La Juve vince bene. L’Inter tiene botta

articolo di Alessandro magno 

Sarà un lungo girone di ritorno a giudicare dalle premesse. La Juve vince bene dopo un primo tempo dominato ma senza trovare grosse occasioni, dilaga nella ripresa con un Cristiano Ronaldo sugli scudi. L’Inter risponde andando a vincere bene su un campo dove non passava da moltissimi anni. Domenica si chiude il girone di andata con due sfide insidiosissime: Inter Atalanta e Roma Juventus. Sarà la Juve questa volta a giocare dopo a dover quindi rispondere o eventualmente approfittarne del risultato dell’Inter. Saranno felici quelli che si lamentavano della poca competitività del campionato italiano. Da quel che si vede pare possibile che questo duello possa protrarsi fino alla fine. L’Inter come detto è passata molto bene su un campo difficile “aiutata” da qualche papera di troppo dei giocatori del Napoli. Partenopei che sono parsi tutt’altro che guariti dai mali che li affliggevano e che avevano portato all’esonero di Ancelotti. C’è la Lazio per loro Domenica. Gran brutto cliente di questi tempi e ne sappiamo qualcosa. Altro grande malato il Milan non si è affatto giovato dell’arrivo di Ibrahimovic. Finite le feste i convenevoli e i facili entusiasmi il campo ha dato inesorabile i suoi verdetti. Il Milan è pochissima cosa e se Ibra pensava fosse facile per lui a 38 anni ha sottovalutato di molto il problema.

Da un campione in ombra a uno che non accenna a smettere di stupire. CR7 ieri ha inaugurato il nuovo anno con una tripletta. Giusto per non perdere l’abitudine al gol. Al solito si è fatto trovare in forma eccellente al ritorno dalle vacanze. Davvero un campione di professionalità cui non c’è veramente nulla da raccomandare. Note positive in casa bianconera sono arrivate soprattutto da Rabiot che è parso più calato nel sistema di Sarri e anche più intraprendente rispetto alle altre uscite. Il problema della Juve invece pare oggi esser quello di riuscire a scardinare le squadre che si chiudono a riccio. Poi fatto il primo diventa più semplice ok. È probabile che in Itala con squadre molto chiuse (essendo noi la Juve le troviamo quasi tutte così) sarebbe più opportuno un gioco più ampio sulle fasce con cross per la testa di Ronaldo e tiri dalla distanza, rispetto al tiki taka centrale e palla a terra, che spesso da l’impressione della mosca che sbatte contro il vetro. A proposito di ció Sarri in conferenza stampa ha parlato di aver sfiancato i cagliaritani e sicuramente è vero, di contro peró c’è il pericolo di sfiancarsi noi qualora dopo un ora non si riesca a passare in vantaggio. Davvero sarebbe utile trovare varianti adeguate. Fra l’altro abbiamo il giocatore che salta più alto di tutti eppure nel 90% dei casi sia Cuadrado che Alex Sandro quando arrivano sul fondo, invece di crossare, tornano indietro. Chiaro se vinciamo sempre 4-0 va bene così. Peró come diceva l’avvocato: “Cosa fatta bene puó esser fatta meglio”.

  1. andrea (the original)

    Concordo sul fatto che i numeri lascino pensare a una lunga volata, un pò meno sulla deduzione per cui questo significa maggiore competitività che per me si misura sulla qualità del gioco.
    L’Inter ha vinto nella prima trasferta che sulla carta si presentava impegnativa ma che di fatto, contro un Napoli che si è fatto 3 gol da solo e ha sbagliato tante occasioni potenziali, a me non ha affatto impressionato: calcio rude, difensivo (lo hanno fatto notare a Conte che si inalbera come suo costume ma l’arringa sa tanto di ammissione) fondato sulla palla lunga a Lukaku, che con il fisico in Italia fa la differenza e ciò testimonia la poca competitività, oppure sui lampi di Martinez…il gioco? Questo sconosciuto.
    Ma tanto è, per me bisogna ancora aspettare Marzo per credere all’Inter, perchè si ha quasi la sensazione che una squadra concepita sull’emotività possa subire un eventuale evento negativo, ma in ogni caso sono lì e fin quando sono lì vanno considerati.

    La Juve ha fatto un ottimo calcio ieri, la spiegazione di Sarri è stata avallata in Tv da alcuni addetti ai lavori, in effetti dover resistere a quel palleggio per 90 minuti è dura, ma ovviamente la cosa va rivista contro avversari più importanti e, qualche soluzione alternativa serve, tipo qualche cross per CR7 invocati da Benedetto.
    In vantaggio le soluzioni ci sono già, se gioca Costa e d’altronde il Napoli di Sarri comandava il campo ma alcune volte l’ho visto anche ripartire abbassandosi per recuperare palla, ovviamente non fino alla propria area di rigore come ad esempio fa l’Inter o faceva la Juve lo scorso anno.
    Ci sarebbe anche la Lazio in lotta, ho qualche riserva, tecnicamente è superiore all’Inter ma è in anche in un loop in cui le va tutto bene e bisogna vedere quando le cose girano al contrario.

  2. Sicuramente il campionato è più interessante e vivo rispetto agli ultimi e credo sia una cosa positiva anche se condivido quanto dice Andrea sulla competitività.
    Viste entrambe le partite devo dire che nessuna delle due mi ha impressionato particolarmente. Contento ovviamente per il secondo tempo della Juve e per aver finalmente visto qualche gol ma il Cagliari di ieri è sembrato poca cosa, quindi così come non c’era da deprimersi prima, è necessario mantenere i piedi per terra ora. Manca ancora velocità per rendere efficace il dominio e qualche soluzione in più per affrontare i catenacci. A volte la squadra si piace troppo e spinta dall’insostenibile leggerezza di attaccare dà l’impressione di poter subire ripartenze pericolose quando non arriva a concludere l’azione.
    Il Napoli dal canto suo ha permesso all’Inter di giocare nella maniera che le è più congeniale, e quell’insicurezza difensiva contro quei due la paghi.
    La Lazio invece non l’ho vista ma il filotto di risultati non è da sottovalutare, ma dubito che vada avanti all’infinito. Sicuramente potremo gustarci nelle prossime settimane un’interessante lotta a tre, che era quello che speravo all’inizio anche se pensavo fosse il Napoli il terzo incomodo.

  3. Quando vinci con 4 /5 goal di scarto qualsiasi avversario, ti pare poca cosa. Il Cagliari ha fatto il suo come poteva e finchè è stato in partita, la solita solfa settimanale contro la Juve……. due torpeoni a difendere ad oltranza e via con il contropiede quando le maglie pressorie della Juve lasciavano scappare qualcosa.

    Sarebbe poca cosa il Milan che ne ha prese 5 dall’Atalanta e che ha fatto diventare poca cosa ieri il Parma rifilandogliene altrettante.
    Non è proprio così, è la Juve che può permettersi di comandare conscia di essere una squadra molto più forte di qualsiasi avversario. Ieri, avesse incontrato pure l’inter che si trova a pari punti, credo avrebbe subito lo stesso trattamento, io parto da questo presupposto.
    Il primo tempo ha visto poche occasioni da rete, ma pure qualche punizione tirata sulla barriera dal solito Ronaldo ed un attaccare predominante. Forse qualche soluzione tattica per bucare i torpedoni bisogna che a Sarri venga in mente, magari qualche tiro in più da fuori qualche danno può anche farlo, non lo so, certamente noi come tifosi possiamo solo osservare e magari constatare.

    Poi vedi giocare le altre, Atalanta compresa che gioca contro le sue avversarie sempre a specchio, nel senso che si difende qualche metro indietro per poter rispondere verticalmente e ti rendi conto che non è la stessa cosa.
    Mi spiego meglio con l’esempio tra la partita di Napoli Inter di ieri sera che forse sarebbe più rappresentativa.
    Il Napoli attaccava a tutto spiano e l’inter rispondeva di rimessa ( per non dirla in modo moderno come ha fatto ieri l’antico Capello).
    Quando gioca la Juve non esiste squadra che tenta di fare la partita se non solo di rimessa, non esiste ( tranne che in Champions) squadra che si mette a specchio per fare la propria partita, ne uscirebbe con le ossa rotte prima ancora di provarci, per cui siamo costretti a vederle nella fattispecie pratica, in quelle poche occasioni in cui possono usufruire di un contropiede.
    Ieri è stato molto esaustivo Capello quando ha spiegato ad uno stizzito Conte che lui non gli avrebbe mai consentito un uno contro uno agli attaccanti dell’Inter e che quella vittoria era solo frutto dell’arroganza del Napoli che ha consentito all’Inter di poter vincere, ( aldilà dei regali veri e propri degli errori individuali).
    Così come gli ha pure ricordato che se ha fatto qualche punto in meno in casa è solo perchè qualche piccola ha fatto barricate così come da sempre fanno alla Juve. Come avvisarlo che ( magari domenica vincerà pure con l’Atalanta che giocherà la sua partita a viso aperto) prossimamente avrà la vita più difficile se le piccole giocheranno per non perdere piuttosto che affrontarli come ieri il Napoli.
    Ognuno fa di necessità virtù, pertanto bravo Conte, ma è al top delle sue potenzialità con la squadra che si ritrova ed anche una pippa ( per me lo è veramente) come Lukaku riesce a fare la sua bella figura.
    Ho idea, ritornando alla Juve che avrà un girone di ritorno più allenante fino a febbraio, e che ci divertiremo ancora come ieri, ma per staccare definitivamente l’Inter dovremo aspettare l’incontro diretto. Quanto alla Lazio, penso che è un fuoco di paglia e che la terza forza alla fine sarà l’Atalanta, soprattutto se riuscirà nell’impresa di passare dai sedicesimi di champions.

    • Nel mío giudizio sul Cagliari non influiscono i 4 gol, mi è sembrato poca cosa anche nel primo tempo terminato 0-0. Una squadra che ha rinunciato fin dall’inizio a qualsiasi cosa che non fosse il pullman nella speranza di reggere e trovare poi magari qualche episodio nella seconda parte. Piano fallito grazie alla superiore qualità della Juve ma mi aspetto prove convincenti anche in partite con maggiore coefficiente di difficoltà.
      Affrontare squadre chiuse ci aiuta comunque ad allenare la velocità e l’intensità sui 90′, cosa alla quale prima eravamo meno abituati perché tendevamo a cedere l’iniziativa. In ottica di crescita nel gioco è un allenamento interessante.

      • Kriss con la Juve qualsiasi squadra si mette lì con il doppio pullman da almeno 3/4 anni. Perché ti aspettavi che il Cagliari facesse diversamente? Il giorno in cui qualche squadra volesse fare punti con l’Inter, basterebbe che facessero lo stesso tipo di ostruzionismo. Magari non vincerebbero, ma il punto lo porterebbero a casa in cavalleria. È più chiaro quello che volevo dire?

        • Si, era chiaro Antony, peró molte squadre oltre a fare densitá dietro hanno la capacitá di farti anche male, cosa che invece non ho visto nel Cagliari di ieri. É vero che noi abbiamo fatto pressione meglio che in altre occasioni ma é anche vero che il livello dei sardi non é neanche tanto all’altezza di eluderla questa pressione. Per questo mi aspetto prove del genere contro squadre che rappresentino banchi di prova piú attendibili.

          • Comunque di pullman ne stiamo vedendo soprattutto quest’anno. Fino all’anno scorso cedevamo il pallone a tutti e spesso eravamo noi alle corde anche con le piccole e cercavamo i lanci lunghi.

            • Ne hai viste poche di partite della Juve negli ultimi anni, allora.
              Alle corde la Juve l’abbiamo vista più volte quest’anno quando gli avversari riescono a passare il primo pressing perchè la difesa si ritrova in inferiorità numerica , mentre non ti posso rinnegare che lo scorso anno negli ultimi 20 minuti ci facevano arrabbiare perchè si rintanavano per difendere il risultato acquisito. Questo dava fastidio a tutti i tifosi non solo a te. Io del passato ci ho messo una pietra sù, ma non puoi rinnegare la storia perchè non ti piaceva il modo in cui si vinceva. Le statistiche degli ultimi anni dicono che la Juve è sempre stata la squadra che ha subito meno e segnato più goal di qualunque altra. Forse è arrivato il momento piuttosto di rimettere a posto queste medie, se si vuole continuare a primeggiare.

              • Forse la memoria m’inganna ma io ricordo che dopo l’eventuale vantaggio (fosse il minuto che fosse) si smetteva di giocare. A volte anche senza vantaggio, in attesa che nell’altra partita che iniziava al 70′ si sfruttasse in qualche modo la maggior qualità della squadra rispetto all’avversario cercando l’episodio vincente.

    • andrea (the original)

      E’ vero ma va anche detto che, come da inizio stagione accade, l’avversario dell’Inter aveva assenze pesantissime, una in difesa e una nel suo miglior giocatore d’attacco.
      Gattuso si è preso un rischio ma non so se con Koulibaly avrebbe fatto lo stesso.

