DINO ZOFF IL PIÙ GRANDE DI TUTTI I TEMPI

Di Barone50

Da qualche anno, Dino Zoff, viene con sua moglie a passare le vacanze estive al mare di Sabaudia.
Dopo la sua nuotata in orizzontale rispetto alla riva che dura più o meno un’ora torna sotto il suo ombrellone dove sono andato a salutarlo…era la fine del mese di luglio.
Cordiale e disponibilissimo con tutti gli juventini…buon giorno signor Zoff, posso salutarla ?
-certamente.
Volevo sapere qualcosa sulla Juventus e di questo nuovo allenatore.
-alla Juve decidono e fanno…di solito le scelte sono giuste, poche volte sbagliate…hanno deciso così è giusto che sia…aspettiamo.
Signor Dino, ricorda quel famoso 28 novembre del 1973 all’Olimpico di Roma e di Bochini ?
-eeeh, ma cosa mi vai a ricordare…non fecero nulla per tutta la partita, poi verso la conclusione con l’unico tiro in porta…e Antonello che sbaglia il rigore ad inizio secondo tempo…alla Juve ne sono capitate tante, specialmente in coppa.
Senta, io delle nazionali ritengo quella del 1978 una delle più forti se non la più forte, lei che ne pensa e perché non vincemmo quel Mondiale?
-Vero quella Nazionale lì era la più forte in tutti i sensi, non vincemmo per una questione politica e soprattutto militare che in quei tempi regnava in Argentina.
Quel Mondiale lo doveva vincere l’Argentina.
Si è vero, lo sapevo, me lo disse il povero Nando Martellini che veniva a passare le vacanze estive qui vicino e precisamente a Terracina dove sono io…(in quei tempi ero il suo carrozziere di fiducia, il figlio con la 500 della mamma dava botte ai parafanghi su tutti i muri del garage).
Perché non riusciamo, prima con la sua Juve e ora con questa a vincere la Champions che io l’ho battezzata la Maledetta ?
-perché, forse, hai ragione tu, un po’ maledetta lo è …forse anche perché porgiamo sempre l’altra guancia…quando la vinceremo sarà sempre quella più bella e pulita degli altri.
Senta posso fare una foto con lei ?
-certo che si.
La ringrazio.
La foto l’ho mandata agli amici, orgoglioso di aver stretto la mano di un Mito.
Buona giornata

  1. Grande barone un piacere vederti non sei molto diverso da come ti immaginavo, anche se ti facevo qualche tatuaggio della vecchia signora.
    😛 😛

  2. Alessandro Magno

    è più in forma Barone di Zoff 😉

  3. Il rinvio del derby d’italia mi sembra giusto, non tanto per la pericolosità del virus quanto per non dare un vantaggio agli interesti, i quali sembrerebbero arrabbiati e gridano già al campionato falsato.
    Il rinvio è per noi una manna dal cielo, si potranno ricaricare le batterie e schiarire le idee. Chiello, costa e khedira potranno riatletizzarsi senza forzare i tempi. Insomma nonostante la perdita del primo posto in classifica ad opera della lazio, questo stop mi sembra più vantaggioso per noi.

  4. Ma bravo Barone, questi si che sono incontri che non si dimenticano,così come il racconto di Ben

  5. Vero luigis, tifosi interisti scatenati sui social contro la Juve dopo il rinvio di Juve-inter al 13 maggio al grido di “campionato falsato”. Anche la richiesta del processo sportivo slitterà a fine campionato, ovviamente a porte chiuse, e qualora l’inter dovesse arrivare terza la classifica sarà stravolta, prime 2 in classifica penalizzate e lo scudetto assegnato a loro come nel 2006.

  6. Alessandro Magno

    l’inter han ragione a incazzarsi ora hanno davvero il calendario complicato visto che han due partite da recuperare e sono finiti a -8 e non possono davvero più sbagliare certo che accusare la juve è surreale chiaro ognuno si guarda i cazzi suoi e loro erano molto contenti di venire a giocare qui a porte chiuse cosa che avrebbe un po penalizzato noi. prendersela con la juve è ripeto surreale questo rinvio se sistema il problema biglietti e incassi e pubblico complica anche il calendario della juve. a maggio se la juve è avanti in champions sarà un bel maggio caldo per cui bo. alla fine come la giri giri è colpa della juve

    • Non si capisce quale sia la colpa della Juve, questi di fronte ad un’emergenza che riguarda la tutela della salute pubblica pensano alla regolarità del campionato?.. e perchè protestano accusando la Juve per il rinvio se la decisione è stata presa dalla Lega e perchè non l’hanno fatto dopo il rinvio della partita contro la Samp?.. o giocare a porte chiuse penalizzando la Juve privata dell’apporto dei suoi tifosi per loro non è “falsare il campionato”?
      Come definire allora comportamenti generalizzati di questo tipo della tifoseria interista se non come l’ennesima dimostrazione di antisportività?.. e non regge neppure la scusa del calendario che si complica perchè lo stesso problema c’è l’ha anche la Juve, l’unica che non ha problemi è la Lazio, ma fingono di non sapere chi ha deciso i rinvii e chi è il presidente della Lega.

