già bruciate seguendo le indicazioni di quell’ex presidente della fgci non modo che non possa muoversi perché non può giudicare ciò che non esiste. Sono solo mie supposizioni, ma questo schifo come il capo della procura di Milano ( tifoso interista dichiarato) che sa solo muovere le acque così come dice pure “ Ordine” se sente aria di poter rovinare il Milan, fa veramente male, ma veramente molto male, soprattutto in chi crede nella giustizia .

  5. Ve lo riporto senza farvi aprire alcun link. È una lettura che al solito apre la mente anche agli sprovveduti. Grazie Andrea

    L’IMBOSCATA – Il mercato Juve e le incredibili ricostruzioni. Thiago Motta, problema “tempo”. Inter: dubbi, misteri e sospetti, ma nessuna inchiesta. Ecco la fitta rete di protezione attorno al club nerazzurro….
    31.05.2024 00:35 di Andrea Bosco

    Ne girano di tutti i colori. Tipo che l’Atalanta vorrebbe per Koopmeiners 70 milioni. Va bene: chiedere è lecito. Cosa dovrebbe rispondere la Juventus? A mio parere: tenetevelo. Altro giro, altro regalo: il Napoli (anzi Conte, perché ormai tutti ne sono convinti, Conteantonio andrà alla corte di De Laurentiis) avrebbe proposto Di Lorenzo e Raspadori per Chiesa e Danilo. Ovviamente alla “pari”. Un pezzo del Museum in sovrapprezzo, no?

    Caro Giuntoli: per certuni, sembra che lei abbia un anello al naso e una sveglia al collo come nelle peggiori vignette razziste del secolo scorso. E poi c’è il tormentone dei tormentoni: su Huijsen ci sono tre (ma cosa dico, tre, sono quattro, cinque, perché ogni giorno il numero aumenta) club della Premier e della Bundesliga, pronti ad offrire 30 (ma cosa dico, 30, di più 35, magari 40 e anche 45) per mettere sotto contratto il talento che dopo aver ringraziato la Roma e i suoi tifosi è tornato ad essere un giocatore della Juventus.

    Gli esperti di calciomercato, ne sono convinti: la Juventus cederà anche Vlahovic (a chi?) e lo sostituirà con talentuoso centravanti del Bologna. Per il quale il Milan sarebbe in “vantaggio”, ma – misteri del mercato – arriverà alla Juventus. Thiago Motta (che dovrebbe firmare la prossima settimana) lo vuole: lui e assieme a lui Calafiori. Quindi, ne sono convinti – sempre gli esperti – via anche Bremer. Assieme a quelli per la cui cessione, alcun tifoso, verserà lacrime. I nomi sono noti: non sarò io a farli. Ah: via anche Miretti. Che per radiomercato, pretenderebbe di giocare “di più”. Chissà, magari in un club diverso, invece che prendere pali e traverse in serie, magari potrebbe mettere a segno i suoi tiri. E allora la Juventus rimpiangerebbe di aver accettato il solito “piatto di lenticchie” (Dragusin docet) per la sua cessione.

    La Juventus che verrà sarà assai diversa da quella di Allegri (li vuole tutti, fino all’ultimo centesimo e quindi non transerà) e sarà certamente “più bella”. Ma nessuno è in grado – ne potrebbe – di dire se sarà più vincente rispetto a quella di Max. Fatto di conto degli ultimi tre anni (una Coppa Italia, due qualificazioni alla Champion’s e tante delusioni sia in Europa che in Italia) non dovrebbe essere così difficile. Ma neppure sarà facile. Il tempo: questa entità che quando arrivano alla Juventus agli allenatori manca. Alla Juventus devi vincere: partecipare (bene) non conta. Ma per mettere assieme una squadra (figuriamoci un “sistema” quando parti da zero) occorre tempo. Occorre sperimentare. Occorre anche sbagliare per vedere dove siano gli errori.

