Il mondiale per noi è finito, la nazionale è rientrata tutta a “casuccia” senza profferire parola, le cronache sono note, dichiarazioni, accuse o semplicemente giustificazioni, se vi devo dire, io non ci pensavo già più, è andata male come prevedibile, e mi sorprende che una vittoria striminzita con un’Inghilterrra scarsa ci avesse illuso di combinare qualcosa. In ultimo le dichiarazioni semi serie da parte dei giocatori che per evitare di prendersi responsaiblità si accusano l’un l’altro .. chiacchiere e scemenze per evitare di guardare in faccia la realtà di come stanno esattamente i fatti.
Dobbiamo arrenderci all’evidenza che non basta vivere di apparenze e che sotto il vestito ci deve essere qualcosa.
Che Prandelli sia un ottimo signore siamo tutti d’accordo, pacato, gentile e di sostanza, ma .. consentitemi che di calcio di livello ne sappia non tanto, se la formazione (e sottolineo se) l’ha costruita lui potrei dire che ha messo insieme un ammasso di slogan e immagine cattolica tanto cara ai politici, da offrire a noi che stiamo qua a contare il centesimo. Siccome il nostro paese non si distingue più per la sua produttività, e non vuole ammettere di non essere in grado di offrire un futuro o una vecchiaia tranquilla alla gente, dovendo vendere l’immagine fasulla del paese finto ricco che vuole fare il “figo” sulla pelle degli altri, lavoratori, pensionati ecc. ecc. magnifica il Balotelli o il Cassano, che sinceramente hanno mai prodotto niente di che se non qualche gol, utilizzati solo esclusivamente per la loro vita fuori dalle righe, rieducati (si fa per dire) grazie al calcio.
Ogni giorno saltano fuori dettagli scandalo come “non era vero che esisteva il gruppo” ma quando mai c’è stato? Ma si pensa che quelli siano andati lì per fare “gruppo” per la patria?” Credo che la maggior parte di voi non viva sugli alberi da non credere a questa panzana, sono andati per i soldi, e si sono arrabbiati non certo per la figura ma per i denari perduti. Ecco l’attrito giovani contro vecchi, i quali saranno anziani ma almeno si sono impegnati e anche in passato sacrificati.
Comunque la nazionale non è altro che la traduzione in parole povere di quello che siamo dopo anni di individualismo non poteva che finire così, d’altronde, non mi sento di dare la responsabilità del fallimento completamente a Prandelli, lui è un allenatore e non una baby sitter, l’unica responsabilità che ha è stato di portarsi dei giocatori non all’altezza della competizione, proprio come quelli di cui si parlava sopra, probabilmente suggeriti da un sistema che in tutti modi vuole che si spinga queste figure e si costringa un atleta, campione, rigoroso come Andrea Pirlo a dannarsi a fargli fare gol a tutti i costi.
Ma ci siamo visti?
Sicuramente sì, il fallimento della nazionale ben poco ci importa, poichè abbiamo davvero altre priorità più importanti come le diseguaglianze economiche, il lavoro che non c’è più, e che ogni giorno c’è una donna morta ammazzata, e cominciamo ad essere stufi in quanto italiani perchè non ci basta più il calcio, le scemenze di Mario Balotelli, la Belen Rodriguez o le vicende di Buffon e della Seredova per farci stare bravi.
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