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Questo virus non e’ uno scherzo.
Le misure restrittive servono per limitare le possibilita’ di contagio che di per se aggraverebbero la situazione economica generale. Lo stato si sobbarca normalmente i costi di prevenzione per i virus influenzali soliti proprio perche’ i costi sarebbero maggiori se aumentassero gli allettati. Ma corona virus cambia per intensita’ e virulenza.
Il calcio e’ un settore economico pesante e rientra come tale fra quei comparti che risentiranno la gravita’ di questa emergenza molto pericolosa.
Sottovalutare situazioni del genere sarebbe pericoloso, nessuno obietta sui riflessi che cadono sul conto economico del paese gia’ precario.
Ma che si dovrebbe fare, fingere che il fatto non ci tocchi ? In ogni caso le perdite economiche potrebbero essere ben piu’ gravi. La virulenza ormai pandemica forse deriva proprio da una sottovalutazione iniziale.
Non mi viene da pensare ad una esagerazione della situazione o ad una sua errata valutazione.
Tranfaglia
errori grave sono stati fatti a monte. Il controllo dei voli doveva essere fatto non solo per i voli diretti dalla cina, ma anche per le triangolazioni: tantissime persone hanno approfittato di questa situazione. Il secondo errore è stato di comunicazione: hanno generato panico e quant’altro per poi far passare il tutto come una banale influenza. I numeri dei contagiati teneva conto anche degli asintomatici che malati non sono e questo ha messo l’italia nel ruolo dell’untrice per l’europa ed altri paesi adesso giustamente ci chiudono la porta. Quando lo si chiedeva da noi non solo dai politici ma anche da virologi si è come sempre urlato al razzismo, intolleranza, all’allarmismo, nazionalismo e quant’altro. Ora gli altri stati questi problema non se li fanno.
Concordo gli errori ci sono sempre.
Forse comportarsi come si comportano all’estero?
Perché non si tratta di sottovalutare o del suo contrario ma di gestire i flussi di informazione, aspetto prioritario più del virus, perché solo da noi avremo 1000 contagiati ma abbiamo fatto percepire al mondo di averne 1 milione.
E scusa, ma peggio del danno all’economia di un paese già disastrato non credo possa esserci qualcosa.
I virus passano, le conseguenze economiche per il sistema no, non con la stessa rapidità.
Non serve ti racconti alcuni feedback ricevuti in settimana da alcune aziende.
Peggio del danno economico c’è la morte.
Guai con la palla e morte non venga.
Beh, innegabile che il flusso di info deve essere contingentato come le misure antivirus. E’ vero, quanto dici.una cosa sono le misure altro il messaggio esagerato che e’ passato.
Purtroppo le misure sono necessarie se poi sbagliamo la comunicazione…
MA TU GUARDA CHE COSA VADO A PENSARE
Se Ludogorets-Inter fosse finita 1-0 siamo sicuri cheni nerazzurri avrebbero accettabile porte chiuse a Milano ?
Aspè, mi vado a togliere l’anello al naso.
Sveglia, ragazzi, hanno detto che bisogna stare a distanza di almeno 1 mt…io sento qualcosa dietro e tiro calci poi mi giro e vedo che sono loro…voi non sentite nulla ?
Buon pomeriggio
Ah, tornando al calcio, evidentemente in Serie B il virus è declassato a virus B, meno contagioso.
Già perché hanno giocato pure ieri.
ItaGlianiii
🤔😜
Oh finalmente, Juve-Inter si gioca subito come da volere dei nerazzurri, in più hanno avuto le tanto agognate porte chiuse, il campionato è regolare, il paese è salvo.
Direi che si può ringraziare la Società Inter per questo atto umanitario, di coscienza sociale e di educazione civica.
😀 😀
Mi auguro che si possa tornare a parlare di pallone adesso, è tutto risolto e io mi stavo sinceramente annoiando, direi di che posso ringraziare l’Inter anche per avermi risolto questa cosa.
Non so con che faccia Marotta abbia partecipato alla riunione di una associazione di pagliacci, avrà sicuramente sofferto ma era per una giusta causa e a volte un sacrificio per arrivare al bene superiore chi ha uno spessore superiore è disposto a farlo.
😀
Non si permetta la Juve di protestare in nome del bieco orticello eh.
😕
Marotta ha spiegato le sue tre ragioni del no a Juve-inter a porte aperte, fra le tre c’è anche (testuali parole di Marotta): “perché lo Stadium sarebbe stato aperto ai soli tifosi bianconeri, con le conseguenti polemiche del caso, senza la presenza di nostri sostenitori, causando una situazione di imparità inaccettabile.si sarebbe giocato alla sola presenza dei tifosi juventini”, una ragione questa che fa quantomeno sorgere il dubbio sul fatto (come ha scritto qualcuno) che “a Zhang, Marotta e Conte del virus, in questa situazione, interessa meno di zero, difficile sostenere il contrario. Loro stanno, se si vuole anche giustamente, facendo gli interessi della propria società” e la risposta è stata che queste “sono deduzioni, nessuna certezza”. In realtà l’unica deduzione certa è forse quella di essere di fronte a chi da anni continua spudoratamente a prendere per il qlo i tifosi juventini.
#svegliateviefanculateiltroll.
L’angolo del zangvirus.
Ma fatevi una domanda e datevi una risposta,
invertite le squadre che giocavano in casa, tipo Inter Juve ed Inter Napoli, dalla cina di corsa a rinunciare agli incassi, 10 – 12 milioni di euro… si si … la salute prima di tutto… prima la salute, se agli incassi rinunciano gli altri…
Meditate.
Spezia-Pescara ore 21 a porte aperte.
Standing ovation.
😁😁
PAGLIACCI
Prima si gioca inter-Samp…ora va bene invece giocarenprima Juve-inter…perché a porte chiuse ?
Va bene…ok…il pallone lo mettiamo nomino volete quello cinese…e se vi dovesse andar male a chi dareste la colpa…a qualche stuart che ha tossito ?.
Buona serata
Scusatelo è cinese pure il mio correttore: giocare prima …e lo mettiamo noi o volete…
E SE DOVESSE ANDAR MALE…
Prendersi i 3 punti a tavolino per una pietra…può succedere.
Come è successo nella stagione 1982-83 in un Juventus-inter…era il primo maggio del 1983, la partita era finita 3-3…fu data la vittoria a tavolino ai nerobleau…sempre il tavolino pronto.
Poi, ora, per loro giocare prima con la Juve e poi con la Samp…con calma decideranno sempre Marotta e il cinesino quando recuperare quella con i blucerchiati…magari quando la Samp avrà qualche infortunato..oppure quando se vince scavalcherebbe sia Lazio che Juve…hanno questa facoltà di decidere tutto da chi glielo permette.
