Lazio – Juventus 1-1
Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce
DI GREGORIO 6 – Una parata nel primo tempo su un tiro che comunque andava fuori la sua partita inizia con l’espulsione di Kalulu ed è tutto sommato una buona partita. Resta il dubbio se sul gol della Lazio potesse fare meglio.
KALULU 6 – Ora si parlerà di ingenuità ma sinceramente Kalulu non ha fatto proprio nulla e Taty si rotola per terra come colpito da un fulmine. È una simulazione perfino esagerata ma oggi l’arbitro fa proprio schifo.
RENATO VEIGA 6.5 – Le punizioni non dovrebbe certo batterle lui e questo da la dimensione del disastro che hanno costruito Giuntoli e Motta. Nel finale si esalta nella lotta e compie alcuni interventi importanti.
SAVONA 5 – Messo fuori posizioni da Tudor non disputa una buona partita nel primo tempo sopratutto sbaglia parecchie uscite. Nel secondo tempo combina un pasticcio sul rigore e viene salvato dal var. Onestamente è grave che Tudor con due soli centrali a disposizione dall’inizio continui a giocare a tre e continui anche dopo l’espulsione di Kalulu.
ALBERTO COSTA 6,5 – Una sorpresa. Interpreta il ruolo con coraggio e intraprendenza. Nel primo tempo è l’unico che crea un qualche problema alla difesa laziale.
LOCATELLI 6 – Lotta e cerca di metter ordine in una partita molto disordinata. Nel finale va a fare anche il difensore e spesso come Veiga impatta tiri dei laziali che così non giungono alla nostra porta.
THURAM 6 – Non sembra il solito Thuram. Lotta e cerca di districarsi alla maniera sua fra le fitte maglie avversarie ma è quando deve rincorrere gli avversari che non sembra avere il solito passo. Tuttavia resta preziosa la sua fisicità in mezzo al campo.
WEAH 5,5 – Giocatore involuto e intimidito con Tudor alla guida nonostante abbia più spazio ora che con Motta. Entra nell’azione del gol servendo Mc Kennie ma poi davvero poco altro di interessante.
MCKENNIE 6.5 – Altro giocatore messo fuori ruolo in un modulo a lui non congeniale si riscatta con la grinta e la tantissima corsa. Corsa che lo porta a servire un bellissimo assist per Kolo Muani.
NICO GONZALEZ 4,5 – Ennesimo giocatore fuori posizione in un ruolo che non gli si addice. Tutti questi hanno la scusante di non esser messi nelle condizioni ideali per potersi esprimere ed è vero, tuttavia la sua prestazione è impalpabile. Si nota giusto per qualche fallo che subisce.
KOLO MUANI 7 – La prestazione non è un granché e anche lui come almeno 4 giocatori è impiegato in modo non congeniale come unica punta. Riesce a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto ed è fortunato che il portiere un poco si impappina sul suo colpo di testa che è da vicino ma non è certo irresistibile. Gol di enorme importanza perché dopo l’ espulsione di Kalulu è tutto quello su cui può far affidamento la Juve.
CONCEICAO 6 – Si sacrifica tanto e sembra l’unico in grado di tenere una qualche palla o conquistarsi qualche fallo. Poi Tudor lo cambia.
ADZIC sv – Pochissimi minuti non fa nemmeno in tempo a farsi notare non capisco perché Tudor lo metta e poi lo tolga.
DOUGLAS LUIZ SV – Da una mano con la grinta.
VLAHOVIC Sv – Come Luiz.
GATTI Sv – Subisce fallo sul gol della Lazio
JUVENTUS 6 La squadra nel primo tempo non ha ne capo ne coda e infatti non ha idee ne gioco e non combina nulla. Nel secondo tempo dopo averla sbloccata invece sembra avere il pallino del gioco in mano finché Massa non diventa protagonista in negativo in modo veramente osceno. Bravi i ragazzi a resistere con la bava alla bocca al grande forcing della Lazio in 12 contro 10.
TUDOR 4 – Squadra messa in campo a cazzo di cane con troppi giocatori fuori posizione. Sostituzioni a dir poco avventurose con Conceicao e Adzic che entrano e poi escono. Ha il merito di infondere grinta e coraggio ai propri giocatori ma mi aspettavo che in un momento in cui Motta li aveva portati alla confusione lui provasse a risolvere con le cose semplici, tanto per dire come Ranieri alla Roma, senza inventarsi nulla. Invece abbiamo mandato via un mago e ne abbiamo preso un altro mi sa.
Arbitro Massa 0 – Un incapace che non dovrebbe assolutamente arbitrare, Protagonista assoluto della partita prende tutte le decisioni importanti in modo sbagliato. Nel primo tempo ammonisce solo i giocatori della Juve senza avere lo stesso metro. Nel secondo tempo espelle Kalulu per un evidente simulazione di Taty fra l’altro prende una decisione cosi difficile in mezzo secondo e non so che video abbia visto perchè da quelli che hanno mandato in onda fra l’altro velocizzati non si capisce bene. Assegna un rigore quanto meno dubbio dato che Di Gregorio non sembra toccare il giocatore avversario ma viene corretto dal Var per un fuorigioco di un metro che né lui né il guardalinee hanno visto e parliamo di un metro di fuorigioco. Nel finale si lascia insultare da tutti i giocatori della Lazio senza espellere nessuno. Nel finale sul gol dell’1-1 della Lazio c’è un chiarissimo fallo su Gatti a cui viene impedito di intervenire sul pallone di testa ma convalidano. Non contento con la Lazio che ha segnato al 96mo a un minuto dalla fine fa giocare fino al 100mo consentendo ancora un ultima azione d’attacco ai Laziali sulla quale potevano addirittura vincere. Insomma un arbitraggio killeraggio da ufficio inchieste.
IL PROBLEMA RISOLTO
Il problema era Kele Oriali?
Tutto risolto…
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Conte avrebbe chiesto Oshimen e forse (ipotesi personale) anche Di Lorenzo a cui l’anno scorso aveva chiesto di restare al Napoli, ma non credo che alla Juve abbiano la disponibilità per prendere entrambi.
Sembra che oriali abbia detto che non può seguire Conte nella società in cui andrà.
luigis è quello che si legge nel link
non mi si apre Barone
PER ADESSO IL BAVAGLIO APPRESSO L’INCAPRETTAMENTO❓️
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L’AVVERSARIA DELLA JUVE
Il Venezia è rientrata a pieno titolo in zona salvezza ed è la nostra ultima avversaria in questo campionato acchitato sin dall’inizio dimostratosi una mera farsa ma non mi fa paura il Venezia ho più paura della stessa Juve.
La nostra avversaria è la Juve!
E il testaccino che dice vogliono aiutare la Juve.
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Due giornate di squalifica a Kalulu per nulla, ai morti ammazzati una giornata.
Ha compiuto 80 anni un co.one con tutte le scarpe, e cosa gli vanno a chiedere i giornalai lecchini? Indovinate un pò.
Mi auguro che possa rimanere vivo a sufficienza perchè possa vedere quello che accadrà a breve anche a causa delle sue bravate.
