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ricchiuti98

Di Enzo Ricchiuti

Juve -Roma una settimana dopo lotta a colpi di interviste fra Gazzetta e Corsport. Con giocatori romanisti a ribadire sempre le medesime cose. Ma davvero non si riesce a fare di meglio nel giornalismo italiano e soprattutto c’è gente che compra i giornali per leggere cotante interviste?

All’estero c’è di peggio. Comprare, penso che la gente compri i giornali per darli addosso agli altri. Leggerli fa male ma beccarseli in testa anche di più.

Hai visto e firmato la mia prtizione? Come mai all’estero rifiutano categoricamente tutto il teatrino italiano intorno alla Juventus?

Vista e firmata. Perché è la tua. Avrei firmato anche se non condividevo. All’estero rifiutano come noi rifiutiamo la corrida o altre usanze: nel rifiuto c’è un po’ di convinzione e un bel po’ di dispetto.

Continuiamo ad esser etichettati di non aver vinto all estero. 11 titoli , siamo nella top 10 al mondo e nella top 5 in europa. Ignoranza o disinformazione mirata?

Ci invitano da anni a vincere sempre anche in Europa. Io lo prendo come una dimostrazione di affetto.

LA SOSTA PER LE CHIACCHIERE.

di Davide Peschechera

La sosta per le Nazionali è tradizionalmente un periodo morto per noi tifosi e appassionati di calcio. Ci si annoia e si pensa, magari vedendo qualche highlights, all’ultima partita giocata dalla nostra squadra del cuore e a quella che verrà. Io ho utilizzato questa pausa per riflettere, ragionare, metabolizzare alcune sciocchezze che si sono dette in assenza del calcio giocato, quello vero. Naturalmente il calcio italiano non può che offrirci ipocrisia, fomentata mediaticamente, dove questa sembra essere veramente l’unico valore di questo sport. Partiamo dalle parti di casa nostra? Bene. Oltre alla solita doppia intervista a Gigi Simoni prima di Inter Juve, dal ritiro della Nazionale non si può che parlare di Balotelli, autore di un’altra piccola gaffe (eufemismo), che ha disertato il discorso del ministro per l’integrazione Kyenge sul razzismo, arrivata a Torino, per impegni istituzionali. L’attaccante del Milan ha scelto di rimanere a dormire invece di presentarsi al saluto informale che la federazione aveva organizzato nella hall dell’hotel. All’incontro, non obbligatorio per i calciatori ma “vivamente consigliato”, come ha ricordato Abete, hanno partecipato, tra gli altri, il capitano Gianluigi BuffonGiorgio Chiellini, Ogbonna e El Shaarawy. Va detto anche che l’ex City si è poi scusato con un sms ma ciò non ha impedito allo stesso Abete di lanciargli una frecciatina attraverso i microfoni di Radio Uno: “Non era obbligatorio presentarsi, però sono sicuro che al ministro avrebbe fatto molto piacere“. Tuttavia non ci sarà alcun richiamo ufficiale nei confronti del giocatore. Il 6 agosto, il ministro aveva detto che Balotelli era un esempio da seguire. A distanza di un mese, ecco il ringraziamento di Mario. Attenti a criticarlo per questo, potreste passare voi stessi per razzisti. Altra notizia di pseudo razzismo è che secondo Peters Peters, il direttore finanziario dello Schalke 04, Boateng sia andato via dall’Italia “a causa dei numerosi episodi di razzismo avvenuti durante la sua permanenza in Italia”. Vuole dire che in Germania non c’è razzismo?

Poi in casa Juve c’è Pavel che non sa mentire: “Nessuna paura di perdere Conte, c’è grandissima sintonia tra lui e la società. A fine stagione valutazioni reciproche.” Non che Conte non possa andare via dalla Juve, ma addirittura si è detto che lo farebbe per nostalgia di Giaccherini e quindi andrebbe al Sunderland ma vista la situazione delle squadre maggiori, tutte attrezzate di buoni allenatori, in lista ci metterei anche WBA e Norwich per il mister, no?

