Proviamo a passare un poco il tempo vista l’assenza di argomenti.
Facciamo la nostra lista di giocatori relativa solo a quelli che abbiamo visto giocare mettendo quelli che di più rappresentano la loro squadra ai nostri occhi poi ognuno se vuole mette delle bonus traks per adesso facciamo solo il campionato italiano.
Atalanta – Stromberg
Bologna – Marocchi
Brescia – Carracciolo
Cagliari – Conti Daniele
Fiorentina – Antognoni
Genoa – Signorini
Hellas Verona – Di Gennaro
Inter – Zanetti
Juventus – Del Piero
Lazio – Di Canio
Lecce – Pasculli
Milan – Paolo Maldini
Napoli – Hamsik
Parma – Alessandro Luccarelli
Roma – Bruno Conti
Sampdoria – Boskov pure se non era un giocatore
Sassuolo – Berardi
Spal – Dico Lazzari ma non lo so
Torino – Zaccarelli
Udinese – Bertotto
Mie bonus tracks
Livorno Luccarelli Christiano
Chievo Peliisier
Catania Roberto Sorrentino
Palermo Sorrentino Stefano
Ascoli Casagrande
Empoli Tavano
Cremonese Rampulla
Rimini Ricchiuti
Atalanta – Cristiano Doni
Bologna – Renato Villa detto “il mitico Villa”
Brescia – Daniele Adani
Cagliari – Daniele Conti
Fiorentina – Giancarlo Antognoni
Genoa – Gennarino Ruotolo
Hellas Verona – Pietro Fanna
Inter – Alessandro Altobelli
Juventus – Alex Del Piero
Lazio – Giorgio Chinaglia
Lecce – Guillermo Giacomazzi
Milan – Paolo Maldini
Napoli – Gennaro Bruscolotti
Parma – Angelo Minotti
Roma – Bruno Conti
Sampdoria – Gianluca Vialli
Sassuolo – Francesco Magnanelli
Spal – Emanuele Cancellato
Torino – Claudio Sala
Udinese – Totò Di Natale
Atalanta – Papu Gomes
Bologna – Bulgarelli
Brescia – Fratelli Filippini…
Cagliari – Gigi Riva
Fiorentina – Batistuta
Genoa – Skuhravy & Aguilera
Hellas Verona – Nanu Galderisi
Inter – Ventola…
Juventus – Boniperti
Lazio – D’Amico
Lecce – Pasculli
Milan – Rivera
Napoli – Maradona
Parma – Sandro Melli
Roma – Di Bartolomei
Sampdoria – Luca Vialli
Sassuolo – Berardi
Spal – Pezzato
Torino – Ferrini & Ferrante
Udinese – Totò Di Natale
@Ivano
Ma tu hai visto giocare Boniperti? Ti facevo più giovane…
In TV come altri… ho appena fatto 50.
Ho messo quelli più rappresentativi dello spirito della squadra di appartenenza e che mi piacevano di più, tranne uno…
Di quelli indicati dal vivo ne ho visti pochi, Totò, Ferrante, Berardi, Luca Vialli, Melli, Ventola, Nanu, Skuravy ed Aguilera, Batistuta, i Filippini, ed il Papu… e DiBartolomei.
Mi pareva che l’indicazione di Ben fosse quella di limitarci a calciatori “della nostra epoca”… cioè non visti in tv con filmati di repertorio… altrimenti ci sono anche immagini di Peppino Meazza… 😀
Atalanta – Magrin
Bologna – Bulgarelli
Brescia – Penzo
Cagliari – Riva
Fiorentina – Antognoni
Genoa – Skuhravy
Hellas Verona – Galderisi
inter – Corso
Juventus – ADP10
Lazio – Rececconi
Lecce – Di Chiara
Milan – l’abatino Rivera
Napoli – Vinicio
Parma – Brolin
Roma – Di Bartolomei
Sampdoria – Vialli
Sassuolo – Missiroli
Spal – Reja
Torino – Junior
Udinese – Di Natale
Atalanta Papu Gomez
Bologna Giacomo Bulgarelli
Brescia Roby Baggio
Cagliari Giggi Riva
Fiorentina Giancarlo Antognoni
Genoa Skuravy
Hellas Verona Pietro Fanna
Juventus Omar Sivori
Inter Sandro Mazzola
Lazio Giorgio Chinaglia
Lecce Checco Moriero
Milan Gianni Rivera
Napoli Antonio Juliano
Parma Gigi Buffon
Roma Francesco Rocca
Sassuolo Berardi
Sampdoria Marcello Lippi
Spal Reja
Torino Paolino Pulici
Udinese Totò Di Natale
Papu
Di vaio
Baggio
Zola
Battistuta
Borriello
Galderisi
Platini/baggio/zidane
Zanetti
Boksic
Non so
Baresi
Maradona
Buffon
Totti
Berardi
Cassano
Belotti
Zico
bella escono nomi che miero dimenticato tipo Brolin. che frA L’altro mi ha fatto venire in menteAsprilla. ahahahahaha
dai vediamo con un po di risposte ancora poi facciamo le nazionali o le squadre straniere 😉
penza Barò io Penso me o ricordavo del Verona e da noi ma di Brescia proprio no.
