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Galatasaray – Juventus analisi sciatta.

Drogba

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Stenderei un velo pietoso su tutta l’organizzazione del Galatasaray e dell’Uefa. Juventus supermaltrattata e fatta giocare su un campo di patate. Galatasaray che cura la parte di campo dove deve giocare la sua squadra nel secondo tempo e ditrugge la parte di campo dove deve giocare la Juve. Mancini stesso ha detto che la partita doveva essere rinviata e questo gli fa onore. Concludo questa piccola parentesi con il sottolienare quanto la Juve in Europa non conti nulla a livello politico e men che meno conta la Federazione italiana. Abbiamo subito tutte le decisioni dall’Uefa, al Galatasaray , persino dalla polizia turca. Noi abbiamo accettato tutto e a nulla è servito che Conte nell’intervallo e sullo 0-0 , quindi a risultato ancora ottimo per noi, ha cercato di convincere l’arbitro a rinviare la partita.

Detto questo sono abbastanza corretto da ammettere che la Juventus pur disputando una buona partita qui ad Istanbul su un campo impossibile, la qualificazione se l’è mangiata nelle altre partite. In un girone di Champions League non puoi permetterti di sbagliare molte partite e poi quando si va ad eliminazione dirette ancora meno. Troppi calcoli noi, troppo rinviare, troppo timidi, troppo poco convinti. Sarebbe bastata nel girone una Juve come a Bologna e avremmo vinto sia col Copenaghen in trasferta che con il Galatasaray in casa. A Istanbul all’ultima saremmo andati in vacanza e poteva venire pure giù un metro di neve. Invece in Coppa entriamo in campo sempre timorosi. Sempre ci lasciamo imporre il gioco dagli altri. Sia contro Copenaghen che contro il Galatasaray all’andata ci siamo svegliati quando siamo andati in svantaggio, sia con gli uni che con gli altri, abbiamo regalato gol clamorosi per disattenzioni enormi dei singoli. Credo sia giusto dire che con una sola vittoria, quella sul Copenaghen allo Juventus Stadium, è giusto uscire dalla coppa. Dispiace per gli introiti che avrebbe avuto la società col passaggio del turno, ma se non investi o investi poco e male non vai da nessuna parte. Due anni fa potevamo prendere noi Drogba che percepisce 7 milioni di Euro l’anno e lo potevamo prendere gratis hanno preferito investire 7 milioni piu’ 1 d’ingaggio per 3 anni che fa 10, per Peluso e 8, fra ingaggio e acquisto, per Padoin. Non si compravano nè Padoin, nè Peluso, con gli stessi soldi ti pagavi Drogba per due anni. E questo è solo per fare un esempio per dire che la qualità di un grande giocatore fa la differenza e la Juve lo sta vedendo con Pirlo che seppure anzianotto forse riuscirà a spuntare un triennale a cifre importanti.

Ora ci tocca l’Europa League. Leggo che molti pregano di uscire perchè a loro dire questa coppa gli fa schifo. Dal mio punto di vista spero che venga affrontata con l’impegno giusto come fosse la Champions. Voglio ricordare a tutti che la Juventus non vince un trofeo internazionale da qualcosa come 15 o 16 anni quindi prima di schifarsi bisogna essere umili. I nostri grandi cicli in Europa sono partiti sempre da una finale di Coppa Uefa. L’Europa League è una gavetta. Servirà da banco di prova per vedere se riusciamo a far trovare a questi giocatori quello spirito Europeo che evidentemente gli manca. Non credo che arrivare di nuovo primi in campionato davanti a questa Roma o Inter o Fiorentina o Napoli sia tanto meglio di battere magari il Tottenham piuttosto che il Siviglia il Valencia o il Rubin Kazan. La scuola si fa per gradi e poi il Chelsea l’anno scorso vinse l’Europa League e non credo gli fece tanto schifo la cosa. E fra l’altro vincere l’Europa League consente anche di sfidare il Campione d’Europa nella supercoppa Europea. Si parte per vincere sempre in ogni competizione , questo deve eseere lo spirito della Juve. Tutto è prioritario non si scarta niente.

