CALCIOMERCATO: PER NOI JUVENTINI ORMAI UN’OSSESSIONE.

Troppo facile per noi juventini parlare di calciomercato, ormai le abbiamo sentite in tutte le salse, ovunque si parli di Juve, si parla di cosa farà la società quest’estate. Siamo diventati i tipici tifosi da ombrellone, quelli che sul bagnasciuga dimostrano di saperne più dei vari cervelloni che da luglio alimentano i nostri sogni e le nostre aspettative con bombe di mercato. Non ne siete convinti? Allora provate a chiedere al vostro amico di fede cosa ne pensa di Neymar, o di Bastos, o se per lui sia meglio Del Neri o Conte l’anno prossimo: vedrete che continuerete a parlarne per ore e ore senza mai giungere a una conclusione. Adesso notate una certa somiglianza? Questo atteggiamento vi ricorda qualcuno? Non disperate, per il momento non siamo giunti a quel livello, ma questo non toglie che siamo sulla buona strada. Sapete cosa dicono adesso i fenomeni che prima del fattaccio erano campioni nel calcio d’estate? Che sono le chiacchiere da bar sport a dimostrare se una squadra è forte oppure no, ma secondo una legge inversamente proporzionale, ovvero meno chiacchiere senti più la squadra è forte. Vi viene da ridere? Eh sì, è proprio così. Purtroppo il tifoso da ombrellone è condannato a restare tale, almeno fino all’estate successiva dove ha una scelta: tornare ad essere il tifoso dell’estate scorsa o invece cambiare, imparare a selezionare le bufale dalle notizie interessanti, informarsi ma non credere a tutto. I giornali per vendere anche fuori stagione sono costretti a sparare il nome da sogno, quello che appunto ti fa vendere copie, ma storicamente e statisticamente quante volte c’hanno preso? Non fanno altro che alzare le nostre aspettative che poi puntualmente vengono disattese. Per una volta però mettiamoci nei panni di chi da una vita fa quel lavoro, possiamo avere noi la presunzione di pensare di fare meglio di chi è nato per fare il direttore sportivo? Certamente possiamo avere la presunzione di criticare il lavoro svolto dagli altri, confrontandolo magari con quello di alcuni colleghi che con un budget nettamente inferiore hanno fatto cose egregie. Essere juventini in questo momento non è facile, ma lo sarebbe ancora di meno se per caso l’anno prossimo qualcuno si aspettasse lo scudetto. Il futuro è dalla nostra (vedi Stadio di proprietà), quindi da qui in avanti guai a tornare indietro, dobbiamo solo migliorare, un passo alla volta. Sono curioso di vedere come si districherà Marotta dalla tela di riscatti e prestiti che ha tessuto l’estate passata. Semplice curiosità, né pessimismo né ottimismo: non essere tifosi da ombrellone insomma.

Moub

  1. Bel blog, mi piace!

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