  4. Campionato competitivo, a dirlo non è solo la classifica corta delle prime 3 ma anche il gioco, Lazio e Atalanta credo abbiano finora dato una dimostrazione di ottimo calcio. La stessa Juve che contro l’inter sotto questo aspetto sembrava inarrivabile (pur vincendo) contro l’Atalanta e due volte contro la Lazio ha più subito che imposto il proprio gioco. Atalanta che per il gioco espresso finora meriterebbe di essere molto vicina alle prime 3, se non avesse perso punti preziosi nel momento di massimo sforzo in Champions, competizione in cui dopo il duro impatto iniziale ha dato dimostrazione di potersela giocare contro tutte anche in Europa.

    • Beh, a livello di gioco forse solo l’Atalanta alza la competitività pur disponendo di un organico non di prima fascia.
      L’agonismo ed il contropiede di Lazio ed Inter hanno dato risultati solo in campionato, sparendo a livello europeo.

      • La Lazio ha un gran centrocampo, due mezzali (Luis Alberto e Savic) offensive di ottimo livello che con Correa ed Immobile formano un quartetto d’attacco in grado di offrire soluzioni di gioco alternative anche in zona gol. Con 40 gol segnati finora è il 2° miglior attacco dietro l’Atalanta con 48, con 9 vittorie consecutive delle quali le ultime 2 in rimonta non credo che si possa parlare di una squadra che gioca (solo) in contropiede. Dopo l’eliminazione dalla coppa (giocata quasi sempre con le riserve) e senza impegni infrasettimanali resta da vedere per quanto tempo riuscirà a tenere un ritmo da primato.

        • Appunto, gioca una sola competizione. Se si parla di competitività a 360 gradi fa poco testo.

          • Kris ho parlato di “campionato competitivo anche nel gioco”, perchè rigirare il concetto a 360° senza entrare nel merito di quanto ho affermato nel post? 🙂

            • Forse parliamo di due cose diverse😅
              Io mi riferivo alla competitività del campionato italiano nel contesto europeo. Mentre se guardiamo solo all’Italia sicuramente è più competitivo in quanto ci sono un paio 2/3 squadre oltre a noi che stanno facendo tanti punti ed hanno maggior qualità rispetto al resto.

              • Se il parametro di riferimento è la Champions (per l’altra coppa c’è da fare un altro tipo di valutazione) agli ottavi sono passate 4 spagnole, 4 inglesi, 3 italiane, 3 tedesche e 2 francesi, vedremo quello che accadrà in seguito ma parlare di contesto non competitivo delle italiane credo sia al momento quantomeno prematuro.

    • andrea (the original)

      Sì beh, la poca competitività era in relazione all’avversaria sin qui principale dell’Inter, a cui bastano difesa a oltranza e palla scagliata a Lukaku che è un armadio (Martinez lo considero a parte, è il loro fuoriclasse) per fare punti in serie.
      L’Atalanta è una realtà in controtendenza nel modo di giocare e lo è da anni, ma credo appunto sia realtà unica.

      • Oltre alla Lazio, va ricordato che anche il Sassuolo di De Zerbi pur avendo giocatori di minor caratura tecnica rispetto a Lazio e Atalanta, ha messo in difficoltà la Juve giocando all’AS una gara coraggiosa, con un palleggio di grande qualità specie nel primo tempo, ma domenica anche il gioco della Roma potrebbe creare qualche problema ad una Juve leziosa nel palleggio come quella vista nel 1° tempo ieri.

  5. Lo abbiamo visto anche ieri sera: per il gioco di Conte. Lukaku e fondamentale, difende palla col corpo possente, e consente alla squadra di salire.
    In più Conte da sempre fa giocare i due attaccanti vicini, sicché avendo nei pressi uno come Lautaro, può smistargli la palla in un amen …
    Gioco semplice se vogliamo, ma redditizio contro squadre che lasciano spazio dietro la linea difensiva …

    • Non solo per il gioco di Conte.
      Giocatore di notevole spessore, con ampi margini di miglioramento.
      Conte è bravo, tira fuori il massimo anche dalle rape…

    • Ok, Ivano, Conte tira tutto quello che dici tu …
      Ma nella tua tiritera passa in cavalleria il fatto che si è fatto buttare fuori dalla Champions dal Dortmund.
      Com’è, contro i tedeschi s’è inceppata a tiravreccia ?

      • Luigi, Luigi…
        tiritera con 45 punti… vinto a Napoli dopo 25 anni… bho… basterebbe guardare cosa succedede, un gradino sopra vedere cosa succede…
        Poi se una squadra di neofiti della C.L. non riesce a passare il girone per mancanza di esperienza…

        • …ma dai, su, il Napoli ha fatto un harakiri da sfinimento. E contro una squadra senza gioco, con palla lunga e pedalare, non la sfanghi. E LukaKonte…ringrazia. tranquilli che i vesuvuani non giocheranno contro di noi a cosce aperte. Ma noi li batteremo. Senza regali ma con i nostri mezzi tecnici, al momento non ancora…ben oliati. Aspettiamo dunque marzo, come cervo a primavera…
          Adelante o Juve! Vamos a gañar!
          Anche se prima dovremo regolare, e lo faremo bene, la lupa ferita dal toro…

          Saluti ai vecchi Indomiti mai dimenticati..
          Ajo’
          tomas41

      • Esperienza dici ?
        Eggia’, dimenticavo, l’Ajax buttò fuori dalla coppa, lo scorso anno, il Real e la Juve con l’esperienza …
        Non è che quando manca il gioco, diamo la colpa all’esperienza ?🤔

  6. ALL’INTRASATTA RISORGE IL CAMPIONATO

    Credo che più andremo avanti e più assisteremo a goleade.
    Chi vuole salvarsi deve giocare e per forza di cose i goal fioccheranno.

    Ieri Pjanic ha toccato 142 palloni, molto vicino ai 150 preventivati da Sarri.
    117 sono stati i suoi passaggi fatti con il 93% di precisione.

    Finalmente il centrocampo, con Rabiot, Rsmsey, Pjanic e Matuidi ne hanno giovato la difesa e l’attacco (lo ripeterò fino allo sfinimento), la manovra va più fluida e con tocchi di alta classe che il solo Mstuidi non potrà mai usufruirne.

    Serviva ieri Matuidi ?
    Secondo me no, anche se Benedetto parla di fettine, fai giocare Costa e poi le fettine le cuciniamo pure.

    Matuidinpotrebbe solo subentrare per difendere un vantaggio nostro a un quarto d’ora dalla fine entrando fresco e rincorrere tutti i portatori di palla avversari…ma ad inizio partita e con quei centrocampisti di ieri, senza contare Emre Can e il rientro di Bentancur il generoso Matuidi non serve.

    Ho notato una differenza sulla fascia sx rispetto a quella dove invece operava Cuadrado…

    Ho visto un centrale che svetta più alto di tutti e con una visione e posizione di gioco fuori dal normale. Demiral.
    Ho notato un giocatore, l’unico che gioca a un solo tocco, se non hai classe e visione di gioco non ci riesci.
    Dybala, finalmente.

    Buon pomeriggio

  7. Mauro the Original

    Da come si stanno mettendo le cose Conte concentrerà tutte le sue forze giocando tutto sul campionato e sicuramente molla l’Europa League.

    La Juve ha un assortimento di giocatori in grado di vincere una finale Champions ma non di sostenere due tornei contemporaneamente come Champions e campionato.

    Sappiamo bene che Agnelli e dirigenza vogliono la Champions per cui credo che a un certo punto Sarri mollerà il campionato se la situazione dovesse diventare troppo gravosa.

    Chiaramente ciò non sarà gradito a molti tifosi che vogliono vincere anche le amichevoli di agosto.

    Il Real ha vinto un solo campionato, disputando egregiamente la Champions. Il Liverpool forse solo ora vincerà il campionato.

    • andrea (the original)

      Sicuramente se si andasse avanti come spero, dai quarti in poi la Coppa toglierebbe energie, però è anche vero che andare avanti normalmente tiene alto l’entusiasmo anche in campionato per cui, a prescindere da quello che fa Conte, intanto pensiamo a far strada.

  8. Mauro
    Chiaro che la CL rappresenta il primo target per tutti,soprattutto alla Juve di oggi.
    Il problema di queste scelte a priori e’ rappresentato dal fatto che se scegli, corri il rischio di perdere capra e cavoli. Non so se il Real ha fatto questa scelta consapevolmente visto l’organico.

    • Vero.

      Tanto è vero che pare, che le squadre che non hanno stimoli in campionato, faticano di più anche in CL.

      Che poi a questo punto per arrivare in finale sono 6 partite da gennaio a maggio

    • Ciao, Tranfy..
      tom

      • Ciao tooooom!!!!!!!!
        Vecchio mio!

        • Tino Tino..

          Ricordi il tragitto in auto Pisa-Firenze, per il secondo incontro degli INDOMITI? Che tempi! Era il 2010. Dieci anni volati, con in mezzo però (senza Giuseppe!) n.8 scudetti(otto!)…
          Panta rei, ma eccovi qua, alcuni sì, altri nada, sparsi per l’italico stivale…:(
          FINO ALLA FINE!!!
          Ajo’!

      • Ajò Tom😀

  9. Ben,
    sono tre mesi che dico che l’inter arriverà fino alla fine. Ieri sera ho di nuovo visto una squadra con una sua identità precisa, tignosa e cattiva. Che sa soffrire ma anche ripartire in contropiede e segnare con gioco manovrato come la seconda rete. Insomma la juve dovrà stare attenta ad ogni punto se non vuole farsi sottrarre lo scudetto. Inoltre penso che la società nerazzurra farà qualcosa sul mercato più di quanto faremo noi. L’impronta dell’allenatore si vede più che da noi, non so se i principi contiani siano semplici e quelli di sarri filosofici, però su una cosa non si può non essere obiettivi: se facciamo il gioco delle figurine vince di gran lunga la juve; e questo vuol dire che abbiamo giocatori migliori che sono poi quelli che ti fanno vincere le partite, l’importante è metterli nelle condizioni migliori.
    Sulla partita di ieri si sono visti dei progressi a livello fisico, maggior pressing e qualche verticalizzazione ad allungare la difesa cagliaritana, continuo possesso palla che però sfocia poco o niente in occasioni pericolose. Tolta la traversa di demiral e la colossale occasione di cuadrato abbiamo segnato su dormita del loro difensore. Almeno però questa volta ho visto una maggiore solidità difensiva, senza avere la sensazione che ci avrebbero potuto segnare in ogni momento.

    • Luigis,
      viste le stesse partite.
      Solidità difensiva…., no tridente.
      Ciao.

      • Ivano forse verrà proprio accantonato il tridente. L’importante comunque è invertire la tendenza a subire facilmente goal. Ora vedremo in una partita più impegnativa come quella con la roma.

        • Luigis,
          non sono tanto convinto che il problema sia subire qualche goal in più del dovuto…
          ma il fatto che siamo monotematici, questa ricerca del palleggio senza penetrazione…. a volte perdiamo il pallone e siamo soggetti a contropiedi letali…
          Comunque la Roma sta giocando bene, ha alcuni giocatori interessanti, primo fra tutti Pellegrini, non sarà partita facile.

    • andrea (the original)

      Scusa ma in una squadra che ha il recente passato dell’Inter l’incidenza si fa poco ad averla.
      Solo che tu stesso nel descrivere l’Inter parli di tigna, cattiveria, saper soffrire, ripartire e solo alla fine di qualcosa che ha a che fare vagamente col gioco.
      Dunque anche tu conviene sul fatto che l’Inter sia una squadra che fa poco calcio.
      Sin qui le ha reso punti, con molte situazioni favorevoli ma io mi auguro che il campionato italiano prima o poi sappia esprimere, almeno tra le grandi squadre, un calcio più qualitativo.
      Anche perché poi in Europa, dove si gioca a pallone, le caratteristiche da te menzionate servono per andar fuori nel girone.
      Ovviamente tu potresti dire che intanto se l’Inter vince il campionato se ne frega ed è vero ma di contro un avversario allenato a fare una sorta di rugby con la sfera non potrà essere un grande problema nel medio termine.

      • Andrea ripeto conte con quella rosa sta facendo i miracoli. Poi secondo te il contropiede ha un’ accezione negativa, secondo me invece è un modo di esprimere calcio. In europa questo non paga? Può darsi, anche se il gap che si è creato è notevole, tuttavia la juve di allegri due finali le ha fatte con quella filosofia. Tu dici che i dirigenti si sono accorti che con quel modo di giocare non si sarebbe vinto mai ed hanno voluto cambiare: vedremo se la ricerca del gioco ci porterà ad alzare la maledetta. Ad ora abbiamo più dubbi che certezze. almeno io, poi il prosieguo magari sarà tutto rosa e fiori.

        • andrea (the original)

          Non è il contropiede che ha accezione negativa, ma la palla scaraventata verso la punta.
          Miracoli? Sta facendo punti, miracoli sarebbero se riuscisse a far giocare bene una squadra non eccellente.

