8 marzo 2017 Festa della Donna : Juventine d’assalto.

Scritto da Cinzia Fresia

 

Juventine d’assalto: Il blog di Alessandro Magno incontra Angela Gigante

“Ciao Angela, parlaci un po’ di te ..chi è Angela Gigante?”

Semplicemente una donna, una moglie, una mamma, una suocera, una nonna, ma non necessariamente nell’ordine e, quando gioca la Juve, non ce n’è per nessuno.
Ormai lo ha capito anche la mia nipotina, che, molto carinamente, quando gioca la Juve e lei è da me, va a vedersi i suoi programmi preferiti in cucina sul piccolo vecchio televisore del secolo scorso… e suppongo anche il mio cane perché si piazza nella cuccia e resta lì in attesa che io smetta di “parlare col televisore”. All’inizio era un po’ spaventata dai miei urli e dai miei salti, ma da quando ha capito che il bacio che le do è di gioia, sospira e si riarrotola sul suo cuscinone.
Calcisticamente sono cresciuta in una famiglia di granata; mio nonno mi parlava male di Sivori ed io andavo a rubare il giornale e leggevo gli articoli che parlavano di lui sdraiata sotto al tavolo.
All’epoca le bambine portavano i calzettoni bianchi ed io li avevo quasi sempre arrotolati come li portava il mio mito e nonna strillava “Tirte su sti caussett, t’asmie Sivori!”(dal Torinese all’italiano: tira su quei calzini, sembri Sivori). Lei lo intendeva come insulto, io no!
Ho studiato all’istituto d’Arte e sono diplomata in Arti Applicate; ho insegnato Educazione Artistica x 2 ore circa ad una banda di scavezzacollo ed ho capito che i ragazzini non facevano per me. Difatti dopo la prima figlia ho chiuso “baracca e burattini” e ho preferito addomesticare i gatti. Mi è rimasto il soprannome di Signorina Rottermayer per la mia intransigenza, che molto carinamente mi ha affibiato proprio la mia bambina. Ancora oggi che ha 37 anni me lo ricorda spesso e volentieri.

“Tu hai visto molte Juventus, qual’è la tua? O tutte ti sono appartenute almeno un po’?”

Come si dice sempre “Gli uomini passano, la Juve resta”. Ogni volta che un giocatore dei miei preferiti se ne andava, o meglio la dirigenza sceglieva di far cassa vendendolo, ero molto dispiaciuta, ma ne arrivava subito un altro a prenderne il posto. La squadra è e sarà sempre la cosa più importante.
Due sono gli uomini in bianconero che ho amato alla follia; ho iniziato con Omar Sivori ed ho concluso con Alex Del Piero. Ammetto di aver pianto come una bambina quando è morto Sivori e quando Alex ha fatto il giro del campo a Bergamo. In mezzo ci sono stati Scirea, Cabrini, Zoff, Salvadore, Morini, Anastasi, Furino, Ravanelli, Tacconi, Vialli, Pessotto, Tacchinardi, Causio, Bettega, Platini, Zidane, Ferrara, Deschamps, Davids e Pirlo.
Un discorso a parte lo devo fare per i 5 samurai che sono scesi in B: Buffon, Camoranesi, Del Piero, Nedved e Trezeguet. Non potrò mai dimenticare la loro scelta e gliene sarò sempre grata.
NEL MIO CUORE, NESSUNO COME LORO MAI!

“Calciopoli, una ferita ancora aperta, ma perchè la Juventus deve sempre essere lei a pagare, a soffrire, ad essere accusata di fatti non di sua responsabilità, condannata ad essere sempre colpevole quando non lo è ?”

Il caso Calciopoli l’ho vissuto, come si suol dire, con la bava alla bocca. Non capivo, non potevo credere, non volevo credere. E così ho iniziato a seguire giornali, libri, interviste; mi sono sciroppata tutto il processo di Napoli e ho cercato di capire le voci che circolavano in città circa le liti tra i “cuginastri”e la scalata di Andrea con Moggi e Giraudo al vertice della società, che sarebbero state la causa principale della svalutazione della mia squadra del cuore.
Non posso esser certa che siano vere o che siano solo voci che gli ultrà han messo in giro per non morire di rabbia o per evitare casini grandi come case causate dai più facinorosi.
Per certo c’è quel 1° luglio del 2006 quando con altri migliaia e migliaia di juventini, che arrivavano da ogni dove, scendemmo in piazza per protestare, per ribadire che la Juve siamo noi.
Ci venne chiesto di non citare Moggi, ma di schierarci a favore di Pessotto, che lottava tra la vita e la morte, di gridargli tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza. Anche se molti non erano assolutamente d’accordo così fu, e non ci furono schermaglie neppure con quei quattro facinorosi granata che ci aspettavano vicino al Filadelfia: qualche slogan e nulla più.
Però quel giorno ho rischiato di lasciarci le penne per un’insolazione coi fiocchi; a mezzogiorno c’erano almeno trentacinque gradi a Torino e la bottiglietta d’acqua che mi ero portata finì ben presto e dei “turet” tipici di Torino neanche l’ombra in quella parte di città, neanche una fontana, neanche un negozio aperto.
Ad un certo punto ho sentito le gambe farsi deboli e faticavo a camminare, uno strano sudore ghiacciato scendeva dal viso. L’asfalto era diventato un fuoco. Per fortuna una camionetta della Polizia è stata la mia salvezza. Devo avergli fatto pena mentre chiedevo un po’ d’acqua, e devono aver pensato che una madre così sopra le righe come me in quel momento non l’avrebbero certo voluta. Ma tant’è, qualche follia per ribadire che la Juve per noi era pulita si poteva e si doveva fare. In quel periodo ho visto juventini nascondersi come l’apostolo Pietro quando gli chiesero se era amico di Gesù; poi son risaliti sul carro.
Purtroppo ancora oggi, appena c’è qualche scivolone o qualche partita persa o un gioco da bambini dell’Oratorio non si vedono più; senza parlare di quando si entra nel discorso Calciopoli.
Son sempre convinti che se ci hanno mandati in B qualche cosa di sporco c’era. Io no, moggiana ero e moggiana son rimasta.
Purtroppo certe insinuazioni sono la nostra condanna; è l’invidia, come la volpe e l’uva, non la si riesce a prendere allora è acerba. Non riescono a batterci sul campo allora siamo favoriti dall’arbitro. Poco importa che poi si possa dimostrare che non è così, che gli arbitri sono uomini e come tutti possono sbagliare, poco importa che alla fine ci sono errori un po’ per tutti. La colpa è sempre della Juve che ruba…

“Parliamo di Allegri il nostro attuale allenatore molto discusso, una parte di tifoseria non è mai stata contenta nonostante i risultati positivi, tu che ne pensi di questa gestione?”

Non si può contestare un allenatore che è primo in classifica con 7 punti di vantaggio sulla seconda, in ottima posizione in Coppa Italia ed ha superato brillantemente il girone di Champions.

Certo il suo gioco è iniziato ad essere un pochino spumeggiante solo recentemente col 4-2-3-1 ma a volte è ancora un po’ attendista, mette in campo calciatori che personalmente lascierei in curva a fare il tifo, ma se si vince lo posso anche perdonare, in fondo in campo scendono i calciatori.
Quando è arrivato però ero un po’ interdetta anch’io; passare dallo juventinissimo Conte ad uno pseudo milanista non era facile da digerire.