a nelle mie bonus traks aggiungerei
foggia – Baiano
Bari – tovalieri e protti
Ciao Ben
Me lo ricordavo al Brescia perché le rondinelle erano salite dalla B (facevano un anno in A e uno in B) e l’anno del nostro 19esimo titolo italiano ci fece goal (1-1 Penzo e Cabrini)…Penso nel Brescia, mi pare abbia giocato tre (?) campionati ha segnato una quindicina di goal collezionando una sessantina di partite.
ero troppo piccolo Penzo però me lo ricordo anche alla juve in chiaro scuro
Luigis
Ti rispondo qui.
Certo il calcio muove lavoro.
Ma giocare e’ l’occasione di contatto e vicinanza fra centinaia di individui. E parlo degli interpreti non del pubblico.
E’ uno sport di contatto, di necessaria prossimita’, troppo pericoloso.
Devono evitare, stiamo pagando un prezzo troppo alto. E comunque le pretese di. Ceferin le trovo inappropriate in questo momento in cui si naviga a vista in tutta la comunita’ civile,industriale, medica.
In questo modo non risolveremo.
Ci sono aziende alla frutta, ovunque, trovo prepotente questa mancanza di sensibilita’.
Prima la salute.
@Tino
Il tuo è, di base, un discorso intriso di buon senso.
Ma ti domando: in Germania, paese che sta vivendo una situazione simile alla nostra dal punto di vista dell’espansione del contagio, hanno appena deliberato di riprendere e terminare la stagione di A e B, con un protocollo molto rigido su allenamenti e partite a porte chiuse.
Secondo te, sono pazzi? O possiamo dare un giudizio differente?
Un abbraccio.
Ciao Pier
Credo che le decisioni di questo tipo dipendano da molti fattori.
Sono pazzi? Peggio.
Sono semplicemente loro, i tedeschi e storicamente non e’ che le abbiano azzeccate tutte. Soprattutto dal lato umano e morale, parlo anche dall’ epoca Romana.
Tra le altre cose ho notato che all’estero hanno afforontato il problema del corona virus con un approccio diverso e molto criticabile. Forse noi, questa volta,pur pagando il prezzo di un triste primato,non siamo per una volta criticabili come i soliti Italiani al netto della imprevedibilita’ e della gravita’ repentina del contagio. Si poteva sempre fare meglio, ok, ma non siamo stati a guardare.
Qualche errore iniziale e qualche zona rossa chiusa tardi.
Ma tu,pensa agli inglesi e al premier con la sua scomposta teoria iniziale del gregge…
Ma poi Pier, rischiare una sequenza di contagi terrificante per cosa? Per un campionato che si puo’ assegnare come classifica o annullare del tutto per una volta?
A settembre se non arriva il vaccino ricominciamo ai primi freddi. Bisogna rendersene conto, secondo me.
Un abbraccione a te e a Marta.
@Tino
Sui tedeschi, in larga parte condivido.
Però bisogna riconoscere che, per fronteggiare l’emergenza, il loro “modello sanitario” sta funzionando decisamente meglio di quello italiano, visto che hanno un ottavo dei nostri morti…
Quanto ai contagi che deriverebbero da una ripartenza del campionato, non so… considera che parliamo di iperprofessionismo e possibilità di controlli medici rigorosi e continui. Credi che allenamenti disciplinati in un certo modo e partite a porte chiuse siano più pericolosi per la salute pubblica rispetto alla riapertura di alcune filiere produttive?
E son partiti dopo..e il bibitaro del S.Paolo parlava di Italia modello..anche stavolta retrocessi su tutta la linea come neanche il Pescara quando sale in Serie A.
