Arbitri di serie A cercasi disperatamente

Scritto da Cinzia Fresia

Confesso che se l’avessimo pareggiata o peggio .. persa mi sarei arrabbiata moltissimo.
Intanto grazie arbitro Feliciani per averci sottratto due gol. La sfortuna ha dominato l’intero match, tranne quei pochi secondi prima dove finalmente il pallone ha trovato la porta e c’è rimasto.

Moise Kean passerà alla storia della serie A per aver subito l’annullamento di due gol, uno dopo l’altro e nella medesima partita. Una valutazione effettuata attraverso il var, il quale ha rilevato un’irregolarità di fuori gioco millimetrico e successivamente per una sbracciata di Faraoni. Sul primo nulla da dire se questo è il regolamento, sul secondo c’è una simulazione, ma il Var non può dimostrarla e nel dubbio annulliamo anche quello. L’avere tutti contro compreso l’arbitro, non è una novità.

Comprendo che essere arbitri sia un duro lavoro ma per quanto siano ottimamente pagati in soli 90 minuti di lavoro, andrebbe fatto al meglio. Gli arbitri alla fine sono uomini e come tali scelgono, ma andiamoci piano.
La vittoria è arrivata qualche secondo prima della fine del tempo di recupero, siamo abituati a certi risultati “a bout de souffle (fino all’ultimo respiro), quindi non ci sorprendiamo se i ragazzi l’hanno voluta a tutti a costi.
L’espressione delusa di Kean è stato un booster di energia ai compagni che hanno lottato fino alla fine.

Il torto subito ha stimolato la reazione: o la va o la spacca.
Il pareggio sembrava cosa fatta, ormai erano saltati tutti gli schemi. Gli uomini di Allegri potevano solamente tirare.
E dai che ti ridai .. dentro! Finalmente!
E ci voleva un ragazzino della next gen scattare come un ninja e come va va!

Il giovanissimo Cambiaso si e fatto notare .. è lui the man of the match.

Questa volta condivido Allegri nel fare i complimenti alla squadra. I nervi non sono saltati, nel caos generale si sono mobilitati verso l’obiettivo.
Essere primi anche se per poche ore fa bene al morale, e fa altrettanto bene essere secondi a due punti dalla prima.

Comunque Cercasi Arbitri di serie A disperatamente! E altrettanti formatori se non si vuole trasformare lo stadio in un campo di battaglia.

La Juventus deve crescere e lo ricorda sempre Allegri quando alla parola scudetto risponde quarto posto. Alla squadra manca Chiesa per 90 minuti e Vlahovic al 100 per cento. E’ un gruppo che attraversa alti e bassi troppo spesso, manca una figura di carisma trascinante dal quale prendere esempio. Manca un centro campista assolutamente necessario per mantenere la posizione in classifica ..

  1. Gli arbitri saranno sempre al centro dell’attenzione e, secondo me, il var ne ha peggiorata la situazione verso i tifosi di tutte le squadre.
    Nella sala var non ci dovrebbero stare arbitri… non sono solo loro che conoscono il regolamento…
    L’arbitro dovrebbe stare solo in campo perché se lo metti anche in sala var si fanno i “dispetti” a vicenda (vedi promozioni).
    Facciamo valere di più quello che decide l’arbitro in campo con la chiamata a richiesta del var (un max di due) da parte delle squadre in campo.

    Ieri sera la Viola ha contestato il rigore contro al 95°.
    La Juve al Franchi si dovrà preparare più di come con il Verona.

    • PS
      Se le panchine di inter-roma potevano intervenire a chiamare il var ad esempio la Roma poteva chiamarlo in occasione del goal dell’inter perché quando arriva la palla a Di Marco sul lato sx questi la stoppa con la mano sx e poi crossa per la rete di Thuram.

    • Io penso che servirebbe mettere solo gente onesta e gli arbitri “in pensione “al var, non arbitri che alla prossima dovrebbero scendere in campo. Si allungherebbe anche la loro carriera oltre i 45 anni e con la loro l’esperienza potrebbero dare pure un maggior tranquillità a quelli che sono in campo

    • Chiedo scusa in anticipo per l’ingegnerata, ma perché scervellarsi a regolare il VAR?