“Conte .. si è comportato male secondo te?”
Bhè non è facile accettare di non avere i giocatori richiesti, pensare di non riuscire più a vincere per mancanza di stimoli. Lui ci ha sempre messo la faccia, certo che girare i tacchi il primo giorno del raduno e lasciare tutti in braghe di tela non è stato assolutamente un bel gesto.
Ma ho digerito l’abbandono di Zambrotta e Cannavaro nel 2006, digerirò anche il voltafaccia di Conte.

“Si mormora… che sia in arrivo un nuovo allenatore, chi ti piacerebbe arrivasse, oppure sarebbe in realtà opportuno che Allegri rimanga ad ottimizzare una squadra forte in Europa?”
Se vincessimo tutte le competizioni in cui siamo ancora in gara, sì potrebbe anche pensare di lasciar andare Allegri in Inghilterra e ricominciare un altro ciclo vincente con un altro allenatore.
Se non vincesse nulla o solo lo scudetto potrebbe poi essere ancor più contestato e peggiorare la situazione spogliatoio, che già a volte non mi sembra gran che…
In ogni caso non saprei chi scegliere al suo posto. Mi piace Sousa, ma dalla Fiorentina mi sa che non ce lo lasciano. Non mi piace Sarri e poco anche Spalletti. Inoltre non trovo giusto scegliere degli allenatori stranieri per le squadre italiane. Considerato il numero di giocatori ormai “vecchierelli” servirebbe un allenatore capace di avere il coraggio di puntare sui giovani ed in ogni caso “la Juve ad uno juventino” è lo slogan migliore.

“Angela, perchè la Juventus non vince in Europa?”
Bella domanda, me la son fatta tante volte senza riuscire a darmi una risposta logica e proibendo al cuore ed al cervello di ascoltare quelle che danno gli antijuventini.
Arrivare in finale di Champions 7 volte e poi perdere sul filo di lana brucia da morire; come con l’Amburgo ad Atene con Trapattoni, le tre perse con Lippi, ma sopra tutte quella persa col Milan a Manchester. Quante lacrime quella notte!
Col Barcellona due anni fa ero arrabbiatissima solo perché strada facendo mi ero convinta che ce l’avremmo potuta fare, che quello era l’anno giusto anche se il Barça era il Barça…
Bhò, sarà la maledizione dell’Heysell come dice qualcuno.
Però in bacheca abbiamo 2 Coppe intercontinentali, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe UEFA, 1Intertoto, 2 Supercoppe e 2 Champions.
Senza contare tutti i trofei italiani che un po’ ci consolano.

“Parliamo di donne, secondo te le donne nel calcio le vedi “ammesse, ma non gradite”? O simpatici ornamenti, possibilmente non parlanti? o… ?”
Per gli uomini saremo sempre simpatici ornamenti ovunque ci sia la benchè minima possibilità di dimostrare che siamo meglio di loro. Non riuscendo a reggere il confronto ci preferiscono belle e oche, o sedute su sgabelli con le gambe in mostra. Poi qualcuna ci mette anche del suo.
Però son sempre stata dell’idea che se le telecroniste fossero donne sarebbero meno insopportabili di certi giornalisti uomini, sicuramente saprebbero essere più professionali e meno di parte, e sicuramente saprebbero fare domande più intriganti durante le inteviste. A volte fossi il giocatore intervistato alcuni di loro li manderei a stendere senza rispondere… e non faccio nomi perché sono una signora!
Però in ogni ambito lavorativo purtroppo è la stessa solfa, non solo nel calcio, ma anche nel giornalismo, nella tv, nella dirigenza delle fabbriche, in politica. Da quando la donna ha scelto di uscire dalla casa e dai fornelli è stato sempre un lavorare in salita, tripla fatica per arrivare ad un terzo di stipendio rispetto agli uomini e dimostrare quanto meglio siamo. La parità ancora non l’abbiamo raggiunta.
Forse il mio lato femminista non si è mai assopito!!!

“Tempo addietro, l’allenatore Mihailovic, dichiarò pubblicamente che le donne non devono parlare di calcio perchè non lo capiscono, meno la Damico, si è trattato di maschilismo e per “salvarsi in corner” cita la neo compagna di Buffon? Oppure ha espresso un luogo comune ancora molto radicato in quell’ambiente?”
Come detto sopra dobbiamo camminare ancora molto per dimostrare che possiamo fare qualunque cosa fanno gli uomini. Anzi dovendo seguire anche casa, figli, famiglia, il nostro compito diventa sempre più faticoso e a volte, visto che certuni non riescono a stare sul nostro stesso piano, e a seguire i nostri ritmi, ricorrono alle maniere forti ed ecco spiegato l’aumento dei femminicidi.
Mihailovic probabilmente un tantino maschilista lo è di suo, ma ha certamente espresso un luogo comune ancora radicato nell’ambiente calcistico. Non si spiega altrimenti perché ancora non ci sono guardialinee donne, arbitri donne, dirigenti donne, allenatori donne che lavorino in serie A.

“Calcio femminile, non sarebbe giusto diventasse un’opportunità di carriera al pari dei maschi? O se non allo stesso livello, uscisse dall’oblio del dilettantismo?”
Io ho giocato a pallone nei primi anni 70 quando nascevano le prime squadre di calcio femminile, c’erano diverse federazioni ed era un gran caos. Mi sono allenata con la prima squadra di Torino (Real Torino) e ho giocato diverse partite nell’allora prima serie femminile. Portando gli occhiali, all’epoca non navigavo nell’oro e le lenti a contatto costavano uno sproposito, gli allenatori avevano paura che come difensore potessi farmi male. A onor del vero forse non ero neppure un gran che ma, gira e rigira, facevo gli allenamenti e poi finivo in tribuna o nella squadra “allenatrice” che faceva partitelle di allenamento con la squadra titolare.
Un paio di anni dopo sono finita in una squadra di serie cadetta, dove però ho giocato spesso sino a quando un arbitro fifone ha fatto notare al mio allenatore che gli occhiali erano un pericolo ed è ricominciata la solita solfa. A volte partivo dalla panchina ed entravo negli ultimi minuti a risultato ottenuto. Un giorno l’allenatore invece di far entrare me, mandò in campo una ragazzetta appena arrivata in squadra, nipote di uno degli sponsor, e le disse, mentre entrava
<<Forza, vai all’attacco!>> Lei arrivata a metà campo si girò e gridò << E dov’è l’attacco?>>
Ti lascio immaginare le risate e le battutacce dagli spalti.
Non ci ho più visto dalla rabbia, ho fatto una di quelle cose che ai miei calciatori preferiti non avrei perdonato manco morta. Mi sono alzata dalla panchina e sono rientrata negli spogliatoi.
Mi sono rivestita e in lacrime ho lasciato le scarpe e la divisa sul tavolo con un biglietto con su scritto: “Così non è posssibile continuare, addio” e me ne sono tornata a casa senza salutare nessuno. Tanto dovevo studiare per il compito in classe del giorno dopo…
Quando han letto il biglietto tutti han pensato volessi fare qualche cosa di tragico e mi hanno tempestato di telefonate: allenatore, presidente, compagne, anche qualche tifoso.
Ho preferito smettere e darmi alla pittura…
Per fortuna poi c’erano ragazze come Morace, Panico, Serra. Ma in fondo il calcio femminile non è mai esploso per le stesse motivazioni che dicevamo sopra. Dove ci sono possibilità che le donne facciano meglio degli uomini, in un mondo ancora troppo maschilista, fanno in modo che non esploda e forse è meglio così. Sentire certe frasi dagli spalti ti lascia l’amaro in bocca.

