Pagelle JUVENTUS ATALANTA 1-1

Pagelle JUVENTUS ATALANTA 1-1

Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce

 

DI GREGORIO 6 – Un tiro un gol sul quale non può nulla per il resto abbastanza inoperoso. 

GATTI 5,5 – Meno arcigno del solito fa fatica ad accorciare sull’autore del gol che è più veloce, Una partita non proprio da ricordare. BREMER 5,5 – Anche per Bremer una serata non particolarmente brillante. Fa fatica a marcare anche lui e alla fine esce per un problema.  

KELLY 6 – Senza infamia ne lode ma almeno non commette nessuna leggerezza o sbavatura. 

KALULU 6 – Colpisce un palo con uno colpo di testa. A Tudor piace esterno di centrocampo. Onestamente lo vede solo il mister in questa posizione. Non demerita ma nemmeno ha quella spinta che ci vorrebbe.

KOOPMEINERS 5 – 10 forse 15 minuti in cui sembra finalmente vivo poi tutta la partita a nascondersi. Incredibile come Tudor lo tenga in campo 96 minuti. 

THURAM 5,5 – Prestazione poco convincente, non ha la ‘’gamba’’ sua solita. Sembra non in grande condizione. Va comunque vicino al go con un tiro che deviato finisce di poco a lato. 

CAMBIASO 5,5 – Si impegna veramente tanto ma nella confusione generale creata da Tudor lui non fa che aumentare il casino. 

ADZIC 5,5 – E’ uno dei più vivaci e impegna il portiere dell’Atalanta in un paio di occasioni, poi l’errore fatale che porta in gol i nostri avversari. A quel punto esce psicologicamente dalla partita mostrando che evidentemente deve ancora crescere mentalmente. 

YILDIZ 6 – Gioca una buona partita fornendo assist per i compagni, poi cala alla distanza ma resta sempre un raggio di luce in una squadra molto poco fantasiosa. 

OPENDA 4,5 – Giocatore che tecnicamente sembra bravo ma pare giochi un’amichevole fra scapoli e ammogliati. Incisività e lotta pari a zero. 

MCKENNIE 6 – Da una sveglia a tutta la squadra. Provoca l’espulsione di De Roon. Peccato l’occasione mancata nel finale. 

VLAHOVIC 5,5 – Ci mette almeno la voglia ma non riesce ad essere mai pericoloso. 

JOAO MARIO 6 – Con Mc Kennie Zhegrova e Cabal ha il merito di cambiare le sorti di questa partita. 

ZHEGROVA 6,5 – Entra bene e sembra pronto per giocarsi delle chance da titolare. 

CABAL 7 – Salvatore della patria. Freddo, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. 

JUVENTUS 6 La Juventus gioca un discreto primo tempo ma va sotto al primo affondo. Nel secondo tempo tanta confusione e l’impressione che anche Tudor si  appelli a cambi che sembrano più quelli della disperazione che ponderati. Per fortuna quasi tutti i nuovi danno una buona spinta per prendere almeno il pari. 

TUDOR 5 – L’impressione è che la formazione sia sbagliata. Kalulu esterno quando ci sono Joao Mario e Cabal in rosa. Koopmeiners per tutta la partita. Lo stesso Adzic titolare. Insomma non convincono le sue scelte. L’impressione è che si sia perso due punti contro un’ Atalanta abbordabile. 

Arbitro 6,5 Giusta l’espulsione di De Roon per doppia ammonizione . Partita assolutamente corretta, niente di particolare da segnalare e nemmeno così difficile da arbitrare.

  1. Ma… quando Tudor ha detto che vede una Juve bella, tosta ed organizzata…anche voi avete sentito un brivido freddo lungo la schiena?

    • Andrea (the original)

      Già da un po’ evidenzio che le parole di Tudor riflettono esattamente il vuoto cosmico nelle idee di gioco.
      Ma sappiamo che alla Juve la reattività rispetto ai segnali è prossima allo zero e cambiano quando è già tutto distrutto.

  2. Andrea (the original)

    Non smetterò mai di ripetere che questo format di Champions, in cui sono in classifica con altre 35 squadre ma gioco contro solo 8 di queste, senza capire chi sono i miei avversari, è ridicolo.
    Di fatto il destino, a meno che non si è il Real Madrid o il Bayern Monaco, lo decide il sorteggio.
    E al netto del fatto che la Juve è scarsissima, il sorteggio ancora una volta è il peggiore tra tutte quelle italiche.

