Pagelle Juventus Parma 2-0

 

 

Pagelle Juventus Parma 2-0

 

Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce

 

Di Gregorio 7 Per oltre un’ora non è impegnato dal Parma ma sul finale evita per ben due volte che i giallo blu rientrino in partita effettuando due parate decisivi. Soprattutto la prima su un tiro dalla distanza.

 

Kalulu 5,5 Un pesce fuor d’acqua. Si impegna e cerca di far eil suo ma è un centrale difensivo o al massimo terzino di una difesa a 4 non un quarto di centrocampo. una scelta sbagliata di Tudor che paga il ragazzo con una prestazione un poco anonima. Meglio riposizionato nei tre dopo l’uscita di Gatti. 

 

Bremer 7 Dalle sue parti non si passa e sullo 0-0 si immola andando a impattare una palla calciata quasi a colpo sicuro. E’ sicuramente un’altra difesa con lui in campo anche se non è ancora al 100%

 

Gatti 6 Frenata da un’ammonizione in avvio gioca con il freno a mano tirato per evitare di cadere nella trappola di un altro giallo. Ci riesce ma questo ne frena la naturale esuberanza.

 

Kelly 6 A Tudor piace tantissimo. Credo che ai tifosi un poco meno. Gioca una partita ordinata, qualche piccola sofferenza fra lui e Cambiaso sulle palle vaganti.

 

Cambiaso 5 Gioca una partita discreta con alcune buone iniziative e qualche problema sulla gestione di palle vaganti. Cade nella trappola di una reazione come un novellino. L’altro cade a terra come colpito da un fulmine. Rosso televisivo che nel 2025 è inevitabile e per questo doveva evitarlo.

 

Locatelli 6 Gioca una partita ordinata sbagliando molto poco e dando al solito molto sul piano difensivo. Non gli riesce quel cambio di passo che impone il suo ruolo se non una sola volta quando pesce Conceicao con un bel lancio. Deve osare di più.

 

Thuram 6,5 Una partita gagliardissima. Per molti minuti è il nostro uomo più vivace e per spronare gli altri cerca anche in due occasioni la conclusione da lontano. E’ il giocatore che riesce meglio a fare le due fasi dotato di una corsa e un fisico importante. Deliziosa l’imbucata che mette Conceicao da solo davanti alla porta. 

 

Conceicao 6,5 Trottolino fra luci e ombre come al solito. Troppo innamorato del pallone a volte ritarda il passaggio ai compagni, altre sbuca fra le fitte maglie dei nostri avversari per tentare la conclusione.  A momenti va in gol di testa lui che non è un gigante. Tudor gli dà fiducia. Vediamo se con il tempo riesce ad essere più concreto. 

 

Yildiz 8 E’ l’uomo in più della Juventus. Confeziona i due assist per i due gol ma è importantissimo soprattutto per il primo quando la partita è chiusa e non si riesce a sbloccare e lui trova il bandolo della matassa con un’azione personale. Migliore in campo sicuramente.

 

David 6,5 Gioca molto per la squadra e non riesce ad andare molto a concludere. Lotta fa pressing ed è un giocatore da dai e vai. Quando pensi che poi non sia un vero bomber allora ti piazza la zampata da centravanti vero. Un tocco intelligente anticipando difensore e portiere.

 

Joao Mario 6,5 Entra e spacca veramente la partita. Intelligente oltre che ben dosato il lancio su Vlahovic per l’azione del secondo gol ma riesce anche a prendersi falli e a far ammonire avversari con i suoi slalom. Non si capisce il motivo perché non abbia giocato dall’inizio al posto di Kalulu.

 

Koopmeienrs 6,5 Di incoraggiamento. Entra bene recupera ottimi palloni e lotta insieme agli altri per portare a casa il risultato. Si prende ancora poche responsabilità preferendo affidare l’impostazione a Thuram ma è un inizio incoraggiante. Come Locatelli deve prendere più iniziativa.

 

Mc Kennie SV

 

Nico Gonzalez SV

 

Vlahovic 7 Entra e fa gol ancora una volta alla seconda palla toccata poi festeggia con un pizzico di polemica ma la colpa è sua se vuole dei soldi che la Juve non gli può dare. Firmi il contratto e si rimetta in gioco con l’anima in pace. I soldi non sono tutto.

 

Tudor 6 Formazione secondo me sbagliata come ho già scritto sopra e corretta in corsa. Giocare con 4 difensori centrali con un modulo a tre ha un senso? Secondo me no. Anche il modulo questo 4321 a me non piace e lo trovo anche cervellotico. Però ha vinto e soprattutto ha fatto giocare alla squadra un secondo tempo molto grintoso e positivo. 

 

Juventus 6,5 Un poco troppa fatica nel primo tempo contro una squadra che praticamente ha fatto catenaccio. Meglio nella ripresa. Fortunati a trovare il gol del 2-0 subito dopo l’espulsione di Cambiaso che poteva cambiare le cose ma avevamo preso anche un palo sullo 0-0. Insomma vittoria faticosa ma ineccepibile.

 

Arbitro 6,5 Partita facile da arbitrare abbastanza corretta da parte dei giocatori. Non ci sono stati episodi dubbi. L’espulsione purtroppo per noi c’è perchè la manata c’è anche se il parmense fà la classica sceneggiata.

  1. Si comincia bene. In tempi di possibili clamorose sorprese di inizio campionato (vedasi Milan…) abbiamo svolto il compito in modo diligente e ordinato.
    .

    • Ps. Creando tanto e rischiando pochissimo

      • Ho visto la stessa partita, al bar vicino a me nel primo tempo pensa c’era anche il don parroco tifoso degli spiantati che nel 2°tempo al gol del vantaggio della Juve, dopo aver criticato l’arbitro per il presunto fuori gioco da cui era nato l’angolo (fuorigioco che non c’era come ha detto anche Pardo telecronista di Dazn) è sparito e non l’ho più visto. Un amico juventino mi ha detto poi che era andato via perché doveva celebrare un’altra messa verso le 11 e mezzo.

