Scritto da Cinzia Fresia

Abbiamo tante brutte bestie che incontriamo puntualmente nel cammino del nostro campionato, che per una volta “la brutta bestia” siamo noi, è inutile, la Lazio non riesce a batterci. Un’ implacabile Juventus distrugge i sogni laziali spazzandoli via, la semifinale è nostra, grazie alla “maledizione dell’ex”.
Partita complessa e molto faticosa, complicata dalla pioggia: primo tempo poco apprezzabile, le squadre se le sono date di santa ragione, annientandosi vicendevolmente. La Lazio per sopperire alle carenze l’ha buttata sulla violenza, con calci e pugni e la Juventus si è difesa egregiamente senza però divincolarsi completamente da una stretta avversaria piuttosto efficace.
Nel secondo tempo in qualche modo la Juventus è riuscita a prevalere e a conquistare il controllo della partita, tant’è che al 51mo segna Lichtsteiner, sebbene la palla venga respinta, la prova Tv assegna il gol alla Juve. Dopo di che non succederà più nulla, se non vari tentativi di raddoppio andati male. La Juventus difende l’1-0 e si qualifica per la semifinale.
Sempre senza gol resta Morata, che sta diventando un bel problema, ha sofferto molto la marcatura e spesso finiva a terra, tuttavia ha giocato una partita abbastanza buona e spiace che si blocchi quando arriva davanti alla porta.
Molto bene invece Zaza che ha servito l’assist a Lichtsteiner, un attaccante che sta diventando sempre più importante alla Juventus.
Anche Pogba ha reso a fasi, durante il primo tempo si è visto molto poco, dopo è stato diverso, sebbene bravissimo, perde la palla ancora troppe volte.
Nonostante la Juve continui a vincere, Allegri non pare ancora pienamente soddisfatto.
Essendo la posta in gioco molto alta, non sono mancate scaramucce tra giocatori, anche l’arbitro ha contribuito a sedare queste baruffe con i cartellini gialli.
Chiusa questa parentesi,il prossimo appuntamento sarà con l’Inter, non sono mancate le domande rivolte ad Allegri circa il “misunderstanding” tra Sarri e Mancini, alle fine di Inter-Napoli.
Allegri con il suo “aplomb” ormai mezzo sabaudo ha glissato la domanda, sostenendo (a ragione) che non sono affari che lo riguardano e che non esprime giudizi su colleghi di lavoro, ha ammesso però, che la posizione di un’allenatore del loro calibro deve mantenere i nervi saldi, dando sempre il buon esempio.
In effetti è stata fatta una brutta figura, e ritengo che Mancini avesse ragione, tutto sommato, la carta stampata ne sta ricamando un caso, in realtà non ce ne sarebbe così bisogno, il fascicolo è già al vaglio del giudice sportivo.