Lo sport non è democratico

 

Articolo di Alessandro Magno

 

E’ stata una vittoria decisamente importante. Il Cagliari è squadra ostica soprattutto in casa dove ha raccolto quasi tutti i suoi punti. Oltretutto viene da una situazione di calssifica abbastanza tranquilla con molti punti di vantaggio sulla terzultima è questo gli ha consentito di fare una partita sgombra da ansie. Nel primo tempo ci hanno anche aggredito come se non ci fosse un perchè. Direi che sia Sau, che soprattutto Barella, sono andati ben oltre il normale agonismo. L’arbitro li ha molto tutelati. Sau credo non sia stato neppure ammonito, il giovane invece, abbiamo dovuto aspettare commettesse il millesimo fallo in scivolata a centrocampo per vederlo sotto la doccia. I gialli sono arrivati invece ed esagerati per i nostri. Lichsteiner e Marchisio assolutamente inventati. Mandzukic per proteste Cuadrado per aver lanciato la palla dopo il fischio, Chiellini forse l’unico che doveva starci. Dall’altra parte si è tollerato un poco di tutto almeno fino al 70mo quando si è deciso di tirare fuori appunto Barella che proprio aveva deciso di andare oltre. L’arbitro Calvarese, a parere mio condizionato dalle polemiche della settimana, era tutto preso a non fischiare pro Juve ed è curioso che sia successo lo stesso contro il Crotone, dove ci sono un paio di rigori abbastanza evidenti per la Juve non fischiati. Anche questa sera ce n’è uno su Dybala che le TV ponziopilatescamente hanno evitato di farci rivedere in diretta.

Al di là di tutto questo la Juve ha giocato un’ottima partita, aspettando che il Cagliari si sfogasse, in realtà senza produrre niente di particolarmente pericoloso, e ha colpito. A differenza di Crotone si è giocato su ritmi piu’ elevati e la Juve è stata sempre in partita. Qualche svarione si è avuto con Chiellini in campo sostituito da un grande Rugani, dopo di che al Cagliari è stato consentito un solo tiro in porta sul 2-0 sul quale Buffon si è dimostrato ancora una volta eccezionale. Dopo aver ormai acclarato che Gigi è, senza se e senza ma, il miglior portiere di tutti i tempi forse è ora di iniziare a considerarlo il piu’ forte giocatore di sempre. Piu’ forte di Baggio, Rivera, Del Piero, Gigi Riva, Valentino Mazzola. Piu’ forte di tutti. Per lui vale sempre il detto: tanti sono stati fortissimi nessuno è stato così forte per così lungo tempo.

Tornando alla Juve l’ha sbloccata il Pipita con un gol da centravanti vero su un imbeccata di Marchisio molto simile a quella di Rincon nella scorsa partita, cosa non credo casuale. Un bel tocco di giustezza. Il gol, non ce ne vogliano gli anti-juventini, è regolare. Higuain parte in linea e in linea purtroppo per loro è regolare. Gli eventuali centimetri oltre la linea che qualcuno vuole per forza vedere è la distanza che manca fra materia grigia e neuroni a queste persone che non vogliono accettare la supremazia e la bravura degli altri. Il secondo gol è stata una manovra eccellente di contropiede con Cuadrado in stile motociclista senza moto, Dybala a rifinire e Higuain, questa volta, a realizzare di esterno destro. Altro tocco da vero cecchino. Alla fine sarà Mandzukic in una serata un poco grigia a mangiarsi piu’ volte il gol del 3-0 e Rafael a salvarla con una paratona su Dybala dopo una traversa dello stesso Marione. La vittoria è stata clamorosamente netta nonostante un buon Cagliari. Gli antijuventini non se ne faranno mai una ragione, ho letto dei tweet del romanista Telese sul presunto fuorigioco di Higuain, quanto si dovrebbe solo vergognare dell’ennesimo rigore sconcio regalato alla sua Roma rigore completamente inventato a Crotone su Salah e siamo a 11, idem le esternazioni di Gigi D’Alessio sulla sua eliminazione da San Remo a leggere i giornali opera di una giuria Juventina. Siamo alla follia collettiva.

In Italia il tifoso medio dovrebbe capire una regola fondamentale dello sport che fin qui non ha compreso. LO SPORT NON è DEMOCRATICO. Di conseguenza non si vince una volta per uno. Basti vedere quanti titoli hanno cannibalizzato atleti come Schumacher, Rossi, Bolt o Federer o Merckx. Vince il piu’ forte, e ci sono nella storia fior fior di Campioni eterni secondi o che hanno raccolto molto meno di quanto meritassero, perché hanno trovato sul loro cammino gente piu’ forte di loro. C’è solo una differenza fra gli altri sport e il calcio. Negli altri sport i plurivincitori si celebrano. Nel calcio (soprattutto riguardo alla Juve e l’Italia) i plurivincitori si accusano.

  1. Ottimo Ale !
    La democrazia sta allo Sport, come il cappello a cilindro starebbe a Napoleone !

  2. Mauro The Original

    BARONE

    Per me lo scudetto si vince a 85 punti. Certo adesso riomma e napule viaggiano forte, ma c’è sempre un calo fisiologico in primavera dove perdono punti a grappoli.

    Ci sono in palio ancora 42 punti e la Juve può perderne ben 17, quindi 5 sconfitte ed 1 pareggio oppure 1 sconfitta e 7 pareggi. Poi chiaramente le combinazioni sono infinite…..

    Se invece fosse come dici tu che la quota scudetto è 90 punti, beh…. Le altre dovrebbero vincerle tutte da qui all’ultima giornata, sperando però che la Juve ne perda per strada.

    Bastano altre 3/3 vittorie consecutive della Juve e tutte le altre si fermeranno.

    • Mah … mancano quattordici partite alla fine, Mauro, mica una bazzecola… la pera mi sembra ancora acerba.
      Comincerei a fare di codesti discorsi quando ne mancheranno 10, non prima.

    • andrea (the original)

      Le proiezioni hanno un senso se viste come tali, non come certezze.
      La Juve 99/2000, la Lazio 98/99, l’Inter del 5 Maggio, lo stesso Milan 2011/12, in base alle proiezioni avrebbero vinto comodamente e quelle che stavano dietro non erano accreditate di serie finali da percorso netto.

      Ciao

  3. Di questa partita mi è piaciuto molto Cuadrado, a parte la stupidata che è costata l’ammonizione, è entrato come un guanto in questo modulo.
    L’unica cosa è che hanno cali improvvisi e perdita di concentrazione, che fa gridare Allegri ieri si è sentito benissimo quando ha detto “se continuate così prendiamo gol”

  4. Bravo Benedetto, l’ultima parte dell’editoriale mi trova in sintonia totale.
    Quanto ai conticini finali, c’è ancora parecchia acqua da far passare sotto il ponte, e comunque ci saranno ancora tanti incontri diretti che potranno cambiare le carte in tavola. Diciamo che alla Juve potrebbe iniziare a stare bene ( solo negli incontri diretti con Napoli e Roma)quel punteggio che quest’anno ha abolito dal proprio rendimento “il pareggio”, poi credo che a correre a questi ritmi prima o poi qualcuna sbiellerà. In alcune partite ( metto dentro anche Milan ed Inter oltre all’Atalanta e alla Lazio) dovranno pure incontrarsi tra di loro e solo una prenderà i 3 punti o dovranno spartirsene uno a testa.
    La pera, anzi visto che andiamo per metafore direi meglio l’Uva è ancora acerba Luigi, ma è molto più matura rispetto a quanto la vedono acerba le altre. 😎 😛

  5. Concordo l’analisi. Ho scritto ieri sera della mia preoccupazione di questi gialli che piovono come un temporale estivo sui nostri giocatori. Vero che le ammonizioni di Lichtsteiner e Marchisio non dovevano essere assegnate, giusta quella di Chiellini e credo che Mandzukic visto che era diffidato l’abbia cercata visto che venerdì, con tutto il rispetto per il Palermo, possiamo fare anche a meno di Mario. Stupido Cuadrado perché la sua ammonizione e’ per regolamento giusta, non si può calciare il pallone lontano quando l’arbitro fischia e siccome hanno il cartellino pronto bisogna essere più furbi.