Svegliamoci, facciamoci sentire prima che sia troppo tardi.
Buon proseguimento di serata
ER BACILLO
Trilussa lo aveva previsto…
Un Bacillo affamato,
pe’ fa’ conosce li malanni sui,
entrò drento la panza a un impiegato
più affamato de lui.
— Qua nun ce so’ risorse:
— disse tra sé er Bacillo — è un brutto sito
pe’ fa’ la propaganda ner partito;
nun ciò core a ammazzallo! ah, no davero! —
E stava p’annà via, quanno s’accorse
che l’impiegato s’innestava un siero
inventato da un celebre dottore
che faceva furore.
— È ‘na pietanza un po’ pericolosa!
— fece er Bacillo — Forse è un po’ imprudente:
ma armeno magneremo quarche cosa;
mejo questo che gnente! —
Doppo tre mesi, er povero impiegato,
pallido, secco secco, allampanato,
seguitanno a sta’ male,
pijò ‘na bótte e agnede a l’ospedale.
— Nun c’è gnente da fa’! — disse er dottore —
È tardi! Questo more! Nu’ la scampa! —
Defatti l’ammalato, manco a dillo,
morì doppo mezz’ora; ma er Bacillo
s’ingrassò come un porco, e ancora campa!
Meditate gente…
Insomma il cetriolo è andato all’ortolano cioè noi. Ora il campionato sarà regolare, spero che i nostri siano incazzati come iene e lo facciano vedere agli interisti.
Fino a l’altro ieri hanno fatto allusioni alle presunte pressioni di A.Agnelli sul Presidente della Lega, Marotta invece ha esplicitato che fra le ragioni per giocare a porte chiuse c’era quella di non creare “una situazione di imparità inaccettabile, perchè si sarebbe giocato alla sola presenza dei tifosi juventini”. Di fronte all’evidenza delle parole di Marotta parlano di “deduzioni e nessuna certezza”, il tutto a quanto contradditorie e ipocrite sono state le loro prese di posizione ed antisportivo il loro vittimismo.
a sottolineare quanto..
Allora:
l’Inter ha ottenuto quello che voleva, ma la Juve senza volerlo ha un incredibile vantaggio.
Gioca in casa e soprattutto è ben riposata, elemento non trascurabile per la nostra formazione che arranca in presenza di partite ravvicinate.
Lo stadio vuoto non conta, la squadra sarà ben concentrata motivata e riposata, potranno giocare ad altissimi ritmi poiché le energie ci sono.
Ricordate Bayern Juve a Monaco? Stadio pieno di tifosi avversari ma la Juve a testa bassa gioca una partita stupenda.
E il ritorno a Madrid?
Le partite senza spettatori sappiamo farle no problem.
Meglio stadio vuoto e giocatori riposati piuttosto che stadio pieno e giocatori stanchi.
MAI PIÙ LA LAZIO PRIMA
La prima volta successe nel campionato poi sospeso per la Prima Guerra Mondiale …il Genoa prima nel suo girone e la Lazio nel suo…lo scudetto fu assegnato al Genoa senza giocare…la querelle è ancora in atto con le dovute carte bollate.
Poi ci fu lo scudetto del colera a Napoli…
“In pericolo il campionato per il colera all’Italiana”: parole e allarme evocati dalla prima pagina del Corriere d’Informazione del 17 settembre 1973.
Così, da un batterio a un virus, non è la prima volta che il campionato finisce in quarantena e rischia di fermarsi.
Quando, curiosa coincidenza, in corsa per vincerlo c’è sempre Lazio.
Quella volta fu un batterio, il vibrione del colera, a ingenerare un allarme che, a posteriori, oggi viene definito eccessivo ma che comunque causò 227 morti i tutta Italia di cui 177 solo a Napoli.
Lo scudetto lo vinse, poi, la Lazio.
Nel primo caso non ero ancora nato, nel secondo ero un giovanottone amante della cozza…cruda 😜.
Buongiorno blog
– Sig. Marotta che ne pensa di questa situazione?
– Beh, indubbiamente siamo danneggiati…siamo stati provocati… il campionato é falsato… noi vogliamo andare coi nostri tifosi ovunque… la nostra prioritá assoluta é la salute pubblica… noi siamo seri, gli altri pagliacci… ma su una cosa non cederemo mai, non accetteremo piú affronti, prima si dovrá recuperare Inter-Samp o porteremo tutti in tribunale!
– Sig. Marotta ne le dicessero che questa domenica si recupera Juve – inter a porte ch…
– GIASTOLLÁ!!!
Bravo kris non accetteremo mai di giocare juve-inter, prima il recupero con la samp. Ora però accettano e come anche perché magari non succede ma hai visto mai che tra una settimana ci rifanno giocare a porte aperte e quando ci risuccede.
Questa partita deve essere vinta a tutti i costi.
UOMINI DI BUONA FEDE
Non lo ammetteranno mai, sono quelli abituati al tavolino…e il giornalino rosa sopra il frigo dei gelati di fianco a quello delle lattine che aiuta a far frignare i bambini che il babbo non vuole comprare né il gelato né tantomeno la lattina.
Quella rosea corsa in loro aiuto nel già lontano ’22, altro che mai stati in B.
Gli andò male nel ’61…il tavolino traballava.
Quella mano “amica” del ’71 con
il fattaccio della lattina…
Boninsegna sta per battere una rimessa laterale quando viene colpito alla testa da una lattina di Coca-Cola.
“Bonimba” cade a terra stordito, i nerazzurri assediano l’arbitro olandese Jef Dorpmans chiedendo la sospensione dell’incontro.
I tedeschi aggrediscono gli italiani, sembra una scena da saloon.
I giocatori del ‘Gladbach fanno sparire il corpo del reato, ma Sandro Mazzola si precipita verso due tifosi italiani, si fa passare un’altra lattina e la consegna all’arbitro fingendo che sia quella che ha colpito Boninsegna.
Nell’83 un’altra mano “amica” tira un sasso al pullman dei giocatori interisti che “colpisce” un giocatore che nemmeno doveva giocare…altro tavolino e partita persa a tavolino dalla Juve.
Del 2006 chetelodicoaffà…ora il virus che tanto sa di pagliacciata, non la malattia, di chi ne approfitta come sempre e che addirittura si nega quello che ha detto in diretta il “guercio”.
Insomma, amici di buona fede, cercate di ricordare pezzo per pezzo quello che vi sta facendo entrare in quel posticino quel pagliaccio dalla mano “amica”.
Buongiorno blog
Ah ah ah ce l’hanno nel dna, e si autoconvincono.
Ma in fondo se a milano li chiamano bauscia, ci sara’ uno straccio di motivo no?