  10. I giocatori del Napoli hanno ‘aiutato’ l’Inter, come i giocatori del Cagliari hanno ‘aiutato’ la Juve.
    Nel primo tempo siamo entrati in area pochissime volte, tutti in contro alla palla e nessuno che si inserisce.
    Certo se fai goal per un errore dell’avversario, poi la partita cambia… ma se non lo fai…

    • Lo notato anch’io: tutti i centrocampisti e dico tutti a cui spesso si aggiunge dybala vengono a ricevere la palla dai difensori e soprattutto spalle girate verso la porta avversaria che vuol dire nel 90% dei casi dover riappoggiare la palla a chi te l’ha data o al tuo compagno di reparto vicino.

    • Alla c.a. di Ivano

      Guarda che non è così. Quando una squadra mette un pullman davanti alla porta, e viene pressato nella maniera come ka juve ha fatto, la stessa squadra subisce uno stress mentale, che alla fine arriva l’errore, dovuto appunto a quanto da me premesso. Diamo quindi merito alla Juve di aver soffocato una squadra rinunciataria, che comunque vinse a Bergamo e non solo..

  11. Io non so cosa fara’ l’inter se va avanti nelle coppe o preferira’ il campionato.
    Sono certo di due cose:
    La Juve non scegliera’ certamente fra Coppe e campionato. Cerchera’ di giocarsela in entrambe le competizioni,lo dice lo spirito della societa’ e l’impronta che ha sempre avuto,oggi rafforzata dallo sforzo finziario prodotto e con obiettivi ben chiari della proprieta’.
    Queste scelte eventuali,strategicamente devastanti, vengono rifiutate in qualunque impresa degna di tale nome e in qualunque organizzazione competitiva nello sport e fuori dallo sport. La Juve compete su tre fronti e lo fara’ fino al verdetto sul campo.
    Solo dei kamikaze scelgono, per poi trovarsi,dopo una autoselezione scellerata,come il Napoli di Sarri. Senza niente in mano.
    Con gli obiettivi marketing di adesso,e’ una cosa ancora piu’ distante da agnelli e da questa juve. Per quelli sportivi, a noi non appartiene come pensiero.

    • andrea (the original)

      Il Napoli non aveva le possibilità di procedere visto che aveva una rosa mediamente scarsa, specie nei cambi.
      E comunque in Champions provò a giocarsela contro il Real, in EL no ed è comprensibile.
      Concordo invece sul discorso relativo alla Juve, anche perché essere dentro tutte le competizioni tiene alte le motivazioni di tutta la rosa.

  12. Fermo restando la colossale importanza della. CL per tutti,vorrei infrangere questo dogma quantomeno inappropriato (per non offendere le opiniooni di nessuno) che lo classifica inferiore e senza eufemismi.un campionato di merda. A me pare tranne qualche caso naturale,fra le squadre,tutte sono in grado di infastidire e fare partite impegnative,con pulmann o senza. Non vi faccio elenchi,ricordo solo pochi casi di squadre materasso,altre vendono cara la pelle,passeggiate poche,certezze non assolute,mai,soprattutto quando vedono la nostra maglia.
    In quello inglese,francese ecc esistono disparita’ fra le squadre piu evidenti.

    Altro che campionato di merda,questo. Alla fine vincono le grandi come all’estero, ma spesso con con gare faticate e non sempre scontate in campo,magari sulla carta si.

    La vedo cosi’ sara’ perche’ sono avverso ai dogma per natura, che trovo irragionevoli quasi sempre,in tutti i settori.ma fanno tanto chic..
    Se poi, la Juve lo vince da otto anni,penso che sia la Juventus il fenomeno, come. Scelte,potenza e capacita’. Quest’anno vedremo…

  13. GODERE NON È PECCATO

    Juve-Cagliari 4-0 ieri come il 21 settembre 2016, come altri 4-0 di molte altre volte contro il Cagliari… risultato che fa godere e ben sperare soprattutto quello di ieri.

    Godere di sicuro, e come fai a non godere dopo una vittoria netta come quella di ieri ?
    Con Ronaldo alla sua prima tripletta in serie A, con Higuain che subentra a un Dybala che aveva fatto vedere numeri da circo ( l’innominabile non c’entra, lo dico per il solito tiratore scelto…a proposito di lui…sono molto deluso. Non te ne frega un cazzo ma te lo dico lo stesso), si era procurato il rigore del 2-0 e segna pure lui…E la cosa mai vista dopo 17 partite, la prima volta dopo tanto tempo, che non subiamo goal.
    Possiamo davvero sperare ed avere fiducia per il futuro basandoci su quanto abbiamo assistito ieri?

    Analizzando il primo tempo abbiamo visto un Cagliari che seppur privo di due difensori titolari (Ceppitelli e Pisacane) è riuscito abbastanza facilmente, probabilmente troppo facilmente ad arginare l’offensiva dell’attacco bianconero, che si è reso pericoloso soltanto in un’occasione con il colpo di testa di Demiral con palla sulla parte superiore della traversa.

    Ramsey che in buona posizione stava per colpire ma viene ostacolato da Matuidi, un sltro tiro sempre di Ramsey che manda alle stelle colpendo male ma doveva tirare per concludere una bella azione corale.

    Dall’altra parte anche il Cagliari si è reso pericoloso solo una volta con Nainggolan lasciato libero di calciare davanti a Sczesny sul finire del primo tempo, ma per fortuna controlla male e cicca il tiro.

    Alla fine primo tempo: possesso palla 65% Juve e un’occasione goal a testa.
    Quindi male ?
    Quindi alla fine del primo tempo qualcosa da rivedere ?
    Forse ad essere pignoli parecchie cose non vanno come dovrebbero andare.
    Il Sarriball è sempre lo stesso… possesso palla e pressoché zero verticalizzazioni.
    Sarri a fine partita spiegherà che tutti quei palleggi e fraseggi sono serviti per stancare il Cagliari.
    Maran di fatto conferma.

    Dico la mia, personalmente come tattica mi lascia a desiderare e mi pare una perculata.

    Però se i frutti sono quelli rimediato a fine partita li accetto volentieri.

    Il secondo tempo inizia come era finito il primo, azz ce risemo, ma al 4° minuto Kalavan fa un passaggio al limite dell’area al compagno…neanche all’oratorio ti perdonano questi errori…CR7 è lì attento e scattoso come non mai, ruba palla e buonanotte ai sonatori…ringrazia dribbla anche il portiere e deposita in rete.
    La partita da questo momento ha una sterzata… il Cagliari pare disorientato e perde un po’ di fiducia… la Juve pare rinfrancata e pure Dybala si galvanizza ancor di più di quello che aveva già fatto.

    In un’azione solitaria si incunea in area tra tre giocatori avversari e in dribbling si prende un rigore come fanno i grandi attaccanti.

    La Befana a volte perdona, CR7 no… e in pratica chiude la partita trasformando in maniera impeccabile il penalty.

    Da qui in poi il Cagliari è visibilmente disorientato, si sbilancia in avanti ma la Juve pregusta la prima vittoria di larga misura.
    C’è spazio per un Pipita che mentre si scaldava raccoglieva i cori che il timido tifo Juventino riesce ancora a intonare… un Pipita che non ci sta a rimanere fuori… un Pipita che quando entra spaccherebbe il Mondo.
    CR7 lo vede e decide per una volta di essere lui a fare un regalo e si trasforma in assistman… e così anche il timido tentativo del difensore rossoblu di fermare il tiro di Higuain fallisce miseramente.

    È 3-0. Il Cagliari non vede l’ora di andare sotto la doccia e si vede.
    Douglas Costa lo capisce, con uno scatto dei suoi si accentra, vede e serve a CR7 un pallone d’oro che Ronaldo controlla anche male male… ma è un giorno di festa e il Cagliari è la vittima sacrificale… così nonostante il controllo così così il re dei re si trasforma nel terzo Re Magio e dopo averci regalato oro e incenso… ci regala pure il terzo dono…la “birra”.

    Allo scadere ci starebbe pure il pokerissimo, è un Douglas Costa scatenato a procurarsi un sacrosanto penalty, ma sia Giacomelli che il VAR si ricordano che noi siamo la Juve… e decidono che per loro il supplizio del Cagliari può finire qui.

    Per loro, ma per la Juve potrebbe rivelarsi una batosta alla fine della classifica per l’eventuale assegnazione dello scudetto.

    Se la Juve è veramente in crescita e sta ponendo rimedio alle lacune difensive lo vedremo già da domenica sera all’Olimpico (non ci sarò per motivi di salute…spero che Sarri e i suoi ragazzi non mi facciano il torto di…proprio contro i lupacchiotti).

    Intanto mi godo questa Juve che con questo centrocampo, finalmente, Sarri sembra aver trovato la quadra.

    Buonaserata

    • Bel post, Barone.
      Mi trovi d’accordo sul godersela e forse un po’meno sull’aver trovato la quadra. Almeno non più di quanto fosse stata trovata anche settimane addietro. Nel senso che altre partite potevano finire così ma sono state vinte di misura o pareggiate come a Lecce.
      Ci sono state difficoltà nel primo tempo. Concordo sulla perculata ma è un dato di fatto che chiudere tutti gli spazi abbia stancato gli avversari.
      Dopo averla sbloccata siamo stati bravi a non abbassare il ritmo ed il Cagliari non ha retto la forza d’urto andando in confusione.
      Forse quello che abbiamo trovato è un po’di condizione, in Ronaldo è palese, e questo ci ha permesso di evitare cali di intensità.
      Aspettiamo giustamente una conferma all’Olimpico.
      In bocca al lupo per la salute!

      • e attenti alla lupa e ai lupacchiotti domenica! 🙂

        • @Gioele
          Purtroppo non solo i lupacchiotti…perdono malamente perché magari durante le feste se so magnati pure la lana degli abbacchi, e appannati com’erano…tanto s’arifamo con la Juve…tanto è la Juve la salvastagione un po’ di tutti.
          Poi, caro Gioele, se ci metti anche il calendario delle partite…ti riposi allo Stadium contro il Parma e poi vai al San Psolo…spalti strapieni…mica come contro l’inter stadio semivuoto…e altra partita salva stagione per i CIUCCI…dagli addosso alla Signora.
          E noi dobbiamo fare i buonisti perché ci sta quello che ci addita, quello che ti giudica di nascosto.
          Buona giornata.

      • Kris, ti ringrazio, per quanto riguarda la salute…che crepi il lupo e tutti i lupacchiotti…nel senso sportivo ovviamente.

        Di solito ci sono due tempi nei post seri che scrivo della partita…il primo a caldo è di solito più incazzato…poi c’è quello con più riflessione, ma soprattutto dopo avendone parlato con gli amici più noti del blog e sentito le loro impressioni.

        Ho scritto della perculata anche perché avevo sentito Sarri in conferenza e mi era parso di vedere un mezzo sorriso quando parlava di sfiancamento nel primo tempo.

        “Abbiamo fatto una buona partita sul piano della qualità di passaggio.
        Nel secondo tempo siamo stati più bravi ad attaccare la porta rispetto al primo tempo in cui abbiamo avuto meno rispetto rispetto alla mole di gioco fatto.
        Rabiot ha fatto una buona partita, in crescita.
        Le difficoltà che ha avuto gliele ho date io facendolo giocare a destra, visto che è un mancino.
        Ha fatto una partita ordinata.

        Tutto il lavoro svolto nel primo tempo lo abbiamo accolto nella ripresa.
        Nel secondo tempo abbiamo riempito e attaccato meglio l’area, anche se le misure mi pare siano state quelle giuste anche nelprimo tempo.
        Il Cagliari era un’avversaria pericolosa, in trasferta aveva sempre segnato”.

        CRISTIANO RONALDO – “Non gli fa più male il ginocchio e dunque mentalmente lo vedo più sereno, sorridente e coinvolto”.

        RIFERENDOSI AL CENTROCAMPO- “Se sei ordinato in campo, se perdi la palla hai due giocatori che sono pronti ad aggredirla immediatamente. Diversamente fai più fatica”.

        DE LIGT – “La situazione è facile: io sono il più convinto di tutti che diventerà il difensore più forte al mondo.
        Dobbiamo però metterci nei panni di un ragazzo di 19 anni che deve arrivare qua, deve giocare sempre, imparare la lingua e tutto il resto.
        Mi sembra una situazione ovvia.
        In questo momento abbiamo Demiral in grande condizione fisica e mentale, mi pare che un allenatore vada a fare rotazioni preservando i propri giocatori.
        Posso firmare subito una dichiarazione sul fatto che diventerà il migliore al mondo”.

        Kris, ecco perché mi sono permesso di scrivere certe cose, a volte non do credito a quello che alcuni imbrattagiornali scrivono mi fido più delle mie orecchie.