  6. andrea (the original)

    Divergo sulle ammonizioni: passi per quella di Lichtsteiner (che però non fa mai nulla per non inimicarsi l’arbitro), ma Marchisio fa un fallaccio per il quale ho temuto il rosso, mentre Cuadrado e Mandzukic due sciocchezze.
    Gli arbitri sono costantemente deligittimati dai media, almeno noi salviamoci e caxxiamo i giocatori quando beccano gialli per proteste o comportamenti sciocchi (Cuadrado).
    Una volta non ci si poteva neanche avvicinare all’arbitro, che era un’autorità.

  7. Il fallo di Marchisio seppur involontario è piuttosto brutto e l’ammonizione ci sta, a differenza di quello di Sau su Lichsteiner che è da rosso diretto.

  8. A proposito di fuorigioco ha detto la sua anche Panucci ricordando la Champions vinta nel 1998 col Real Madrid, secondo lui la più bella fra le ultime perchè vinta dopo 32 anni dalla precedente, contro la Juventus, con un gol regolare di Mjatovic visto che a suo dire c’era Pessotto a tenerlo in gioco.

    “Era fuorigioco, nessuno lo vide e nessuno protestò. Comunque io e i miei compagni giocammo male e di certo non perdemmo solo per quel fuorigioco.” Così disse Pessotto in un’intervista del 2013, aggiugendo che “fu un errore fatale del guardialinee perchè Mjatovic era di quasi un metro in fuorigioco, e forse anche l’altro giocatore più dietro lo era anche se meno. Ma solo chi era in linea poteva e doveva vederlo. Neanche i giocatori della juve se ne resero conto.”

    Stessa sportività di Panucci antijuventino da sempre.

  9. Mauro The Original

    Vorrei spendere due parole per Higuain:

    Il giocatore al Real gioca decisamente bene e più di qualche volta la Juve ci ha fatto un pensierino. Chiaramente obiettivo da sogno non realizzabile.

    Poi, va a capire il perché arriva al Napoli. Credo che Maradona abbia spinto molto sull’operazione (mia ipotesi, ma non ho nulla di certo).
    L’argentino chiaramente è arrivato con lo scopo di giocare titolare ma soprattutto con grandi ambizioni. Che però non si sono realizzate nonostante abbia segnato davvero tantissimo.

    Vederlo alla Juve è uno spettacolo, ed è soddisfatto al massimo poiché sente la squadra vincente.

    Insomma grande operazione che ha soddisfatto ampiamente tutte le parti in causa. Compreso il Napoli che ha incassato un mucchio di soldi risolvendo la propria situazione finanziaria.

    Chi ci ha perso: tutte le concorrenti della Juve in primis, ma anche le squadre europee che hanno visto l’ingresso della Juventus nel gruppetto delle fortissime.

    Essere al quinto posto del ranking Uefa non è cosa da poco.

    Ecco perché tutti rosicano alla grande.

  10. Alex hai detto tutto.

    Tira una brutta aria…ricordo nel 2006 più o meno eravamo nello stesso periodo, questo di ora.
    Mancini già ammiccava al cartoon…poi ad aprile si cominciava a leggere stranezze…
    La rosea sta cambiando atteggiamento…o è stato solo un unico giornalista a dare la sufficienza a Rizzoli…e Sconcerti, pare si sia messo contro la rai.
    Tutto questo è un po’ strano…puzza di bruciato.
    Questa volta se dovesse succedere si va tutti in via Allegri.
    L’avessimo fatto nel 2006…andare sotto l’ALBERO …quel campionato non doveva iniziare…
    Saluti.

  11. Barone,

    ritorno a scrivere dopo un po’ …. ma quanto mi manca questo bar dello sport!

    E quanto mi mancate tutti voi!

    Oggi mi sento di dire delle cose e ti confesso che tiro in ballo un po’ tutti.

    Parto da Sconcerti, l’unico che forse ad indignarsi e dire le cose come stanno, proprio in Rai. E cioè che c’è sudditanza verso i tifosi dell’Inter e dell’Inter stessa da parte dei media perché alla fine si stava parlando da 8 giorni del nulla! Perché in Juventus Inter non era successo nulla!

    Però tiro le orecchie ai nostri e al nostro allenatore. Si lo so i numeri sono dalla sua ecc… ecc… però vuoi una volta, dico una volta essere aggressivo, spianare l’Inter e mettere tutto a tacere?

    Ma dico io, tra noi e l’Inter non c’è competizione alcuna! Avremmo dovuto vincere 3 a 0 e tutti a casa. Ed invece no. Anche con 10 punte ce le ritroviamo tutte a difendere ed a recuperare la palla nella nostra area.

    Ma il bello è che nessuno va contro la Juve, anzi se qualcuno ci va, e se c’è, perché c’è, ed io e te lo sappiamo che c’è, un movimento anti, c’è anche questa volta un bel movimento che ci vuole tenere fuori.
    A cominciare dalla proprietà che sbagliando o meno, intanto, mette i puntini sulle “i”.

    Insomma figur de … per gli altri e W NOI!

    Ma torno alla squadra.

    E non uso più i punti esclamativi e mi tranquillizzo. Ti confesso che ora che finalmente (ammazza che italiano) Allegri ti piazza i cinque giocatori offensivi sono due partite di file che si dorme. Letteralmente. Siamo forti, si vince e si collezionano record, ma a me questa squadra proprio non piace. Troppo rinunciataria, mi chiedo quando la vedremo giocare a calcio. Gestisce. Ma il calcio è altro ed a me Allegri ha stufato. Ma come mi avava stufato Conte. E come alla fine non piace il capitano in UK. Si vincono però du pa..le.

    Preferisco altre squadre che danno al calcio quello che il calcio merita.

    Riconosco che i risultati arrivano, riconosco che le giocate ora si vedono, ma accidenti vedendo i valori in campo con l’Inter doveva finire 4 a 2. E col Cagliari? e con il Crotone?

    Io all’estero faccio i salti mortali per vedere la Juve, e tu quanti Km hai fatto sulla strada ferrata per venire a Torino? Non sarebbe per una volta riuscire a divertirci e vedere una squadra come il Barça?

    Un abbraccio Juventino vero. Luca

    • LUCA
      Intanto ti abbraccio e poi te dico: mo te ce metti pure tu, come te anche mio figlio che sta a Bermuda tutte le volte che me rompe co’: “a pa’ ma sta Juve me fa soffrì troppo, nun se potrebbe fa de più” ?
      Daje, poi mentre che spiego la partita va via la video chiamata.

      No Luca, la Juve bisogna soffrirla, a parte soffrire in tv dove soffri veramente, allo stadio è diverso, ti sfoghi…la sofferenza è quando mi tocca venire a Torino in pullman, col frecciarossa è una passeggiata.

      Torno alla sofferenza Juve: Luca, credo che Allegri abbia l’ordine dalla società di portare a casa il sesto (non prenderla come notizia…è solo un mio pensiero)…è stato difficile, molto il quinto, con il sesto si entrerebbe nella STORIA dove nessuno prima è mai riuscito.
      Non sono d’accordo nel giocare tutte le partite con il piede sull’acceleratore, prima o poi fondi…gli altri sono costretti a farlo…è la Juve che li costringe a farlo…potrebbero anche avvicinarsi in classifica…ma poi ?
      Non sono ALLEGRO ma sono più CONTENTO se proprio vogliamo dire…però questo (ALLEGRI) segue alla lettera quello che vuole la società e soprattutto quello che vogliamo noi tifosi: vincere.
      Vedo anche all’estero…anche il Liverpool di Klop…squadre che annaspano e non sempre il “giocare” premia.
      Sono sicuro che qualche cosa vinceremo anche quest’anno…anche senza il gioco.
      ?
      Un abbraccio forte.

