Scritto da Cinzia Fresia
L’Atp finals appena terminato a Torino ha fatto scoprire uno sport : il tennis, attraverso le gesta sportive di un italiano per caso, Yannic Sinner, originario del Tirolo, zona che dell’Italia ha solo la spartizione bellica.
Yannic lo ha ammesso, ha imparato l’Italiano a Bordighera mentre studiava alla leggendaria Accademia di Riccardo Piatti. Un’eccellenza tutta italiana che forma campioni e coltiva talenti.
L’Italia si è scoperta innamorata di Yannic Sinner, e non c’è nulla di strano e di cui stupirsi. Un ragazzone dai capelli rossi alto quasi un metro e novanta, che non si mette in bella mostra, che non alza maglietta per far vedere quanto è muscoloso e tonico il suo addome, che parla con un accento buffo e si commuove a sentir gridare il suo nome. La passione e la forza di questo ragazzo ha messo da parte quelli che con poco sforzo guadagnano soldi facili e dopo si annoiano.
Il caso Fagioli e C. ha scosso l’opinione pubblica, la quale si è improvvisamente svegliata aprendo gli occhi sul vero volto di queste persone.
Il tennis non è uno sport democratico, si è in due. Non ci sono gli altri 10 che difendono, fanno assist, corrono si dannano per aiutarti. Non c’è un sistema mediatico pronto a tamponare gli errori, qui non c’è nulla di tutto questo, c’è un campo, due persone e una pallina che vola.
Nel tennis si diventa grandi presto e a 14 anni sei un professionista. E’ uno sport difficilissimo, i primi dieci sono degli extraterrestri, inarrivabili e ne passa uno su un milione.
L’Atp finals ha offuscato le prestazioni della nostra nazionale di calcio. Vittoriosa e ad un passo dalla qualificazione. Un Federico Chiesa super star e beniamino non ha entusiasmato più di tanto, perché gli occhi e il cuore della gente erano tutti per lui, il ragazzino dai capelli rossi.
Una media di tre ore a partita di massima intensità , Sinner ha convissuto con un evidente dolore alla schiena di cui non ha fatto parola, stringendo i denti è riuscito a vincere.
Non ci si rende conto di quanto il tennis professionista sia usurante e doloroso sul fisico . Se immagino il “maltrattamento” ad una spalla per produrre un servizio a 190 km l’ora ..
e quanto lavoro e palestra per ogni singola prestazione, guardo ai calciatori con sincera compassione.
L’allenamento giornaliero di un tennista non ha nulla a che fare con quello di un calciatore, già stufo prima di cominciare, che si arresta subito al primo segno di cedimento.
Il calcio è garantista di un ottimo reddito (persino troppo) anche nelle serie minori, al contrario del tennis dove c’è una differenza sostanziale tra i primi dieci e gli altri in coda.
Yannic Sinner ormai senza più benzina, si arrende in finale a Diokovic, sebbene stanco ed esaurito resta il vincitore morale di questa competizione che ha avuto merito di restituire l’entusiasmo ai torinesi.
L’Atp finals ci ha tenuto incollati al televisore, facendoci dimenticare per qualche minuto, l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro paese: l’omicidio di una bella ragazza di 22 anni morta probabilmente a causa della noia.
La speranza è l’ultima a morire, e mi auguro che i giovani rifiutino la negatività e reagiscano appassionandosi alle cose che amano, imparando a proprie spese a camminare con le proprie gambe.
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