Ecco perché si vinceva:
Lichtsteiner parla a Gazzetta: “Ho vinto sette campionati e molti trofei, ma ho anche perso tanto: due finali di Champions con la Juve, una di Europa League con l’Arsenal. Lo sport è così. Da giovane coltivavo i miei sogni, ma mi allenavo duramente per realizzarli mentre prendevo il diploma assicurandomi un eventuale impiego in banca, se con il calcio non fosse andata bene». Conte ti mandava in campo sapendo tutto: cosa avrebbero fatto gli avversari, cosa sarebbe successo, come reagire a ogni situazione tattica. Avevamo sempre qualcosa in più. Giocare con la Juve è completamente diverso e Conte te lo faceva capire. Ci diceva sempre che per restare nella storia bisogna vincere. Il primo anno all’inizio credeva solo lui di poter fare qualcosa di grande.
Noi ci fidammo di Antonio, gli andammo dietro, riuscimmo a reggere lo stress mentale e negli ultimi due mesi eravamo convintissimi di farcela. Con Andrea Pirlo c’era questo feeling speciale: se scattavo con i tempi giusti, la palla arrivava. Era una cosa naturale, non la provavamo nemmeno tanto in allenamento. E non c’era bisogno che gliela chiamassi, perché Andrea aveva occhi dappertutto». L’ultimo scudetto, cioè quello del 2017-18, è stato il più sofferto: noi siamo stati bravi, ma non perfetti e il Napoli ci stava addosso. Me lo sono goduto, anche se sapevo che sarei andato via.Il pizzico di fortuna che a volte avevamo in campionato non l’abbiamo mai avuto in Europa. Ma non bisogna cercare alibi, piuttosto capire contro chi abbiamo perso le finali: il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar, il Real Madrid di Ronaldo. Con tutto il rispetto per altre squadre, non è la stessa cosa».Dissi no all’Inter per serietà: amo la Juve e quindi non potevo giocare nell’Inter. Adesso soffro da tifoso, ma presto torneremo a vincere».Ci sono giocatori fatti per la Juve e altri, pur bravi, che non sono fatti per la Juve. Nel primo gruppo ci sono quelli che riescono a gestire lo stress, che hanno la lucidità di andare oltre il momento o il risultato, che sanno lanciare i messaggi giusti ai compagni, che capiscono cosa significa davvero indossare quella maglia, che imparano da chi c’era prima di loro e poi insegnano a chi arriva”.
Possono dire la stessa cosa le squadre che ci arrivavano dietro in campionato allora: tanto eravamo più forti in termini di giocatori noi in campionato, tanto lo erano quei Barca e Real in Europa.
Dunque hai voglia a raccontare le tiritere sul vincere, vincere, vincere, non è quello che fa la differenza ma il valore tecnico e il gioco.
Hai voglia intendo Conte
Però devi riconoscere che dal settimo posto allo scudetto è tanta roba, e considera che gli anni prima la BBC faceva ridere.
Nonostante ciò spero che Conte non torni, anche perchè vorrei finalmente una squadra che giochi a calcio e se la giochi in Europa.
LA JUVENTINA
Le 10 domande che nessuno ha mai fatto a Moratti
“Dal 2011, quando le pubblicammo su glmdj, faccio 10 domande a Moratti e gliele ripropongo come antidoto alla falsità e alľingiustizia ogni volta che spunta la solita intervista lecca-lecca dei chiwawa della stampa filopreskritta.
1) Perché Facchetti si incontrava con Nucini, un arbitro in attività che arbitrava l’inter? Avendo costituito nel 2006 la somma di sei comportamenti antisportivi (art. 1 GCGS) una sorta di infrazione all’art. 6 del CGS (illecito) con conseguente condanna alla serie B per la Juventus, lei, signor Moratti, riterrebbe congrua per la sua società, in un ipotetico procedimento della giustizia sportiva, una pena di un anno da scontare in serie B per ogni volta che il signor Facchetti e il signor Nucini si sono incontrati? Avendo subito la Juventus anche la revoca di due scudetti in quella occasione, lei pensa di dover restituire solo lo scudetto 2005-2006 o anche i titoli da allora fino a oggi finiti nella bacheca della squadra di cui è presidente?
2) Perché la società inter ha commissionato dossieraggi illegali ai danni di tesserati della federazione (anche avversari diretti) e la FIGC ha archiviato l’inchiesta che li riguardava? Vuole essere così gentile da mettere ordine nelle date dell’incontro avvenuto alla SARAS (Tavaroli sostiene alla fine del 2002) tra lei, Facchetti e Tavaroli, l’incontro del Concord (25 settembre2003) di Torino e la commissione e realizzazione del dossier Como datato febbraio 2003 e di fatto difficilmente riconducibile, come avrebbe dichiarato a Borrelli, all’incontro del Concord? Perché presso la Worldwide Consultant Security, società estera di Cipriani, sono state trovate ricevute di pagamenti intestati a F.C. internazionale di Milano del 2001?
3) Fu lei o fu Facchetti a sporgere denuncia alla procura di Milano in merito alle “confidenze” di Nucini?
4) Perché Marco Branca faceva acquisti nel negozio di De Cillis dove Moggi acquistava le sim svizzere?
5) Perché non è andato a deporre al processo di Napoli?
6) Perché a marzo (2010) Palazzi non ha revocato all’inter lo scudetto 2005-2006 e perché non è stato lei a recarsi presso le sedi opportune della FIGC? Perché la Federazione preferisce dichiararsi incompetente e perdere credibilità piuttosto che revocare quello scudetto?
7) Perché Carraro disse che non poteva, in seguito alla vicenda del passaporto falso di Recoba, mandare in serie B la società di un presidente che tanti soldi aveva investito senza vincere niente? Perché è stato fatto con la Juventus? Lei sa che l’inter e il Milan, tra gli altri, si sono giovati della prescrizione in sede di giustizia ordinaria e hanno patteggiato in sede di giustizia sportiva per la vicenda del doping amministrativo e la Juventus è stata assolta dalla giustizia ordinaria perché il fatto non sussiste?
8) Perché richiese a gran voce uno scudetto che sapeva di non meritare né per i risultati né per i comportamenti sportivi?
9) Cosa ci faceva il 31 maggio 2010 insieme con Narducci, Auricchio e Piccioni alla cerimonia di presentazione del libro dell’ex pm del processo di Napoli sui desaparecidos e i mondiali di Argentina? Le sembra di aver tenuto in quell’occasione un un comportamento etico? Secondo lei l’incontro è da mettere in relazione con la scoperta che molte intercettazioni che riguardavano l’indagine di calciopoli, pur segnalate dal pool investigativo dei carabinieri, siano state occultate o comunque non prese in considerazione nel processo della giustizia sportiva del 2006 e dai pm del processo di Napoli?
10) Perché non ha mai rinunciato alla prescrizione?”
https://www.tuttojuve.com/calciopoli/glmdj-moratti-non-sa-che-il-riso-abbonda-59898
NDOJE COJO COJO
Bologna in vantaggio sul Milan con Ndoje!
Vince il Bologna.
Speriamo che il Milan si impegni contro la Roma : se vince la agguanta !
P.S. E’ VERGOGNOSO il tasso di recite e simulazioni dei calciatori moderni. TUTTI, eh…
.
Stanno imparando tutti dai più bravi nelle simulazioni ( che poi ottengono pure) quelli interisti. Ma quelli sono ancora un passo avanti a tutti nel saper attorniare gli arbitri e protestare.
Loro sono anche specialisti nei tuffi in area.
Musetti ieri ha messo la museruola a “ ti spiezzo in due Zverev . Mi aspetto scintille contro l’altro talento spagnolo in semifinale.
PEDULLÀ DICE TUTTO
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LA LADRATA
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Moratti già era stupido da giovane, ora che è pure aggetto da demenza senile non vedo l’utilità per cui non libero spazio in questo mondo sovraffollato.