LA STRETTA DE MANO
Mitico Trilussa…
Quela de da’ la mano a chissesia
nun è certo un’usanza troppo bella:
te pô succede ch’hai da strigne quella
d’un ladro, d’un ruffiano o d’una spia.
Deppiù la mano, asciutta o sudarella,
quanno ha toccato quarche porcheria,
contiè er bacillo d’una malatia
che t’entra in bocca e va ne le budella.
Invece, a salutà romanamente,
ce se guadagna un tanto co’ l’iggene
eppoi nun c’è pericolo de gnente.
Perché la mossa te viè a di’ in sostanza:
— Semo amiconi… se volemo bene…
ma restamo a una debbita distanza. —
Buon pranzo
Azzzz, allora pure Trilussa si era già ispirato al coronavirus !😅
Luciano Moggi su Libero si sofferma sul caos calendario: “(…) Questo calcio è allo sbando, con dirigenti incapaci di dipanare la matassa se si tiene anche conto della proposta fatta all’inter di giocare il derby d’Italia ieri anziché domenica, solo perché l’ordinanza del Governo di effettuare gare a porte chiuse sarebbe scaduta.
Di fronte a ciò non si può che condividere il netto rifiuto dell’inter, probabilmente ritenuta avvantaggiata dall’assenza di spettatori all’Allianz, a meno che qualcuno volesse far credere che, scaduta l’ordinanza, poteva svanire anche la paura del contagio.
Per cui a quei signori che rievocano adesso Calciopoli consigliamo di riavvolgere il nastro perché questa è forse una delle tante occasioni per capire meglio come quella farsa del passato abbia mietuto vittime innocenti, colpevoli solo di far parte di un’organizzazione con interessi economici forse troppo importanti per essere un gioco.
A quelli di memoria corta ricordiamo le parole del grande Enzo Biagi: «Considerando come il calcio riesca ad enfatizzare notizie e anche ad esportarle, si sta utilizzando Calciopoli per nascondere scandali nazionali di ben altra portata».
Mentre Giraudo ammoniva: «Noi ce ne andiamo, vedrete quelli che verranno».
Adesso si potrebbe dire che Antonio sia stato un facile profeta: non poteva però pensare che il cambiamento potesse contemplare tante facce conosciute, in gran parte di quelli che accomunavano le loro défaillance con Calciopoli, nell’ovvio tentativo di scalzare alcuni per poter scalare loro le gerarchie senza averne merito. Quelli stessi che in questo momento,con decisioni cervellotiche, hanno scontentato i più, rischiando di falsare magari il campionato, per aver fatto effettuare solo alcune gare spostandone altre in date che interessano ad alcuni meno che ad altri.
E pensare che sarebbe bastata la sospensione dell’intera giornata per soffocare qualsiasi polemica (…)”
Buona serata
MASSIMO ZAMPINI
I fatti accaduti fino a domenica mattina li abbiamo raccontati qui: in breve, capiamo la portata dell’emergenza anche nel calcio quando viene rinviata inter-Sampdoria.
La settimana successiva inizialmente si pensa che Juve-inter si possa giocare a porte aperte, vengono poi disposte le porte chiuse, sabato mattina la Lega rinvia le 5 partite di serie A disputate nelle regioni a rischio.
Si prendono provvedimenti confusi, l’emergenza viene gestita senza una reale visione d’insieme: per capirci, nel Piemonte si dispongono porte chiuse e poi rinvio mentre i tifosi dell’Atalanta, proveniente da una delle zone ahinoi più contagiate d’Italia, possono attraversare l’Italia fino a Lecce e i granata farlo fino a Napoli. E’ un casino, purtroppo.
Da lì accade di tutto:
Marotta partecipa a ogni trasmissione televisiva per fare presente le tre deboli ragioni per cui è contrario alle proposte della Lega: tutela dei diritti Rai della Coppa Italia, assenza tifosi interisti a Torino (non vero) e comunque il virus non sarebbe sparito lunedì (ma come ovvio tutti i divieti hanno un inizio e una fine: non è che il virus a Milano comparisse solo dopo le 18, quando ai locali veniva fatto obbligo di chiudere).
L’Udinese rivendica il proprio interesse a non giocare a porte chiuse.
Gattuso e Liverani parlano di campionato falsato con questi turni sfalsati.
Sui giornali si legge che Agnelli ha voluto parlare direttamente con il Ministro Spadafora, che hanno vinto le sue pressioni, che insomma siamo alle solite.
E’ totalmente falso, se vi fidate delle mie umili fonti, ma non rileva: l’importante è che passi quel messaggio.
I soliti arroganti.
Cellino (non proprio un amico storico della famiglia e della Juventus) spiega che non è così, che Agnelli avrebbe accettato di giocare a porte chiuse, ma non conta, ormai è passata: ha deciso lui.
Zhang fa un’elegante storia Instagram notturna in cui dà del pagliaccio al presidente di Lega perché non si preoccupa della salute pubblica (ma ha appena rinviato 5 partite, affidandosi a chi di dovere per capire come eventualmente si potessero disputare).
A Marotta non sta bene neanche il rinvio alla settimana seguente, predilige giocare prima inter-Samp: a quanto si legge, Conte non vorrebbe fare tre partite così complicate in una settimana e l’AD manda una lettera alla Lega in cui spiega che l’inter si riserva ogni azione qualora fossero prese decisioni in violazione delle norme regolamentari.
Ospite a Tikitaka, Joe Barone spiega che a loro invece non va di giocare a Udine domenica sera: ok le porte chiuse, ma l’orario non gli sta bene, preferisce il pomeriggio.
La Lega non sa che fare, si capisce, e in parte è comprensibile, sia perché si capisce che manca un manico deciso, sia perché pare avere a che fare con una classe di adolescenti che vuole scegliersi la data del compito in classe secondo le proprie singole esigenze e sia perché, purtroppo, l’emergenza si aggiorna di continuo.
La situazione si aggrava al punto che Juve-Milan e Napoli-inter, inizialmente previste a porte (parzialmente) aperte, vengono addirittura rinviate a data da destinarsi, proprio come sabato scorso.
Stavolta non si ipotizza alcun recupero a porte aperte, anzi, ci si chiede se davvero si proseguirà fino in fondo o no, anche a porte chiuse, perché tutto cambia di ora in ora e la cosa più responsabile è appunto, sin dall’inizio, attendere le decisioni e attenervisi senza avvelenare il clima, possibilmente senza lamentarsi se si giocherà di pomeriggio o di sera e se si giocherà prima con la Samp o con la Juve.
Mentre scriviamo, all’assemblea di Lega convocata per decidere come proseguire partecipano solo 11 squadre (tra cui ovviamente la Juventus), mentre serve che ce ne siano almeno 14 per deliberare.
E pare che si andrà avanti a porte chiuse, almeno così dice il Ministro, poi si vedrà.