Sempre rimanendo in casa Juve, come ben sapete ospiteremo la Nazionale allo Juventus Stadium. Pare che l’incompetente Abete abbia chiesto di levare i simboli recanti il n.31 allo Juventus Stadium. Io credo che la Juventus debba togliere lo stemma con i 31 scudetti dallo stadio… per mettere quello con i 32 e riservare una bella accoglienza ad Abete, Lega, Figc, Nazionale, Balotelli. Un’accoglienza che riassuma gli ultimi 7 anni di vergogna: Calciopoli, calcioscommesse, incompetenza del Consiglio Federale e del TNAS del CONI a decidere sullo scudetto di cartone, incompetenza a decidere sull’incasso della Supercoppa della Corte di Giustizia Federale, cambio regole in corsa pur di condannare, come la radiazione degli imputati di calciopoli; si inventano reati nuovi, come il famoso illecito strutturato di farsopoliana memoria; si nega l’ascolto di testimoni a discarico che invece sono concessi ad altri, come per Carobbio, protetto fino alla fine dalle domande della difesa. Assegnato in via prioritaria alla Lazio a titolo di risarcimento per un ipotetico mancato guadagno, la Juventus quindi dovrà accontentarsi di ciò che è rimasto dell’incasso. E’ curioso che si rifacciano ad ipotetiche norme dello Statuto e del Regolamento senza né elencarle né tanto meno citarle senza neanche entrare nel merito delle disposizione per giustificare e motivare la in-competenza. Sembra quasi che fosse una decisione scontata e che sia superfluo motivare le decisioni per la giustizia sportiva. Non bisognerà aspettarsi una decisione avversa alla Lazio neanche nella futura decisione della giustizia del CONI, che verrà a breve chiamata a giudicare. Negli ultimi anni la sola decisione “favorevole” alla Juventus emessa dalla giustizia sportiva è stata quella relativa alla vicenda che vedeva coinvolti Pepe e Bonucci. Assolti per il semplice fatto che la giustizia ordinaria li aveva pienamente scagionati da ogni addebito. Altrimenti ci saremmo trovati con due calciatori in meno in rosa. Altri che scritta 31, tutte le coppe scudetto dovrebbero essere posizionate di fianco alle sedie dei vertici federali, con opportuno antifurto, visto che tra un aperitivo e un’oliva, al Coni amano in genere candidare Roma all’Olimpiade, invece di risanare una giustizia sportiva da terzo mondo, fortemente punitiva e vendicativa.

Poi non può mancare mai la gazzetta quando si parla di chicchere da bar. A parte il fatto che la vittoria dell’Italia di Basket, unica squadra imbattuta dopo quattro turni agli Europei, visto che anche la Slovenia padrone di casa perde l’imbattibilità con la Croazia, è a pagina 36, dopo la F1, la Nazionale di calcio, la A, la B e la Lega Pro, non può passare inosservata l’inchiesta che fotografa le spese del calcio italiano in questa stagione attraverso l’analisi del monte stipendi delle squadre di serie A. Ebbene, emerge che oggi siamo sotto, come monte-ingaggi-lordo, al miliardo (non succedeva dal 2009/10): 745,2 milioni di euro (lordi) per la paga base che con il sistema dei bonus viene stimato in 912 milioni di euro. Un anno fa la serie A aveva dichiarato un costo del lavoro lordo di 1.039,5 milioni di euro lordi, già inferiore rispetto ai 1.100 milioni del 2011 che rappresentano la punta più alta del fenomeno. La dieta c’è e comincia a dare i suoi frutti, anche se il sistema dei bonus rende difficile ogni valutazione anche perché spesso si tratta di premi molto semplici da raggiungere che mascherano veri e propri costi fissi a bilancio delle società. A parte quindi la conta farlocca di questi “bonus”, concentrandomi sulla Juve, la Gazzetta ha contato, però, ingaggi troppo più bassi di quanto in realtà non siano. Tevez 4,5M€ (in verità 5,5M€), Pirlo 3,5M€ (in verità 4M€), Llorente 3,5M€ (4,5M€), Ogbonna 1,7M€ (800.000). In più alla Gazzetta parlano di 115M€ lordi totali per la Juve, ma se si fa la somma degli stipendi netti pubblicati si arriva a soli 49,8M€. Come nella conta dei 31 Scudetti tolgono il 6% dal momento che ne riconoscono solo 29, la Gazzetta fa risparmiare almeno il 15% sugli stipendi dei tesserati. Però in fondo cosa vuoi pretendere su cifre, stipendi, dati esatti da un giornale che non sa manco contare fino a 31? Ecco perché poi si legge di “stipendi in calo” e Inter e Milan a dieta.