“Angela, secondo te .. vinciamo qualcosa quest’anno?”
Mi piacerebbe! Scudetto, Coppa Italia e Champions. Ma come dico sempre, mai parlarne prima, porta male.
Comunque ci spero FINO ALLA FINE

Forza Juve @ngela

  1. CHAPEAU !

    Bellissima intervista e grande Angela…una Stella sulla Stella più grande della Juve. Omar Sivori.
    Bellissimo racconto, molto emozionante.

    Otto marzo, appunto, oggi Festa delle Donna.
    Scusatemi, è quello che dico sempre a mia moglie, è riduttivo festeggiarlo solo simbolicamente e solo l’8 marzo.
    La vostra FESTA dovrebbe essere 365 giorni…per tutto l’anno.
    Che poi se dite che il grano si taglia con le forbici non fa nulla, ci ridiamo sopra e basta.
    Grazie a voi…noi esistiamo.
    Saluti.

  2. Alessandro Magno

    For you Angela volevo condividerlo sul tuo facebook ma non c’è la possibilità 😉

  3. Buon 8 marzo a tutte le donne. Auguriiiiiiiiiiiiiiiiii

  4. Luigi (Sa)

    Felicissimo 8 marzo all’arcobaleno del mondo : le donne !

  5. Barone Grazie per la tua sensibilita’. Benedetto e io amiamo questa commemorazione, occasione per raccontare la nostra storia di tifosi della Juventus.

    • Grazie a voi…un saluto a Angela da parte mia.

      Ho iniziato a tifare Juve nel ’57 e fu proprio Omar Sivori a farmi innamorare della Juve.
      Poi non ti dico quando la mia mamma mi regalò tutto il completo della Juventus…giocavo con i calzettoni calati “alla cacaiola”, come scriveva il mitico Vladimiro Caminiti, per copiare Lui, il più grande di tutti. Sivori, il 10.
      Saluti

  6. Grazie a voi cari amici Juventini.

  7. Un omaggio, una carezza e un bacio a tutte le donne, dalle nonne alle neonate.

  8. Devo dire che fino a ieri ritenevo inutile e anche sorpassata l’idea di una Giornata della Donna.
    Oggi mi devo ricredere e devo, come uomo, impegnarmi di più ogni giorno, contribuire in ogni sfera e angolo della quotidianità, affinchè si possa intaccare fortemente l’inarrestabile deriva dei maltrattamenti alle donne e dei femminicidi, autentica e vergognosa piaga di questi tempi .
    Auguri sinceri a tutte le Donne, vicine e lontane.

  9. Vado per un istante O.T. e rivolgendomi agli autori mi permetto di dire che trovo sconfortante non leggere qui neppure una parola su quanto accaduto ieri, con FC Juventus attaccata nella persona del suo Presidente Andrea Agnelli in una sorta di rigurgito acido di calciopoli.

    Dopo aver sbattuto il “mostro” in prima pagina arriva a stretto giro di web la smentita del procuratore federale, notizia alla quale si accavalla quella sul co-presidente del comitato Mafia e sport della Commissione biacamerale, che dice di voler ascoltare il procuratore di Torino Armando Spataro e il presidente della Juventus.

    Prima danno del “mafioso” poi vogliono sentire che ne pensa dal diretto interessato?.. ma dico, in che razza di paese viviamo?

    • Alessandro Magno

      Gioele noi scriviamo quasi sempre di calcio giocato raramente ci occupiamo di altro se qualche amico vuole inviarmi degli scritti non sulle partite io li leggo e se mi piacciono li pubblico senza problemi noi siamo un blog cosi perche in fue siamo gia imoegnatissimi se dovessimo scrivere ogni giorno in pezzo diventerebbe un lavoro e non abbiamo proprio tempo

    • Ne parlerò domani nella presentazione Della prossima partita.

  10. Alessandro Magno

    Grande citazione quella dei 5 samurai sai quanto ci tenga anche io

  11. La gazzetta rosa tira in ballo Agnelli e i contatti mafiosi. Il tutto è decretato dalla Commissione Antimafia. Giuseppe Pecoraro Procuratore Federale è pronto ad indagare e deferire la Società Juventus. Spira aria del 2006, prepariamoci al colpo di scena. C’è la faranno i nostri eroi a togliere di mezzo chi sul campo verde dove si gioca il calcio non si riesce a debellare? Ragazzi è proprio uno schifo, il tutto si porta alla luce con la solita rosea alla vigilia di Juve Milan.

  12. Oggi 8 marzo è la festa della donna dalla nostra mamma alla nostra compagna, tanti auguri a Voi Tutte.

  13. di solito scriviamo anche di altro ma più in estate a stagione finita, X non accavallare gli articoli.

  14. Luna23

    Apprezzo molto la tua disponibiltà, la mia non era una richiesta ma solo una constatazione.

    La Juve è ogni giorno sotto attacco, belli o brutti continuano a tirarci le pietre, oltre 10 anni fa provocarono ferite sportive ancora aperte e personalmente dico basta a questa gazzarra senza fine.

    Finchè ne avrò l’opportunità sono pronto a rilanciare indietro pietra su pietra, chiunque siano i mandanti.

    Grazie per l’attenzione.

    • Gioele, ti posso assicurare che tempo fa, quando la Juventus è passata alla gestione Andrea Agnelli, abbiamo preso una posizione molto dura scrivendo come Blog un lettera aperta al neo PResidente della Juventus, che abbiamo inviato a tutti i giornali, social network ed anche emittenti televisive nazionali e regionali.
      Proprio perchè il clima di cui parli generava una serie di malcontenti che noi tifosi non riuscivamo più a sopportare.
      Di questa lettera se ne parlò molto, non dimentichiamo il periodo in Conte veniva massacrato e perseguitato da ogni parte, con cattiverie anche da quello che prenderà poi il suo posto, non dimentichiamo.
      Purtroppo il problema nella Juve è che la tifoseria è divisa. Siamo tantissimi e molto diversi e quindi anche attaccabili.

  15. SE TI METTESSI A URLARE…FORSE.

    Qualcuno forse ricorderà il 2009 quando fu smontato la tesi dell’associazione a delinquere della Gea.
    Nessuna pacca sulle spalle conciliante al Signor Moggi…però il risultato fu che Moggi era un frutto dell’albero e non l’albero.

    Poi, man mano, anche i più titubanti ma anche indecisi Juventini iniziarono a pizzare le orecchie…azz, avete sentito quello che ha detto Coppola il guardalinee sotto giuramento in tribunale ?
    Ha detto che le pressioni sugli arbitri le faceva l’????? Sotto la regia di Giacinto Facchetti ( pace all’anima sua ).
    Questo era urlato, prima da un blogger, poi man mano se ne sono accodati centinaia e poi migliaia.