    La Juventus lo permetterà a Thiago Motta? Domanda lecita a mio parere. Perché la Storia dice che Thiago Motta non ha le caratteristiche tecniche che di solito hanno gli allenatori della Juventus. Insomma lontano galassie da un Trapattoni, un Lippi, un Capello, un Deschamp, un Ranieri, un Conte o un Allegri. Vicino caso mai a un Maifredi, a un Del Neri, a un Sarri, un Pirlo. Ma a differenza loro senza avere la possibilità di far giocare i Baggio, i Del Piero, i Nedved, i Buffon (Barzagli, Bonucci, Chiellini: in bocca al lupo a Bonucci che a parte la “cazzata – vacanza” a Milano, è stato un simbolo della grande Juventus) i Trezeguet, i Cr7. Vale a dire i giocatori che fanno la differenza. Sia concesso a Thiago Motta il “tempo”. Non quello che solitamente gli allenatori pretenderebbero. Un tempo ragionevole. Diciamo una stagione, per tirare le somme e cercare di capire che razza di “pesce” la Juventus si sia messo in casa. Con tutto il rispetto per la sua straordinaria stagione, allenare il Bologna è una cosa, allenare quella cosa “aliena” chiamata Juventus è un’altra.

    Metteteci una pietra sopra: non ci sarà alcuna inchiesta sull’Inter e sulla sua (discussa) contabilità: né da parte della Procura Federale e men che meno da parte della Procura di Milano. La grande abilità dell’Inter (di Marotta) è stata quella di intessere una ragnatela di amicizie e vicinanze in ogni settore della società civile (o presunta tale). La dimostrazione è che a nessuno dei grandi media nazionale importa di scoprire chi erano i proprietari di Lionrock, la società (sparita anche alle Cayman dove era stata costituita, dalla locale gazzetta ufficiale) che deteneva il 31% dell’azionariato Inter e che dal 2021 era uscita dalla società, senza che né Zhang, né l’Inter comunicassero la cosa. Senza che la Covisoc abbia messo il becco nella vicenda. Quella Lionrock (che sembra la sigla di una etichetta musicale), uscendo alla chitichella ha “bruciato” circa 150 milioni di euro. Senza una rivendicazione e senza una spiegazione. Ora il problema non è se l’Inter (che non ha comunicato la variazione, come prevede la legge, nel proprio capitale) abbia avuto o meno i requisiti per potersi iscrivere al campionato che ha recentemente vinto. Il problema è appurare chi siano quei misteriosi investitori. E perché, al proprio denaro (cosa mai vista nella storia dell’uomo) non siano interessati.

    Non risultano indagini al momento: né da parte della Procura di Milano, né da parte della Procura Federale. E il silenzio omertoso che sta accompagnando la vicenda è, in definitiva, più preoccupante della vicenda medesima. Ma qualche punto fermo si può comunque mettere. Rivelò un anno fa, il presidente vicario del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ex giornalista sportivo, interista doc, che quel luogo (dove la legge dovrebbe essere “uguale per tutti”) vanta una “solida colonia interista”: tra i magistrati, gli impiegati e i giornalisti. I quali sono verosimilmente quelli che si occupano di cronaca giudiziaria. E che possono vantare l’amicizia di qualche pm, interessato ad alimentare il “fumus” di qualche inchiesta. E magari su quella di qualche cancelliere di quelli disposti ad allungare trascrizioni di intercettazioni e qualche carta. Persino quelle che dovrebbero essere coperte da segreto istruttorio.

    Il fatto che il Tribunale di Milano pulluli di interisti, lo renderebbe a parere di Roia “più piacevole”. Chissà che discussioni tra Roia e il dottor Viola procuratore capo, interista dichiarato con foto di calciatori interisti nel suo studio, che va a pranzo con Ausilio e Marotta. Cosa lecita ma inopportuna, se non altro perché Viola sta conducendo l’indagine sul passaggio di proprietà del Milan, inchiesta iniziata (ipse dixit), dopo una serie di servizi giornalistici sull’argomento. Due pesi e due misure? Sai che novità.

    C’è una “comprensione” da parte dei media sconosciuta ad altri club, azzannati alla gola fin dalla prima notizia. Spiegazioni? Nessuna. Per me valgono solo le notizie. E le notizie certificano che Oaktree, il fondo che ha rilevato l’Inter da Zhang, ha piazzato nel suo board anche Carlo Marchetti, notaio milanese, ordinario alla Statale di Milano, interista di antico pelo che potrebbe diventare il nuovo presidente dell’Inter. Lui e Amedeo Cassarai sono i due amministratori indipendenti scelti da Oaktree. Marchetti è figlio di Piergaetano Marchetti, super consulente di Guido Rossi (l’indimenticabile Commissario Straordinario autore del “cartone”) che contribuì alla creazione della Consob, nonché presidente Rcs per otto anni.