        Ho scritto e lo ripeterò fino alla nausea che il centrocampo è il fulcro del gioco, senza centrocampo non c’è Ronaldo che tenga…se Ramsey e Rabiot sono e restano quelli della partita contro il Cagliari ne vedremo delle belle…senza contare Emre Can e Bentancur.

        Ora Sarri mi deve dare la soddisfazione di mettere insieme Demiral e de Ligt…trovasse una scusa per far riposare Bonucci.

        Buona giornata

        • Condivido le tue osservazioni e mi danno fiducia quelle di Sarri.
          All’Olimpico però avremo un’assenza pesante, la tua!

  14. IL CALCIO SOTTO TIRO

    L’ex calciatore della Juventus Darko Kovacevic martedì sera è stato ferito a colpi di pistola in un agguato a Glyfada, comune della periferia meridionale di Atene.
    Lo riferiscono i media greci.
    Il serbo, ex attaccante, è un dirigente dell’Olympiacos di Atene.
    Si tratterebbe quindi di un altro episodio di violenza legato al calcio in Grecia.

    Un uomo alla guida di una Smart sarebbe uscito dall’auto, avrebbe sparato a Kovacevic al ginocchio e poi sarebbe fuggito.
    L’ex calciatore, 46 anni, stava uscendo dalla sua abitazione: al sito OnSports Kovacevic ha spiegato: «Ho visto un uomo scendere da una macchina con la pistola puntata.
    È venuto verso di me, mi sono istintivamente piegato alla mia destra, lui mi ha sparato è risalito in macchina ed è fuggito».

    Auguri Darkone !

  15. Mauro the Original

    Sappiamo benissimo che le parole di Sarri sono spesso di circostanza e che lui deve attenersi alle direttive imposte dalla dirigenza.

    Mi fa molto pensare il lunghissimo rinnovo di Bonucci a cifre molto alte, l’utilizzo di Demiral e la lunga panchina di De Ligt. Oltre a ciò la mancata cessione di Rugani che qualche squadra avrebbe voluto.

    L’acquisto di Kulusevski ha di fatto escluso ogni possibile arrivo di Pogba, ma De Ligt potrebbe essere ceduto al Barcellona che lo sta richiedendo.
    E la Juve potrebbe utilizzare quei soldi su un altro profilo.

    Si è visto infatti che il ragazzo non è stato così determinante, tanto da giustificare il forte esborso economico e l’ingaggio fuori da ogni portata.

    Sarà una mia impressione ma non credo il giocatore rimanga alla Juve.

    • Boh … È una cosa che (purtroppo !) potrebbe anche succedere, vista la politica della plusvalenze degli ultimi anni.
      Ma proprio per questo motivo non credo succeda a breve.
      La Juve dalla eventuale vendita di De Ligt non credo avrebbe intenzione di ricavare meno di 100 testoni.

      Ciao.

  16. 36 LUI 34 ISSO

    Con la tripletta della Befana CR7 allunga di due su Messi: 36-34.

    Nel match vinto 4-0 dalla Juventus contro il Cagliari, Ronaldo ha realizzato la sua prima tripletta in Serie A.
    È la prima volta che Cristiano va a segno nel campionato italiano per 5 partite consecutive (8 reti): è la quarta striscia positiva migliore nella carriera del portoghese (la migliore striscia in assoluto risale alla stagione 2014/2015, quando CR7 segnò 19 gol in 10 partite di fila con la maglia del Real Madrid)

    Sono 43 le reti ufficiali segnate da Ronaldo con la Juventus.
    In questa speciale classifica ha scavalcato Fabio Capello (41), ha raggiunto Giovanni Varglien (43) e adesso insegue a quota 44 gol Antonio Conte, Mario Mandzukic e Paolo Rossi.
    Di queste 43 reti di Cristiano in bianconero, 17 hanno sbloccato il risultato in una partita (come è successo contro il Cagliari).

    Quella segnata contro il Cagliari non è la prima tripletta in assoluto di CR7 con la maglia della Juventus: aveva già realizzato un “tris” in bianconero il 12 marzo 2019 in Champions League, firmando la rimonta negli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid.
    Ronaldo è diventato il secondo calciatore nella storia ad aver segnato una tripletta in Serie A, Premier, Liga (il primo è stato Alexis Sanchez).

    E non finisce qui…

  17. Ma la notizia del giorno è……

    Capello ha sgamato Conte dandogli del catenacciaro o poco più.

    Premesso che i gol in contropiede sono bellissimi e bisogna essere capaci a farli.

    Mi preme sottolineare piuttosto che se il contropiede risulta l’unica arma, posso dire che di contropiede si muore.
    Ci sono delle teorie che sembrano funzionare sulla carta, poi all’atto sperimentale non funzionano.
    Ecco che il catenaccio contiano non funziona. Cioè funziona nei limiti del catenaccio. Cioè in patria.

    Le statistiche di Napoli Inter non danno ragione a Conte ma a Capello ed a chi parla di cu… ops!
    56% possesso Napoli
    29 tiri a 16 per il Napoli e via discorrendo.
    Sui gol… vogliamo parlare dei gol?
    Il primo nasce da un contropiede generato da uno scivolone quindi Lukaku che è e rimane una pippa, almeno ad alti livelli tira prende il palo ma la palla entra.
    Il secondo nasce da un tiraccio di Lukaku che prende in pieno il portiere che saponetta, si fa passare la palla in mezzo alle gambe.
    Il terzo è da comica, in scivolata il difensore pasticci col pallone che rimbalza su Lautaro.

    Certo culo, anche se è un culo, piegato al nerazzurro da molti valori, che si possono riassumere con la parola tremendismo.

    Ma non parliamo di forza di tecnica di tattica e di gioco, perchè questi valori all’Inter non stanno di casa.
    Come non si può parlare di Lukaku come diamante grezzo. Lukaku è una pippa ed Allegri di Conte ne vale due!

    Perchè affermo ciò?

    Perche nella competizione regina Allegri arriva in finale 2 volte e comunque il passaggio del turno mai o quasi è stato in discussione.

    Conte in coppa invece ha un’altra Storia e mentre Sarri che non vale Conte e Cristiano che non vale Lukaku i nerazzurri di Conte quello che tutto trasforma in oro e che tira il sangue dalle rape ottiene in CL i seguenti risultati.

    3 nel girone con 7 punti in 6 partite.
    10 gol fatti e 9 subiti
    2 vittorie 3 sconfitte ed un pareggio.

    E la pippa?

    2 gol fatti in 5 partite giocate.

    Poi CR7 vale 80 mln scarsi e Lukaku supera i 100…. boh?

    Non è che il campionato e la CL presentino effettivamente due livelli diversi?

    Parrebbe di si.

    • Mauro the Original

      Luca

      La bassa valutazione di Ronaldo è dovuta alla sua età e non certo alla qualità del giocatore.

      Così come De Ligt vale tantissimo grazie alla sua età. Avesse 35 anni sarebbe scambiato a zero.

    • Aeeeeee, ma tu così sei troppo severo con Conte.😅
      E con le tue iperboli (pippalukaku) mandi in tilt il lettore medio …

      Conte deve fare “esperienza” in Champions, ma se non passa i gironi, quando cacchio la fa quest’esperienza ?

      Conte tende a trasmettere le sue qualità e i suoi limiti alla squadra.
      Tremendismo è infatti la parola giusta. Ma il tremendismo è appunto la qualità di chi non ha qualità. Ed è costretto ad andare sempre a mille, altrimenti sono dolori …
      All’inizio del secondo tempo il Napoli aveva chiuso l’Inter nella sua metà campo. E i contiani non riuscivano a ripartire perché il colosso cominciava a sbuffare come un treno.
      Solo una ulteriore papera della difesa ha chiuso i conti di un incontro i cui numeri, -come giustamente dici- danno ragione a Capello. Non a Conte.
      Perché il “siamo andati a prenderli alti” contiano, non significa un bel niente. Il pressing, finché c’è fiato, è un atteggiamento non un sistema di gioco.

      Ciao.

      • Eh ma più che atteggiamento o altro, la verità è che Conte racconta cose che non hanno aderenza con la realtà e se vai a vedere la heatmap della partita puoi vedere che l’Inter poche volte ha superato la propria metà campo.
        La heatmap la puoi trovare sul sito whoscored.com
        Conte ha mille qualità, ma molti suoi colleghi sono tecnicamente più bravi di lui, dobbiamo prenderne atto, senza negarne le qualità.

        In Europa non imparerà mai perchè il suo calcio è troppo avaro ed in Europa se non cambia farà pochino ed i risultati ottenuti saranno, se non casuali, dettati dalle circostanze.

        • Ho visto: veramente interessante questo sito.
          Pare che il Liverpool abbia studiato e studi i giocatori da prendere proprio monitorando, attraverso la tecnologia, le caratteristiche dei vari giocatori.
          Perché le sensazioni sono una buona cosa, ma, alla lunga, i numeri non mentono. E la
          heatmap è più di una sensazione 😅.

          Ciao.

        • Conte avrá pure i suoi difetti ma sinceramente l’altra sera, per come ha impostato la partita il Napoli, che doveva fare? Gattuso gli ha preparato una situazione ideale per sfruttare le caratteristiche della sua squadra e lui ne ha approfittato.
          L’Inter vive un momento storico molto diverso da quello della Juve, Conte é stato chiamato innanzitutto per ridare una dignitá e risollevare un club da troppo tempo in miseria (sportiva), e questa per il momento é la sua specialitá.
          Prima o poi magari dovrá confrontarsi con un tipo di sfida differente ma per ora é in linea con quello che é il suo mandato.
          Certo l’uscita ai gironi é stata una batosta, forse piú per l’ambiente che per lui. Quando sa di non poter vincere una competizione é il primo a mollare, nella sua testa gli obiettivi sono ben selezionati e ce n’é uno chiarissimo che é lo scudetto. Il “come” arrivarci credo sia secondario e comunque il gioco, bello o brutto che sia, é cucito addosso agli interpreti ed in Italia risulta piú che sufficiente.
          Da noi invece, in questo momento, avrebbe avuto molte piú difficoltá.

          • Kris, visto che l’Inter è andata presto in vantaggio, lo svolgersi della partita è stata anche una conseguenza …

          • In realtà criticavo Conte per i comportamenti.

            Principalmente per sponsorizzare sempre se stesso e vendere un tipo di calcio che non ha riscontri con la realtà.

            Conte ha mostrato una Juve mai vista, poi ha arretrato sempre di più fino ad arrivare all’Inter.

            Perchè deve dire certe parole?

            L’inter gioca in contropiede e lui si arrabbia se glielo fanno notare ma è la realtà.
            Dica piuttosto, che l’inter gioca così perchè può giocare solo così.

            Lukaku. Perchè lo esalta? Sta facendo una grande stagione ma non è un diamante grezzo non è un fuoriclasse.
            Non è presente in nessun 11 ne del campionato ne della Uefa.

            Appena il livello si alza mostra tutti i suoi limiti.

            So che ha speso più di 80 mln e che definirlo pippa è esagerato, ma lui vende qualcosa che non esiste.

            Facendo torto a Lautaro, quello si che è forte!

      • andrea (the original)

        Che poi anche questo tremendismo sembra tale in Italia.
        All’estero ti pressano sul serio per tutta la partita e quel tremendismo per una squadra inglese, ad esempio, è da sessione di scarico.
        Su Lukaku, io non sono convinto sia una pippa, è un attaccante che i gol li fa, le cifre anche precedenti dicono questo.
        Semmai a testimoniare la pochezza del nostro calcio è il fatto che da noi sposti letteralmente le partite con il fisico, facendo una differenza che all’estero non faceva.

        • Due osservazioni, Andrea, e parto dalla fine:
          -fino a 20 anni fa nel campionato italiano ce n’erano una decina di centravanti come Lukaku.
          Oggi che al centravanti si chiede di tutto e di più, si tende a privilegiare la tecnica al fisico.
          A meno che uno non si chiami Lewandowski 😅.
          Lukaku pone in questo momento dei problemi ai difensori che non sono abituati ad affrontare.

          -sul “tremendismo” come normalità delle squadre inglesi, faccio un’osservazione: l’Ajax dello scorso anno buttò fuori dalla Champions il Real e la Juve, proprio col tremendismo del suo gioco, fatto di aggressività alta e palleggio.
          Quando poi -complice forse un leggero calo di forma- incontrò una squadra inglese, mi parve in difficoltà proprio a livello fisico.
          Nel secondo tempo di quella semifinale infatti il Tottenham diede la sensazione di una preponderanza fisica che alla fine stroncò i ragazzi olandesi…
          Ti ricordi quella partita ?

          • andrea (the original)

            Sì forse a livello fisico patì ma credo anche che l’Ajax si trovasse a un punto in cui non doveva essere, con il Tottenham senza attaccanti vinse all’andata, era avanti al ritorno, possibile sia emerso il vero (modesto) valore della squadra.