    Gioele, amico mio, scusami se ti cito…vorrei dirti però…aspettiamo, vediamo il presidente Andrea Agnelli come si muove.

    Noi stiamo sempre qui…vigili.
    Ciao.

    • Caro Barone,
      Andrea Agnelli ha già risposto all’accusa, personalmente mi sono riferito alla Juve quale destinataria delle “pietre”,
      fosse stato cartone, noi tifosi gli avremmo dato fuoco, ma trattandosi di pietre devono essere rilanciate ai mittenti senza aspettare i vigili 🙂 visto che non si possono bruciare nè smaltire diversamente 🙂 😉

      Ciao.

  16. IL BUFFON A TUTTA

    In una intervista a sky:
    “Sono state polemiche fatte sul nulla e mi hanno lasciato allibito. Ciò nonostante i media mi hanno sorpreso in modo molto positivo visto che hanno ricondotto tutto all’ambito sportivo. Alcune interviste mi hanno fatto vivere momenti raccapriccianti. Non riesco ad apprezzare chi crea casi su questioni inesistenti. Tollero la polemica su cose veritiere, su cose inesistenti no. In quel caso devi stare zitto e dire che devi migliorare. Se poi l’obiettivo è far fare la panolada a Tizio e Caio, allora sei fuori strada completamente. E io non riesco ad apprezzarti né a stimarti”.

    Chissà a chi si riferiva…
    Fino alla fine.

  17. Luna23

    Facciamo ancora qualche passo indietro, fino al 2006, allora c’era lo stesso problema con la differenza che gran parte della tifoseria era all’oscuro delle trame organizzate per abbattere il potere calcistico di una Juventus troppo forte.
    Moggi e Giraudo ovvero “il fine che giustifica i mezzi”, visto che per qualche tempo hanno fatto credere a milioni di tifosi juventini che a condannare la Juventus fosse stata la consuetudine dei suoi ex dirigenti di “alterare i risultati delle partite attraverso il condizionamento del sistema arbitrale”, con l’informazione manipolata dai media e la contemporanea completa assenza di controinformazione che hanno fatto il resto. Ed è proprio sotto quest’ultimo aspetto che l’uso degli strumenti di comunicazione virtuale (come questo) presenti nel web, possono facilitare in certi casi l’unità della tifoseria juventina, vista nell’ottica di una reazione immediata ai tentativi esterni di destabilizzare la forza di una società e di una squadra troppo vincenti che non lasciano spazio alle altre, soprattutto alle milanesi.

  18. Pazzesco Barcellona qualificato.
    Vince 6-1 sul PSG

  19. Mauro The Original

    Purtroppo oggi non sono riuscito a trovare un attimo. Colgo l’occasione, anche se in ritardo, per fare i migliori auguri a tutte le donne.

    Ps: ma davvero il Barcellona ha passato il turno????

    Cioè, ormai assolutamente tutti lo davano fuori dalla Champions.

    Bruttissima notizia poiché sono la nostra bestia nera

  20. Mauro The Original

    Praticamente a partita finita il Barcellona segna 3 reti in sei minuti. A me sembra strana questa cosa. Ma nemmeno se giocavano contro i bambini dell’ asilo possono segnare 3 reti una dopo l’altra.

    E fatalità anche con il 5 a 1 sarebbe passato il PSG.
    Mah trovo la cosa molto strana

  21. Il calcio è magia.
    Il Barça è magia.
    Il Barça oggi è il calcio.

    Il resto è sport, è lavoro. E’ bieca ricerca del risultato e non della magia.

    Allegri Vattene!

    Ancor di più dopo l’impresa Blaugrana.

    Quindi si può vincere anche segnando qualche gol in più di uno o due a partita. Ci si può divertire giocando ed è possibile addirittura far divertire chi guarda.

    Certo loro hanno i campioni, ma molti se li sono fatti in casa.

    Luis Enrique da noi era “na sola” oggi è alla guida “del Club”.

    Riecheggia ancora il rumore delle polemiche ed i discorsi utilitaristici su che competizioni privilegiare o se è meglio gestire il primo od il secondo tempo e comunque bisogna risparmiarsi per…

    Ma per favore!!!

    Allegri Vattene!

    Agnelli per favore fai diventare la Juve come il Barça.

    Aspettando la superlega.

    Un saluto. Luca

    • Ciao Luca

      Che il Barça sia il Calcio non ci piove.
      Però mettetevi d’accordo: vincono i campioni o gli allenatori ?
      No perché a Roma Luisserriche ne prese sette e poi tanti ancora.

      PSG-Barcellona fu un 4-0 molto bello…i parigini erano il calcio…ieri sera sono diventati la Juventus.

      Allegri vattene lo scrissi io lo scorso anno dopo le prime due sconfitte…poi i giocatori si son messi a giocare per farmi torto…Allegri è rimasto…ora Allegri vattene mi sembra troppo tardi…oppure troppo presto per dirlo.
      Ieri sera, ho visto gente in piazza a Parigi…volevano andasse via l’allenatore…
      Ah, no mi dicono che era per la festa della donna…
      Buon giorno dall’Italia.

      • Barone.

        Contano i club.

        Perchè Allegri al Barça non lo considerano neppure.

        Poi in Italia meglio lui che Sarri.

        Allegri vattene però ci sta tutto perchè un minimo di gioco non riesce a darlo.

        E poi quel calcio brutto fatto di giro palla e minuti e minuti pallosi.

        Poi Dybala sogna il Barça.
        E cosa deve sognare il 2a0 col Crotone poi tutti a difendere per non prendere gol?

        Spero che capirai il mio punto di vista.

        PS il PSG è una squadra forte ma il suo allenatore è un pollo. Ha voluto gestire e….

        Da cacciare a pedate!

        • Eeeeehhh da mo’ che ho capito…forse odiare Allegri è una parola troppo grande, ma che tu non possa vedere Allegri a prescindere ci può stare.
          Ciao.

        • Luigi (Sa)

          … Mi permetto di intervenire in favore di Luca, che a quest’ora starà cenando in qualche delizioso ristorante cinese …
          Dai Barò, quel tuo “a prescindere” non si attacca a nessuno dei concetti espressi, col cuore in mano, dal nostro amico “cinese”.

          • Poeta
            Non capisco il tuo aizzare…
            Pourque ?
            Non ami Allegri ? Amen !
            Lo abbiamo capito…a prescindere…
            Ah ah ah !!!

            • si ha ragione Luigi.
              a quell’ora stavo cenando.
              Ravioli cinesi ottimi.

              ma poi un piatto che mai avevo preso ed oggi mi son lasciato convincere.

              testa di pesce in pentola di ghisa cioè stufata.

              Un capolavoro .
              Indescrivibile. La delicatezza delle carni perfettamente fusa, ma non nascosta, con gli accenti del brodetto al peperoncino fresco.
              Insomma mi sono dovuto complimentare col quoco.

              Un saluto a te ed al Barone dalla China.

              • Caro Luca, hai letto ? Forse al barone non piace la cucina cinese o cosa … Lo vedo un po’ stizzito … ahahaahah

    • andrea (the original)

      Beh Luca no dai.
      Romanticismo vuole che si celebri il Barca ma qui non parliamo di una rimonta progressiva, parliamo di una partita che era 3-1 all’89’, strafinita. Qui c’è una squadra che si è suicidata, null’altro.
      E c’è una Champions che purtroppo per noi poteva aprire qualche spiraglio e invece è chiusa.