    • andrea (the original)

      Che io sappia al momento ha molte più possibilità la Juve di giocare la finale di Coppa Italia che l’Inter.
      Ma La Russa ha parlato con Lotito e ha tuonato.
      😁

      • “Di questa situazione ha parlato sui social il direttore del TG LA7 Enrico Mentana, grande tifoso dell’Inter, che ha ricordato la famosa gara tra Juve e Inter col fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo: “Il tempo passa invano”.

        Senza parole.

  7. Grazie Ben
    Grazie anche a Dino Zoff.

  8. Bellissima foto.
    Un inossidabile baluardo della juventinita’, al suo fianco Dino Zoff.

  9. Bellissima foto, Baro’, anche se la conoscevo già.
    Zoff prima che campionissimo è un uomo vero.
    Uomo taciturno a cui sono sempre interessati più i fatti che le chiacchiere !

  10. Massimo Moratti, ex presidente dell’inter, ha commentato con sarcasmo il rinvio di Juventus-inter ai microfoni di Radio Deejay: “Caspita, salta Juve-inter! Che campionato fantastico… (ride ndr).

    Ora speriamo che il 13 maggio sia una finale scudetto.
    Incredibile abbiano rinviato tutto. E’ abbastanza giusto aver prudenza, giusto rallentare tutte le attività”.

    Me pare come quer bambino che chiedeva ar padre: papà, papà è vero che se me faccio le pippe divento cieco ?
    -ma io so’ er nonno !

    Buona serata.

  11. Fabio Liverani: “Come al solito in Italia si prendono alcune decisioni senza senso e logica, ritorna alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire.
    Una decisione del genere tutela solo quelle quattro-cinque squadre che hanno interessi in gioco”.

    Forse l’allenatore Salentino dimentica Perugia.

    Ma anche i tifosi nerazzurri che al rinvio contro la Samp si sfregavano le mani per il vantaggio, e non da poco, ottenuto.

    Saluti.

  12. SI GIOCA !

  13. E finalmente parlò la russa, perché il rinvio non poteva che toccare il parlamento e i politici. Piuttosto che occuparsi di come hanno gestito e stanno gestendo il virus decidono che forse per vincere uno scudetto varrebbe la pena anche di far infettare qualche milione di persone.
    Vergogna.

  14. Ma intanto Juve-Milan si giocherà mercoledì a porte aperte, con divieto solo per tre regioni.
    Schizofrenia pura !

    • Io aspetterei…poco fa su sky sul lato dx c’era la scritta del rinvio al 13 maggio e sotto invece c’era la conferma della lega che si sarebbe giocato domani a porte chiuse…mah !

  15. Grande Max. Io la foto la conoscevo già. Anch’io a marzo scorso in quel di Parma x una partita della nazionale ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare un grande della mia gioventù; Paolo “pablito” Rossi. Solo che il mio è stato un incontro velocissimo. Una foto, un saluto e…via, anche se Paolo è stato contento do vedere che il mio amico indossava la sua maglietta numero 20 che xrò ci tengo a sottolineare che gli avevo prestato io che invece portavo quella del mitico Dino. Il mio più grande rammarico è non aver mai potuto incontrare il Grande Gaetano. Grazie ancora Max.

  16. I “TETESCHEN DI CERMANIA”

    Sembrava un normalissimo sabato di Bundesliga.
    Il Bayern, ospite dell’Hoffenheim, stava vincendo per 6-0 (4-0 già alla fine del primo tempo) e si preparava a consolidare il primo posto in classifica in attesa del Lipsia, in campo domani contro il Bayer Leverkusen.

    Tutto normale, fino al minuto 66′.
    Lì la partita è stata sospesa. Colpa di uno striscione esposto dai tifosi bavaresi contro Dietmar Hopp, proprietario dell’Hoffenheim: “Dietmar Hopp remains a son of a whore”, la frase incriminata, che non occorre tradurre.

    I giocatori del Bayern, in primis, si sono fermati.
    In un primo momento è stato Flick, furioso, a recarsi sotto il settore ospiti per esortare i tifosi a togliere immediatamente lo striscione in questione.
    La partita è poi ricominciata, ma 10′ ecco dopo una nuova sospensone per la comparsa di altri striscioni offensivi.
    A quel punto sono entrati in campo addirittura i dirigenti del Bayern, Salihamidzic in testa, per far ragionare i propri sostenitori, con Rummenigge che a fine gara ha abbracciato lo stesso Hopp sul rettangolo verde.

    Nel mentre, dopo la seconda sospensione, le squadre sono state fatte rientrare negli spogliatoi.
    Una volta tornate in campo, hanno cominciato a palleggiare fra di loro, lasciando così scorrere il cronometro fino al 90′.
    In Germania c’è un precedente che riguarda il Borussia Dortmund, i cui tifosi sono stati puniti con multe salate e non solo per cori e striscioni contro lo stesso Hopp.

    Dietmar Hopp è criticato da molti tifosi tedeschi in quanto rappresenta la figura del presidente rampante che sta scalando la Bundesliga a suon di milioni a discapito dei club con più tradizione.