Musetti tifoso juventino in semifinale a Roma con un tennis spettacolare d’altri tempi, battuto il prossimo n°3 del ranking Zverev, il prossimo sarà il prossimo n°2 Alcaraz, con il motto scritto sulla telecamera a fine match: Fino alla fine.
Chissà per chi tiene eh? 😀 😀 😀 Credo abbia messo una firma
E’ un dichiarato tifoso juventino, amico del concittadino del grande Gigi Buffon, ha scritto quella frase col pennarello sul monitor della telecamera, è senza dubbio uno dei 5 migliori giocatori al mondo, maturato in poco tempo sia dal punto di vista mentale che fisico, la qualità tecnica ce l’ha da quando è nato 😛
Lo squalificheranno per doping e la Juve sarà penalizzata per responsabilità oggettiva🤭
😄
Da Dagospia
“Solo in Italia cerchiamo di annacquare lo scandalo ultras. Su L’Equipe due pagine: “Inter e Milan avventati”
Mentre in Italia cerchiamo di “ricomporre”, limare ed annacquare, la vicenda enorme dei rapporti incestuosi tra criminalità organizzata, curve e società di calcio italiane all’estero continua ad alimentare lo stupore della stampa. Ci torna per esempio L’Equipe (con due pagine) il cui riassunto delle suddette vicende parla da solo: “Rivendita di biglietti al mercato nero, gestione abusiva di parcheggi, controllo della vendita di bevande, cibo e gadget dentro e fuori lo stadio, estorsioni, intimidazioni e violenze per mantenere il controllo su una cifra multimilionaria.
Per la Curva Nord dell’Inter l’accusa è addirittura di associazione per delinquere aggravata dall’uso di metodi mafiosi, quelli della ‘Ndrangheta calabrese, uno dei cui esponenti è stato assassinato il 4 settembre durante un regolamento di conti. Andrea Beretta, leader ultra, ha pugnalato venti volte Antonio Bellocco nel parcheggio di un palazzetto dello sport della vicina periferia milanese”.
Come può una cosa del genere passare in cavalleria dopo pochi giorni di “scandalo” è un miracolo tutto italiano, ben rappresentato dal racconto della Gazzetta dello Sport della telefonata di pace tra Inzaghi e Spalletti, peraltro nei fatti smentito da Spalletti stesso (la cui frase “non devo chiarire niente con nessuno” è stata dimenticata da quasi tutta la stampa italiana, non dalla Gazzetta va detto).
Ultras, l’Inter tra disinvoltura e sottomissione
Giustamente L’Equipe ricorda che se adesso nel mirino delle procure ci sono Milan e Inter, il resto non è certamente vergine. C’era finita prima la Juve nella stessa melma. Parliamo del 2016, quando “l’inchiesta Alto Piemonte ha poi portato a condanne da tre a otto anni di reclusione per diversi ultra bianconeri. È stata la stessa Juventus a sporgere denuncia dopo aver ricevuto pressioni per emettere un numero di abbonamenti e biglietti maggiore di quelli consentiti dalla legge.
Il comitato disciplinare della Figc (Federazione italiana gioco calcio) ha sanzionato il club torinese con una multa di 600mila euro e una partita a porte chiuse. Andrea Agnelli, allora presidente del club, fu interdetto dalla carica per tre mesi. Tuttavia, secondo la giustizia ordinaria, la Juventus era considerata vittima”.”
PARBLEAU PERBACCO OCCAZZ
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Anche i macaki sui banani lo sanno…
Quelli non potranno mai capire perché non sanno leggere ma solo volare da un ramo all’altro come fa Uno che, borello, da piccolo deve essere caduto dall’albero e ha sbattuto la testa di priapo.
Le morattiadi viste dal post di un interista e le sue postverità …
Febbraio 2017 (Da FB)
“IL direttore de Il Foglio claudio ceresa ,(tifoso interista dichiarato ) spiega da interista il dramma degli interisti . VI PREGO LEGGETE ! Uno dei pochi interisti obbiettivi . Stima per quest’uomo!”
“-Lo confesso. Sono un tifoso interista. Seguo l’Inter da quando avevo sei anni. Ho sognato con Ronaldo. Ho goduto con Mourinho. Ho sbattuto più volte la testa al muro vedendo correre sulle fasce delle più improbabili formazioni guidate dai Gigi Simoni e dagli Héctor Cúper i vari Gresko, Macellari, Centofanti, Cirillo, Coco, Fresi, Wome. Ho pianto, come tutti, per l’unico 5 maggio che conta nella vita degli interisti: non quello cantato da Alessandro Manzoni, che chissenefrega, ma quello dei disastri di Gresko e Di Biagio. Era il 2002, l’anno di quel 5 maggio, e le ragioni del perché l’Inter perdeva (e perde) valevano ieri e valgono anche oggi: l’Inter non vinceva (e non vince) non per colpa degli arbitri o di Luciano Moggi o di Totò Riina o della P4 ma perché gli avversari, e in particolare la Juventus, segnavano e segnano di più, giocavano e giocano meglio, sbagliavano e sbagliano di meno.
Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all’interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto, scaricando le proprie incapacità sul sistema corrotto, delegittimando gli arbitri per nascondere i propri difetti e cercando infine di cavalcare, con la complicità dei giornali della buona borghesia calcistica da tempo specializzati nell’alimentare su ogni fronte gli istinti anti casta, una penosa via giudiziaria per la risoluzione dei conflitti calcistici. […]
– sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show.
Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) dopo il caso Calciopoli riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell’anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia. Il tempo passa ma le modalità del processo sono le stesse che osserviamo oggi anche in altri ambiti.
La terza invasione cinese nel mondo del calcio
E l’idea che sia legittimo sconfiggere il nemico per via giudiziaria puntando sulla post verità è ormai un dato assodato della nostra vita non solo sportiva. Ed è un dato che prescinde da ogni giudizio di merito. La Juve gioca meglio dell’Inter? La colpa è dell’arbitro che non ha visto un rigore. La Juve vince più scudetti dell’Inter? La colpa è delle sim di Moggi e non dei Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Emerson, Del Piero, Camoranesi e Vieira che valevano più dell’Inter degli Zé Maria, Adriano, Burdisso, Favalli e Kily González. Naturalmente, il tifoso medio dell’Inter non è l’unico a cui può essere affibbiata la spilletta del moralista.
Ma a differenza degli altri, l’interista ha la particolarità unica di essere il punto di intersezione perfetto tra la frustrazione del popolo (la Curva Nord) e l’indignazione della borghesia (la Gazzetta dello Sport). E fino a quando il tifoso interista non avrà uno scatto d’orgoglio – e non organizzerà un bel vDay contro gli ultras frignoni pronti a sventolare allo stadio fazzoletti bianchi sognando di vincere scudetti con Guido Rossi e la moviola – continuerà ad alimentare un sistema perverso in cui sguazzano gli Ingroia e in cui verrà considerato sempre legittimo il tentativo di imporre la propria post verità per via giudiziaria…”
“morattiadi” è ovviamente un termine inventato, come d’altra parte è tutto quello che da 19 anni si ostina a dire il soggetto in questione.
Qualche interista sano di mente pare che ancora ci sia.
Huijsen al Real Madrid pare.
Quando in mezzo alla eccitazione per il mercato di Giuntoli dicevo che il suo operato lo avremmo pagato per anni, stanno piovendo conferme:
-incentivi per allontanare i pochi giocatori forti per abbassare il monte ingaggi (cosa senza senso se per un cerino distruggo una foresta)
-svendita dei giovani che si sapeva essere buoni per finanziare l’acquisto a peso d’oro di bidoni e/o di sconosciuti spacciati per campioni.
