Post Atalanta Per Derby con un occhio alla Champions. Il punto della situazione.

  1. Vi sto sentendo e caro Ben non demoralizzarti dei giudizi dei giornalai e dei media pro inter e ammazza Juve . Intanto ieri hanno perso ed anche se vanno a Liverpool con le migliori intenzioni sono fuori con un piede e tre quarti , poi….mancano parecchie partite ancora in campionato e qualche altra sorpresa può sempre arrivare, chissà.
    Verranno tempi buoni anche per noi

  2. Alessandro Magno

    mi danno fastidio più gli juventini che cadono in questi tranelli

  3. Non è colpa loro se non capiscono un’emerita seg….😂😂😂

  4. Cinzia,
    il centrocampo di Conte ma anche quello di Allegri, segnava spesso con le mezzali, Vidal e Marchisio. Marchisio in primavera giocava spesso con la 10, e Vidal in Cile faceva il volante. Anche Khedira in tempi più recenti era una mezzala. Pjanic era un’ottima mezzala, e segnava i suoi gol, 6 nei primi 4 mesi alla Juve, poi spostato dietro non ne ha più fatti se non su punizione.
    Oggi in buona sostanza Zakaria, non è uno che fa gol, ma è uno capace di inserirsi nelle linee di passaggio per recuperare i palloni. Lo stesso lavoro faceva McKennnie in Germania.
    Anche Locatelli è un mediano, quando avanza è capace di fare gol, ma il suo ruolo naturale è un altro. Come è un mediano Rabiot, che non ha 10 gol nelle gambe.
    In buona sostanza, non discuto i giocatori, discuto chi li ha presi, e chi li mette in campo.
    Molto probabilmente se avessimo un mediano e due mezzali di ruolo, potrei dire che il 433 fa al caso nostro, ma con i mediani puoi giocare solo con il centrocampo a 2. A questo punto potresti trovare i gol che mancano dalle ali.
    Ad esempio in un 4231 vero, potresti schierare Dybala dietro Vlahovic con Morata sinistra e Cuadrado a destra. Ma il nostro allenatore dice che così perdiamo le coperture ed allora il discorso muore li.
    Eppure io mi ricordo un Bayern Monaco che giocava con Muller, dietro Mandzukic con Ribery a sinistra e Robben a destra.
    Ma tant’è, per chiudere il discorso centrocampo, con questi giocatori i gol dei centrocampisti potrebbero arrivare, ma come arrivano quelli dei difensori, perché non sono i giocatori giusti per darti i gol.

  5. Ben, Cinzia, dite bene.
    Si l’aspetto commerciale ed il mercantilismo hanno prevalso nella Juve di questi ultimi anni. Penso tuttavia che sia una tendenza nazionale.
    Come spesso succede siamo i migliori ed anche l’errore lo facciamo talmente bene che ciò ci permette di primeggiare comunque in Italia e di ottenere buoni risultati in Europa.
    Purtroppo per noi però il calcio giocato in Europa pur evolvendosi è rimasto antico nelle fondamenta, trattano con i procuratori, ma fanno lo scouting, hanno gli osservatori, hanno le scuole calcio che creano i giocatori per le prime squadre, insomma tutte quelle cose che da noi non si fanno più se non per il player trading, e se da un certo punto di vista secondo me i nostri allenatori dovrebbero evolversi verso un calcio meno conservativo, più aggressivo dinamico, insomma si vede chiaramente in coppa che i nostri non corrono, è altrettanto vero e concordo con voi che il lavoro di scouting è forse da mettere sotto la lente.
    Ben dopo la batosta dell’Inter in coppa, ho sentito dei commenti raccapriccianti, della serie grande Inter, purtroppo gli altri son più forti, hanno i campioni, ecc.
    Ecco se penso che negli ultimi 10 anni l’Inter ha speso molto di più del Liverpool direi che certi commenti dovrebbero essere diversi.
    E qui mi riallaccio al tuo discorso, che condivido in toto.
    Oggi i soldi sono in Inghilterra, la ci sono i migliori tecnici ed i migliori allenatori, non solo, anche i migliori dirigenti e direttori sportivi. Nel City ci sono ad esempio Begiristain ex direttore sortivo di quel Baça capace di vincere tutto e Soriano, forse il miglior dirigente sportivo oggi in circolazione.
    Ma non dobbiamo per questo arrenderci, dobbiamo fare di necessità virtù e lavorare dalla ricerca del talento e dalla sua crescita in ottica prima squadra, come facevano i nostri concorrenti quando noi compravamo tutti, e come tu hai ben sottolineato.

