Juventus-Novara 2011- Il portiere mascherato

Ormai questo autunno calcistico iniziato nello Juventus stadium  si sta  infiammando  in questo tiepido sole di Torino, la squadra di Antonio Conte prosegue i suoi successi battendo l’orgoglioso Novara, che ha perso ma con onore.

Sembra vinta da subito, il Novara sa ..che non vincerà ma non sa ancora di quanto andrà sotto. Il presidente di questa squadra piemontese esprime belle parole prima del fischio di inizio, sebbene perduta sarà comunque un risultato per loro essere qui e giocare in  questo stadio che sta entrando nel mito.

Il gol di vantaggio è immediato, Simone Pepe segna , è in partita da subito l’attenzione sarà mantenuta per tutta la durata del match,  dopo di che sarà  un continuo tirare in porta da parte della Juventus, ci provano tutti gli attaccanti, ma il portiere mascherato Ujkani non perde un colpo e para tutti i tentativi del primo tempo. Nonostante la maschera ci vede bene. Si va a riposo sull’1-0 per noi, la potenzialità era diversa, si poteva esplodere in un tripudio di gol ma come sempre c’è anche l’altra parte che nonostante sia rimasta bloccata nella sua metà campo si è saputa difendere con un portiere che è stato di fondamentale supporto per la sua squadra. Nel frattempo il nostro attacco non va, nonostante i reiterati tentativi di Del Piero e Quagliarella, niente, non si concretizza nulla. Il secondo tempo inizia con il Novara che ci crede di più, il mancato raddoppio dà  coraggio ai novaresi che ci provano in tutto per tutto rendendosi molto pericolosi. Per fortuna che la nostra difesa è in sintonia e non farà passare nulla. Il tempo scorreva, e tanti i  fallimenti insieme a lui,  i mancati gol a quasi porta vuota sono stati numerosi, Conte decide, che era tempo di effettuare i primi cambi, sarà il nostro capitano ad uscire per primo, al 64mo, è dispiaciuto, sembra che questo stadio gli sia nemico, ma la folla lo ama e lui ricambia. E si va avanti  con il fiatone,  cercando di difendere allo spasimo la vittoria, precaria, ma pur sempre vittoria ..ma poi al  77mo un miracolo, nessuno se lo aspettava più .. Quagliarella di testa raddoppia e il pubblico esplode in un’ovazione tutta per lui,  Fabio è tornato al gol. La partita è praticamente terminata, dopo  non accadrà nulla di rilevante, si chiuderà 2 a 0, Conte è soddisfatto, forse vorrebbe di più, maggiore attenzione con  meno errori in conclusione, ma come non mai è pronto per affrontare ..l’Udinese.

 