    Buona serata

  17. PETIZIONE

    Alla luce del rinvio, a poco più di 24 ore dalla partita, del match Juventus-inter, già programmato e confermato a porte chiuse dalle autorità, non è più negabile che la Lega Calcio sia sotto il totale controllo della famiglia Agnelli. La decisione è infatti inspiegabile nelle sue motivazioni, nelle sue tempistiche, e alla luce dell’effetto nefasto che avrà sui calendari della Serie A: l’unica spiegazione possibile è che sia stata presa dietro immense pressioni della proprietà della Juventus, e al solo scopo di assecondare il vantaggio sportivo ed economico della Juventus stessa. Tutte queste dinamiche non sono conciliabili con lo sport, e pertanto chiediamo che una società sportiva e leale quale l’inter ritiri la squadra piuttosto che soggiacervi.

    Sigh !

  18. Questi invece devono essere così dalla nascita:

    INTER:”LA NORD SOTTO LA LEGA CALCIO CI RISIAMO? Speriamo proprio di no ma se non si interviene subito le sacrosante condanne ricevute in tutti i gradi di giudizio e trasformate progressivamente in vittimismo giudiziario da chi controlla giornali e tv potrebbero costare molto a tutto il panorama calcistico nazionale. Gli spettri del passato paiono proprio riaffacciarsi con prepotenza se per tutelare degli interessi meramente economici della “solita parte” l’Inter si è fatta apparentemente trovare nuovamente impreparata. Come detto dal nostro allenatore questi giorni avrebbero dovuto definire le nostre aspettative e ridisegnare i nostri obiettivi ma davanti a chi ha ancora i mezzi per dettare la propria legge al di fuori del campo ci pare quantomeno improbabile pensare ai risultati sportivi. Il nostro auspicio è che la nostra società sappia farsi sentire nelle opportune sedi per garantire quantomeno un equo svolgimento di un campionato che vorremmo ancora credere regolare. AVANTI INTER, MAI UN PASSO INDIETRO!!!”
    😶

    • Preferisco non commentare le iniziative del bue che continua a chiamare cornuto l’asino. Questi parlano addirittura di Calciopoli 2.
      Mi auguro solo che passi qualche mese e non si parli più di coronavirus e di morti extra.

      Quella foto der Barone l’avevo conservata sul telefonino così come quella dell’avvistamento dello squalo che lo stesso Max aveva fatto qualche minuto prima per avere ulteriore conferma se era lui o meno, per poi andare a cacciarlo una volta uscito dal mare.
      Oggi allora non si gioca? Volevo spezzare una lancia contro Liverani che si vede arrivare l’Atalanta a Lecce con i tifosi che sono in pieno marasma virus a Bergamo. Qui c’è un anomalia perché ( io non so se andró allo stadio) il reparto degli ospiti è vicino alla curva sud e alla tribuna est, dove tra l’altro ho il mio posto. Premesso che non sono un paranoico ma se fermano alcune partite ed altre no che possono paventare dei potenziali contagi, ha ragione Liverani, non si puó fare figli e figliastri. Poi che si pompino a dovere e si strumentalizzino altre “situazioni“ da parte di questi giornalai è un altro paio di maniche.

      • Antony,
        Premesso che le misure prese sono ridicole e contradditorie, mi pare che a Liverani gliene freghi poco del contagio tra tifosi quando fa delle dichiarazioni abbastanza velenose rispetto ad un presunto favoreggiamento alle squadre di vertice. Il richiamo a calciopoli non mi pare neanche tanto mascherato “ritorna alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire”. Per me non fa altro che aggiungere ridicolo al ridicolo e la lancia se la puó ficcare…in un occhio.
        Ciao

        • Kriss guarda che la Juve fu con farsopoli penalizzata ulteriormente ed anche oltre, mentre le m…. neppure gli scalfirono, ma Calciopoli fece danni ( punti di handicap) anche ad altre squadre di calcio. Fu un operazione sporca ma articolata, nata per ripulire certi abusi di cui alcune squadre più rappresentative facevano uso. Quando si parla in generale non vediamola solo come quello che è accaduto ingiustamente alla Juve. Cerchiamo di allargare gli orizzonti quando qualcuno dice che si voleva fare pulizia circoscrivendolo alla propria società del cuore.😉.

          • Beh, tenendo in conto che l’unica a pagare veramente di la Juve, a me sembra sempre inaccettabile l’allusione al calcio ripulito castigando la Juve.
            Tra l’altro nella fattispecie concreta di questi rinvii stiamo vedendo chi è la principale destinataria dei veleni.

    • Ma Gravina non è uno di loro? Già forse a lui gli andava bene così come a tutto il resto d’Italia la partita a porte chiuse.
      Peccato che si dimentichi che aldilà dell’aspetto sportivo le società di calcio sono pure delle Spa che hanno il business come carro trainante. Chi avrebbe rimborsato i tifosi per i biglietti e gli abbonamenti acquistati? Pantalone? Si sottovalutano sempre sulle tasche degli altri i meri interessi personali.
      Povero Mentana, tanto a lui lo continua a pagare Cairo.

