E’ rigore! Anzi …no.

Scritto da Cinzia Fresia
Gli argentini ritrovati: era nell’aria, o meglio nel ghiaccio .. che Paulo Dybala risorgesse dalle ceneri come la fenice, un gol meraviglioso degno del suo talento fa impazzire tutto lo stadium.
La Juventus dei giovani centra l’obiettivo, elimina il Genoa e supera il turno in Coppa Italia.
Il gelo di un inverno con la I maiuscola, non ha fermato l’entusiasmo della Juventus, che ha abbattuto il Genoa, senza tanti sforzi, in una prestazione che non lascia dubbi sulla coppia Dybala-Bernardeschi: bravissimi.
Rivedere Dybala riprendersi la Juve non ha prezzo, un gol splendido, e la corsa verso la panchina per un abbraccio vero, quello ai compagni.
Non sappiamo se è tornato il sereno nella sua vita o se al contrario è un preludio verso un’altra occasione, come da indiscrezioni diffuse prima della partita, sappiamo però, che stasera c’era, ed è stato determinante.
Un match dove la superiorità tecnica della Juventus non farà discutere, il Genoa, si è riavuto più o meno, nel primo quarto d’ora del secondo tempo, una reazione logica di chi vuole provarle tutte, ma nulla, la Juventus non ha mollato e nel secondo tempo, Higuain va in gol servito da Dybala.
E sarà Derby, ai quarti di finale con il Torino.
Il brivido di un rigore, prima assegnato e dopo annullato, da ripensamento dell’arbitro dopo una consultazione al Var, non ha guastato le feste a Massimiliano Allegri, la difesa non è sempre stata perfetta, per Barzagli non una serata eccellente, un suo errore poteva costare un gol, idem per Lichtsteiner, con l’aggravante dell’ammonizione per proteste.
Ma non c’è tempo per festeggiare, perchè tra due giorni, ci sarà il big match, lo scontro di alta classifica, sabato a Torino arriva la Roma e sarà un’altra musica.

  1. Non amo il VAR ma è un discorso a parte. Il rigore non c’era quindi mi chiedo perché non ammonire l’attaccante che è “svenuto” in area.
    A Roma invece dato un rigore contro il Torino che secondo me non c’era assolutamente e l’arbitro non è nemmeno stato chiamato a vedere il monitor.

  2. RIGORE È QUANDO ARBITRO FISCHIA

    Caro Maresca, ma come, fischi rigore, vedi Giuseppe Rossi sul dischetto…uno che rientrava dopo otto mesi dalla rottura del crociato…e poi con il var fai cadere il sogno di tutti gli italiani nel vedere Peppino mettere a segno il goal ?
    Più o meno questo è stato quello che Bellardini voleva far passare come cosa buona e giusta ieri sera.

    Chissà, però, se anche Peppino voleva la stessa cosa.
    Buon Natale !

  3. UN BARCA VELHA PER L’ONE

    Il Bristol City dopo 37 anni incontra lo United.
    Lee Johnson , tecnico del Bristol, si è fatto arrivare dal Portogallo una bottiglia di vino, di quello bono, annata 2004 quello preferito da Mourinho…costo 500 euri.

    Saranno stati i fumi dell’alcool sta di fatto che a passare per la semifinale è stata il Bristol e non il Manchester United nonostante il ritorno di Ibra con goal.

    Buon Natale.

  4. La versione Juve col trio Costa Dybala e Bernardeschi mi è piaciuta anche se, limitatamente al primo tempo. Poi sono tornati i tentennamenti che tanto fanno arrabbiare Allegri. Per fortuna il VAR lo ha aiutato a calmarsi altrimenti con quel rigore per metà fasullo avrebbero dovuto sopportare la sfuriata per la porta violata. Tutto è bene quel che finisce bene, ora sabato prossimo la sfida con la Roma su opposti stati d’animo per i risultati di coppa Italia, dirà ancor meglio il nostro stato di salute. Certo Dybala ed Higuain sono una sicurezza su cui far conto, sperando che deus eupalla non faccia sorgere ingerenze negative.
    La Rai aveva predisposto un dopo partita per esaltare la partita di sabato ma la sconfitta della Roma le ha rovinato il programma ed aria di lutto è ventilata a Salsarubra per il tim sportivo di Mazzocchi.

