Scritto da Cinzia Fresia
Un debutto post lock down poco brillante per la Juventus nonostante qualificata per la finale di Coppa Italia.
La squadra sfidante è il Napoli, la quale risulta maggiormente avvantaggiata dal campo e dalla voglia di ottenere un risultato.
Per Maurizio Sarri ed i suoi, sarà durissima vincere.
La qualificazione è stata faticosa, e la Juventus ha mostrato diverse falle nel suo assetto.
Sarri si trova a fare i conti con giocatori ancora fuori forma e alcuni hanno già la testa altrove, inoltre ai i soliti guai a centro campo.
Nella sfida di domani, è vietato sbagliare .. Sarri è consapevole di incontrare una sua ex squadra molto amata, quindi dovrà sfoderare una certa grinta, se tiene a proseguire questa avventura alla Juventus, un altro insuccesso potrebbe non essere tollerato in un ambiente come il club torinese.
Il tecnico ha deciso di convocare tutto ciò di cui può disporre, con la speranza che Cristiano Ronaldo sia nella serata giusta, e gli altri si diano una svegliata.
Essendo entrambe le squadre non totalmente in condizione, ci auguriamo di assistere ad una buona partita.
Ciao Cinzia,
Sono d’accordo, domani è importante vincere. Soprattutto per la fiducia. Pur trattandosi del minore dei trofei in ballo, un’altra sconfitta dopo la supercoppa potrebbe influire negativamente sul proseguo della stagione già complicata dalle anomalie postcovid. Per non parlare dell’immediata fucilazione dell’allenatore… 😅
Ma che intendi quando dici che il Napoli è avvantaggiato dal campo?
Cinzia
È per te…fanne tesoro.
“Il calcio è straordinario proprio perchè non è mai fatto di sole pedate.
Chi ne delira va compreso, non compatito,magari invidiato ma non deriso.
Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare per gli altri non so ma io non sto affatto scrivendo per loro”.(cit)
Ti dico pure chi è l’autore. Gianni Brera.
Buonanotte
Mi ci rispecchio in toto.
Ammesso e non concedo che voglio vincere pure questa coppetta, non mi demoralizzerei se dovessi lasciarla per portare a casa il resto che c’è ancora per strada.
Forza e coraggio a tutti😉
“Concesso “, ufff …….sto correttore interista mi ha proprio rotto 😂😂
MEXICO ’70
Non avevo compiuto ancora vent’anni, era il 17 giugno del 1970 e con un gruppo di amici nel pomeriggio avevamo “preparato” le macchine con i tricolori…si giocava Italia-Germania per accedere alla finale.
Macchine pronte, si aspettava l’inizio della partita, intorno alla mezzanotte qui in Italia…il mio gruppo(4 amici) aveva una seicento rossa con un problema: perdeva il radiatore dell’acqua…tanica dell’acqua pronta, ero in piedi, si stava vincendo 1-0 e mancava poco, anzi pochi secondi al fischio finale…tutti pronti a uscire per la sfilata quando Schnellinger(difensore milanista in quel periodo) segna il goal del pareggio per la Germania.
Palla al centro e triplice fischio…tanica dell’acqua che mi cade a terra e io sprofondai deluso su una sedia.
Altri trenta minuti di sofferenza tramutati poi in una notte pazza e strombazzante per la città con relativo bagno nella fontana in piazza.
Buonanotte
Beh almeno la seicento era a colori 😀 😀 😀
Io stesso identico scenario nel ‘78 dopo che battemmo l’Argentina con il goal di Bettega. Ma la 126 che ci faceva da cavallo non aveva il radiatore ( per fortuna)😉😉😉
Daje Juve
I COGLIONI E IL CAZZEGGIO
“Mi girano i coglioni perché si parla solo di altissimi livelli, io nella mia carriera ho raggiunto otto promozioni”. Maurizio Sarri.
Rieccoli i “coglioni” di Sarri, alla vigilia della sua seconda finale bianconera.
Il tecnico bianconero ritorna al suo stile comunicativo forte, per moltissimi inadeguato e troppo volgare, eppure schietto, franco, a suo modo anche emblematico della “serietà” cruda e spiccia con cui affronta il suo lavoro e gli stessi giornalisti.
L’opposto (quasi sempre) della comunicazione e della filosofia del suo predecessore, Max Allegri, che proprio oggi viene ricordato in un’intervista da Domenico Tedesco (che ha assistito ad alcuni allenamenti dei bianconeri con Allegri):
“Allegri è un allenatore molto carismatico. Mi piaceva davvero tanto come trattava le sue squadre.