-ulteriori esborsi per tappare le falle aprendone ulteriori ancora più ampie.
Spesso discutiamo qui della struttura, della necessità di uomini di calcio ecc ma per me resta un falso problema e i fatti lo confermano: Giuntoli non ha la minima idea di cosa significhino piani industriali, numeri, strategie per il risanamento e per la ricostruzione e ho il dubbio che a Napoli l’assenza di delega (decide solo ADL) sia stata una manna per il Napoli, limitando il raggio di azione di Giuntoli al minimo indispensabile e non affidandogli margini di manovra propri di un manager aziendale che lui dimostra di non essere, gli mancano le basi.
Dunque non è possibile immaginare una ricostruzione (ammesso sia ancora possibile) con Giuntoli ancora nel suo ruolo e con le deleghe che sulla carta sarebbero corrette ma affidate a un incompetente.
Certo che quando mordi l’osso non lo molli eh😂😂
Ho imparato un po’ per esperienza che in qualsiasi campo della vita, non può sbagliare solo chi non fa.
Chi commette meno errori è bravo quindi ci sono e ci saranno sempre dei momenti dove anche per la componente fortuna ti può andare bene e momenti in cui non riesci a tirare fuori un ragno dal buco.
Parliamo di Giuntoli? Ok ti dó pienamente ragione, ha cannato in pieno con Motta e con la politica di acquisti e cessioni in questi 2 anni. Ma è sempre quello che ti ha portato il napoli a poter vincere un campionato prendendo degli sconosciuti come Osimenh e Skaraskeia ( scusami ma non so neanche come si scrivono) . E non solo questi perché il napoli sta continuando a vivere di rendita per i calciatori che ha scoperto sto tizio.
Alla Juve serviva “un repulisti “ dopo lo squallore degli ultimi anni e di questo credo che siamo tutti in armonia , pensare che Giuntoli sia pure Harry Potter con la sua bacchetta magica, mi sembra pure troppo solo poterlo immaginare.
Ripartire di nuovo con un altro direttore tecnico in questo momento è rischioso ancor più che continuare con Giuntoli che credo non sia proprio uno sprovveduto e che sappia dove poter mettere mano.
Serve un allenatore che sappia ridare la direzione a questa Juventus e che sappia ricordare ai calciatori dove si trovano, poi magari pure qualche aiuto a livello dirigenziale che possano aiutare lo stesso Giuntoli a muoversi meglio ed in grado di motivare la squadra nei momenti “ topici”. Magari qualcuno di campo non commercialisti o avvocati che non sanno neppure cosa sono gli scarpini di calcio. E poi … dei bravi medici e preparatori tecnici che credo siano stati un altro handicap di questa nostra Juve attuale.
Quanto agli avvocati poi è meglio averli tra i tifosi ( tipo quelli della fondazione di identità bianconera ) che in società . Quelli pagati dalla società si fanno infinocchiare da qualsiasi sartoriello o Chinè qualunque . Io ne li sarei mangiati e sputato pure l’osso fossi stato un difensore della Juve , a costo di minacciare di far giocare la Juve nel campionato di San Marino.
Eh no Antonio, la storia che sbaglia solo chi non fa e soprattutto che questo sia un lasciapassare.
Nelle Aziende a quel livello sbaglierà chi fa ok, ma chi sbaglia va a casa. Non sono operai ma manager.
Soprattutto se sbagli completamente strategia perché se sbagli tutto ed esistono errori tollerabili e non tollerabili.
Per questo dicevo che vedendo il disastro strategico (Motta è l’ultimo dei problemi perché lo mandi via, lo paghi e sei a posto mentre sbagliare strategia avrà ripercussioni negli anni) metto in dubbio le sue capacità anche a Napoli, nel senso che il suo staff avrà individuato giocatori ma i piani strategici probabilmente non erano delegati a lui e forse a ragione.
Non occorreva Harry Potter, non si poteva arrivare a una ricostruzione e a un risanamento immediato. Si pretendeva però che un manager sapesse lavorare con piani strategici e non infliggere un altro colpo di mannaia a una Società già massacrata dalla precedente gestione.
Avremo un monte ingaggi più basso? Ok a quale prezzo? Quanto è stato bruciato in termini di uscite e in termini di patrimonio depauperato?
Giuntoli non è uno sprovveduto? Io questo non lo so, di certo però ha dimostrato nei fatti di essere inadeguato e il fatto è la cosa più ostinata del mondo.
Dunque non è che non molli l’osso, è che i rilievi mossi ad Agosto oggi detonano e detoneranno.
E i commercialisti non c’entrano niente, loro lavorano sui numeri, poi come arrivarci compete a chi segue la gestione sportiva.
Zitta zitta la Paolini va in finale. Questo torneo romano ho idea che potrebbe diventare storico x l’Italia. Dopo i 4 moschettieri degli anni 70 ( Panatta Bertolucci, Barazzutti e Tonino Zugarelli ) abbiamo vissuto anni di tennis dove dire oblio è anche dire poco. Qualche exploit femminile di tanto in tanto e poi una finale di Wimbledon 4 anni fa ( tristemente persa da Berrettini contro Djokovic) che ha fatto partire una serie di giovani pazzeschi. Neanche gli americani hanno mai sfornato tanti tennisti contemporaneamente di spessore così elevato.
Le caratteristiche tecniche di ognuno poi sono diverse uno dall’altro, ma tutti di una qualità superiore alla media. Essendomi cimentato da ragazzo ritenevo principale la tenuta mentale in questo sport, dove praticamente giochi da solo contro te stesso, la qualità essenziale per poter eccellere, aldilà delle potenziali tecniche, perché questo è uno sport che si può giocare in diversi modi. Negli ultimi anni, il fisico e la potenza hanno cambiato brutalmente il modo di giocare, ma vedendo le caratteristiche ad esempio di Musetti o di Alcaraz o ancora della piccola jasmine Paolini mi sono reso conto che se nasci” Messi “( per fare un confronto calcistico e x dare l’idea del fuoriclasse) adattando il tuo gioco all’avversario puoi continuare a battere anche chi è più potente fisicamente di te. Non parlo ovviamente di Sinner che ritengo un simil Cristiano Ronaldo che migliora sempre di più e che credo non sarà spodestato dal primo posto per molti anni ancora ( infortuni e stop politici tipo quelli del doping, permettendo).
Sono contento di poter assistere e potermi godere questi nuovi fenomeni. E, fino alla fine, come ha ribadito ieri quel braccio destro del più bel rovescio al mondo di Lorenzo Musetti. Vedere partite i colpi da quel braccio mi ricorda la classe di Panatta, un’altro che vinse troppo poco rispetto al potenziale tecnico che possedeva. Scusate il piccolo excursus sul tennis , mi sono sempre piaciuti tutti gli sport e tennis calcio e automobilismo li ho pure praticati ( nel mio piccolo piccolo mondo da dilettante allo sbaraglio) .
Da notizie che filtrano pare che nella prossima stagione Chiellini dovrebbe essere il nuovo direttore dell’area tecnica e Frederic Massara che ha lavorato con Maldini al Milan il DS.
E questa già è una buona notizia, almeno si mettono gli uomini di campo al giusto posto.