  2. FINITE LE FERIE È TORNATA LA PUZZA DI MERDA

    E questa sera aumenterà ancora di più…giocano i derisi.
    Vediamo cosa s’inventeranno per non fargli perdere il treno dei tre punti.

    La Juve gioca un primo tempo scialbo anche perché il Parma si difende compatta e come si osava una volta provava con delle sortite a impensierire la retroguardia juventina a volte ci riusciva.

    Secondo tempo molto energico dei nostri soprattutto con le invenzioni di Yldiz che mette la firma nei 2 goal segnati dalla Juve e con un paio di bordate dal limite dell’area parmense.

    Cambiaso non mi piace, preferivo la sua vendita, cazzata finale facendo contento Marcenario che con il sorriso a 64 denti gli mostrava il rosso con l’espulsione che gli farà saltare 2 partite compresa quella con i falliti.

    Tudor ha fatto rientrare la squadra in campo nel secondo tempo con un altro atteggiamento, velocità nei passaggi e più voglia di giocare rispetto al primo tempo.
    I tre ma forse anche 4 centrali assieme da rivedere non piú.

  3. Ben: l’unica spiegazione per cui Tudor mette lì Kalulu e non Joao Mario, è che non si fida ancora della difesa e delle qualità difensive del portoghese, che invece è devastante quando avanza (leggi 2° gol).

    Per il resto siamo ancora a “lavori in corso”.
    E il mercato può e deve incidere 🤷.

  4. Andrea (the original)

    La stessa orribile rosa, con lo stesso orribile modulo della stessa stagione, con gli stessi stupidi giocatori come Cambiaso,, cosa poteva partorire di diverso da un orribile, asfittico gioco senza soluzioni e con espulsione idiota anche in questa stagione?
    Anzi, se possibile anche peggiore, perché se Tudor pensa di fare gioco con 5 difensori, Thuram e Locatelli (quindi con 7 giocatori difensivi) va internato subito, insieme ai suoi propositi di squadra solida, perché quando in Italia parlano di solidità significa che non si gioca a pallone.
    In pratica a Yldiz si chiede di giocare e vincere da solo come manco a Maradona si chiedeva.
    P.s. Cambiaso con quella faccia da pesce lesso l’ho sempre schifato, datemene atto: è uno da prendere solo a schiaffi. Tra i disastri di Giuntoli anche non averlo ceduto a Gennaio, andavano bene pure 5 milioni.

  5. Andrea (the original)

    Scusa Ben ma Tudor è da 4.
    Sappiamo che ha una rosa penosa per caratteristiche e qualità tecniche ok, ma le sue scelte distruggono anche la minima possibilità di giocare a pallone di squadra.
    Uno che mette Kalulu a fare l’esterno di centrocampo o è un sabotatore (e Tudor non lo è) o è un criminale calcisticamente parlando. Idem nel far giocare sempre Kelly e Cambiaso, nel non giocare con 3 centrocampisti e 3 punte e, di fatto, nel dipendere totalmente da Yldiz che ovviamente gli avversari marcheranno con più uomini in futuro togliendo anche la bombola di ossigeno all’attacco.
    Io prima della Juve lo ricordavo fare un calcio coraggioso, da quando e alla Juve peggiore a ogni partita.
    P.s. per fortuna Cambiaso mancherà due partite ma il problema è che quando rientra sarà di nuovo schierato da Tudor.

  6. Francamente non capisco Tudor che si lamenta del Parma che ha fatto catenaccio ma ha messo in campo una formazione imbottita di difensori e mediani incontristi e non fosse stato Yldiz a cantare e portare la croce la Juve difficilmente avrebbe vinto, rischiando per giunta in un paio di occasioni ad inizio dei 2 tempi di finire sotto nel punteggio, la prima fallita di un soffio dai parmensi e la seconda sventata da un prodigioso intervento di Bremer.

  7. MELODRAMMA

    Arthur Melo se ne torna in Brasile.

    Il giocatore è sotto contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2027 torna temporaneamente al Gremio (prestito secco gratuito).

    Il dramma è che tornerà.

  8. Marelli (Dazn): “La posizione di Kelly sull’azione precedente alla rete era regolare”.

    In inter-Fiorentina del campionato scorso invece, il gol degli spiantati che nasce da calcio d’angolo era da annullare perché il pallone rimesso in mezzo da Bastoni era fuori di mezzo metro.

  9. QUERELA PER FALSA INFORMAZIONE

    Prima Sandro Sabatini poi Marelli hanno detto che non c’era nessun fuorigioco nell’azione del goal della Juve.

    Ma alla nuova Domenica Sportiva hanno voluto far passare un fuorigioco inesistente.

    Il tutto per far parlare gli spiantati o meglio i Morattilis nella TV dove tutti paghiamo l’abbonamento.

    Insomma hanno fatto dire una falsa notizia sempre e solo contro la Juve per rafforzare il lavaggio del cervello ai rattazzi.

    Bergonzi dovrebbe essere querelato per falsa informazione.

  10. È COLPA DELLA PIRATERIA

    https://www.facebook.com/share/r/1Fqoc5UtiK/

    Ma che so ste pajacciate!

  11. Ma gioca anche il Torino nel campionato di serie A?

  12. Mai visto regalare gol in serie in questo modo, roba da ufficio inchiesta e hannk il coraggio di parlare di inter molto forte.

  13. Andrea (the original)

    I bovini sono i soliti insulsi che giocano per 2 partite l’anno ma mi pare che l’Inter, specie ora che il Napoli ha perso Lukaku per parecchio tempo, sia nettamente la favorita anche in questa stagione.
    Rosa uguale alla scorsa, quindi completa, imbattibili sulle palle inattive.
    E stavolta gli avversari non possono contare sul lori migliore alleato che era Inzaghi, senza il quale l’Inter avrebbe vinto gli ultimi 4 campionati.