In tutto questo scenario complesso, drammatico, confuso, fluido, polemico, strumentalizzato, mediatico, non vi pare che manchi qualcuno?
Manca proprio lei, la grande orchestratrice di tutto ciò.
In dieci giorni caldissimi, parlano solo due tesserati della Juventus:
Andrea Agnelli, lunedì 24 febbraio, a Radio 24 afferma che saranno accettate tutte le decisioni dell’Autorità, porte chiuse comprese, essendo la salute pubblica l’esigenza primaria.
Stop alle polemiche.
Claudio Albanese, capo della comunicazione, nella conferenza di martedì prende brevemente la parola per dire che la priorità è la salute pubblica e quindi non resta che attenersi alle decisioni – quali che siano – delle autorità.
Chiede di non fare domande a Sarri sul tema, perché le questioni relative a un tema del genere vanno affrontate da chi è preposto a occuparsene.
Niente polemiche, niente risposte a quelle altrui.
E qui non serve provare a convincere gli altri, per i quali comunque ha scelto la Juve, forse addirittura hanno rinviato Juve-Milan per l’assenza di Ronaldo (ahimè hanno scritto anche questo, alcuni col tesserino da giornalista).
Hanno comunque ragione loro, che a seconda del rinvio reagiscono in modo opposto (inter-Samp: giusto! Juve-inter: scandalo! Napoli-inter: doveroso) ma comunque ci avevano visto giusto mentre noi, che dall’inizio ci affidiamo alle autorità senza fare polemiche, siamo quelli che volevano giocare a porte aperte a costo di diffondere il virus.
Non importa, inutile credere in un confronto sereno.
A noi non resta che seguire con attenzione gli sviluppi, abituarci a un calendario che cambia di continuo, rispettare quanto verrà deciso, applaudire come sempre chi vincerà, se sarà più bravo di noi.
E andare fieri del comportamento della Juventus perché il silenzio, da quando è stato coniato quel modo di dire, non è mai stato d’oro come stavolta.
Saluti serali
L’altro giorno un amico mi ha mandato il 4marzo di Dalla che ho ascoltato con molta nostalgia tanto che questa mattina mi sono svegliato con la voglia di ascoltare una poesia proposta in musica dallo stesso cantautore scomparso, “com’è profondo il mare”.
Sarà l’età o il periodo piuttosto delicato che stiamo attraversando, ma mi sento più “spirituale” che materialista e per questo d’avanti a questa che io chiamo guerra batteriologica cui dobbiamo difenderci, tutto mi sembra leggero o di poco conto.
Mi è mancato in questo periodo il calcio perchè è una divagazione che serve a non farmi pensare a quanto sia fugace ed imprevedibile la vita, pertanto tutte le querelle delle porte chiuse o aperte e della necessità di giocare o meno in relazione a quei piccoli vantaggi che si potevano ottenere mi sono sembrati degli stupidi giochi di potere di chi non ha ancora capito se domani ci sarà o meno. Non sono pessimista, ma certe “raccomandazioni così drastiche “ non possono farci pensare che stiamo attraversando un periodo di vacanze forzate nella propria abitazione. Io poi sono abituato a stare sempre in giro soprattutto per lavoro ed avendo contatti quotidiani con molte persone, vedo sconforto e paura per il presente e per l’eventuale futuro che non si sa quando è come ripartirà. Tutto questo mi pesa, ed anche parecchio.
Aspetto il gran caldo per constatare se il virus sarà un mero ricordo, ma visto l’andazzo , sono convinto che i problemi economici/ finanziari saranno sempre più regolati in questo modo, senza più guerre con i moschetti e le bombe ma con qualcosa di invisibile che dà risultati ancora più evidenti e devastanti.
Ieri vedevo che la Cnn che individuava nell’Italia la nazione “Untora” mentre si susseguivano voci che il paziente n.0 era un imprenditore tedesco di Monaco. Stiamo come la Juve in Italia, sulle scatole a molti Paesi e non mi spiego il perché, visto che siamo ininfluenti come potere politico ed economico e considerati un fanalino di coda che non “dovrebbe “dare fastidio a nessuno.
Mah, Io intanto mi risento quel capolavoro di “come è profondo il mare”.
Speriamo che ce la caviamo pure questa volta, parafrasando quel ragazzino napoletano di un famoso libro degli anni ‘90
Siamo il bimbo bullizzato da tutti. Il bimbo che ha paura di fare fronte a chi lo maltratta sarà sempre maltrattato
Ho idea invece che “ chi disprezza vuol comprare”Luigis. In sostanza ci disprezzano perché il nostro tenore di vita ( non parlo di tipo economico ovviamente) generale nel bel Paese, ce lo invidiano tutti. Solo noi riusciamo a vedere i giardini altrui più verdi e più belli dei nostri.
Ci disprezzano perchè l’Italia merita solo disprezzo.
No perchè ora ci inventiamo pure il nemico esterno..guarda che è l’Italia che per cercare la solita bella figura del cavolo (che non fa mai) e dimostrare pseudo efficienze ad aver convinto il mondo di essere paese appestato e ci è riuscito perfettamente.
Non sputare nel piatto in cui mangi, Andrea. Tu cosa avresti fatto? Mettere tutto a tacere come hanno fatto i nostri vicini di casa ( che tra l’altro ci hanno portato il virus n Europa) per poi muoversi quando ormai era troppo tardi? Non so come finirà questo giro, amico mio ma spero che ci possiamo rivedere ancora e magari metterci a bere sù per il pericolo scampato. Ed io non sono un paranoico.
Chi ha portato il virus? Come fai a dirlo?
Gli altri paesi, vicini, pensi siano lì a grattarsi? Da sempre siamo noi (o meglio gli italiani, io non voglio avere a che spartire con le storture per cui da una vita siamo pizza, mafia e mandolino), quelli taralli e vino.
Magari gli altri fanno le stesse cose ma la comunicazione la gestiscono con criterio.
Un tedesco di una importante casa automobilistica venuto per un convegno in una filiale di coldogno.
L’ITALIA AL CENTRO DEL MIRINO
La radio rimanda la voce di Michele Zarrillo sulle note de L’elefante e la farfalla, una metafora sull’amore e sulla vita, in questo plumbeo mattino di Marzo.
Continuando con le metafore, qualcuno ricorderà quella suggerita dal Manzoni ne “I Promessi Sposi”, quando scrive di Renzo che va dall’avvocato Azzeccagarbugli portandogli in dono quattro capponi che tiene in mano stringendoli per le zampe legate insieme e a testa in giù, con le povere bestie “ le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”.
Se Manzoni avesse in mente una riflessione generale sull’umanità o alludesse invece all’incapacità degli italiani di far causa comune per il loro futuro è materia di discussione. Può essere che siano vere entrambe le cose. Certo la metafora, nell’uno e nell’altro senso, è più che mai valida oggi.
