Lo sport non è democratico

 

Articolo di Alessandro Magno

 

E’ stata una vittoria decisamente importante. Il Cagliari è squadra ostica soprattutto in casa dove ha raccolto quasi tutti i suoi punti. Oltretutto viene da una situazione di calssifica abbastanza tranquilla con molti punti di vantaggio sulla terzultima è questo gli ha consentito di fare una partita sgombra da ansie. Nel primo tempo ci hanno anche aggredito come se non ci fosse un perchè. Direi che sia Sau, che soprattutto Barella, sono andati ben oltre il normale agonismo. L’arbitro li ha molto tutelati. Sau credo non sia stato neppure ammonito, il giovane invece, abbiamo dovuto aspettare commettesse il millesimo fallo in scivolata a centrocampo per vederlo sotto la doccia. I gialli sono arrivati invece ed esagerati per i nostri. Lichsteiner e Marchisio assolutamente inventati. Mandzukic per proteste Cuadrado per aver lanciato la palla dopo il fischio, Chiellini forse l’unico che doveva starci. Dall’altra parte si è tollerato un poco di tutto almeno fino al 70mo quando si è deciso di tirare fuori appunto Barella che proprio aveva deciso di andare oltre. L’arbitro Calvarese, a parere mio condizionato dalle polemiche della settimana, era tutto preso a non fischiare pro Juve ed è curioso che sia successo lo stesso contro il Crotone, dove ci sono un paio di rigori abbastanza evidenti per la Juve non fischiati. Anche questa sera ce n’è uno su Dybala che le TV ponziopilatescamente hanno evitato di farci rivedere in diretta.

Al di là di tutto questo la Juve ha giocato un’ottima partita, aspettando che il Cagliari si sfogasse, in realtà senza produrre niente di particolarmente pericoloso, e ha colpito. A differenza di Crotone si è giocato su ritmi piu’ elevati e la Juve è stata sempre in partita. Qualche svarione si è avuto con Chiellini in campo sostituito da un grande Rugani, dopo di che al Cagliari è stato consentito un solo tiro in porta sul 2-0 sul quale Buffon si è dimostrato ancora una volta eccezionale. Dopo aver ormai acclarato che Gigi è, senza se e senza ma, il miglior portiere di tutti i tempi forse è ora di iniziare a considerarlo il piu’ forte giocatore di sempre. Piu’ forte di Baggio, Rivera, Del Piero, Gigi Riva, Valentino Mazzola. Piu’ forte di tutti. Per lui vale sempre il detto: tanti sono stati fortissimi nessuno è stato così forte per così lungo tempo.

Tornando alla Juve l’ha sbloccata il Pipita con un gol da centravanti vero su un imbeccata di Marchisio molto simile a quella di Rincon nella scorsa partita, cosa non credo casuale. Un bel tocco di giustezza. Il gol, non ce ne vogliano gli anti-juventini, è regolare. Higuain parte in linea e in linea purtroppo per loro è regolare. Gli eventuali centimetri oltre la linea che qualcuno vuole per forza vedere è la distanza che manca fra materia grigia e neuroni a queste persone che non vogliono accettare la supremazia e la bravura degli altri. Il secondo gol è stata una manovra eccellente di contropiede con Cuadrado in stile motociclista senza moto, Dybala a rifinire e Higuain, questa volta, a realizzare di esterno destro. Altro tocco da vero cecchino. Alla fine sarà Mandzukic in una serata un poco grigia a mangiarsi piu’ volte il gol del 3-0 e Rafael a salvarla con una paratona su Dybala dopo una traversa dello stesso Marione. La vittoria è stata clamorosamente netta nonostante un buon Cagliari. Gli antijuventini non se ne faranno mai una ragione, ho letto dei tweet del romanista Telese sul presunto fuorigioco di Higuain, quanto si dovrebbe solo vergognare dell’ennesimo rigore sconcio regalato alla sua Roma rigore completamente inventato a Crotone su Salah e siamo a 11, idem le esternazioni di Gigi D’Alessio sulla sua eliminazione da San Remo a leggere i giornali opera di una giuria Juventina. Siamo alla follia collettiva.