E chiudiamo questa rassegna con le uscite poco felici di Florentino Perez e Zidane. il Presidente del Real Madrid, anche lui ha avuto una pesante caduta di stile in questa settimana di chiacchiere parlando del suo ex dipendente Mesut Ozil: «Mesut Ozil – ha dichiarato Perez a “abc.es” – non è un buon professionista. E’ ossessionato dalle donne: la notte usciva sempre con le amanti e praticamente dormiva pochissimo». Figuriamoci Crisitiano Ronaldo, allora. Ma lamentarsi dopo essersi intascato 50 mln. dalla cessione del calciatore è una cafonata al pari del De Laurentiis di turno che dà dei “cafoni” ai giornalisti che parlano sempre di soldi, minaccia querele da 100 milioni di euro contro il Comune di Capri e poi la querela la riceve, s’intasca 30+64 milioni dal P.S.G. per le cessioni di Lavezzi e Cavani e poi critica gli arabi (e i russi) che usano i propri club come giocattolini. E di essere scorretti perché spendono troppo, dimenticandosi che i suoi conti sono in regola proprio grazie a loro. Coerenza.

Un’altra uscita infelice che si ricorda del Real è quella che l’ex presidente Calderon fece parlando di Cassano e Florentino Perez: “Mi fa pena vedere un ex presidente che appare durante un momento di crisi della squadra ma d’altro canto ha sempre insidiato l’attuale dirigenza e non mi sorprenderebbe vederlo in posa per i fotografi con un altro giocatore, che ha preso quattro milioni di euro dal Real Madrid e che, secondo quanto ha detto lui stesso, li ha utilizzati per accrescere la natalita’ e rilanciare la prostituzione nelle avventure notturne nella capitale spagnola”. E Zidane che, dichiarato giorni fa: “100 milioni per Bale? Incomprensibile. Nessun calciatore vale così tanto”, sebra soffrire di Alzheimer perché è poi è andato a ritirare la busta paga a Valdebebas: “Bale 100M€? I grandi campioni vanno pagato tanto!”. E vabbè. Tanto il campionato ricomincia tra pochi giorni…

Rubrica #AttimidiJuve
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Agnelli ci fa o ci sa fare?

Questo articolo avrebbe dovuto essere semplicemente una risposta all’articolo del mio amico AlessandroMagno riguardante Andrea Agnelli ed il punto interrogativo che pone alla fine: Andrea Agnelli è per noi l’interlocutore giusto o no? Ecco il link: http://www.ilblogdialessandromagno.it/?p=761#comments

Per mia incapacità nell’essere laconico ho composto una risposta molto molto prolissa che si è trasformata improvvisamente, in un articolo riassuntivo di ciò che Agnelli ha fatto e detto in questi ultimi giorni tanto da suscitare curiosità o sgomento con tanto di pareri e commenti a caldo in noi tifosi ed irritazione in ‘altri’.

Tanto per cominciare, credo che egli sia il nostro interlocutore giusto e lo ha dimostrato nelle ultime due interviste rilasciate: alla Gazzetta al termine del CDA che ha registrato l’aumento di capitale e alla presentazione delle nuove maglie nel nuovo stadio dove si è anche soffermato sull’esposto di Palazzi.

In entrambe le interviste è stato molto esaustivo e chiaro e non ha gettato al vento le solite frasi di retorica prive di significato e molto spicciole. Forse sul mercato bianconero avrebbe dovuto essere più chiaro ma, in fondo, questo compito spetta a Beppe Marotta. Da lui pretendiamo altro e questo altro si chiama Calciopoli: la lotta per la verità.

Alla Gazzetta ha detto chiaramente, soffermandoci solo ed esclusivamente in ambito Calciopoli, che la Juve si sarebbe mossa per la revoca dello scudetto all’Inter solo al termine del processo penale e dopo che questo avesse emesso le sentenze, chiarendo che vuole aspettare il terzo grado del giudizio penale (praticamente altri 4 o 5 anni) per agire ex articolo 39 in sede Figc. Tutto questo senza però tralasciare l’aspetto più importante: quello di ricevere risposte in tempi brevi dalla Federazione sulla questione in atto nel rispetto della giustizia affinchè essa sia uguale per tutti. Concetto ribadito ancora una volta dopo che lo ha fatto anche nei mesi precedenti, a campionato in corso. Naturalmente i tifosi hanno interpretato queste esternazioni in due modi completamente differenti: o come una perdita di tempo o come una netta presa di posizione. Per accontentare tutti, giustizialisti e garantisti, si sa, servono subito i fatti e secondo me i fatti ci sono: l’esposto inviato alla Figc oltre un anno e mezzo fa e analizzato da Palazzi qualche giorno fa è un fatto acclarato che ha comportato delle conseguenze piuttosto importanti: potremmo vederlo sotto molti aspetti (mediatico, economico, politico, d’immagine) ma le cose sono cambiate. Palazzi nell’esposto (senza soffermarci nei particolari perché per questi potrebbe esserci un altro articolo) ha ritenuto anche l’Inter colpevole di aver commesso illeciti sportivi con le telefonate di Facchetti e le ammissioni di Moratti che ne era al corrente e tutto questo grazie ad un misero esposto che, seppur con 14 mesi di ritardo, ha emesso un parere molto simile ad un verdetto, quasi fosse una pietra tombale.