Ultima cosa la finale di Europa League si disputerà nel nostro stadio. Ora a quelli che pregano di uscire velocemente da questa coppa per puntare tutto sullo scudetto, voglio solo dire che forse non hanno considerato il fatto che magari in finale ci possono finire i viola o i laziali o i napolisti. Bo, sappiatelo. Poi se a voi piace farvi alzare una coppa in faccia in casa vostra da siffatti personaggi accomadatevi pure. Io ci penserei.

Anvedi quanto segna Nando?

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Articolo di Alessandro Magno

 

 

Juventus – Udinese è stata una partita che ha raccontato molte cose. Intanto una buona Udinese con un modulo italiano e catenacciaro, ma funzionale alla partita che intendevano fare e che per poco non dava i suoi frutti. Un ottimo Buffon, superlativo nelle parate e stoico nello stare al freddo in maniche corte a 3 gradi ( ma chi te lo fa fare), ha impedito che le ripartenze micidiali dell’Udinese ci giocassero brutti scherzi. Barzagli dal canto suo  ha contribuito e non poco. Elegante ed efficace come sempre. Mi piacerebbe un giorno che il 6 lo indossasse lui, quanto sarebbe giusto? E quanto è giusto che la Juve non ritiri nessun numero di maglia dalla scena?

E’ stata anche la partita dei bambini allo stadio al posto degli Ultras e al posto delle famiglie che avevano pagato il posto. Perchè nessuno lo dice ma era chiusa anche la Nord  dove non ci sono gli Ultras. Questa dei bambini sarebbe anche una buona cosa , piacevole da vedersi, se non fosse che al solito ci si fa della retorica e ci si montano delle polemiche. La Gazzetta dello Sport sottolinea come i ragazzi gridavano ”merda” ai rinvii del portiere udinese. Strano come se ne siano accorti ieri sera, in quanto è una pratica diffusa in tutti gli stadi a tutte le partite. Forse intendono squalificare anche i bambini. Strano come non si occupino con lo stesso zelo degli incidenti fuori dallo stadio di Bergamo fra ultras atalantini e romanisti. A già non c’è di mezzo la Juve. Altra menzione per le polemiche la dobbiamo fare al Corriere dello Sport e al suo direttore inconsolabile nel suo pianto post domenicale. E diamogli lo scudo a tavolino alla Roma e non se ne parla più dai. Poi non vende i giornali dite? Direttore inconsolabile di questa Roma ancora penalizzata dall’arbitro per un rigore per fallo di mano che a mio parere non c’è e un gol annullato per fuorigioco che pare proprio esserci. Anche questi non mi pare che dopo Livorno Juventus, quando è stato negato un rigore nettissimo per fallo di mano alla Juventus sullo 0-0, hanno parlato di Juve penalizzata. Così come non mi pare quando fanno la conta dei torti subiti ci mettano dentro anche i rigori regalati che hanno preso contro Inter e Napoli. Almeno quando contate contate giusto. Giusto per essere credibili.

Ma torniamo a noi. E’ stata una partita dove l’assenza di Pirlo s’è fatta sentire eccome. Non si può giocare senza Pirlo come se Pirlo ci fosse. In questo Mozart è insostituibile. Conte avrebbe dovuto cambiare modulo subito. Fortunatamente c’è arrivato e udite udite ha provato negli ultimi 15 minuti il 4-3-3. L’avrei fatto prima, ma come detto meglio tardi che mai. E per non farsi mancare niente Conte ci stupisce tutti rinunciando a far entrare il suo cocco Vucinic per far entrare Quaglia, uno che non è certo nelle sue grazie. Ottimo, era la scelta giusta. Non che Vucinic non poteva servire a trovare qualche varco per carità , in questo Mirko è insuperabile, ma Quaglia ha colpi balistici imprevedibili ha il tiro da fuori che serve quando di fronte hai 10 giocatori in area e soprattutto ha la capacità di entrare subito in partita. E’ il cambio che mi auspicavo. Non ci avrei giurato che lo faceva Conte ma lo ha fatto e bisogna dirgli bravo.