  6. Luca, non c’è niente da fare: in questo momento storico la Premier League é la punta di diamante del calcio mondiale.
    E ciò accade non certo solo per i soldi che hanno, ma soprattutto per le motivazioni che tu hai accennato.

    La prima della quali é la competenza a 360 gradi della galassia “calcio”.
    L’esempio più eclatante é appunto il Liverpool, che senza spendere cifre perboliche ha costruito un team capace di coniugare il calcio in tutte le sue possibili accezioni.
    Chi ha visto Inter-Liverpool capirà al volo cosa intendo.
    Ciò che soprattutto colpisce é la precisione dei passaggi quando si alza il ritmo.
    Ma ovviamente queste sono cose che non si ottengono alla sera alla mattina …
    Poi se hai un team manegar come Jürgen Klopp le cose vengono ancora più facili!

    • Eh si Luigi è proprio così.
      Ti confesso che proprio il Liverpool gioca il calcio che preferisco.
      È capace di fare tutto, dal pressing al contropiede, cambia a seconda del momento della partita.
      È capace si controllare il gioco come di chiuderti in area con palloni che piovono da tutte le parti.

      non so a te, ma a me ricorda in tanti aspetti la prima Juve di Lippi.

      • Sì, Luca, il paragone col primo Lippi ci sta eccome.
        Egli fu capace di capire immediatamente i vantaggi della regola dei tre punti per la vittoria.
        E fu un campionato d’arrembaggio.
        I nostri sembravano pirati d’assalto. Si attaccava col tridente, e mezzali di supporto!
        Sì, fu una goduria.

        Insomma Lippi fu un precursore dei tempi moderni. Perché, checché se ne dica, vincere é bello, ma se lo si fa in modo esaltante, é bellissimo!

  7. In parte sono d’accordo con te Luca ma quando mi fai i nomi dei dei dirigenti i talent scout del city non mi trovo in sintonia.
    Lì al pari del psg hanno speso valangate di milioni e li fanno già da oltre 15 anni, ma se li raccordi alle vittorie oltre il loro confine vedi “zeru tituli” per dirla alla Mourinho.
    Credo che la verità sia sempre in mezzo e che non esiste una ricetta perfetta nel calcio sennó tutti riuscirebbero a farla.
    Ritengo Guardiola quello che 30 anni fa era Sacchi e 40 anni addietro Happel, un innovatore e grande tecnico ma da quando è uscito dal nido di Barcellona, pur avendo avuto i più bravi atleti a disposizione si è arenato, o forse è meglio dire che non è più stato vincente alla “cannibale maniera”, come prima.

    • È vero che il City di Guardiola spende, ma anche perché si muove in un mercato ricco dove anche giocatori non di primissimo livello costano tanto. Non ha la stessa tendenza del PSG.
      Li ha portati per la prima volta in finale di Champions ed ha vinto almeno 8 titoli nazionali tra scudetti e coppe. In un torneo dove la concorrenza è di primissimo livello.

      • Kris, ciao.
        Quanto ha vinto il City?
        Dici 8 titoli tra camp8onati e coppe…
        Pensa un pochettino come si sentono quelli della Juventus che di titoli vinti stanno vicino alla ventina…
        Si però vengono presi a pallate.

        • Ciao Barone,
          Non era in paragone con la Juve, che comunque ne ha vinto una ventina nel doppio del tempo e con una concorrenza diversa.
          Era più che altro per dire che limitare Guardiola a quanto fatto a Barcellona è riduttivo. In 14 anni di carriera ne ha accumulati più di trenta.

          • Ti ha risposto esaustivamente il Barone, Kris. Volevo solo sottolineare che ho scritto che ritengo Guardiola l’over the top dei tecnici. Ho pure detto che ha continuato ad allenare sempre grandi campioni sia al Bayern che in Inghilterra dove addirittura si fa comprare chi vuole. Se tanto avesse dovuto dare altrettanto i suoi conti non tornano, tutto qua. Hai ragione quando mi dici che in casa ha molta concorrenza, ma anche in Europa dove la concorrenza era più variegata ha vinto anche di meno che in casa da quando è uscito dalla cantera.