@Andrea
Diciamola tutta però… in Europa, solo la Germania ha fatto meglio dell’Italia, tenendo conto che i primi ad aver dovuto affrontare questa rogna tremenda siamo stati noi… sulle statistiche dei decessi noi paghiamo il pesante dazio della Lombardia, regione nella quale è evidente vi siano stati errori… ma la Spagna è messa peggio di noi, Francia e UK, ma anche Belgio ed Olanda (in rapporto alla popolazione) ci tallonano a ruota. Pur avendo avuto tutti quasi un mese di “vantaggio” su di noi…
Se noi siamo stati “scarsi”, come dovremmo definire gli altri, tedeschi a parte? Idioti completi?
Ho qualche dubbio su quanto siano verosimili i dati tedeschi. Così come ho diversi dubbi che i Cinesi abbiano dato dei numeri esatti degli infetti e soprattutto dei morti da Coronavirus.
Io ho avuto un lutto in famiglia per problemi polmonari i primi di marzo che probabilmente ci sarebbe stato lo stesso, ma data la velocità in cui si è aggravato il problema, ma ho più di qualche dubbio che ci sia stato qualcosa di anomalo.
I dati ed i numeri che quotidianamente ci vengono propinati quotidianamente nel bollettino delle 18,00 sono verosimili ma non attendibili perchè dicono solo dei malati accertati dopo il tampone, ma nessuno è in grado di dire quanti effettivamente sono tutti i veri infetti , gli asintomatici e quindi i guariti perchè hanno gli anticorpi in grado di sconfiggere il virus.
In Lombardia, e non solo nelle zone di Bergamo dove l’hanno pure denunciato, hanno riscontrato rispetto agli anni precedenti un triplicarsi delle statistiche dei morti in proporzione alla popolazione, in questo due mesi. E questa anormalità non rientra nei numeri che sin ora conosciamo come ufficiali dai suddetti bollettini.
Ergo ritengo che pure in Germania ed anche negli altri Paesi ci siano dei deceduti che vengono definiti come ” morte bianca” , magari di una generazione con un età superiore ai 70 anni che perciò rientra nella norma e non tra le morti causate dal covid19.
La nostra Nazione è poi in Europa e nel mondo ( tranne il Giappone) la più longeva , pertanto con una media anagrafica più vecchia. Non conosco la vita media dei tedeschi, ma ho idea che se vanno a confrontare le morti rispetto a quelle subite negli anni passati, in questi ultimi 2/3 mesi, avranno quasi sicuramente delle eccedenze significative che ancora in questo momento non hanno quantificato.
Non entro a fare polemiche sui demeriti politico/amministrativi, è una situazione “unica” dove ogni Paese ha dovuto prendere delle decisioni immediate, solo dopo che sarà passato il momento storico sapremo cosa si sarebbe dovuto fare o se i nostri politici siano stati avveduti.
Devo essere sincero, quanto stia passando Johnson non lo auguro a nessuno però ” LA LIVELLA mette tutti nel gregge” e preferisco il mio Giuseppi Conte al nuovo Churchill.
Si ma appunto gli altri son partiti dopo.
Ovviamente censurabile la loro scelta di non chiudere immediatamente (che però è lo stesso dell’Italia con la Lombardia che come giustamente dici pesa per la gran parte) ma proprio se compariamo i tempi della chiusura il dato italiano è sconfortante.
D’altronde l’arretratezza italiana riguarda tanti ambiti, quindi anche muovendosi prima di altri una qualsiasi criticità pesa 10 volte di più.
Michel,
Rispetto alla ripresa dei campionati, sta di fatto che in Germania il virus, per efficienza dei tedeschi o per il motivo che sia, ha avuto un impatto molto meno drammatico che in Italia.
Già la sola differenza di vittime magari permette di affrontare la questione in maniera differente.
In Italia l’ecatombe che si sta producendo imporrebbe di andarci piano con le riaperture, includendo quelle dei campionati.
Poi anche i calciatori non so quanto siano disposti a mettersi a rischio.
so’ de coccio, dove vuoi che attacchi il virus, sulla creta?