    • Caro Luca,

      tu sei lo Sconcerti giovane !
      Perché manifesti da lunga pezza il sussulto dell’intelligenza che come una zattera ogni giorno ti porta lontano; verso nuovi lidi, nuovi volti, nuovi orizzonti : è questo nutrimento degli occhi e dell’anima che ti fa evocare -nel tuo scritto- la BELLEZZA(rigorosamente in maiuscolo), che magari non salverà il mondo, ma certamente ti farà essere “scintilla” nel mondo.

      Quella stessa scintilla s’è accesa -sull’orlo della pensione- in Sconcerti; quello stesso sussulto lo ha scosso domenica sera. Perché essere costretto ad ascoltare un Nicchi messo alla sbarra per 40 minuti dalla sudditanza per l’Inter e i suoi tifosi (frustrata piagnucolada canea palesata senza vergogna in uno stadio intero), è stato troppo anche per un vecchio giornalista dai capelli bianchi, che -ripeto- con un sussulto, ha divelto l’ipocrita sincope, il sudario, in cui per anni s’era addormentato. Il suo intervento ha avuto, in due giorni, circa 40mila visualizzazioni su YouTube, a dimostrazione che nel cuore di ogni singolo uomo c’è materia infiammabile per la scintilla della verità.

      Buon viaggio ragazzo !

      • Luigi
        Vogliamo sorridere un po’ ?

        Se non ti conoscessi direi: mamma che palle questo !
        Ma conoscendoti so della tua vena poetica, da me molto apprezzata…dico solo che per te è molto più semplice scrivere in quel modo…è il tuo mondo.

        Ma ti immagini il nostro Luca su quella tua zattera solcare gli oceani ?
        Ah ah ah ! Mitico Luigi…tu che da un semplice televideo tiri fuori tutto il commento di una partita.
        Ciao grande.

        • La zattera va alla grande Barone, quando il timoniere guarda sempre sull’orizzonte !
          E Luca sappiamo bene che degli orizzonti conosce tutte le sfumature.

          Ps Per il televideo temo debba rivolgerti al comune amico Germano. ?

        • Ps … Se uno scritto è bello e/o poetico, lo è a prescindere. Non c’è bisogno di conoscere chi lo ha scritto.
          Certo, per noi potrebbe essere più pregnante : abbiamo il privilegio di sentir rimbombare le rispettive voci nei nostri scritti.?

          Ciao.

  12. Si Alessandro, nello sport non c’è la democrazia. Condivido e sottoscrivo.

    Inoltre complimenti per l’affresco, bello!

    Ma lo sport è bellezza, e senza bellezza lo sport muore. Il ciclismo è nei fatti bello che morto. Come il pugilato. Sono spariti, scomparsi. Si li guardano gli appassionati, però…
    Vogliamo parlare del tennis? E’ rinato con la grande sfida prima si era agli afficionados e poco più.

    Vogliamo parlare di calcio? Domanda retorica, ovvio che vogliamo parlare, di calcio, se no cosa saremo qui a fare? Ma a te questo campionato piace?

    Ma poi l’europeo, calcisticamente parlando è piaciuto?

    Ti confesso che nasco con il mondiale dell’82, prima ero Juventino per le maglie. Maglie? No ero Juventino perché al bar dello sport di periferia sul tabellone la Juve era quella a righe bianconere.

    Ma il calcio seguito e guardato con curiosità e stupore comincia con Eder, Zico, Gentile, Maradona, Platini, …..

    Prima poco, dopo il nulla o quasi. MA i giocatori ci sarebbero. Bellotti, Dybala, Higuain, Martens….

    Sono gli allenatori che proprio hanno perso il senno, la rotta il tutto.

    Ora abito in UK e ti confesso che il Chelsea non si può guardare. Vince, ha praticamente vinto, lasciando agli altri briciole, ma…

    Dalla trasferta in Brasile sono affascinato da un calcio senza tatticismi e che guardarlo è una vera gioia. Ma li mancano i fuoriclasse, che da noi fanno tutto tranne divertire i tifosi. Sono famosi su twitter o su You Tube dove riescono ad esprimere la loro personalità, ma sul campo fanno vedere molto poco. Tirannizzati da Allenatori che guadagnano più di loro e che li obbligano a congetture che non riesco a capire. Come non riesco più a capire la F1, piegata all’aerodinamica, e si che ho studiato ingegneria aeronautica!

    Insomma lo sport deve essere altro. Purtroppo non lo è e se il pubblico cresce nel mondo, in Italia cala e gli stadi sono vuoti.

    Si ci sta il prezzo del biglietto, però lo spettacolo è discutibile.

    Fuori dal campo, dopo uno spettacolo inesistente o quasi, restano le moviole e le polemiche.
    Un po’ poco.

    Ciao. Luca

  13. PS

    Questo per dire, almeno qui parliamo più di calcio, di tattiche e meno di inter interisti ed interismi. Lasciamo agli altri le polemiche sul nulla, come suggerito dal grande Sconcerti in un sublime attimo di lucidità eroica.

    • Mauro The Original

      Luca,

      ben ritrovato. Concordo su quanto dici ma sono convinto che ora, all’inizio delle partite di Champions che contano, si riuscirà a vedere spettacolo e bel gioco.

      Credo comunque che nel campionato italiano non si veda bel gioco a causa di troppe squadre, almeno due dovrebbero essere tolte tornando alle 18.

      Altra cosa, dovrebbero giocare in Champions almeno 4 squadre e questo mi sembra che succederà. Con altre 3 a disputare l’Europa League.

      Questo sarebbe sufficiente a produrre più incassi e guadagni permettendo di migliorare la qualità delle squadre.

  14. Alessandro Magno

    Vi leggo sempre tutti .

    Sconcerti mi ha sconcertato pure a me forse qualcuno inizia a scocciarsi di um calcio fatto solo di polemiche?

    Speriamo

  15. Sconcerti ci ha fatto un gran favore smascherando quei baluba della domenica sportiva rai e non poteva esserci una persona più appropriata di quell’uomo non certo juventino ma onesto.
    Lo sport non è democratico ma è sicuramente onesto.

    • Scusa Beppe
      Che cos’è un BALUBA ?
      ???

      • Barone

        Credo che Judoc abbia adoperato il termine “baluba” non nel senso spregiativo della parola ma per indicare la schiera dei cronisti e commentatori televisivi che lasciano prevalere l’aspetto del tifo rispetto a quello professionale. Un mal vezzo mi permetto di aggiungere, equamente distribuito fra giornalisti rai-sky e mediaset, una sorta di tifoseria trasversale che comprende i numerosi filoromanisti e filointersiti, oltre a filonapoletani e filolaziali. Lo stesso conduttore della “domenica sportiva” è dichiaratamente tifoso della magggica, così come il vicedirettore di raisport è interista, dalla parte di sky ci sono i filoromanisti Assogna e Mangiante, da te spesso nominati e inviati indovina dove 🙂 , oltre a Caressa direttore dell’emittente come già riferito ieri all’incredula 🙂 Luna23.
        Non risulta che ci siano fra i tanti nomi di spicco di giornalisti tifosi bianconeri, ma questo è superfluo aggiungerlo visti i “trattamenti di favore” riservati spesso alle squadre avversarie della Juventus sia in partite di campionato che di coppa italia da tutti i tifosi-telecronisti (non juventini) delle 3 maggiori emittenti radiotelevisive nazionali.

        Saluti bianconeri.

      • Un’accozzaglia di beduini

  16. AAA ARBITRO CERCASI

    L’innominabile tra non molto dovrà affrontare la Roma il 26 di questo mese e Napoli alla fine di aprile, gli arbitri a disposizione sono Banti, Rocchi e Tagliavento … ovviamente Rizzoli e Orsato si sono bruciati in quello scontro tra Juve e ?????.