Luna23

Non sparate sull’autista

Ovviamente il titolo è un invito a tutti quegli (devo dire sempre meno) juventini che se non vincono vengono colti da un attacco di panico. Qualcuno c’è e gli voglio mandare un segnale. Per fortuna la maggioranza sa valutare. Non sempre si può vincere intonava un vecchio adagio e mai come in Roma-Juventus si è visto che certe partite nascono storte. Trovarsi in pochi secondi sotto di un gollonzo causato da uno che fino ad oggi è stato uno dei nostri uomini migliori, che lo stesso causi pure il rigore dopo che la squadra ha sudato le proverbiali sette camice per pervenire al pareggio e finire con un 1-1 contro una Roma che praticamente non ha mai tirato in porta, non si può dire di esser stati particolarmente fortunati. Aggiungiamo che un De Rossi così come l’altra sera sarebbe il centrale ideale da affiancare a Barzagli per la Nazionale di Prandelli e allora il quadro è completo. Visto la Roma dei precedenti incontri, col senno di poi, c’era da augurarsi che da loro avesse giocato qualche titolare in più.
Veniamo però a noi. E’ da qualche tempo che vado dicendo che Conte deve ampliare il ”giro” dei titolari: egli stesso ha detto che stiamo tirando la macchina a mille e che c’è il rischio di grippare. Quindi la soluzione è sotto mano ed è quella che non si può fare un campionato con 13-14 giocatori. Anche se non si fa la Champions. La formazione iniziale non mi è particolarmente piaciuta . Estigarribia e Pepe in un 4-3-3 sono dei centrocampisti prestati all’attacco ma non sono delle punte. A mio parere può giocare uno dei due, ma non entrambi, a meno che non si voglia fare una partita di contenimento, ma questo non è il caso nostro. Quantomeno sullo 0-0. Lo stesso Matri vicino a due così fatica molto, perché è un giocatore che ha bisogno di un ”complice” negli appoggi, magari uno dotato di fantasia e tocco fino che possa aggiungere imprevedibilità alla manovra. In pratica davanti mancava Vucinic, e per la prima volta quest’anno ce ne siamo accorti davvero. Ritengo che le soluzioni Conte le abbia in panchina . Onestamente Del Piero se non titolare almeno gli ultimi 20-25 minuti li avrebbe potuti fare, così come non ho compreso l’ingresso di Qualgiarella per Matri e non di Fabio per uno dei due esterni con lo stesso Quaglia a fare coppia proprio con l’ex cagliaritano. Ho motivo di ritenere che in questo modo saremmo stati più incisivi in avanti. Anche Simone Pepe, giocatore di cui ho decantato le doti di abnegazione, costanza , impegno e sacrificio, non è insostituibile. Quello visto ieri può fare tranquillamente un turno di riposo in favore di Elia o Krasic. Parliamoci chiaro, a voler esser onesti , va riconosciuto che il serbo per prestazioni simili è stato caricato di vergogna un po’ da tutti. Voglio chiudere con la nota forse più lieta della serata. E’ inutile negarlo, al rigore che Buffon ha parato a Totti ho goduto come pochi. Un po’ perché mancando il nostro capitano Alex Del Piero e con l’altro in campo non mi sembrava la stessa cosa. Un po’ perché va riconosciuto a Totti di esser un grande campione e una grande bandiera e ”battere” un avversario forte è sempre una cosa onorevole. Un po’ perché Buffon è Buffon e gli vogliamo tutti bene, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Aspettavamo con ansia che Buffon tornasse il migliore di tutti, come era ed è sempre stato. Quest’anno Buffon c’è e sarà un problema per tutti i nostri avversari. Chiaramente non ho la sfera di cristallo, ma in un ipotetico leggere nel pensiero io penso che la ”sfida” sia andata in questo modo. E’ il minuto 62 solo un minuto prima la Juve aveva pareggiato. Fallo di VIdal su Lamela e rigore abbastanza netto. I due capitani di questa sera uno contro l’altro come in un duello all’ok corral. Sono compagni di Nazionale, sono stati Campioni del Mondo insieme. Sono amici ma sanno che nel rigore non c’è pareggio. Uno vince e l’altro perde come a testa o croce. Si guardano negli occhi nei pochi secondi che passano dall’attesa al fischio dell’arbitro. Totti pensa: ”Mo’ te faccio er cucchiaio Gigi”. Gigi pensa : ”Non mi butto fino all’ultimo nemmeno se mi paghi, segnerai Francè ma a me il cucchiaio non lo fai”…Totti ha preso la rincorsa e pensa ”muoviti… muoviti…” …Buffon pensa “stai fermo Gigi che gliela prendi”… Totti arriva sul pallone ”’Caz… non s’è mosso allora tiro forte…” ma è troppo tardi la palla si è già staccata dal piede, sta già partendo ed è forte sì… ma non è troppo angolata. Cambiare idea di battuta durante un calcio di rigore è quasi sempre una scelta pessima, Gigi la vede partire ed è pronto a prenderla ha solo il tempo di pensare ”Francè … stavolta t’ho fregato”.

Alessandro Magno

Tavolo politico, anzi no ..tavolo della pace.

