Juve-Napoli, una sfida fuori dal campo.

 

di eldavidinho

 

Quella tra Juve Napoli è una sfida che si gioca già da due settimane fuori dal rettangolo verde, perché quello che andrà in scena sabato pomeriggio allo Juventus Stadium è solo l’atto pratico, conclusivo, di una sfida più di rivalità che di “campo”. Lì, solo quest’anno il Napoli si presenterà alla pari con noi sfidandoci da primi in classifica in concomitanza e con una squadra che, limitandoci solo all’attacco, presenta giocatori da grande squadra in grado di fare la differenza. Diversamente dalla Juve che riesce a mandare a segno sempre tutti i giocatori attivi presenti in rosa, Mazzarri e tutti i napoletani s’aspettano che la maggior parte dei gol arrivino dal trio Cavani, Hamsik, Pandev (Insigne). Per il resto, il Napoli è una squadra solida che gioca di rimessa (sfruttando spesso il fuorigioco che non esiste su rimessa laterale…), dietro la linea della palla, arroccata in difesa ma pronta a ripartire con contropiedi micidiali per poi soffrire per 90 minuti senza attaccare. Sino ad oggi, 14 gol fatti (di cui 0 su palla inattiva) in campionato e 3 subiti, una media di possesso palla del 52%, 82,1% di passaggi riusciti, 52% dei contrasti vinti, una media di 5 tiri in porta a partita ed un gioco che si basa su passaggi corti e vicini tra i giocatori di reparto con baricentro basso e squadra che s’allarga e si apre repentinamente attaccando le fasce e servendo centrocampisti d’inserimento e attaccanti che prendono d’assalto l‘area di rigore quando si sviluppa l’azione. La Juve, dal canto suo, arriva anch’essa all’appuntamento con 19 punti conquistati in sette gare, frutto di sei vittorie e un pareggio. 17 gol fatti e 4 subiti, marciando con un ritmo impressionante e se i 2,71 punti di media collezionati a partita finora non sono un record, poco ci manca. Il Napoli ha mantenuto inviolata la propria porta nelle ultime tre gare in Serie A. Numeri. Nel totale dei 151 precedenti fin qui disputati, la Juventus ha ottenuto 69 successi, 49 pareggi e 33 sconfitte; ha realizzato 231 gol, subendone 168. L’ultimissimo precedente in campionato è risalente al 1 aprile, con il 3-0 ottenuto in casa dall’armata di Conte alla 29^ di campionato. Nell’occasione i marcatori furono Bonucci, Vidal e Quagliarella. Anche per ricercare l’ultimo pari basta rovistare nel campionato appena concluso, con lo spettacolare 3-3 maturato al San Paolo di Napoli il 29 novembre 2011. I marcatori della gara furono Hamsik e (due volte) Pandev per gli azzurri; Matri, Estigarribia e Pepe per la Juve. Una tripletta di Cavani il 9 gennaio 2011 regalò il successo per 3-0 al Napoli, ultima vittoria ufficiale ottenuta ad oggi dai partenopei a Napoli. L’ultima vittoria del Napoli a Torino, invece, risale al 31 ottobre 2009, 3-2 in rimonta: 35′ p.t. Trezeguet (J), 9′ s.t. Giovinco (J), 14′ s.t. Hamsik (N), 19′ s.t. Datolo (N), 37′ s.t. Hamsik (N).

Tra i precedenti in Coppa, c’è quello in finale di Supercoppa Italiana giocata l’ 1 settembre 1990 e stravinta dai partenopei: 5-1 il risultato al 90′ di gioco, con Careca (2), Silenzi (2) e Crippa sul tabellino dei marcatori azzurri ed il neo-acquisto Roberto Baggio a realizzare la rete della bandiera juventina e la finale di Coppa Italia dello scorso anno disputata all’Olimpico in cui la Juve assaporò il gusto della prima sconfitta stagionale dopo un anno d’imbattibilità e vide il Capitano Alessandro Del Piero indossare per l’ultima volta la maglia bianconera. Un rigore negato a Marchisio e un arbitraggio scandaloso quello del quartetto Brighi (Niccolai, Copelli)/Bergonzi. Ultimissimo precedente, però, è la finale di Supercoppa di Pechino che ha portato dietro di sé strascichi maggiori: ricorderete le espulsioni di Pandev, Zuniga e Mazzarri, la protesta del Napoli e la diserta della premiazione ordinata da De Laurentiis, deferito qualche giorno fa “per aver dato disposizione di non far partecipare la propria squadra alla cerimonia di premiazione della Supercoppa di Lega 2012-13, e per aver espresso pubblicamente rilievi atti a ledere il prestigio del Direttore di Gara”. Per non dimenticare la pagliacciata (perché tale è) dei tifosi napoletani che nelle scorse settimane fecero causa proprio a Mazzoleni attraverso un legale di Bergamo e per la sfida di sabato pretendono che sia designato un arbitro straniero. Roba da pazzi.