E’ stata la partita di un Tevez encomiabile e indomabile come al solito ma soprattutto di Fernando Llorente l’uomo della provvidenza. Lui con questi occhi di ghiaccio e questa faccia da film western. Lui che qualcuno in TV ha paragonato a Charles (e Tevez a Sivori). E no ragazzi qui arrivate tardi. L’ho fatto io per primo e mi voglio prendere i meriti. C’ho messo la faccia e potevo fare una figura di merda. Llorente non è un top player non è un giocatore da pallone d’oro, ma è tanto, tanto, tanto utile. Protegge la palla come pochi e sa dialogare con gli altri. Ha aperture di gioco e passaggi da trequartista e soprattutto ha il Killer instinct che non deve mancare a una punta. Fa gol pesanti  che danno punti. Non è elegante da vedere? E chi se ne frega. Pippo Inzaghi sembrava l’anticalcio eppure ha fatto un mucchio di gol. Vamosa Nando . Anvedi quanto segna Nando?

Juventus-Udinese – Domenica 1 dicembre 2013 – ore 18,30 Torino Juventus Stadium

Juventus-UdineseScritto da Cinzia Fresia

Rieccoci alle prese con il campionato, dopo il mercoledì di Champions eccoci qua alle prese con la neve a preparare la partita di domani in un insolito orario delle 18.30, sempre domani pomeriggio a causa della squalifica dei gruppi di tifo organizzato, le curve ospiteranno i bambini delle scuole calcio e relativi famigliari, un’idea  sostenuta dal Presidente Andrea  Agnelli e dal direttivo della Juventus tutto, iniziativa benedetta dal Comune di Torino a cui ha concesso il patrocinio all’iniziativa “Gioca con me .. tifa con me” saranno presenti 9500 ragazzi.

Nel frattempo l’allenatore Antonio Conte dovrà impostare una squadra senza la disponibilità di Lichsteiner, Isla, infortunati e Asamoha squalificato, ma  si prospetta  un rientro di Barzagli i cui segnali sembrano di positività. Come sta l’Udinese? direi bene vista la vittoria contro la Fiorentina di domenica scorsa, ma  un po’ meno buona è la  posizione in classifica: metà verso il basso.

La squadra del Friuli è un’altra “brutta bestia” non solo per la Juve ma un po’ per tutti, guidata da un allenatore che sa il fatto suo e con la presenza di un bomber come Di Natale se in giornata può “guastare le feste” a chiunque.

La Juventus da ora in avanti finchè non incontra la Roma, sebbene prima in classifica non può permettersi di perdere punti, perciò dovrà vincere se desidera mantenere il primato in campionato e tenere a bada la Roma che è sempre a due “passi” dalla vetta.

 

 

 

Livorno – Juventus 0-2 . Sintesi e interviste a Buffon e Conte

http://www.dailymotion.com/video/x17kw9m

Juventus: una società assente e lontana dai tifosi.

Juventus president Andrea Agnelli (L) an

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Non mi sono mai piaciuti i cori contro, preferisco fare il tifo per la mia squadra. Non mi sono mai piaciuti e spesso quando mi capita di stare allo stadio non vi partecipo quando si alzano. Specie se sono cori contro qualcuno che è morto. Non mi piace quando gli altri lo fanno sull’Heysel e di conseguenza io mi regolo così. Va altresì detto che pero’ questi cori ci sono sempre stati. Va altresì detto e affermato senza paura di essere smentiti che noi siamo la tifoseria più insultata d’Italia. Quindi è difficile comprendere questa norma per la discriminazione territoriale. Una norma che di fatto protegge solo e soltanto una tifoseria: quella napolista. Detto questo la norma c’è e i nostri tifosi sbagliano a continuare a cantare di questi cori, visto che poi siamo solo e soltanto noi, quelli puniti. Nello specifico poi di Juventus – Napoli il tutto è grottesco. Le curve della Juventus sono state squalificate, la curva del Napoli no, nonostante ha fatto veramente di peggio, dando il peggio di se (settori distrutti, lancio di urina, di feci e di rubinetti sul pubblico avversario causando 4 feriti). Mi viene da fare due considerazioni. La prima è che forse gli ultras della Juve non devono più fare cori ma mettersi anche loro a lanciare di tutto che magari la Juve e la federazione son più contente. La seconda è che i Napolisti sono più protetti e tutelati loro dalla FIGC che i panda dal WWF.

