Scritto da Cinzia Fresia
Una meravigliosa giornata di sole ha illuminato un evento tra i più sentiti per noi Juventini, la commemorazione delle 39 vittime dell’Heysel a Reggio Emilia, presso il monumento situato in Zona Stadio Mirabello. Il comitato “Per non dimenticare Heysel” nella persona della sua Presidentessa, Juliana Bodnari insieme al marito Rossano Garlassi, e i loro collaboratori tutti, organizzano ogni anno questo importante momento aggregativo.
Nonostante la pena e la tristezza che riporta alla tragedia, la voglia di stare insieme è tanta.
Juliana Bodnari, sottolinea l’importanza della presenza di tutti i colori del calcio, e del nostro campionato, avversari sul campo ma uniti nella vita.
Durante la manifestazione, ho vissuto istanti di autentica emozione. Perchè la sciagura ce l’abbiamo dentro, e anche se tra i partecipanti il più non si conosce, c’è qualcosa che ci lega e che ci fa sentire profondamente uniti, che ogni parola diventa superflua.
Numerosi gli interventi, intensi ed utili, da parte degli intervenuti.
Oggi però, ragionando,penso che onorare la memoria di questi caduti, lo si debba fare tutti i giorni, e bisogna farlo inziando dalle piccole cose, una comunicazione sbagliata fomenta l’odio subdolo. I Presidenti delle squadre, dovrebbero dare per primi il buon esempio, e spesso non lo fanno: basta illazioni, basta istigazioni al dubbio, basta sospetti su privilegi regalati dagli arbitri.
Noi del blog di Alessandro Magno, nel nostro “territorio Juventino libero”, diamo importanza all’ascolto, e ci fa piacere se tifosi di altre squadre con educazione vengono ad esprimersi, perchè non ci siano più i morti bisogna prendersi cura dei vivi.
Complimenti al Comitato e ai collaboratori tutti e arrivederci al prossimo anno.
Archivio Mensile: Maggio 2017
In ricordo delle 39 vittime dell’Heysel
“Heysel, tutti sapevano .. tranne loro”
Scritto da Cinzia Fresia
Martedi 23 maggio, si e’ tenuto a Torino , una piece teatrale, della Compagnia artistica del teatro di inchiesta dedicata alla tragedia dell’Heysel. L’attore David Gramiccioli ha sostenuto un monologo durato 2 ore ininterrotte, la cui intensita’ interpretativa ha emozionato tutta la platea.
E’ superfluo ricordare come per noi Juventini quella tragedia sia un legame indissolubile, e che ci emozioniamo ogni qual volta se ne parli, la recitazione di Gramiccioli ci ha lasciato senza fiato.
La bravura, competenza e precisione della narrazione ci ha catapultato nel passato, facendoci rivivere le sensazioni di quella terribile serata, rivivendo tutte le fasi di quella giornata, dalla felicità e allegria dei tifosi alla disperazione per quanto stava succedendo.
La ricostruzione dei fatti, del prima, dopo e durante, lascia un vuoto perche’ quelle morti e quei feriti, si potevano evitare.
Cio’ che fa piu’ male, e’ la storia personale delle vittime, delle loro vite stroncate, di cio’ che erano e di cosa volevano diventare.
Tanti complimenti a Gramiccioli e anche all’associazione “quelli di Via Filadelfia” nella persona del Presidente Beppe Franzo, che devolverà in beneficenza i proventi della serata, e che si impegna in modo sincero ed appassionato verso chi ha piu’ bisogno.
La serata e’ terminata con una standing ovation al protagonista e all’organizzazione tutta, non e’ mancata la presenza ufficiale della Juventus e di Domenico Beccaria, Presidente del Museo Grande Torino, una sempre bella presenza alle nostre celebrazioni, inoltre altri importanti ospiti. Eravamo presenti anche io e Benedetto Alessandro Magno e accompagnavamo la carissima amica e Presidente del Comitato Heysel Reggio Emilia Iuliana Bodnari.