In Italia il tifoso medio dovrebbe capire una regola fondamentale dello sport che fin qui non ha compreso. LO SPORT NON è DEMOCRATICO. Di conseguenza non si vince una volta per uno. Basti vedere quanti titoli hanno cannibalizzato atleti come Schumacher, Rossi, Bolt o Federer o Merckx. Vince il piu’ forte, e ci sono nella storia fior fior di Campioni eterni secondi o che hanno raccolto molto meno di quanto meritassero, perché hanno trovato sul loro cammino gente piu’ forte di loro. C’è solo una differenza fra gli altri sport e il calcio. Negli altri sport i plurivincitori si celebrano. Nel calcio (soprattutto riguardo alla Juve e l’Italia) i plurivincitori si accusano.

  1. Se si corre ci deve essere uno scopo. Nel calcio è quello di segnare o nel non far segnare attuando un pressing intelligente. La Juve quando corre fa questo ora che sa giocare di difesa e di offesa. Chi non lo capisce e prende a paragone altre squadre deve farlo quando queste incontreranno la Juve, mi sembra la cosa migliore da farsi. Ho già detto che non ritroveremo la Juve di Genova e questo bisognerebbe averlo presente perché in fin dei postulati, la Juve vince segnando e non subendo gol. Ciò non vuol dire che col Porto faremo una passeggiata ma certamente che saremo pronti per affrontarlo con la solita dovizia, poi il risultato non è detto che venga ma la speranza c’è ed in modo differente e più concreto di quanto si è voluto dipingere la partita tra Real e Napoli. Ne sono convinto.

  2. Il motivo fondamentale della sparata di De Laurentis contro Sarri, è che quest’ultimo non gli metta in mostra, e valorizzi tutti i suoi gioielli, così da fare poter fare le solite plusvalenze estive !
    Conosciamo bene il soggetto. Mette un bel cartellino col prezzo al collo di Higuain, poi quando arrivava il compratore fa finta di piangere come un coccodrillo mentre si mette i soldi in tasca!

  3. Chiusa la parentesi Real-Napoli con un verdetto quasi scontato, causa il divario tecnico complessivo e la differenza di esperienza e abitudine a giocare partite di questo tipo, toccherà alla Juve entrare in clima champions, una Juve che a differenza del Napoli ha già dimostrato di avere una fase difensiva fra le più solide anche in Europa. Questo che se da un lato è stato finora un pregio, a guardare le risorse di cui dispone quest’anno Allegri, rischia dall’altro di rivelarsi un freno alle sue ambizioni europee, nel caso in cui si continuasse a privilegiare l’aspetto difensivo a scapito della costruzione di una manovra offensiva più spregiudicata. Sempre che lo stesso Allegri non riesca (già dalla prossima settiamana) a mutare sensibilmente la mentalità generale di squadra, nel qual caso a prescindere dai moduli e dalle filosofie di gioco, credo che non sarà facile per nessuno vedersela con una Juve formato Champions.

  4. LO SPOGLIATOIO C’E’

    Le dichiarazioni post artita di Aurelio De Laurentiis:
    “Questa sera ai ragazzi è mancata la ‘cazzimma’ napoletana. L’ha avuta solo Insigne, gli altri non esistevano, erano come bloccati di fronte a questi mostri sacri del Real Madrid. La nostra inadeguatezza serale avrebbe potuto permettere al Real di fare 5-0, diciamo che ci è andata di lusso». È un Aurelio De Laurentiis non troppo soddisfatto del risultato di Real Madrid-Napoli quello che commenta il match dai microfoni di Premium Sport. «Quando saremo nella bolgia del San Paolo – aggiunge il presidente – gli altri potranno andare in confusione, quindi credo che niente sia ancora perso. Credo che a Napoli sarà tutta un’altra storia. Ma ripeto: per come ha saputo fare e gestire quel gol, la ‘cazzimma’ d’oro va a Insigne. Ma forse se non avessimo avuto l’incidente di Milik questa sera avremmo visto un’altra partita. Ma non voglio entrare nel merito delle scelte, e non mi permetto di dare consigli: posso non condividere certe scelte ma non oserei mai dirlo e certe cose continuo a tenerle per me”.

    De Lamentiis, ha fatto la sparata sulla cazzimma che secondo lui, Sarri, l’allenatore non ha trasmesso ai giocatori.