In tutto questo gli ultras della Curva Sud e non solo loro, si aspettavano un minimo di presa di posizione della FC JUVENTUS in loro difesa. E anche in propria difesa. Nulla. La società, in occasione di questa partita, si fa distruggere puntualmente un settore del proprio stadio, e non batte ciglio. La stampa definisce teppisti il pubblico pagante e abbonato della Juventus e loro niente. Ci squalificano due curve, già pagate dagli abbonati per quelle partite e loro ancora niente. Qualcuno avanza la brillante idea si riempire la curva di bambini…… ooooooh che amore …… che gran cazzata. Va prima ricordato che i bambini oltre gli 8 anni la Juventus li fa pagare, e che quelli sotto gli 8 anni se ti presenti ai tornelli li fanno entrare gratis, ma non gli danno neppure un posto a sedere. Te li devi tenere in braccio o andare a occupare un posto vuoto. Va altresì detto che per le partite importanti il ridotto, cioè il biglietto under 14 spesso costa 35-40 euro, una cifra che in altri stadi magari si entra in due adulti. Come va detto che quando compri i biglietti non è prevista nessuna agevolazione ai minori per far sì che tu possa prendere senza discussioni due posti vincini. Io ho due figli e mi è capitato di vedere la partita io con uno in una fila e mia moglie con l’altro in un altra fila. In uno stadio pieno di gente. Dove puo’ sempre capitare di tutto. E questa è l’attenzione che la società Juventus riserva ai bambini e alle famiglie. Ora facciamo entrare 5000 bambini in una curva?

E poi i bambini allo stadio in occasione della squalifica, chi li accompagna ci vanno da soli? E vi pare una cosa fattibile? Oltretutto con che criterio saranno scelti, saranno scelti fra i figli dei Vip che già non pagano mai una mazza o saranno i figli dei ”teppisti”, visto che i genitori ”teppisti” hanno pagato l’abbonamento (salato) per quei posti. Fra l’altro ce li vedo in curva nord i teppisti, ma ci siete mai stati? Allora adesso cos’è tutta questa ondata di buonismo becero e a buon mercato? Perché la Juve che ci tiene tanto ai bambini non li fa entrare a Juventus – Real Madrid e ci riempie una curva al posto dei ”teppisti”, invece di vendersi quei biglietti a 70-80 euro a persona? Anzi a teppista. Tutti gay ma col culo degli altri pero’. Poi Conte chiede la bolgia. Si la chieda ai bambini la bolgia. E un solo coro si alzerà – Il coccodrillo come fa?.

Juventus – Real Madrid. Questo bicchiere mezzo … ?

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Articolo di Alessandro Magno

 

Ho atteso parecchio prima di inizare a scrivere. Questa partita di ieri sera suscita in me diversi sentimenti e considerazioni contrastanti. La prima questione che mi sono posto a riguardo dei commenti piuttosto entusiasti per la prestazione, in verità assai degna, è se questi commenti sarebbero stati dello stesso entusiasmo se poi il Galatasaray non avesse perso a Copenaghen. Francamente non credo. Non credo che si sarebbe visto di buon occhio un altra occasione persa, perchè la sensazione così a distanza di molte ore, è che si potesse vincere. L’altra considerazione, diciamo non propriamente ottimistica è la seguente: sento molti parlare di vincere le prossime due gare come una cosa praticamente già quasi certa e non come una cosa al limite, fattibile; voglio ricordare a tutti che la Juve in questo girone di Champions non ha ancora vinto una sola partita, ottenendo una sconfitta e tre pari e che non vince in Champions dalla partita con il Celtic dell’anno scorso. Totale partite senza vittorie 6. Quindi non è che siamo così prodighi di vittorie da considerare le prossime due gare una botta di vita. Sicuramente non lo sarà la trasferta a Istanbul. Bisogna volare basso. Non faccio del pessimismo che non è da me, ma cerco di esser realista.

Venendo alla prestazione, è indubbio che la Juve ha disputato una buona gara. Ora dipende dai punti di vista se è più giusto considerare una prestazione buona perchè si è giocato alla pari contro il Real Madrid e lo si è messo in difficoltà, come gli stessi Casillas e Ancelotti hanno ammesso, oppure se considerarla una prestazione così così, visto che il Real non è che avesse questa gran voglia di vincere e neppure sembrava così terribile. Real che poi nel secondo tempo quando ha accelerato un poco, ci ha messo seriamente in crisi, segnando due gol e andando vicinissimo a un terzo (traversa di Xabi Alonso). Allora forse devo pensare che la Juve è certamente una buona squadra ma non ancora ottima. Una squadra buona per il campionato italiano ma ancora non veramente pronta per l’Europa. Insomma che questo è il nostro massimo attuale: arrivare a giocarsela alla pari con il Real Madrid seppure con un certo timore reverenziale o complesso di inferiorità che dir si voglia.

