Non possiamo vivere ne’ con te ne’ senza te

Massimiliano Allegri


Scritto da Cinzia Fresia.

La Juventus prigioniera di Max Allegri.

Questo è il titolo di uno dei quotidiani sportivi più letti in assoluto che parla nello specifico di Juventus. una frase molto grave.

Una Società come la Juventus tenuta in pugno da un uomo solo non si è mai visto ne’ in Fiat ne’ in casa Agnelli. Chiunque ci abbia provato ha avuto ciò’ che si meritava.

Massimiliano Allegri sta fallendo come allenatore e punto di riferimento di una squadra assolutamente staccata dalla proprietà e dai tifosi.
La Juventus ci appare come una creatura imprigionata nel fango incapace di uscirne.
Un contratto blindato contro l’interesse della Società è alla base dell’attuale sciagurata situazione.
Il tecnico ovvio, non vuole dimettersi. Continua a promettere cambiamenti che non arrivano mai.

“Io non mi dimetto, amo questa questa squadra e questi colori. Rido perché voi sparlate tanto ma non sapete cosa c’è dietro.
Ci rialzeremo e quando lo faremo saranno tutti spaventati”

Max Allegri

Parole che non stanno in piedi:qualora ci si rialzi se altri non effettuano passi falsi sarà impossibile rialzarsi.
Avverrà tra poche ore un consiglio di Amministrazione in cui ci si aspetta provvedimenti drastici, un esonero .. un avvicendamento..che al 99 per cento non accadra’. Il CDA valuterà’ la soluzione che costa meno, cioè riconfermare la fiducia a Max Allegri.
Perché la Società non ha soldi, è in perdita, l’esonero del tecnico avverrebbe solo previo un accordo su una buona uscita.. ma poi? Chi mettere?

Alla girandola di nomi che si susseguono nessuno convince pienamente.
Prima di ricollocare una nuova guida tecnica serve recuperare un concetto importante: la Juventinita’ che si è persa.
Il Presidente Andrea Agnelli è stato messo o si è autoescluso questo non è chiaro, ai margini del progetto.
La presenza di Arrivabene sta sottovalutando quella che doveva essere l’anima della proprietà, colui che teneva insieme tutto gli elementi.
La Juventus è disgregata, i tifosi non si identificano più nel DNA bianconero e gli investimenti effettuati sui giocatori sono in pericolo.

Quando si è al vertice continuando a vincere si pensa duri per sempre. La vittoria non mette al sicuro dalle critiche. Ma la crisi era in atto da un pezzo, dalla disfatta di Cardiff.

Per la prima volta nella storia della gloriosa Società, la Juventus si scopre piena di malesseri interni che la sta portando alla deriva.

E’ grave? Si gravissimo.
La dirigenza deve fare marcia indietro e ricucire assolutamente con i tifosi, i quali devono ritornare tali e non considerati solo clienti.
Il tifoso e’ quello che fa sacrifici, che rinuncia per seguire la squadra, non ha bisogno di supermercati, ristoranti, negozi ecc. Il tifoso passionale vuole stare con la squadra, vuole vederla, vuole parlargli .. e nel caso della Juventus, vuole vedere la proprietà tifosa in prima linea.

Per fare questo servono gli Juventini quelli veri, quelli che hanno lottato per la maglia, perché i clienti si perdono, i tifosi restano.

  1. Ora, premesso che siamo stati salvati più volte da un grandissimo (e fortunatissimo) Donnarumma, la vittoria credo sia meritata. Bonucci e gli interisti un’altra volta sugli scudi. Ma questi non dovrebbero essere fuori forma? Stasera c’è stata conferma che Juve (e Inter) , hanno lavorato bene a livello fisico e che il problema è solo mentale. Ora vediamo se alla ripresa del campionato la “vacca” bianconera (e “vacche” bianconere in giro x il mondo…) comincerà a giocare come da o continuerà ad interpretare toro seduto o “vacca” sdraiata (moglie di toro seduto).

  2. MASSIMO PAVAN

    Dopo le parole dell’ex 4 interista, quello di “noi vinziamo senza ruvvare”, sullo scudetto del ’98 è inter-venuto Massimo Pavan di TuttoJuve:

    “Ci siamo veramente stufati e ci stiamo veramente stufando, non è possibile che ogni occasione pubblica possa diventare un modo di attaccare direttamente o indirettamente la Juventus, con argomenti vecchi, superati con un danno enorme per la Juventus, facendo passare i bianconeri da vittime a carnefici senza il minimo diritto di replica.
    La Juventus è da sempre attaccata, ma non è possibile che non ci sia mai un contraddittorio.
    Il fattaccio è successo pochi giorni fa al Festival dello Sport a Trento, passando per qualcuno inosservato, ma non gli occhi attenti di chi vuole sempre e comunque difendere la Juve”.

    E poi ancora sulla retrocessione della Juve:

    “Dopo la retrocessione della Juventus in B, solo per decisioni assurde e senza prove, visto che non si sono ritrovati arbitri corrotti e nemmeno partite taroccate, lo scudetto è stato vinto, dal 2006, in 5 occasioni dall’inter, 2 dal Milan e 9 dalla Juventus, vale a dire il 56% delle volte, questo sta a smentire qualsiasi tesi di complotto”.