A proposito di “morattiadi” questi i piazzamenti della sua inter nei campionati dal 1994 al 2004 vinti da Juve, Milan, Roma e Lazio:
1994-95 inter a 21 punti dalla Juve vincitrice
1995-96 inter a 19 punti dal Milan vincitore
1996-97 inter a 6 punti dalla Juve vincitrice
1997-98 inter a 5 punti dalla Juve vincitrice
1998-99 inter a 24 punti dal Milan vincitore
1999-00 inter a 14 punti dalla Lazio vincitrice
2000-01 inter a 24 punti dalla Roma vincitrice
2001-02 inter a 2 punti dalla Juve vincitrice
2002-03 inter a 7 punti dalla Juve vincitrice
2003-04 inter a 23 punti dal Mila vincitore
Quasi 150 punti di distacco in 10 campionati dai vincitori per colpa delle “ladrate” di Moggi???…………………………………..
Come non conoscere la vergogna neanche a 80 anni.
Se uno nasce scemo non è che dopo si trasforma e diventa intelligente, rimane sempre scemo .
Ma solo l’idea di intervistarlo rende ancora più scemo chi lo incontra per potergli estorcere stupidaggini di pari rango.
Il problema è che non conoscono la parola merito ma solo mo-ratto e dal 1908 sono IMPUNITI.
Scusate il fuori onda , vi è piaciuto Jannik? Vi diró di più a fine torneo, ma io mi sono divertito da matti. Solo mio figlio mi ha detto che gli è dispiaciuto per il povero ( si fa per dire perché è miliardario ) norvegese.
Un motivo in più per spiegare all’ormai pargolo maggiorenne che nel tennis è proibito distrarsi se stai giocando come vorresti. Se perdi il filo del gioco perdi la partita in un attimo. Purtroppo sono cose importanti che puoi spiegare solo se ti sei imbattuto in certe situazioni e questo inizia a farmi sentire sul serio, vecchio 😥
Ho letto il risultato: impressionante.
Già la volta scorsa Ruud disse che sperava di non incontrare più Sinner dopo la batosta. Questa è ancora peggiore.
Non so se può vincere il torneo ma dopo l’inattività forzata più partite gioca e più migliora.
Oggi è stato letteralmente mostruoso. Non esistono aggettivi per esprimere come abbia giocato. Il gioco lasciato è sembrato che avesse lasciato l’obolo per elemosina.
A pensare che Ruud aveva appena vinto il torneo di Madrid ( un mille) e sembrava un pugile suonato per come l’ha sbattuto fuori da ogni angolo.
A farlo esultare come se avesse vinto il set invece era per un solo punto…
Poteva farlo giocare un po che diamine 12 a 1 è troppo.
Wada come wada mo so catzi pe tutti.
Moratti, botta e risposta: l’intervista surreale che non avete mai letto, visto e ascoltato…
di Luigi Schiffo
“Ho fatto un sogno. Avevo l’occasione di intervistare Massimo Moratti e di fare quello che nessuno fa mai: far notare quanto quello che dice è infondato e tendenzioso.
Ecco com’è andata.
Presidente Moratti, pensa di essere riuscito a lasciare il segno nella storia dell’inter?
“La grande inter di mio padre era un esempio e mi resta nel cuore, era l’equivalente dei Beatles. E’ stata unica come quel quartetto che sconvolse un’epoca particolare. Non riuscirei a fare abbinamenti con tutte le altre squadre che poi ho guidato da presidente”.
Però il mito della grande inter è stato decisamente scalfito dalle accuse di doping contenute nel libro “Il terzo incomodo” di Ferruccio Mazzola. Per altro avete anche portato in tribunale autore ed editore, ma la sentenza ha sancito che le accuse erano circostanziate e credibili. Comunque, è rimasto affezionato a qualche sua inter in particolare?
“Ovviamente quella del Triplete ha fatto la storia ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del 1998 che non vinsero lo scudetto solo per una ‘ladrata’ della Juve”.
Sicuramente si riferisce al famoso episodio Ronaldo-Iuliano, uno scontro come ce ne sono poi stati tanti nei successivi campionati senza che fosse mai assegnato un solo rigore. Ben diverso il caso di West che travolge Inzaghi nella gara d’andata dello stesso campionato. Senza parlare dei numerosi “episodi arbitrali” favorevoli all’inter sia nel 1998 sia nella Champions del “Triplete”. In ogni caso pare di capire che lei proprio non digerisca la Juventus.
“La Juventus di quegli anni era un muro, e oltre quel muro non si poteva andare. Toglieva speranze per quello che c’era dietro e in quel senso faceva disperare. Quando siamo riusciti ad andare oltre abbiamo vinto tutto”.
Certo, in quegli anni la Juventus era un muro però soprattutto in campo: tre finali Champions consecutive, un campione o un fuoriclasse per ogni ruolo. E in quegli anni, l’inter fu graziata per il passaporto falso di Recoba (sarebbe dovuta finire in B), mentre la Juve ha visto due scudetti volare a Roma uno con un cambio di regole pochi giorni prima del match scudetto che permise al giapponese Nakata di giocare e segnare un gol decisivo, l’altro con l’ultima giornata affogata nel diluvio di Perugia con il regolamento ignorato e violato. Come muro fuori dal campo non sembra poi così invalicabile…ma sicuramente nel suo “quando siamo riusciti ad andare oltre” il riferimento è a Calciopoli.
“Eh sì, quella rimane una delle più brutte pagine del calcio italiano, un periodo da dimenticare”.
Strano, avrei detto che per la sua inter sia stato il “delitto perfetto”: abbattuti gli avversari più forti, presi i suoi giocatori, intascato uno scudetto a tavolino da un Commissario Figc amico, scampata una sacrosanta retrocessione grazie alla prescrizione. A proposito, ha visto la sentenza della Cassazione dello scorso 7 Marzo che ha sancito che la classifica del 2004-05 non è stata alterata? Cosa fa per i suoi 80 anni, restituisce lo scudetto perché le sentenze si rispettano?
Moratti risponde con un sorriso beffardo e se ne va. Peccato volevo ancora chiedergli di Zhang, Lion Rock, del pignoramento, delle sponsorizzazioni, dell’inchiesta Doppia Curva, delle bestemmie di Lautaro. Mi sarebbe piaciuto capire se anche secondo lui adesso c’è un muro nerazzurro oltre cui non si può andare.
Sarà per il prossimo sogno.”
Assane Gnoukouri, al secolo Alassane Traoré, rischia di essere espulso dall’Italia perché irregolare. Il quotidiano “Libertà” di Piacenza, ripercorre le tappe della storia dell’ex centrocampista ivoriano, oggi 27enne e fuori dal mondo del calcio dopo che la sua carriera era stata fermata, nel 2017, da un problema cardiaco. Uno stop, inizialmente temporaneo e diventato poi praticamente definitivo a causa anche del coinvolgimento in un’inchiesta della procura di Parma sulla tratta dei calciatori dalla Costa d’Avorio che chiarirà che la sua vera identità, dopo aver scoperto che i documenti della famiglia adottiva che lo aveva portato in Italia da minorenne erano falsi, come riporta il quotidiano piacentino.