Io ho visto ad esempio, una certa mentalità combattiva, soprattutto nel primo tempo ma ho visto anche tanta paura di perdere. Nei commenti ho sentito paragoni con la Juve di Ranieri e che la stessa aveva fatto meglio di questa contro il Real. Ma quella Juve aveva ancora giocatori ”Europei” e ”Mondiali” come Del Piero, Nedved, Trezeguet o compagnia bella, mentre questa Juve di quel livello pare avere solo Tevez. Lo stesso Buffon, senza volerlo incolpare di nulla per i due gol presi, pare ormai un portiere normale ed è dall’ inizio di questo campionato che prende gol normali da portiere normale. I salvataggi miracolosi, quel tenerci ”in partita” come faceva una volta, sembrano un lontano ricordo. C’è Vidal che sta lavorando per raggiungere certi livelli, però davvero i giocatori di caratura internazionale, quelli che poi quando a tutti tremano le gambe a questi viene ”la cazzimma” si contano davvero sulle dita di una mano. Devo dire che pur considerando la prestazione ottima di Caceres (salvo l’errore), di Vidal e di Pirlo, ritengo che il migliore in campo sia stato Pogba. Probabilmente per indole personale e sfrontatezza giovanile, uno che ha affrontato il Real Madrid come dovesse affrontare il Cazzimperio. Per lui ieri non faceva alcuna differenza.

Ho visto un Conte che ha ”vissuto” in modo forse eccessivo la partita e qualcuno dice che ha condizionato Caceres nel passaggio sbagliato, anche se nelle interviste ha smentito. Il modulo poi ad esempio, questo tanto ventilato 4-3-3 non c’era o era solo sulla carta, se non una vera e propria montatura per gettare fumo negli occhi agli avversari. Abbiamo giocato con un 4-5-1 con Tevez encomiabillissimo a fare l’ala e a volte il terzino.  La Juve col coltello fra i denti l’ho vista solo a tratti e quasi esclusivamente nel primo tempo. A volte sembrava più la paura di scoprirsi che quella di offendere. Il primo tempo, nonostante diverse conclusioni nostre, è finito con un possesso palla del 50% a testa. Buona la prova di sacrifico di Llorente, buona anche la prova da terzino (che non è un terzino) di Asamoah e del già citato Caceres che avevano difronte due dei giocatori più forti e più veloci del mondo: Bale e Ronaldo.

Devo dire in tutta franchezza, e penso che lo stesso hanno fatto molti di noi, ieri si è passati dall’illusione di poterla vincere, alla paura di perderla e di brutto. Alla fine quando il Real negli ultimi 5 minuti faceva una ”penosa”, ma a loro utilissima melina, alla nostra squadra stava benissimo il pari e si vedeva, e non so dirvi se questo sia giusto o meno. Probabilmente devo dire che anche da casa e sugli spalti a quel punto stava bene il 2-2 e il rimandare ancora per l’ennesima volta il discorso qualificazione alle partite che verranno. Ripeto: non so dirvi se questo sia veramente giusto o meno.

Una partita dove si sono viste cose molto buone e altre meno buone. Ai ragazzi non gli si può rimproverare probabilmente nulla se questo è il loro massimo. Si parlava oggi del se puntare alla qualificazione o al campionato o all’Europa League. Io punterei a quello che viene senza fare tanti pronostici. La prossima volta vorrei vederli solo più arrembanti e fare meno calcoli. La storia insegna che per vincere questa Coppa bisogna giocarsele tutte e non far calcoli. Speriamo iniziamo a farlo dalla prossima partita.