    Insomma, qui bisogna ritornare a chi porta il pallone e chi l’arbitro…
    Il “Tronchetto” vorrebbe far terminare le polemiche dicendo: “La rivalità non deve diventare inimicizia”.

    Azz…dimenticare ? E come faccio con chi si vanta di tenere il più bel scudetto in bacheca preso con le tue intercettazioni fasulle ?

    Noi continueremo a vincere…voi…continuate a cercare gli arbitri che più vi aggradano.

    Forza Juve !

    • Caro Barone non sarebbe una novità, loro gli arbitri li selezionano all’origine, ricorderai sicuramente le telefonate pre-farsopoli in cui chiedeveno al designatore di mettere in griglia un arbitro precluso, quel Collina che in un precedente inter-Juventus convalidò all’ultimo minuto di recupero il gol del pareggio nerazzurro mentre mezza squadra interista (portiere compreso) affossava Buffon.

      Ciao.

  17. GIOELE

    Purtroppo certi tifosi di neroblu vestiti vengono foraggiati da presunti giornalisti che di parte non dovrebbero essere…non solo non dovrebbero far trapelare per nessun motivo la loro squadra del cuore…al contrario questi sventolano ai quattro venti la loro FEDE CALCISTICA.

    Ma credono veramente che io dimentico ?
    Così come credono gli innominabili tifosi nerobleau che io metta nel dimenticatoio il 2006 ?
    No. Nemmeno un po’.

    Così come non dimentico Massimo Marianella in una partita della Juve contro la Viola, dopo che questa raggiunse il pareggio gridare al microfono “giustizia è fatta” per tre volte di seguito.

    E come non ricordare Fabio Caressa, il quale prende i miei soldi di abbonato-amante-del calcio, in un Roma-Juve, quella famosa dei 4goal della riomma dove, a parte Totti che con le 4 dita faceva segno di andarcene a casa, ma il caro Fabio-lupacchiotto che impazzisce per i goal che la Juve ha subito.
    Beppe Bergomi rimase ammutolito in un Roma-?????, al goal di Toni si allontanò dal microfono per esultare tipo un curvaiolo.
    Un’altra volta dovette chiedere scusa perché in diretta aveva detto che il calcio dato al Sassuolo contro la sua riomma era fasullo…nonostante le immagini dimostravano il contrario da lui dichiarato in diretta.

    La rovina di questo bellissimo sport sono loro…e visto che non bastavano loro hanno chiamato gli aiutanti…quelli che commentano.

    Da RIGORIA per sky sport24 Vanessa Leonardi lupacchiotta.
    Ps: attenzione se vi capita di andare verso Trigoria…è pieno di lucciole.

  18. Raga’ incrociamo le dita: il monumentale Chiellini, il guerriero di mille battaglia non sarà disponibile per la gara interna col Palermo.
    Ma quel che è più grave la sua presenza è in forte dubbio anche per il Porto. Anche se Allegri sicuramente se lo porta.
    Sarebbe un vero peccato, perché il Chiello in queste partite si esalta e trasmette una carica incredibile anche si compagni.
    Si mancherebbero anche le sue Uscite dalla difesa come un toro infuriato, palla al piede, quando gli avversari si guardano bene dal contrastarlo, lasciandogli impostare l’azione.

    Incrociamo le dita dicevo, e male che vada ci affideremo all’imberbe Rugani, che in Barba all’esperienza, ha dimostrato di poterci stare in una difesa come quella della Juve.

    Buona serata.

  19. Mauro The Original

    Finito il ciclo del Barcellona. Stop e tutti a casa. Prima di tornare competitivi come ai bei tempi dovranno passare almeno dieci anni.

    Se la Juventus fa bene andremo sempre più in alto. Chiaramente anche senza vincere la Champions ma andandoci vicino

  20. Il grande Barcellona non c’è più, Rabiot e Verratti oscurano Iniesta & C., Messi, Neymar, Suarez, 3 fantasmi in campo, difesa dei catalani disastrosa.

    P.S.: Domani sento gli interisti che dopo Juve-inter dicevano che in champions il Barcellona avrebbe asfaltato la Juve.

  21. Mauro The Original

    La Juve dovrebbe far tesoro di quanto messo in campo dal Psg.
    Quando le cose girano bene non ci si rilassa sul 2 a 0 ma si insiste ancora più galvanizzati al fine di massimizzare il più possibile il risultato.
    Con il 2 a 0 la partita sarebbe stata aperta a qualsiasi risultato nel ritorno al Barcellona, ma con un tondo 4 a 0 la vedo quasi impossibile per gli spagnoli.

    • Tranquillo Mauro. Il genio di Allegri ha visto la partita.
      Il PSG è stato già imbrigliato nei gangli tecnici e mnemonici.
      Sarà un quarto di finale alla morte

    • Andrea (the original)

      Premesso quanto scritto al Barone sul Barcellona, concordo con te.
      La chiave è il coraggio, insieme al ritmo.
      Una squadra che ieri avesse difeso avrebbe perso anche contro un Barca fantasma.
      Il Psg si è giocato la partita dal 1′ all’ultimo minuto.

  22. IL BARÇA È ANDATO IN BARCA

    Mamma mia che brutto Barcellona ieri sera.
    O era troppo bello il PSG ?
    Un Di Maria straripante con una doppietta caricata a pallettoni ferisce gravemente Messi e tutto quello che era bello dei catalani…poi il colpo di grazia lo da quel Cavani che finito non è.
    Credo che neanche se tornasse, con un miracolo, il grande Barcellona che fu, contro questi che si chiamano Pensiamo Solo Giocando, non potrà nulla.

    Al prossimo mercato non ci saranno giocatori da prendere per nessuno…sono tutti accaparrati dal Barça.

    Saluti.

    • Andrea (the original)

      Amico mio,
      Il problema del Barcellona è la sua prigionia da quel gioco stretto e corto che ha un senso solo quando gira Messi e rende altre tipologie di giocatori difficilmente inseribili.
      Ne hanno presi tanti in questi anni ma hanno fallito, specie dietro e a centrocampo.
      Insomma, per me quella squadra è sempre stata in bluff, nel senso di squadra ancorata a una sola opzione.
      Purtroppo noi la beccammo nel suo anno migliore, quello in cui i 3 davanti fecero 170 reti..ma è la solita nostra sfiga in coppa.

      Ciao

      • Andrea,
        il Barcellona vincente non è stato solo Messi, ma Iniesta, Xavi, Busquet, Piquet, lo stesso Dani Alves, giocatori che hanno dato genio e sostanza ad una squadra che insieme al Brasile ’70 (non era solo Pelè) ha rappresentato l’icona della bellezza e dell’estetica della storia del calcio.

        Buona giornata.

        • ho cancellato la mia firma, rimedio subito, eccola.

        • andrea (the original)

          400 gol e 400 assist da parte di un solo uomo fanno vincere anche Memushaj, Benali e Verre.
          Chiaro che gli altri non fossero certo scarsi ma quel gioco aveva un’efficacia solo se poi hai uno che si rompe di palleggiare, ne salta 4/5 e va in porta.
          Le peggiori annate del Barcellona sono coincise con le peggiori annate di Messi.
          Ciao

          • Tutto vero Andrea.
            Ma ho la sensazione che il gioco di Messi non è simile a quello di Maradona.
            Il calcio di Messi esalta quello della squadra. Cioè, in qualche modo, soprattutto a livello di triangolazioni, si appoggia alla squadra.
            Estremizzando. Maradona può vincere con compagni scarsi, Messi no.