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Da clandestino all’inter: la storia di ‘Gnoukouri’ che chiede asilo in Italia
https://www.parmatoday.it/cronaca/da-clandestino-all-inter-la-storia-di-gnoukouri-che-chiede-asilo-in-italia.html
© ParmaToday
https://www.codicebianconero.com/un-altro-tarocco-allinter-gnoukouri-anzi-no-traore/?fbclid=IwY2xjawKTc8RleHRuA2FlbQIxMQABHjXWGw8W0D3gburzQ8M64XkafwyxQuqHkkS5sCuQsG14ZhY0dRcDekRjOjIB_aem_VsI9sm3OdeI14g0nsUzTxQ&sfnsn=scwspwa
E’ indubbio che a partire dagli 1999-2000 sulla falsariga dei 75 punti di distacco accumulati dall’inter di Moratti dai vincitori dei campionati dal 1994 al 1999, sia riemerso il collaudato sistema morattiano di distruggere la potenzialità della stessa inter negli anni successivi e possiamo vedere come sia accaduto attraverso questa carrellata di acquisti, cessione e scambi che hanno fatto dell’inter la barzelletta d’Italia, in particolare gli scambi “Milan-inter”.
Cominciò tutto con lo storico scambio tra Andrea Pirlo e Andres Guglielminpietro, detto Guly, con Pirlo che passà al Milan e diventò uno dei centrocampisti “fenomeno” degli anni 2000, Guly che invece fece il percorso inverso, il “primo” dei bidoni della beneamata di quegli anni.
L’estate del 2002, quella dopo il 5 maggio, fu quella del Massimo degli scambi che Moratti regalò ai suoi tifosi, con Uno in particolare a fare salti di gioia da un ramo della Pinetina all’altro, quando Clarence Seedorf passò dall’Inter al Milan in cambio di Francesco Coco.
Tutto vero, non fu uno scherzo come Carini-Cannavaro, infatti l’olandese diventerà protagonista nel Milan di Ancelotti, mentre Coco considerato il nuovo Maldini, sotto il peso di una tale responsabità (e anche altro che col calcio non c’entra) poco dopo smette di giocare a neanche trent’anni.
C’è altro ancora nel 2002, il croato Dario Simic in rossonero e il carneade turco Umit Davala all’inter, il primo un ottimo rincalzo, il secondo un desaparesidos. Per non parlare di Thomas Helveg, difensore milanista, che passa all’inter con una plusvalenza di 6 mln al Milan e Moratti che lo cede in prestito al Milan per appena 1000 euro.
Sugli scambi di giocatori c’è anche questa di “sentenza”:
“ROMA – La Cassazione ha anato la “sentenza Gea” che riguardava Luciano Moggi e il figlio Alessandro, condannati dalla Corte d’Appello per il reato di violenza privata per le presunte pressioni esercitate per l’acquisizione di procure sportive. Moggi padre era stato condannato a un anno di reclusione, il figlio a 5 mesi. Le imputazioni facevano riferimento alle modalità che portarono il cenrocampista Manuele Blasi ad abbandonare il procuratore Stefano Antonelli per passare alla Gea. Stesso discorso per Alessandro Moggi, che della Gea è stato il presidente, ma in relazione alle acquisizioni delle procure dei russi Zetulayev e Boudianski. Ora la sentenza, che aveva escluso il reato associativo, è stata anata dalla Cassazione. Viene, insomma, a cadere un pezzo molto importante di Calciopoli, se vogliamo il seme da cui tutto era nato, la famigerata “combriccola romana” di arbitri che erano vicini al mondo Gea.” (Da Tuttosport)
P.S.: Così Nicola Penta, consulente della difesa che ha sbobinato le telefonate nascoste di Farsopoli, sul processo alla Gea:
“Volevo precisare che il mio lavoro non era solo ascoltare le telefonate, ma ho anche lavorato nel processo Gea vinto in cui è stata smontata l’associazione a delinquere. La vera grande accusa contro Moggi era di dominare il mondo del calcio attraverso il controllo dei calciatori e il mercato, poi è successo che si è divisa in due tronconi l’inchiesta e da Napoli hanno mandato a Roma perchè la Gea era a Roma e l’accusa era che Moggi aveva questa “combriccola romana”, con De Santis, Gabriele e Palanca, che favorivano i giocatori della Gea e questa inchiesta è stata smontata punto su punto perchè non esistevano i presupposti dell’associazione.”
a partire dagli anni 1999-2000
Certo che gli allenatori quando falliscono o vedono anche solo la possibilità di fallire diventano delle macchiette:
-Inzaghi per mesi ha pianto sui presunti infortuni quando l’Inter è la squadra su cui gli infortuni hanno pesato zero, sia perché sono stati pochissimi e sia perché ha due squadre.🤭 Magicamente va in finale di Champions e dice che la differenza l’hanno fatta i cambi, peraltro dopo aver giocato contro un Bayern mutilato in mezza squadra e un Barca senza il suo unico bomber.
-Conte va in testa e dice che chi vince fa la storia (non è vero, guardare Olanda) e chi non vince la legge… però poi se arriva secondo dice che ha fatto qualcosa di straordinario.😂
-Ranieri, che era ormai il favorito per il quarto posto, perde una partita e a caldo recrimina per un rigore che era una simulazione e a freddo non recrimina per il rigore (e sti cazzi, non c’era) ma fa pure peggio, recriminando sul protocollo VAR (lo stesso che gli dà’ un rigorino al 95′ a Bologna); in pratica se un rigore arriva da una simulazione non è errore grave da coinvolgere il VAR.🤦
Ma da noi non siamo messi meglio:
-Motta diceva di essere in linea con gli obiettivi (fuori da tutto e quinto in classifica con un gioco pessimo) e che si stava lavorando bene.
-Tudor dice che sta lavorando bene avendo ereditato uno sfacelo e con tanti infortuni. Non si capisce bene cosa intenda per buon lavoro se ha lo stesso rendimento di quello dello sfacelo, essendo al momento quarto solo per classifiche avulse e con lo stesso gioco pessimo. Oltretutto gli infortuni li aveva pure quello dello sfacelo e pure lui diceva che al completo la squadra era fortissima (che è una cazzata ma è altra storia).
Per la serie: una autoreferenza non si nega a nessuno, una auto analisi costa troppo.
Ma seppellitevi vivi, lasciando terra sufficiente a Moratti che non è un allenatore ma ha 30 anni di cazzate da portarsi sotto terra che fa per tutti gli allenatori messi assieme.
IL RITORNO DOPO 104 GIORNI
Sinner torna a giocare un torneo e sulla terra dopo 104 giorni.
Ieri sera in semifinale contro Tommaso Paolo alias Tommy Paul
l’americano anche cacacazzi.
Ovvio che contro il primo nel mondo tutti vorrebbero almeno farsi belli e azzuppare il biscottino e Paul ieri sera lo stava facendo vincendo il primo set 6-1.
Jannik inizia a giocare da Sinner verso la fine del primo set forse anche perché gli è tornata alla mente la goliardica foto postata da Paul, appena uscita la sentenza della Wada sulla vicenda Clostebol di Jannik, che lo ritraeva con il suo fisioterapista con i guanti intento a fargli i massaggi.
Chiaro l’intento di voler prendere in giro Jannik che proprio con un massaggio era stato contaminato.
Può mai essere simpatico un amerikano del genere?
Il nostro Jannik non ha mai commentato tutte ste bimominkiate ma credo che le abbia annotate e come gli vengono in mente gli autori, vedi ieri sera, son dolori per loro.
Ovviamente i dolori li passano in mezzo al campo.
Infatti dopo aver subito il 6-1 dell’amerikano ha subito ripreso in mano il gioco e vincendo 6-0 il secondo set e 6-3 il terzo vincendo l’incontro raggiungendo Alcaraz in finale e mandando Tommasino a casa.
Altro giocatore, lo spagnolo, che Sinner ha dovuto annotare prendendogli la targa?