Parma – Juventus 0-1 Sintesi.

http://www.dailymotion.com/video/x16q4h1

Parma-Juventus sabato 2 novembre 2013 ore 18 Stadio Tardini – Parma

imageScritto da Cinzia Fresia

Rieccoci qua, questa volta in trasferta, la “nostra passeggiata di salute ” continua a Parma, non davanti ad un piatto di prosciutto crudo e parmigiano, ma di fronte ad una fazione sempre molto insidiosa e piuttosto minacciosa, vista la presenza di Amauri che considerati  i pregressi, non vedra’ l’ora di dare una bella lezione alla Juventus, e a coloro che l’hanno allontanato.

La Juventus d’ora in avanti si trovera’ a giocare tutte piccoli finali, perche’ gli ordini sono di vincerle tutte, in questo frattempo la Roma ha festeggiato la decima vittoria consecutiva, e non intende arrestarsi.

 

quindi domani occhio  all’orgoglio delle secondarie e soprattutto occhio agli ex. Attualmente, con un Tevez alle stelle, non mi preoccuperei, un uomo solo non basta, i suoi compagni dovranno affiancarlo, per poter reggere il ritmo delle altre 2.

i ragazzi di Conte forse ora ci credono, ma per puntare al campionato occorre non sbagliare.

 

 

 

 

 

Juventus – Catania 4-0. Sintesi.

http://www.dailymotion.com/video/x16mb7l

Tutto intorno a Tevez

 

 

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Scritto da Cinzia Fresia

Un raggio di sole in questo cielo plumbeo di Torino ha illuminato lo Juventus stadium questo pomeriggio la Juve, targata Tevez-Pirlo,  e’ riuscita dominare in entrambi i tempi un Genoa la cui inferiorita’ non ha offerto spazio all’immaginazione. Questa volta ha funzionato tutto, e la Juventus pareva aver recuperato quel po’ di forma che le ha permesso di vincere a Torino davanti il suo pubblico.

La squadra andata a riposo sopra di due gol, come accaduto a Firenze, non si e fatta rimontare, ha gestito il vantaggio trionfando, riconciliandosi con i tifosi e con l’allenatore. Una partita condotta dalla Juve in entrambi i tempi, il Genoa salvo un tiro, ha subito gli assalti della Juve che avrebbe meritato di segnare di piu’ del 2 a 0.

Tutto intorno a Tevez:

Non c’ e’ bisogno di dirlo, perche’ lo vedrebbe anche un cieco, che l’attacco della Juve ruota intorno a Tevez, ed e’ giusto in quanto l’attaccante dimostra di saperci fare anche nella gestione del gioco, insieme al lavoro di Pirlo e Vidal, il gruppo si propone perfettamente allineato.  Ovviamente, il tutto deve funzionare anche con le squadre piu forti e determinate, se si vuole essere competitivi per campionato e Champions.

Pogba: E’ bravo e forte, la sua carica fisica e velocita’ sovrasta l’avversario, peccato che non sappia ancora essere determinante spesso al momento buono si perde, ed e’ cio’ su cui deve lavorare per completare il suo percorso.

Conte: Una vittoria, una conferma circa un lavoro che dopo due partite disastrose, fa intravedere un raggio di sole, gli occhi non sono piu’ tristi, e lo sguardo e’ fisso, diretto ai giocatori.

Quest’anno Conte e’ molto imprevedibile, fino adesso non ha esternato molto, almeno fino a stasera: ai microfoni di Sky, si e’ presentato e senza peli sulla lingua prendendo distacco dalla stampa e da dichiarazioni che lo vedrebbero lontano dalla Juve, Conte ha aggiunto che non esistono incompatibilita’ tra lui e la dirigenza se non differenti vedute, episodi normali ricorrenti in ogni rapporto di lavoro dove ci si rispetti. Beh .. la questione ci rasserena, in verita’ le critiche sono partite proprio da lui. E’ lui che ha criticato le iniziative di mercato dei suoi dirigenti, e’ sempre lui che ha dichiarato che l’allontanamento di Giaccherini e Matri, avevano rinforzato altre squadre, Conte ha asserito la totale estraneita’ circa confronti pesanti con il ds Marotta.

Per il momento abbiamo messo una toppa al giocattolo che ha ripreso a funzionare, una vittoria forse dice poco ma contribuisce ad aumentare quell’ottimismo che non dovra’ mancare se si vuole essere competitivi  sugli obiettivi da raggiungere.

 

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