  3. A me nel complesso la prestazione della nazionale è piaciuta. Ci sta di soffrire un po’. In fondo ultimamente l: Ungheria ne ha fatte di “vittime”. Significa che qualcosa in più rispetto al passato hanno sicuramente.

  4. QUANDO I NUMERI NON MENTONO

    “Non corre e non tira, è piccola Juve”, titola stamattina il Corriere dello Sport.
    E’ una Juve da metà classifica, e non solo per la posizione in graduatoria che ricopre attualmente, l’ottava, a sette lunghezze di distanza dal vertice occupato dal tandem composto da Napoli e Atalanta.

    La crisi dei bianconeri è certificata anche da altri numeri, che vanno oltre i 10 punti raccolti finora in sette giornate (e frutto di sole 2 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta).

    Soprattutto dai 9 gol all’attivo in 7 turni, media di 1,29 a partita, che fanno dell’attacco bianconero l’ottavo del campionato. In pratica la Juve ha segnato poco più della metà di Napoli e Udinese.

    (TuttoJuve.com)

  5. I pareggi sono il doppio delle vittorie e le sconfitte sono un punto sopra alle sole due vittorie delle partite fino a questo momento giocate dalla Juve.

    Non ci voleva certo la zingara per indovinare Cuncetta …

  6. Avete visto come gioca Bonucci quando è circondato da gente che corre per bene? Laterali che scattano in avanti e tagliano, centrocampisti che si propongono, ha fatto una marea di lanci e filtranti ben calibrati.
    Ci sono allenatori che, se vogliono, ti fanno correre e bene, ti fanno aggredire e pressare. E ci sono allenatori che non ce la fanno e a fine partita trovano scuse.
    Se noi siamo sempre fermi ad aspettare la palla sui piedi, la colpa non è della condizione fisica. A calcio si corre.
    Se non riusciamo ad aggredire nemmeno il Monza, la colpa non è della condizione fisica. E non è nemmeno degli assenti per infortunio, non è che se avevamo pogba e chiesa, allora tutti lì a correre e ad aggredire per recuperare la palla.
    Scuse scuse e scuse.
    C’è chi sa fare e chi no.

    • Esatto Barone!

      Il calcio è semplice:
      la palla si dà sulla CORSA del compagno. Non certo quando sta fermo ad aspettarla.

      È evidente che ormai non è il problema della Juve non è di una SINGOLA partita, ma è un FATTO irritante che si trascina da qualche anno.

      Sarri ci aveva provato, ma pur vincendo lo scudetto, era stato sfiduciato dallo spogliatoi perché pretendeva sincronie obbedienza e sacrificio.
      Perfino Pirlo ci aveva provato a cambiare le cose. Purtroppo era un debuttante (allo sbaraglio) …

      Allegri? Lui non ci mette niente di veramente suo. Aspetta che i campioni gli tolgano le castagne dal fuoco …campa cavallo …

      • Sarri lasciamolo da parte, con il Napoli, non avendo i campioni, è stato capace di perdere lo scudetto.
        Con la Juve, appunto, come dici tu i giocatori lo hanno mollato e i campioni hanno giocato per fatti propri vincendo lo scudo.
        Certo, sugli annali sta scritto che Sarri ha vinto l’ultimo scudetto della Juve come negli annali sta scritto che l’inter ha vinto lo scudetto del 2006.

        • Azzzzz, qui mi sa che hai svaccato anche tu, Baro’.
          Nell’anno di Sarri abbiamo messo sotto di brutto l’Inter all’andata e al ritorno. Col gioco prima che con i risultati.

          Mettere sullo stesso piano lo scudetto della Juve di Sarri (vinto a DUE GIORNATE dalla fine con 7 PUNTI di vantaggio sull’Inter), con quello di CARTONE della stessa Inter del 2006, mi sa tanto di surreale BLASFEMIA.

          Scusami, ma qualcuno doveva dirtelo 🤗.

          Ps l’ultima Juve di Allegri era uno squadrone anche con Higuain appena comprato dal Napoli.
          Eppure il livornese stava perdendo lo scudetto con la sua halma del cacchio quando si trovò 11 contro 10 a San Siro contro l’Inter.
          Solo quando la squadra si trovò sotto 1-2 negli ultimi minuti ci fu una reazione nervosa che ci portò alla vittoria con Cuadrado e Higuain.

          Me lo ricordo bene il suo indice che indicava il giropalla, con l’Inter in 10, invece di aggredire la partita!

          • Fuori tema. 4 ci rivediamo a settembre.
            Non hai capito mi sono accodato a te…
            Ci furono altre cose oltre al doppio giallo di Pjanic…fai uno sforzo e come ricordi il dito ti verrà in mente anche qualcos’altro…
            E io metterei lo scudetto della Juve con quello dell’inter sullo stesso piano…ma manco sotto tortura.
            Quel qualcuno doveva dirmelo, tu, potevi farne a meno perché hai sbagliato interpretazione…
            Il mio era solo un esempio…e su questo non bestemmio mai.