  8. Bravi nella disanima del Liverpool che proprio a livello di tecnica individuale, non ha i calciatori più quotati. Per più quotati intendo quelli che costano cifre iperboliche, ma che hanno una base medio alta.
    Anche l’inter non ha fatto brutta figura l’altra sera, ma ha dovuto piegarsi alla flessibilità tattica della squadra di Klopp che quando ha messo dentro un paio di ex titolari ( perché Firmino e l’altro cui mi sfugge il nome) oggi partono dalla panchina a scapito di giovanotti che scalpitano, ha dato quell’uno due da tramortire la squadra dell’ingenuo Inzaghi.
    Non è una mera questione di soldi, ma di tante componenti. Lo vado ripetendo da sempre, oggi Salah è molto più funzionale di Ronaldo e di Messi. Eppure in Italia anche se era più giovane non ebbe quella crescita tattica che ha manifestato e trovato in inghilterra. Ricordo che fu mandato a Firenze per assorbire la spesa in compensazione per l’acquisto di Cuadrado.
    Dicono che in Inghilterra i preparatori atletici siano italiani, allora non capisco come mai lì riescono a correre con intensità molto più di quanto si corre in Italia. Questo è un dilemma che qualcuno spiega con il lavoro differenziato che si fa in Italia con la palestra. Mah, io non credo a questa giustificazione.

  9. A proposito di Liverpool queste sono le cifre spese dal 2015 ad oggi solo per questi giocatori:

    1) Firmino 45 mln (2015) dall’Hoffenheim che lo aveva pagato 4 mln.

    2) Manè 41.2 mln (agosto 2016) dal Southampton calciatore africano più pagato di tutti i tempi.

    3) Salah 42 mln + 8 milioni di bonus (giugno 2017) dalla Roma è
    l’attaccante più costoso nell’intera storia della società.

    4) Naby Keita 65 mln (agosto 2017).

    5) Van Dijk 84 mln € (dicembre 2017) al Southampton è l’acquisto più costoso nella storia del club inglese nonché il terzo difensore più oneroso di sempre dopo Harry Maguire e Matthijs de Ligt.

    6) Allison 62.5 mln € (2018) alla Roma è il portiere più costoso della storia del calcio.

    Come leggo in alcuni post tutto sommato non direi che abbiano speso poi così poco per costruire una rosa forte come quella attuale e senza considerare che ce ne sono diversi altri pagati fra i 40 e i 45 mln di €.

    • Ciao Gioele ben ritrovato.

    • Ciao Gioele!

    • Grazie Barone, ciao Luca.

    • Mi mancava la tua puntualità e precisione nel raccontare la realtà Giò, un abbraccione

      • Ciao Antony, speriamo stasera di rivedere una Juve d’assalto come contro l’Atalanta anche se come ben sappiamo i derby da sempre fanno storia a sè.

    • Rispetto a quanto hanno speso Chelsea le due di Manchester ed il Chelsea, il Liverpool sembrerebbe la poveretta, Gioele. Ecco perchè dicevo che era la più umana tra le big inglesi per quanto abbia speso. Magari hanno speso meglio con calciatori/campioni non proprio di primissima nicchia, perciò ho fatto l’esempio Salah che era un ritenuto un rincalzo di Cuadrado. Salah è da pallone d’oro per quanto sia importante in quella squadra, nella Roma certamente non faceva poi tutta questa differenza, anzi lì faceva al massimo da spalla a Totti.

      • Hanno fatto un lavoro incredibile sulla rosa inserendo ogni anno calciatori forti, da Alisson a Fabinho a Van Dijk a Salah e altri con un grande potenziale come Mané, Wijnaldum, Olaxe-Chamberlain e Robertson e dal settore giovanile Alexander-Arnold, Jones. Tutto questo oltre che della società che ha investito molto è ovviamente merito anche di Klopp che al suo arrivo (2015) aveva ben in testa che tipo di squadra assemblare per poter ritornare (come aveva promesso) nel giro di 4 anni ad essere fra le squadre più forti al mondo con numeri impressionanti che fanno capire quanto lavoro ci sia stato dietro un percorso del genere.

  10. COME LUI NESSUNO NEL MONDO

    Marcello Lippi l’allenatore preferito dalla maggior parte della tifoseria Juventina.