Oggi che su una cartina mostrata dalla CNN l’Italia viene proditoriamente rappresentata come il focolaio mondiale del coronavirus !
Invece … Invece pare siamo solo al terzo posto, con 148 morti e oltre 3000 contagiati 😭.
Boh, forse abbiamo avuto solo una buona dose di sfortuna col nostro paziente 1 che in una settimana, con i suoi spostamenti da Codogno, ha contagiato mezza Lombardia.
Ma anche in questo caso i nostri “politici” hanno dimostrato un disarmante pressappochismo, prima minimizzando la cosa e poi accusando addirittura gli ospedali di poca vigilanza, mentre gli stessi si stanno facendo un mazzo così con turni di lavoro massacranti.
Certo, ora la fobia comincia a prendere piede favorita da una endemica arretratezza culturale.
La cartina di tornasole dell’ignoranza è ben rappresentata dalla capacità di penetrazione delle fake news.
Una per tutte, quella lunga 15 minuti di un sedicente dott. Biscardi 😅.
Ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo, ma vecchie sono le armi anche psicologiche con cui lo affrontiamo.
Nell’attuale congiuntura con esiste più il ventre molle della sicurezza, il Covid-19 attraversa tutte le frontiere sulle gambe degli uomini.
I virologi informano che le prossime due-tre settimane saranno le più dure. Perché il virus è in costante mutazione visto che si modifica a contatto col DNA umano.
Considerato ciò, perché, tanto per dire, sono state chiuse le scuole e non gli uffici pubblici ?
In Cina il contagio è in regresso perché sono state adottate misure draconiane. Certo farlo da noi è più difficile, ma è giusto ribadirlo: la situazione è seria … anche in un paese come l’Italia che tende a buttare tutto in caciara.
Coraggio !
Luigi parole sante le tue ma se la comunicazione di questo governo è in mano a rocco casalino di che vogliamo parlare. Io neanche lo sapevo che fa il secondo a conte, roba da non credere.
Ecco bravo, dillo ad Antony che vede nel mondo un nemico invidioso (de che?) del nostro insulso paese.
La comunicazione, che in Italia è associata alla chiacchiera, tanto che ancora sento dire “Berlusconi è un comunicatore, Conte è un comunicatore, ecc.”
Beh, Andrea, lassamo perdere il Berlusca che ormai è passato abbastanza decrepito …
Quello che fa sorridere ora è che Conte non si accorge che quello che “comunica” oggi, è in contraddizione con quello che ha comunicato ieri 😅.
Insomma, perennemente ondivago, o peggio, sotto dettatura.
Invidia !? Eccerto che ci invidiano tutti dopo aver conosciuto Luigino, il nostro ministro degli esteri che sfoggia ovunque il suo inglese condito al “coronavairus” 🤣
Ho citato due esempi di ciò che in Italia viene definita “buona comunicazione”, i primi che mi son venuti in mente.
Per l’Italia ciarlare significa comunicare, chiaro che poi Casalino possa avere il ruolo che ha.
Purtroppo, Luigis, ho letto cinque minuti fa TG24, siamo a 4.000 contagiati e 197 morti.
Un tragico aggiornato.
Soprattutto in Lombardia è emergenza totale.
PS Su Casalino ovviamente stendiamo un velo di pietà cristiana.
NAVIGANDO LIBERAMENTE PER IL WEB
Mi vergognerei di essere interista perché ho vinto il mio primo scudetto giocando contro la Pro Vercelli che in quella occasione schiera i suoi giovanissimi per mera protesta.
Mi vergognerei di essere interista perché sono retrocesso in Serie B ma a 3 giornate dalla fine inventano i play out e mi accoppiano contro l’Alta Italia, squadra fallita da 3 mesi: vinco a tavolino e così mi salvo.
Mi vergognerei di essere interista perché la grande inter di Angelo Moratti era la più dopata della storia, e ancora oggi, Ferruccio Mazzola lo dichiara con un libro e in tribunale con la famosa “pastiglia del caffè di Herrera” (basti leggere la causa di tutti i decessi di quella rosa!).
Mi vergognerei di essere interista perché lancio i motorini dagli spalti negli stadi.
Mi vergognerei di essere interista perché quando perdo picchio gli avversari in campo ,lancio petardi in testa ai portieri e causo risse nei sottopassaggi.
Mi vergognerei di essere interista perché uccido i tifosi avversari (ricordate Ascoli?… problemi con i colori bianconeri probabilmente!).
Mi vergognerei di essere interista perché per pagarmi i debiti societari ipoteco un logo con la Banca Antoveneta di Tronchetti, mio maggiore azionista e falsifico i bilanci per iscrivermi in serie A.
Mi vergognerei di essere interista perché tarocco le fideiussioni e faccio plusvalenze illegali.
Mi vergognerei di essere interista perché per 15 anni sperperavo milioni comprando cessi stranieri (Incompetenti).
Mi vergognerei di essere inrerista perché ho falsificato passaporti dei miei tesserati e non sono stato punito con la retrocessione in B ( patteggiando la pena mi sono salvato e Oriali ha solo ricevuto una piccola e minima condanna penale).
Mi vergognerei di essere interista perché pur di vincere mi sono inventato Farsopoli e ho riesumato intercettazioni limitate a mio piacimento (essendo Tronchetti presidente Telecom e nascondendo quelle del mio presidente).
Mi vergognerei di essere interista perché è di Giacinto Facchetti l’unica telefonata in cui è acclarato che un dirigente sportivo chiede espressamente ad un arbitro (Bertini)di favorire la vittoria della propria squadra.
Mi vergognerei di essere interista perché vinco una Champions grazie ad Unicredit( chi dimentica tutti i favori arbitrali ricevuti è complice), sponsor ufficiale della manifestazione il cui Amministratore Delegato è un certo Alessandro Profumo, guarda caso consigliere di amministrazione anche della stessa inter (ad oggi questo signore è sotto processo per bancarotta fraudolenta).
Mi vergognerei di essere interista perché ho messo Guido Rossi come presidente FIGC per regalarmi lo scudetto di cartone e condannare solo la Juve.
Mi vergognerei se fossi interista perchè per l’ennesima volta mi salvo dalla Serie B per avvenuta prescrizione del reato di FRODE SPORTIVA (Art. 1).
Grazie Palazzi, grazie a tutti coloro che amano e salvano dall’inferno e con l’inganno questa società di faratutti.
Riposa in Pax …Amen !
Beh Baró, consolati sapendo che essere tifosi per quella squadra è da sfigati a prescindere. Non è colpa loro, se la sono scelti da soli e moriranno come Eurialo e Niso, da eroi. 😉😂😂😂
ANTONIO CORSA
Moltissimi lo hanno commentato, pochissimi lo hanno ascoltato.