            • Andrea (the original)

              È un discorso dal quale non si viene a capo.
              Se diciamo che un Maradona più atleta sarebbe stato più forte di Messi ok, ma le cifre allo stato attuale dicono altri, sia come gol che come assist che come trofei.
              E per me aggiunge poco anche citare l’Argentina, perché quella squadra, con Messi ha fatto 2 finali di Coppa America (perse ai rigori) e una di Coppa del Mondo (persa al 114′); dunque risultati non certo deludenti.
              Maradona la vinse quella finale, senza far granché; Messi le ha perse senza far granché..è anche fortuna.
              La maggior parte dei gol di Messi sono sue invenzioni come la maggior parte dei gol di Maradona.
              Certo, Maradona in termini di personalità aveva qualcosa in più ma, appunto, se giochi con compagni meno forti e vincenti è più facile esercitare carisma.
              Ciao

          • PS La cartina di tornasole della mia riflessione è rappresentata (anche) dalla nazionale argentina. Maradona ha vinto quasi da solo un Mondiale (1986). Messi fatica di brutto a strutturare il suo gioco in quella squadra.

          • Con Memushaj, Benali e Verre è difficile, meglio Cassata, Orsolini e Favilli :), 3 campioncini che potrebbero spingere l’Ascoli verso la serie A, se eviterà di continuare a prendere gol negli ultimi minuti.

        • Concordo troppo lenta e scontata la manovra per poterci accorgere di Messi, Suarez e Neimar. Il PSG li ha sovrastati nel ritmo e se arrivi secondo sul pallone non lo puoi giocare.

      • Amico mio

        Purtroppo tutto passa…
        Iniesta è passato e in più ci si è messo anche quel brutto infortunio…Messi ancora può dare tanto, a patto però, che i compagni ora si mettessero a giocare per lui.
        Ciao.

  23. Niente è per sempre. Ma nel calcio il tempo è ancora più labile.
    Nel giorno di San Valentino l’amore per il bello trova alloggio al Parco dei Principi. Il risultato di 4-0 è una sentenza, e forse la recente migrazione di Ibra l’ennesima nemesi della Storia (che porta la Coppa)
    Il PSG manda in pensione il Barca, e soprattutto Messi, stritolato nella morsa di due nuovi tiranni : Verratti/Draxler.

    Tutto è a tempo nella vita. Nel calcio un po’ di più.

    Saluti.

    • Verratti e Rabiot hanno cancellato il centrocampo del Barça, Draxler ha tagliato a fette una difesa di burro che s’è sciolta come neve al sole in almeno 3 dei 4 gol.

  24. Il Barca si è ammosciato ora sembrano reali le sconfitte avute in campionato. Ciò che sembra extraterrestre nel calcio mostra alla fine un naturale decadimento dovuto alla sazietà ed alla diminutio capacitatis di Iniesta. Aspettiamo comunque il ritorno prima del de profundis.
    Si continua a parlare esageratamente, qui in Italia, di Real Napoli come se una italiana tipo la Juventus non avesse già incontrato ed eliminato i blancos. Forse però il tanto parlare può significarne sminuire i bianconeri almeno non esaltarne le gesta di campionato ora che la invereconda analisi mediatica di Juve Inter è terminata col botto di Sconcerti.
    Non credo che questa esaltata partita possa diventare memorabile per le gesta napoletane. Io rimango dell’opinione che ai partenopei manchi la veste europea per l’impresa, da italiano, per il trionfo di un’italiana vorrei sbagliarmi ma non lo penso. Che possa comunque sbagliarmi.

    • Caro Beppe,

      bisogna mettersi nei panni del napolisti per capire cos’è per loro Real Madrid -Napoli.
      Ergo, che il Real abbia perso con la Juve o col Barca, poco c’entra.
      Ma poco c’entra anche con il dato oggettivo della partita che espone tutti noi astanti ad una passionale curiosità.
      E’il calcio che avanza bellezza … quel calcio per il calcio, senza “riserve mentali” da partita secca, andato già in onda ieri sera al Parco dei Principi.

      La domanda che ci riguarderebbe, può essere : siamo pronti noi ad affrontare una partita come ha fatto il PSG ieri sera !?
      Abbiamo cioè dentro di noi la filosofia del coraggio, per giocare a calcio per tutti i 90 minuti ?
      Per metafora: siamo pronti a riempiere di banderillas il collo del toro? Sarà fermo il nostro polso per infilare la spada esattamente dietro la sua testa fumante rabbia, sudore e sangue !?
      Ai posteri l’ardua sentenza 😈 :mrgreen:

      Non so se mi sono spiegato. Ciao

      • Ti posso dire che le partite di possono sbagliare almeno quando la Juve giocava come col Genoa. Ora siamo diversi e consapevoli della nostra forza, quindi confido in bene. Il prossimo 22 c.m. potremo meglio dibattere. Ciao.

        • Già, forse sono stato troppo pessimista assegnando ai “posteri” la sentenza.
          Se Dio vorrà lo potremo fare anche noi, col ci(pi)glio dei vincitori.

  25. Questa mattina mi sono svegliato ( o bella ciao o bella ciao ecc.ecc.) 😀
    ed ho mandato un messaggio ad un amico che diceva grosso modo così:
    Il Barcellona è sulla via del tramonto e sembrerebbe che abbiano fatto il loro tempo. Messi va per i 30 e non può più avere rendimenti planetari così come ha abituato. E’ umano pure lui, così come Iniesta che ieri ha subito la freschezza e la classe del nuovo possibile suo successore, che VivaIddio questa volta si chiama Verratti ed è italiano.
    Poi notavo un particolare, perchè amo seguire il calcio Spagnolo. Quest’anno più degli altri anni il Barca si scatena contro squadre simil Crotone ( con tutto il rispetto verso il Crotone) soffocandole di goal, un pò come fanno gli arroganti con i deboli, per poi continuare ad essere presuntuosi ed allo stesso tempo poco propensi alla battaglia quando si confrontano con le squadre più competitive, tantochè subiscono come ieri, serie lezioni.
    Gran bella figura del Psg che ha fatto una bellissima partita, ma se riesci a sfondare con una difesa che ti fa entrare da tutte le parti il merito va diviso con il demerito della squadra di Luis Enrique, un altro “superfortunato” che si trova in un contesto dove anche un “Marchesi qualunque” avrebbe fatto la sua sporca figura.

    Ricomincia la champions ed oltre a questo incontro di punta di ieri che farà fuori in ogni caso una pezzo da 90 c’è come contraltare quel Benfica- Borussia, dove una vittoria risicata e super fortunata ( per quanto abbia fatto vedere la squadra tedesca) dei Portoghesi mette in evidenza degli scompensi nel girone eliminatorio. Anche il Napoli avrebbe potuto pescare meglio, ma se Sarri saprà tenere la squadra con i nervi saldi e farli giocare secondo i suoi insegnamenti, questa sera potrebbe saltare anche il lotto di Madrid.
    Vediamo aspettando che giochi Godot( ehmm la Juve) 😆 😛

  26. X Judoc
    Caro Beppe ti rispondo dopo perchè si è già accodato e detto qualcosa che condivido già Luigi. Volevo parlarti di altro riguardo alla partita dei napoletani stanno esaltando contro il Real.
    Per loro è come andare a letto con Belen la prima volta e si vestono, si icipriano e si profumano come meglio non potrebbero, non puoi giudicarli per questo. Io (sotto sotto) mi auguro con tutto il cuore e questa sera così come nel ritorno tifo Napoli, perchè facciano un simil miracolo come il Psg, ieri.
    Semprechè riuscissimo a superare il turno contro il Porto, avremmo sicuramente ( vista l’anomalia dei sorteggi) certamente meno possibilità di avere d’avanti una delle 2 portaerei da dover affrontare. Poi riuscire a fare, come diceva Luigi una partita pari a quella del Psg ieri, non saprei, ma il tasso tecnico che si può permettere la Juve ce lo dovrebbe consentire così come abbiamo notato ieri se hai in squadra i De Maria o i Verratti.