      Mi pare chiaro che il VAR nel calcio non serve a nulla, perché è come voler misurare con un calibro le onde del mare.

      Considerando che il nostro tempo di reazione è di un secondo, uno strumento così preciso non serve se non ad esasperare gli animi.

      Facciamo finta che un giocatore è in fuorigioco di un centimetro, che vantaggio avrebbe se invece fosse un centimetro più indietro?
      Nessuno.
      Un giocatore infatti corre più o meno a 37 km/h, vuol dire che si muove a 10 m/s.
      Cosa vuol dire questo?
      Vuol dire che se l’attaccante scatta, il difensore comincia a muoversi quando l’altro è già a 5 metri, (10 m percorsi in un secondo meno 5 m per coordinarsi) insomma non è sul centimetro che si gioca il duello ma nel capire in anticipo cosa succede, nel fare la finta per distrarre e prendere quel secondo che significa spazio, o stoppare orientando la palla per anticipare il difensore nel movimento anche qui per conquistare lo spazio.

      Insomma stiamo parlando di qualcosa di molto umano, stiamo parlando di un qualcosa nel quale contano capacità come l’astuzia, l’agilità, la tecnica insomma qualcosa di molto umano dove la capacità intrinseca viene definita Classe!

      E dove la posizione non conta nulla.

      Nel caso cosa cambia infatti ai fini pratici se il tallone di Kean è di qua o di la rispetto alla spalla del difensore?

      Niente, 0!

      Se poi vediamo come Kean va verso il pallone, lo stoppa all’indietro per prendere spazio e poi puntare il difensore potrei anche dire che il difensore era anche in vantaggio perché più vicino al pallone.

      E quindi?

      Alla luce di quanto visto, non possiamo dire se sia il VAR ingiusto o ingiusto, ma possiamo dire che la sua presenza perde di significato, nel senso matematico del termine, come una divisione per 0.

      Infatti è esso inutile per il fine che ci prefissiamo, cioè quello di avere una competizione giusta, con delle regole applicabili e soprattutto che siano sotto il controllo umano.

      Perché in pratica il tallone di Kean è si in fuorigioco, ma chiedersi se questo è fuorigioco, è qualcosa che non serve perché Kean non fa fallo, non trae vantaggio da qualcosa che ne lui ne tantomeno il difensore possono controllare ed il pubblico gustare.

      • Andrea (the original)

        Ma infatti sappiamo che la moviola in campo è una battaglia nata da Biscardi, che non aveva a che fare con ingegneria e tantomeno senso del gioco ma con la TV spazzatura tanto in voga in Italia.
        E sappiamo anche che l’Italia, cioè un paese senza cultura sportiva ma direi senza cultura in generale (Marchionne la descriveva in modo mirabile), si vanta di aver introdotto per prima il VAR.
        Gli altri paesi, che il VAR lo sopportano a fatica, quando possono fingono di non averlo.
        Qui da noi invece è terreno fertile per i damerini televisivi come Rocchi, che formano classi di burocrati servizievoli, in uno scenario che piace ai media e al popolo bue, perché continuerà ad alimentare il loro nauseante starnazzare ma contemporaneamente li soddisferà nelle loro perversioni ignoranti.

        • Hai posto l’accento su un problema spesso trascurato.

          Le partite di calcio della nostra serie A, non sono così scadenti o noiose se paragonate agli altri campionati, anche in UK tolte le prime 6 ve le raccomando.

          A mio avviso uno dei punti da mettere sotto la lente, è proprio il racconto dell’evento sportivo.

          Fatto in maniera dilettantesca a fotocopia. C’è il giornalista prezzolato, ci sono gli ex calciatori, ci sono le interviste, ma se in Premier il tutto è preparato e segue quanto avviene in campo dal punto di vista tecnico e tattico, in serie A, a parte il risultato, il discorso scivola fatalmente sul pettegolezzo, dall’errore arbitrale agli infortuni.