Vi proponiamo un sunto e una spiegazione in 10 punti delle parole del presidente bianconero, per capirle e per discuterne in maniera più costruttiva.
1) Agnelli ha parlato da presidente dell’ECA. La Juventus di tutti questi discorsi se ne potrebbe sbattere allegramente (così come il Real, il PSG, il Barca, il Bayern, ecc), visto che nelle prime 4 ci arriva in carrozza quest’anno e pure il prossimo e quello dopo ancora.
2) Da presidente dell’ECA, ha parlato del calcio da qui a 10-15 anni, non di questa (o della prossima) edizione della Champions, che ha le sue regole e non sono modificabili. L’Atalanta è salva, tranquilli.
3) Era un convegno sugli aspetti finanziari del calcio, ed ha parlato degli aspetti finanziari (ma va!) legati alla partecipazione o meno alla Champions League e di come si possa pensare (o ripensare) ad una competizione che assicuri più stabilità finanziaria ai club (soprattutto medi, con ambizione di crescita) (vedi punto 1).
4) Ha parlato del problema rappresentato dall’impossibilità per club come Celtic, Ajax e Porto (li ha citati), ovvero grandi squadre limitate dal (ranking del) paese di appartenenza, di essere competitivi nel tempo e di raggiungere i livelli dei top club. E’ giusto – dice Agnelli – che si sia “legati” ad una Nazione (sospiro di sollievo di Ceferin): non è giusto che questo sia un limite.
5) In quest’ottica, si è interrogato se sia giusto che ad esempio l’Ajax, semifinalista di Champions e vincitrice di Scudetto e Coppa nazionale l’anno scorso, debba fare i PRELIMINARI per accedere ad una competizione della quale aveva già ampiamente dimostrato di essere degna.
6) Si interrogava, inoltre, se sia giusto che una squadra con zero o poca storia in Champions possa invece avere la possibilità di accedervi DIRETTAMENTE solamente perché italiana, o inglese, o tedesca, e per aver azzeccato una stagione straordinaria. L’esempio fatto è stato quello dell’Atalanta. Occhio: non ha messo in discussione la possibilità di PARTECIPARE alla Champions, ma il “privilegio” di poterlo fare DIRETTAMENTE senza qualificazioni, che pure sono obbligatorie per club – come l’Ajax – che l’anno prima ha giocato le semifinali arrivando ad un passo dalla finale. Può essere la nazionalità un criterio così tranciante e senza appello, l’unico, per stabilire chi debba qualificarsi direttamente e chi no?
7) Sempre in tema di stabilità economica, si è posto anche il problema di club che hanno fatto bene negli anni precedenti in Champions, che hanno un ottimo ranking individuale, che hanno contribuito al ranking nazionale degli ultimi anni, e che invece sbagliano una stagione (può capitare). E’ giusto che paghino conseguenze economiche importantissime che pregiudicano la crescita economica della società e la possibilità di investire a medio termine del club? L’incertezza di partecipare alla Champions e il legare la partecipazione ad un punto in più o in meno in Campionato, potrebbe portare molti club “medi” a ridurre gli investimenti o a smantellare tutto in caso di mancata qualificazione. Si chiedeva Agnelli: esiste una possibilità per poter rimettere in gioco questi club? Esempio assicurare loro la possibilità di partecipare alla Champions successiva al raggiungimento in Campionato di un tot numero di punti, o di una certa posizione minima? Qui l’esempio l’ha fatto con la Roma.
8) Ha fatto esempi italiani perchè, da presidente dell’ECA ma anche della Juventus, era più elegante così. Ma, soprattutto, lo ha fatto perchè Agnelli è stato tra quelli che si è battuto, e in maniera decisiva, proprio per “regalare” il quarto slot DIRETTO alle squadre italiane (rileggere il punto 1: non serviva certo alla Juventus…). Citare le italiane, è stato un modo MOLTO convincente per fare capire proprio ad Ajax, Celtic e Porto che – da presidente ECA – la sua intenzione non è tutelare le italiane, ma anche loro. Dopo aver citato le italiane, per voi è risultato ai loro occhi più o meno credibile che se avesse citato una squadra tedesca a caso e una francese? Ecco, appunto.
9) Quelle di Agnelli sono state domande. Ha specificato come si debba partire proprio da questo, dal porsi domande, e ha detto di non avere una risposta perchè le risposte andranno ricercate assieme, col dialogo, sia con gli altri club dell’ECA, che con l’UEFA.
10) Ha fatto un discorso di un’oretta, con Zhang vicino a lui, e l’ha fatto in inglese. Siete davvero convinti che lo abbiano ascoltato tutti quelli che l’hanno commentato?
Buon pomeriggio
Barone questa volta agnelli ha preso una topica colossale.
Dichi ?
luigis, rileggiti l’intervista.
Ciao
CI DOBBIAMO PREOCCUPARE…LA COSA È SERIA
Il coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia…ci dobbiamo preoccupare ma non creare allarmismi più del dovuto.
Negli anni Settanta a Napoli, Puglia e Sardegna ci fu il caso colera…
La prima ipotesi, poi confermata, di un virus colerico si ebbe il 24 agosto 1973 quando a Torre del Greco, circa quindici chilometri a sud di Napoli, il 28 agosto, quattro giorni dopo il primo caso, il Ministero della Sanità confermò che Napoli era colpita da un’infezione di vibrione colerico.
Con il terrore diffuso tra le strade del capoluogo campano, partì subito la campagna di vaccinazioni di massa, attuata anche con l’intervento statunitense non solo all’ospedale Cotugno, dove si registrarono circa mille ricoveri, ma anche per le strade della città; vie infestate dall’odore di creolina e dove si svilupparono file addirittura chilometriche e scene di terrore che sfociarono nella psicosi.
Manifesto dell’ossessione che travolse la città fu un uomo che, in fila per la vaccinazione, dopo essere maldestramente scivolato scatenò il panico della folla che gridava:
Tene ‘o colera, tene ‘o colera!
Nel giro di una settimana, con la più grande operazione di profilassi condotta dopo la fine del Secondo conflitto mondiale, furono vaccinati un milione di napoletani.
I dati finali non hanno mai avuto conferme certe: si afferma che, su 277 casi accertati, a Napoli si registrarono una ventina di decessi; 9 furono invece i morti in Puglia, altra zona colpita dal virus colerico, di cui 3 nella sola Bari.
Dopo due mesi si ritornò alla normalità.
Questo del coronavirus, sicuramente, è molto più forte rispetto al colera…forse bisogna un po’ collaborare e seguire le direttive che vengono diramate dalla nostra Sanità.