Premessa. In tv, nei programmi e siti sportivi si legge di questo famoso tavolo della pace del 14 dicembre, chiesto da Agnelli e apparecchiato dal presidente del C.O.N.I. Petrucci con invitati illustri tra cui il signor Moratti. C’è un errore però, questo nome del Tavolo della Pace l’hanno inventato i media. Andrea Agnelli non ha mai parlato di pace ma di un tavolo politico per discutere del futuro del calcio italiano, della LEGA ma anche del passato riguardante lo scudetto 2005-2006 assegnato all’Inter e a prescindere da chi non vorrà si parlerà anche di quello scudetto.
In quel tavolo Politico si discuterà anche dei 445 milioni di danni chiesti dalla Juventus nel ricorso al TAR, si parlerà della revoca dello scudetto all’inter, ci saranno tanti argomenti per soddisfare anche i più curiosi e magari far tacere altri illustri non invitati.

Durante la partita di coppa Italia contro il Bologna sono usciti fuori per qualche minuto due striscioni dalla curva Sud del nuovo Juventus Stadium con scritto:
“ANDREA, SE TI SIEDI AL TAVOLO ATTENTO AL PORTAFOGLIO”
“SOLO GLI SCONFITTI CHIEDONO LA PACE: NO AL TAVOLO!”.
Ma chi ha chiesto la pace? Dalla bocca di Agnelli non sono mai uscite queste parole, dai media italiani si. Quindi bisognerebbe fare un po’ di chiarezza su questi striscioni, capire a chi erano rivolti e perché. I tifosi in generale, non solo quelli in curva, dovrebbero stare un po’ più attenti ad alcune parole, non bisogna abboccare a tutto quello che dicono i media. Dalla bocca di Moratti, di Petrucci, di Abete è uscita la parola PACE ma non dal nostro Presidente Andrea Agnelli. Loro vogliono metterci una pietra sopra al passato ma non il nostro Presidente.
Se era rivolto ad Agnelli, come immaginiamo,  in tanti vorrebbero capirne il motivo. Andrea sta mantenendo piano piano le promesse fatte con azioni legali e parole per riportare a casa gli scudetti revocati nel 2005 e 2006. Se la sentenza di primo grado di giudizio di Napoli riguardane Moggi del 8 novembre è andata come è andata lui non può farci niente però è anche vero che la Juventus ne è uscita pulita. Lo striscione ha citato la parola PACE ma come già detto Agnelli nella conferenza stampa in risposta a Petrucci non ha mai nominato PACE. Quindi a che servono questi striscioni? C’è qualcuno che non sta con il presidente? C’è qualcuno che ha capito male? Sono solo una piccola frangia di tifosi? O tutti la pensano così? Cosa vorrebbero questi tifosi? Se era rivolto ad Agnelli potrebbe significare che qualcuno non ha capito molte cose, che c’è un po’ di confusione, che qualcuno rema contro e la cosa dispiace. Bisogna informarsi e capire meglio alcuni fatti senza far volare parole a vanvera.

Dovremmo rimanere tutti uniti per riportare a casa gli scudetti perché tutti li rivogliamo, almeno spero, e dovremmo remare nella stessa direzione del nostro Presidente. Ci sono già troppe chiacchiere e chiacchieroni in giro soprattutto tra i “nemici” e ne sono molti, quindi perché creare polemiche anche in casa nostra?
Quando i media italiani, che non sono proprio nostri amici, lanciano un amo con una forma diversa da quella reale non bisogna abboccare. Quell’amo storto lasciamolo ai chiacchieroni.

 

Silvio Raponi

Roma-Juventus 2011- Una vetta tutta “bianconera”

Non sempre le ciambelle riescono con il buco, è il caso di dire così di questa partita, salvata in extremis dalla grande parata di Buffon che fortunatamente, conosce bene il capitano avversario, Francesco Totti. Una prodezza che ci ha evitato una bella seccatura.