ATTENTO NAPOLI CHE TI FOTTONO
È un caso che l’arbitro di Parma/Napoli deve essere Doveri?
Le “morattiadi” ultima puntata
E’ indubbio che a partire dagli anni 1999-2000 sia emerso il Massimo sistema illecito di partecipazione ai campionati, a partire da Recoba, un extracomunitario che con la rosa dell’inter che ne contava già 5 (Simic, Jugovic, Ronaldo, Cordoba e Mutu) non avrebbe potuto giocare nella squadra di Moratti. Arrivò però la soluzione a tempo di record, il 12 settembre 1999, a poco più di due mesi dal suo ritorno a Milano, Recoba ottenne il passaporto comunitario (e sappiamo tutti come). Dopo le magre dei precedenti campionati, quello del 1999-2000 grazie anche alle 10 reti segnate in 27 partite dal falso comunitario Recoba terminò con il 4°posto dell’inter, con lo scippo della partecipazione alla Champions al Parma arrivato 4° a pari punti dopo lo spareggio. A quel punto allora Recoba chiese e ottenne il Massimo da Moratti, un faraonico rinnovo di contratto a 15 miliardi l’anno più i diritti di immagine e nel campionato successivo, il 2000-20001, Recoba (sempre da falso comunitario) segnò 8 reti in 29 presenze, con l’inter che si assicurò il 5° posto.
A giochi finiti arrivano però le sconcertanti rivelazioni delle Procure, e Andrea Manzella allora presidente della Corte Federale, cerca rassicura tutti sulla velocità e sul rigore degli eventuali procedimenti disciplinari, con queste parole: “La regolarità delle partite è un bene assoluto, e su questo non si transige: la buona fede di società o singoli non conta, conta solo che alle gare abbiano partecipato giocatori che non ne avevano diritto. L’Authority ha deciso di aspettare la dichiarazione di falsità della magistratura a meno che il falso risulti macroscopico, ictu oculi, o che vi sia ammissione di colpa del club o del giocatore”, spiega Manzella. “In questi casi, le sanzioni saranno immediate”. Fra una decina di giorni anche l’inter quindi sarà DEFERITA, e il processo sportivo si concluderà, fra Disciplinare e Caf, entro aprile o maggio.”
Sta di fatto che l’inter, secondo i regolamenti, avrebbe dovuta essere sconfitta a tavolino ed essere sanzionata di un punto per ogni partita in cui ha schierato Recoba come comunitario. Il totale ammonterebbe all’enorme cifra di 56 punti, con la conseguente retrocessione del club nerazzurro, sia che il provvedimento fosse stato applicato nel campionato precedente (il 1999/2000, dove ha ottenuto 58 punti) che in quello del 2000/2001 in cui ne totalizzerà 51. Con una tale penalità l’inter sarebbe la prima squadra a scendere sotto lo zero in classifica. Ma fra plusvalenze false, bilanci taroccati, passaporti e patenti false, ma la “falsariga” degli anni a partire del 1999-2000 era quella che nessuna “sentenza” e relative giuste sanzioni sportive dovessero essere applicate, -Uno- degli imbattibili “primati” di IMPUNITA’ dal 1908 fra le liane dell’albero della cuccagna e i tronchetti della felicità.
campionato 2000-2001
La notizia del giorno per il mondo Juventus ce la regala il Real Madrid che annuncia l’ingaggio di Huijsen a 60 mln dal Boremount.
Questo ci dice che la società Juventus ha parecchi problemi.
Problemi capaci a sovrastare i problemi della squadra.
Qui è chiara l’incompetenza dei dirigenti bianconeri in quello che dovrebbe essere il loro pane quotidiano e cioè fare calcio.
Vendere giocatori per risolvere problemi di cassa ci stà.
Non è questo il punto.
Il problema è vendere un potenziale fuoriclasse che sarebbe potuto essere uno dei fondamenti della Juve del futuro.
Problema grave!
Ma il problema diventa ancor più grave dal punto di vista economico perchè i giocatori sonno asset e se vendi un giocatore a 12 e dopo pochi mesi questo viene rivenduto a 60 allora il problema assume proporzioni bibbliche.
Qui siamo di fronte a gente che chiaramente non sa quello che sta facendo, non capisce il valore che sta gestendo.
In passato abbiamo assistito ad errori clamorosi da reali maghi del settore.
Clamoroso fu quello di Moggi ed Ancelotti su Henry, ma a fronte di 100 e più successi nelle scelte.
Oggi invece siamo di fronte a qualcosa di diverso, di profondo.
La Juve semplicemente non funziona.
È una società che fa qualcosa senza avere le basi tecniche per farlo.
E non dall’arrivo di Giuntoli ma da un pò.
Spifferi suggeriscono che nella Juve esistano oggi due anime.
La sensazione è che facciano a gara a chi fa più disastri.
la prima iperdecisionista ma priva della competenza necessaria, la seconda conscia della propria incapacità e desiderosa di nascondersi dietro al mago di turno.
Mi auguro che Elkan faccia una vera, reale piazza pulita, perché si a costo di buttare il bambino con l’acqua sporca, gli errori sono talmente tanti che ripartire da una tela bianca è senz’altro più facile ed economico.
Luca, riconosco l’errore sia di Motta che di Giuntoli riguardante Huijesen perobasterebbe andare indietro nel blog per leggere quello che si diceva di Huijesen quando giocò con noi e subito dopo quando giocò nella Roma dove mise a segno anche un bellissimo goal.
Hanno sbagliato a venderlo però in quel momento valeva al max 15 milioni lo hanno venduto per 13.
Barone, il punto è quello.
Vero che in quel periodo valeva 12, il punto però è che non ci hanno nemmeno pensato ad un inserimento in prima squadra.
È un vizio italiano, si è sempre troppo giovani o non pronti ed in prima squadra i giocatori devono essere pronti.
Questo svilusce il progetto next gen ed anche tutto il lavoro fatto nelle giovanili.
In pratica la Juve è la prima squadra.
Le giovanili le hanno perchè obbligati per legge.
La next gen per fare plusvalenze.
Tutto ciò permettomi è assai miope e triste.
Bisogna lavorare sui talenti perchè se non lo fai Messi, Yamal, Vinicius Haaland Mbappè non li avrai mai.
Il problema è che Giuntoli e Co. Huijsen non lo hanno mai neanche considerato.
Mi era chiaro dall’inizio che la politica di Giuntoli avrebbe inferto un ulteriore, devastante colpo alla Juve.
Mi era chiaro quando leggevo che Giuntoli avesse fatto un grande mercato e abbassato il monte ingaggi.
Adesso inizia ad arrivare il conto ma è solo l’antipasto.
E certo.
Tu puoi vendere una ferrari a 25.ooo euro e risanare il bilancio.