  3. INTANTO INDOVINATE CHI

    4 partite di campionato prima in classifica solitaria con 12 punti 10 goal fatti zero(?) subiti.

    Insomma questa sera giochiamo contro chi siamo riusciti a rimediare uno striminzito 1-1 altre volte abbiamo rimediato 3 e 4 goal senza alcuna storia.

    Perdiamo stasera e siamo ai saluti.

  4. IL GESTO

    Ne abbiamo visti altri di gestione da parte di tutta la squadra verso i propri tifosi.
    Ieri sera tutti i giocatori dello Slavia Praga alla fine della partita sono andati a fondo campo dove c’erano i loro tifosi sugli spalti e si sono inginocchiati come un senso di sottomissione per la brutta partita disputata ( goal regalati anche se ai più bravi avversari).

    Se lo facessero a ogni partita i giocatori della Juve a quest’ora avrebbero i calli alle ginocchia.

  5. POVERO BERARDI

    E mo so catzi sua…

    https://www.facebook.com/share/p/168PR2zqoS/

    • Scusami Max ma io oltre a non esserci su facebok non riesco ad aprire e quindi a leggerne il contenuto.
      Sarò antico e forse pure riservato, ma in certi media sociali, ancora oggi non mi pace entrare.

    • Barone,
      lo riporto qui per far sapere come facevano il caffè negli anni ’60 negli stadi, spero sia inter->essante per tutti conoscerlo…
      “Quando Caressa non c’era ancora e il the caldo non lo facevano, ma facevano solo caffè corretti… era il Borghetti (chi come me andava allo stadio in quel periodo dovrebbe ricordarlo il caffè Borghetti) che vendevano sugli spalti degli stadi italiani e siccome era corretto al cognac forse Herrera ha preso lo spunto per correggere il suo caffè con altro.”

      Oltre a questa, probabilmente in molti non conoscono anche questo pezzo di storia italiana prima di farsopoli

      […]

      “Un dirigente della Pirelli (già sponsor dell’Inter già dagli anni ’90), tale Marco Tronchetti Provera, figlio di un commerciante di prodotti petroliferi poi dirigente della stessa Pirelli, lascia la moglie (l’indimenticabile scrittrice di “Come sposare un miliardario”) per mettersi con Cecilia Pirelli, la figlia del grande vecchio Leopoldo, allo scopo di scalzarlo.

      Ci riesce e nel 2000 vende un pezzo di Pirelli e compra un pezzo di Telecom (uno dei principali disastri, per le casse dello Stato, della stagione delle privatizzazioni), Moratti lo premia dandogli un posto di rilievo nella società nerazzurra.

      Si crea un blocco di potere inscalfibile fra Pirelli (multinazionale da sempre presente in Sud America che passa inosservata perché l’unico problema per l’Italia continua ad essere Agnelli che fa produrre le macchine altrove), Telecom dedita alle intercettazioni illegali e ai dossieraggi e Inter, che trucca i documenti dei propri calciatori ma poi si lagna delle scorrettezze altrui.

      Unilateralmente fortunata la quotazione in Borsa Affari della Saras del 2006.

      Mentre infuria Calciopoli e i giornali sono impegnati in una moralizzazione del Paese che passa inevitabilmente dalla retrocessione della Juventus in serie B, i rampolli Moratti vendono un pezzo della società creata dal padr…ehm, dallo Stato italiano, agli investitori tramite una società del Lichtestein.

      “Come raccontano le cronache finanziarie dell’epoca – scrive Linkiesta – i fratelli Moratti guadagnarono 1,6 miliardi di euro, mentre gli istituti consulenti dell’operazione ricavarono 42 milioni di euro in commissioni. Eccessivo (circa il 30% in più del valore indicato dal consulente della Procura di Milano che si è occupato della perizia tecnica), il prezzo di collocamento a 6 euro per azione, tanto che già il 18 maggio 2006, giorno dell’offerta, il titolo lasciò subito sul terreno il 13,3% chiudendo la seduta a 5 euro e 20 centesimi”. Nel giro di poco tempo il titolo arriverà a valere poco più di un euro.

      “Saras in Borsa col trucco? Con una quotazione gonfiata Moratti avrebbe ripianato i debiti dell’Inter? ” si chiede la Gazzetta dello Sport nel 2008. Fanno rispondere direttamente all’interessato che afferma: “Solo calunnie e affermazioni diffamatorie, ho dato mandato ai legali di denunciare”.