            Ti ricordi dell’indice ma non della luna.

            • Non svicolare su altri fatti assolutamente collaterali. Segui la proposizione principale: la Juve quella partita stava per perderla per esclusiva colpa del cagasotto in panchina. Segnò Cuadrado all’87° e Higuain al 90°. Ma strategia del giropalla di Allegri era perdere. Tanto è vero che in estate fu cacciato Dalla panchina. Riassunto lo scorso anno con un contratto faraonico dal suo amichetto Andrea Agnelli.

              Ora anche tu ammetti che se ne deve andare per dimostrata incapacità. Benvenuto!

            • *Ops…la strategia di Allegri era PERDENTE …

            • Ps Correggo la data della cacciata di Allegri. Fu un anno dopo, nel 2019, perché ad aprile la sua Juve fu malmenata a Torino dai ragazzini terribili dell’Aiax. Con il livornese che in conferenza farfugliò di ripartenze, mentre, putroppo per lui tutti noi vedemmo la partita, con gli alandesini che palleggiavano allegramente nella nostra area!
              Storia non pannicelli caldi.

              PPS AH, già, mancava Chiellini 😓

        • Ps2 Dimenticavo:

          Quell’Inter che la Juve sarriana zittì con prestazioni prepotenti, era l’Inter di Conte e Lukaku.
          Scusa se è poco!

          • Però ancora i giocatori lo seguivano…poi all’intrasatta l’abbandonarono?

          • Innanzitutto, amico mio, la lingua italiana quando è scritta resta scritta:

            “Con la Juve, appunto, come dici tu i giocatori lo hanno mollato e i campioni hanno giocato per fatti propri vincendo lo scudo.
            Certo, sugli annali sta scritto che Sarri ha vinto l’ultimo scudetto della Juve come negli annali sta scritto che l’inter ha vinto lo scudetto del 2006”.

            Questo passaggio, in lingua italiana significa (IN SOLDONI!) che tu non solo togli lo scudetto a Sarri, che a tuo parere faceva la bella statuina e non più l’allenatore della Juve, ma ACCOSTANDO gli almanacchi con lo scudetto di CARTONE dell’Inter, fai torto alla tua intelligenza.

            Tanto perché Sarri lo ha vinto sul campo l’ultimo scudetto con la Juve, invece l’Inter è stata cartonata a tavolino.
            Ergo, sono due cose INACCOSTABILI in ogni caso.
            Stacce. E scusami se sono stato costretto a puntualizzare.

            • Ti potrei rispondere che quello scudetto è stato vinto con 4/5 partite di anticipo…poi risultato finale vinto con 11 punti di vantaggio.

              Potrei anche dire che quello con sarri è finito con un solo punto di vantaggio sull’inter…
              Ma non ne voglio discutere, tornare indietro per ne è solo parlare su Calciopoli il resto non mi interessa…interessa invece quello che sta succedendo ora.
              Ho scritto quello che penso e mi auguro di sbagliare solo perché vorrei veder vincere la Juve.
              Ripeto è concludo, puoi fare il professore d’italiano con me perché sai che vinceresti facile…ma anche il professore dovrebbe capire cosa voleva dire l’allievo.
              Adesso la chiudo qui…perché basta pure sta tiritera con Allegri.

              • Non è mia intenzione fare il prof di nessuno. Solo che qualche volta, quando uno si accorge di aver esagerato nei paragoni, può anche ammettere di aver sbagliato eh, non casca mica il mondo. Anzi. Buonanotte 🤗

                • Che io abbia sbagliato a scrivere non lo metto in dubbio…ma MAI mi sognerei di vendere lo scudetto di Sarri con quello del 2006 dato all’inter.
                  Pensiero, quello mio, espresso male.

                  Poi se vai a ritroso sul blog, per renderti conto di come la pensavo, vedi in che data tutti i miei post titolavano ALLEGRI DIMETTITI.

    • Certo Rem17.

      Alle fine quello che dici è sacrosanto.

      Voglio aggiungerci l’intervista di Allegri a Sconcerti
      Dopo le parole che ha detto, come l’hanno presa i giocatori?
      Un vaffa glielo avranno dato e da quel giorno ricucire sarà un impresa.

      Ne sarà capace Allegri?

      Gia con gli ex va male…

    • Ops … Esatto Rem!

  7. Benissimo. Appurato (semmai c’è ne fosse stato bisogno) che non era un problema di condizione fisica ma di allenatori che sanno farsi ascoltare e chi no. Cambiamo allenatore e lo abbiamo detto più volte. Vediamo se le…”vacche” si trasformano in cavalli da corsa. Io dico che se cambiamo allenatore il “miracolo ” arriva immediatamente. Preferirei cambiare tutte le “vacche” ma non si può.

    • Io con sta storia delle vacche la pianterei.

      Come scritto più sopra è l’epiteto dato da Boniperti ai granata.
      Almeno a Torino è così.

      Dalle tue parti non so, ma la storia della Juve andrebbe rispettata.

      Aggiungo, la vacca svizzera, detto di un giocatore piuttosto falloso.