            • Quella partita la ricordo bene. Perché la guardai con molta attenzione, non essendo interessato al risultato.
              E ricordo nitidamente che da circa metà secondo tempo -quando Ziyech colpì il palo che avrebbe chiuso i conti-, gli olandesi facevano una fatica immane a ripartire. Gli inglesi invece, in trasferta, non fecero una piega a livello fisico.
              Di lì seguì il pareggio e la vittoria inglese nel recupero.

          • La dimensione dell’Ajax è quella.

            Nella mia fantasia è un Toro organizzato meglio che non dimentica le sue origini e lavora alla grande.

            In poche parole, da quelle parti girano pochi soldi e si fa con quel che si ha.
            Questo non ha impedito ai lanceri di togliersi parecchie soddisfazioni ma la posizione è quella.

            Il gioco è super, quando riescono a far crescere qualche super giovane allora volano.

            Tutto molto bello, ma la forza è quella che è.

            Deligt e gli altri, ma anche qualche ultra trentenne pescato in squadre di seconda fascia in giro per l’europa come Tadic.

            Hanno fatto i miracoli altro che, e confesso che mi hanno fatto sognare perchè l’Ajax è sempre l’Ajax.

            • Ci mancò un niente Luca …
              Quel palo di Ziyech avrebbe chiuso i conti.
              Il Tottenham vinse alla fine per esuberanza fisica.

        • Infatti Deligt in crisi ecc. lo ha annullato senza tanti problemi.

  18. 192 CENTIMETRI PER UN QUINTALE

    Lukaku è un mancino ma che a differenza di altri sa incidere anche con il destro.

    Però, dico io, a parte i tacchetti di Di Lorenzo che danno via libera a Lukaku per involarsi verso la porta di Meret, tra l’altro, coadiuvato da Lautaro a portargli via un uomo nell’incrocio…ma i due su di lui e specialmente quello più vicino a lui che lo invitava proprio a battere di sx non si può proprio guardare…ma vai a contrasto, vai a disturbarlo, invitalo a un dribbling…invece no…prego signor Lukaku tiri, tira pure di sx che ci prendi di più.

    Secondo me, ma posso anche sbagliare.
    Saluti

    • Di Lorenzo con Ancelotti ha giocato sempre terzino destro, dopo essere stato una delle rivelazioni della Serie A. Con 5 gol e 3 assist realizzati nell’Empoli nel girone di ritorno.
      Invece Gattuso lo ha messo al posto di Luperto, privando a mio avviso il Napoli della sua notevole spinta sulla destra, dove ha rispolverato Hysaj. Con tutti i disastri del caso.

  19. Nelle squadre italiane sono pochi i centrocampisti che hanno la tecnica e la velocità di pensiero per giocare nel breve e sotto pressione, al di là dei tatticismi è forse questo il vero gap da colmare nei confronti con i top clubs europei, perchè come diceva il grande Cruijff “la tecnica non è palleggiare mille volte consecutive ma passare la palla a un compagno con un solo tocco, farlo con la giusta velocità e mettergliela al suo piede”. Tranne qualche eccezione credo sia una qualità poco sviluppata nel nostro campionato, una qualità che è anche la misura della capacità delle grandi squadre di non perdere il possesso in prossimità dell’area avversaria e non subire contropiedi letali. Con Sarri la Juve sta cercando di affinare questa capacità di far girare palla sulla trequarti senza perderla, un tipo di gioco che contro squadre che si chiudono necessita però di chi è in grado di velocizzarlo saltando l’uomo per liberare una linea di passaggio e permettere a Ronaldo e Dybala o Higuain di sfruttare le loro grandi qualità realizzative.

    Un ajò e un benvenuto qui all’amico Tomas41.

    • Mi piace. Giusta osservazione.

    • Hai detto delle cose interessanti portando alla luce quello che poi in fondo è il problema.

      Quando poi parli di Cruijff mi si illuminano gli occhi e mi batte forte il cuore.

      Velocità di palleggio, e grande organizzazione a centrocampo.

      Poi davanti alla porta gli ultimi 20 mt ci pensa la classe ed il talento.

      Cruijff raggiunse ciò scegliendo giocatori con determinate caratteristiche, anche fisiche, da uno sviluppo successivo nacque il Barça di Guardiola, suo allievo.

      Oggi mettendo da parte il guardiolismo, mi pare che gli inglesi con una preparazione atletica mirata siano riusciti in una certa misura a far giocare con quel sistema dei marcantoni atleticamente potenti raggiungendo degli ottimi risultati.

      Noi siamo rimasti al palo.

      Ma non per i giocatori, ma per gli allenatori.

      Poche storie le nostre squadre sono generalmente lente.

      Ciao. Luca

      • Gli inglesi, meglio sarebbe dire allenatori come Klopp, Guardiola, Pochettino. Il Liverpool di Klopp è attualmente l’espressione migliore di un calcio organizzato che sceglie gli interpreti sulla base delle loro caratteristiche tecniche e fisiche.
        Salah per esempio in Italia era solo un eccezionale contropiedista, con Klopp è diventato uno dei giocatori più forti del mondo, in un contesto organizzato di gioco si propone per ricevere in appoggio spalle alla porta anche in spazi stretti e riesce a saltare l’uomo dopo aver controllato e protetto il pallone con l’interno o con la suola, aprendo spazi agli inserimenti offensivi dei vari Firmino, Oxlade-Chamberlain, Winaldum e ai micidiali uno-due con il velocissimo Manè.

  20. CHIEVO E ROMA E POI LE HA SUONATE TUTTE

    CR7 ha segnato a tutte le squadre di serie A, manca il Chievo che ora è in serie B e la Roma che andiamo a incontrare domenica…

    Daje !

  21. RICCARDO ORSOLINI

    Orsolini agguanta il pari per il Bologna contro la Viola con una punizione all’ultimo secondo e da posizione difficile.

    La Juventus lo tiene d’occhio …Venduto per 15 milioni al Bologna, la dirigenza bianconera si è assicurata una posizione preferenziale: in caso di riscatto a giugno serviranno 22,5 milioni, 30 per l’estate 2021.

    Azz che affari !

    • Barone, Orsolini è di Ascoli Piceno e domenica ha dato un grosso dispiacere al suo concittadino Iachini alla sua prima da neo-allenatore della Fiorentina subentrato a Montella con la magia (alla Dybala) su calcio di punizione da posizione angolatissima, in porta in 8 decimi al 94°.

      Saluti piceni.

    • Continuasse così, per 22 milioni sarebbe un affare !🤔

  22. PER SCONFIGGERE CONTE
    di Simone Navarra

    Antonio Conte, con la maglia della Juventus, ha perso tre finali di Coppa dei campioni ed una di Coppa Uefa.
    Da allenatore è stato esonerato dall’Arezzo e dall’Atalanta.
    Nei primi passi della sua carriera di allenatore ha avuto successi nel Bari e poi nel Siena, in serie B.
    Secondo quanto lui stesso ha spiegato in occasioni pubbliche, ma anche di fronte all’autorità giudiziaria, la sconfitta è per lui un incubo, un motivo di insoddisfazione vitale, capace di non farlo dormire la notte. Qualunque partita persa.

    Si immagini allora un match di cartello, la classica “partita che vale una stagione” come si dice in gergo.
    Al comando della panchina juventina ha perso alcune Supercoppe e alcune Coppe Italia. Quella compagine da lui allestita ha anche fatto registrare il record di punti conquistati (102) ma come direbbe lui, questo appartiene alla parte che non si deve considerare.
    Ai magistrati di Cremona che gli chiedevano di un incontro forse accomodato dal Bari, nell’anno della “meravigliosa cavalcata” in serie cadetta dei pugliesi, Conte sottolineò che lui non avrebbe mai potuto permettere ai suoi giocatori un impegno a metà, uno sguardo alla partita ed uno al tabellone.
    Con lui bisogna mangiare l’erba e arare il campo con i tacchetti nel caso. La prima tattica è l’impegno.

    Questa rassegna nel passato del mister che oggi guida l’inter cosa insegna? Perché la sconfitta fa parte dello sport.
    E’ il semaforo rosso da rispettare per poter ripartire.
    A volte può essere infame, maledetto, capace di abbinarsi al destino e di far partire l’amore della vita davanti agli occhi, ma in ogni caso lo si deve prendere come una occasione per riposarsi, cambiare stazione alla radio, guardare il cielo.

    Lo devono aver pensato anche i dirigenti della Juve quando entrarono nello stadio di Istanbul per una partita con il Galatasaray che avrebbe potuto regalare alla squadra di Antonio Conte un po’ di milioni e l’accesso alla Champions che conta, quella che comincia tra fine Febbraio e Marzo.
    Ma quella sfida finì con Drogba e Snejider a ballare e le truppe bianconere fradicie e sporche di fango.
    Roberto Mancini, che guidava i turchi, aiutato forse da quel tattico con la faccia da nerd che è Adriano Bacconi, riuscì nel pantano ghiacciato a dare sostegno agli unici giocatori di livello che aveva tra le fila, guarda caso proprio quei due che poi balleranno alla fine in faccia alle tv.

    Tornando a quel pomeriggio che non sapeva di nulla bisogna ricordare quella tecnica semplice che seppe bloccare la macchina di Conte?
    L’interrogativo non offre soluzioni, ma solo altre domande. Perché il tecnico in questione è capace di spremere i giocatori come meglio non si può, ma non riesce a scovare o promuovere la stella che fa diventare gli schemi una altra cosa.
    Si può affermare che il primo esperimento in tal senso venne provato con Sebastian Giovinco e che è stato proseguito adesso all’inter con Stefano Sensi.

    Eppure quando nel Chelsea c’erano Willian e Hazard, non seppe il nostro Conte trarre il meglio, ma solo chiedere applicazione.
    Tanto che con l’arrivo di Sarri l’anno successivo – guarda il caso – i londinesi spiccarono il volo e seppero affermarsi in Europa League, regalando pure scampoli di bel gioco.
    Ancora rimpianti da quelle parti, secondo le sirene che arrivano a Torino ancora oggi.

    La prova di quel che andiamo dicendo è nell’esperienza alla guida della Nazionale dove il gruppo si compattò attorno al mister, dando speranze di vittoria, ma si arenò davanti all’errore unico di questo o quel giocatore.
    Conte si può battere se hai tra le tue fila un campione come Cristiano Ronaldo oppure una potenziale stella quale Dybala o Douglas Costa.

    Il gruppo guidato da Sarri e allestito da Paratici continua ad essere il meglio fornito di “bocche da fuoco” e le difficoltà che può avere possono dipendere solo da eventuali infortuni ripetuti in ruoli specifici.

    Il biondo de Ligt può guidare la difesa e blindarla al meglio, insieme con Demiral.
    Si potevano risparmiare i soldi per l’olandese per investirli per altro?

    Conte se dovesse rispondere direbbe che tolto uno ne trovi un altro e che se hai un po’ di audacia promuovi Bernardeschi nel ruolo che gli pare e vedi di recuperare qualcuno che sinora non ha espresso tutto il potenziale.

    Per battere Conte bisogna guardarsi dentro, insomma. Senza fermarsi all’ombelico.

    Buongiorno

    • Siccome il campionato italiano non varca le Alpi (e a “Istanbul” non si va), per completare la tautologia di Navarra,-visto che Conte a Milano la Juve lo ha già battuto-, direi:
      per battere Conte bisogna si vincano più partite di Conte.

    • andrea (the original)

      Credo dovrebbero impararlo anche gli juventini, perché quando la sconfitta è un incubo si perde di lucidità..e Conte ne è la prova.
      In realtà Conte non potrebbe rispondere “ne trovi un altro”, perché tutti ricordiamo i lamenti per le cessioni di Matri e Giaccherini nell’anno in cui gli presero Llorente e Tevez, o gli ultimi pianti all’Inter sugli step con quel risolino isterico.
      Io pertanto direi che la Juve non deve battere Conte ma preoccuparsi di se stessa, di crescere, di guardare chi è meglio e non chi è peggio.
      Se la storia della Juve viene spesso tirata in ballo, quella storia dice che i singoli passano e la Juve resta..è stato valido per quelli che hanno pesato su quella storia, non vedo difficile confermarne la validità con un poco più che comprimario.

  23. TOLTO IL TRI-DENTE TOLTO IL DOLORE

    A chiari lettere o, meglio, a squadra schierata mi pare superfluo affermare che del tridente non ne sentiremo più parlare.

    Prepariamoci a vedere e sostenere i tre tenori, quelli di centrocampo, con Douglas Costa appena dietro a CR7-Dybala o CR7-Higuain e uno dei due, a turno, nei vari cambi a partita in corso.
    Insomma, si gioca con il trequartista.

    Buon aperitivo

  24. I CONTI A POSTO

    Sarà stato un caso, ma non credo, con un centrocampo rinnovato (finalmente ) la partita contro il Cagliari è finita in gloria, con la tripletta di Ronaldo, la prima in serie A ma la seconda alla Juve, la difesa non ha beccato il golletto aumentando, di fatto, i goal fatti e rimanendo al palo per i goal subiti.