          D’altro canto come non notare che in fondo i nostri cari giornalisti non sono altro che dilettanti assolutamente impreparati per il mestiere che fanno?

          Dobbiamo riconoscere che l’unico modo che hanno è cavarsela a buon mercato raccontando tutto con lo stesso sistema quello del pettegolezzo e della polemica gratuita.

          Salvo giustificarsi poi con la comoda frase “è questo che vuole il pubblico”.

          Ma poi i numeri dicono altro, gli abbonamenti ai canali calcio sono in calo tanto che proprio sky si è accorta che può vivere e bene senza serie A.

          • Oltre a questo luca, c’è da dire che il sistema semiautomatico di controllo del fuorigioco non dà alcuna certezza nella tempistica di rilevazione perchè il pallone della Serie A non ha il chip come per i Mondiali che serve a stabilire con esattezza l’attimo in cui parte la sfera. Nel gol annullato a Kean la ricostrstruzione grafica mostra un pezzo esterno della scarpetta del giocatore nell’ordine dei millimetri oltre quello dell’avversario, per cui tutto si gioca sul fotogramma scelto per disegnare il tracciamento che non è la macchina a stabilire ma l’addetto al Var, non avnedo come detto il pallone della Serie A il microchip che registra il momento esatto del contatto del piede di chi lancia col pallone. Si è parlato come spiegato ad inizio anno in conferenza stampa, della tecnologia di: “un sistema che si basa sul tracciamento dei giocatori con otto telecamere dedicate che si aggiungono a un broadcast di tracciare fino a 29 punti del corpo avendo una precisione più alta rispetto a quella attuale, sistema che traccia il pallone in tempo reale con un tempo di latenza di 0.5 secondi”. Mezzo secondo che in un caso come questo significa forse mezzo metro o anche di più, e a questo punto la domanda sorge spontanea: Quanto può essere attendibile la tecnologia in questa maniera?.. Ai post l’ardua sentenza.

          • Andrea (the original)

            Diciamo che spesso il gioco si adegua al contesto, con interruzioni continue e attenzione a distruggere perché l’Italia è un paese che vive di distruzione.
            Forse portati all’estero anche i nostri settori tecnici potrebbero esprimersi meglio e mostrare il reale potenziale di cui eventualmente dovessero disporre.

            • Ribadisco che al var non ci deve essere quello che la domenica successiva potrebbe essere in campo e coadiuvato da quello che la domenica prima era ad arbitrare…qui si giocano l’internazionalità.

  2. Io credo che non essendoci coppe di mezzo, e con il solo campionato da disputare la risa sia anche lunga. Saró “antico” ma le formazioni ai miei tempi erano formate da 11 titolari più 3-4 riserve che diverrebbero 5 se ci mettiamo pure il portiere .
    La Juve può e, deve attingere anche dalla squadra b, costruita apposta per poter dare ulteriore sostegno e per far crescere i giovani di maggior spessore tecnico.
    Se vuoi far crescere un gruppo nuovo e mettere a posto i bilanci quale occasione migliore come quella attuale?
    Poi c’è Allegri che avrebbe bisogno di rilanciarsi dopo gli ultimi anni e, visto che la società ha puntato su di lui nonostante 3/4 di popolo Juventino non lo vorrebbe più, c’è un’altra sfida da affrontare onde non far rumoreggiare questa parte di tifoseria scontenta ( io tra questi).
    Sento dire in giro che non abbiamo una squadra all’altezza delle principali concorrenti. Non sono assolutamente d’accordo, e sempre perché sono “antico”, ricordo che le più belle juventus sono state quelle in cui si partiva sfavoriti ( sulla carta) non ultima, quella del primo scudetto dei 9, targato Conte.
    Quello che ci viene detto dai media detrattori, è solo paura ed invidia, lasciamoli parlare e cerchiamo di fare solo i fatti che sono poi il motto del grande “Marisa”, quello che conta è sempre la vittoria.
    Venghino signori venghino, qui non troverete mai il circo.