    Non conosco Carlo Marchetti. Ma ho conosciuto Piergaetano per questioni di lavoro: grande professionista e persona squisita. Marchetti Carlo è presente nel consiglio di amministrazione di alcuni enti e alcune società. È presidente della Fondazione di Comunità Milano (nel cui cda compare anche Carlotta, figlia di Massimo, il presidente del Triplete), fa parte del cda di Agrati Group (multinazionale degli infissi), di Colussi (azienda che detiene i brand Gran Turchese, ma soprattutto Misura, lo storico sponsor dell’Inter). È presidente, Marchetti, di Cheeck Point (società che stampa edizioni musicali e spartiti) e di Xgen Venture detentrice di fondi di venture capital. Di questa società è socia Federica Draghi, figlia dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

    Insomma, se fai una inchiesta sull’Inter (ormai di Oaktree) te la potresti dover vedere anche con questa “falange”. E – digiamolo – magari anche con qualche altro corpo scelto. E quindi, facilmente ti passa la voglia. Visto che il tribunale di Milano è una “colonia” di interisti, probabile che prima di istruire una pratica consultino il prontuario dell’Azzeccagarbugli di Don Lisander.

    Altro? Puntuale quando certi alisei aleggiano sull’Inter è arrivata l’intervista a Massimo Moratti (autore Carlo Verdelli, direttore di “Oggi”). E cosa ha detto il presidentissimo? Allacciate le cinture, Verdelli ha fatto uno scoop: “È difficile, ma non escludo, in futuro, di poter ricomprare l’Inter”. Slegato ormai dagli impegni petroliferi della Saras, Moratti Massimo potrebbe tornare a far sognare i tifosi dell’Inter. Del resto Oaktree è un fondo. Non gli interessa gestire una società di calcio. Gli interessa far quattrini. E quando ne avrà fatti bastantemente, secondo le linee guida del gruppo, venderà al miglior offerente. Che potrebbe essere Moratti Massimo, forse troppo anziano ormai per ricoprire più di una presidenza onoraria. Ma che potrebbe consegnare alla storia del club milanese la prima donna presidente: sua figlia Carlotta.

    Personalmente Moratti Massimo ancora proprietario dell’Inter, mi intrigherebbe. Vorrei vedere come sbrigherebbe la pratica Meazza. Oggi non è chiaro se Oaktree sia disponibile per realizzare un nuovo impianto a San Donato, come si era detto disponibile Zhang. Con quali risorse (visto come è andata a finire) non è dato sapere. Ma l’opzione sui terreni di San Donato, fino al 2025 è ancora valida. Però Massimo Moratti, nel caso potrebbe contare sull’appoggio incondizionato di Beppe Sala, sindaco (interista) ancora per qualche anno, di Milano. La tela è questa: Ed è una tela sontuosa. Dove i “ragni”, potrebbero essere più di uno. Ma dove almeno uno, è possibile, conosca i nomi dei misteriosi (evaporati) investitori di Lionrock, disposti a perdere un mare di quattrini, pur di restare anonimi. Certe cose, in certi ambienti, si ri-sanno. E se si trattasse di un solo ‘unknown?

    Anche la società del settore criptovalute, Digitalbits, ex sponsor inadempiente dell’inter, è sparita. Come riporta La Repubblica, il tribunale di Milano su richiesta del club nerazzurro ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti della società americana Zytara Labs per 60 milioni dovuti e mai versati. Ma alla sede legale in Wyoming non ha trovato nessuno. Come capitò all’inviato della rosea che nella sede del cinese del Milan a Pechino neppure una targa trovò.

    • Su questo c’è da dire anche dell’altro perché era già uno sponsor “ fuorilegge” ( non si può fare pubblicità, figuratevi poi sulle maglie dei calciatori, di società di scommesse) fatto passare per buono, con artifizi interpretativi. E qualche altro dubbio potrebbe venire a chi sa osservare
      con occhio investigativo verso chi è tanto scaltro da sapere come raggirare le norme. Strano che la Finanza ( sempre molto attenta ) o qualche altro organo di controllo, non abbia effettuato alcuna verifica nella fattispecie.
      È pure possibile che questi si siano trovati uno sponsor inesistente, giusto per poter iscrivere a bilancio un’entrata in modo da abbassare la perdita. A pensare male si fa peccato diceva un certo Andreotti ma in Italia siamo molto bravi a trovare delle situazioni alternative quando si è con l’acqua alla gola.
      Come dice pure il mio amico cui ho riportato il pezzo sopra, troppi tifosi disinteressati quando si tratta di dover indagare sulla squadra cui tengono.