Oltre al modo di fare calcio aveva un gran senso dell’umorismo” – dice l’attuale tecnico dello Spartak Mosca – “Neanche Cristiano Ronaldo veniva risparmiato, se mancava un tiro veniva preso in giro.
È stato davvero interessante da vedere“.
Il cazzeggio e la gestione della rosa di Allegri (che si “incazzava” anche teatralmente solo quando la squadra si sedeva sugli allori) e la serietà condensata in volgarità comunicativa di Maurizio Sarri, che preferisce svolgere le sedute con maggiore serietà o parlare in conferenza stampa di dati, moduli, di calcio, piuttosto che scherzare anche con gli stessi giornalisti.
Oltre ad aver cambiato radicalmente lo stile di gioco, dunque, la squadra si è ritrovata anche di fronte a modalità di allenamento tutte nuove.
Normale ci voglia del tempo per soddisfare al massimo le richieste dell’allenatore arrivato esattamente un anno fa. Jurgen Klopp, ad esempio, ci ha messo quasi quattro stagioni per far diventare il suo Liverpool una macchina da guerra.
Un altro punto di riferimento è Pep Guardiola, partito con basi più solide al City che però al primo anno deluse le attese, arrivando terzo in Premier.
Tra la polmonite iniziale, il mercato estivo con molti equivoci, il lungo stop e ora gli impegni ogni 3 giorni, Sarri si trova sicuramente in una stagione unica e dalle mille criticità per svolgere con serenità il suo lavoro.
Ora avrà un’altra occasione imperdibile per coniugare il “Sarriball” con le vittorie tanto care (pretese e attese) in casa Juventus e se lo si taccia di perdente gli “girano i coglioni”.
di Manuel Panza
Mi auguro che stasera non me li faccia girare a me.
Buongiorno e daje a tutti per stasera
E se la polmonite di Sarri fosse causata dal Covid?
Anche, si potrebbe essere…vagamente l’ho pensato ma non credo, in quel caso ne avrebbe infettati tanti altri.
NON SI PUÒ PERDERE
Stasera, semplicemente, non si può perdere.
Per il resto possiamo scrivere tutte le fuffate che ci passano per la mente. È calcio … per fortuna.
Ripeto. Non si può perdere perché contro questo Napoli abbiamo già perso, e farlo di nuovo sarebbe davvero una scocciatura.
Per il nostro allenatore invece sarebbe davvero una tragedia shakespeariana, messo come una sardina, tra il passato che lui cerca di acconciare alla meglio (da buon provinciale), e un grande presente, che però pretende (per quanto lo riguarda) di essere scritto.
Il campo è dalla loro parte (come dice Cinzia), ma la Juve dovrebbe avere una migliore caratura di squadra.
Il canovaccio è già scritto:
loro si affideranno alle ripartenze veloci che i nostri pachidermi di centrocampo soffrono abbastanza, noi invece ci affideremo al fraseggio delle mezze ali e alle fiondate sulle fasce. Questa volta credo che Cuadrado sarà chiamato alla cattedra, perché è uno dei pochi (vero Sarri?) che può sparigliare le carte quando il gioco è asfittico.
Pleonastico quindi parlare anche di formazione che dovrebbe essere la stessa, col già citato Cuadrado.
Il campo e il tifo saranno per loro, speriamo che il calcio giocato sia ancora per noi.
NOTTE (PRIMA) DEGLI ESAMI
di Sandro Scarpa
“Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra. E un pianoforte sulla spalla”.
Il ragazzo con la chitarra è chiaramente Bernardeschi, che stasera vorremmo vedere strimpellare solo in panchina o, al massimo, produrre i suoi assoli improduttivi solo nei minuti finali, in quella surreale girandola da 5 cambi che fa molto amichevole col Lucento.
Quello col pianoforte sulle spalle è Higuain, generoso e fragile, tecnico e sfigato, che scatta ormai come avesse davvero un pianoforte a coda sulle spalle, ma gli si vuole bene lo stesso.
“Come pini di Roma, la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra”.
I pini di Roma sono Bonucci e de Ligt, alti e solidi contro l’attacco mini e guizzante del Napoli, che potrebbe essere già in forma, come gli atleti brevilinei, rispetto a fisici più massicci. E questa notte, speriamo sia ancora nostra, come le ultime 4 Coppe Italia di fila, prima dello stop dell’anno scorso.
“Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni“.
Il giovane attore è sicuramente Rodrigo Bentancur, astro luminoso nel cuore del calcio di questa Juve, nato per aggredire alto, cresciuto per giostrare sia da play che da interno, e a cui manca l’ultimo passo -inserimenti e finalizzazione-, il trovarsi pronto e concreto in quell’area svuotata dai nostri avanti che la attaccano da lontano.
Le pizze fredde ce le offrono tutti gli altri nostri centrocampisti, per limiti fisici, tecnici, mentali, tattici: un sapore gelato, senza profumi, calore e gusto dei nostri migliori anni: il mitologico e rimpianto Pirlo, Pogba, Vidal o il sottovalutato Marchisio, Pjanic, Khedira.
“Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere”.
La Coppa Italia non è più un nostro sogno, e storicamente non lo è mai stato – da Galia in poi-, eppure questa ha un valore diverso: la ripresa tra indifferenza ed entusiasmo, quel calcio che sembra la cosa meno importante ora eppure una di quelle che più ci mancava in un tempo senza emozioni effimere che diventano giganti.
Le lacrime e le preghiere ci saranno, perché in condizioni normali questa Juve dovrebbe imporsi in modo sicuro sul Napoli malandato, rianimato da Gattuso, ma questo è un anno, una fase e una gara sui generis: tutto è possibile, e l’unica certezza è, come nella sgambata col Milan, che ci saranno momenti di gioco alti e promettenti ed altri bassi e tremolanti.
“La matematica non sarà mai il mio mestiere“
La matematica (e le scienze bancarie) erano il suo mestiere extra-panchina, ora invece è il momento in cui Sarri smetta di farsi girare le scatole per le sue promozioni (notevoli) dall’Eccellenza e riempia la prima casella dei trofei “italiani”, pallina pesante nell’insaziabile pallottoliere Juve.
Esame di matematica per Sarri, di chimica per Bonucci e de Ligt, di mitologia greca e latina per Alex Sandro e Danilo, dioscuri ritrovati, gemelli di fascia su cui ricadrà l’onere di tutte le prossime partite.
Esame di francese, tedesco e inglese per la batteria in mezzo: Matuidi, Rabiot, Khedira, Ramsey, tutti precari da qui alla fine dei giochi.
Esame importante di Progettazione e Costruzioni per Pjanic che si vede in blaugrana dietro Messi, dopo 18 mesi senza un lancio verticale per Cristiano.
Proprio Cristiano e Buffon sono all’ennesimo esame di Storia, scritta e vergata da due fenomeni sulla cresta da due decenni, che li fa bruciare dentro e li rende ancora affamati.
Esame di Educazione Fisica e Scienze Motorie per Douglas Costa, quello delle 3 partite e poi stop, che magari coi 5 cambi potrebbe avere una nuova dimensione di utilizzo conservativo.
Infine esame di Disegno e di Poesia per Paulino Dybala.
“Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici intorno
Mi viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo un po’ diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare”
E poi, esame di passione e calcio per tutti noi.
Abbiamo ancora voglia di soffrire, gioire, godere e starci male e bene per dei tizi sull’erba, senza tutto il contorno di cori, urla e curve?
Sapremo in parte stasera “se l’amore è amore”.
Buona finale a tutti e a tutte.
La vittoria non serve solo per la coppa,che ovviamente non guasterebbe, ma anche per il prosieguo di questa sgangherata stagione calcistica.
Spero sia indicativa dello stato di salute agonistico e mentale della squadra che ci permetta di capirne anche le effettive condizioni e possibilita’. Non credo basti, ma qualche indicazione potremo ricavarla dopo la deludente e per nulla promettente gara col milan.
La prima gara di questa ripartenza, col Milan, ha ribadito un aspetto della rosa juventina.
Non è così ricca e abbondante come dicono i numeri.
Solo in difesa si possono effettuare sostituzioni senza batticuore.
Ma a centrocampo e in attacco la Juve è risicata in qualità, c’è poco da fare.
Solo Cuadrado infatti è sembrato la settimana scorsa all’altezza degli 11 iniziali.
Questa analisi non è ovviamente per mettere le mani avanti. Questa sera la Juve ha un unico risultato da raggiungere.
Nessuna scusa potrebbe reggere nel caso di sconfitta.