      Attenzione perchè tra ex Juve scartati e nazionali argentini e brasiliani sarà probabile avere in Juve uno o più campioni del mondo.

      E li l’unico a non aver vinto nulla a livello internazionale resta l’allenatore (?)

      • No Luca, perdonami, parlo di Boniperti.

        La storia delle vacche è un’altra cosa…era lui che sceglieva le più belle e per giunta gravide per il compenso sul contratto.

        Forse avrai letto” migliaia di narici che spuntavano fuoco” mentre batteva un calcio di rigore contro il Toro se le sentiva sul collo e per giunta sbagliandolo.

    • La dirigenza va cambiata per prima.
      Prima di altri.
      Perchè parte tutto da lì.
      I giocatori vengono per ultimi, come al solito quando le cose non funzionano, ti accorgi che in ALTRI CONTESTI il tal giocatore gioca e rende, mentre qua no. Capita spesso. E lì viene il compito dell’allenatore, che DEVE trovare il modo per far rendere la squadra che ha in mano.
      DEVE.
      Se non ci riesce, ha un lasso di tempo a disposizione in cui può lavorare.
      Se riesce nemmeno così, va tolto e cambiato.

      A fine anno chiaramente si fa’ i conti anche con i giocatori, ovvio.

      Secondo me è così, non ci sono dubbi o segrete pozioni a riguardo.

    • C’è da stabilire prima con esattezza se si tratta di “equini” o di “ovini”, nel primo caso di “cavalli” allo stato brado che fanno quel che vogliono, nel secondo invece di un gruppo di “pecore” che non escono dal recinto per paura del lupo.

      • Si parlava di vacche Gioele.

        • E comunque sono un gruppo di giocatori facenti parte di nazionali, di ottimo livello.
          Argentina, Brasile e Francia.

        • Le “vacche” sono comunque bovini e concordo con te che sia meglio evitare di chiamarli come quelli del Toro, quanto ai nazionali per il momento l’unico che ho visto giocare in quella italiana è Bonucci, degli stranieri invece vedremo se e in quali nazionali giocheranno i prossimi mondiali.

  8. QUELLO CHE ERA SUL LINK DI STAMANE

    Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, non ha lasciato cadere nel nulla le accuse di Javier Zanetti su Calciopoli, proferite dal palco del Festival dello Sport di Trento.

    Parole di fuoco quelle di Moggi, esternate durante l’ultima diretta a Juventibus Live:

    “Parlare male della Juve è diventata una moda, ci sono dei momenti in cui dobbiamo prestare la massima attenzione.
    Zanetti al Festival di Trento ha detto ‘adesso ho capito perché abbiamo perso il campionato nel 1997-98’, voleva dire che la Juventus lo aveva rubato come al solito nell’era Calciopoli”.

    A questo punto Moggi si fa molto serio:

    “Adesso dico una cosa: quando mi sono trovato a Milano in Tribunale presso la Corte d’Appello di Milano e c’era Zanetti e Moratti a fare da testimoni, tutti e due hanno detto che avrebbero preferito che il figlio di Facchetti…è inutile che mi diciate che non si può parlare dei morti.
    Qui bisogna parlarne perché sennò fanno morire anche lui.
    Questi signori – afferma Moggi – dissero che era preferibile che Gianfelice Facchetti non facesse nulla, anche perché aveva torto marcio”.

    L’ex dirigente della Juve ricorda che “purtroppo le intercettazioni fanno da testimone.
    Se volete vi faccio vedere pure la prima pagina della sentenza della Corte d’Appello di Milano 21-66 in cui dice che ‘Facchetti faceva lobbing con gli arbitri’. Addirittura aggiunge che Palazzi disse a un certo punto che l’inter era la società che rischiava più di tutti per il comportamento illegale del suo presidente”.

    Si passa ai nostri giorni e qui Moggi a gioco facile:

    “Ancora questi…noi non diciamo niente di una partita come quella contro la Salernitana, nel quale la Juventus aveva giocato male ma aveva vinto.
    Non fanno pure reclamo per vizio tecnico, quando lo era.
    Non hanno fatto reclamo per la ripetizione.
    Abbiamo avuto il Curi, abbiamo avuto Gianni Petrucci che prima da segretario della Roma e poi da Commissario della Federazione, fece giocare Nakata che non aveva mai giocato la settimana della partita che poteva decidere il campionato”.

    Moggi è un fiume in piena:
    “Questi rientrano sempre nel clima ‘voi sapete perché non abbiamo vinto il campionato’.
    Non lo hanno vinto perché erano meno forti di noi.
    Vorrei sapere a che titolo lo dicono.
    La partita la stavamo vincendo per 1-0 (Juve-inter 1997/98, ndr), e se non vado errato, il campionato vedeva la Juventus prima in classifica con 1 punto di vantaggio.
    Questi vanno ancora a rivendicare che avrebbero vinto il campionato.
    Veramente non c’è più religione. La Juventus la deve finire di stare zitta.
    Se ne parlano tanto un po’ di ragione l’abbiamo.
    La Juventus è stata incolpata di quello che facevano gli altri, non di quello che faceva lei”.