  6. Dal romanzo: “I misteri della giungla nera(azzurra)” di Emilio Salgari 😛 🙂 :mrgreen:

  7. (#Repubblica) Una linea ininterrotta parte dal triplete e arriva alla seconda stella dell’inter. È il debito che le proprietà del club si sono passate come un testimone nella staffetta: da Moratti a Thohir fino a Zhang. Ora tocca a Oaktree. E i debiti, come i problemi, se non li elimini crescono. Il bond da 415 milioni quotato a Lussemburgo che grava oggi sull’Inter è stato emesso nel 2022 per ripagare quello da 300 milioni del 2017, che rimborsava un finanziamento da 230 milioni concesso nel 2015. A monte, il buco lasciato dal calciomercato nell’ultimo periodo di Mancini allenatore e nel biennio di Mourinho. Che sono anche i primi anni del fair play finanziario Uefa.

  8. Sacchi su Motta:
    È uno stratega in un paese dominato dai tattici che giocano sulla difensiva e sugli errori degli altri.

    Ecco questo già mi preoccupa, speriamo di evitare il Maifredi di turno.

    • Mal che vada richiamano Allegri che è comunque a libro paga 🤣🤣🤣

      • No mi dispiacerebbe per i vostri fegati 😀 😀

      • Ho la sensazione che con Motta dovrai cominciare a curare il tuo di fegato. 🤣🥳

        • Per me basta che si vince… è veramente l’unica cosa che conta, poi lo facciamo giocando un calcio spettacolare europeo o sparagnino non mi cambia nulla.

        • Con il ritorno di Allegri hai aspettato tre anni per una Coppa Italia.
          Mi auguro tu abbia la stessa pazienza con Motta.

          • Con Allegri ho aspettato tre anni e ho avuto pazienza perché alla Juventus hanno fatto di tutto e di più per affossarla, spesso tendiamo a dimenticare questo piccolo particolare. Con Motta se sussisteranno le stesse situazioni non avrò problemi a pazientare e pazienterò anche se vedrò dei miglioramenti e soprattutto raggiungerà quelli che saranno gli obiettivi posti dalla società. Ma mi piacerebbe anche che un eventuale fallimento di Motta non venga scaricato sulla precedente gestione del livornese.

  9. Sperando che nessuno si possa prendere una cirrosi epatica per così poco, auguriamoci che chi verrà a guidare la Juve sia solo meglio di Allegri e penso che tutto potrà andare per il verso giusto.

    Vorrei soffermarmi sugli sponsor di quella squadra di Milano attaccata alla canna del gas.
    Negli ultimi tempi quella maglia sembrava la vendita dei benefici delle meritrici, tanto che nessuno ci faceva pure più caso. Persino con geroglifici in cinese dove nessuno sa leggere quella lingua.
    Mi sembrava di avere letto che un periodo dovettero usare qualche pseudonimo per non dover pubblicizzare una compagnia di scommesse. Ma tanto per cambiare chi ha fatto i fatti ed è subito stato squalificato ( io dico tolto dai giochi per aiutare chi doveva vincere questo campionato) è stato Fagioli che tanto importante non era, tanto che oggi Spalletti se lo porta in Nazionale nonostante avesse solo disputato un paio di partite.
    A chi invece sponsorizza chi “ aiuta “i ludopatici non gli si dice niente, ma questa , è una considerazione solo mia, di etica e morale, anche se credo non dovesse riguardare solo me, ma tutta la società civile in cui viviamo.
    Non ce ne frega niente se poi un’altra società di “ fantasmi” o di tracking ( come dicono quelli acculturati odierni ) e che si arricchiscono con le criptovalute fa un bel pacco a chi è già immerso in questo mondo del torbido.
    I fatti dicono che oggi 4 su 5 membri della Covisoc si sono dimessi e la causa sarebbe ( per quelli ben informati) la commissione di garanzia voluta da Abodi che dovrebbe controllare a sua volta questa che avrebbe dovuto controllare determinati parametri di sostenibilità economica e non, delle società di calcio. Se io fossi senza peccato non mi dimetterei mai da un incarico che mi dà pure prestigio sociale e farei valere la mia trasparenza se volessero mettermi a capo un controllore, proprio per uscirne pulito.
    Qui vogliono invece ( come si usa spesso in Italia) sollevare un polverone per poi insabbiare e far passare in sordina un pó di porcherie che sono state commesse.
    Intanto la procura , anzi quella completamente di fede di una squadra di Milano festeggia la stella di cartone e se ne guarda bene di aprire un’indagine, perché la legge non è uguale x tutti, ma solo x i propri avversari di fede calcistica .
    Comunque si dovranno prima o poi svegliare dai bei sogni , perché un’associazione di avvocati ha chiesto spiegazioni su determinati atti che non sembrerebbero legalmente corretti. Non aprire un inchiesta potrebbe fare incorrere un procedimento di omissione d’atti d’ufficio. Poi magari potranno pure archiviare il tutto, come penso accadrà .