IL PRESIDENTE NON È DELLA PARTITA
Questa sera i vincitori si autopremieranno…
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, non sarà allo “Stadio Olimpico” questa sera per assistere alla finalissima di Coppa Italia tra Napoli e Juventus.
Buona partita
Non ci siamo proprio:
calcio ruminato!
Monotono, stucchevole, statico direi anche noioso. Il torello si fa per fare riscaldamento non è propedeutico al goal.
Luigia, come volevasi dimostrare … Dai troppi schemi a zero schemi è un attimo.
E se Sarri rinuncia, come rinuncia per paura o riverenza, ad essere Sarri, diventa letteralmente un fantasma in panchina.
E i giocatori in campo fanno il torello, senza costrutto, senza un filo logico, senza nerbo, senza velocità, senza idee …
Il primo tempo ha sentenziato che non abbiamo una idea di gioco, che è una. Altro che schemi (magari!) ed altre masturbazioni similari.
E nel finale il Napoli si è reso molto pericolo.
Primo tempo come da copione Napoli racchiuso in 20 metri e pochissimi spazi. Se ci aggiungiamo l’attuale Ronaldo e l’assenza di un centravanti (uno qualsiasi…) Si capisce perché il dominio non si è tradotto in vantaggio.
Qualcuno ci prova anche ad alzare il ritmo ma è difficile.
Qualcosa buona si è vista, come il recupero palla alto in più di un’occasione ed in generale l’atteggiamento, ma bisogna segnare. Il Napoli si affiderà ad occasioni casuali che però possono finire in rete.
Comunque, finora più o meno la partita che mi aspettavo.
Kris
Stai collegato su RAI?
No, così, domandavo.
Ciao
Il centravanti è in Qatar.
Qui c’è da fare un bel fiocco su un bel pacco di giocatori da vendere e lo facciamo consegnare da sarri.
Luigi la juve ha solo quello schema possesso palla sterile, purtroppo è questo il problema. Nessuno impedisce a sarri di fare quello che è. Anche perché secondo me rischia veramente di essere cacciato.
Secondo tempo noiosissimo, ritmi veramente bassi e partita inguardabile. Menomale che hanno messo subito i rigori…
Semplicemente incredibile la ciucciaggine di Bernardeschi.
Ma come caxxo si fa a giocare a calcio con la testa fra le nuvole!?
Dovrei essere incazzato no! Sinceramente non mi interessa niente degli altri trofei che sono a disposizione; l’unica cosa che spero è che la proprietà sostituisca sarri proprio perché penso che la proprietà invece tiene molto sia allo scudetto che alla champions che sono convinto che non vinceremo.
Sarri Santo Subito.
Ma sarri non lo hanno premiato?
lo stanno osannato a Napoli
Senza l’immenso Gigi Buffon non saremmo andati neanche ai rigori.
Due tiri in porta nel secondo tempo… Bho…. secondo me, il calcio è un’altra cosa, e Sarri alla Juve non doveva venire.
CERCO DI FERMARLE MA MI GIRANO
Un allenatore che non riesce a mettere sul campo le grandi qualità a disposizione, la superiorità tecnica non si vede quasi mai, una squadra che fa una fatica tremenda ad andare in gol, zero goal in 2 gare…
Sarri ancora a bocca asciutta…ma fa finalmente felice Napoli.
Buonanotte
Da quello che si vede in campo, la sensazione nettissima è che Sarri abbia rinunciato ad imporre il suo calcio.
Questo dice il campo. Nessun movimento preordinato, nessuna triangolazione, nessuna idea, giocatori che avanzano come pecore al pascolo.
Tutto a cazzo!
Nessuna recriminazione ovviamente sul risultato. Anzi nel secondo tempo il Napoli meritava assolutamente di vincere. La Juve è stata salvata solo da Buffon.
Non c’e’ da commentare.
Dopo una gara simile ogni considerazione e’ superflua.
Avessimo giocato con la nocerina sarebbe stato lo stesso.
Tiri in porta?
Gioco in attacco?
Schemi?
Verve?
E mo’ lasciamo spazio ai fatti.
Unica cosa, per Gattuso che merita e mi sta simpatico mi fa piacere.per il napoli meno.
La Juve e’ scomparsa.
Spero di trovarne le tracce.
# Sarri vattene
Due gare zero gol
Facciamo progressi.
Perdere il primo trofeo cosi’….
L’unico lato positivo e’ che la dirigenza si svegli.
La lista dei rigoristi poi….
# sarri sparisci