    • Se hai visto la partita avrai notato che almeno 4 gol sono arrivati da autentici regali palla a terra dei bovini, squadra che chiamarla tale è un insulto al gioco del calcio.

    • Andrea, guarda che il Napoli prenderà il centravanti danese Rasmus Hojlund già questa settimana, in sostituzione dell’infortunato Lukaku 🤷.

    • Anche quest’anno sara triplete.

      Mentre lo scorso fú nullaplete, ma per sfortuna eh.

    • Comunque mi piace anche a me portare bene alle 💩💩💩. Più si gasano e diventano ingiocabili e più diventa piacevole quando a fine anno vinceranno quadripleti, perché il triplete è ormai roba x poveracci. Loro non possono essere tali, nonostante abbiano debiti per cui non potrebbero neppure iscriversi e competere in queste competizioni sportive.

  14. A me la partita é piaciuta.

    Un pó sotto ritmo il primo tempo, ma contro un Verona chiuso che correva e non lasciava spazi.

    Nel secondo tempo gli attacchi a vuoto del primo tempo, gli strappi di Conceiçsao e l’inventiva di Yldiz hanno piegato le gambe ai difensori del Verona che hanno lasciato spazi ed hanno concesso due gol.

    Difendere non paga, ma c’è ancora chi ci prova.

    Buona la prima dunque, e vedremo cosa ci aspetterá per il futuro.

  15. A Luca era il Parma l’avversario non il Verona anche se il risultato non cambia😂😂😂

  16. Il Torino resta in serie A solo per giocare alla morte due gare a stagione : il derby ( derby che, nonostante i troppo falli, i bovini perdono regolarmente ). L’unico loro scopo è riempire l’infermeria della Juve e toglierle qualche punto. Poi contro le altre big (milan, inter, napoli, roma) spesso e volentieri calano le braghe in modo vergognoso. A questo punto avrebbero più dignità ad andare in B e giocarsela seriamente con tutte. Stesso discorso per la Fiorentina.

  17. Il Como sostituirà l’Atalanta di Gasperini.
    .

  18. Andrea (the original)

    Leggo che dopo Luiz, il Nottingham Forest ha offerto 11 milioni per Savona e mi sorge il dubbio: ma non è che Giuntoli è andato a lavorare al Forest?
    11 milioni per Savona..ce lo porto io in spalla. Si sbrigassero a chiudere la cessione a questi allocchi inglesi, che altrimenti si resta col cerino in mano come con quell’altra cariatide di Cambiaso.

    • Ne vogliono 20 e salta tutto…

    • Ne bastano 15 e ci devono dare anche una percentuale su una futura vendita…

      Siamo la Juve, mica una società di sgarrupati Andre’!!

    • Può anche darsi che mi sbaglio ma secondo me questo giochino delle tante richieste rifiutate perchè le offerte sono troppo basse, servono solo per buttare polvere negli occhi ai tifosi e poter dire a mercato 🔑 che mancano i soldi per i giocato che servono a completare la rosa.

    • Andrea (the original)

      Luigi e Barone
      Credo che l’idea di Gioele abbia fondamento, non si spiega altrimenti come si possano offrire 11 milioni ed essere rifiutati per uno scarto umano come Savona.

  19. GNAZZIO

    https://youtu.be/_E4cmDXmBRw?si=lR3SWYzTWSHANSyQ

    Eppure la Juventus si è dovuta presentata all’antimafia per una inter-cettazione farlocca e lei si era appennicato.

    • IGNAZIO LA RUSSA

      “Mi è dispiaciuto l’annuncio della Nord di disertare il tifo per protesta. Le partite senza l’incitamento dei ragazzi (quelli buoni) della curva rischiano di essere penalizzanti e meno divertenti. Bisogna sì estirpare le male piante, ma senza trasformare le curve in un deserto. Ci vogliono equilibrio ma anche capacità di scelte coraggiose non solo penalizzanti. Forza inter. Sempre!”.

    • Bè certo lui non prende lezioni dagli juventini perchè preferiscono darle agli altri:
      https://www.facebook.com/reel/1064505945613235
      o come quando:
      Durante Chievo – inter: Facchetti ENTRO’ NELLO SPOGLIATOIO dell’ARBITRO RACALBUTO E DEI SUOI ASSISTENTI.

      Questa la versione della giustizia sportiva sulla base del referto arbitrale: “Quale DIRIGENTE NON INSERITO IN DISTINTA E NON AUTORIZZATO AD ACCEDERE ALLO SPOGLIATOIO ARBITRALE, vi entrava durante l’intervallo e, RIVOLGENDOSI AD UN ASSISTENTE, gli chiedeva conto, in ->MODI NON RISPETTOSIessa), allora sotto 🔑 solo la Juventus e Uno scudetto in più agli spiantati.

      • “Poi, uscendo dallo spogliatoio – prosegue la motivazione riferendosi a Facchetti -, pronunciava in tono polemico le parole ‘adesso capisco tutto, ci penso io’: cosi’ realizzando, complessivamente, una condotta di oggettivo disturbo nei confronti degli Ufficiali di gara, prima della conclusione della medesima”.

        Ma siccome “piaccia o non piaccia” non ci sono inter->cettazioni degli spiantati e se ci sono non inter->essa… Juve in serie b e 2 scudetti in meno.

  20. NESSUNO NE PARLA

    Si diceva: finalmente una bella Juve, finalmente un allenatore…lo dicevo anche io, quindi Giuntoli aveva operato bene.
    Purtroppo la Juve oggi paga 10.000 euro AL GIORNO a un presunto allenatore che nessuno chiama nessuno lo vuole.