  10. RINUNCI A SATANA?

    #Thòdettovattene e ancora insisti!

    Il tentativo di conciliazione è fallito.
    Massimiliano Allegri è stato licenziato dalla Juventus per giusta causa.
    I legali del tecnico livornese impugneranno il provvedimento e chiederanno anche i danni d’immagine.
    E gli altri di rimando: #madichidavvero?

  11. Piuttosto è notizia di oggi che nessuno ha avuto ancora modo di mettere in prima pagina perché non tratta la Juve.
    La procura ha aperto le indagini contro le m…rde per il caso plusvalenze. Sarà un tarallucci e vino quindi perché mettere in evidenza una notizia del genere? Addirittura anche il cronista lecca …. ( beh fa schifo anche scriverlo) di sky sembrerebbe che non abbia voluto parlarne perché ancora in estasi da avvenimenti positivi come la nuova proprietà disposta a dare continuità a debiti e vittorie di Pirro.
    C’è un certo fermento in altri lidi mediatici juventini perché tutti ricordano quanto scalpore e quanta violenza scritta e parlata si scatenó quando era indagata la Juventus, ma soprattutto che soddisfazioni quando Chinè a giorni alterni dispensava punti di svantaggio alla società di Torino.
    Oggi silenzio assoluto e chissà per quanto tempo si protrarrà finché non si chiuderà con una buona archiviazione il caso

    • Insomma come quella prima pagina del giornalino pig del 30 novembre 2021 sulla “Juve sotto pressione” 11 mesi prima della richiesta degli atti della gs alla Procura di Torino, che fra l’altro nessuno qui ha commentato.

  12. TUTTOJUVE

    “All’ora del tè, nuovo collegamento in diretta dell’inviato di Sky Sport Matteo Barzagli. Temi trattati: rinnovo Lautaro Martinez, nuovo Consiglio di amministrazione del club ed elezione del nuovo presidente nerazzurro. Ancora nessuna notizia, invece, sull’inchiesta plusvalenze che coinvolge l’Inter. Zero assoluto anche sul sito dell’emittente satellitare.

    Non pervenuta anche La Gazzetta dello Sport, che sul suo sito apre con la Moto GP. Quindi dà risalto alla lite tra Allegri e la Juventus, al ritorno dell’Eca nel club bianconero e alle parole di Leonardo Bonucci. Quindi le pagelle stagionali dell’inter, il rinnovo di Lautaro un’intervista a Bergomi e tante altre notizie minori. Anche qui nessuna traccia delle vicissitudini giudiziarie dei nerazzurri.

    Passando al sito del Corriere dello Sport, stessa solfa: apertura riservata a Mourinho, accasatosi al Fenerbahce. Quindi le strategie della Roma per l’attacco, Ronaldo che perde la coppa in Arabia, le parole di Donnarumma, l’imminente ritorno della Juventus nell’Eca, il costume super hot di Diletta Leotta, le vacanze bollenti di Chiara Frattesi e Lady Lautaro ed è meglio fermarsi qui. Nessuna traccia delle plusvalenze nerazzurre sotto indagine.

    Con fiducia, apriamo Sportmediaset: apertura dedicata a Bagnaia, quindi il licenziamento di Allegri, Guendouzi per il centrocampo della Juventus, Fofana nel mirino del Milan, l’addio dei bianconeri alla Superlega, Francesca Sofia Novello a camicia aperta nel caldo di Ibiza ed anche in questo caso meglio fermarsi qui. L’Inchiesta sull’inter? Glissiamo.

    Dopo tutte queste ore di silenzio sulla vicenda, la domanda sorge spontanea: come è possibile che le principali testate ed emittenti italiane abbiano letteralmente “bucato” una notizia di questa portata?

    La sensazione è che in questo caso, a pensar male, non si faccia peccato”.

  13. SONO IN DIFFICOLTÀ

    Non riesco a distinguere quale sia la faccia e quale il qlo di Ancelotti…e siamo appena al 35°.

  14. Il cerchio si è chiuso… era chiaro ma ora è incontrovertibile con la Juve che rientra nell’ECA si capisce chi ha voluto pugnalare Agnelli.

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