    • andrea (the original)

      Leggi organigramma della Lega

  19. Di Mefisto che circola negli stadi con sciarpe nerazzurre con su scritto Juve mer… senza pagare ovviamente il biglietto perché parlamentare ed addirittura , ai tempi era pure ministro della Repubblica ne vogliamo parlare?
    Di gente come La Russa in Italia ne abbiamo molti, ma non ne la piglio con lui, ma con coloro che lo hanno appoggiato per farlo arrivare al potere. Beh questa gente dovrebbe trovare il modo di potersi sputare in faccia per il voto che hanno dato a questi personaggi .

  20. Tranfaglia

    Max
    A quanto pare sono uno dei pochi a non aver visto quella foto.
    Bella!

  21. TUTTOJUVE

    Quella appena trascorsa è stata una giornata di rabbia e protesta in casa Inter. E non poteva essere altrimenti, visto che tutti – da Marotta a Conte, fino all’ultimo dei giocatori – si erano illusi di poter giocare a porte chiuse la sfida Scudetto contro i Campioni d’Italia, in uno stadio che notoriamente – con i 40mila che spingono – in queste sfide decisive diventa quasi inespugnabile. La Lega, invece, ha rimesso le cose a posto, rinviando il match al prossimo 13 maggio, quando giustamente  si potranno aprire i cancelli dell’Allianz Stadium e consentire anche alla Signora di affrontare il derby d’Italia con il legittimo vantaggio di poter giocare davanti al proprio pubblico.

    “Campionato falsato”, per il popolo nerazzurro, abituato storicamente a “vincere facile”. Ma il campionato rischiava di essere falsato in caso di gara giocata a porte chiuse: questo è un fatto incontestabile. Si sarebbe configurata un’evidente disparità di trattamento. 

    Neanche il tempo di apprendere la decisione del rinvio, che le dichiarazioni dell’ad nerazzurro Giuseppe Marotta erano già in circolazione. Doppia intervista a Sky e Mediaset per denunciare – in politichese – non si sa bene che cosa, visto che l’inter – secondo le storiche norme del gioco del calcio – avrebbe dovuto giocare in uno stadio pieno di juventini e non in un impianto deserto. 

    Marotta non ha parlato esplicitamente di campionato falsato, ma ha edulcorato il concetto spiegando che”dobbiamo salvaguardare l’equilibrio e la competitività del nostro campionato”. Ed è proprio quello che ha fatto la Lega di Serie A.

    Non regge nemmeno la pretestuosa protesta contro un calendario che adesso penalizzerebbe la squadra di Antonio Conte. Ecco la recriminazione della Milano nerazzurra: se dovessimo arrivare in fondo in tutte le competizioni, nel mese di maggio dovremmo disputare 9 partite in 24 giorni. Ragionamenti sulla carta, o meglio, sul cartone.

    Se a Torino si abbassassero allo stesso livello, potrebbero obiettare che nello stesso mese, la squadra di Sarri, potrebbe giocare potenzialmente cinque partite di campionato (Udinese, Sampdoria, inter, Cagliari e Roma), più eventuali semifinale di ritorno e finale della Champions League, più eventuale finale di Coppa Italia. Totale: 8. Una in meno dei nerazzurri. Sempre ragionando sul cartone, a Torino potrebbero anche far notare che la squadra di Sarri avrà il vantaggio di affrontare le prossime gare di ritorno in Europa e in Coppa Italia tra le mura amiche, con fondate possibilità di passare i turni. Mentre l’internazionale, dopo aver salutato la Champions League con abbondante anticipo, rischia di uscire di scena anche dalla Coppa Italia dopo la sconfitta in casa contro il Napoli nella semifinale d’andata. 

    In chiusura, filtrano invece indiscrezioni sul vero motivo della contestazione inscenata da quei tifosi dell’Inter che nella serata di ieri hanno esposto davanti alla sede della Lega di Serie A uno striscione che rievocava Calciopoli. Pare protestassero per la riforma Bonafede sulla prescrizione.

    Buongiorno blog buona domenica

  22. Non pensavo che si potesse speculare calcisticamente su una situazione così grave. Purtroppo queste situazioni inammissibili, cavalcate da gente che pur di trionfare sarebbero disposti a sacrificare anche la madre, nascono dalla inadeguatezza di chi gestisce la federazione calcio e prende decisioni politiche.
    Queste continue uscite comunicative sbagliate decidendo prima di giocare a porte chiuse e poi rimandare le partite non aiutano a comprendere la gravità dei fatti. Tra l’altro la comprensione di tali decisioni diventa ancor più ardua se riguardano i tifosi interisti che ahimè sono veramente poca cosa e dimostrano tutta la loro insipienza.

  23. Quelli che vogliono vincere senza pallone e avversari in campo.
    Nel 1971 in CdC fu una lattina a cancellare l’umiliante 7 a 1 subìto dai tedeschi del Borussia M.