  5. Se ne faranno una ragione.

  6. Ballardini, ha dichiarato a fine partita :
    “L’arbitro in questi casi deve avere qualcosa in più: Rossi rientrava dopo un lungo infortunio, aveva la palla in mano… faglielo tirare!”
    Sono punti di “svista”….
    Hai qualcosa in più oppure hai qualcosa in meno oppure sei mezzo e basta…
    Certo che se parliamo di calcio, non serviva il Var, se parliamo di uno sceneggiato, tipo “un posto al sole”, poteva starci il rigore ed il Var, e poteva starci anche Ballardini…
    Claudio, non farmi la linguaccia eh?!

    • Al Ballardini da “LIBRO CUORE”, gli è caduta una pagina : quella in cui mentre l’arbitro, dopo il fischio in un orecchio, si recava presso il Var, per verificare in video l’episodio, il Rossi “che rientrava ecc ecc” veniva preso sotto l’ala, pardon, il braccio protettore del nostro aitante portiere polacco, che già impietosito per la fine della vicenda, narrava al piccolo Peppino che le favole finiscono tutte a lieto fine sì, ma purtroppo non quelle viziate da una inequivocabile e odiosa simulazione iniziale.

      Buon proseguimento.

    • X ivano

      – ho sempre ritenuto ballardini una persona estremamente intelligente oltre che pacata ma penso che ieri sera abbia perso “molti punti” dicendo una cavolata simile

      – per non farmi ulteriormente del male non ho visto il 2* tempo ma certi discorsi li ho sentiti sul 7-0 in gare amichevoli di precampionato….

      – inoltre se vai sul 2-1 …va be che stiamo parlando della juve ma….questa del “libro cuore pro rossi” è quasi incredibile..

      Un saluto

  7. Il var non serviva per eliminare i nostri furti?😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😭😭😭😭😭😭😭

    • Viene concesso un rigore poi revocato dalla var (di solito succede il contrario)…mi pare tutto naturale e nella norma…

      – mi pare juve, inter, tavecchio,arbitri ecc ecc non c’entrino nulla…l’unica cosa assurda sono le parole di ballarardini…o almeno mi pare

  8. Si diceva ora col var ci sarà giustizia.
    Ieri si è dimostrato che on passato gli arbitri sbagliavano e neanche poco anche contro di noi ma siccome in un modo o nell’altro si portava a casa il risultato nessuno ne parlava mai.
    Ma a me il var non piace lo stesso.

    • – ho appena visto l’intervista ballardini….sono allibito…ma forse aveva bevuto…diciamo che certamente aveva bevuto…

      – anch’io da sempre sono contro la var ma “dato un rigore che non c’era…poi revocato”…se non è giustizia questa proprio non so……ma forse stiamo cercando “l’uovo da due torli”…o forse mi sta sfuggendo qualcosa …….booooo

      • Allora non capisci.
        Giustizia per tanti era niente rigori inesistenti per la Juve e tanti rigori netti per gli avversari che prima della var nin venivano dati.
        Ieri senza var sarebbe stato assegnato un rigore inesistente contro la Juve.
        La leggenda vuole che tali rigori venivano dati solo pro juve ma la realtà era che venivano fischiati pro e contro anche prima della var.

  9. RAI ROMA CHANNEL
    di Sandro Scarpa

    “La redazione sportiva Rai è una location romanocentrica giallorossa, di laziali ce ne sono pochi. Io (juventino ndr) sono visto come un gatto nero in chiesa bagnato, quando passo fanno gli scongiuri, dicono che sono della Rubentus. Questo è l’ambiente che c’è a Saxa Rubra, ormai ci ho fatto il callo”. Mario Mattioli.