Il match è iniziato a pieno ritmo, entrambe le squadre volevano vincere ed ecco in arrivo il primo gol da parte della Roma, De Rossi lasciato incautamente solo mentre la difesa dormiva  sonni tranquilli, centra la porta e noi restiamo senza parole, sebbene l’episodio tutto sommato non così grave, in fondo rimanevano due tempi quasi completi per recuperare, il centrocampo entra in crisi, e l’attacco altrettanto, Matri non è in partita come la volta scorsa, gli uomini migliori del centro campo non riescono a reggere il ritmo mentre Stekelenburg il portiere avversario è decisamente in forma. Il primo tempo si chiude e siamo sotto di un gol.

Matri verrà sostituito solo al 67mo e al posto suo entrerà Quagliarella, ma neanche lui sarà determinante, comunque la Juventus lotta, ci prova e come per magia al 61mo Chiellini pareggia con uno splendido gol, un sospiro di sollievo per noi che vediamo aprirsi  uno spiraglio di possibile vittoria, ma durerà poco.. solo un minuto dopo viene concesso un calcio di rigore alla Roma, il gelo cala all’olimpico e sicuramente nelle case dei tifosi bianconeri, con il fiato sospeso restiamo a fissare il video ma una grande parata dell’astuto e preparato Buffon blocca gli avversari, torniamo di nuovo in corsa.

Il match terminerà in pareggio 1-1, il tempo restante sarà una serie di errori, confusioni e ammonizioni da ambo le parti, anche i cambi effettuati all’ultimo minuto per la Juventus non porteranno alla vittoria.

Ed eccoci qua, un punticino solamente ma utile per fare compagnia all’Udinese, si può dire una vetta tutta bianconera e se ci fosse anche il Siena faremmo l’en plein, scherzi a parte, almeno per questa settimana la cima della classifica non passerà inosservata.

Nonostante questa partita sofferta siamo sempre primi, e particolare molto importante restiamo al momento imbattuti, i problemi sono sempre i soliti e Conte li sa, inutile ricordargli che la difesa non si autosostiene e che gli uomini in attacco sono discontinui, ma tutto sommato la partita è stata bella, penso nessuno si sia allontanato dalla televisione nemmeno per un attimo in quanto speranzosi in una vittoria dell’ultimo minuto, di quelle che succedono nelle finali di coppa, non è accaduto .. ma anche così possiamo essere contenti.

Luna23

 

 

Roma – Juventus 1-1 Sintesi

Conte il valore aggiunto

Juventus-Bologna di Coppa Italia è stata partita vera. Se Conte cercava delle risposte le ha avute, e che risposte. I ragazzi hanno giocato con la stessa applicazione, con la stessa grinta e sopratutto con la stessa voglia di vincere di sempre. Questo nonostante fossero diversi per 9/11mi rispetto alla formazione di campionato. Possiamo considerare oggi aumentato di diverse unità il numero dei possibili titolari. Sicuramente Estigarribia e Giaccherini ormai uomini di sicuro affidamento, quest’ultimo tra l’altro autore di una doppietta con un bellissimo secondo gol annullato ingiustamente per un fuorigioco di Del Piero che non c’è. Dove sono oggi i moviolisti? Anche i telecronisti Rai hanno liquidato subito l’argomento, meglio soffermarsi su un possibile fallo di Marchisio a centrocampo sull’azione del nostro primo gol. Ma siamo alle solite, nessuna novità sotto questo aspetto.
Torniamo alle certezze di Conte. Storari è un secondo che è quasi un lusso. Quagliarella vivace e motivato. Del Piero sontuoso alla distanza, alla faccia dell’età. Pazienza fa quello che sa fare e non fa il Pirlo. Marrone graditissima sorpresa, dato che il ragazzo non era mai stato impiegato da Conte. Sorensen che può essere tranquillamente buon secondo di Lichtsteiner (ha 19 anni non dimentichiamolo). Qualche piccola nota ancora d’incertezza l’hanno data a mio parere, De Ceglie un po’ distratto dietro, Krasic ancora altalenante fra cose buone e momenti di amnesia, ed Elia che è entrato in campo con una grinta totalmente assente ma poi ha carburato e ha fatto vedere quelle qualità’ tecniche per cui è stato acquistato.
Questa rosa della Juve, in conclusione , non è poi così deficitaria, sopratutto oggi che abbiamo da affrontare solo due competizioni. Occorre sicuramente un centrale: Bonucci è sempre un poco distratto in un ruolo che non ammette distrazioni, e sopratutto per non costringere Conte a rivedere schemi e ruoli in assenza di uno dei due nostri titolari. A Gennaio credo che si interverrà in quel senso. Tevez è un piantagrane, in uno spogliatoio dove c’è finalmente armonia, non credo Conte lo voglia inserire.
La partita di Coppa Italia ha anche dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, che le scelte fatte fino ad oggi dal mister sono state oculate, dettate dall’esigenza di mettere in campo sempre e solo chi è più pronto. Una menzione particolare va a Marchisio. Cosa aggiungere che non sia stato già detto o che non sia sotto gli occhi di tutti? Chi ad Agosto lo voleva venduto è stato “ripagato”. Marchisio oggi e’ semplicemente devastante. Tutto il mondo ci invidia questo ragazzo. Occorreva solo un mister che lo togliesse dal fare il tappa buchi e lo mettesse in condizioni di dare il meglio di sé. Occorreva Conte.
Lasciamo lavorare questo mister, è lui il vero valore aggiunto di quest’anno. In poco tempo ha già fatto moltissimo. Ci ha ridato quella gioia di rivedere la Juve. Senza di te non andremmo lontano, Antonio Conte il Capitano.