Domenica prossima, sara’ la commemorazione delle 39 vittime dell’Heysel proprio a Reggio Emilia a Cura del Comitato in memoria delle 39 vittime dell’Heysel, presso il monumento omonimo. ..un’ occasione per ritrovarsi e poter stare un po’ insieme, in nome dei tanti ideali condivisi. Ovviamente saremo anche li presenti.
IL RACING DI AVELLANEDA SI CONGRATULA CON LA JUVENTUS
Il Racing Club ha seguito con attenzione le vicende che hanno portato all’ottenimento da parte della Juventus del record nazionale di 6 campionati vinti consecutivamente e attraverso la sua Filiale Italia, d’accordo col Dipartimento di Relazioni Internazionali, ritiene opportuno far conoscere una pagina della sua storia che ha molto in comune proprio con la recente impresa bianconera.
Stabilito il record assoluto per l’Italia di campionati vinti consecutivamente, con sei, la prossima stagione la Juventus potrebbe infatti eguagliare quello centenario proprio del Racing che di titoli di fila ne ottenne sette.
Nel 2018 i bianconeri punteranno al record dei biancazzurri che fra il 1913 e il ’19 si laurearono sette volte di seguito campioni d’Argentina realizzando un’impresa fino a quel momento mai riuscita a nessuna squadra in nessun continente. Tale primato, fra i club affiliati ad Associazioni e Federazioni campioni del mondo, a tutt’oggi non ha ancora pari in Sud America e sarebbe stato eguagliato solo dal Lione appena nel 2008 per quel che concerne i Campionati di maggior rilevanza e superato da alcuni Campionati considerati minori.
Se quanto fatto dai francesi fu certamente altrettanto eccezionale in sé non lo fu però guardando a numeri specifici, il che non vale invece per la striscia della Juve che risulta così avere già più analogie con quella degli argentini e può averne ancor più in prospettiva.
Le fantastiche campagne del Racing furono accompagnate da altri primati ugualmente notevoli, che non per altro gli valsero il soprannome imperituro di Academia con riferimento innanzitutto alla bellezza del gioco ma anche alla conquista di altri record davvero sorprendenti che questa certamente facilitò.
Detto che quanto fatto dai biancazzurri ebbe anche una connotazione sociale non meno importante, essendo stati i primi campioni d’Argentina a non contare su giocatori britannici interrompendo l’egemonia dei club legati appunto alle scuole inglesi, scozzesi ed irlandesi di Buenos Aires che durava fin dal primo torneo risalente al 1891, veniamo allora alle analogie fra questa Juve e quel Racing.
La Juve di questo esennio ha già vinto un campionato da imbattuta, e se si ripetesse la prossima stagione eguaglierebbe quanto fatto dal Racing che tanto nel 1914 quanto nel ’15 chiuse senza sconfitte. Tale serie positiva contribuì all’ottenimento di un’imbattibilità generale di 51 partite su tre tornei, che i bianconeri sfiorarono tra fine 2011 e fine 2013 arrivando a 49. Resta invece ancora lontana la striscia positiva inerente le sole gare interne, che il Racing mantenne dal 1913 al ’20, benché la Juve dal 2013 a oggi ne vanti due consecutive una di 20 mesi e l’altra di 29 quindi ugualmente notevoli.
In quanto alla prolificità restano inarrivabili i 96 gol segnati dal Racing nel 1915, oltretutto in sole 25 partite e a fronte di soli 5 subiti, così come la conquista di sei titoli di capocannoniere da parte di un suo giocatore con la Juve che invece non ce l’ha fatta nemmeno in un’occasione. Allo stesso modo, gli argentini in quegli anni ebbero il miglior attacco sei volte su sette mentre la Juve potrà arrivare al massimo a quota tre – ma la differenza reti fra il ciclo di Conte e quello di Allegri è (già) stata comunque la migliore in cinque occasioni.