Fantastica questa, Tino! 😂😂😂
😂
Atalanta – Doni
Bologna – Boh
Brescia – Caracciolo
Cagliari – Daniele Conti
Fiorentina – Batistuta
Genoa – Marco Rossi
Hellas Verona – Elkjaer
Inter – Zanetti
Juventus – Scirea
Lazio – Signori
Lecce – Boh
Milan – Baresi
Napoli – Maradona
Parma – Minotti/Melli
Roma – Totti
Sampdoria – Mancini
Sassuolo – Magnanelli/Berardi
Spal – Boh
Torino – Annoni
Udinese – Di Natale
LO SCUDETTO DI CARTONE
Zazzaroni: “Basta scudetti di cartone. Agnelli rispetta i valori dello sport. A chi obietta…”
L’opinione del direttore del CdS sulle parole di Ceferin
Tra le righe del suo editoriale per il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore editoriale della testata, ha criticato le parole rilasciate ieri dal presidente UEFA, Ceferin, sulla necessità di assegnare i titoli nazionali. E, nel farlo, ha usato questi termini:
“Avevo appena riletto la lunga intervista rilasciata da AleksanderCeferin al quotidiano sloveno Ekipa (…). Eh no, Cef: il coronascudetto non sarebbe accettabile (…).
Rispettoso dei valori dello sport e del ruolo di n. 1 dell’Eca, Andrea Agnelli, che da anni briga con l’inter proprio per uno scudetto non conquistato sul campo – il leggendario “di cartone” – ha subito dichiarato che il titolo 2019-20 non gli interessa, prendendosi un sacco di complimenti”.
Se, disgraziatamente, non fosse possibile proseguire, ci auguriamo che nessuno riceva la laurea.
La non-assegnazione, condivisa da tanti juventini, sarebbe il modo più giusto e sportivo di sublimare questo tragico periodo della nostra vita.
PS. Ai tupamaros che obiettano «in F.1 è sufficiente il completamento del 75 per cento dei giri per ottenere il vincitore di un gran premio, seppure a punteggio dimezzato», ricordo che in quel caso il pilota si aggiudica la gara, ovvero la partita, non il campionato“.
(Corriere dello Sport)
Marco Macca
Carissimo Zazza, noi non vogliamo questo scudetto come non avremmo voluto si assegnasse quello del 2006…cosa hai fatto, che battaglia hai portato avanti per Calciopoli ?
Ah già, dimenticavo il tuo : Agnelli deve togliere due scudetti dalla scritta sul portone dello Stadium.
#iostosempreacasa
Se però quella gara decide il campionato il pilota vince pure il campionato.
Mondiale 84, Gp di Montecarlo, Prost in lotta con Lauda per il mondiale vincendo la gara interrotta prese 4,5 invece di 9 punti.
La gara se fosse stata completata l’avrebbe vinta un giovane Senna ma Prost arrivando secondo in una gara completata ne avrebbe presi 6
Prost perse quel mondiale contro Lauda per 0,5 punti.
Magari diciamoglielo a Zazzaroni.
Detto questo a me dello scudetto in termini di valore tecnico frega zero assegnato così.
Ciao
40 ANNI FA 9 APRILE 1980
Arsenal-Juventus semifinale Coppa-Coppe 1-1 (Cabrini, autorete di Bettega).
Quando la sfortuna ti perseguita, dopo l’autorete di Bettega nella partita di andata nella semifinale la beffa più grande in quella di ritorno che ci estromise dal raggiungimento della finale.
A un solo minuto dalla fine la Juve era qualificata…poi il goal di Vaessen ci buttò fuori.
Il 9 aprile del ’97 la Juve elimina l’Ajax in semifinale.
1-2 il risultato in Olanda della partita di andata (Amoruso, Vieri Litmanen)
4-1 a Torino nel ritorno ( Lombardo, Vieri, Melchiorre, Amoruso, Zidane).
9 aprile 2003 la Juve elimina il Barça nei quarti.
1-1 a Torino (Montero, Saviola)
1-2 a Barcellona nel ritorno ( Nedved, Xavi nei 90 minuti poi Zalayeta decide il passaggio del turno a sei minuti dalla fine dei supplementari.
#iostosempreacasa
Nei giudizi planetari sul problema del coronavirus, che anche qui fioccano, direi sommessamente di tenere conto della storia di cui ogni areale è permeato.
I paesi che affacciano sul Mediterraneo, ad esempio, hanno radici giudaico-cristiane che i paesi scandinavi non hanno.
Il valore della vita umana è messo al primo posto dalle nostre parti.
Altrove invece il sacrificio di persone anziane non è visto come una tragedia tale da poter fermare l’economia di un Paese.
È una questione di mentalità insomma.
Siamo noi più umani di loro?
Non lo so. Certamente siamo un po’ diversi. Noi forse siamo più sensibili su certe tematiche, loro più efficienti.