Alessandro Magno

C.Italia Juventus – Bologna 2-1

Doveva essere una passeggiata

Analizzando i numeri di Juventus  Cesena verrebbe da farsi l’idea che è stata una partita semplice. 20 tiri a 1, 10 angoli a 1, 79% di possesso palla a 21% in favore della Juventus. In realtà non è stato cosi, il muro eretto dai romagnoli davanti al loro portiere ha resistito per lungo tempo e solo un colpo di genio del nostro ‘’principino’’ Marchisio ha consentito di fare breccia in quel fortino. Come spesso accade in questo genere di partite poi, è bastato un gol per vincere, e dopo di quello se ne potevano fare altri dieci. L’assenza di Pirlo devo dire è stata ben supportata dalla squadra; Pazienza non ci ha fatto rimpiangere il titolare, giocando con ordine e costanza, facendosi trovare pronto negli appoggi per i compagni e badando molto al sodo. In pratica, dimostrando una grossa intelligenza, ha fatto il Pazienza e non il Pirlo. Fin qui tutto bene, la difesa non ha avuto particolari patemi e Buffon è stato spettatore non pagante. Cos’è che non ha funzionato bene allora domenica nel gioco di Conte? Iniziamo parlando dell’attacco. Matri è stato la fotocopia sbiadita del gran giocatore che tutti noi conosciamo ed apprezziamo ogni domenica. Essendo ad oggi l’unico centravanti che abbiamo in squadra (almeno utilizzato), se ‘’manca’’ in campo si nota eccome. Forse per sopperire a questo difetto occorrerebbe portare almeno in panchina un altra punta (Luca Toni) rinunciando a  un ala  (Krasic o Giaccherini) tenendo presente anche, che l’esterno alto alla Pepe lo possono fare sia Quagliarella sia Del Piero. Devo dire che altre volte Conte ha utilizzato come centravanti Vucinic e che in questa partita il montenegrino è dovuto uscire a causa di un infortunio alla coscia quando non stava giocando male. Resta evidente come bisogna rendere  partecipi alla nostra causa più giocatori possibili allargando il numero dei titolari, e questo Conte lo sa visto che nella conferenza stampa post-partita lo ha confermato. Per questo dico, menomale che arriva la Coppa Italia dove necessariamente bisogna provare delle alternative e far giocare quelli meno utilizzati fino ad ora. Altra cosa che non ha funzionato nel gioco d’attacco di domenica è la fase aerea. Nell’unico cross messo in modo decente in area, Pepe è andato vicinissimo al gol. Durante la partita, non so se per merito del Cesena o demerito nostro, i cross sono stati pochissimi e pessimi; persino nei calci d’angolo si è cercato di utilizzare degli schemi alquanto improbabili piuttosto che scodellare la palla in mezzo per la testa di qualcuno. Trovo questo alquanto strano visto che sugli angoli saltatori ne abbiamo, Chiellini e Bonucci su tutti. Un altro neo è stata la velocità della manovra. Non è un caso che il gol sia arrivato su un intuizione di Marchisio che ha stoppato a seguire, saltando così in un solo tocco il suo marcatore. Spesso facciamo troppi tocchi, siamo troppo lenti nelle ripartenze e facciamo in modo che la squadra avversaria abbia tutto il tempo per schierarsi in difesa. Molte volte quando la palla è già sulla