      Ciao

      • Non si può mai dire, Andrea ed in una partita secca può capitare di tutto tra 2 grandi squadre. La Juve purtroppo non ha tradizione favorevole se su 7 finali ben 5 le ha buttate al vento ed 1 ci è stata regalata per quel triste ed indimenticato evento. Ciao.

        • andrea (the original)

          Sì Beppe, come ho scritto sotto però qui si tratta di 5 minuti e il può succedere di tutto ha precisi responsabili in chi prende 3 gol, non meriti in chi li fa o casualità.
          Se ti butti 2 volte, perdi tempo su un fallo laterale, la partita è finita.

          Ciao

      • Luigi (Sa)

        Al contrario Andrea : il Barca ieri sera ha dimostrato che se NON TI TREMANO LE GAMBE, la contesa non è MAI chiusa;
        Così come il PSG ha dimostrato il rovescio della stessa medaglia: che se TI TREMANO LE GAMBE la partita non è MAI chiusa.

        • andrea (the original)

          Luigi e Luca
          fermo restando che mi trovate d’accordo in generale su ciò che vorremmo dalla Juve per vederla crescere e ne abbiamo parlato spesso, ieri mentalità e tutto il resto c’entrano poco.
          A quel livello 3 gol negli ultimi 5 minuti sono una follia da parte di chi li subisce.
          Avesse rimontato durante i 90′ ci stava il discorso sulla mentalità, anche 6 gol ci stavano..ma 3 reti negli ultimi 5 minuti le prese la squadra in cui giocavo in una finale di torneo locale, non può prenderli una squadra professionistica come il PSG.

          Ciao

      • Andrea
        Basta calcoli.
        Questa è la lezione del Camp Nou.

        Per vincere la Coppa dobbiamo sognarla.
        Dobbiamo giocarcela.
        Rispetto di tutti e paura di nessuno.

        Poi se saremo più forti la vinceremo se no onora agli altri.

        Ma basta calcoli perchè rischiamo di fare la fine del PSG.

        Ciao. Luca

        • andrea (the original)

          Serve anche fortuna, è servita anche al Real che lo scorso anno ebbe un calendario ai limiti del ridicolo fino alla finale.
          E serve a maggior ragione se non sei più forte e la Juve non lo è.

          • Andrea
            per fare l’impresa una dose industriale di q..lo è necessaria.

            Ma se calcoli e non ci provi, oppure ci provi cercando troppe alchimie gli Dei ti puniscono.

            Insomma in Coppa vince il Sogno.

            la ragione invece è per il campionato.

            Personalmente ho voglia di sogno.
            Di imprese, di partite lottate e vinte o perse.

            Il.piattume ragionato mi ha letteralmente stufato.

            Con i suoi alti e bassi W Barça!

            Ciao. Luca

    • Sulla question di Allegri, il cui futuro in Juve è alquanto incerto se non già deciso, mi chiedo, ma al posto suo, chi mettere? Non vedo allenatori adeguati sulla piazza, in Italia tutti vorrebbero allenare la Juventus, anche Sarri se ne avesse l’opportunità. Cambierei per uno straniero e vedere che cosa succede.
      Io penso che in Italia non si vinca nulla di che, perchè ogni giocatore vuole fare di testa sua, dove invece si osservano le regole, vincono.
      Ecco perchè Luis Enrique a Roma ha fatto pena.

      • beh un fondo di verità e neanche tanto fondo su luisenriche lo hai detto.
        Lo penso anch’io.
        Su Sarri ti dico la mia.
        Non è o non è ancora così bravo da allenare la Juve.
        Gli mancano un sacco di fondamentali.
        Allegri, permettimi, è di un altro livello.

        Poi c’è il discorso Allegri. Bravo bravissimo però che se lo goda qualcun altro.

        uno straniero alla juve?

        certo ma chi.

        Con la mia vita passata a lavorare in team internazionali ormai faccio fatica a distinguere chi è straniero o italico.

        Per me le persone hanno una faccia un nome ed un carattere.

        Ti dico straniero si ma non Mourinho per esempio.

        Italiano Spalletti o Gasperini perchè no?

        Ma perchè no Luisenriche sotto la gestione Juve?

        Anche se Guardiola….
        Oppure Klopp….
        Vogliamo buttare via Thucel?

        Ma se arrivasse Guardiola bisognerebbe ripensare la Juve con i primavera direttamente in prima squadra con inniezioni di fuoriclasse da ogni dove.

        Cioè ricreare il Barça.

        Già ma la Juve?

        Ti confesso che se guardo la nostra storia gonfio il petto e ne dico di tutti i colori a chiunque.

        Però quel Barça …..

        Ciao. Luca

        • Quando parlavo di Sarri, intendevo che a lui, piacerebbe allenare la Juventus, d’altronde, abbiamo avuto Del Neri, Zaccheroni .. Intendo che nessun allenatore in vista di una proposta effettiva della Juventus si tirerebbe indietro, anche se tifano Napoli.
          Il problema dell’allenatore straniero è che i soldi che questi chiedono la Juve non glieli dà.

          Non riesce nemmeno a trattenere dei giocatori figuriamoci gli allenatori in predicato di andare in grandi club.
          La Juventus è stata un trampolino di lancio per Conte e lo sarà anche per Allegri.

  22. Luigi (Sa)

    Gli dei del calcio ieri sera hanno scritto una pagina immortale della Storia di questo sport.
    Ieri sera ha vinto la filosofia del calcio giocato … a calcio. Permettetemi la cacofonia !
    La spada della vittoria era sembrata già sulla spalla di un altro vincitore, ma la Bellezza dell’universo ha detto no. Regalando un miracolo al calcio e a chi meglio lo ha rappresentato.

    Il commento sul PSG non può essere che manzoniano : chi il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare.

  23. Luigi (Sa)

    LA VITTORIA DI UNA FILOSOFIA

    Siamo tutti felici perché -per una volta- non ha vinto la filosofia calcolatrice e speculativa; per una volta ha vinto il sogno di un’impresa afferrata per i capelli negli ultimi cinque minuti di una partita irripetibile, che vale più DI UNA COPPA, perché METAFORA della VITA.
    Perché, attenzione, il Barca NON ha detto ieri sera di essere IMBATTIBILE, potrebbe anche non vincere quella Coppa, ma ha scritto una STORIA: l’impresa dell’8 marzo 2017 rimarrà negli occhi degli appassionati del calcio, più della conquista di quella Coppa !

    Altra lezione del Fato: l’impresa non è stata firmata da Messi (quindi nessuno potrà giustificarsi con questo fatto), ma dall’ultimo carneade emerso dalla panchina. Per una sera Sergi Roberto ha vestito la corazza di Achille, e si è lanciato nell’arena cruenta a ghermire un vessillo che sembrava già perduto !

    Perciò ieri sera ha vinto il calcio; per una volta ha vinto la filosofia che recita : “Gioco a calcio sempre e comunque, e faccio un gol più dell’avversario !”.
    E il risultato finale è un inno; una tromba giovannea che annuncia al mondo intero : nulla è mai perduto … fino alla fine !!!