  9. Ma che ci sarebbe da cambiare allenatore mi pare assodato. Così come assodato che i giocatori fin qui, hanno fatto le “vacche”. A me dei riferimenti al Torino (del quale rispetto la storia avendo un fratello di mia madre (morto 4 anni fa) super tifoso granata al quale pochi mesi prima di morire ho regalato una replica della maglia di Valentino Mazzola che ha fatto letteralmente scoppiare in lacrime di gioia mio zio. Frega niente dei riferimenti. X ora sono state delle “vacche” e le nazionali lo hanno confermato.

  10. Così come a volte è successo il contrario. Giocatori che in nazionale facevano le “vacche” tranne poi tornare a fare i fenomeni nei club. X non parlare quelli che fingevano infortuni x non andare.

  11. Ma Allegri chiamatelo come vi pare. C’è pure chi gli ha dato del miserabile in forum di Tuttosport. Cosa vuoi che sia somaro? Anzi, ci sta così come ci sta “vacche” a chi vacca fa (intenso in campo ovviamente).

  12. Ah, gli è stato dato anche dell’escremento quindi se lo chiamate somaro gli fate un complimento e probabilmente vi di mette pure a ridere in faccia 🤪😉.

  13. Poi dicono che alla Juve preparatori e fisioterapisti non sono all’altezza…

    Miretti infortunatosi 2 giorni fa con l’Under21 e tornato alla Continassa, è già disponibile per Juve-Bologna di domenica.

    • A meno che Miretti non abbia fatto la…”vacca” con l’Under🙊😂

      • Miretti è sicuramente un cavallo di razza, purtroppo però Allegri che ha il patentino per allenare solo “equini” da trotto, da tiro, “somari” e “caprini” come lui non sa dove metterlo nella “stalla”.

        • No, ma a parte le battute, un po’ mi è dispiaciuto che Mancini non lo abbia portato. Anche solo x farlo stare in gruppo. Ma sono sicuro che entrerà presto in pianta stabile nella nazionale maggiore. Non dico titolare eh, xrò nel gruppo sicuramente.

          • Penso che Mancini un gruppo di riferimento ce l’abbia.
            Quindi per Miretti servirà un pò di pazienza.

            Il ragazzo c’è di sicuro, non si discute.

            L’unico dubbio è dove può arrivare, sicuramente in alto ma alto quanto?

            Ce lo dirà il tempo.

  14. Ahò, a quanto pare stanno tutti “fuori forma”. Ammazza quanto si lavora male alla Juve…🤔

    • Preoccupabo gli infortuni muscolari, anche il nuovo ingresso nello staff non può che aiutare.

      Penso che il problema sia il rapporto tra tecnico e squadra.
      In questo senso le parole di Allegri non hanno di certo aiutato.

      • Si può obiettare sulla forma ma la sostanza è quella, nell’intervista dice: “Sbagliamo passaggi, commettiamo troppi errori tecnici, non contrastiamo, perdiamo il controllo fisico degli avversari…abbiamo problemi di spinta sulle fasce laterali”, tranne l’ultima che è un messaggio alla società, le altre sono constatazioni oggettive.

        Detto questo le responsabilità di questo tipo di situazioni non stanno solo dalla parte dei giocatori ma ci sono anche le sue, come allenatore e come tattico.

  15. Oggi doppi auguri all’amico Barone

  16. TUTTOJUVE.COM

    Ospite di Sportitalia, Gianluca Galliani, figlio dell’ad del Monza, Adriano, ha detto la sua sulla Juventus e su Andrea Agnelli. TuttoJuve.com ha sintetizzato il suo intervento: “Squadre come Juventus e Fiorentina sono state massacrate dalle critiche, ma quando hai fuori metà della squadra, i 3-4 giocatori più importanti, è inevitabile che la squadra vada incontro a difficoltà. Ora voglio vedere l’inter senza Brozovic e il Milan senza Maignan ed Hernandez. E’ una stagione in cui è difficile dare dei giudizi per tutta una serie di fattori. Io ho visto la Juve alla prima di campionato contro il Sassuolo, quando aveva quasi tutti a disposizione, e sinceramente ha fatto una grande partita. Non voglio fare il difensore della Juve, perchè i problemi ci sono e li ho visti anch’io, però credo ci sia poca comprensione del fatto che i club stiano vivendo una grande difficoltà provocata dall’ingordigia della Uefa, che vuole aggiungere competizioni, su competizioni e competizioni, e ti mette nelle condizioni di non poter fare bene il tuo lavoro, di avere giocatori infortunati, di non poterli allenare bene, di fare una stagione ibrida che parte a metà agosto con tutti i problemi del caso, che adesso si fermerà a novembre. Bisogna essere cauti nei giudizi perchè i club non sono nelle condizioni di fare bene il loro lavoro. In questo momento la Juve non si vede perchè non ha i giocatori più importanti. Senza Chiesa, Di Maria, Pogba… Forti responsabilità di Allegri? Ovviamente l’allenatore ha sempre delle grandi responsabilità perchè è il responsabile tecnico, è evidente che quando hai delle difficoltà di questo tipo ci siano dei demeriti, ma io mi sono formato una convinzione dopo tanti anni, che arriva un momento quando sei nettamente il più bravo di tutti che per fortuna inizi a fare degli errori, dico per fortuna perchè poi si crea dello spazio per gli altri. La Juve ha vinto 9 campionati consecutivi…. Sento a parlare a volte di un Andrea Agnelli totalmente incompetente, che non è capace di fare calcio, e stiamo parlando di uno dei presidenti più titolati della storia della Juventus. Nel caso di Allegri come nel caso di Agnelli, come nel caso di mio padre, si può parlare di errori in una stagione, ma non si può discutere il professionista, perchè il professionista ha dimostrato di essere di grande livello internazionale”.(trascrizione a cura della  nostra redazione. Riproduzione del virgolettato consentito solo previa citazione della fonte Tuttojuve.com)