    Mattioli è un giornalista Rai Sport in pensione, diviso in carriera tra calcio e boxe. Abituato a commentare pugni, diretti, montanti o colpi bassi sotto la cintola. Avvezzo ad un clima con un’ostilità così soffocante e pervasiva da sentirsi in dovere di denunciarlo ora.
    Nella deontologia giornalistica (sportiva o no) il dovere di accuratezza, imparzialità e soprattutto terzietà rispetto a partiti, interessi o soggetti coinvolti, è probabilmente il più imprescindibile. Ancora di più forse dovrebbe essere per il calcio, che è la religione nazionale, che è il partito unico della Nazione.
    In Italia non ci sono passioni alte e nobili, non ci sono guerre civili, carestie, tragedie umanitarie, non ci sono rivoluzioni politiche. L’unica passione totale e onnipresente è il calcio: il superfluo che diventa fondamentale. Per questo l’attenzione che su questo tema dovrebbe porre un giornalista (o opinionista, conduttore, ospite, cronista, commentatore) del servizio pubblico dovrebbe essere certosina. Questo non è un gioco, per capacità di mobilitazione di cuori e soldi, e per la possibilità di fomentare, veicolare e canalizzare sia passione che odio.
    Un giornalista sportivo Rai dovrebbe essere quindi un accuratissimo sacerdote del pallone, immacolato e cristallino. In Rai Sport invece pare ci sia (dalle parole di Mattioli) un ambiente da AS Roma Club che ti avviluppa, ti permea, e finisce per condizionarti.

    Non è solo e tanto la provenienza geografica o il tifo (a parte casi patologici di ultrà alla Varriale) a determinare la capacità di un giornalista o di una redazione di essere corretta ed imparziale. Tifo e onestà intellettuale possono essere compatibili, ma solo con la rinuncia totale del primo in ambito professionale. Se non riesco invece a sopprimere il mio essere tifoso posso esibirlo o rivendicarlo con orgoglio, ma devo scegliere un altro lavoro, altro che il sacerdote del servizio pubblico!
    Le passioni, le allusioni, le frecciatine, le urla belluine (“chi ha urlato al gol del Chelsea!?“) non vanno solo contenute e mortificate, semplicemente devono essere soppresse, come le tentazioni carnali in chi sceglie di fare il prete. Altrimenti è impossibile tenere fede all’obbligo professionale di equidistanza.
    Ma alla Rai si va oltre. Non è solo il singolo, non sono solo i singoli nomi, Mazzocchi, Gentili, Valeri, Villa, Volpi, Civoli, Varriale, Cerqueti, Bizzotto, Paola ferrari, Paganini, Bezzi, Failla, Rolandi, Gandolfi, Sanipoli, Lollobrigida, Fusco, Goria, Rimedio, Antinelli, Cardinaletti, Pescante…
    Potreste dire quali di questi tifa Roma o no? Quale di questi è romano o no? Chi viene da emittenti private romane e romaniste o no? Potreste dire quali di questi è un bravo e imparziale giornalista e quali no? Forse sì, forse no. Il problema non è il singolo giornalista più o meno tifoso. Riccardo Cucchi, che da poco ha lasciato Tutto il Calcio Minuto per Minuto ha ammesso di tifare Lazio, così come Francesco Repice è dichiaratamente romanista. Eppure nelle loro cronache, nel loro lavoro, non traspare il tifo, ma la passione smodata per il calcio, per il loro lavoro, per l’assoluta correttezza ed imparzialità, sempre dimostrata.
    Casi rari. Tutto il resto trasuda di ROMANISTIZZAZIONE. E’ la verità: si respira quel clima, dalle piccole emittenti locali, alle radio, alla Mamma Rai completamente pervasa. C’è il cameramen che ti fa un certo sguardo se parli di Juve, il redattore amico di amici del club, l’assistente, lo studio intero.