    • Caro Luigi c’era poco da speculare e da calcolare, si doveva vincere con uno scarto di 5 reti evento mai verificatosi in un ritorno, che io ricordi. Ciao.

    • Solo la bellezza del tuo scritto mi riempie di gioia…allo stesso tempo mi irriti perché …sembrerebbe come dicessi: anche se vincesse la Juve questa Coppa non conta nulla perché il Barça ieri sera ha fatto la storia.
      La storia, hanno contribuito, e di molto, a farla Emery e i suoi ragazzi con la collaborazione di Aytekin.

      Un allenatore che ti vince 3 EL consecutive tutto un tratto diventa una pippa ?
      E poi, Luigi, puoi stare sereno, la sentenza la emessa Andrea…quindi il Barça una chance ce la dovrebbe ancora avere.
      ?
      Ciao.

    • Luigi (Sa)

      Caro Amico,
      la tua irritazione mi fa … cascare dalla sedia !
      Se rileggessi con più di attenzione e più serenità il mio scritto, ti accorgeresti che anche nella mia “bellezza” c’è il concetto di imprevedibilità espresso da Andrea …
      Anzi … anzi, solo per tua comodità, ti riporto alcuni miei passaggi cruciali:

      1- “un’impresa afferrata per i capelli negli ultimi cinque minuti di una partita irripetibile”,
      2- “il Barca NON ha detto ieri sera di essere IMBATTIBILE” (proprio perchè era 3-1 all’89^);
      3- “si è lanciato nell’arena cruenta a ghermire un vessillo che sembrava già perduto !”
      4- Inoltre: per ben volte nel mio post ho ripetuto il concetto : “Per una volta”.

      Sperando di averti estratto il giusto significato anche dalla “bellezza”, ti saluto.

      • Ah ah ah
        Sei caduto, ma a quel che vedo non ti sei fatto nulla…per fortuna.
        Evidentemente non ti capisco…Fino alla fine.

      • Luigi (Sa)

        In altre parole -e vengo al nodo (bruciante) di chi “con una impresa baciata dal Fato ti fa la storia più del vincitore”-, anche il Real ha stramacchiato due Champions negli ultimi tre anni.
        Ma forse questa “partita irripetibile” del Barca sarà ricordata dalla “memoria collettiva” più di quelle.
        Spero di aver ulteriormente chiarito il concetto 😛

        • No non l’ho capito perché ti stai a rintorcinare…e Luca sta dall’altra parte del mondo per venirti a sciogliere…
          Ah ah ah !!!
          Dai poeta cantami l’ira funesta del barçaiolo Sergi Roberto…troppo forte.

          • Luigi (Sa)

            Vabbè buttiamola in caciara così siamo tutti contenti …
            Sono i nostri discorsi che collimano tra me e Luca ..,
            Che fai sei geloso ?!
            Ahahahahahah

            • Nessuna gelosia, e perché poi…
              No ti volevo riportare sul binario giusto…hai preso quello per renderti un pochettino ridicolo…prendere le difese di Luca perché magari a quell’ora chissà che cosa sta facendo in cina…non ci azzecca proprio…nemmeno i tuoi bravo ad ogni suo post…solo perché odia Allegri come te.
              Jamme belle…jah !!!

            • Luigi (Sa)

              Luca non ha ovviamente bisogno di mie “difese”, perché se la cava egregiamente con la lingua italiana (direi), c’è solo assonanza di vedute tra me e lui, Barò …
              Parliamoci chiaro : ti da’ un pochettino fastidio questa cosa ?
              Fattene una ragione. Perché non possiamo farci niente. Gelosone ! 😛

  24. Caro Luca di magico in Barcellona PSG c’è stato il risultato mentre il gioco ha lasciato a desiderare. Non è stato un Barcellona scintillante ma al 70% rispetto a quello che incontrammo noi in finale. Il PSG non è esistito, dominato dalla paura, malgrado questo, poteva segnare 3 gol invece di 1 mentre il Barca ha segnato in tutte le occasioni avute. Il calcio è questo e Luis Enrique è un allenatore fortunato che lascerà a fine anno non sentendosi più desiderato. Devi avere particolare motivi se ad ogni occasione mostri il tuo disprezzo per Allegri, beh cavoli tuoi. Il Barcellona alla fine, contro ogni pronostico, è passato ai quarti ma solo ed esclusivamente per demerito del PSG, squadra a cui, dopo ieri, si può tranquillamente affermare che all’andata le era girato tutto per il verso giusto, nel senso che tutto le era riuscito positivamente dal gioco ai gol mentre il Barca non era esistito. Il bello ed il brutto del calcio è trovarsi poi in posizioni rovesciate nel ritorno anche se il risultato non era assolutamente prevedibile. Basta pensare che all’ottantottesimo si era sul 3-1 ben lontani dalla qualificazione che però è stata raggiunta dopo 7′ col 6-1 il minimo risultato indispensabile. 3 gol che potevano apparire impossibili ma così non è stato per la paura dominante che aveva attanagliato il PSG ed Emri allenatore dalle mille risorse è rimasto pietrificato. Ciao.

    • Secondo me non hai colto il messaggio.

      Di fronte ad una squadra che ribalta un 4a1 con un 6a1 non può non esserci bellezza. Totale.

      Come ha giocato il Barça? Quanto vale questa squadra? Quanto vale luisenriche?

      Non ce ne frega nulla.

      L’emozione regalata da questi eroi al proprio pubblico è assoluta.

      Tu mi dici ma cosa ti ha fatto Allegri?

      Mi sembra che dalle righe che ho scritto sia abbastanza decifrabile.

      Allegri, pur bravissimo, è un negatore emozionale.
      Non c’è nulla di bello nel suo modo di intendere il calcio.

      C’è studio, applicazione, ed anche successi. Risultati.

      Ma dal mio punto di vista mi ha rubato o meglio negato la felicità di vedere la juve se non a tratti per lampi o sprazzi.

      Molto rari per la verità.

      Da qui l’Allegri vattene.

      Spero di essermi capito.

      Ciao. Luca

    • Luigi (Sa)

      Caro Luca,
      in questa tua breve disamina c’è tutta l’intelligenza della tua semplicità. Complimenti.
      Senza offendere o denigrare nessuno, hai chiarito un concetto che qualcuno si ostina a non voler vedere. Il neologismo “negatore emozionale” indicizza una necessità dell’anima umana. Per lo più negata -in ogni ambito- da una occhiuta, e spesso micragnosa, ricerca del risultato a qualunque costo.

      La bellezza è insita nel RIBALTAMENTO dei numeri, lo stesso scriptum luccica e profuma d’incenso e mirra; dal 4-0 al 6-1 non interessa chi come e perché, si può solo dire: “Camp Nou, 8 marzo 2017, io c’ero”. Ogni singolo tifoso del Barca può dirle queste parole, mentre il suo cuore e la sua anima rivivono all’infinito una emozione irripetibile.

      Ciao.

      • 5-5-2015 Juventus Stadium io c’ero.

        Luigi, ma io c’ero veramente e tu lo sai che c’ero.
        Ciao.