  17. Auguri Max. X tutto!!!😉

  18. O.T. per plurinick alienati e zanettiani ossessionati

    Quanto emerso dalle sentenze dei precedenti gradi di giudizio del processo penale di calciopoli e quella di chiusura della Cassazione, non ha in alcun modo provato l’esistenza di una presunta “associazione per delinquere”, imputazione di fatto smentita dall’assenza di elementi di accusa certi e documentati. Senza fini di lucro, senza corruzione, senza moventi, senza associati, senza frodi sportive, NON E’ STATA PROVATA l’esistenza di un reato di questo tipo, dal momento che le
    “sentenze” del processo penale hanno prodotto UNA sola condanna a titolo definitivo, quella dell’ex arbitro De Santis (in merito a partite che non riguardavano la Juventus) mentre gli altri arbitri, nell’ordine Pieri, Lanese, Dondarini sono stati assolti in Appello e in Cassazione anche Mazzei, Bertini e Dattilo.

    Da tutto questo e per l’ennesima volta i suddetti inter- preti della propria morale ipocrita e menzognera prendano nota che:
    Il campionato 2004/05, l’unico oggetto dell’indagine, non è stato alterato dall’attività di una presunta associazione per delinquere, in quanto le frodi contestate non si sono mai realizzate e i risultati delle partite non sono frutto di manipolazione. E’ stata anche dimostrata la regolarità dei sorteggi, e le griglie arbitrali ipotizzate o le designazioni auspicate da alcuni dirigenti non si sono mai concretizzate.

    I rapporti dei dirigenti juventini coi designatori non erano esclusivi: i designatori parlavano con tutti e l’ascolto delle telefonate di altri ex dirigenti, nello specifico quelle degli interisti, come ha scritto nella sua relazione l’ex Procuratore Palazzi ha evidenziato comportamenti ben più censurabili. Gli arbitri associati non guadagnano più degli altri, non ricevono benefici in termini di carriera, e la loro condotta in campo non ha agevolato nessuno. Non ci sono perciò arbitri corrotti, addomesticati o chiusi nello stanzino dello stadio di Reggio Calabria, e non si sono registrate ammonizioni preventive mirate o espulsioni compiacenti.

    Il tutto e per l’ennesima volta, rivolto agli ossessionati inter- preti della loro personale etica sportiva, ipocrita e menzognera.

  19. LA GIUSTIZIA AGGIUSTATA DEL SOLITO NEROBLEAU

    E tutti i pesci vennero a galla per sentire la palla di Pesce di Kallo figlio di Pelle amico di Kallo.

    Le verità secondo me sono altre.

    https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2022/09/28-97688560/calciopoli_esce_la_docuserie_con_il_punto_di_vista_degli_avvocati

    • Al punto di vista degli avvocati difensori fa da contraltare quello della giustizia penale che ha condannato gli imputati sulla base del “reato di pericolo”, ovvero sia che se pure non è stato commesso nessun illecito, il tentativo di mettere in atto una frode sportiva si prefigurasse come un illecito, tanto che in alcuni casi non sono nemmeno riusciti a dimostrare eventuali contatti, nemmeno tramite le famose sim straniere tra Moggi gli arbitri e i designatori. Prova ne sia che gli arbitri coinvolti in alcune delle gare sotto inchiesta sono stati prosciolti con formula piena. Paradossale dunque che il solo scambio di pareri sulle griglie arbitrali possa aver determinato condizionamenti nella scelta degli arbitri in merito alla richiesta di presunte inclusioni o esclusioni, dal momento che queste fossero in certo qual modo state quasi obbligate per via delle preclusioni e delle regole del sorteggio, regole che essendo state poste a garanzia del corretto svolgimento della gara non potevano certamente essere bypassate per mettere in atto un “tentativo di frode sportiva”.

  20. Barone,

    intanto Auguri.