    Tre punti per la vittoria hanno cambiato il modo di intendere e di volere…il calcio domenicale.
    In Europa era già tutto diverso da un bel pò…parlando di Coppe.

    In italia la regola dei tre punti a vittoria fu istituita nel campionato 1994-95 nel primo anno di Lippi alla Juve…inutile ripetere che fu l’allenatore che ha fatto vincere tutto alla Juve…ma.
    Ma, se vogliamo un confronto con qualche altro non si può fare, dopo si ma prima di quell’anno no…in palio per la vittoria c’erano 2 punti soltanto…ma possiamo fare un esempio…ad esempio Trapattoni-Lippi: ultimo anno di Trapattoni alla Juve prima di Lippi fu nel campionato 1993-94 con i 2 punti a disposizione la Juve arrivò seconda dietro il Milan (50-47).

    Nel campionato 1995-96 la Juve arrivò seconda con 65 punti sempre dietro il Milan con 73.

    Il confronto sarebbe se calcolando le vittorie della Juve ottenute con 2 punti anziché 3 si arriverebbe alla somma totale di 47 punti.
    Nonostante i tre punti che cambiarono e di molto la tattica e il modo di giocare.

    Trapattoni con i tre punti a vittoria avrebbe fatto meglio o peggio?

    • Non lo sapremo mai Max. Probabilmente anche lui si sarebbe adattato in fretta a voler vincere le partite anche fuori casa. Il pareggio una volta era una mezza vittoria in trasferta quindi in molti pensavano meglio a non prenderle piutttosto che darle.

  11. Ciao Gioele!

  12. Antony, Gioele,

    per vincere ci vogliono i soldi inutile negarlo, ma dobbiamo porci la domanda, quanti soldi servono?
    E poi conta e quanto conta la bravura?

    Se vado a vedere quanto speso dai club negli ultimi 10 anni in cartellini, il periodo è sufficientemente lungo, per definire il lavoro fatto dalle società più che dagli allenatori e dai giocatori, che sono poi scelti dalla società in questo tipo di discorso.

    Allora se vado a vedere la classifica di chi ha speso di più negli ultimi 10 anni in cartellini, noto abbiamo 2 gruppi quelli che hanno speso più di 1000ml e quelli che hanno speso meno.
    Se poi vado a vedere le vittorie di Champions League noto che la quasi totalità dei club che sono stati capaci di vincere la Champions League sono tra quelli che hanno speso più di 1000mln, ad eccezione del Bayern Monaco, che ha speso meno. Quindi insomma, si i soldi servono, Ma ne bastano poco più 1mld per avere la possibilità di puntare alla CL.

    Nel caso di Liverpool ed Inter notiamo che in questa speciale classifica, sono quasi appaiate e stanno nella parte giusta.

    Liverpool: spese 1128mln; ricavi 781; saldo -347mln
    Inter: spese 1058mln; ricavi 673mln; saldo -385mln

    Insomma se andiamo a vedere il saldo, balla l’acquisto di un buon giocatore più o meno.

    La cosa interessante La troviamo se andiamo a vedere il cammino europeo delle due squadre, cioè i risultati.

    Il Liverpool si qualifica 5 volte in CL, esce una volta ai gironi, poi gioca due finali, ne vince una quindi chiude con un uscita agli ottavi ed una ai quarti.

    L’Inter invece si qualifica in CL 3 volte, con Moratti arriva agli ottavi, poi con Zang, esce ai gironi 2 volte

    Insomma Entrambe le squadre hanno avuto alti e bassi, ma direi che il Liverpool si è dimostrato più bravo nel complesso a gestire al meglio i soldi spesi.

    E questo sposa le vostre considerazioni, alle quali non posso fare a meno di associarmi.

  13. Brutta partita e brutto pareggio.

  14. Un solo commento: Juve inguardabile.

  15. Cazzo ma è possibile che alla vigilia della coppa ci devono essere sempre infortuni, ricordo poche partite di champions dove siamo arrivati al completo o con giocatori che rientrano, sempre che si rompono.

  16. Se non fossi ascetico mi verrebbe da pensare che ci sia qualche setta di roditori che fa riti wodoo . Ormai è diventata una costante che prima di ogni partita di coppa ci siano almeno 3-4 giocatori della Juve che vanno in infermeria.

  17. Concordo con i vostri giudizi Juve molto brutta ieri

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