Buona serata
CRISTIANO ABBRUZZESE
Calciopoli Moggi a “Snaps” su SportItalia: “Ora decida la corte europea, ma la grazia io non la voglio”
CALCIOPOLI MOGGI – Altro che Calciopoli, per l’ex dirigente sportivo Luciano Moggi il più grande scandalo che ha investito il calcio dovrebbe chiamarsi “farsopoli”.
Ospite della seconda puntata di “Snaps – Oltre lo sport”, in onda lunedì 9 marzo alle 20.00 su Sportitalia (visibile in chiaro e gratuitamente sul canale 60 del digitale terrestre), Moggi torna così all’attacco dopo la sentenza della corte di Appello di Milano e porta in studio la lettera da lui scritta e indirizzata al Presidente federale Gabriele Gravina per sostenere le sue ragioni.
Io radiato a vita? “Ormai non mi fa più effetto – replica secco.
E poi l’hanno capito tutti della farsa messa in atto con questo processo.
Se viene con me in tutte le città d’Italia, compreso a Milano – dice rivolgendosi al conduttore Roly Kornblit – vedrà tante persone che vogliono farsi le foto con me o vogliono miei autografi”.
E precisa: “È stato detto che il mio potere nel calcio condizionava i campionati, ma la sentenza ha stabilito che non era il ‘sistema Moggi’ a condizionare il campionato, ma era il calcio di quel tempo in generale”.
“Da una parte – puntualizza a Kornblit – è caduta l’architrave di un processo tutto intentato contro il potere di Moggi nei confronti del campionato, dall’altro un altro tribunale dice il contrario, per cui credo ci sia qualcosa da verificare”. La verità secondo Moggi è che “il processo è stato condizionato dal sentimento popolare dell’epoca, sentimento che piano piano si è smontato”.
Alla domanda di Roly Kornblit se vuole una riabilitazione Moggi replica: “La grazia io non la voglio.
Adesso c’è la Corte europea che stabilirà cosa fare ma se mi daranno la grazia, io ci rinuncio.
La grazia deve averla chi ha fatto qualcosa, io non ho fatto niente”.
Perché pensa che ce l’abbiano con lei? Insiste Kornblit “Non con me – risponde Moggi – con la Juventus perché vinceva troppo. L’ha detto il presidente del Coni di allora, Gianni Petrucci, nel momento in cui ha dichiarato che una squadra che vince troppo è dannosa per il proprio sport. Senza contare poi che la morte dell’avvocato Agnelli ci aveva resi orfani e deboli: era facile attaccare la Juventus e poterla distruggere inventando le cose” – ha concluso.
Buongiorno blog buon sabato
A TUTTI QUELLI CHE SE LA STANNO FACENDO SOTTO
Carissimi amici, l’ho trovato per caso e la posto non so nemmeno chi l’ha scritta ma chiunque esso sia ha avuto un’idea geniale.
Voi più giovani non vi preoccupate, prima di voi ci siamo noi degli anni 50 a protezione.
EHI TU, CORONAVIRUS COVID19: STAMMI BENE A SENTIRE!
Sono nato negli anni ’50 e sono venuto alla luce in una sala parto dove medici e infermieri mangiavano panini con il salame e fumavano una sigaretta dietro l’altra nell’attesa che mia madre partorisse, senza mascherine, senza guanti; sono sopravvissuto ai vaccini al mercurio puro e all’amianto sui tetti e nei tubi degli acquedotti. Ho resistito agli attacchi del vaiolo e ne sono stato marchiato sul braccio; mi sono imbattuto in influenze mortali come la Spagnola o la Filippina e altre peggiori di te, e ho schivato la TBC e l’Aids pregando, o solo spostando la testa di lato, ma molto velocemente.
Sono cresciuto in scuole senza estintori, senza protocolli di igiene e sicurezza; ho respirato la benzina rossa, la diossina di Seveso e sono stato contaminato dalle radiazioni nucleari di Chernobyl. Mi sono disinfettato le ferite delle cadute in bicicletta e in moto con aceto e calci in culo; sono cresciuto mangiando cibi che non avevano ancora la scadenza per Legge e ho bevuto acqua dal rubinetto senza filtri; ho fumato Nazionali e MS, e mi sono sbronzato con alcolici altamente tossici.
Ho guidato senza casco motociclette pericolosissime da 400Kg con i freni a tamburo, e macchine prive di qualsiasi affidabilità: senza cinture e senza airbag e che non avevano nemmeno la spia dell’acqua.
Ho vissuto il boom economico e l’austerity con la stessa imperturbabilità, e sono stato curato con medicine non testate dall’OMS e sparate nel mio corpo con siringhe di vetro dagli aghi enormi e spuntati che si sterilizzavano sul fuoco in un terrificante contenitore di latta, che ancora oggi mi fa venire gli incubi.
Non ho mai avuto uno psicologo o un sostegno scolastico: ai miei tempi non esistevano nemmeno; e le ho prese di santa ragione da tutti: da mia madre, da mio padre, e dai bulli più grandi di me che ho incontrato, e ne son sempre venuto fuori senza traumi.
E tu, Coronavirus, Covid19 cinese del cazzo, pensi di fare paura a chi come me è sopravvissuto a tutto questo?
Sono io che ti avverto: quelli come me li riconosci subito; perchè siamo quelli che vedi in giro senza mascherina e quelli che continuano a fare quello che hanno sempre fatto: sopravvivere; quindi non ti fare illusioni sbagliate. Siamo Italiani, abbiamo conquistato il mondo due volte, abbiamo scritto la storia dell’arte e abbiamo vinto una guerra mondiale; e abbiamo superato crisi peggiori di te e non ti temiamo: ti mostriamo il dito medio e ci beviamo una bella birretta tutti insieme alla facciazza tua, con l’augurio e con la speranza che sia tu a schiattare per primo, e molto più alla svelta di tutti noi. Naturalmente la birra è una: “Corona”, ghiacciata, perchè abbiamo imparato anche a essere fatalisti e immortali. Coglione!
PS
Posso confermare tutto dalla A alla Z…più o meno…mia madre mi ha dato alla luce a casa…ho sconfitto anche un male brutto…il resto tutto uguale…ancora adesso vado in moto…il coronavirus mi insegue ma vado troppo forte e non mi raggiunge.
Saluti
Grazie Max
Visto che siamo quasi coetanei (tu sei piu’ vecchio), mi hai sollevato un po’ il morale.
Condivido tutto,anche se qualcosa stavolta e’ piu’ aggressiva.
Non facciamocela sotto ma stiamo un po’ attenti.
Barone non sarai mica un cerbero! Anch’io sono motociclista.