fascia a Chiellini o Lichestenier, si preferisce ripartire da dietro ridando la palla a Bonucci o Barzagli. Non sempre questo è un pregio, molte  volte permette agli avversari di riorganizzarsi come detto. Dalle dichiarazioni di Conte nel post partita si evince anche che il nostro mister è stato tentato più volte di sostituire uno dei due centrali di difesa in favore di un giocatore più offensivo e questa è un’altra considerazione che mi pare assai sensata, perché contro squadre che si difendono in otto e attaccano in due è abbastanza ‘’sprecato’’ giocare a quattro dietro.  Sia chiaro, sono molto contento della prestazione della Juventus di domenica, anche se magari leggendomi non pare cosi. Siamo passati in pochi mesi dal subire “squadrette” come Catania e Chievo che l’anno scorso venivano a fare il bello e il cattivo tempo qui a Torino, a imporre il nostro gioco su ogni campo e a giocare per vincere sempre; con determinazione e grinta come non si vedeva da tempo e come anche domenica è stato. E’ evidente a tutti che i ragazzi si sono impegnati tantissimo anche contro il Cesena. Purtroppo ho la sensazione che contro squadre che la partita “non se la giocano” questa Juve abbia delle difficoltà, quindi credo che il mister su questo debba riflettere e lavorare. Fortuna che a Conte il  lavoro non spaventa. Ultima considerazione sull’arbitraggio e sul giudizio dei “media”. L’arbitraggio è stato assolutamente penalizzante per la Juventus. Tutt’altro che casalingo. Non tanto negli episodi , quanto nel fatto che ha consentito al Cesena di picchiare indisturbato per tutta la partita. Il rigore ci può tranquillamente stare al di là di quello che ne pensa Paparesta . C’è un danno procurato evidente. Se Antonioli non abbatte Giaccherini, il nostro calciatore va in porta. Sull’espulsione possiamo anche eccepire visto che il portiere non si può smaterializzare, ma sul rigore non vedo scandali. Oltretutto al Milan quest’anno ne hanno dati di peggiori e arrivano anche con una certa frequenza. Per quanto riguarda il capitolo espulsioni mancano alcuni cartellini gialli, a Mutu , Guana e Rossi, che almeno per questi ultimi due sarebbero potuti diventati altrettanti cartellini rossi per somma di ammonizioni. Incredibile poi il mancato doppio giallo a Rossi  per un fallo al limite su Chiellini e soprattutto per il calcio in faccia a Del Piero (8 punti di sutura). C’è anche qualcuno che ha obbiettato sui cartellini rossi dati ai giocatori della Roma nella partita contro la  Fiorentina, mica per altro… Perché la Roma è la nostra prossima avversaria. In verità quei cartellini sono tutti sacrosanti, ma evidentemente iniziamo nuovamente a dare fastidio e ad essere antipatici.
Meglio cosi. Siamo Amici di Nessuno e ci piace così.

Juventus-Cesena 2011 – La prima volta senza Pirlo

Doveva succedere prima o poi che Pirlo dovesse fermarsi, la sosta è coincisa con  una partita semplice,  semplice contro il Cesena, penultima in classifica. Quale migliore occasione per fare esperimenti, certo con grande cautela, perchè i tre punti servirebbero, visto il sorpasso di Milan e Udinese.