    Nel 1999 mandano in campo il passaporto falso di Recoba,

    Nel 2006 ricevono finalmente il “premio più bello”, lo scudetto di cartone, grazie al loro Tiger Team mettono in campo il sistema Radar, un modulo inedito e sconosciuto col quale affossano la concorrenza con i Palazzi che li salvano poi dalla serie b.

  24. “Il caso Atalanta-Lazio è la dimostrazione più chiara del fatto che nel calcio italiano il concetto di Sistema Paese fa fatica ad attecchire. Molta fatica. A volte è buono per riempirsi la bocca di propositi positivi, ma al dunque si torna a privilegiare anzitutto gli interessi personali.
    La questione è nota: l’Atalanta, in vista del ritorno degli ottavi di Champions del 10 marzo a Valencia, contando sull’articolo 29 dello Statuto della Lega calcio ha chiesto al presidente Paolo Dal Pino l’anticipo della gara con la Lazio, da sabato 7 a venerdì 6: per avere come Napoli e Juventus, e soprattutto come la rivale spagnola, un giorno di riposo in più prima della gara europea. La Lazio ha rigettato l’istanza, la Lega – chiamata in causa – ha rinviato il tutto ad un accordo fra i due club.
    Che dopo un tesissimo tentativo di contatto diretto fra i presidenti, Percassi e Lotito, è naufragato. Molto probabilmente in modo irrimediabile.
    Dal Pino (presidente della Lega Serie A legato a Lotito ndr), oltre che su una normativa non inequivocabile che l’Atalanta ha provato a confutare, ha fondato la sua posizione sulla prassi: da concedere per obbligo i quattro giorni di «stacco» (sabato-martedì), non solo oggi ma anche in passato i cinque giorni fra la gara di campionato e quella europea sono sempre stati formalizzati dalla Lega con il conforto di un’intesa fra i club interessati.
    Il presidente avrebbe potuto, nei superiori interessi del calcio italiano e non dei singoli club, fare pressioni «personali» su Lotito per convincerlo ad un passo indietro (o meglio, inavanti…), ma ha scelto di restare super partes. Ciò non toglie che sarebbe stato il primo, a nome di tutta la Lega, ad essere felice di un beau geste della Lazio. E sarebbe tuttora felice di poterlo accogliere, seppur in extremis. Come l’Atalanta, che dopo dieci giorni di pressioni su due fronti (prima la Lazio, poi solo la Lega), non ha ancora rinunciato definitivamente all’idea.
    Ma dalla Lazio non sono arrivati e non arrivano segnali di questo genere.Anche se non ci sono motivi concreti accertati: se non l’esigenza di un giorno in più per la gestione infortunati, o la probabile maggior presenza di suoi tifosi il sabato rispetto al venerdì (per una gara che magari sarà a porte chiuse…).
    Però ce n’è uno a cui è inevitabile pensare: a soli tre giorni dalla «gara della vita» a Valencia, l’Atalanta potrebbe destinare energie mentali e fisiche (leggi scelte di formazione) anche a quella, e non solo ai 90’ con la Lazio. Che non a caso è a sua volta una sfida Champions, ma con vista sulla prossima stagione.
    In questa circostanza il consigliere federale Lotito ha scelto di trincerarsi dietro norme che dunque possono favorire il suo club, non di aprire una parentesi fair play applicando invece la regola della condivisione di una speranza: vedere una squadra italiana nei quarti di Champions, rilanciare il nostro calcio e la sua immagine anche attraverso i risultati.”

    Gazzetta dello Sport

  25. NON C’È GUSTO MANCO A COJONARLI

    I consiglieri della Lega Serie A che hanno deciso all’unanimità di rinviare, per “favorire la Juve”:

    Casasco (indipendente)

    Antonello (inter)

    Campoccia (Udinese)

    Percassi (Atalanta)

    Scaroni (Milan)

    Lotito (Lazio)

    Marotta (inter)

    Buon aperitivo

  26. 8 Gennaio 2020 Indiscreto
    “Dal Pino lo scudetto di Lotito
    Paolo Dal Pino è il nuovo presidente della Lega di Serie A, con 12 voti su 20. Cosa significa Dal Pino, 58 anni e manager con esperienze importanti che vanno dalla Fininvest al gruppo Espresso, dalla allora Telecom alla Pirelli, per noi del bar? Intanto significa una sonora sconfitta per Urbano Cairo e Giovanni Malagò, che sognavano di rimettere in sella Gaetano Micciché. E certo non una gioia per Agnelli e Sky, nemici dell’idea del canale della Lega.
    Una sicura vittoria per Claudio Lotito, che lo ha quasi imposto Dal Pino insieme alla Roma e al Napoli (Dal Pino è stato accostato in passato ad Elliott per motivi extracalcio, ma il Milan si è astenuto), con l’Inter ambigua e alla fine pro Micciché. Agnelli avrebbe gradito più un Michele Uva, o al limite Micciché, ma l’attuale vicepresidente UEFA viene dalle altre grandi (o supposte tali) considerato, appunto, troppo vicino alla Juventus.”