        • Luigi (Sa)

          Ti risponno come Luca qui sopra : sono orgoglioso della nostra Juve …
          Però quel Barca …. non si può far finta che non esista arrampicandosi su improponibili paragoni …

  25. Scusate ma di quale “filosofia calcistica” parlate?

    In campo una squadra obbligata a rimontare 4 gol che per forza ha dovuto usare la “calcolatrice”, dall’altra parte una che per uscire dalla Coppa ha dovuto incassare 3 gol negli ultimi 8 minuti, il 1° da un calcio di punizione con il suo portiere fermo a guardare il pallone entrare in porta, il 2° su un rigore quantomeno dubbio e il 3° mentre la sua difesa festeggiava per aver eliminato il grande Barcellona.

    Se tutto questo è “spettacolo” vorrà dire che il gioco del calcio non è più uno sport ma una “fiction”.

    • All’andata a Parigi la “calcolatrice” evidentemente era fuori uso, invece di fare un gol in più il Barcellona ne ha fatti 4 in meno.

      • Con buona pace della “tromba giovannea” in soffitta e del motto “gioco al calcio e mi diverto” finito in cantina.

        • Gioele

          Il PSG ha perso perchè è entrato in campo per gestire un vantaggio, non per giocarsi la partita ed alla fine è uscito perchè tornata in discussione la qualificazione non aveva più anima per cominciare a giocare.

          Ciao. Luca

        • Luigi (Sa)

          Bravo Luca !
          hai messo cazzutamente il dito nella piaga. Il caso ha voluto penalizzare il PSG, proprio perché è sceso in campo RICORDANDO il 4-0 dell’andata.

          Se avesse giocato senza le remore (gestitorie e gestatorie) di quel risultato, forse non avrebbe vinto la singola partita, ma sicuramente avrebbe passato il turno.

          Ciao.

        • Luigi (Sa)

          PS Qual è la lezione, anche per la Juve, della partita di ieri sera ?
          Che la Juve contro il Porto a Torino deve giocare la sua partita senza remore.
          I due gol a zero in trasferta ci permettono di giocare serenamente a calcio.
          Scendere in campo allo Stadium SOLO per “gestire” quel risultato, sarebbe la cosa più stupida e controproducente che la squadra potrebbe fare. Perché non sia mai il Porto -a causa di un atteggiamento attendistico- ci facesse un gol, poi veramente cominceremmo a ballare la rumba.

          Saluti.

          • Mauro The Original

            @ Luigi

            vedo che continui a non capire che la halma ci vuole sempre 😀 😀

            Andremo in campo con halma e restiamo halmi 😀 😀 😀 :mrgreen:

  26. Mauro The Original

    Da quando seguo il calcio (50 anni) non ho mai visto una cosa del genere.

    Una squadra che negli ultimi 6 minuti segna 3 reti. Mai e poi mai successa.

    Mi ricorda comunque un’altra partita strana, mondiali Brasile Germania dove ogni 5 minuti i tedeschi segnavano una rete.

    Va a capire cosa è successo ai francesi????

  27. Luca

    Mi fermo alla prima parte del tuo post:

    “Il calcio è magia.
    Il Barça è magia.
    Il Barça oggi è il calcio.
    Il resto è sport, è lavoro. E’ bieca ricerca del risultato e non della magia.
    Allegri Vattene!”

    1) Ieri sera il Barça era lo stesso della partita di andata a Parigi e allora la “magia” deve essere rimasta appesa in cima alla Torre Eiffel.
    2) Il Psg ha subito 3 gol in 8 minuti e questa è stata l’unica vera “magia” che s’è vista in campo.
    3) L’attuale gioco del Barça attuale non è affatto spettacolare tanto che sempre all’andata a Parigi ha fatto c#g#re.

    Cos’è cambiato allora? Semplicemente l’atteggiamemto delle 2 squadre visto che in campo ce n’era una sola, l’altra è rimasta in bagno a c#g#re per quasi tutta la partita.

    Detto questo, Allegri se ne può anche andare, se solo tu e Luigi foste così gentili da spiegare a tutti che c@zzo c’entrano lui e la Juve con la partita di ieri sera, visto e considerato che nel calcio ogni partita è diversa dall’altra, a meno che tu non stia pensando di giocare la prossima della Juve contro il Porto direttamente alla playstation, naturalmente insieme a Luigi.

    Saluti bianconeri Allegri andanti.

    • Luigi (Sa)

      Gioele, ti vedo un po’ in confusione …
      Che cazzo c’entra Allegri lo devi chiedere magari a Luca (che lo ha ampiamente spiegato ?).
      Non certo a me che non l’ho affatto citato.

      Non farti prendere la mano dalla politica sterile. Perché Luca ha spiegato il perché ed il percome -con molta gentilezza- del suo accostamento.
      Il tuo invece mi pare accanimento.

      Ciao.

    • Luigi (Sa)

      Ops … polemica sterile …

    • Luigi

      Il tuo di riferimento è quello sulla Juve:
      “Scendere in campo allo Stadium SOLO per “gestire” quel risultato, sarebbe la cosa più stupida e controproducente che la squadra potrebbe fare.”

      Al di là della solita nota critica, pare evidente che tu sappia già che tipo di partita che farà la Juve di Allegri martedì contro il Porto, e a giudicare dal tono permettimi di dire che la tua ormai stia diventando una polemica stucchevole nei confronti di entrambi.
      Fossimo nel campo della medicina il tuo sarebbe “accanimento terapeutico”, ma stiamo parlando d’altro e allora ognuno la chiami come vuole, purchè si evitino commistioni fra gioco del calcio e “fiction letteraria”.

      Ciao.

      • Luigi (Sa)

        …. mamma mia Gioele… non puoi far finta di non sapere -solo per portare acqua al tuo mulino- che la mia frase, con quel “sarebbe”, è un condizionale “esortativo” a fare bene, verso la mia squadra. Se tu ci vedi altro, non posso farci niente.

        • “PS Qual è la lezione, anche per la Juve, della partita di ieri sera ?…”

          “Qual è la lezione” non è un condizionale.

          Quale dovrebbe essere la lezione invece lo è.

          L’interpretazione del gioco del calcio è soggettiva, la coniugazione del verbo essere invece no.

          • Luigi (Sa)

            OK. Visto che vuoi portare avanti una polemica ridicola, rendiamoci ridicoli: ripeto : “sarebbe” è un condizionale.

            “Qual è la lezione” invece è
            un indicativo (sempre) esortativo. E allora, Qual è il problema secondo la tua puntigliosa insistenza ?

            Grazie.

            • La polemica verte unicamente sull’uso non corretto della grammatica italiana, nello specifico dei verbi.

              In italiano l’imperativo (esortativo) ha un unico tempo (il presente appunto) e si distingue dal condizionale e normalmente anche dal congiuntivo.

              Qualsiasi altra spiegazione diversa da questa è destinata a cambiare l’interpretazione di qualunque frase, ingenerando malintesi linguistici e conseguenti polemiche dialettiche.

              • Luigi (Sa)

                “In italiano l’imperativo (esortativo) ha un unico tempo (il presente appunto) e si distingue dal condizionale e normalmente anche dal congiuntivo.”

                Ah, ecco, siamo andati a finire all’imperativo che ha un unico tempo. Bene, ora mi devi spiegare cosa ci azzecca questa bella regola grammatica con noi. O meglio, con me. Visto che io ho usato prima un “indicativo” e poi un “condizionale” !