Venendo al palmarés, esattamente come i biancazzurri anche i bianconeri hanno accompagnato i trionfi in campionato ad altri in diverse competizioni. Durante quei sette anni i primi vinsero anche 8 coppe nazionali (se ne disputavano due diverse a stagione) che come nel caso della Juve contribuiscono a renderli i più vincenti di tutti, entrambi con 12, e due internazionali. Non stupisce quindi che il Racing abbia realizzato in 6 occasioni il ‘double’ nazionale (questa Juve ad oggi 3) e in 2 il cosiddetto ‘triplete’ (campionato, coppa nazionale e coppa continentale riservata ai campioni nazionali) risultando fra l’altro anche in quest’ultimo ambito i primi fra tutti – e tale impresa i bianconeri potrebbero realizzarla anch’essi giusto fra un paio di settimane.
Se la Juve diventerà la terza squadra al mondo fra quelle iscritte ai campionati maggiori a laurearsi ‘heptacampeón’ lo si saprà solo fra dodici mesi. Nel frattempo però, considerando anche il fresco record ottenuto in ambito locale, è già evidente come stia scrivendo una pagina importantissima della storia del calcio grande. Se poi a partire già da Cardiff ne scriverà subito un’altra, prima ancora di scoprire se potrà continuare sulla stessa strada nel 2018, sarebbe per noi motivo di ulteriore condiviso orgoglio nel nome del più puro spirito sportivo ma anche della gloria che accomuna questi due grandi club.
Andrea Ciprandi
Presidente Filial Italia Racing Club
Ciao Nicky
Scritto da Cinzia Fresia
Nicky Hayden, conosciuto anche come Kentucky Kid, non ce l’ha fatta, e’ morto oggi a soli 36 anni.
Il pilota statunitense, da anni in Italia, mercoledì scorso era stato investito da un auto durante una sessione di allenamento in bicicletta, le condizioni apparivano gia’ disperate.
Nicky Hayden e’ stato Campione mondiale della motogp nel 2006 con la Honda, un ragazzo allegro, bello e simpatico, sempre sorridente, un giovane dalla faccia pulita che piaceva a tutti, e che si e’ fatto voler bene, in un ambiente complicato come la motogp.
Caro Angelo volato in cielo siamo senza fiato, il mondo dello sport e’ in lutto.
Ciao Niky .. no ti dimenticheremo.
Le6end: bravi ragazzi!
Articolo di Alessandro Magno
La Juventus contro il Crotone è scesa in campo con una concentrazione e una fame degna di un big match. Alla fine non poteva che andare così. Crotone preso a pallonate, tre gol fatti, nessun tiro in porta subito. Una prova direi, di grossissima concentrazione. E dire che dopo aver amministrato il vantaggio e le forze contro Atalanta e Toro ed esser scivolati a Roma, contro comunque la seconda in classifica, qualcuno si era fatto il film in testa, che il Crotone venisse a vincere a Torino. Dopo 34 vittorie consecutive e un pari allo Stadium veniva a vincere cacchio cacchio il Crotone. Certo ai nostri competitori non manca la fantasia. Vero che il Crotone era in ottima forma, vero che aveva grandi motivazioni (non che le nostre fossero da meno), vero è che ci poteva stare pure un poco di braccino corto, ma parliamo di uno stadio dove ha preso 3 pere pure il Barcellona. L’unica cosa veramente temibile erano il catenaccio, qualora la squadra di Nicola avesse voluto giocare per un punto, e i calci, strategia che si è rivelata molto utile per Atalanta, Toro e Roma. Un poco meno per la Lazio. Il gol di Iron Man-dzukic ha impedito che il Crotone potesse attuare la tattica ultradifensivista, se l’avessero avuta in testa o meno non lo sapremo mai, per i calci devo dire invece onore a loro che hanno cercato di giocare a pallone.