    La Dea è quella che ha segnato di più (48) ma con la difesa più perforata (25) delle prime 5 in classifica.

    L’inter è messa meglio, rispetto alla Juve sia per goal fatti (39) che per quelli subiti (15) contro ai goal fatti (35) della Juve e a quelli subiti (17) che sono gli stessi della Lazio.
    La Roma 33 goal fatti e 19 subiti.

    Domenica si gioca all’Olimpico di Roma dove la squadra di casa ha segnato 18 goal e subiti 13, di contro la Juve fuori casa ne ha segnati 13 e subiti 8.

    A me interessa solo vincere contro i lupacchiotti, Sarri deve vendicarmi gli sfottò dell’ultima primavera passata.

    Buon pranzo.

  25. @Andrea ho trovato un errore nel tuo post.
    Dovrebbero ?
    E tu di quale parrocchia fai parte…eddai su fai il bravo !

    🤔

    • Barone, l’errore è voler sminuire la valenza di Conte come allenatore e se criticarlo come comunicatore può avere un senso, non ne ha strumentalizzare certe sue esternazioni per gettare fango sulla tifoseria juventina.
      C’è già chi lo fa e uno basta e avanza.

      • andrea (the original)

        Per quanto mi riguarda Conte non è nel parametro dei migliori, quindi c’è poco da sminuire..e mi pare che il percorso testimoni non sia tra i migliori anche per i club migliori, che non lo hanno mai chiamato.

    • Cerchiamo di non essere melodrammatici a tutti costi …
      Se si fanno notare dei difetti di Conte non è certo per sbeffeggiarlo, ma per far notare che non è invincibile … Come forse pensa una fetta di tifosi juventini.

      Per l’ennesima volta: la Juve è ancora una crisalide perché sta tentando di costruire qualcosa di nuovo.
      Ma mentre si cerca il nuovo, vediamo di non ammutinarci causa delle nostre paure …
      Cristoforo Colombo giunse all’Isola di San Salvador, chiamata così perché essa lo aveva salvato dall’ammutinamento dei suoi marinai …

      Speriamo stessa sorte tocchi a Sarri, la nostra isola è il “gioco”: una Caravella che ci porterà alla Vittoria !

      • Luigi
        “Linfedele genovese che venne a scoprire queste terre” nel 1492.

        Ma invece della Nigna e la Dipinta non è meglio che ci porti alla vittoria la Gallega ?
        Un ammiraglio che si rispetti naviga sulla sua Marigalante.

        Ciao.

    • andrea (the original)

      Sono un credente non praticante Max, a me la sconfitta non crea alcun incubo, se poi arriva con onore la apprezzo pure.
      😉

      • andrea (the original)

        Si forse l’errore è aver scritto “gli juventini” invece di “molti juventini”.

      • Azzzzz, Andrea …
        Allora ti si attaglia bene il motto degli hidalgos spagnoli: «la sconfitta è il blasone delle anime nobili» 😅

        • andrea (the original)

          Può capitare ed essere più onorevole di molte vittorie a volte.
          Poi a tutti fa piacere vincere e rende tristi perdere, per carità, non lo discuto.
          Ma a parte l’emotività, razionalmente poi la consapevolezza non la genera il solo risultato

  26. Piccolo incipit fuori tema…..
    Oggi pure Sconcerti a distanza di 10 anni di distanza dice che la Juve ha pagato x farsopoli mentre “ i caini “
    ancora se la ridono.

  27. In quel momento storico, dopo calciopoli,la serie B e anni di anonimato Antonio Conte ha acceso finalmente la fiaccola della speranza di vittoria. Non e’ poco, per quei tifosi lancinati dagli eventi negativi,ingiusti,distruttivi, orditi con un meccanismo a tavolino e derubati di due scudetti.
    Personalmente ricordo con nostalgia l’andamento di quel campionato e dello scudetto,dopo anni di precarieta’ e di pochezza, camminavo sull’acqua, facevo quel tratto autostradale senza accorgermene, volavo per arrivare allo stadium. Ero praticamente rinato e avevo l’entusiasmo di un adolescente.

    E poi,Conte era Antonio Conte,il capitano,che ci stava facendo compiere un’altra impresa importante.

    Tre scudetti. Poi e’ andato via. Lite,incomprensioni,carattere?
    Non me ne frega una cippa.
    Quando e’ andato avevo messo in conto che avrebbe allenato qualche avversario non certo che avrebbe fatto il giardiniere.. Lui scelse la nazionale e l’estero per non giocarci contro.
    Poi il tempo passa e adesso allena i calciopolari. Casi della vita o ripicche, pazienza. Sono abbastanza grande per arrivarci. Antipatico? Pochino ma gli volevo bene e poi, non ci devo sposare la figlia, inoltrei e’ sempre il capitano.
    Liberatevi, stiamo parlando di calcio.
    E poi,sempre le stesse cose….
    Avevo detto che all’inter ci avrebbe preoccupato.

    Solo chi ha lavorato sa, che se ti lasci male con l’azienda che amavi, l’amarezza te la fa odiare.

  28. Ps
    Odiare. E’ esagerato come verbo.
    Diciamo che la rivalsa ci sarebbe, e’ umano.
    E poi,qualcuno sa veramente cosa accadde? Di certo non ce l’aveva con marotta,visto che ora ci lavora.
    Qualcosa non si spiega, le dimissioni da vincente si danno per cose importanti. Fidatevi che non ho mai lavorato nello stato.

    • Comunque quella fuga fece la nostra fortuna, ormai non si poteva più reggere con i suoi scleri. Forse neanche i giocatori sopportavano più quegli isterismi.
      Io, come te, ricordo con grande emozione soprattutto il suo primo anno. Gli riconosco i meriti e tutto quanto ha dato da giocatore e da allenatore ma ora come ora non lo vorrei a Torino.
      Quando si parlò di lui come possibilità pensavo fosse cambiato sotto certi aspetti, vedendolo ora forse è anche peggiorato (non tecnicamente).
      Tu lo riprenderesti?

      • Mah..
        Il fatto che sia aggressivo non mi tocca granche’, e’ una forma di gestione dei giocatori.
        I cavalli di ritorno a volte danno perplessita’. Nella situazione un po’ isterica dii giugno ho accarezzato questa eventualita’ proprio perche’, con gli anni trascorsi alla juve, secondo me avrebbe fatto risultati. Prima perche’ nn lo vedo come distruttore,poi perche’ non vedevo Sarri che ha trascorso anni a sputare sulla Juve. Senza trascinarsi dietro nessuna forma di successi.

        Parlate di Calcio inglese e di campionato relativo. Conte lo ha vinto.
        Per la coppa, beh.. Neanche lui ha uno storico,ma nemmeno Sarri.

        Non sto perorando il ritorno perche’ lo vedo remoto.critico i giudizi su Conte che mi sembrano di pelle e oltretutto ripetitivi.
        Io cerco, anche se scrivo tutti i giorni,di variare per non annoiare e soprattutto non faccio crociate.
        Allegri e conte sono i demoni in assoluto e meno male che hanno vinto tutti gli anni che hanno fatto alla Juve.
        E basta su,abbiamo capito, accettiamo i pareri,ma poi non si fa altro che ripetersi. A volte non leggo i post x intero.

        .

        • Sarri, Conte, Allegri, sono tutti ottimi allenatori. Quello che va valutato è il possibile impatto sulla squadra ed il club quando si fa la scelta. Quella di Allegri per il dopo Conte per esempio fu geniale, qualche tempo fa Chiellini ha spiegato quanto sia stata positiva anche per i giocatori.
          La Juve attuale ha una situazione diversa da quelle che Conte predilige, probabilmente il suo arrivo non mi avrebbe dato più certezze di quante ne abbia ora con Sarri.
          Come bravura non si discute anche se la sua migliore versione per me rimane quella della prima Juve.

        • andrea (the original)

          Guarda, il mio è onesto e razionale.
          Non lo sopportavo già dal suo secondo anno e anche nel primo ero lontano dalla sua mitologia di condottiero (de che?) che semmai avrei attribuito a Pirlo, ritenendo lui il vero fulcro di quella impresa calcistica.
          Speravo se ne andasse perché il clima tetro che porta è insopportabile per uno come me, ho temuto quando è andato via ma solo perché di fatto era iniziata la stagione e la cosa poteva destabilizzare l’ambiente. Ma anche allora parlai di scorrettezza professionale inaccettabile, che abbinata al suo storico litigioso in qualsiasi club fosse stato (cosa poi continuata), ne facevano un profilo non consono a una grande squadra.
          Si ha vinto, con un calcio orrendo, la Premier ma sai, i grandi allenatori poi restano competitivi, lui già nel secondo anno era superato.

          È legittimo che a qualcuno possa piacere un soggetto del genere, sicuramente come per tutti quelli che sono su una panchina non si può noi discuterne le capacità, ma è difficile pensare a un salto di qualità con un Conte, ancorato a idee di calcio difensivo, emotivo, ecc.. e troppo egocentrico per un club come la Juve che ha una struttura organizzata.

  29. Max. Intendevo dire che nel privato,in certi ruoli se non funzioni sono cazzi.
    Andra lo sa bene.

    • Tino, vai tranquillo, io non faccio parte di quelli dietro una scrivania che comunque rispetto molto, anzi, sono quelli che stando chiusi dentro un ufficio invidiano chi lavorano all’aria aperta.

    • Certo che negli anni lo hanno trattato proprio con i guanti bianchi da quanto si vede in queste immagini. Ecco perché alla fine ha deciso di venire alla Juve. Dopo il goal in rovesciata nessun pubblico ed avversario lo aveva mai applaudito.
      I peggiori vedo gli inglesi ( bastardi dentro, ma quelli dell’atletico e del Barça alla stessa stregua).

  30. CONTE CON LA FACCIA SMUNTA

    Non c’è un bel niente da difendere o da odiare (ci mancherebbe pure !).
    Conte ha ancora quella faccia smunta lì, perché, siccome è un nevrile, si è accorto nel tempo che nel 2014 fece due colossali cagate:

    1- Abbandonò il ritiro della squadra dopo che la Juve gli aveva proposto il rinnovo del contratto sine die, perché gli avevano promesso Cuadrado che invece non arrivò;

    2- Tuttora si starà mordendo la lingua, perché aggiunse che ci sarebbero voluti 10 anni prima che una squadra italiana fosse in grado di disputare una finale Champions.

    La storia si incaricò, purtroppo per lui, di contraddirlo a stretto giro. Dopo due figurine del genere, ovviamente parlare di Juve per lui è e sarà sempre una sofferenza.
    Senza se e senza ma.

    Ma per nostra fortuna, questi sono problemi suoi, che per fortuna non ci toccano.
    Per noi, che ora siamo su un’altra rotta, è solo un avversario.
    Un avversario duro da battere. Ma proprio per questo il valore di una vittoria sarebbe doppio !!

    • PS … A posteriori risulta plausibile pensare che, convinto com’era che la Juve non fosse competitiva in Champions (il famoso ristorante da 10 euro !), il suo Ego non poteva aspettare i famosi dieci anni per giocare una finale…
      E quindi stizzito per il mercato insufficiente, abbandonò baracca e burattini …

    • Ah ah no..
      Voi siete divorati dal demone del passato.
      Vabbe’ ognuno ha le sue fisime..
      Io accetto anche gli zeru tituli, ma non li posso accreditare come “naturali” o propedeutici. Mi spiace. Adesso no.

      • Boh …
        “Divorati dal demone del passato”, “fisime”…
        Mi sa che hai letto un altro post …
        O almeno mi accomuni con altri, visto che parli al plurale, senza aver letto attentamente quello che ho scritto.

        Disquisire, argomentare, quando ?

  31. Che Conte avrebbe risvegliato pure quegli zombi di Milano non avevo dubbi, ma fino a preoccuparci perché ci togliesse lo scudetto di dosso, beh, se ci riuscisse farebbe veramente un miracolo.
    Solo la Juve lo puó perdere, e come dice Tino, dovesse accadere, non essendo un’azienda statale, salterebbero diverse teste. La prima su tutte quella di Guglielmo TellSarri.

    • Penso che sarebbe un errore far saltare teste solo in base alla vittoria o sconfitta in campionato. Andrebbero valutati tanti aspetti.
      Anche perché se uno fa un miracolo fa qualcosa di fuori dal comune, quindi non è detto che ci siano demeriti dell’altro. Immagina che Conte le vinca tutte e Sarri tutte meno una. Non è detto che sia da buttare via tutto ma fare le giuste valutazioni.
      Allo stesso modo, se la Juve ritenesse di cambiare a fine stagione lo potrebbe fare anche in caso di vittoria dello scudetto, come successo l’anno scorso.

      • Immaginare l’inter di Conte vincere anche allo Stadium non sarebbe un miracolo ma un incubo, non per tutti gli juventini ma per molti.

      • Kris
        Mi vengono i brividi solo a pensarlo…vincerle tutte uno e perderne una l’altro…
        Lassamo perde…altrimenti mi vengono gli incubi…ma come ti vengono in mente certe cose ?