Dal ounto di vista economico però hai fatto una sciocchezza e ci hai rimesso
DAL WEB MA NON È IL MASSIMO
“Non parlo di politica quando parlo di sport , amo il Milan e soprattutto Sinner, devo ammettere che prima di Sinner era uno sport come altri , forse avevo intuito che mi avrebbe dato gioia infinite , ho cominciato a seguirlo , ho messo la sveglia ad orari pazzeschi , ma ne valsa sempre la pena avevo visto giusto . Ancora una volta e’ stato attaccato dalla sinistra , precisamente da Augias , un pezzo di merda raccomandato alla RAI. Come puo’ offendere un ragazzo come Jannik solo perche’ ha deciso di andare dal papa e non da Mattarella , poi ha voluto specificare la stanchezza o perche’ ha idee ben altre al suo partito , come puo’ una specie di essere ignobile come augias , attaccare la libertà di uno che non ha libertà , sa lui i sacrifici che ha fatto x trovarsi pronto x Roma
.ha offeso jannik del prche’ ha detto che a casa sua parlano tedesco , voglio dire a sta’ merda di Augias raccomandato fino sl midollo politicamente che se andiamo in Sardegna , Campania Sicilia o Calabria x non continuare si parla solo dialetto , io sono in Germania da quasi 50 anni e con i miei figli parlo sia in tedesco che in italiano , allora cosa vorresti insinuare pezzo di essere inutile alla società ‘ da fastidio che non sia un sinistro ,lo ha spiegato molte volte che ama solo l’ Italia e parla molto bene l’ italiano di te , visto che lui e’ libero di parlare , invece tu sei con lo spartito davanti messo dalla sinistra ..difenderò Sinner sia x lo sport il primo al mondo e sia x la sua espressione , la libertà appartiene a sé stessa e non a chi vuole sopprimere come i sinistri .
Ho scritto questo senza offendere nessuno ma si sta’ rosicando troppo contro questo stupendo ragazzo”.
Dopo una figuraccia del genere (pure le Aston Martin sono riuscite a migliorare) a Imola devono dimettersi tutti, Vasseur deve finire in una fossa insieme a Giuntoli.
C’è gente che ha speso centinaia di euro per amore di quel brand. Non gli si chiedeva di vincere ma uscire in Q2 è onta infinita.
Vanno più piano di una Tyrrel a 6 ruote
È inaccettabile che a fronte di questo scempio il capo della gestione continui a comportarsi come se nulla fosse (anzi irritando i piloti) e che i media non gli chiedano conto e accettino le sue supercazzole.
E una volta colpa delle gomme, poi perché la cazzata di Leclerc, poi il fondo troppo piatto, poi i freni, infine la benzina troppo secca con gli ottoni, poi gli ottavi e i noni, infine la Q2.
Io un vaffanqlo al quadrato ve lo do aggradisse.
Questo è il capo della squadra più famosa e seguita al mondo..manco i politici parlano così ed è assurdo che i media siano asserviti a queste dichiarazioni:
“L’esecuzione non è stata corretta, perché noi dobbiamo far lavorare la macchina per quello che è il suo valore ed oggi non è successo, perché con le gomme nuove non abbiamo confermato le posizioni che avevamo con le gomme usate. Ma non è buono neanche il potenziale, perché l’obiettivo non è essere quinto e sesto. Ma è una situazione di equilibrio tra le due cose, mancano sia l’esecuzione che il potenziale”.
Va soppresso con qualsiasi mezzo, questa gente guadagna milioni.
Quanti rimpianti deve avere l’Atalanta: lo scudetto era alla sua portata, quest’anno…
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Chissà Borellix se quest’anno chi arriva terza verrà premiata? Io ci spero , e tu?
Ho idea invece che devono far fare quanta più cassa possibile ad una società tecnicamente fallita da diversi anni e, se non si svegliano i media, ho paura che accadrà sul serio.
Non saprei, non conosco i dettagli economici delle seconde e terze classificate. So solo che l’Atalanta avrebbe potuto evitare che quest’anno vincesse lo scudetto una tra inter e napoli, ovvero le due piazze che – da almeno 50 anni – maggiormente odiano il mondo Juve (senza trascurare le altre : non dimentichiamo che 2/3 del tifo italico è anti-Juve, ovvero la maggioranza…).
Il forsennato sentimento anti-juventino alberga spesso nell’animo del tipico italiota manipolato e becero…
I rimpianti li vedo solo nei nostri pareggi mottiani.
Domenica dove mi aspetto molte delusioni. La prima l’ha preannunciata già ieri la Ferrari, sempre più in regressione tecnica. Poi, è su questo spero di sbagliarmi, ho paura che Sinner entrerà in campo per fare presenza perché solo i ciechi non si sono accorti che contro Paul nel terzo set si è fatto male ed ha uno strappo dietro la coscia destra.
Non vado oltre per non fare l’uccello del mal augurio e per fortuna che ieri sera la Paolini ha risvegliato l’orgoglio italiano . Non solo brava ma soprattutto “ titanica “ la sua vittoria che ha dimostrato una volta di più , che Davide puó battere Golia.
Non credo che sia uno strappo (si sarebbe fermato e probabilmente ritirato), ha una vescica sotto il tallone e probabilmente spostando il peso del corpo sull’altra gamba gli procura fastidi ai flessori della coscia. Certo non è al meglio della condizione fisico-atletica ma anche Alcaraz dovrà giocare al massimo delle sue possibilità (e senza momenti di pausa) per batterlo.
Non è qualcosa di serio ma che potrebbe diventare tale se Jannik dovesse forzare come fa di solito. Ecco perché credo che sarà condizionato e che non potrà giocare secondo il suo standard. E Contro lo spagnoletto che sicuramente giocherà il suo tennis molto spezzettato con palle corte e/o infide, non ha possibilità di vincere se non è libero di poter sfondare a suo modo.
Spero abbiate ragione voi, ma anche Camporese l’altra sera era molto preoccupato mentre commentava la partita soprattutto a quel raccomandato ( tra lo scemo e l’incompetente) di telecronista Rai.
RIGORE PER LA VITTORIA
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Poi hanno recuperato (pro-Genoa) non assegnando calcio di rigore in favore del Napoli facendo pareggiare la partita…nella stessa giornata non viene dato rigore in favore per il Toro per un evidente fallo di mano interista.
GRANDE PAOLINI E FORZA JANNIK
https://www.fanpage.it/sport/tennis/perche-sinner-si-toccava-la-gamba-contro-tommy-paul-e-tornato-il-vecchio-problema-delle-vesciche/
“Dal terzo turno ho una vescica sotto al piede che in certi momenti mi crea un po’ di problemi, mi rende più difficile muovermi – spiega – Oggi mi ha dato un po’ più fastidio di ieri. Non è una cosa che mi preoccupa è solo una cosa fastidiosa, è normale che possa succedere”.
Mi auguro che la pomata gli sia stata messa/spalmata con guanti certificati dalla Wada😎
ANTONELLO ANGELINI E LA LADRATA
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Intanto, sempre zitte zitte la Paolini insieme alla Errani hanno portato a casa la vittoria del doppio . Altre due bellissime ed altissime vichinghe battute più con la tecnica e la tattica che con la potenza .
Campionato in dirittura d’arrivo e speriamo che si concluda nel migliore dei modi per la Juve, ma sopratutto senza illazioni e sospetti, come mostrano per esempio le immagini del 1997-98 di questo video: https://www.youtube.com/watch?v=mhgsoONd_10
Scudetto quello del 1997-98 che senza tutti quei “torti” arbitrali, l’inter avrebbe sicuramente vinto a mani basse, pensiero accompagnato anche dai giudizi Sereni di chi avrebbe visto materializzarsi anni dopo quei torti nello “scudetto degli onesti”, con una sentenza scritta e un’altra pre-scritta, “sentenze” che hanno fatto esplodere di gioia l’animo del tipico italiota manipolato e becero, in specie quello di -Uno- con un DNA da “primati” che suo malgrado non ha mai imparato a leggere.
Gioele
https://www.facebook.com/share/v/1FWBKLdXZV/
Infatti, come già scritto nel mio post sopra, inutile aggiungere altro.