Note di merito particolari in questa partita per Dybala. “U picciriddu” è veramente una gioia per gli occhi. A parte il tocco di palla delizioso e le serpentine da novello Leo Messi, la punizione è una pennellata degna dei suoi grandi predecessori Platini, Baggio, Del Piero e Pirlo. Un’opera d’arte. Da menzionare ancora Dani Alves in stato di grazia a cui riesce quasi tutto quello che pensa, Benatia più che ottimo sostituto di Chiellini, Alex Sandro ormai garanzia e ora anche bomber, e Cuadrado che seppure non sia stato efficiente come qualche tempo fa, ha fatto un buon primo tempo con l’ottimo cross che sblocca la partita. I migliori in questa partita, possiamo dire, sono stati Allegri e la squadra in toto. Il mister si è sgolato finanche sul 2-0, i ragazzi hanno risposto alla grande senza quasi distrazioni. Buffon nelle interviste ha sottolineato come sia durissima tenere questa “corda” questa concentrazione e voglia per 6 anni di fila. Si è scritto la storia. Nuovi record difficilmente ripetibili. 6 scudetti di fila, 3 Coppe Italia di fila, 3 scudetti più coppa nazionale consecutivamente. Ora ci sarà bisogno di un poco di riposo. Niente eroi. A Bologna con rincalzi e primavera. Poi vediamo se riusciamo a metter questa ciliegiona sulla torta. #Le6end
Siiiiiiiiiiii
Scritto da Cinzia Fresia
Allo scadere tel terzo minuto di recupero, e sotto un sole splendente che scalda questo pomeriggio di maggio a Torino, l’Italia si inchina davanti alla Juventus, sei volte consecutive campione d’Italia.
Una prova superata quella della Juventus con un risultato netto, 3-0 che non lascia piu’ dubbi, e chiude con una giornata in anticipo una stagione difficile, molto discussa dai frequenti dubbi ma dalla profonda soddisfazione finale. Gia’ due i trofei in bacheca, in attesa di sollevare il terzo.
La squadra e’ elettrizzata in gol tre volte, Mandzukic, Dybala e ciliegina sulla torta Alex Sandro, tra i protagonisti di questa stagione.
E’ finita, complimenti ragazzi, ce l’avete fatta, non avete vinto solo con i punti, la vostra e’ stata una vittoria morale, contro l’odio di un’Italia intera.
Cari nemici “IL VOSTRO ODIO E’ LA NOSTRA FORZA”
Ma le grandi Emozioni non finiscono qui, potremmo godere forse di un’altra gioia immensa, grandissima, che attendiamo da anni e che sentiamo possibile, oggi piu’ che mai, ed e’ la conquista della Champions.
Ragazzi .. regaleci ma soprattutto concedetevi questa opportunita’, per salire sul tetto d’Europa. Percio’ festeggiate, dormite, e ritornate presto “sulla terra” noi vi aspettiamo.
Pagelle Juventus Crotone 3-0.
Pagelle di Alessandro Magno
Buffon sv Nessun intervento particolare credo che faccia la prima parata all’80mo sul risultato già di 3-0. Si arrabbia molto su un precedente tiro a giro sul 2-0 ma che controlla benissimo questa volta rispetto a Roma.
Dani Alves 7 In uno stato di grazia. Gioca bene da terzino e nel finale gioca meglio da esterno alto dopo l’uscita di Cuadrado. Veramente un uomo in piu’ in questo finale di stagione.
Bonucci 7 Fa buona guardia in difesa e oggi ha delle aperture eccellenti.
Benatia 7 Sostituisce egregiamente Chiellini. Simile per energia rischia piu’ di qualche volta il cartellino giallo ma tiene sempre distante da Buffon gli attaccanti avversari.
Alex Sandro 7 Belle sgroppate sulla fascia e la gioia di un gol di testa che non è proprio la sua specialità e che chiude definitivamente la partita.