  27. LOTIRCHIO E LA LAZIE

    In questi giorni ci tocca leggere le peggiori fandonie grottesche e piene di controsensi…aggiungo anche che le bugie nerobleau hanno le gambe corte e gli occhi storti.

    La Lazio è l’unica squadra che gioca tutte le partite a porte aperte con i propri tifosi sempre al seguito e con relativi introiti, e che in questo modo beneficiano su tutti i fronti…gioco, soldi e quant’altro…compresi i rigori porta vittorie.

    Tutti zitti, tutt’apposto.

    Quell’altra squadra là, quella di Milano, che si lamenta non ricordando che all’ andata hanno fatto record di incasso incontrando la Juve (6.5 mln di euro), domandina: a parti invertite avrebbero rinunciato a quell’ incasso per gli stessi motivi di oggi?
    Quindi non vedo perché la Juve debba perdere 5 mln di incasso per far piacere ad altre società che invece hanno beneficiato e continuano a beneficiare degli introiti dei big match.

    Da qui al 13 maggio hai voglia quante cose possono cambiare…magari Marotta potrebbe ammettere che fu lui a non voler giocare lunedì 02 marzo a porte aperte.
    Possibile che già si sia convertito alla religione del biscione ?

    Saluti

  28. MASSIMO ZAMPINI
    Buona lettura

    L’indignazione morale è invidia con l’aureola”
    Herbert George Wells

    “L’indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione e al 50 per cento invidia”
    Vittorio De Sica

    “Le brutte intenzioni, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine”
    Morgan

    La freschissima vicenda relativa al rinvio di Juventus-inter riporta alla luce una caratteristica fondante del dibattito nel calcio italiano degli ultimi decenni: c’è una società, l’inter, rappresentata e difesa dai propri tesserati attuali e passati e da un esercito di vip pronto a scatenarsi compatto a ogni occasione, che si autodefinisce onesta, ritira premi a tavolino con lo smoking bianco, è dichiaratamente in perenne lotta contro il male (spesso rappresentato dai rivali che vincono sempre) e non perde occasione per ricordare ogni angheria subita, anche a venti o trent’anni di distanza.

    Le ingiustizie subite dall’inter le conosciamo tutti, anche i tifosi di altre squadre, ormai ce ne dispiacciamo perfino noi: i duri anni pre Calciopoli, dove non si vinceva per colpa del sistema (anche se l’inter non arrivava mai seconda dietro la Juve, ma vabbè). Il mitico rigore su Ronaldo del ’98, senza il quale quel campionato (e il nostro intero percorso di vita) sarebbe cambiato. La seconda ammonizione di Pjanic, con la quale sarebbero arrivati quarti a decine di punti dalla Juve (e invece sono arrivati quarti a decine di punti dalla Juve). E così via.

    Il rinvio di Juventus-inter ha tutto per rappresentare una nuova fenomenale pagina, un esempio perfetto per spiegare come funziona quel misto di moralismo e vittimismo interista che muove da sempre la macchina nerazzurra.

    “Inclinazione blanda o accentuata (fino a sconfinare in un atteggiamento nevrotico) a considerarsi osteggiato e danneggiato o perseguitato dalla sfortuna e, di conseguenza, all’autocommiserazione e alla ricerca di simpatia” è la prima definizione che si trova online se si cerca il termine “vittimismo”.

    “Moraleggiare in base a princìpi morali astratti o per ipocrita perbenismo”, così la Treccani definisce invece il moralista.

    E il problema è che i princìpi sono appunto astratti ma poi arriva sempre la realtà e il tutto evapora, svanisce, sfocia in farsa.

    Così, si parte la settimana precedente, quando il coronavirus si diffonde e – soprattutto in alcune regioni del nord Italia – crescono esponenzialmente contagi e preoccupazioni.

    L’inter deve giocare contro la Sampdoria ma la Lega dispone il rinvio dell’incontro. Lì, un po’ perché è la prima volta, un po’ perché sono i nerazzurri che dovrebbero giocare in casa, un po’ perché riposare nella settimana pre Juve non è male e magari anche perché giocarla con Handanovic e non Padelli appare preferibile, non si erge alcuna voce in richiesta della partita a porte chiuse per non aggravare i calendari. Va bene il rinvio, non si discute neanche. Che brutto, poi, il calcio a porte chiuse. E prima di tutto viene la salute pubblica, non sta a noi sindacare.

    Passano i giorni e crescono le preoccupazioni, le manifestazioni sportive vengono vietate anche in Piemonte fino a sabato 29 febbraio, poi a domenica, Agnelli interviene a Radio 24 e afferma che accetterà serenamente ogni decisione perché viene prima la salute pubblica. Anche Marotta dà la priorità alle questioni di salute: non saranno Juve e inter a decidere, dunque, meno male.

    Si segue passo dopo passo l’alternanza (goffa e malriuscita) di prime pagine e pubblici proclami prima allarmisti e poi tranquillizzanti, così un giorno pare si debba giocare a porte chiuse, un altro a porte aperte, si mormora di uno spostamento a lunedì con il pubblico, di un possibile rinvio. Vi sono continui contatti tra governo e Lega calcio. Si decide: si gioca a porte chiuse.