Sull’efficienza non c’è paragone, mentre qui si riempono la bocca di paroloni negli altri paesi la gente comune ha già i soldi nel cc. Qui campa cavallo che l’erba cresce.
Luigis, vallo a dire a quelli che insistono con “l’erba del vicino è sempre più verde”.
L’assistenzialismo a pioggia dell’Italia è l’erbaccia che rende anemico tutto il prato. Sempre.
@Michellero
Pier
Ad onor del vero, ascoltando stasera il Prof. GALLI sulla Germania evinco che, pur avendo avuto piu’ tempo di noi per prepararsi, quindi una fortuna ragguardevole,hanno velocemente messo a disposizione grandi quantita’di presidi per effettuare tamponi a iosa e esami sierologici. Quindi meno aziende chiuse.
Ma, questi test con che frequenza si effettuano? sappiamo che oggi sono ok e domani posso essere portatore sano o dopodomani infetto.
A posteri l’ardua sentenza.
CiaoTino
L’ho sentito pure io e dice che dovremmo fare quei test che non siano i tamponi e che pur non avendo attendibilità al 100% ci possano fare capire quanto e dove circola la pandemia.
In sostanza ( per una questione di fortuna, non altro) al sud o almeno in 10 regioni del sud l’epidemia ha un’incidenza di deceduti inferiore persino alla Germania stessa.
Diciamocela tutta, in Lombardia e regioni limitrofe si è creato un focolaio che è andato fuori controllo.
Così come sta accadendo nella zona di Madrid in Spagna e a New York negli USA. In Germania sono riusciti, sarà che le città sono meno affollate o perché non hanno abitudini/o di vita conviviale come noi latini, ad avere quello che io chiamerei più “ culo”, scusandomi per il francesismo.
Atalanta – Evair
Bologna – Detari
Brescia – Corini
Cagliari – Francescoli
Fiorentina – Batigol
Genoa – Branco
Hellas Verona – Stojkovic
Inter –
Juventus – Del Piero
Lazio – Di Canio
Lecce – Conte
Milan – Van Basten
Napoli – Maradona
Parma – Osio
Roma – Voeller
Sampdoria – Vialli
Sassuolo – Zaza
Spal – Boh. Petagna
Torino – Bruno
Udinese – Bierhoff
BONUS TRAK
Avellino- Diaz
Bari – Joao Paulo
Cosenza – 9 Marulla 10 La Canna
Cesena – Silas
Catanzaro- Ciccio Corona
Salernitana- Philomone Mazinga
Pisa- Allegri,Chamot,Simeone,Dunga,Piovanelli
In Germania è obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione sanitaria a prescindere dal reddito personale a nessuno è concesso non avere alcuna copertura assicurativa sanitaria, il costo dell’assicurazione sanitaria è proporzionale al reddito ed è per il 50% a carico del datore di lavoro mentre il restante 50% viene prelevato direttamente in busta paga ogni mese insieme alle altre tasse ordinarie. In Italia invece, in attuazione del precetto costituzionale che sancisce il diritto alla salute di tutti gli individui, vige un sistema sanitario pubblico di carattere universale, finanziato dallo Stato stesso attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette percepite dalle aziende sanitarie locali attraverso ticket sanitari. Il modello mutualistico italiano quasi identico a quello tedesco è stato utilizzato anche in Italia fino alla creazione del Servizio sanitario Nazionale (SSN) con la legge 833/1978. La differenza fondamentale fra il SSN italiano e quello tedesco è il metodo di finanziamento, quello italiano avviene direttamente dalla raccolta della imposizione fiscale mentre quelli tedeschi richiedono l’iscrizione e contribuzione a una Cassa Mutua e un pagamento speciale nella stessa proporzione a metà fra datore di lavoro e lavoratore come ulteriore deduzione dal suo stipendio netto, prelievi investiti nello sviluppo dei Centri di Assistenza Medica che negli ultimi 10 anni anni hanno permesso una maggiore flessibilità nella selezione delle attività da effettuare esclusivamente in ospedale, con un minor afflusso in ospedale di pazienti per attività ambulatoriali e di conseguenza una minore circolazione dei pazienti nelle stesse strutture ospedaliere che nell’attuale contingenza ha sicuramente ridotto la possibilità di contaminazione e contagio della pandemia da Sars-Covid2. Al 30 marzo 2020 erano registrate 729 cliniche per un totale di letti con respiratore di circa 14.412, conteggio secondo il quale sarebbero disponibili in totale oltre 20.000 letti con supporto respiratorio. Alla stessa data le 729 cliniche avevano il 53% dei letti occupati, con ricoverati 1.218 pazienti Covid-19 di cui il 78% con supporto respiratorio. La diversa organizzazione del Servizio sanitario tedesco impedisce dunque l’affluenza disordinata ai Pronti Soccorsi e sopratutto è di supporto all’eventuale cura del paziente Covid-19 e dei test da effettuare (di vitale importanza quelli per scoprire i positivi-asintomatici) in modo ambulatoriale sia durante la fase di pre-ricovero che successivamente, consentendo una maggior disponibilità di letti ospedalieri e quella di posti di terapia intensiva adeguatamente attrezzati per la ventilazione, strutture che permettono alla Germania di avere un approccio all’emergenza diverso da quella di altri Stati affetti dalla Pandemia.