Marchisio 6,5 Corre per tutti ed è alla continua ricerca di geometrie giuste e palle filtranti. Perde un paio di palloni pericolosi ma spesso è lui stesso a recuperarli all’avversario.
Pjanic 6,5 Una partita per lunghi tratti eccellente poi curiosamente nel finale si rilassa un poco troppo e perde palloni che tiene troppo fra i piedi facendo arrabbiare Allegri.
Cuadrado 6,5 Un buon primo tempo. Ottimo il suo cross sul primo gol e buona gamba generale, poi nel secondo tempo cincischia veramente troppo su diverse palle e Allegri lo sostituisce. Pero’ in ripresa rispetto alle ultime partite.
Dybala 7 Nel primo tempo è davvero un qualcosa in piu’. Quando prende palla e dialoga con gli altri è difficilmente stoppabile senza commettere fallo. C’è un rigore clamoroso che l’arbitro vergognosamente non gli fischia. Poi la pennellata degna di Del Piero e Pirlo sulla punizione.
Mandzukic 6,5 Un gol da killer e poi tanta abnegazione come sempre. Sbaglia un paio di appoggi e tiri facili. Probabilmente lui e Higuain devono fermarsi. A Bologna per lui sarebbe il caso nemmeno un minuto. Ottimo il tentativo di gol da metà campo.
Higuain 6 Una prova generosa . Il Crotone gli da intorno una gabbia e lui non sempre trova lo spunto per tirare ma si mette a disposizione e cerca piu’ volte il dialogo con gli altri specie con Dybala. E’ quello che ha giocato di piu’ di tutti quindi anche per lui a Bologna propongo assoluta vacanza. Curiosamente come Mandzo anche lui a momenti fa gol da metà campo.
Juventus 8 La partita non è mai stata in discussione. La squadra è scesa in campo con concentrazione massima come fosse una finale e non ha fallito. Ci sono stati alcuni minuti di flessione mentale fra il 2-0 e il 3-0 ma al Crotone non è stato concesso alcun tiro in porta.
Allegri 7 La paura del ”braccino” c’era ma non evidentemente in lui che ha ostentato sempre grande sicurezza e mai presunzione. La squadra era motivata ha giocato come sa, non ha concesso nulla e ha avuto moltissime occasioni da gol.
Arbitro Mazzoleni 4 Non si puo’ non dare quel rigore su Dybala sull’1-0 anche perchè è li a un paio di metri. Lo vede e non se la sente ed è un errore grave perchè poteva già chiudere la partita e il campionato e invece ”costringe” la Juve a giocare ancora un ora. Ennesimo Ponzio Pilato dell’anno.
Domenica 21 maggio 2017 Juventus-Crotone ore 15 Juventus Stadium – Torino
Cinzia Fresia
Giornata scudetto per la Juventus, che, salvo imprevisti, la vede in predicato di vincere il 6sto scudetto consecutivo. La festa sara’ qui allo Stadium, a casa nostra.
Ci siamo gia’ espressi a proposito di questa che dovrebbe essere una facile partita per i nostri campioni, anche se per la Juve, nulla e’ mai facile. Siamo consapevoli che il Crotone lotta per la salvezza, ma in realta’ noi crediamo in questa giornata, che ci vedra’ uscire in trionfo, e dedicarsi solo alla finale.
Qualcosa nell’aria che ci sta dicendo qhe quest’anno faremo tris!
L’importanza di questa vittoria.