    • Caro Antony in Italia si fanno belle o brutte,a seconda della convenienza, le partite prima di giocarle. Io sono realista e senza falsa modestia mi intendo di calcio e ritengo il Napoli non alla portata del Real specie a Madrid. Se dovessi sbagliarmi ne sari contento per i napoletani, ciao.

      • Caro Beppe,
        tutti i veri sportivi faranno il tifo per gli “azzurri” questa sera.
        A proposito: temo che nel “concetto” che hai espresso il “non” sia un di più che spiazza.

        Ciao.

        • Partita difficilissima per qualunque squadra in quello stadio che assomiglia ad una bolgia infernale, tanto più per il Napoli che potrebbe pagare lo scotto dell’emozione per la prima al Bernabeu specie nei primi 10-15 minuti, superati i quali la squadra di Sarri può limitare i danni con una sconfitta di misura, o magari portar via un pareggio che possono valere oro in vista della partita di ritorno.

      • Volevo sottolineare che non ce l’ho col tifoso napoletano ma con i media perché ritengo non ci sarebbe stato tutto ‘sto sommovimento mediatico se al posto del Napoli ci fosse stata la Juve.
        Il tifoso napoletano è tutto passione e si lascia trasportare dal sogno e non vorrei mai si ritrovasse di fronte una realtà diversa. Magari il giornale il Mattino potrebbe, in tal caso maledetto, trovare il modo che la disfatta è stata colpa della Juve. Io spero invece che il Mattino possa magnificare le gesta del Napoli e dire ” Ora sotto con la Juve per prenderci lo scudetto”.

  27. Io confido molto, questa sera, nella “CAZZIMMA” di Maradona.

    Caro Luigi, noi tiferemo Napoli sicuramente…perché noi siamo dei SIGNORI…
    Ti chiedo: tu pensi che gli altri, tra una settimana tiferanno Juventus ?

    Forza Napule !

    • Caro amico,
      alla “pancia” non si comanda. Credo che simpatizzare o meno per il Napoli questa sera non appartenga alle decisioni razionali o che maturano attraverso un ragionamento.
      Ce ne accorgiamo guardando la partita che ci farebbe piacere un gol del Napoli o viceversa.

      Certamente sarà una delle partite che vedrò con più curiosità. I carneadi contro coloro che hanno fatto la Storia di questa competizione. Questa sera il Napoli sosterrà un esame serissimo in uno dei templi del calcio.
      E credo che la partita di Parigi costituisca anche per loro una bella spinta psicologica.

      Ciao.

  28. Pure Senza Giocare ha già vinto.
    Mah ! Ho i miei dubbi…vedremo.

    Forza Napule !

  29. QUEI GUFACCI DELL’UEFA

    Attenzione ai gufi…gli esperti della UEFA avevano pronosticato: “vinceranno la Champions” riferendosi al Barcellona.

    ATTENZIONE: altro pronostico UEFA: LA JUVE È TROPPO FORTE IN DIFESA.

    A questo punto stringo forte anche se sento dolore.
    Saluti.

  30. MARADONA AMBASCIATORE DEL NAPOLI NEL SUO MONDO

    Ho sempre scritto le meraviglie di Maradona in campo, per questo merita il 10 sulla maglietta, al contrario, visto che il numero si mette anche sui calzoncini, ecco. lì ci potrebbe stare un bel 71, tale è Maradona come uomo.

    Ha picchiato la sua donna nel 2014, ieri ha litigato con l’Oliva, la sua nuova compagna che ha chiamato la polizia ( si parla di aggressione).
    Maradona alloggiava nell’hotel dove alloggia la squadra del Napoli a Madrid.

    Insomma questo uomo, capace di giocare a pallone come pochi, però continua a far parlare di se per le sue sciocchezze che con il calcio non ci azzeccano proprio.

    La cosa che più mi sorprende è che lui si permette di giudicare facendo la paternale agli altri.

    Capelli Unti (alias Aurelio De Laurentiis) lo proclama ambasciatore del Napoli nel Mondo.
    Vabbè, detto da Aurelio, forse per un film ?

    Forza Napule !

  31. SE INSIGNE…

    È finita, purtroppo, 3-1 per il Real.
    Il Napoli è stato sfortunato con il goal segnato da Insigne…lo ha segnato troppo presto…poi quelli si sono arrabbiati e addio…

    Qualcuno non ha giocato da Napoli…troppo grande il Bernabeu con le forze che venivano meno…meno male a Reina…
    Saluti.

  32. Mauro The Original

    Bella legnata al Napoli che così smette di montarsi la testa. Adesso per un po’ se ne staranno zitti e capiranno che la Champions non è roba per loro.

    E soprattutto una bella legnata per Maradona che mi sta sulle scatole.

    • Andrea (the original)

      Beh se non è per loro non lo è neanche per noi..quindi credo che un po’ di modestia non guasterebbe.

  33. Avevo già accennato qui qualche giorno fa alla leggerezza del Napoli.
    Questa sera, insieme all’inesperienza di qualche interprete, è stata la deriva di una sconfitta ampiamente annunciata nella seconda parte del primo tempo.
    Ho infatti abbandonato la visione alla fine della prima frazione. Avevo visto abbastanza.

    Buona notte.

  34. Per giorni e giorni i media nostrani hanno enfatizzato il grande incontro: a Madrid, contro il Real, il Napoli di Sarri si gioca gli ottavi di Champions. Da come si leggeva e sentiva pareva proprio che il Real dovesse preoccuparsi assai.

    Personalmente non ho mai vissuto un clima così univoco artatamente creato e non ho neppure mai percepito, così forte, l’ attesa speranzosa per una partita di una squadra italiana.

    La brama di una grande impresa sportiva partenopea e’ stata massima, tutti la volevano, tutti la desideravano e la auspicavano fortemente. Forse a ingigantire il tutto ha contribuito la settimana di veleni e di livore seguita a Juve – Inter.
    In ogni caso la tendenza è stata chiara: fango alla Juve, speranze fiducia al Napoli.

    Sarri, che è tipo intelligente, ha cercato in tutti i modi di smorzare questo clima, fugando domande precoci sulla gara di coppa e cercando di spegnere i riflettori sulla stessa. Anche se, in cuor suo, da presuntuoso quale è, sperava nell’impresa.

    Alfin si è giocato e i partenopei, nonostante uno scatenato cronista che ha tifato più di un ultras, ha rimediato una sconfitta netta: 3 a 1 per il Real.

    Era anche partito bene il Napoli, passando in vantaggio con un bel gol del suo Insigne scugnizzo. Ma poi la classe e la caratura del Real hanno preso le misure e quindi il sopravvento.

    La chiave dell’incontro che ha generato più sogni e tifo nella storia sta tutta in questa considerazione: se si confronta un idea di gioco, seppure moderna, piacevole, redditizia con la forza dei campioni, la classe pura e la giocata magica dei singoli, quest’ultima prevale e prevarrà sempre. In ogni campo e in ogni contesto.

    Con buona pace di tutti. Di chi tifa Napoli facendo finta di fare il giornalista, di chi lo tifa per il suo gioco, di chi lo vorrebbe mandare avanti in coppa solo in chiave antijuve, di chi ritiene che la Juve abbia fatto un girone d’andata facendo pena e salvandosi ” soltanto” per le giocate di qualche suo campione.

    Concludo dicendo che un gioco come quello del Napoli, dispendioso e frenetico, non può umanamente essere sostenuto per più di un tempo. In Italia ho sempre visto fare al Napoli dei secondi tempi più normali e lenti dei primi, dove ha sempre concesso molto agli avversari.

    Oggi è stata la stessa cosa anche a Madrid, con una evidente difficoltà a imporre il proprio gioco palesatasi già dalla metà del primo tempo a causa della forza fisica dell’avversario .
    Ancora: il gioco non basta a sconfiggere i campioni.
    Buonanotte.
    Musio.