    Tacci tua!

  21. SAVONA IN CHIUSURA A 15 MILIONI
    ~~~

    Savona al Nottingham Forest porta Arnau Martinez.

    Il buon rapporto con il club diretto da Lina Souloukou apre la strada all’affare che sblocca il mercato…

    Non è un caso che la questione più spinosa, l’uscita di Douglas Luiz è avvenuta in direzione Nottingham. Non è un caso che l’assalto a Nicolò Savona, l’affare è in chiusura per 15 milioni di euro più il 10% della futura rivendita, porti nelle casse della Vecchia Signora soldi freschi.

    Ma come l’investiranno Comolli e Modesto questi soldi? Le richieste di Tudor verranno soddisfatte?

    Il primo tema da snodare è sempre Kolo Muani. La Juventus ha fatto l’offerta finale 45 milioni di euro con la formula del prestito con diritto di riscatto con condizioni poco stringenti.

    Il PSG riflette, cedere l’attaccante sotto i 57 milioni equivale ad una minusvalenza. Ma la Juventus non ha fretta, e nell’ipotesi peggiore terrebbe in rosa Dusan Vlahovic. Se finisse così sarebbe difficile avere in rosa Saelemakers e al tempo stesso diventerebbe quasi impossibile dare l’assalto a Zhegrova.

    (Juventino 100×100)

  22. L’offerta ufficiale del Nottingham per Savona è di 12 milioni, il resto dono balle gionalistiche e se l’operazione andrà in porto viene fatta per realizzare jna plusvalenza visto che ol giocatore proviene dal vivaio della Juve, ovviamente non come quelle fatte con i frontalieri dagli spiantati e dai chiagne e fotte.

  23. Operazione Ladroni, un intrigo (Inter)nazionale.

    […]

    16 MARZO 2003.
    Dopo il preambolo della movimentata cena di Natale a Milano, Nucini entra nel vivo del gioco. Sa che per arrivare a Moggi deve passare da Fabiani, così inizia a lavorarselo e lo incontra una prima volta all’aeroporto di Lamezia Terme dopo la partita Cosenza-Triestina. Il DS gli si presenta spontaneamente (forse proprio dopo aver saputo del battibecco con Racalbuto) promettendogli sostegno per la carriera e dandogli tre numeri telefonici da contattare in caso di necessità, sebbene verrà poi accertato dal maresciallo capo Sergio Ziino che una delle tre utenze era inattiva in quel periodo.
    Questa risulta essere la prima occasione in cui si vedono a tu per tu, quindi significa che Fabiani era assente alla famosa cena, altrimenti si sarebbe accorto che due scalmanati si stavano picchiando per lui. Resta comunque una perplessità circa la veridicità di questo incontro, perché dalla documentazione di viaggio prodotta da Silvia Morescanti, avvocato, oltre che di Fabiani, anche di Bergamo e Maria Grazia Fazi al processo di Calciopoli, non c’è il nominativo del DS tra i biglietti dell’aereo per il volo Trieste-Cosenza, ma potendo esistere una spiegazione tecnica a noi ignota, prendiamo per buona la cosa.

    21 MARZO 2003.
    Si gioca Messina-Genoa in Serie B, e Nucini è autore di un tremendo arbitraggio contro i liguri.
    Questa partita è importante perché il direttore messinese è Luigi Pavarese, vecchio contubernale di Moggi e uno dei profili su cui si concentrano le indagini di Telecom e Polis D’Istinto. Per i giornali la sua prestazione è raccapricciante, e alcuni sollevano il dubbio che sia impossibile infilare tante topiche madornali in buona fede. A pensar male si potrebbe azzardare che l’abbia fatto apposta per ingraziarsi uno degli adepti al culto moggiano e guadagnarsi un posto nell’organizzazione. Così pare: poche ore dopo gli telefona Fabiani perché vuole vederlo prima possibile.

    25 MARZO 2003.
    Eccoci così al secondo appuntamento Nucini-Fabiani nei pressi dell’albergo bergamasco Starhotels Cristallo Palace. Il direttore triestino gli conferma che se si dimostrerà loro amico (cioè della Combriccola) potrà trovare più spazio in Serie A, e per assicurarlo che non millanta gli passa una rassicurante telefonata di Moggi. Piano piano sembra che stia riuscendo a guadagnarsi la stima del grande capo. Buon per la finanziatrice Pirelli che il suo ruspante lavorio sottobosco sembri funzionare, dato che l’estate 2003 porta brutte notizie sul fronte delle indagini più professionali.

    LUGLIO 2003.
    Telecom e Polis D’Istinto chiudono i rispettivi incarichi senza produrre risultati utili al committente. La vita privata di De Santis pare integerrima: l’alto tenore di vita riscontrato da Cipriani è compatibile con i ricchi guadagni da arbitro FIFA e UEFA, tenendo anche in conto il lavoro da impiegata della moglie Francesca Di Giacomo. Non porta a nulla nemmeno l’oscuro lavoro di Adamo Bove e della sua segretaria Caterina Agata Plateo, nonostante abbiano utilizzato ogni stratagemma possibile per trovare contatti tra De Santis e Moggi, tra cui l’infido Radar, un sistema informatico che permette la schermatura dei controlli sui tabulati telefonici, consentendo l’acquisizione clandestina dei dati senza che resti traccia della sorgente, cioè di chi ha utilizzato il programma. Una procedura massonica che la Telecom ha adoperato per un decennio e poi finita sotto inchiesta.

    Nota a margine su Bove: morirà apparentemente suicida il 21 luglio 2006, dopo mesi di angherie subite dai superiori, gettandosi da un cavalcavia della tangenziale di Napoli in via Cilea mentre era indagato nel processo Telecom-Sismi, di cui questa storia è solo una goccia nell’oceano. La sua morte presenta ancora oggi diversi aspetti mai chiariti legati al ruolo che ricopriva nel gigante della telefonia.