Inoltre alla Gazzetta è tornato a parlare anche della Calciopoli 2006, definendo il processo “un processo sommario, istituito in tempi brevissimi, in un clima di clamore mediatico che ne condizionò l’esito. Fu proprio la Gazzetta a innescarlo rivelando le intercettazioni. La Procura federale aprì il procedimento sulla scorta di quanto aveva appreso dai giornali”.  Colpo basso, e chi se lo aspettava? Accusa pubblicamente la Gazzetta. Chi altro lo avrebbe fatto volontariamente? La Gazzetta, nella domanda successiva, cerca di rimediare, accusando la Federazione di aver nascosto le intercettazioni alla Magistratura ma Agnelli rincara la dose e incolpa sia la Gazzetta che gli altri giornali di non averle trascritte tutte le intercettazioni sui loro giornali, informando male l’opinione pubblica.

Alla presentazione delle nuove maglie, invece, Agnelli ha aperto il pomeriggio con un discorso di quasi 15 minuti attenendosi ai documenti e leggendo un passo dell’esposto della Juve che si basava, all’epoca, sulla “parità di trattamento” e puntando la mira sui “comportamenti poco limpidi” dell’Inter naturalmente nell’ambito della questione dello scudetto 2006 discussa da Palazzi il giorno precedente. Ha ribadito di volere RISPETTO dalle Istituzioni esprimendo il proprio timore che si decida di non decidere, ovvero che si sorvoli sulla questione per mancanza di volontà nel tornare su un argomento vecchio ma di estrema attualità. Per passare all’azione, anche in questo caso, Agnelli ha ribadito che bisognerà attendere la decisione del Consiglio Federale del 19 Luglio. Prima di allora va solo monitorata la situazione senza emettere sentenze o commettere mosse sbagliate.

Si può continuare ad avere pareri discordanti sul Presidente che tiene sempre una linea di strategia ben precisa ma estremamente criticabile e giudicabile. Prima che s’insediasse lui uno che parlasse così non lo avevamo di certo. Anzi. Reputo Cobolli Gigli una persona a modo che sa il fatto suo e che, se non avesse effettuato  il ritiro del ricorso a Tar, all’epoca, sarebbe rimasto alla Juve per tanti anni. Capacità dirigenziali ne aveva. Purtroppo bruciò, con quella mossa, quanto di buono avrebbe potuto fare. Blanc, invece, l’uno e trino e presidente ad interim è da apprezzare per il lavoro portato avanti sul nuovo stadio e per essere un ottimo contabile ma niente più. Sul piano sportivo si è dimostrato inadeguato. Non voglio giudicarlo né incompetente né incapace ma semplicemente inadeguato per il semplice fatto che il campo nel quale compete è diverso.

Teniamoci Agnelli. Per il nome che dà garanzie. Per ciò che ha detto e smosso in questi mesi. Per ciò che farà. Non abbiamo molte possibilità visto che, dopo di lui, c’è ancora una volta il vuoto. Agnelli è tra due baratri: il primo ha spazzato via i primi 5 anni di Juve post-farsopoli, il secondo potrebbe spazzare il futuro della Vecchia Signora se solo non ci fosse Agnelli che riesce ancora a tenerci a galla con l’argomento Calciopoli in attesa che i risultati sportivi tornino a darci ragione.

Per quanto possa avere le mani legate dal vero proprietario Elkann, Agnelli è libero di parlare e di dire ciò che vuole. Ha il benestare di Elkann e questo è già un passo in avanti rispetto al passato. Sino ad oggi, le parole bastano per alimentare i sogni. Con le sole parole molte persone si sono sentite colpite e tirate in causa. I fatti faranno il resto

In fondo, se in questi giorni Moratti è nervoso è soprattutto ‘colpa’ di Andrea.

Eldavidinho94

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