Quella che doveva essere una passeggiata è diventata una corsa in salita: tra le due squadre c’era un abisso, il Cesena era arroccato tutto in difesa che non ha mai quasi attaccato, i nostri difensori hanno supportato il centro il campo, visto le rare incursioni dell’attacco del Cesena, ma qualcosa non andava. Con Vucinic insufficiente e Matri non in giornata, il primo tempo si è concluso sullo 0-0 anche se avremmo potuto essere sopra di 3 gol senza grandi sforzi, di tutti i numerosi tiri niente in porta.

All’inizio del secondo tempo, Conte non perde tempo e decide di effettuare dei cambi, Vucinic in quanto dolorante chiede di uscire e anche Matri lascerà il campo, al posto loro entra per la felicità di tutti Del Piero e Quagliarella ed in pochi minuti la partita cambia ritmo, l’esperienza del nostro capitano è giusto utile a sopperire l’assenza di Andrea Pirlo che si sta facendo sentire, ma la sfortuna è in agguato, il capitano riceve un calcio in testa che lo stende a terra sanguinante, la partita prosegue per qualche minuto non tutti i giocatori si renderanno  conto che non si è rialzato subito la barella in campo, la ferita è profonda e Del Piero viene suturato immediatamente, 8 punti, nonostante sia cosciente viene portato all’ospedale per accertamenti precauzionali.

Un brutto colpo per la Juve che è ancora sullo 0-0. a questo punto Conte si affida a Giaccherini, e la partita riprende, nervosamente, il Cesena non ha niente da perdere e l’unico suo obiettivo possibile quest’anno è la salvezza, la Juventus se non inventa qualcosa rischia di perderci, non solo nei punti, ma al 72mo finalmente! Marchisio segna e sblocca il risultato .. quella che sembrava una partita quasi persa viene recuperata e ora sembra tutto più facile, a questo punto niente scherzi bisogna difendere, se non fosse che il portiere del Cesena Antognoli anticipa Giaccherini, viene espulso e concesso un rigore a noi che farà molto discutere, Vidal non ha problemi a realizzare e   il match termina così 2-0.

Ci siamo abituati ultimamente alle vittorie (o pareggi) al cardiopalma della Juventus, fino all’ultimo respiro, anche se la Juventus si è battuta con un avversario non alla sua altezza, abbiamo visto una sofferenza in campo che poteva bloccarla al pareggio. Conte non ha sbagliato niente, anzi, rispetto agli episodi precedenti non ha perso tempo a cambiare chi non andava bene, l’unica nota che potrei fargli è l’ingresso di Giaccherini forse un po’ troppo giovane per rimpiazzare un ruolo e una figura come Del Piero, ma la squadra è riuscita a sostenersi grazie al lavoro di tutto il centro campo, però resta sempre il dubbio su come sarebbe andata se si avesse incontrato una squadra più ordinata, meno pasticciona e in preda all’emotività, ma detto questo perchè tutta questa sofferenza?

Oggi era una “partita test” osservata senza l’uomo più importante del centro campo, cioè Andrea Pirlo, dire che la Juventus è forte anche senza di lui non me la sento, e penso nemmeno Conte lo direbbe. Le doti in campo di Pirlo sono tante, ma quelle che lo rendono diverso dagli altri non è solo il saper recuperare palloni o toglierlo agli avversari ma la precisione dei tiri che arrivano direttamente ai piedi di chi li deve ricevere, sbaglia pochissimo o addirittura mai. Ora c’è da ragionare e lottare per mantere questo piccolo distacco, tra poco c’è la Roma e in settimana si giocherà per la coppa Italia, questo test domenicale conferma quello che avevamo visto nelle precedenti edizioni, che c’è bisogno di rinforzi, anche perchè le riserve a disposizione da tempo ferme non so quanto possano essere affidabili.

Detto questo ..incrociamo le dita e proseguiamo ..chissà che lo scudetto non sia dietro l’angolo ad aspettarci!

Luna23

Juventus – Cesena 2-0 Sintesi

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