                Non saltare di ramo in ramo (verbale) come le scimmie.
                Tu mi devi segnalare solamente, visto che mi fai le pulci suoi verbi (a questo siamo arrivati ), un mio ipotetico errore,
                grammaticale con tanto di virgolettato.
                Grazie.

                • L’anomalia sta nel tuo modo di concepire il calcio che prevede solo certezze ed esclude l’uso del condizionale, e a questo punto credo che anche un gibbone avrebbe già capito “qual è” l’arbusto al quale attaccarsi.

          • Luigi (Sa)

            PS La “lezione” o è o semplicemente non “è” …
            Il “dovrebbe essere” non appartiene al mio modo di vedere un fatto certo.

            Buona serata.

            PPS Il mio “Sarebbe” iniziale era giustificato da un fatto negativo che andavo ad ipotizzare e che (speravo e) spero non accada.
            Ora che abbiamo spaccato il capello in quattro oltre che i marroni agli astanti ce ne andiamo a fare una passeggiata. 😛

            • Infatti il tuo modo di concepire il calcio prevede solo certezze.. ed esclude l’uso del condizionale.

  28. Luigi (Sa)

    Oggi, per lavoro, ho pranzato con un collega in un bar-tavola calda.
    Ebbene, per tutto il tempo, a nastro, sono passate le immagini dell’impresa del Barca.
    Per tutto il tempo il delirio e l’estasi dei vincitori hanno fatto da contraltare al pianto e alla delusione dei vinti. Per un immane stralcio di silenzio, ottantamila persone hanno atteso col cuore nella trachea il rigore di Neymar … E sono saltati nella purezza di un sogno raggiunto, alla spaccata bella e disperata di Sergi Roberto …
    Perché, perché siete così “chiusi” a non volerla guardare in faccia, senza problemi, l’intera metafora della vita ?
    Cosa tolgono alla nostra Juve, miei cari partigiani, quel godimento e quella delusione ?

    Guardiamo col fascino del bambino, senza rabbia, rancore o invidia quelle immagini strapiene di emozioni, che riempiono di bellezza emotiva i teleschermi di tutto il mondo …
    Spogliatevi dei bisunti stracci della paura !
    Facciamoci abbagliare da quei momenti che d’ora in poi saranno storia …
    Facciamo compagnia col sorriso ai vincitori, e commossi immedesimiamoci nel volto grondante degli sconfitti …

    In una parola: arricchiamo la nostra povera umanità.

    Grazie.

    • Luigi

      Nessuno mette in discussione l’aspetto ludico e gioiso dell’evento, altro è l’analisi tecnico-tattica della partita. Affermare che “il Barça oggi è il calcio”, vista la prestazione dei catalani all’andata, è falso. Non l’hai scritto tu lo so, ma il fatto è che non perdi occasione per contrapporre la su citata iperbole al (presunto) antigioco della Juve di Allegri, un valido motivo per cui non resta che aggiungere all’aggettivo “falso” anche quello di “preconcetto”.

      • Luigi (Sa)

        Cerchiamo di andare oltre il tifo e le partigianerie Gioele … ho scritto secondo quelle che sono le mie corde. In un “evento epocale” in cui nello stesso istante si sono mischiate lacrime di gioia e di delusione, disquisire se il Barca ha giocato o non ha giocato la sua migliore partita, se permetti è micragnoso … Micragnoso perché l’umano, l’umano, in questo caso siffatto, dell’evento sportivo TRASCENDE, e di molto, l’aspetto tecnico.

        Tutti i network hanno capito cosa è accaduto (e hanno messo a nastro quegli incredibili minuti); solo su questo blog (per quello che consta a me) c’è una incredibile pertinace resistenza a cogliere il senso vero, il significato epocale, umanamente squassante di ciò che è accaduto …
        Ripeto : gioite per ciò che il calcio riesce a concederci … Ripeto: non ne siate invidiosi, qualunque sia il colore di quelle maglie !

        Perciò da una persona intelligente e sensibile come te, certi appunti faccio fatica a capirli …
        In una serata in cui la Storia ribalta la logica e il calcolo umano, bisogna solo commuoversi e applaudire.

        Onore ai vinti e ai vincitori !

        • Premesso che per apprezzare l’aspetto ludico e gioiso del calcio non serve un QI da scienziati, trovo che la logica di ciò che scrivi sia molto vicina a quella di uno slogan dell’inter:
          “Non conta solo vincere, ma soprattutto come si vince.”
          Che ieri sera quella del Barça è stata un’impresa nessuno lo nega, ma come sia stato possibile bisognerebbe chiederlo all’altra squadra.

  29. Caro Luca e Luigi non è un allenatore che rende epica una partita ma le circostanze che accompagnano l’accadimento. Ieri è stata epica ed epocale la qualificazione del Barcellona per il non gioco e la paura del PSG mentre altrettanto si può dire della sonora sconfitta dello stesso Barca a Parigi di fronte ad un PSG tanto decantato dopo il 4-0. Era stato esaltato da Voi stessi e naturalmente Allegri era stato tirato in ballo allo stesso modo. Però la Juve con Allegri ha vinto col Porto 2-0 in Portogallo ed in CL ha fatto diverse vittorie fuori casa, però senza mai esaltare. Io mi accontento del cammino complessivo della squadra perché quel che conta è centrare gli obiettivi. Cosa avreste detto se la vittoria si fosse limitata ad un 5-1, pur un risultato roboante? Penso nulla di epico. Quindi quello che alla fine conta è il raggiungimento dell’obiettivo oppure mi sbaglio. Poi ovviamente la rimonta è epocale perché così non è mai avvenuta ma non è tutto oro ciò che luccica od è avvenuto a Barcellona. Ciao

    • Luigi (Sa)

      Caro Beppe, nel tuo post ripeti -giustamente- per ben due volte la parola “epocale”.
      Pur senza andarci a rileggere, sul Devoto-Oli il significato della parola (Atto a contrassegnare un’epoca, quindi storicamente importante, significativo), credo che questo basti a definire un evento mai accaduto.
      Scusate se è poco…

      Ciao.

      • Bboni, fate i bboni pecchè è tuttappotto.
        😆 😡 😡 😆

      • Luigi , però ti devi chiedere perché è avvenuto questo fatto epocale ed anche come. Per me la partita non è stata eccezionale ma unica nel risultato con molto demerito del PSG e tante fortunate coincidenze per il Barca.

  30. Non ho visto la partita del Psg e del Barcellona ieri sera, ho sentito e seguito il punteggio cambiando di tanto in tanto canale. Un pò come fa un amico quando si segue le partite dal televideo.
    😳

    Al contrario di questo amico credo di non avere nessuna competenza per poter commentare ciò che non ho visto anche perchè mi sembra sia accaduto qualcosa di anomalo o di spettacolare, non so.Comunque onori al Barcellona e, se permettete chiamare “polli” quelli del Psg è come usare un eufemismo tirato proprio alla lunga. Neanche all’oratorio o nei film sportivi degli americani succedono più queste cose, ma se serve per ricordare che il calcio è anche questo, viva il calcio.
    Mi auguro che non venga sovvertito tra una settimana il risultato che la Juve ha messo in cassaforte contro il Porto, poi mi auguro un altro incrocio pericoloso ( ad esempio Barcellona – Bayern ) in semifinale e ….. che vinca sempre la migliore.
    😀 :

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