    25 SETTEMBRE 2003.
    Fallito il tentativo di scoprire qualcosa con la tecnologia, prosegue senza sosta la rudimentale strategia da trincea del soldato Nucini. Ecco infatti il suo terzo, ultimo e fondamentale faccia a faccia con Fabiani (nel frattempo divenuto direttore del Messina di Pietro Franza, altro fedelissimo di Moggi), in un albergo di Torino, il Concord Hotel, questa volta con l’obiettivo di farlo parlare dal vivo con Luciano in persona, il quale gli garantisce la propria protezione. Ce l’ha fatta: è riuscito a diventare un affiliato e, teoricamente, a portare a casa la prova regina per vendicarsi del suo nemico juventino. Quale prova? Un bel regalo italiano, italianissimo ricevuto da Moggi, ma questo passaggio della storia verrà trattato con cura alla fine e capirete il motivo della sottile puntualizzazione.

    INIZIO OTTOBRE 2003.
    Ora Nucini dovrebbe avere in mano il necessario per incastrare Moggi e quindi, ospite a casa di Facchetti a Cassano d’Adda per ragguagliarlo sulle novità, tenta con l’amico la spallata decisiva. Decidono che è ora di denunciare tutto, ma non concordano sul come: Facchetti, in possesso da mesi di quei tre numeri telefonici dati da Fabiani a Nucini il 16 marzo all’aeroporto di Lamezia e girati a lui da quest’ultimo oltre che del gentile omaggio di Moggi a Nucini, non vuole comparire in prima persona davanti alle istituzioni giudiziarie ma desidererebbe informare la magistratura (a tal proposito ha già cercato invano di convincere Moratti, mentre l’arbitro, presagendo la malparata, non intende esporsi da solo senza un appoggio forte, così finisce tutto in un nulla di fatto, almeno per il momento. L’incomprensione segna l’inizio del raffreddamento dei loro rapporti.

    12 OTTOBRE 2003.
    Nucini dirige un pessimo Avellino-Messina in Serie B.
    A questa partita sarà dedicato un approfondimento a parte in quanto in tribunale verrà citata per accusarlo (e lo farà nientemeno che il figlio di…lo leggerete) di arbitraggio doloso e pentitismo. Cioè l’essere stato al servizio di Moggi, per farla breve. E sarà la sua ecatombe come testimone di Calciopoli a Napoli.

    FEBBRAIO (?) 2004.
    Finalmente, nonostante il passo falso in casa Facchetti di quattro mesi prima e la contrarietà a farlo da solo, Nucini si presenta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano per vuotare il sacco su tutto quanto ha scoperto nella sua attività di infiltrato. In realtà questo è il vero buco nero del romanzo, ma ne tratteremo ampiamente dopo. Per ora limitiamoci al fatto che in suo onore si è scomodata nientemeno che la celebre Ilda Boccassini.

    19 NOVEMBRE 2004.
    Il magistrato Boccassini, forse insospettita da Nucini, chiede a Telecom i file di logs di alcuni contatti telefonici ad indirizzo calcistico controllati dall’azienda. Un file di log è un tabulato telefonico contenente tutte le informazioni di una scheda: le chiamate in entrata e uscita, gli SMS, e anche gli spostamenti fisici identificabili con il tracciamento delle celle a cui si aggancia la scheda. Evidentemente ha intuìto qualcosa che l’ha portata a svolgere un’indagine parallela su quella Telecom che a sua svolta nel 2003 indagò su altri e che nel 2004 spiò proprio la Procura di Milano. Con calma capiremo tutto.

    30 NOVEMBRE 2004.
    Non avendo ottenuto risposta, Boccassini inoltra un sollecito alla Telecom ribadendo l’urgenza di conseguire quei dati.

    3 MAGGIO 2005.
    Nell’ambito di un’indagine per appropriazione illecita a danno della Telecom a carico di Tavaroli e Cipriani, i carabinieri di Milano e Roma sequestrano vario materiale informatico negli uffici Telecom e Polis D’Istinto. Tra questo materiale c’è anche il computer portatile dell’indagato Tavaroli. Però, mentre tutto il resto finisce negli uffici della Polizia Postale e delle comunicazioni di Milano, struttura specializzata per analizzare tali dati, il suo portatile prende la strada del Nucleo Operativo 2^ Sezione Carabinieri Comando Provinciale di Roma in via In Selci al civico 88, dove il maggiore Attilio Auricchio sta ancora coordinando le indagini dell’inchiesta di Calciopoli, le quali termineranno il 12 aprile 2007 con l’atto di chiusura della Procura di Napoli. Vi mostrerò il verbale in esclusiva e fate attenzione a questo 3 maggio 2005 perché è una data fondamentale non solo per la nostra storia, e sicuramente lo è, ma con enormi probabilità anche per Calciopoli stessa. Seguirà dibattito.

    MAGGIO 2005.
    Fabio Ghioni ordina ad Agata Plateo la distruzione di 18 fascicoli sui quali si erano concentrate le intercettazioni telematiche della Telecom nel biennio precedente. Questo accade dopo l’irruzione dei CC del 3 maggio, nel timore che gli inquirenti facessero un’ulteriore retata in altre sedi aziendali.

    30 MAGGIO 2005.
    La Telecom invia alla Procura di Milano i dati richiesti con il sollecito del 30 novembre, dai quali si evince che l’azienda telefonica spiava la Juventus, il guardalinee Enrico Ceniccola amico di De Santis, Luigi Pavarese, la Gea World di Alessandro Moggi, figlio di Luciano, il Messina e la Triestina per via di Fabiani, il Crotone e la Reggina, i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto e il figlio di quest’ultimo, la Figc, oltre che Christian Vieri e altri calciatori e persino Nestore Rueca, il marito della “zarina” Maria Grazia Fazi, l’influente segretaria della Commissione Arbitri Nazionale. Tutto questo è documentato dagli appunti personali di Agata Plateo finiti al processo Telecom e avuti da un gentile avvocato che dopo vi farò leggere.
    Intanto Ilda Boccassini, soddisfatta dalla risposta della Telecom, chiude la pratica iniziata con Nucini a febbraio 2004 archiviandola come modello 45, che è la denominazione con cui vengono classificati i fascicoli contenenti notizie di reato manifestamente infondate. Nel caso opposto si parla di modello 21.