Articolo di Alessandro Magno
E il primo trofeo stagionale è arrivato. La Juventus non ha tradito. Coppa del nonno o importante trofeo? Ovviamente si consumeranno le pagine in questa sciocca diatriba riassumibile in: se lo vinceva la Lazio grande trofeo viceversa per la Juve è la coppa gelato. Detto poi magari da tifosi che non vincono questa Coppa da tempo immemorabile. Ma non è il caso di dilungarsi su queste miserabilie. La Coppa Italia è la Coppa Italia. Un trofeo ufficiale anche se meno importante di Campionato e Champions League. Spesso è la Coppa che salva una stagione a chi non ha potuto vincere nulla e lo sarebbe stato effettivamente nel caso della Lazio. Nel nostro caso, dei trofei che ci andiamo a giocare, è il meno importante ma non per questo trascurabile. Intanto la Juventus ha collezionato un ulteriore record che è quello di 3 Coppe Italia consecutive mai riuscito a nessun altra squadra, se poi si considera che la decima Coppa di queste ci ha messo un poco di anni ad arrivare, ripeto questo piccolo record è un dato tuttaltro che trascurabile. Va detto che se a fine stagione riesci a vincere altro, questa Coppa lascia il tempo che trova , ma appunto solo per chi riesce a vincere anche altro.
Sul piano invece del morale questa Coppa è stata importantissima. Dopo il passo falso di Roma in cui si pensava di poter portare a casa il sesto scudetto consecutivo e l’alimentarsi di grandi paure da parte dei nostri nemici ma anche degli amici, questa vittoria fa si che si possa tirare un grosso sospiro di sollievo. La Juve c’è. La Lazio era una delle squadre piu’ in forma del Campionato arrivando da sonanti vittorie con gran numero di gol. Con noi non solo ha perso ma non ha neppure segnato e per questo va dato merito alla difesa e soprattutto a Neto autore di una prestazione da migliore in campo. La Coppa è anche merito suo. Dani Alves continua il suo momento di gloria e speriamo che sia lungo almeno fino a Cardiff , gli altri abbastanza bene tutti eccetto Rincon. Il Venezuelano ha perso troppi palloni importanti e ha fatto poco filtro davanti alla difesa insieme a Marchisio che pero’ non ha disputato una partita malaccio.
Devo dire il secondo tempo di questa partita non mi è piaiciuto per niente. Mi è sembrato che la Juventus abbia fatto di tutto per far rientrare in gioco la Lazio. E con il 2-1 sarebbe stata una torcida. Tuttavia dietro sono stati bravi a resistere anche se il 3-0 di rimessa si poteva senz’altro fare. Ora bisogna capire quanto questo secondo tempo sia stato calcolato per una questione di risparmio energetico e quanto invece sia stato dovuto a un calo fisico. Queste sono cose che dovrà valutare il mister, in ogni caso se prima di ieri sera c’era chi aveva una fifa nera del Crotone oggi dovrebbe esser nettamente piu’ tranquillo. E’ vero che il palazzo non ci ama ed è stato palese ieri vedere certe facce da funerale in tribuna vip tipo Tavecchio che evidentemente faceva il tifo per il suo amico Lotito, come è stato palese l’arbitraggio sconcio di Tagliavento che ha ammonito solo all’85mo Dani alves per proteste in una partita dove i Laziali hanno fatto per lo meno 6 falli da giallo fra Wallace Immobile e vattelapesca. Davvero ieri riuscire a non tirare fuori nemmeno un giallo a un Laziale è stata un apostrofo rosa fra le parole ”non conosco il regolamento”. Ultimo di una serie di arbitraggi sconci dopo Atalanta, Roma e in parte Torino dove, ultimo con la Lazio, si è mandati arbitri che tollerassero il gioco dei calci e non tutelassero il gioco del calcio. Nessuno lo ha detto ma a Roma contro i giallorossi la partita si è persa proprio quando loro hanno iniziato a picchiare e noi a tirare indietro le gambe. Con il Crotone sicuramente sarà una partita delicata e dura. Tuttavia la Juve c’è ed è forte … e direi anche abbastanza in salute. Il Crotone non è il Barcellona e neppure la Lazio. E noi avremo un grande alleato che è lo Juventus Stadium. Perdete ogni speranza o voi che entrate.
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