    Ma subito si fanno strada dei dubbi: vogliamo davvero mostrare al mondo uno Juventus-inter senza pubblico? Non aiuterebbe il calcio e aggraverebbe l’impressione all’estero del momento che si vive in Italia. Tanto per capirci: Barcellona-Real è stata rinviata per le note questioni catalane e nessuno ha mai pensato di giocare il Clasico a porte chiuse. Rinvio, così il mondo vedrà un Clasico con una cornice all’altezza della sua storia.

    In settimana, nei confronti degli juventini che si lamentano per non poter assistere all’evento nonostante avere comprato i biglietti (per non parlare degli abbonati), la risposta è unanime: prima la salute pubblica, non sta a noi sindacare.

    Ma perché i bergamaschi possono assembrarsi a Lecce dopo avere attraversato l’Italia, i granata a Napoli e invece gli juventini non possono andare nel loro stadio?

    Prima la salute pubblica, non sta a noi sindacare.

    Poi, dopo altri contatti tra Governo e Lega, la decisione definitiva: rinvio di 5 partite, quelle da disputare nelle regioni coinvolte. Poi scopriremo se ci saranno altri colpi di scena, perché qualcuno parla di altri spostamenti, di anticipare Juve-inter e spostare la Coppa Italia, vedremo come andrà, ma non è questo il punto.

    Disposto il rinvio, torniamo alla definizione della Treccani: il moralista va per princìpi astratti (“non vi lamentate, viene prima la salute pubblica”) ma poi si scontra con la realtà. E quando la decisione non lo soddisfa – sarebbe stato più comodo affrontare questa Juve in difficoltà, in uno stadio senza pubblico, a pochi giorni dalla dura trasferta di Lione e comunque Handanovic aveva recuperato! – ecco che perde la testa e si scatenano, secondo copione, i dirigenti e l’esercito di vip. Marotta, con poco amore della sua storia di grande dirigente lucido ed equilibrato, si trasforma in versione radio locale e denuncia un grande classico: “campionato falsato”. I social esplodono: parte la petizione, ecco lo striscione sotto la Lega, si scatena Mentana (lucido nel deridere terrapiattisti e complottisti nelle sua professione svolta egregiamente, salvo poi diventare esattamente come loro se si parla di Juve) che senza timore di sfociare nel ridicolo ricorda amareggiato (era ora!) il rigore di Ronaldo del ’98.

    Mancano Bonolis e la panolada, ma abbiate fede: è solo questione di tempo.

    E non serve ricordare che la Juve è l’unica tra le tre contendenti allo scudetto a non essere nel Consiglio di Lega né in quello federale. Non serve neanche venire a scoprire dal presidente Del Pino che è stata l’inter a rifiutare di giocare lunedì a porte aperte, come proposto dalla Lega per salvare capra (stadio con pubblico) e cavoli (calendario non intasato).

    No di Marotta, perché l’inter voleva proprio giocare a porte chiuse, altro che “prima la salute pubblica, non sta a noi sindacare”.

    Non serve perché l’interista, come ogni moralista e vittmista, deve procedere rimuovendo gli ostacoli alla propria perfezione morale, aiutandosi con la memoria selettiva.

    É solo così che puoi accusare i rivali per 22 anni per un rigore non dato e contemporaneamente vantarti del mitico triplete conquistato dopo una serie di episodi (al girone, agli ottavi, in semifinale, in finale) che definire fortunati sarebbe eufemistico. É così che puoi rifarti polemicamente al sistema “scoperchiato da Calciopoli”, dimenticando tutte le telefonate emerse negli anni (la più grave prima di una partita di Coppa Italia contro il Cagliari, competizione in cui la Juve era giù uscita: altro che “dovevamo difenderci”) e tenendoti stretto il tavolino dell’onestà, incredibilmente non revocato da una giustizia sportiva pilatesca supportata dal silenzio compiaciuto dei media. É così che puoi contestare la legittimità di ogni successo altrui, ricordando costantemente gli svantaggi ma rimuovendo per esempio la serie infinita di episodi fortunati (a noi piace definirli così) lamentata dalla Roma nel 2007-08, tra gol in fuorigioco, rigori generosi, espulsioni un po’ severe nello scontro diretto e così via. Episodi del tutto casuali e che nulla tolgono alla legittimità di quei successi e al valore della fortissima inter di quegli anni, per noi, ma che per loro diventerebbero episodi perfettamente rappresentativi delle eterne ingiustizie e delle angherie subite da sempre. É così che puoi impazzire per il condottiero Antonio, cancellando le accuse di scommettitore, dopato, immorale affibbiategli negli anni. Colpo di magia e tutto dimenticato: altro che delinquente, viva il nostro condottiero.

    Meglio dimenticare, dunque. Cancellare le parole di Del Pino, per il quale la Juve era pronta a giocare due giorni prima di Juve-Milan (!) ma l’inter evidentemente non voleva affaticarsi tre giorni prima di inter-Napoli.