  3. luca,
    senza dimenticare che c’è il rovescio della medaglia, per decenni si sono lamentati degli arbitri che avrebbero favorito la Juve, er gò de Turone, il rigore su Ronaldo, il gol di Muntari, ammonizioni mirate, arbitri pagati dalla fiat, gli stessi che stanno ancora lamentandosi per la mancata espulsione di Gatti….ma non si sono accorti di falli valutati dal Var in modo completamente diverso, per esempio, lo spintone di Dumfries a Hernandez scaraventato a terra e non rialzotosi nel derby prima del gol di Mikitaryan neppure rivisto di striscio al Var, in confronto alla manata vivisezionata di Kean a Faraoni per altro subito ripresosi ma svenuto poi per lo spavento, Gatti invece no.. Gatti come dicono i P.rovoK.atori ossessionati dalla Juve non dovrebbe mai finire una gara, a differenza del simulatore di volo Barella notoriamente fra i giocatori più corretti e leali in campo.

    • E qui il livello scende ulteriormente.

      Non dobbiamo credere che in UK non ci sia il pettegolezzo e lo scandalo.
      Sono maetri in questo, ci sono testate giornalistiche che ancora pggi vivono di quedto stampando su carta i loro articoli.
      “the sun” è uno di questi.

      Però dove gira il grano gli inglesi risultano assolutamente pragmatici.

      Sia in Premier che in F1, le polemiche, e ce ne sono, per regolamento devono essere chiuse in poche ore.
      E sono chiuse sia nelle leghe che negli organi di informazione.

      Mi spiego meglio, se non viene dato un rigore non viene dato. Punto.
      I giornali ne scrivono ma poi, il discorso finisce, in caso contrario, il giornale se la vede con la Premier League, non con il singolo club.
      In F1 è ancora peggio.
      Se qualche tesserato lancia accuse deve dimostrarle nelle ore successive, nel caso non riesca viene sanzionato.

      Quedto sistema evita il nascere di complotti e di “sentimenti popolari” atti a vendere più copie o più click, come in uso oggi dai odiatori professionisti della Juve.

      Insomma torniamo sempre li,il punto non è l’odio, o il singolo club, favorito o penalizzato da un sentimento, ma è un sistema di businness che deve trovare al suo interno gli anticorpi ad un degenerare dei sentimenti che non solo non aiuta il businness ma che lo danneggia in modo irreparabile.

      Purtroppo penso alle parole di De Laurentiis quando parla di imprenditori e prenditori.

      Si vede che siamo in mano a presidenti che pensano a limitare i danni piuttosto che aumentare i guadagni.

      In poche parole, sanno benissimo che per gli ultrà conta solo “aver ragione” sull’avversario.

      Glielo danno, ed il tifoso paga per la sua passione.

      Ed i Presidenti ci campano.

      Purtroppo Agnelli voleva farci i soldi, quelli veri, ma li servono dtrutture ed investimenti, e regole.

      Discorsi per i quali i nostri presidenti non sono pronti.

      Ne intellettualmente, ne economicamente.

      In questo sitema trionfa il Gravina di turno uno che è prontissimo a chiedere soldi agli italiani per mantenere gli stipendi di queste sanguisughe.

  4. https://youtu.be/cRdhJr1siFY?si=rvDVlhJfvIXHImLF

    Ma Chinè ci fa o ci (Chin) è? Ma vi rendete conto di cosa ha provato a fare questo qua? E c’è gente che invece di dire ” oh, avete ragione voi juventini. Questo è fuori di testa” lo difendono pure. Pazzesco!!!

  5. Barone,

    sul VAR dal punto di vista funzionale hai assolutamente ragione.

    Aggiungo.

    Il tecnico VAR dovrebbe non essere un arbitro, ma un tecnico specializzato per fare quel lavoro li.

    A carriera separata dagli arbitri.

    E senza potere decisionale.

    Non solo, vuoi far funzionate bene il fuorigioco automatico?

    Inserisci delle tolleranze “umane” più o meno mezzo metro, metterebbe secondo me tutti d’accordo.

    Funziona così negli autovelox basta inserirlo nel fuorigioco automatico

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