  35. Andrea (the original)

    Il Napoli potrebbe essere la squadra del futuro..se avesse un altro Presidente.
    Contestare la gestione tecnica dopo una partita in cui il Napoli per la prima volta va al Bernabeu, pronti via ed è in vantaggio, ha la sfortuna di prendere subito il pari contro una squadra con cui non c’è confronto sul piano dell’esperienza e quindi è in grado di gestire la difficoltà e vincere lo stesso, è allucinante.
    Ecco, la differenza tra noi e loro è solo quella, non è in campo..ma non è poca.

    • SFORTUNA ?

      Al gol del Real nel primo tempo ho esclamato : “Mamma che cagata di gol !”
      E un tifoso del napoli vicino a me : “Questi sono i gol che il Napoli prende anche in campionato !”.

      • Luigi

        Al contrario, io, dopo il goal di Insigne(perché converrai con me che quel goal è più di una cloaca) ho detto: questa sera il Real va in barca.
        Ciao.

      • andrea (the original)

        Sfortuna nell’aver preso il pari subito.
        Sappiamo bene che con l’andare della partita il quadro psicologico può cambiare, magari il Real avrebbe perso qualche sicurezza a scapito dell’affanno e, a quel punto, avrebbe prestato il fianco al gioco rapido e verticale del Napoli.

  36. Il succo della qualificazione sui 180′ tra Real e Napoli, dice che c’è ancora speranza per la squadra di Sarri.
    Ci vorrà un Napoli che giochi da squadra come in campionato ha spesso mostrato mentre da parte del Real occorrerà un Cristiano NON Ronaldo come si è visto ieri capace di buttare al vento 2 gol facili facili per lui.
    A fine partita non sono mancate le critiche del Presidente napoletano sulla squadra e la risposta piccata di Sarri. Ma sono cose italiche a cui siamo abituati dopo che una partita esaltata dai media italiani a parole, è finita col prevedibile risultato del campo a favore dei blancos. Un 3-1 che, come detto, lascia speranze se non solo Insigne giocherà di livello e che il pallone d’oro rimanga di bronzo. Buona giornata ed ora la Roma deve vincere col Villareal in EL, lo faranno i nostri eroi?

  37. Sul post partita.

    Delaurè, chiaro che se passi un paio di giorni con Maradona, tutto finisce a … puttane ! 😀

    • Ieri notte, dopo il 3 a 1 Real, avevo postato queste riflessioni. Oggi provo a rimetterle con la speranza che vengano pubblicate.

      Per giorni e giorni i media nostrani hanno enfatizzato il grande incontro: a Madrid, contro il Real, il Napoli di Sarri si gioca gli ottavi di Champions. Da quanto si leggeva e sentiva pareva proprio che il Real dovesse preoccuparsi assai…

      Personalmente non ho mai vissuto un clima così univoco, ad hoc creato, e non ho neppure mai percepito, così forte, l’ attesa speranzosa per una partita europea di una squadra italiana.

      La brama di grande impresa sportiva partenopea e’ stata massima, tutti la volevano, la desideravano e la auspicavano fortemente.
      Forse a ingigantire il tutto ha contribuito pure la settimana di veleni seguita a Juve – Inter.
      In ogni caso la tendenza è stata chiara: fango sulla Juve, speranze e fiducia al Napoli.

      Sarri, che è tipo intelligente, ha cercato in tutti i modi di smorzare questo clima, fugando domande intempestive sulla gara di coppa e cercando di spegnere i riflettori sulla stessa. Anche se in cuor suo, pure lui, sperava nell’impresa.

      Alla fine si è giocato e i partenopei, nonostante uno scatenato cronista che ha tifato più di un ultras, ha rimediato una sconfitta netta: 3 a 1 .

      Era anche partito bene il Napoli, passando in vantaggio con un bel gol del suo Insigne scugnizzo. Ma poi la classe e la caratura del Real hanno preso le misure e quindi il sopravvento.
      La chiave dell’incontro che ha generato più sogni e speranze nella storia sta tutta in questa considerazione: se si confronta un idea di gioco, seppure moderna, piacevole, redditizia con la forza dei campioni, la classe pura e la giocata magica dei singoli, queste ultime prevarranno e sempre sarà così. In ogni campo e in ogni contesto.

      Con buona pace di tutti. Di chi tifa Napoli facendo finta di fare il giornalista, di chi lo tifa per il suo gioco, di chi lo vorrebbe mandare avanti in coppa solo in chiave antijuve, di chi ritiene che la Juve abbia finora vinto ” soltanto” per le giocate di qualche suo campione.
      Chi ha campioni in squadra può ambire a vincere, ricordiamolo sempre.

      Concludo dicendo che un gioco come quello del Napoli, dispendioso e frenetico, non può umanamente essere sostenuto per più di un tempo. In Italia ho sempre visto fare al Napoli dei secondi tempi più normali e lenti dei primi, dove ha sempre concesso molto agli avversari.

      Oggi è stata la stessa cosa anche a Madrid, con una evidente difficoltà a imporre il proprio gioco palesatasi già dalla metà del primo tempo a causa della forza dell’avversario .
      Il gioco non può bastare a sconfiggere campioni.

      Buonanotte.

      Musio.

      • Analisi in gran parte condivisibile Musio.

        Chissà cosa succede quando ai grandi campioni si accoppia un’idea riconoscibile di gioco.
        Perché il campione -credo che su questo siamo d’accordo tutti- esalta e sublima con la sua classe ogni schema di gioco studiato alla lavagna.

        Altrimenti ?
        Altrimenti si deve aspettare Marzo (con l’ottimismo della volontà) per far sì che il tempo magnanimo consenta ai componenti di una squadra, di trovare una posizione in campo che diventi empatica/sincronica con quella di tutti i compagni.

        Ogni riferimento a una squadra a noi vicina (non) è puramente casuale. 😆

        • Caro Luigi,
          potrebbe succedere di tutto !

          Nel senso che si potrebbe arrivare a risultati sorprendenti, o positivi o negativi però.
          Cerco di spiegarmi.
          Saranno positivi se un allenatore ha precise idee di trame, offensive soprattutto, e posizioni in campo per i suoi giocatori. Il bello avviene se i giocatori, compatibilmente alle loro caratteristiche, le accettano e le applicano in toto. Se si verifica tutto questo mix, i risultati potrebbero essere esplosivi, soprattutto se in rosa hai dei campioni.

          Viceversa, se un allenatore trova impossibile conciliare le sue idee con la rosa che gli è stata allestita, vuoi perchè i giocatori non hanno quelle caratteristiche, vuoi perchè non le vogliono accettare perchè in qualche misura si trovano ad essere sminuiti, sorgono i problemi e i risultati potrebbero essere negativi. Sorprendentemente negativi.

          Qui si gioca la partita di quale allenatore sia più bravo. C’è quello che non si sa adattare al materiale di cui dispone, quello che vuole cambiare i ruoli ai suoi, quello che sa adeguare il modulo e il gioco a seconda dell’avversario eccetera.
          Uno che sa fare tutto ciò è bravissimo. Uno che lo fa in parte, è mediamente bravo, uno che vuole solo fare di testa sua pretendendo obbedienza ai suoi diktat, viene fatto fuori dalla squadra stessa.
          Ecco perchè io sono sempre stato prudente nel giudicare il mister di una squadra a noi cara. Perchè secondo me le sue idee di gioco sono un po contrastanti con le caratteristiche dei suoi uomini. Ha avuto quindi necessità di tempo per riprendere il bandolo della matassa e per mettere tutti in condizione di fare le cose che lui chiede senza aprire conflitti interni.

          Ciao caro.

          • Ottima didascalia Musio.

            Anche me il mister bravo sarebbe quello che -semplicisticamente?- riesca a trarre il massimo da ogni suo giocatore stuzzicando magari il suo amor proprio, e questo “massimo” riesca a inserirlo in un “visibile” gioco di squadra.
            Esempio molto vicino nel tempo. Chi ha visto PSG-Barca, credo abbia visto applicato sul campo il concetto che appena esposto.