      • Ragà, era solo in esempio,non volevo rovinarvi la serata!😂
        Ma se mi dicono che finisce così e noi vinciamo la Champions firmo adesso😜

        • NNNOOOOOOO…perdio Kris…chiamatemi l’ambulanza…rinuncio, firmo, do dov do cazzo devo firmare….rinuncio alla Champions pur che le merde non vincano…non scherziamo proprio.

      • andrea (the original)

        Condivido e aggiungo che il miracolo non lo fa uno e non lo fa giocando quel calcio.
        Giocando quel calcio l’Inter tutta al massimo vince il campionato, i miracoli sono altra cosa, hanno a che fare con la costruzione di un modello: ecco, forse Klopp, Ferguson possono essere accostati a miracoli sportivi.

  32. ANTIJUVENTINO LEGGI

    @Andrea
    Metto il motto di Alessandro Magno solo per memoria…quindi non prendertela non è rivolto personalmente a te ma a chi continua a rompere i coglioni e tu e qualche altro non capiscono la perculata e l’odio che sprigionano i suoi post verso la Juve.

    Essì Andrea, se tu mi vieni a scrivere: “Credo che dovrebbero impararlo anche gli juventini,…”
    Io te lo faccio notare, e tu ribadisci con un “molti juventini”…mi dispiace ma la tua diversità, il tuo snobismo non lo condivido.

    “Questo è un sito di Juventini dedicato agli Juventini. Qui si parla di Juve. Astenersi perdi tempo. Noi siamo educati non veniamo a rompere le balle nelle vostre case quindi di conseguenza, vogliamo che si faccia altrettanto in casa nostra. Il fatto che in una casa altrui vi sia una porta aperta non vi autorizza a infilarvici dentro. Prima di commentare qualsiasi cosa pensate bene al fatto che state entrando in casa di altri e non siete stati neppure invitati, quindi in primis chiedete se si puo’. Perchè non ho alcuna pazienza. Non l’ho inventata io la vostra antijuventinità, di conseguenza se voi odiate me, non vedo motivo alcuno perchè io debba tollerare voi.

    Alessandro Magno.

    Buona serata

    • andrea (the original)

      Si Max ma l’ho già scritto, io sono juventino ma non per questo devo condividere in toto il pensiero del popolo juventino solo perché sodale.
      Posso condividerlo se incontra pure il mio, allora sì, diversamente no e l’ultima annata ha segnato un notevole distacco dal pensiero di popolo, perché non affine al mio modo di intendere il lavoro, la crescita, l’ampiezza di visione.
      Io non lo chiamo snobismo ma autonomia di pensiero, però se vuoi chiamarlo snobismo fai pure, a me cambia niente e non posso impedirlo.

      • andrea (the original)

        P.s. sinceramente non vedo alcuna incursione antijuventina sul blog, se anche dovesse verificarsi non sarebbe un mio problema e tantomeno un cruccio.

        • E sempre con educazione, e sempre senza obbligare nessuno e tantomeno te…perché sono nessuno…ma sono semplicemente uno che tifa Juve da 65 anni e che per cause ingiuste siamo finiti dove siamo finiti e quel qualcuno ci ha sempre perculato, ti dicevo appunto, il consiglio: togliti le fette di salame davanti agli occhi.
          Ciao Adrea

          PS
          Posso fare gli Auguri a Mauritio l’allenatore della Juve ?
          Non ci posso fare un cazzo…la Juve è quella per cui vivo solo dopo la famiglia e guai a chi me le tocca…sono fatto così.

  33. MASSIMO ZAMPINI

    Roma-Juventus, per uno juventino di Roma, è sempre una partita speciale.

    Impossibile che non sia così, se si è cresciuti con gli echi d’ergo’deTurone e le sfide tra Falcao e Platini, le punizioni di Michel, la rovesciata di Pruzzo annunciato dalla radiolina mentre stai giocando a Villa Torlonia con amici e per un attimo ti passa la voglia di giocare, il cane e Brio, le finali contro il Liverpool (esultando certamente di più per quella di Roma del 1984, “vai Ciccio!” e il pallone che vola in sud); la meraviglia di Roma-Lecce, un 5 maggio ante litteram all’ennesima potenza; “Giannini principe Baggio suo paggio” striscione delirante che spiega bene il senso della realtà presente in tanti tifosi giallorossi, che poi porterà alcuni a ritenere Totti superiore a Zidane; la Juve che ruba ma intanto gli scudetti al fotofinish glieli soffia l’inter, mentre l’unico vero testa a testa con i bianconeri lo vincono loro nel 2001; meglio uno scudetto da lupi che cento da Agnelli, e se continuiamo così tra un po’ la proporzione potremo farla sul serio; il grande ritorno del Maestro Boemo – finalmente senza il potere della Triade a impedirgli di trionfare – con 3 gol presi in venti minuti di praterie sconfinate; la gioia effimera per averci strappato Iturbe, i “3 go’ de Rocchi” e “questa partita mi ha fatto capire che vinceremo il campionato”, poi finito con il go’ de Osvaldo e 17 punti di distacco; “la Juve dovrebbe fare un campionato a parte” e noi che li prendiamo in parola e giochiamo da soli per qualche anno, non lasciando più neanche le coppe Italia.

    Sempre speciale, certo. Eppure qualcosa è cambiato.

    Sarà che si diventa grandi e le rivalità si sentono meno, che da tempo si gioca per obiettivi diversi, che qualche loro simbolo non c’è più, che a fine stagione per qualche anno abbiamo giocato un’amichevole con lo scudetto sul petto lasciando loro i 3 punti, ma Roma-Juve non è più attesa come un tempo.

    Ed è un clima migliore, sia chiaro, con meno veleni (ben conscio che basti un mezzo rigore negato per scatenarsi di nuovo e ripartire con Turone, ci mancherebbe) e, ecco la vera novità, una società meno disposta a cavalcarli, con il suo account twitter divertente, l’impegno per il sociale, insomma più ironia e meno voglia di spiegare gli insuccessi con l’impetuoso soffiare del vento del nord.

    E allora giochiamocela senza veleni questa sfida tra la Juve, ormai colosso assoluto con un mostro e tanti campioni già con mille trofei in bacheca, e la Roma, senza un titolo da una vita ma piena di talenti, da Zaniolo a Pellegrini, un grande attaccante, un gioco divertente e un allenatore coraggioso ed elegante in panchina.

    Giochiamocela sapendo che manca un intero girone, quindi c’è tempo per rimediare, ma non può già più sbagliare nessuno: noi, con l’inter che non molla e non mollerà, sempre lì accanto a noi; loro, con l’Atalanta che arriva a ridosso di quel fondamentale quarto posto e anche lei andrà fino in fondo, ormai lo sappiamo.

    Giochiamocela con quella serenità che viene da Ronaldo e Dybala in grande forma, qualche dubbio dal centrocampo in cui Rabiot e Ramsey mandano segnali che non cogliamo ancora appieno, sollievo dalle fasce in cui Cuadrado e Sandro si confermano esterni di grande affidamento, con un pensiero a Douglas Costa, quel fenomeno che parte dalla panchina perché va preservato con massima cura cui a volte basta un quarto d’ora per farci ricordare di chi stiamo facendo a meno ormai da troppo tempo.

    Giochiamocela, perché è vero, gli 8 scudetti di fila e tutto il resto raccontato qui sopra l’hanno resa diversa, meno tesa, meno avvelenata, forse meno speciale, ma Roma-Juve, in fondo in fondo, resta sempre quella: una rovesciata di Pruzzo che mi rovina un pomeriggio, un cane rosicone che morde Brio e mille punizioni di Michel proprio lì, dove tutti sanno che finirà ma tanto è inutile, non puoi prenderla lo stesso.

    Buonanotte

  34. “Faccia smunta” non è un’offesa 🤣…
    Su quella faccia c’è una tensione e un rimescolio pazzeschi. Negarli vuol dire negare l’evidenza.
    Perché chiunque lo vede.
    L’alterco sarcastico che Conte ha avuto con Capello ne è l’ulteriore prova.

    La “mappa” della partita di Napoli, come ha ribadito anche Luca, parla chiaro.
    l’Inter ha giocato in contropiede.
    Magari in altre partite avrà giocato in altro modo, non lo so. Ma per quella partita mi pare ci sia poco da discutere.

    Sì, sono sempre più convinto che Agnelli ha fatto bene a non chiamarlo alla Juve.
    Nell’esclusivo interesse della Juve.
    L’odio lasciamolo agli invasati. Grazie.

  35. 28 COME IL MIO GIORNO DI NASCITA

    È un Nazionale turco di anni 22 e viene dal Sassuolo, si chiama Merih Demiral.
    Era stato preso come sesta forza della difesa, o meglio come quarto centrale…azz, invece è diventato quasi inamovibile “grazie” anche alla sfortuna di Chiellini e fortuna di Sarri.
    Mi pare che con il Sassuolo, nella scorsa stagione, abbia giocato si e no una quindicina di partite…e sono bastate quelle per convincere Nedved e Paratici.

    Esordisce contro il Verona a settembre e a molti tifosi non era piaciuto, è stato lui a commettere fallo da rigore, e di conseguenza a fallire l’esordio con la maglia bianconera. Capita!

    Via libera alla coppia Bonucci de Ligt…ma Sarri non lo manda in tribuna lo tiene in panchina…di contro sempre titolare con la sua Nazionale per la qualificazione europea.

    La Juve si qualifica in anticipo agli ottavi di Champions, de Ligt, causa anche le troppe partite giocate e una botta alla spalla deve abdicare e così riecco Merih in campo dopo oltre 2 mesi dalla sua ultima apparizione…gioca in Chwmpions contro i tedeschi del Leverkusen in Germania.
    Il turco in quella partita dimostra che la topica presa contro il Verona è un lontano e passato brutto ricordo…da quella partita, giocata in coppia con Rugani, niente più de Ligt.
    Sarri lo conferma in tutte le partite fin qui disputate…compresa quella che verrà.

    Si va beh, e de Ligt ?
    Ci pensa Sarri a buttare acqua sull’incendio che tanti imbrattacarte stanno alimentando.
    Se volete lo firmo subito, dice Sarri, de Ligt diventerà il più forte centrale al Mondo.
    Adesso però è il momento di Demiral: “Demiral in questo momento sprizza energia, è in grande salute fisica e mentale. Mi sembra giusto sfruttare i giocatori in relazione al momento che hanno”.

    Demiral nell’ultima partita contro il Cagliari sforna una gara bellissima, come tutta la squadra, sfiorando anche il goal.

    Simeone è completamente annientato dallo strapotere fisico e aereo di Demiral, che non lascia praticamente nulla all’attaccante argentino.

    A scanso di equivoci prima che vengo capito male, de Ligt, credo e come ho scritto prima, non è affatto dimenticato, anzi… ma periodi di forma del genere non possono non essere sfruttati.

    Ora Merih Demiral merita di giocare.
    Anzi suggerirei a Sarri di far prendere qualche giornata di riposo al Capitano…capisciammè.

    Buongiorno

    • Concordo Barone,
      Non credo esista nessun caso De Ligt e mi pare opportuna la gestione da parte del mister. L’esordio era andato male, peró quando Sarri l’ha visto pronto gli ha dato fiducia ed il turco ultimamente é sempre tra i migliori in campo.
      Non é una bocciatura per De ligt che dal canto suo aveva migliorato le prestazioni rispetto all’inizio facendo anche partite da 7/8 in pagella nelle ultime apparizioni. Ma se l’olandese accusa un po’ di stanchezza ed il turco sprizza energia giusto che giochi, cosi al momento opportuno Sarri potrá contare su un elemento in piú gia rodato per la difesa.
      Sono curioso anch’io di vederli insieme e credo che quando De Ligt sará a posto ci sará qualche occasione anche se dubito che quello degli equilibri, fresco di rinnovo, finisca in panca.
      Buongiorno a te!

  36. E TI CHIEDI PURE IL PERCHÉ

    A proposito di antijuventini, il mitico Bello di Notte per il Grande Avvocato che aveva soprannominato Boniek l’attuale Presidente della Federazione calcistica Polacca.

    Si domanda perché gli diamo ( non tutti, ma io si ) dell’antijuventino e spiega: “Mi danno dell’anti-juventino ma vi invito a trovare una mia parola fuori posto sulla Juve.
    A Torino ho ricordi splendidi, ho vinto tanto e contribuito tanto. E sono stato l’unico che dopo l’Heysel ha devoluto per intero il premio vittoria alle famiglie delle vittime.
    Ma va bene così”.

    Zibì Boniek è il doppio ex della sfida di domenica all’Olimpico. Il presidente della federcalcio polacca è abituato all’etichetta di essere un nemico della Juve e preferisce parlare della sfida tornando al passato in un’intervista a Leggo: “Roma-Juve era la sfida totale e l’ho capito soprattutto nella capitale.
    Ora magari si sente meno ma non dite che è una partita come le altre.
    Io sinceramente sono rimasto più affezionato a Roma.
    Un ricordo? Nel primo Roma-Juve da ex entrai in maniera decisa su Platini che mi guardò stupito. Finì 3-0 e giocai una delle partite più belle della mia vita.