    Un afflato, un’atmosfera che, aldilà del romanismo puro e duro, finisce per aleggiare pesantemente nel racconto televisivo e sportivo. Ammiccamenti, battutine, allusioni, frecciatine, un sostrato di romanismo comodo e omologante che induce ad esempio il “giornalista serio” di Report a fare la battutaccia contro la Juve, che porta il cronista ad urlare in modo smodato all’arrembaggio Roma contro il Toro, che porta l’opinionista a dichiarare di aver pianto al ritorno in campo di Strootman.
    Chiaramente il micro/macrocosmo romanista Rai Sport è poi per sua natura e inclinazione pertinacemente antijuventino. Questo non vuol dire che i giornalisti Rai siano antijuventini deliberatamente, sanno bene che devono dimostrare un’aurea di equilibrio e che molti dei loro spettatori sono bianconeri. Però l’ambiente trascina (o affossa), l’aria è quella che porta la conduttrice ad esultare al gol di un Higuain in maglia azzurra e non in maglia bianconera, al comico opinionista di sorridere se Benatia viene apostrofato in malo modo (da chi? non si sa ancora), che induce la giornalista a segnalare come la decisione del VAR (finora osannato) contro il tuffo di Pellegri diventa “l’episodio che ha deciso il risultato“, il cross di Isla a Peluso è “assolutamente uscito, fidatevi, l’ho visto io!“.
    A quel punto è facile poi trovare la sponda nei pur “equidistanti” colleghi nerazzurri alla Civoli, alla Palmeri, o bolognesi filo-napoletani alla Zazzaroni, napoletani alla Varriale e si finisce per fare il solito giochino: sarebbe bello se lo Scudetto andasse altrove…tifiamo per la competitività ed alternanza del nostro calcio…facciamo lo speciale VAR parlando di Iuliano-Ronaldo e compagnia ammiccante, coi tweet in cui Chiellini è l’impunito o Pjanic sarà mica un campione se va alla Juve…

    Si arriva ad un tale insostenibile lassismo antijuventino, quasi per inerzia, che addirittura, in un atto di eroismo estremo, l’ultimo arrivato in Rai Roma Channel, il viola e insospettabile Sconcerti, si è sentito in dovere, qualche mese fa, di sbottare in diretta contro l’assurda campagna di demonizzazione post-Juve-inter, quando a distanza di 8 giorni alla Domenica Sportiva si continuava a parlare di episodi farlocchi.
    “La redazione sportiva Rai è una location romanocentrica giallorossa” dice Mattioli, non “i giornalisti Rai sono tutti romanisti” ma la location. Quasi come gli studi, le telecamere, le scrivanie e i muri avessero di per sé un colore giallorosso, per tradizione, per consuetudine e contiguità, per selezione naturale. Era così negli anni in cui il nemico era la Juve di Moggi, e l’ambiente romanista aveva contiguità anche con quello delle caserme dei carabinieri, delle procure, del parlamento, è stato così negli anni in cui l’avversario era l’inter post-calciopoli ed è così di nuovo negli anni di dominio bianconero.
    Poi c’è il telespettatore, che però ha un potere nettamente superiore: il telecomando.

  10. Periodo nero per le passioni calcistiche.

    Arriva infatti il Natale, il periodo dell’anno che mi piace di più e …. c’è voglia di stare insieme.

    Così ogni sera c’è la cena, l’aperitivo, i saluti.

    Ma c’è anche la coppa e da quest’anno il campionato.

    Fortunatamente riesco a registrare le partite ed a gustarmele poi in relax.

    È il turno della coppa italia declassata a campionato riserve dai nostri allenatori.

    Formula sbagliata o meno se poi in campo non metti i protagonasti, quelli che il pubblico vuole vedere, beh…

    Ma il pubblico la coppetta la vuole e cosi mi pare ci sia stata una bella partecipazione di pubblico.

    Sulla partita.

    Anche Allegri schiera le riserve che però si ciamano Marchisio, Costa Bernardeschi e Dybala tra gli altri.

    Bel primo tempo.

    Ma proprio bello!

    Giocassero di più. La classe c’è e si vede.

    Sturaro un pò così.

    Calo nel secondo tempo ma ci stà non giocano mai.

    Comunque bella partita ed avanti così.

    Domani la Roma …

    Che Juve vedrdmo?

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