    Su Boniperti, vero quello che scrivi, ma il presidentissimo, era sito appellare i granata come:
    “quelli della vacca”

  21. Certo poi.. eh bè.. c’è il curriculum di Moggi che parla da solo, li c’è scritto tutto, prima dai bovini granata ha giocato a scopa con le signorine straniere, poi con Giraudo, Bergamo e Pairetto a briscola mentre nell’osteria di Meani invece giocavano a tressette col morto, solo che le carte erano quelle napoletane e non si sa come e perchè dopo ogni smazzata l’asso di bastoni finiva sempre in c.. mano a Moggi, ma solo dopo hanno scoperto che il mazzo era truccato, gli assi di bastoni erano due, uno a Moggi e l’altro in c..asa della Juve. Poi però si sono accorti che anche Moratti e Facchetti giocavano a carte con Bergamo e Pairetto, ma non a briscola però, a “asso piglia tutto”, un gioco a carte scoperte in cui con l’asso in mano si pigliano tutte le carte degli altri e chi invece non ce l’ha in c.asa.. se lo tenga.

    • Ma quello a carte scoperte non è ruba mazzo?🤔

      • Credo di ricordare che si gioca secondo le stesse regole della Scopa e l’unica differenza è che con l’Asso in mano si prendono tutte le carte sul tavolo, che sono scoperte come sono nella Scopa.

        • Ah, sì. A ruba mazzo è il… mazzo di carte conquistato che è scoperto. Es: se l’ ultima tua presa è un 7 ed io ho un 7 in mano posso prenderti (rubare) tutte le carte conquistate (mazzo).

          • Ma secondo te si può per definire “l’associazione per delinquere” dire che basta essere almeno in 3 come nei più comuni giochi a carte, ma che se i giocatori sono Moggi, Giraudo, Bergamo e Piaretto è configurabile come un “reato associativo” e se invece si gioca a casa Moratti, con Facchetti, Bergamo e Pairetto o nell’osteria di Meani è una tranquilla partita a carte fra amici al bar?…
            Eppure è così, da non crederci, ma ci sono in giro plurinick alienati e ossessionati che dopo 16 anni scrivono ancora questa baggianata, senza che uno che abbia il coraggio di mandarlo a scopare il mare di disonestà, immoralità, infamia, e lerciume che scarica nei social.

            • P.S.(Precisazione Spicciola): per plurinick intendo utenti che si firmano in diversi social con più nick, da minimo 3 a Massimo.. non sò quanti.

    • Applausi a Gioele!

  22. MAREMOSSO

    Luciano Moggi non ha dimenticato ciò che gli è successo in Calciopoli.
    L’ex dg della Juventus intende battersi per mostrare la sua estraneità ai fatti, accaduti nel 2006.
    Si basa su questo argomento scottante la parte finale della trasmissione di “Cose di Calcio”. Ospitato da direttore Antonio Paolino, Moggi ha annunciato l’uscita di una docuserie, caratterizzata da tre episodi. Questo contributo sarà visibile sul sito avvocati.it e si intitola: “Calciopoli – la verità degli avvocati”.
    La mini-trilogia serve a capire il punto di vista degli avvocati su una vicenda, su cui Moggi rivela alcuni particolari inediti:

    “Con la serie su Calciopoli il punto di vista inedito è raccontare la verità, che ancora non è stata raccontata da chi ha raccontato solo novelle del processo.
    E La Gazzetta dello Sport è una di queste.
    Raccontare una verità è un fatto inedito, che può essere conferito soltanto dalle intercettazioni. Faremo ascoltare delle intercettazioni, che sono quelle delle 2006.
    Tra queste c’è quella di Gian Felice Facchetti, che mi querela, perchè io ho detto che il papà faceva comunella con gli arbitri. Presentando le intercettazioni del presidente Facchetti e di altri personaggi, è venuta fuori una sentenza diversa: secondo la sentenza 2166 della Corte di Milano, Facchetti faceva lobby con gli arbitri e non solo.
    In quella sentenza si legge che il procuratore della Federcalcio, Palazzi ha scritto che l’inter aveva più problemi di tutti per via del comportamento illegale del suo presidente.
    Facchetti sosteneva nel 2004, che, tempo due anni, sarebbero successe cose clamorose nel calcio italiano.
    Era tutto preparato.
    Telecom stava agendo nella maniera migliore.
    E racconto un’altra cosa: io ho un’edizione del Corriere dello Sport, in cui c’è scritto: “Alt! Versione diversa di Calciopoli”, perchè un maresciallo va in tv e dice che questo processo poteva essere evitato tranquillamente.
    E quando parla del caso di Paparesta, che fu rinchiuso nello spogliatoio di Reggio Calabria, lo descrive come un fatto estetico e di puro colore. Quest’avvenimento è stato trasformato in un sequestro di persona”.

    “Enzo Biagi aveva già individuato quello che era successo.
    Ha detto: “Ma vuoi vedere che in quella sentenza hanno preso Moggi come capro espriatorio per coprire sentenze ben più gravi di quelle?”.
    Questi ha fatto un elenco di casi ben peggiori di questi.
    Una decina precisamente.
    Dico un’altra cosa: l’avvocato Giuseppe Benedetto, nominato della FIGC, quando si è accorto di questi imbrogli, è andato da Guido Rossi e gli ha detto: “Siccome io, voglio andare a letto con la coscienza pulita, mi dimetto da questo incarico irrevocabilmente”.
    Questo è per dire cosa facevano le persone oneste.
    Ma c’è ancora di più: a quei tempi lì c’era qualcuno, che stava nell’Under 21 e che adesso sta comandando il calcio, che diceva: “Ti stanno facendo una cosa bruttissima. Mi dispiace””.

