E’notizia di questi giorni delle sentenze di condanna per i giocatori e le società che hanno scelto di patteggiare la pena nell’ambito del processo sportivo sul calcio scommesse. Si va da alcuni punti di penalizzazione ad alcuni mesi per tesserati vari e addirittura solo ad alcune sanzioni pecuniarie per alcune società come ad esempio il Livorno. Grosseto -6 punti, Atalanta -6 punti, giocatori vari da 20 mesi in giù, Carobbio, che fra l’altro da accusato è diventato accusatore solo 20 mesi di squalifica, diciamolo pure, per costui una sorta di premio, queste sono grosso modo le pene. Quella più pesante (2 anni ) è per Cristiano Doni, che si vanno ad aggiungere ai 3 precedenti che aveva già avuto. Totale 5 anni e poi Doni può rientrare nel mondo del calcio magari come allenatore o dirigente. Tutto questo ha dell’incredibile per dei soggetti che sono accusati e in molti casi sono rei confessi di aver alterato il risultato delle partite e incassato dei soldi ( tanti) per fare questo. Soldi con i quali magari adesso pagano anche le multarelle inflitte dalla Federazione.
E’ incredibile tutto questo, se si pensa al processo del 2006, quello chiamato Calciopoli, dove una società che poi non è stata riconosciuta colpevole di nulla, la Juventus, è stata mandata in serie B con una penalizzazione di ben 30 punti (poi scontati) e in cui addirittura si parlava di serie C2. Un processo, Calciopoli, dove sono stati radiati dei dirigenti (Moggi e Giraudo) rei secondo l’accusa, di aver esercitato una pressione eccessiva sugli arbitri e aver intrattenuto rapporti particolari con questi. Rapporti che poi si è visto non erano esclusività loro, in quanto li avevano tutti e che fra l’altro erano consentiti e in molti casi auspicati dagli stessi designatori. Sia chiaro a tutti a scanso di equivoci che nè Moggi nè Giraudo sono stati riconosciuti colpevoli di aver truccato alcuna partita. Bene, questi radiati, gli altri una multarella da pagare con i soldi incassati dalle scommesse, e un periodo di ferie forzato ma neppure esageratamente lungo. Questa sarebbe la giustizia sportiva. Questo è Palazzi. D’altronde del doppiopesismo di quest’ultimo ne abbiamo avuta ampia prova vista la celerità con cui ha istruito i processi per la Juve e per l’Inter. Stesso reato (anzi quello dell’Inter pià grave), la Juve in B in quindici giorni, l’Inter prescritta perchè si son fatti passare degli anni. Questi sono i processi fatti sulla base del sentimento popolare. Evidentemente delle scommesse non frega più di tanto a nessuno e vogliono chiudere in fretta e senza troppi ”caduti”. The show must go on. Questa è la in-giustizia sportiva.
E veniamo a quella ordinaria quella che possiamo chiamare tranquillamente a orologeria. Ne abbiamo avuto ampia dimostrazione nel caso di Buffon. Ora è parso quanto meno strano a tutti che appena Buffon ha attaccato i pubblici ministeri colpevoli a suo dire di dare le notizie prima ai giornali che ai diretti interessati, è arrivata subito l’indiscrezione per cui il portiere avrebbe mosso cifre considerevoli dal suo conto in banca a un signore suo amico titolare di ricevitoria di scommesse. Una puntualità che ha destato più di qualche sospetto a inizare dal Presidente Andrea Agnelli fino all’ultimo dei tifosi. Subito sul web si sono raccolti i commenti in questo senso, da Twitter a Facebook, tutti si chiedevano se qualcuno potesse esser così cretino da pensare che questa cosa potesse esser casuale. E come il cacio sui maccheroni il primo premio lo ha vinto Abete. In effetti ci si chiedeva chi, ed è arrivata la conferma. Quest’uomo dovrebbe dare le dimissioni quanto prima visto che non ha più alcun tipo di credibilità nè di autorevolezza ammesso che le abbia mai avute.
I giornali poi con Buffon hanno fatto il resto. I moralismi di Travaglio, di Repubblica, della Gazzetta, nessuno si è andato a informare ne a preoccupare di verificare che 1 – questa era robavecchia di due anni, 2 – che la guardia di finanza non c’entrava una beata cippa visto che era un informativa della banca di Buffon sui flussi di denaro (a proposito Gigi fossi in te la prima cosa cambierei banca giusto per premiarli), 3 – nessuno si è preoccupato di dire chiaramente che Buffon con le scommesse sulle partite truccate non c’entrava nulla, ma anzi questo si è lasciato volutamente credere. Si son sprecati in settimana i commenti del tipo:” io l’ho detto che quando Gigi s’è fatto quella papera col Lecce c’era qualcosa di losco”. Perchè ormai nel minestrone generale dove c’è dentro di tutto e di più , tutto è lecito ognuno dice la cavolata che vuole ed è una notizia. Non importa la verità vera, importa parlare di qualcosa di grosso e di sospetto. Ecco perchè che a Doni gli danno solo 5 anni non frega a nessuno anche se ha incassato cifre milionarie con le partite che ha truccato, mentre è molto più ”golosa” la notizia per cui Conte sapeva di una combine ma non l’ha denunciata. E se Coppola e Reginaldo ( giocatori di Conte all’epoca dei fatti) smentiscono e dicono che il mister non aveva detto nulla, basta non parlarne e parlare solo di quello che dice Carobbio. Perchè Conte è Conte, c’è la Juve di mezzo vuoi mettere. E quanto più se ne parla più una cosa è vera, anche se poi da principio non lo era. Perdonatemi il delirio ma io dico che in questo paese ci sono troppe persone, nelle banche, nella magistratura (vero Ingroia), nella polizia, nella guardia di finanza eccetera che usano il proprio ruolo per colpire chi gli è antipatico. Abbiamo inventato l’uso del proprio ruolo ”contro personam”. E siccome gli Juventini hanno di che guardarsi visto che ci sono gli antijuventini, cioè tutti gli altri, il gioco è fatto.
L’ho detto già tempo fa, andiamo via da questo paese, via i giocatori della Juve dalla Nazionale, via la Juve. Iscriviamoci a un campionato straniero. Non è vero che non si può, c’è già il Monaco (squadra del Principato) che partecipa al campionato francese. Altrimenti compriamo una squadra inglese , tedesca o spagnola e trasferiamoci tutti li. Abbiamo lo Stadio di nostra proprietà in questo momento siamo un passo davanti a tutte le altre squadre italiane. Con gli introiti del nuovo stadio abbiamo anche i soldi da investire nella squadra cosa che tutte le altre squadre italiane non mi pare che abbiano. Perchè continuare a dare lustro a questo campionato e a questa nazione quando abbiamo tutti contro sempre e comunque. Un branco di squali pronti a scaggliarsi contro di noi al sentore di una minima, piccolissima goccia di sangue. Fatevi il vostro campionato minore ma senza di noi. Perchè no?
Alessandro Magno
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