    Dalla parte di Sarri si è schierato uno dei capisaldi dello spogliatoio azzurro, Pep Reina.

    Pep Reina è senza dubbio il leader carismatico di questo gruppo cresciuto nell’ultimo biennio da Maurizio Sarri.
    E non le manda certo a dire al presidente del Napoli: “Abbiamo affrontato il Real Madrid, una grande squadra a cui facciamo i complimenti – ha replicato il portiere del Napoli -.
    Le parole del presidente? Non perdevamo da ottobre e quando abbiamo vinto non si è fatto sentire nessuno”.

    Reina si schiera quindi chiaramente dalla parte di Sarri in questo incredibile braccio di ferro apertosi tra il presidente e il tecnico. “Abbiamo preparato al meglio la partita – ha continuato Reina prendendo le parti di Sarri – ma non è bastato.
    Nonostante gli errori, qualcosa di buono c’è stato, ora daremo tutto al ritorno al San Paolo che sarà una bolgia”.

    Al San Paolo attaccheremo subito e il nostro obiettivo è vincere 2-0″.

    E con questo si chiude il discorso De Laurentiis…a tra 15 giorni…

    Forza Napule !

  5. FORZA ALESSANDRO

    Anche sono un acerrimo “nemico” dei lupacchiotti devo fare un in bocca al lupo per lo sfortunato Florenzi…Davanti a queste sfortune non si può rimanere indifferenti.

    Domattina alle 9 l’artroscopia poi, se tutto andrà come si teme, Alessandro Florenzi sarà di nuovo operato per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.
    Il giocatore della Roma, che si era lesionato il legamento il 26 ottobre ed era stato operato un paio di giorni più tardi, lunedì si è di nuovo fatto male mentre si allenava con la Primavera (piede piantato a terra, torsione innaturale del ginocchio) e dai primi esami la situazione è apparsa subito grave.
    Diagnosi ufficiali ancora non ce ne sono, una minima speranza che la distorsione non abbia portato la rottura del crociato c’è (il ginocchio era ancora gonfio quando sono stati fatti gli esami) e soltanto domani si avrà la certezza di quello che, soprattutto dopo le parole di Spalletti di ieri, è un timore fondato.

    La stagione di Florenzi, a questo punto, sembra terminata, soltanto però dopo l’intervento di domani si potrà capire quali saranno effettivamente i tempi di recupero.
    Possibile, se il professor Mariani dovesse di nuovo ricostruire il legamento, che si utilizzi una parte del tendine del ginocchio destro (come successo per Strootman), ma intanto tutti a Trigoria si preoccupano del morale di Florenzi, tradito forse dalla troppa voglia di rientrare o, semplicemente, da una sorte che con lui non è certo stata benevola in questi ultimi tempi.

    Saluti.

  6. …E STURARO COSA C’ENTRA ?

    Assenti gli indisponibili Barzagli e Chiellini e lo squalificato Mandzukic si va comunque verso la conferma del 4-2-3-1: Buffon tra i pali protetto da Bonucci e Benatia, sugli esterni Dani Alves e Asamoah faranno rifiatare i titolari, Pjanic e uno tra Marchisio e Khedira davanti alla difesa, con Cuadrado, Dybala e Sturaro (in vantaggio su Pjaca) alle spalle di Higuain.

    Assente Mandzukic credevo giocasse Pjaca…invece…questo è e se vi pare:
    Il turnover di domani può riguardare anche Buffon? Chi giocherà a sinistra al posto di Mandzukic? 
    “No, domani Gigi ci sarà. Per il resto, o torniamo a tre in mezzo oppure a sinistra del 4-2-3-1 può giocare uno tra Sturaro o Pjaca. Stefano troverà spazio dall’inizio oppure a partita in corso. Marko invece deve capire che, per arrivare a certi livelli, tocca pedalare. Il calcio è fatto di sacrificio. Per essere determinanti non basta fare una sola fase del gioco, bisogna anche difendere benché costi fatica. Chi vuole diventare un grandissimo giocatore deve acquisire questa mentalità”.

    Boooooh ! E chi ti capisce è bravo.

    Saluti. 

  7. AMICO MIO

    Sei invitato alla presentazione del boemo al tuo Pescara.
    Il futuro non è il passato…
    😉
    Ciao.

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