    • Infatti l’Asso con cui hanno truccato la partita a carte era quello col tron-chetto telecom-andato, che spiava, pedinava e inter-cettava giocatori, arbitri, dirigenti di altre squadre e società di procuratori.

      • …e il fegato gli si gonfia sempre di più…

        • Che poi caro Barone, quando leggi certi post di nick tarocchi (e si capisce lontano un miglio che lo siano) ti accorgi che il fegato non ce l’hanno proprio, nel senso del coraggio di dire certe cose con il loro vero nick, codardi, pusillamnimi che riportano nei social autentiche balle, confezionate e incartate con la carta pacchi rossonera, come quella riferita alla “parte peggiore del potere corrosivo di Moggi che si manifesta con le vicende della Fiorentina”, dedotto, pensa tu, dal contenuto di una telefonata tagliata, quella fra Moggi e l’allora presidente della Fiorentina, Della Valle, in cui Moggi disse a Della Valle queste testuali parole: “Noi per vincere il campionato andiamo a Milano e vinciamo e VOI pensate a salvare la Fiorentina”, intercettazione 2741 manipolata e trascritta agli atti con le parole di Moggi: “Pensiamo a salvà la Fiorentina”, nonostante nella stessa telefonata Moggi spiegasse in modo molto chiaro ed esplicito il motivo per il quale i Della Valle, a suo avviso, avrebbero dovuto farsi sentire nell’ambiente arbitrale: “Maggiore, maggiore osservanza delle cose, soprattutto l’attenzione massima affinché niente venga trascurato; ma non per darti dei vantaggi, per non darti svantaggi”, questo perchè la Fiorentina era già stata pesantemente penalizzata a Roma contro la Lazio. Altro che cupola e potere corrosivo, in quel periodo ci furono episodi in cui il vero potere, ora come allora, era in mano alle tv, dal caso Ibrahimovic squalificato per 3 giornate per un filmato Mediaset, il caso Cannavaro in un altro filmato dove faceva una flebo lecita all’epoca del Parma e senza alcuna attinenza con la Juventus. Il tutto che si intreccia con una telefonata tra Meani e De Santis, quando prima della sfida scudetto Milan-Juventus, c’è un Fiorentina-Milan con arbitro De Santis, quello che si dogana e sdogana a comando, ritenuto uno dei promotori della cupola, l’ar-lecchino servitore di 2 padroni, il presunto “sodale” di Moggi che nella suddetta Fiorentina-Milan non ammonisce nessuno dei 3 diffidati del Milan: Seedorf, Nesta e Rui Costa, lo stesso arbitro accusato di aver “fatto fuori” con ammonizioni mirate Petruzzi e Nastase, che saltano la partita con la Juve e non ammonisce nemmeno uno dei tre milanisti?.. e sai perchè? perchè in una telefonata intercettata Meani gli ha intimato di non farlo, questo è il testo della sua telefonata (vietata) a De Santis il giorno prima della partita 29/4/2005, ore 1459 progr.12370: ”Ti telefono per dirti che abbiamo tre giocatori diffidati, Rui Costa, Nesta e Seedorf, non li ammonire perché domenica prossima giochiamo a Milano contro la Juve’ e De Santis non solo non denuncia la telefonata all’ufficio inchieste, ma il giorno dopo la gara è lui stesso a telefonare a Meani, progr.8190: ‘Hai visto sono stato capace di far fare il silenzio stampa alla Juve, non c’era mai riuscito nessuno nella storia del Calcio’. La risposta di Meani: ‘Sei un amico, lo dirò al capo’.

          Chiudo allora rivolgendo a “orbi et sordi” una domanda facile facile, questa:
          Chi era il “capo” di Meani e sopratutto, di chi era allora il vero “potere corrosivo”?

          So perfettamente che nessun pusillanime mascherato vorrà nè potrà mai rispondere a questa domanda, ma una sola cosa permettetemi di ri-chiedere: trovate almeno il coraggio di andare a scopare il mare da tutta la disonestà, l’immoralità, l’infamia e il lerciume che scaricate abusivamente nei social.

  23. alessandro magno

    facciamo pena eppure a me manca la Juve. non vedo l’ora che ricominciamo le partite. delle nazionali me ne frega abbastanza poco. sarò diventato masochista alla vecchiaia

  24. alessandro magno

    Auguri Barone per gli sposi

  25. Ben,
    il clima di sfiducia attorno alla Juve non sta creaando entusiasmo e attesa per la partita di domenica, Allegri e la squadra devono darsi una svegliata e dimostrare sul campo che faranno di tutto per recuperare i punti malamente persi finora.

    Quanto alla nazionale italiana resta l’enorme delusione per la mancata partecipazione ai mondiali anche se parzialmente attenuata dalle ultime ottime prestazioni in una competizione che credo però, proprio per l’approssimarsi del mondiale, sia stata un pò snobbata dalle più forti.

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