    15 GIUGNO 2005, ORE 14:00.
    Il computer di Tavaroli, con decreto del 9 giugno, viene ispezionato in via In Selci …
    Come accennato in precedenza la vicenda del portatile di Tavaroli è, insieme con il caso Boccassini, un grande enigma sul quale l’avvocato di De Santis, Paolo Gallinelli, ha indirizzato le proprie attenzioni. Chissà se tra le innumerevoli pratiche Telecom vi fosse anche il resoconto digitale dell’Operazione Ladroni? Forse sì, vedremo che lo dirà anche Cipriani, altrimenti la Procura di Milano non si sarebbe presa il disturbo di spedirlo ai carabinieri romani impegnati nell’indagine di Calciopoli. Peccato che non lo sapremo mai, perché quel computer non esiste più, ma ci servirà lo stesso per chiudere il racconto in modo interessante.

    […]

    TRISTE EPILOGO.
    Alla fine cosa ci resta? Di concreto ormai nulla, solo alcuni nomi che si ritrovano protagonisti nelle due vicende: Inter, Telecom, Nucini, De Santis, Fabiani, Moggi, via In Selci….Magari accidentalmente, oppure no, ma troppe cose si sono incastrate l’una con l’altra. Peccato che l’omertà abbia regnato incontrastata dal Duomo al Golfo. Il grande letterato Luigi Necco diceva: “Milano chiama, Napoli risponde”. Il problema è che a parti invertite non ha risposto Milano: malgrado i ripetuti appelli degli avvocati di Calciopoli dal tribunale partenopeo a quello meneghino e nonostante che la legge non prevede la distruzione dopo un tot di anni dei modelli 45 e quindi è possibile che giaccia ancora a Palazzo di Giustizia, è però passato troppo tempo per sperare, davvero realisticamente, che quello di Nucini non sia stato mandato al macero anni fa, complice anche la sonnolenza dei vertici FIGC, che come già sappiamo dallo scandalo passaporti del 2001, quando si tratta di interessarsi a una milanese o una romana non è che si dimostrino particolarmente solerti.
    Riportarlo alla luce del sole è ormai utopia. Ma se un dì lontano incredibilmente accadesse, questa storia verrebbe riscritta da capo, allora sì, possedendo la verità.

    Con buona pace generale, che tanto per allora i protagonisti saranno tutti morti. Almeno però si spera per cause naturali, a differenza del povero Adamo Bove, sbranato dalle sanguinarie Tigri di Telecom in quella torrida estate dello scandalo di Calciopoli. E di Telecom-Sismi, naturalmente.
    _________________________________________________________
    No, non tifo inter né Juventus, e nemmeno altre squadre.”

  24. Non sputare in cielo che in faccia ti viene…
    Stai augurando la morte a me, tacci tua, e il tuo presidente è stato intubato per una polmonite.

  25. 60 E NON LI DIMOSTRA

    Sessanta milioni per Kolo Muani non sono pochi ma il campionato con una sola punta non si poteva disputare.
    Va bene così per quanto riguarda l’attacco ora servirebbe un regista alla Pirlo…voglio troppo?
    Vabbuò, allora alla Benetti.

  26. GRAZIE AD ANDREA AGNELLI

    Juventus vince il premio “Front Office Sports 2025 Most Innovative Teams”

    Un nuovo prestigioso riconoscimento internazionale per Juventus, che entra a far parte della lista “Most Innovative Winners” stilata da Front Office Sports, in collaborazione con Sports Innovation Lab.

    Qualche anno e più avanti a quelli dei tavolini di cartone.

  27. EPPURE È UN ALLENATORE BELGIOCHISTA

    Il Manchester United perde contro il Grimsby Town (come il mio Terracina) e viene eliminato dalla Coppa di Lega dopo 26 rigori.

    Perdeva 2-0, recupera e pareggia ma 26 rigori non sono bastati per la qualificazione.

    Ah, dimenticavo, Onana ex inter ancora una volta in negativo.

  28. Javier Zanetti, le sue parole sul 5 maggio 2002

    “Ora sappiamo che su quel campionato si erano stese le ombre di Calciopoli. Per tutta la settimana prima di Lazio-Inter, si disse che il dirigente della Juventus, Luciano Moggi, poi travolto dallo scandalo, passasse il suo tempo a Roma. Cuper non si lamentava mai di nulla, ma impreca ancora oggi per il mancato rigore che l’arbitro De Santis non ci diede a Verona, contro il Chievo, c’era un fallo clamoroso su Ronaldo. Avessimo vinto quella gara saremmo stati a più cinque, all’ultima giornata eravamo solo a più uno. Tutto vero: Calciopoli è la pagina più triste del nostro sport, e non per le ingiustizie che l’Inter ha subito, ma per il danno fatto alla reputazione mondiale del calcio italiano. Quando rifletto su quella partita però penso soprattutto che toccasse a noi vincerla, punto e basta. Sono qui a raccontare la mia vita di calciatore e di uomo e a testa alta, con onestà, dico che se siamo stati battuti a Roma, pur tra sospetti e ombre inquietanti, la colpa è di noi undici in campo. Da capitano come sento la felicità delle vittorie, riconosco anche l’intera responsabilità di questa sconfitta“.