Polemiche e sfida fuori dal campo che, dicevo, non si sono fermate e, anzi, sono sfociate a Coverciano in occasione del ritiro della Nazionale visto che 13 giocatori azzurri e 16 bianconeri sono stati in giro per il mondo con le rispettive squadre. Mazzarri si è lamentato soprattutto per i sudamericani (Cavani, Campagnaro, Fernandez, Vargas e Zuniga) impegnati oltreoceano, con il Matador che torna a Castel Volturno solamente 48 ore prima della sfida di Torino. Ma ha tenuto banco la telefonata tra Prandelli e Conte per stabilire l’allenamento differenziato degli juventini visto che nella nazionale italiana gli unici due napoletani sono Maggio e De Santis con De Laurentiis che si è subito precipitato a chiamare Abete. Per non parlare della polemica sul mancato utilizzo di Buffon in Italia-Danimarca e la sostituzione a cui ha dovuto ricorrere Marchisio per un infortunio alla spalla, naturalmente una messa in scena per i napolisti. Ma una domanda da fare mi sorge spontanea: se Buffon fosse rimasto a Torino, per quale motivo non avrebbe dovuto allenarsi nella settimana che porta a Juve-Napoli se non per un infortunio? Patetici. Vidal e Pandev, espulsi nelle partite disputate con le rispettive nazionali, però, sono tornati ad allenarsi in anticipo. Questo dà l’idea di cosa sia Juve-Napoli con i giocatori disposti a “cercare scorciatoie” per abbandonare il proprio ritiro e concentrarsi sull’impegno del weekend.

Ma tornando ai “sospetti napoletani” e agli infortuni, il nostro bollettino non è dei migliori: Buffon soffre realmente un’infiammazione dell’adduttore lungo della coscia sinistra e la situazione è da monitorare, Marchisio, per fortuna, non ha riportato lesioni alla spalla malconcia e sabato dovrebbe esserci sicuramente. Le novità sono la febbre di Vucinic e l’affaticamento ai muscoli posteriori della coscia sinistra di De Ceglie.

Mazzarri ha tutti gli uomini a disposizione, unico dubbio Britos. L’uruguaiano ha recuperato dall’infortunio alla coscia ma continua la sua tabella di recupero e svolge ancora allenamento differenziato sul campo. Sarà dunque il tecnico a valutare una sua eventuale convocazione per la sfida di Torino, ma al momento dovrebbe essere Gamberini a completare il terzetto difensivo con Campagnaro e Cannavaro.

Nelle fila bianconere, invece, rientra Bonucci nel pacchetto arretrato dopo la squalifica, a centrocampo ballottaggio sulla fascia destra tra Lichtsteiner e Isla. In mezzo al campo Vidal, Pirlo e Marchisio, mentre in avanti Vucinic potrebbe essere affiancato da Quagliarella. Infine da verificare la condizioni di Giovinco oltre che dei già citati Vucinic, DeCeglie, Buffon e Marchisio.

Finalmente, ci sarà sold out. Quello vero al quale siamo stati abituati. La Sud ha deciso di “sospendere” la protesta in vista della sfida di sabato e del ridimensionamento dei prezzi attuato dalla società per i prossimi impegni di Champions. Non si può fallire. Arbitrerà il mio concittadino Antonio Damato, arbitro giovane, emergente ma poco fortunato con la Juve. Anche in quel 2-3 di 3 anni fa, a Torino, contro il Napoli, alle 18 del sabato pomeriggio, c’era lui. Forza Juve.

“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94

  1. Alessandro Magno

    Mi auguro di vincere non per la classifica che ritengo a questo punto ancora non determinante ma proprio perchè i napolisti sono insopportabili.

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