Se dovessero rimanere questi morti e poter tenere aperte anche moltissime aziende stanno due passi avanti, c’è poco da fare, altro che modello italiano. Tra l’altro hanno già materialmente erogato soldi sui cc dei loro concittadini.
Fra l’altro l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria è un fattore che finisce per disincentivare l’immigrazione clandestina, in Germania il non residente disoccupato non ha diritto all’assistenza sanitaria se non se la finanzia autonomamente, dunque anche sotto questo aspetto il sistema tedesco si allontana da quello italiano tipico di uno “stato sociale”. Il fatto poi che i medici specialisti convenzionati con le compagnie assicurative hanno tariffe professionali stabilite per legge evita che nel settore si faccia molto “nero”.
Gioele
Parole sante.
Ma oggi guardando un programma tv ho visto l’ennesimo caso che mi fa girare cosiddetti.
Sostanzialmente un lavoratore precario appena cominciato a lavorare ha 3 figli e moglie a carico.
Mi chiedo: conosci benissimo la tua situazione, perché fai 3 figli senza una casa tua, senza un lavoro decente senza un risparmio?
Ora ha perso il lavoro. Chi deve risolvere il problema? Lo stato. Lo stato gli deve dare casa garantire i diritti ai figli istruzione sanità ecc ecc. E chiaramente soldi sotto varie forme.
Ma lo stato siamo noi. Chi ha avuto la testa sulle spalle, ha fatto sacrifici rinunciando a tutto, si è pagato una casa con 30 anni di mutuo, ha lavorato giorno e notte domeniche festivi ecc ecc
Ecco su di loro peserà il dovere di garantire i diritti di chi si comporta da irresponsabile.
È giusto?
Mauro non si tratta di questo, non credo che la colpa del precariato sia di quel tipo che tra l’altro ha 3 figli almeno quella è una ricchezza. La colpa è dello stato che non riesce a stabilizzare quel poretto e che quindi ricade, giustamente secondo me, sulla comunità.
Il problema è l’organizzazione, la visione d’insieme a lungo termine, qui ogni governo disfà quello che ha fatto quello precedente senza riuscire a dare la possibilità di programmare, senza razionalizzazione la spese pubblica e soprattutto la burocrazia, stiamo vedendo quello che sta succedendo nonostante l’emergenza e l’eccezionalità del momento.
Se a questo aggiungiamo l’impossibilità di manovra dovuto alla mannaia dell’europa e una continua politica di consenso capiamo la situazione in cui versiamo, anzi ti dirò gli italiani sotto questo aspetto sono pure troppo bravi un altro paese avrebbe già dichiarato fallimento, invece nonostante tutto si riesce, come paese, a risparmiare pure qualcosa.
Luigis (sempre secondo me eh, ogni volta meglio metterlo in evidenza…) lo stato ha tagliato su ciò che è più importante. La famiglia, che fede o non fede dovrebbe essere al centro di ogni vita sociale xché attraverso la famiglia che si da continuità alla vita e al cambio generazionale xché se nessuno fa più figli (ovviamente non mi riferisco a chi li desidera ma x problemi fisici di entrambi i coniugi o uno dei 2 non può averli…) voglio vedere che fine facciamo. E poi la sanità che a mio modo di vedere è un diritto di tutti così come è un diritto di tutti avere un tetto dignitoso e ogni necessità x vivere. Si dice che la terra abbia a disposizione il necessario x sfamare tutti. Quindi, e non sono io che lo scopro, evidentemente le risorse non vengono distribuite bene e mi ci metto anch’io tra quelli che non lo fanno ma ora con la mia famiglia e con altre nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa. Una goccia nell’oceano ma l’oceano è fatto di tante gocce.