    La classifica del campionato 2001-02 dopo Chievo-inter (2-2) e Piacenza-Juve (0-1) era:
    inter 66 juventus 65

    Avessero vinto a Verona la classifica sarebbere stata:
    inter 68 juventus 65

    Evidentemente per loro le vittorie non valgono 3 ma 5 punti, ma a parte la cazzata dei 5 punti di vantaggio il 5 maggio l’inter avrebbe perso contro la Lazio perchè Moggi sarebbe stato una settimana a Roma?..

    Cose da pazzi, da rinchiudere nella stessa gabbia del cercopiteco e buttare via la 🔑

  29. Andrea (the original)

    ORA PURE I BOVINI NERI
    Torino, Ngonge sfida la Juventus: “Sogno un gol nel derby della Mole”

  30. LA JUVENTINA
    (buona lettura)

    Moratti e l’inter, ovvero il piacere dell’onestà
    (Da un mio pezzo del marzo 2011 rivisitato)

    Il 31 marzo 2010 il procuratore federale Palazzi decise finalmente di sentire Massimo Moratti, che indispettito dichiarò: “… è ridicolo che l’inter, nella mia persona, debba presentarsi a questa cosa”. Curiosamente la Gazzetta dello Sport, ricordando un poco il duo Chiari/Campanini nel celebre sketch da avanspettacolo nel quale il fratello intelligente esortava quello scemo ad entrare in scena con un eloquente “Vieni avanti cretino”, invece ritenne doverosa la convocazione del superprocuratore, in quanto “è un’istruttoria che nasce dall’esposto della Juve sull’assegnazione dello scudetto 2006”. Basato come tutti ricorderete su criteri di probità sportiva.

    Il 4 luglio 2010 lo stesso Palazzi poté provvedere a dichiarare prescritto l’illecito sportivo messo in atto dai dirigenti interisti e che avrebbe comportato almeno la serie B per la società degli honesti a partecipazione ‘ndrangheta. E’ plausibile che Palazzi cercasse una soluzione politica e chiese a Moratti la restituzione dello scudetto di cartone, impossibile da detenere alla luce dei nuovi fatti emersi e prima sapientemente occultati. Quello scudetto non è mai stato restituito.

    Ma quali sono i connotati che contraddistinguono l’etica dell’ex presidente dell’inter Massimo Moratti?

    Anzitutto il caffè. Come quello della Peppina non si beve né col latte né col tè, ma se qualcuno osa metterne in dubbio quel tanto di onestà, finisce nelle grinfie degli avvocati. Così è accaduto per il libro che la casa editrice Bradipolibri ha pubblicato nel 2004 a cura di Fabrizio Calzi, dal titolo Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola, nel quale il fratello di Sandro sosteneva che negli anni ‘60 nell’inter si facesse un “uso disinvolto del doping per potenziare al massimo le prestazioni della squadra “. Giacinto Facchetti citò per diffamazione la Bradipolibri, richiedendo per la società milanese un risarcimento di un milione e mezzo di euro per danni morali, ma la causa fu persa.

    Così si è verificato anche all’uscita del documentario Oil del regista Massimiliano Mazzotta e del libro Nel paese dei Moratti di Giorgio Meletti, che si sono visti al centro di iniziative legali finalizzate ad impedirne la visione e la lettura per aver portato a conoscenza lo scempio ambientale e umano derivato dalla gestione della SARAS, la raffineria di Sarroch, in Sardegna, che i fratelli Gianmarco e Massimo Moratti hanno ereditato dal padre.

    Tra i vari ed eventuali indizi di onestà spicca l’auto-attribuzione di trofei a tavolino, primo fra tutti lo scudetto 2005/2006. Vero fiore all’occhiello dell’inter di Moratti. Revocato alla Juventus da un processo sommario, Massimo fece il diavolo a quattro per spiegare urbi et orbi che andava assegnato, altrimenti il calcio italiano, che si apprestava a vincere i mondiali con la partecipazione di 17 elementi in odore di bianconero, avrebbe fatto la figura di essere corrotto agli occhi del mondo. I tre saggi furono chiari e stabilirono che lo scudetto di cartone poteva essere assegnato solo in presenza di requisiti di assoluta probità sportiva e il commissario Guido Rossi fu lesto a riconoscerli alla sua squadra del cuore. Fu visto infatti con sciarpa nerazzurra al collo, sia prima che dopo l’estate del 2006, tifare l’Inter allo stadio, compresa la finale di Champions League vinta con esubero di sviste arbitrali a favore, leit motiv dell’inter triplettara. Che cosa lo convinse al gesto magnanimo? La sua fede calcistica, il patteggiamento di reati penali in data 25 maggio 2006, quali l’uso di passaporti falsi e la ricettazione di una patente rubata da parte del giocatore Recoba e del dirigente dell’Inter Oriali o l’essere negli anni a ridosso di calciopoli un pendolare tra il cda dell’Inter, la FIGC e la presidenza della Telecom? Dell’epilogo della sua carriera taccio in questo contesto.

    Nella stessa estate di calciopoli, a cavallo tra il tentato suicidio di Pessotto e quello presunto di Adamo Bove, due settimane prima che la Juventus fosse retrocessa, il cda dell’Inter approvava il bilancio annuale. E si predisponeva a fare finanza creativa per cercare di rientrare nei parametri COVISOC per l’iscrizione ai campionati. Dal momento che non è nemmeno sicuro che avrebbe potuto iscriversi a quello per il quale fu scudettata a tavolino. Come ebbe a dire il PM Nocerino, che condusse le indagini e fu attivo al processo per i falsi in bilancio celebrato contro inter, Milan, Sampdoria, Genoa, Udinese e Reggina. Bisogna ricordare invero che di un processo per doping amministrativo sarebbe stata omaggiata anche la Juventus, anche se la Triade ne sarebbe uscita fuori, nel novembre 2009, pulita perché “il fatto non sussiste”. Nata da alcune dichiarazioni di Gazzoni Frascara, il presidente del Bologna poi finito negli stessi guai, bilanciopoli è comunque tutta un’altra storia rispetto a calciopoli.