TUTTOSPORT
Coronavirus, no ai bambini in campo e alle strette di mano
Ecco le regole da rispettare per lo svolgimento delle gare a porte chiuse del campionato di serie A, compresa Juve-inter
Termoscanner all’ingresso degli stadi, niente bambini che accompagnano i calciatori e nessuna stretta di mano prima dell’inizio della partita.
Sarà una domenica calcistica surreale quella che i tifosi italiani potranno vivere soltanto attraverso le televisioni.
Porte chiuse in Serie A e in tutti gli altro campionati, niente code per un autografo o per un selfie con l’idolo di turno.
Anche il Derby d’Italia Juventus-inter, con il ritorno di Antonio Conte all’Allianz Stadium, sarà vissuto da ‘pochi intimi’, vale a dire solo coloro che saranno autorizzati all’ingresso nello stadio causa del protrarsi dell’emergenza coronavirus e in applicazione delle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Buona mattinata
“Repubblica: partite in chiaro per evitare il contagio dei tifosi al pub
Mentre il governo e la Lega discutono, i pub di Milano, in pieno focolaio da Coronavirus, si organizzano. Due le ipotesi per uscire dallo stallo. O un decreto ad hoc del governo o l’apertura di Sky alla pax televisiva.
Ieri il ministro Spadafora ha chiesto a Lega, Figc e Sky di trasmettere Juve-Inter e tutte le partite del weekend a porte chiuse in chiaro in tv. La Lega ha risposto con un no. Non è consentito dalla legge Melandri sui diritti tv.
Una richiesta che viene dalla necessità di contenere il dilagare del virus, scrive Repubblica.
In pratica: trasmettendo gratis le partite, tutte giocate a porte chiuse come prevede il decreto del governo in vigore fino al 3 aprile, si permetterebbe ai tifosi di seguirle da casa senza affollare i bar, con i rischi di trasmissione del virus che questo comporta.
Nei giorni scorsi Sky si era detta disponibile a trasmettere gratis solo Juve-Inter. A quel punto Mediaset e Rai avevano inviato una lettera di diffida alla Lega, spaventate dalla possibilità del crollo di ascolto dei propri canali, con le conseguenti perdite economiche.
Perdite di cui chiederebbero poi conto alla Lega di Serie A.
Sia Mediaset che la Rai si sono dette pronte a trasmettere in chiaro Juve-Inter, per la quale, però Sky ha pagato i diritti e non è stata finora disposta a cederli. La Lega non può costringerla. L’unica cosa che potrebbe sbloccare la questione sarebbe un decreto ad hoc del governo, da firmare questa mattina.
Un provvedimento imperativo, ispirato al criterio della salute pubblica, che imponga la trasmissione delle partite in chiaro. Ma il ministro Spadafora al momento ha preferito la via della moral suasion, conquistando il plauso di migliaia di tifosi e lasciando il cerino in mano alla Lega Calcio.
Cerino che però la Lega calcio non vede l’ora di lanciare altrove.
Per la Lega autorizzare la trasmissione in chiaro significherebbe provocare la rivolta dei propri iscritti: le squadre di Serie A, dopo avere perso i soldi dei biglietti con le porte chiuse allo stadio, rischierebbero di dovere pagare risarcimenti milionari alle tv.
Ora diventa fondamentale la posizione di Sky, che se si è detta disponibile a trasmettere in chiaro Juve-Inter non si è però pronunciata sulle altre partite.
Teoricamente Sky potrebbe cedere per una sola domenica (per il futuro si vedrà) le altre partite che ha diritto di trasmettere, esclusa Juve-Inter, a Rai e Mediaset, in una sorta di storica pax televisiva. Un’ipotesi complicata, visto che Sky non detiene i diritti per la trasmissione in chiaro, ma solo per quella criptata. E sarebbe comunque poca cosa: per l’audience, il pezzo pregiato è il big match serale allo Stadium.
Se nessuno si muoverà dalle sue posizioni, allora gli abbonati potranno vedere le partite su Sky e Dazn. Gli altri o rinunceranno o dovranno scegliere di vederle in compagnia.
A Milano, cuore della Lombardia degli oltre 2600 casi totali di contagio (a ieri sera), i pub si attrezzano per servire birre di fronte ai maxischermi. Un aiuto per le loro casse provate dall’emergenza. Un grande rischio per la diffusione del contagio.”
La probabile formazione (TS)
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Dybala, Ronaldo.
Spero di sbagliarmi ma secondo me questo campionato non verrà finito, però questa partita va assolutamente vinta senza se e senza ma.
IN CASO DI POSITIVITÀ AL CORONAVIRUS DI UN CALCIATORE
Gravina dice che non si escluderebbe la sospensione del Campionato…
Quindi ancora non è terminata la “pagliacciata”.
A tutt’oggi ancora non si sa quando si recupera inter-Samp…
Visto i precedenti non mi fido.
Se non vince la Juve domani ogni momento è buono per fermare il campionato.
😁
Certo se dovesse vincere non possono fermarlo e assegnargli lo scudetto 🙂
Porca miseria, se perdiamo domani “me mozzico lotito” della mano destra.
😎
Sto guardando Sky, a Zangh o come si chiama interessa talmente tanto la salute dei tifosi, che hanno fatto allenamento a porte aperte….con migliaia di tifosi assembleari… Mi fanno tenerezza.
È qualcuno si è fatto anche prendere per il culo.
Sto guardando Sky, a Zangh o come si chiama interessa talmente tanto la salute dei tifosi, che hanno fatto allenamento a porte aperte….con migliaia di tifosi assembleari… Mi fanno tenerezza.
È qualcuno si è fatto anche prendere per il culo.
Bho.
Hai misurato se almeno stanno ad metro di distanza 😀 😀
Stanno mettendo le mani avanti si fanno infettare così se domani perdono si ferma il campionato. 👿 👿
Povero Kecco
Da quanno che dà segni de pazzia,
Povero Kecco! fa pena! È diventato
pallido, secco secco, allampanato,
robba che se lo vedi scappi via!
Va in giro co’ l’elmetto in testa
e er moschetto sotto ar braccio…
Convinto de difenne er fortino
a guerra già finita…
Er dottore m’ha detto: — È ‘na mania
che nun se pô guarì: lui s’è affissato d’esse un letterato,
dice ch’er gran talento è stato quello
che j’ha scombussolato un po’ la mente
pe’ via de lo sviluppo der cervello…
Povero Kecco! Se invece d’esse matto
fosse rimasto scemo solamente,
chi sa che nome se sarebbe fatto !
Buon sabato
https://www.corriere.it/sport/20_marzo_07/coronavirus-tifosi-incuranti-ad-appiano-gentile-come-francia-raduni-massa-il-calcio-0e9d80ec-609f-11ea-8d61-438e0a276fc4.shtml
COMPLIMENTI..POI UNO DICE GLI ITALIANI