    Non c’è morale, non c’è interesse per la salute pubblica, non c’è preoccupazione per trovare la data del recupero di inter-Samp (una data ovviamente si troverà): volevano semplicemente giocare a porte chiuse. Quando il giocattolo è saltato, sono esplosi goffamente, loro e il loro esercito di vip sempre pronto ad affiancarli, senza alcuna capacità critica di distinguere e, per una volta, sfilarsi e abbassare i toni.

    Una brutta figura, una delle più brutte fatte in questi anni, ancora più squallida se rapportata al periodo di emergenza che sta vivendo il Paese. Ma non l’ultima, statene certi. Perché questa verrà rimossa e, prima del recupero di maggio, la Gazzetta intervisterà Colonnese, Mentana metterà la foto del contatto Iuliano-Ronaldo, Bonolis ci farà una battuta, Marotta ripenserà al campionato falsato dal non avere giocato a porte chiuse e si ripartirà da lì.

    Con l’inter vittima designata e immacolata, perché altri ruoli – nel manuale del perfetto moralista vittimista – non sono previsti.

    Buon pomeriggio

    • È così, c’avevano fatto la bocca ormai alle porte chiuse, e adesso si dimenano tra il ridicolo ed il grottesco.

  29. Luigi (Sa)

    LIVERA’ STATT ‘A CASA !

    Kris 1 Marzo 2020 @14:04
    “Beh, tenendo in conto che l’unica a pagare veramente fu la Juve, a me sembra sempre inaccettabile l’allusione al calcio ripulito castigando la Juve.
    Tra l’altro nella fattispecie concreta di questi rinvii stiamo vedendo chi è la principale destinataria dei veleni.”

    Esatto Chris !
    Solo gli sprovveduti poterono non vedere come invece -per fare solo un esempio-, il Milan fu accompagnato (con pochi punti di penalizzazione) a vincere la Champions l’anno successivo.

    Calciopoli fu un’operazione studiata a tavolino, con un UNICO obiettivo: radere al suolo la Juve !

    Ciao.

  30. ECCHENE ‘NARTRO

    Il vice direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano prende posizioni sui rinvii delle gare di campionato inizialmente programmate a porte chiuse.
    Ecco un estratto del suo editoriale: “Era davvero difficile superare gli errori del Governo nella gestione della crisi sanitaria. La Lega calcio ci è riuscita, rinviando le partite per le quali era stato interdetto l’accesso al pubblico. Con una decisione che non solo è incoerente, ma appare anche intrasparente”, si legge nel fondo di cui vi proponiamo uno stralcio.

    […] Qualora fosse necessario rinviare altre partite, non ci sarebbero più date utili.
    Ciò potrebbe verificarsi già la prossima settimana, se il gabinetto Conte dovesse prorogare le misure di chiusura degli spalti.
    Per coerenza con la decisione assunta ieri, dovrebbero rinviarsi tutte le partite coinvolte dal provvedimento, e tra queste inter-Sassuolo, Atalanta-Lazio e Bologna-Juve. Altrimenti la rinuncia a disputare Juve-inter apparirebbe un indebito cedimento della Lega calcio alle pressioni del club torinese.
    Con l’effetto di falsare il campionato, a danno anzitutto, ma non solo, dei nerazzurri.
    Perché, proprio quando lo scudetto è tornato contendibile, dopo otto anni di incontrastato dominio bianconero, la Juventus incassa una vittoria oltre le ragioni del campo.
    Nel momento più difficile della sua stagione, in crisi di condizione, di gioco e di risultati, ottiene il vantaggio di spostare a fine campionato una gara difficilissima, il cui esito, se negativo, condizionerebbe anche il suo cammino in Champions e in Coppa Italia”.”

    Saluti

  31. Luigi (Sa)

    Non credo che in questo momento in Italia ci sia una squadra che giochi a calcio come l’Atalanta: al 91′ sono ripartiti in cinque giocatori dalla propria area per andare a segnare il 7° gol !

    • Mauro the Original

      Sono anni che l’Atalanta gioca meravigliosamente bene.
      La Juve dovrebbe rinascere su queste basi. Giocatori dinamici e abili nel far girare la palla, molto motivati e senza problemi di spogliatoio.
      Gasperini è un grande.

      Ah molto probabilmente tutta l’l’Atalanta riserve comprese costerà meno di Ronaldo.

  32. Si, gran bella squadra l’Atalanta. Gasperini puó contare su due veri fuoriclasse come Ilicic ed il Papu che ti aprono diverse opportunità. Ma bravo soprattutto il Gas che fa fare un pressing mostruoso sul portatore di palla non dando possibilità di ripartenza. Quando peró in qualche modo la squadra messa alle corde riesce a venire fuori l’Atslanta l’ho trovata con pochi uomini in grado di difendere perché la squadra è molto avanti. Non mi sembrano ben assortiti nei difensori centrali dove Caldara è molto indietro fisicamente e tra l’altro pure lento ed impacciato.
    Li vedo molto bene nel proseguimento di Champions

  33. E se lo dite in coppia, beh, non potete che avere ragione. Non si puó rispondere oltre! 😉 😂😂😂

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