scritto da Cinzia Fresia
Questo scudetto sarà ricordato per anni, non tanto per la sua tormentata conquista, quasi per il “rotto della cuffia” e nemmeno per le polemiche. Era nell’aria .. e poi l’annuncio ufficiale: Gigi Buffon lascia la Juventus.
Quello tra Gigi e la Juve sembrava un matrimonio indissolubile, una storia d’amore eterna, Gigi oltre ad essere dipendente ne è stato il primo tifoso che ha difeso tutto della società, anche quando le cose andavano male, persino quando un certa gestione sciagurata si era intestardita a volerlo cedere al Milan.
Si sono dati vicendevolmente sostegno in determinati momenti non proprio felici. Mai uno screzio, mai un litigio, e proprio lui difese a spada tratta l’arrivo di Massimiliano Allegri.
Diversa l’uscita di scena di Alex Del Piero, che fu molto triste, il rapporto con la società incrinato, finito bruscamente, indusse il nostro Capitano ad andarsene sbattendo la porta con gli occhi lucidi davanti alla disperazione dei tifosi.
Gigi Buffon lascia la Juventus sì in lacrime ma di immensa felicità, l’idillio non è finito.
Per il nostro caro portiere e Capitano, è stata una carriera incredibile, mi dispiace che vada via con diversi lutti nel cuore, uno fra tutti, l’eliminazione dalla Champions, voleva Gigi quella coppa e penso ancora se non fosse stato espulso e parava il rigore a Ronaldo, il pallone d’oro questa volta sarebbe stato suo, la mancata qualificazione ai mondiali della sua Italia, e in ultimo ma per questo non meno importante, la morte di Astori.
Tutto questo ha reso Gigi fragile e forse ha compreso di non farcela più, e che era giunto il momento di dedicarsi ad altro.
Ma chi è Gigi Buffon ..
Non rientrava tra i miei giocatori preferiti, sebbene l’abbia stimato molto come sportivo e uomo di squadra. Faceva da padre a tutti, un supporto per l’allenatore e per i compagni, sempre pronto ad intervenire in occasione di tensioni e problematiche da spogliatoio, vice allenatore in campo e fuori, quell’uomo di fiducia che tutti i tecnici avrebbero voluto avere.
Perfetto e preciso sul lavoro, quanto sopra le righe e un po’ maldestro a nella vita privata, negli ultimi tempi eccessivamente ostentata.
Gigi purtroppo è caduto in diverse bravate da scuola media che forse per alcuni versi hanno influito su un certo obiettivo di lavoro mai ottenuto nella sua comunque sempre brillante carriera. Anche in queste fasi, la Juventus è sempre stata dalla parte del giocatore.
Il bello di Gigi, è che non ha mai voluto dare colpa ad altri per i suoi errori, in fondo ha sempre pagato di persona mettendoci la faccia, e questo è un pregio che lo faceva apprezzare da tutti, anche dagli avversari.
Un uomo che ha combattuto senza nascondersi contro alcune fragilità caratteriali raccontate in modo sincero in una recente autobiografia. Insomma un uomo normale, con pregi e contraddizioni.
Purtroppo la Juventus, che sta ancora festeggiando la conquista del leggendario e mitico settimo scudetto consecutivo, perde altri due giocatori, Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoha.
E’ così, anche se si spera che nessuno se ne vada mai, purtroppo accade.
Le esigenze di squadra impongono a quegli elementi non più adatti ad andarsene, Stephan peraltro, è stato un artefice della rinascita, dell’uscita dall’oblio di quel periodo che vorremmo tanto dimenticare, un difensore con doti offensive, e velocità di gioco, Stephan ha anche sofferto di una patologia cardiaca poi risolta. Era usuale incontrarlo nel quartiere dove abitava, un ragazzo normale, per nulla divo, che portava la sua bambina al parco giochi e faceva la spesa. Ci mancherà anche lui, gli rimprovero solo una cosa, le eccessive proteste in campo che gli hanno valso diversi gialli evitabili.
E adesso che si fa?
Siamo in attesa di cosa succederà alla Juventus prossima ventura, se Massimiliano Allegri proseguirà il suo contratto con la Juventus, e quali saranno i candidati a sostituire le numerose cessioni, si parla di Dybala, di Marchisio .. chissà chi altri.
La Juventus, sebbene tutte le complicazioni del caso riconferma di essere ancora la prima in Italia, conquistando scudetto e Coppa, ma non si può dire lo stesso in Europa, quindi se la Società intende raggiungere anche questo obiettivo dovrà progettare una “macchina” adeguata, onde evitare di fallire di nuovo.
Con questa festa si conclude il campionato di serie A, noi del blog di Alessandro Magno non andiamo in vacanza e come di consuetudine vi faremo compagnia in estate, seguendo le vicende della Juventus e del suo calcio mercato, stay tuned!
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