            Ciao.

            • Ho capito Luigi. Ma Luis Enrique non lo ha fatto evidentemente …

              • …ma io mi riferivo a Emery 😳

                • Ho capito caro ! Ma i campioni in campo li aveva anche Luis Enrique ! Come a dire, ognuno riesce a fare quello che può e se a volte gli riesce, o gli è riuscito, non significa che gli debba riuscire sempre. O se uno non lo ha mai fatto, o lo ha fatto poco, può darsi che lo faccia da marzo in poi !?
                  Ciao .

    • andrea (the original)

      Azz lo ha mandato nello spogliatoio per il sermone come mandano Vialli nel format “Squadre da incubo”.
      Insomma, per ADL il Napoli è come la Setina, la squadra di Sezze Scalo.

      😀

  38. PIAGNISTEO ALLA NAPOLETANA, I PERCHE’ :

    Mi permetto di riportare uno stralcio di un commentatore, preso dal Napolista”(che evidentemente conosce bene l’ambiente).
    Mi pare molto lucida la sua analisi.
    __________

    “Ci illudiamo di stare assieme ma siamo totalmente privi di coesione. La mentalità vincente deriva sempre dalla miscela di due ingredienti fondamentali: l’ambizione (quella che l’intellettuale Eric Cantona descrisse come la lotta contro l’idea di sconfitta) e lo spirito di servizio, ovvero il senso del limite di sé. Se senza ambizione non si scalano gli ostacoli, senza spirito di servizio ci si ferma a metà strada.

    La picconata post partita del presidente è solo l’ultimo episodio di una penosa e grottesca serie di autolesionismi tutti volti a difendere sé prima di tutto, a qualunque costo, anche a scapito del gruppo. Ne fu artefice anche l’allenatore, che oggi ne fa ingiustamente le spese, quando ad inizio anno riuscì a montare grane senza alcun effetto se non quello di arroccarsi e destabilizzare il proprio ambiente di lavoro (ed i punti che oggi ci mancano in campionato non sono quelli del pareggio col Palermo, del tutto fisiologico, ma quelli perduti per strada ad inizio stagione, anche a causa di questa “opposizione interna” di Sarri).

    Oggi è il turno di De Laurentiis, che ci offre il noto raccapricciante déjà-vu: quello dei lunghi prodromi alle partenze di allenatori e giocatori (Higuain, Benitez, Cavani, Mazzarri) o degli stillicidi nei momenti difficili, in cui il capo percepisce il celebre odore della paura perché vede qualcosa traballare all’orizzonte, e si muove nella sua fortezza facendo qualche occhiolino a destra e a manca per sfuggire al disastro.

    Il baraccone maradoniano

    Questa è la natura strutturalmente perdente del Napoli, perfettamente sintetizzata dall’ultimo baraccone maradoniano. Che rispecchia quella egualmente perdente della città e della sua comunità, nella quale siamo tutti cittadini privati senza una reale propensione al pubblico, una vera vocazione alla condivisione, al suddetto spirito di servizio. D’altra parte le cariatidi che vediamo ovunque, in politica come sugli spalti, e che stentano ad eclissarsi, ne sono prova schiacciante.

    Perché dove si vince, questo non accade?

    Perché altrove, dove si vince, ciò non accade? Forse per due ordini di motivi. Il primo riguarda il senso delle istituzioni. Un allenatore o un presidente che a Madrid finiscano col picconare il Real si renderebbero autori di un sacrilegio agli occhi dei tifosi. Il Napoli è di certo un vissuto comune, l’attesa di una partita per una moltitudine, ma rimane un intreccio di tante storie personali, autonome e private. Il Napoli non è una istituzione, nella testa e nei cuori dei napoletani e del suo presidente, ma un mezzo di trastullo, un utile passatempo.

    Il secondo ha a che fare con l’ambiente. Presto o tardi, tutti quelli che a Napoli lavorano per migliorare, per costruire, per vincere, si sentono sotto attacco e percepiscono la necessità di lavorare in proprio alla difesa di sé. C’è qualcosa di ostile che si sente nell’aria, e si capitola.”

  39. LA CAZZIMMA DI MARADONA

    Non ho capito il perché del Maradona appresso alla squadra. Perché ?

    Lui che va nello spogliatoio, a fare che ?
    A salutare ? Ok, va bene…
    Ma io Sarri che sto caricando i miei giocatori, a dare gli ultimi consigli per la partita devo avere in mezzo alle palle una palla come Maradona ?
    Che già si era presentato facendo intervenire la polizia.

    Ma vaffanqlo va…
    Saluti.

    • Barone,
      anche il Napolista -come avrai visto sopra- ha riconosciuto che il “baraccone maradoniano” ha fatto solo danni.
      Ma non solo, credo che in quello scritto ci siano spunti molto interessanti, soprattutto laddove parla di come si costruisce una mentalità vincente …

      Ciao.

      • Luigi

        Come già hai evidenziato il modo operandi di Aurelio, specie nel periodo estivo, ieri ha cazziato il suo allenatore perché, a suo dire, ha visto in campo, ieri come dall’inizio campionato spre gli stessi uomini.

        Ora ti dico: è anche vero come dice Sarri che è lui che tutti i giorni sta a Castel Volturno e vede i suoi giocatori…insomma, per tagliare a corto, penso, Sarri è già un allenatore con la valigia…altro che “abbassatore” del Napoli nel mondo.
        Amico mio, mi dispiace, Maradona si doveva fare i catzi suoi…Insigne dopo il suo gesto atletico per il goal fatto ( una cacata grande del portiere) mi aveva illuso.
        Ciao.

    • andrea (the original)

      Amico mio l’ho scritto a Luigi.
      Forse ADL vuole lanciare il format “Squadre da incubo” adattandolo alle squadre professionistiche.

      Per Luigi
      eh no, non ci sto, i Napolisti, specie quelli dei media, propongono il baraccone Maradona da 25 anni. ADL non ha fatto nulla di diverso da ciò che vogliono loro.

  40. SPUNTI PER NOI

    “CORSA E QUALITA’ – Lo spettacolo della Champions in questi due giorni è stato un mix di ritmo (tempo) abbinato a qualità, coraggio e determinazione. Intensità e continuità nel gioco che in A ci sogniamo, per l’atteggiamento tattico e per le interruzioni di gioco, falletti, simulazioni, arbitri iperprotagonisti. Mertens e Callejon (ma anche Neymar e CR7) cascavano spesso senza alcun fischio, ogni minuto di gioco pullulava di ribaltamenti, verticalizzazioni, transizioni. Tutto il contrario di quel nostro giropalla ad U e consolidamento lento del possesso, in attesa dell’imbucata, che in Europa ha efficacia minima. Il PSG (squadra un tempo “lenta” con i due Thiago Motta/Silva) ha corso 8 km più del Barca (113 vs 105), il Bayern anche palla al piede ne ha percorsi più dell’Arsenal (110 vs 108). La Juve di solito macina molti chilometri, ma ad un ritmo totalmente diverso.

    A CENTROCAMPO SI FA LA STORIA – A sensazione, il trio Rabiot-Verratti-Matuidi, quello Modric-Casemiro-Kroos o Xabi Alonso-Vidal-Alcantara sono una spanna avanti al nostro attuale duo Pjanic-Khedira, anche con l’ausilio di Mandzukic-Cuadrado in fascia e Dybala che si abbassa. La Juve ha soluzioni offensive e un “9” di tutto rispetto, ma ritmo e aggressività nella terra di mezzo altrui appare superiore alla nostra, anche a parità di qualità. Non è un caso che la Juve sia tra gli ultimi posti in CL (nei gironi) come tackle vinti. Poi certo, come difende la Juve nessuno mai…”

    (S.S.)

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