    Nel giugno 2008 le sei squadre menzionate furono passate al vaglio della giustizia sportiva per aver falsificato i bilanci. Le esigenze del campionato più bello del mondo spingevano da anni molti dirigenti a risanare solo apparentemente i conti delle loro società attraverso una pratica che se non inventata da Cragnotti, passa per essere stata da lui eretta a sistema: lo scambio di giocatori non di prestigio, come ad esempio dei primavera, per cifre esorbitanti che venivano messe subito in attivo in caso di vendita, ma che in caso di acquisto finivano dilazionate per tutta la durata del contratto dei giocatori. In questo modo, nel giro di qualche anno, molte delle squadre del campionato italiano avevano raggiunto un tetto di indebitamento da sentirsi l’esigenza di tornare a un livello accettabile di fair play finanziario. Come fare? Corre voce che fosse consuetudine di Milan e inter, a campionato finito, realizzare una serie di questi affari e di certo non è del tutto casuale che il 19 agosto 2003 sbocciasse un decreto legge noto come salvacalcio. Che ha permesso alle squadre in questione di spalmare i debiti in dieci anni e solo per l’intervento europeo, che male ha sopportato una tale decisione, sono stati ridotti a cinque. Inter e Milan ne hanno beneficiato.

    La Juventus no, perché non ne ha avuto bisogno. Esattamente come è accaduto per il brand, che consiste nella cessione dei diritti del proprio marchio a società il più delle volte satellite, per ottenerne immediatamente degli utili. Che per inter e Milan hanno superato abbondantemente i cento milioni di euro. Vi è ricorsa anche la Roma e persino la Reggina. Fiumi di inchiostro sono stati versati negli ultimi venti anni per raccontarci di un calcio milanese da mecenati.

    Lo stesso Matarrese si preoccupò al tempo dei processi per i falsi in bilancio per Berlusconi e Moratti, che investivano tanto nel calcio. E se potevano investire tanto perché barare? Si tratta di illecito amministrativo e l’avvocato Grassani lo ha definito “un reato secondo, nella giustizia sportiva, solo a quello sportivo. Dopo la corruzione di un arbitro, nella scala di gravità c’è un bilancio falso per iscriversi al campionato al quale non si ha diritto”.
    Ma Carraro si preoccupava molto che la gente dei bar non capisse di questioni di finanza e per fortuna gli Europei 2008 potevano prendere nei titoli di giornali e telegiornali il posto di queste argomentazioni ostiche. Il decreto salvacalcio appare come un’altra delle tante leggi ad personam inventate e approvate in questi anni. Palazzi, solerte nel 2006, pensò bene di non essere d’intralcio alla giustizia ordinaria e ne attese gli esiti.

    Giancarlo Padovan, nel giugno 2007, chiedeva invece che gli onesti venissero smascherati e con loro tutto il sistema che con Guido Rossi aveva decretato l’inter meritevole di uno scudetto vinto dalla Juve sul campo, vicenda che “appartiene alla tragedia di uno sport appaltato alle lobby e dilaniato dalle lotte tra sistemi di potere”. Il processo della giustizia ordinaria ha dichiarato il non luogo a procedere per le imputazioni relative al bilancio 30 giugno 2003 perché l’azione penale non poteva essere esercitata per essere il reato presupposto anteriormente prescritto. Adriano Galliani (vicepresidente del Milan), Rinaldo Ghelfi (vicepresidente dell’inter), Mauro Gambaro (dirigente inter) sono stati prosciolti perché il fatto non costituiva reato, prevedendo la nuova legge tempestivamente approvata il 19 agosto 2003 sul falso in bilancio il dolo specifico non riscontrato. Il decreto salvacalcio ha salvato l’inter per 319 milioni, il Milan per 242 milioni, la Roma per una cifra stimata di 234 milioni, la Lazio per 213 milioni, il Parma per 180 milioni.

    Giorno 1 luglio 2007 venivano apportate le modifiche al Codice di Giustizia Sportiva, con l’introduzione degli articoli 23 e 24, che prevedevano il patteggiamento e la possibilità di dichiararsi pentiti, in caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione, per ridurre le sanzioni previste. Palazzi deferiva Inter, Milan e Sampdoria, Genoa, Reggina e Udinese per la contabilizzazione nel bilancio delle plusvalenze fittizie riguardante il periodo dal 2003 al 2005. inter, Milan e Sampdoria venivano giudicate per le violazioni dell’art. 8 comma 1, che “costituiscono illecito amministrativo…”. Per il Genoa, la Reggina e Udinese interveniva l’aggravante “plusvalenze fittizie finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle reali per ottenere l’iscrizione al campionato”. Sanzione minima prevista: 1 o più punti di penalizzazione in classifica. Con buona pace del PM Nocerino, che aveva ipotizzato per l’inter la stessa aggravante. Alla fine, tutte avrebbero pagato solo una multa irrisoria. Nonostante le prime tre avessero fatto ricorso all’art. 23 e le seconde tre anche al 24, ottenendo un raddoppio di sconto di pena. Onestà patteggiata per disonestà prescritta, uguale etica interista.

    Dio perdona… io no! è un film del 1967 diretto da Giuseppe Colizzi con Terence Hill e Bud Spencer.

    Questo è per chi perdona, io no!
    Io celebro e non dimentico.
    #lajuventina #finoallafine

  31. Andrea (the original)

    Si può già salutare la Champions ai gironi

  32. Non ho visto il sorteggio, quali sono le avversarie?

Rispondi a Barone50 ¬
Cancella risposta


NOTA - Puoi usare questiHTML tag e attributi:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Plugin creado por AcIDc00L: noticias juegos
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: seo valencia