      Non si fa intimidire il p.m di Milano Luigi Orsi, che decide di archiviare l’inchiesta nei confronti dei nove funzionari di banche indagate.

      Tutto questo mentre tre operai muoiono soffocati all’interno della Sars, 26 maggio 2009: i Moratti con cinque milioni di risarcimento offerti alle famiglie (“più o meno la metà dello stipendio annuale dell’attaccante camerunense Samuel Eto’o” scrive La Nuova Sardegna) fanno uscire le parti civili dal processo penale e possono continuare a vestire lo smoking bianco.

      Autentici signori che l’anno dopo organizzano una lotteria in ditta che premia 150 operai con il biglietto della finale di Champions League.

      Una vita al massimo, quella di Massimo, che non si fa mancare nulla, collezionando anche un’accusa di frode fiscale per aver acquistato (fra il 2015 e il 2016) petrolio dall’Isis, un’operazione che avrebbe permesso di frodare il fisco italiano per almeno 130 milioni di euro (mentre i terroristi, con il ricavato, avrebbero finanziato la guerra santa) pagando gli oli minerali ad una società con sede alle Isole Vergini.

      Un profitto enorme grazie al “mercato parallelo del carburante”, una forma di approvvigionamento criminale presso il Califfato, occupante della Siria, mentre i “giornaloni” come il milanesissimo Corriere raccontano di quanto sia cattivo Bashar Al Assad.

      E’ giusto, per quanto pleonastico, specificare che anche questa accusa sfuma in un: tutti prosciolti…”

      Fonte: • Francesco Magnini, Moratti, come fare i miliardari con i soldi dello Stato, 11 novembre 2024

  6. Non si vive nel passato, Luca. Tu vuoi riesumare chi non c’è e non potrà più esserci. Il calcio è cambiato ed anche gli interpreti non giocano più allo stesso modo, forse dovremmo essere anche noialtri ad aggiornarci.
    E’ pure vero che gente non eccelsa è stata brava ad ambientarsi e a fare oltre il dovuto nella Juve. Bonini e Brio sono i miei preferiti, tra questi, ma in ogni Juventus almeno 2-3 campioni hanno sempre fatto la differenza e questi non sono mai mancati. Forse c’è penuria di questi in questa squadra attuale che credo si possa compensare con altrettanti 6-7 di media qualità.
    Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca sino da ora, potremmo anche fare outing a fine campionato.

    • E’ venuto alla fine ma era in risposta a Luca nella paginma precedente

      Ed a propositi della pagina precedente vorrei metterci un altro carico pesante al post di Gioele riguardo alle malefatte dei Moratti. Premesso che non mi interessano gli intrecci tra le situazioni economiche finanziarie di una azienda e quella di una società di calcio di cui erano e( probabilmente sono interconnessi perchè quelle azioni del rock che entrano ed escono dai bilanci a seconda delle necessità è molto probabile che abbianno un certo titolare) , qualche anno addietro ci fu un inchiesta che non arrivò mai a dama ( chissà perchè) per acquisto sottobanco di petrolio da parte della Saras (più in nero del petrolio stesso) da un Paese canaglia cui era stato dato l’embargo internazionale. Ne parlarono in un inchiesta a Report, ma sappiamo bene che quella trasmissione oltre ad essere scomoda a gentaglia che vive di emozioni e che la querela per ogni piè respiro, non è mai ( anche se documentata da dati incontrovertibili) credibile.

  7. Questa sera Koopmeiners e Yldiz dietro a David…vi risparmio il resto della formazione.
    🫣

    • Andrea (the original)

      Per fortuna non la vedo, inizio a fare selezione e col tempo conto di arrivare al 100%.
      Andrebbe ricordato a Tudor che ha un solo risultato a disposizione per non essere eliminato dopo Madrid ma questo signore pare fregarsene di tutto.

  8. LA DENUNCIA
    🎙Bruno Longhi: «Che senso ha un regolamento che dà rigore contro la Juventus a Verona ma considera regolare il mani di Pongracic in Pisa-Fiorentina? Si è costretti a pensare che lo scopo finale era un’altro…».
    SEMPLICE: PENALIZZARE LA JUVENTUS

    • E’ se lo dice addirittura questo che è un interista spudorato, è tutto dire. Forse ha voglia di epurare qualche peccato prima di andarsene in pensione.

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