    Roma-Juve di oggi? Chiaramente la squadra di Sarri è più forte, ma quella di Fonseca può darle fastidio e rallentarla.
    Con la prospettiva di un nuovo presidente magari si può tornare a parlare di scudetto anche se trovo poco chiaro ancora il perché di questo investimento”.

    E il poverino si domanda pure perché gli si da dell’antijuventino ?

    Ma mi facci il piacere mi facci…😎

  37. COME CONTE VINCERÀ LO SCUDETTO NEL FINALE. O FORSE NO
    di Sandro Scarpa

    Antonio Conte lo conosciamo.

    Non è un ottimo allenatore, da risultati straordinari ed immediati, anche con accozzaglie di singoli mediocri (vedi Nazionale o inter di questi mesi senza centrocampo ed esterni).

    Conte è un martello, un motivatore leggendario, un trascinatore maniacale.

    Nei cuori resta intatto quel suo discorso, stile Al Pacino, ai nostri, appaiati al Milan: “Bravi, ottima stagione, complimenti, arrivano i rinnovi…ma io voglio VINCERE, dobbiamo sputare sangue, dobbiamo far sputare sangue ai nostri rivali!”.

    Così fu, vincemmo. Conte vinse. Rush finale mostruoso, dal 5-0 a Firenze e dal passaggio al 352: 10 vittorie nelle ultime 11 (pari assurdo col Lecce).
    Senza Europa, testa ad un unico obiettivo e riserve in Coppa Italia.
    Cambio di passo bruciante, un manipolo votato alla guerra, per ogni istante, in ogni gara.

    Anno dopo, finale micidiale, carrarmatesco: dopo il pari col Genoa -col Napoli a -3- Conte fa fuoco e fiamme ai microfoni, in allenamento, nelle sedute, in panchina, negli spogliatoi.
    Il risultato è clamoroso: 12 vittorie su 14, fino allo Scudetto, con un pari conservativo a Napoli.
    Conte è uscito col Bayern, se ne frega della Coppa Italia, vuole lo Scudetto, spreme ogni goccia.

    Iconico il terzo finale, col mantra “Europa League sacrificata per il record di punti!”.
    Dai racconti di Pirlo e di Buffon, Conte è indemoniato, disperatamente votato ad ottenere il 110%, anche con la Roma a 7,8,10 punti.
    Vincere, vincere senza sosta, spietati in ogni singola azione. Dopo la “dormita” a Verona (da 0-2 a 2-2), l’Ira funesta di Conte entra nel cervello: 13 vittorie nelle ultime 14.

    Chelsea, stesso Conte mono-maniacale, gruppo esaltato e irregimentato, stesso copione: pari svagato col Burnley, Conte schiaccia acceleratore, giocatori, gruppo: 11 vittorie su 12 e Premier vinta.
    Idem a Bari e Siena, nonostante squadre già promossa e (si saprà poi) gare vendute.

    Conte se ne fregherà dell’Europa League, farà il diavolo a quattro con Marotta per avere uno tra Vidal o Eriksen, o Giroud e un terzino.
    Marotta oserà come mai fatto alla Juve, per orgoglio e vendetta. Antonio spingerà a manetta per lo stesso motivo e perché è fatto così, pervaso da una voglia di vittoria, soprattutto da outsider, che non ha eguali nelle panchine europee dell’ultimo decennio.

    E’ un campionato livellato e strano, il ritorno della Serie A: squadre in zona salvezza, battagliere ma modeste e altre 10 già in vacanza, senza obiettivi. Conte nei quattro rush finali (tra Juve e Chelsea), con una squadra a seguirlo ha quindi un ruolino di 47 vittorie su 51. Ripetiamo: 46 vittorie in 51 gare!

    Anche Sarri ha finali brillanti, tonici, con squadre in salute fisica e meccanismi tattici messi a punto, ad Empoli, Napoli e Londra, ma con “esplosioni” da alta quota, come Higuain espulso ad Udine e l’albergo di Firenze, non paragonabili alle spietate campagne finali di Conte.

    Quello che consola -oltre alla ovvia superiorità della rosa- è che la Juve, intesa come uomini e ambiente, quando conta, ha piazzato strisce da record anche orfana di Conte: 24 vittorie su 25 di Allegri II.

    E poi in rosa c’è chi va oltre la sovra-umana tensione alla vittoria di Conte, semplicemente perché è il calciatore nella storia con la propensione alla vittoria più aliena di tutti i tempi, quello col 7 sulle spalle.

    Buon pranzo

    • Mauro the Original

      Quello che dico sempre io è stato ribadito.
      Volevamo Conte ma si sa benissimo di che pasta è fatto. Si concentra su un obiettivo e lascia perdere il resto.

      Se ora fosse alla Juve avremmo forse qualche punto in più in campionato. Ma in Champions? Sicuri che passava i gironi?

      È più antijuventino chi analizza realmente la situazione chiedendo il possibile alla squadra, o chi pretende ogni anno l’impossibile?

      L’ho sempre detto. Per me Conte non era adatto alla Juve attuale anche se mi è piaciuto moltissimo quando è stato alla Juve. Ma per la Champions non lo ritengo idoneo. Ci vuole un gioco diverso e le partite ultime lo hanno dimostrato. Primi in un girone non certo irresistibile ma nemmeno facile. Atletico umiliato andata e ritorno.

      Meglio centomila volte Sarri.
      E se dovesse arrivare pure quarto in campionato ma almeno in finale Champions, per me sarebbe da applausi.

      Sicuramente il prossimo anno con acquisti mirati e la squadra ormai rodata al suo gioco, tutto sarà più facile.

      • Scusame tanto Sor Mauro…e allora a Berlino e Cardiff te se so spellate ‘e mani…
        Ciao !

        • Mauro the Original

          Barone

          Purtroppo, e qui non si può dare la colpa ad Allegri, la nostra squadra era nettamente inferiore ed era scontato perdere.
          Lo scorso anno invece siamo stati fermati poiché arrivati stanchissimi ai quarti causa una corsa terrificante in campionato. Ecco, lo scorso anno mi ha dato molto fastidio uscire poiché la squadra c’era come c’è quest’anno.

          • Mauro
            Dichi ?
            Cioè affermi che lo scorso anno avevi gli stessi giocatori di quest’anno ?
            E dai su nun scherzamo…

            • Mauro the Original

              Quest’anno la rosa è leggermente migliore ma i nuovi acquisti non si sono ancora integrati ed i giocatori hanno un anno in più.

              Comunque la Juve dello scorso anno, se riposata, poteva benissimo vincere la Champions.

              La riprova è la stupenda partita di Torino ribaltando il risultato con l’Atletico e segnando 3 stupendi goal.

              Insomma fossimo arrivati in finale le chance sarebbero state più alte che a Berlino o Cardiff. Da squadra outsider a candidata per il titolo. La differenza è abissale.

    • andrea (the original)

      Capisco che in Italia facciano ancora presa gli slogan motivazionali, d’altronde Roberto Re è ancora una icona e fa business sulla gente che va ad ascoltarlo per le botte di adrenalina, però la prima Juventus allenata da Conte giocava a pallone: prima della quantità c’era la qualità, era la cosa più simile al Barcellona (ovviamente a debita distanza) che abbia visto, aveva la palla, la andava a riconquistare alta, la muoveva con combinazione tecniche e veloci.
      Ma a posteriori, visto che non si è mai ripetuto su quei livelli di gioco, mi sono convinto che non avessi tutti i torti nel pensare come pensavo allora, che in realtà l’artefice di quella cavalcata, serie finale compresa, fosse Andrea Pirlo, coadiuvato da un regista offensivo come Vucinic (che per poco a Roma non vince lo scudetto da solo).

      Cioè le grandi squadre insegnano che non è l’ossessione per la vittoria a determinare ma il modo di giocare..perchè uno può essere ossessionato quanto vuole ma la palla non si ossessiona.
      Ovviamente, in Italia questo salto deve ancora essere fatto.

  38. SCONCERTI SCONCERTATO

    Calciopoli, con le motivazioni della bocciatura del ricorso della Juve e lo scudetto 2006 confermato all’inter, non è piaciuto a Mario Sconcerti.

    L’editorialista del Corriere della sera a Calciomercato.com dice: “La puntata di oggi è dedicata a Calciopoli e alla fine delle possibili vie legali a cui la Juventus poteva ricorrere per revocare lo scudetto assegnato all’inter.
    La squadra bianconera ha sbagliato e pagato, l’inter però sorride per uno scudetto che non ha mai vinto.
    In questo caso c’è sproporzione, non giustizia”.

    Condivido e quoto !

    • Questa volta sei in ritardo,Baró. Il pensiero della penna più autorevole attuale di calcio italico l’avevo già postato. 😂😂😂
      C’è poco da essere accondiscendenti, qualche anno addietro insieme ad un altro amico indomito c’eravamo messi dietro nel suo blog per fargli un vero e proprio lavaggio del cervello riguardo a farsopoli. Ammiccava ma non era ancora arrivato alla conclusione che in questi giorni ha dichiarato candidamente. Era duro di comprendonio, ma alla fine c’è arrivato pure lui😉

      • @Antonio
        Forse non ho letto oppure hai scritto giusto un fuori tema talmente striminzito che nulla a che vedere con il post che ho messo io nella sua intierezza.
        Infine, dimentichi, che altre dall’altro Indomito c’ero anche io a dialogare di Calciopoli con Mario Sconcerti.
        Figurati se poteva mancare uno che non si stanca mai di riportare le note dolenti calciopolare di quella squadra di MADRE.

        Tu Antonio, non devi essere troppo superficiale, il Barone sta sempre sul pezzo.
        Forse qualcuno lo ha dimenticato.

        Ciao.

  39. Cosa c’è di nuovo sotto la mole Juventina?
    Domani si gioca contro a Roma e sotto er cupolone. Questo tipo di partite dopo una, in cui la squadra ha vinto convincendo, le vedo sempre con sospetto. Ho sempre qualche dubbio che possa scappare la partita “ storta” da cui ne esci con le ossa rotte. C’è un aria ottimistica che non mi convince anche se so bene che in questi frangenti il compito di un allenatore è di tenere alta la tensione e la concentrazione.
    Una delle qualità di Conte è proprio questa, riuscire a tenere in tensione tutti, mentre Sarri sotto questo aspetto non lo conosco. Come diceva Battisti “Lo scopriremo solo vivendo”😂😂😂

    • Antony

      Conte alla Juve ha dimostrato di essere non solo un gran motivatore ma di saper di partita in partita scegliere tra più sistemi di gioco. E non è neanche vero che dopo la prima stagione il suo calcio sia sceso di qualità, nelle gare ai gironi di Champions 2013-14 contro il Real Madrid ha riportato la Juve al 4-3-3 giocando 2 ottime partite, con Vidal, Pirlo e Pigba a centrocampo, Marchisio regista avanzato (Vucinic non c’era più) dietro Tevez e LLorente, falsata all’andata a Madrid dall’assurda espulsione di Chiellini per una presunta gomitata a Ronaldo che non c’è stata. Nella partita di campionato contro il Napoli tornato al 3-5-2 nel primo tempo ha dominato la partita schiacciando gli avversari nella propria metà campo.
      Il problema era però quello di non poter disporre di un esterno di ruolo (Pepe operatosi a febbario 2013 per i problemi muscolari alla coscia era soggetto a continue ricadute) e Marchisio nel 4-3-3 non potere essere considerata una soluzione continuativa, da qui le sue richiesta di poter avere Cuadrado già a gennaio. Il resto, poi è storia nota, dai primi dissidi alla rottura a luglio, l’arrivo di Allegri e la sua Juve che con l’acquisto di Morata arrivò alla finale di Berlino, falsata dall’ennesimo errore arbitrale patito in Champions.

    • Mah! Antonio
      Sono quelle gare che non permettono pronostici secchi.
      Da tripla,se ci fossero le schedine.
      Di certo,questa si, rappresenta una partita indicativa sulla strategia e la mentalita’ che vengono trasmesse,perche’ sicuramente i due fattori sono i cardini dell’approccio romano alla gara.
      La roma arriva da un cambio di proprieta’ e ha le molle giuste per farsi notare.
      Quale palcoscenico migliore di una partita con la Juve?

      Della preparazione di Sarri su questo abbiamo pochi dati, e se li vogliamo interpretare non ci si riesce. Personalmente oltre agli schemi e alla tecnica ritengo basilare l’approccio mentale. Oltre naturalmente e ex equo,all’intervento tecnico su ogni giocatore. I tempi di schemi e basta sono finiti.
      Non mi sento tanto sereno,ma questo mi capita ogni gara anche se in panca ci fosse Mandrake. Figurati..

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