JUVE: LA PRIMA MATTONELLA

Articolo di Alessandro Magno

Era molto importante vincere e si è vinto. Questa è l’unica cosa che conta. Dopo una settimana di delirio, anche in parte giustificato, occorreva una boccata di ossigeno ed è arrivata. La Juve, eccetto i primi minuti, ha giocato bene e ha vinto in scioltezza. La domanda che tutti si sono posti è se questo potesse bastare a dire se fossimo o meno guariti. Certamente ce lo auguriamo tutti, ma è presto per dirlo. Sicuramente è un primo passo. La Juve non solo ha vinto, ma ha anche giocato bene e il risultato poteva essere più rotondo. Certo, l’avversario non era un fulmine di guerra, ma neanche l’Empoli era tutto questo granché eppure si è perso. Mettiamo quindi questa prima mattonella e lavoriamo per il Milan che contro il Liverpool ha disputato un’ottima partita e ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra in grande salute. Certo il Milan sarà un banco di prova più difficile che il Malmoe. Forse avranno anche a disposizione Ibrahimovic, che sta facendo di tutto per recuperare dall’infortunio.

In casa nostra si lavora a recuperare gli infortunati Bernardeschi e Chiesa, con quest’ultimo che se sarà in salute è probabile venga impiegato da titolare. Su questo quesito ci siamo interrogati molto e vendendo la Juve contro il Malmoe ne abbiano ricavato che al momento il modulo più convincente è stato il 4-4-2, non per niente anche usato nel primo tempo a Udine e in quello contro il Napoli con la variante 4411. Non è andata bene con la difesa a 3, mentre al momento non sono stati provati ancora da Max moduli con centrocampo o attacco a 3 anche se contro il Malmoe si è vista nel primo tempo una posizione ibrida di Rabiot che a volte faceva presupporre una mediana di 3 posizione che però è stata corretta nel secondo tempo. Chiaramente non sappiamo se questo ibrido fosse una cosa voluta da Max oppure piuttosto un accentrarsi naturale del francese. I moduli sono statici, ma i giocatori poi si muovono.

A questo punto la posizione di Chiesa in campo nel 4-4-2 è stato quasi un rebus. Direi che quella più naturale sarebbe a destra vicino a Morata il che esclude Dybala. Ma se Paulo come tutti pensiamo rinnova ed è al centro del progetto e inoltre è stato investito della fascia di capitano va da sé che Dybala se sta bene gioca. Escludendo un attacco a due Chiesa-Dybala che si è visto nel primo tempo contro l’Empoli, a Chiesa nel 442 non resta che giocare in fascia (come fra l’altro lo utilizzava Pirlo l’anno scorso). Ipotizzabile più la fascia sinistra al posto di Rabiot che la destra. Uno perché Chiesa è destro e potrebbe usare il fatto di rientrare all’interno del campo per calciare; due perché ha già giocato l’anno scorso su quella fascia come già detto; tre ma non meno importante con questo Cuadrado a destra non è pensabile un suo arretramento per fare posto a Chiesa dall’altra parte, almeno fino a che Danilo sta bene ed è improbabile a destra come terzino.

Si potrebbe pensare che nel prossimo futuro quando la squadra si dimostrerà più coesa e compatta la squadra potrà giocare con il 4231 con  Chiesa Dybala e Cuadrado dietro una punta che potrà essere Morata o Kean, con nei due di centrocampo Locatelli con Bentancur o Rabiot ma credo che in questa fase è soprattutto contro il Milan la Juve non sarà ancora pronta a un modulo così spinto. Intanto, perché Chiesa non sarà al 100% e proprio nel 4231 ai due trequartisti esterni è chiesto più sacrificio in termini di copertura. Inoltre, c’è ancora un Locatelli da rodare. Manuel ha giocato bene contro il Malmoe, soprattutto nel primo tempo. Tuttavia con il passare dei minuti è uscito dal vivo del gioco e bisogna capire se questo è avvenuto per un calo fisico o se per il fatto di non essere ancora perfettamente integrato nei meccanismi della squadra. Prima di giocare con due centrocampisti soli in mezzo al campo, credo che Allegri vorrà vedere che tutti i meccanismi funzionino perfettamente.

  1. Certo Ben, ora bisogna aspettare la partita contro il Milan e spero che quanto dicono intorno alla squadra di Pioli particolarmente in forma venga smentito dalla Juve.
    Oggi sentivo un vecchio campione ( vecchio perché della mia età) Andrea Lucchetta che diceva che gli stimoli per migliorare erano dati dalle sfide contro gli avversari più duri. Ai suoi tempi c’erano le due emiliane a dettare legge nella pallavolo la sua squadra della Panini Modena e la Maxicono di Parma. Quei campioni di entrambe le squadre poi arrivarono sul tetto del mondo creando un circolo virtuoso cui ancora oggi ne stiamo usufruendo con ulteriori campioni che continuano a nascere e crescere.
    Quegli stimoli per crescere e migliorare te le puó quindi dare lo scontro con avversari bravi e che hanno lo stesso obbiettivo, quello di essere più bravo di te onde poterti battere.
    Tutto questo panegirico per cui chiedo venia per dire che la Juve oggi trova stimoli solo nelle partite di coppa dove puó trovare squadre in grado di poterle dare testa. In Italia, nonostante l’ultimo campionato giocato solo per fare incrementare lo score di goal a Ronaldo, la Juve ha perso ogni voglia di mettersi in gioco e determinate sconfitte con squadre che sono addirittura scese in serie B ne è la testimonianza.

    Questa chiave di lettura che ho dato è per spiegare a Luca il perché credo che il problema non sia Cardiff, perché anche se gradualmente, oggi di quella Juve è rimasto solo Bonucci, Chiellini,Alex Sandro Cuadrado e Dybala . Meno della metà di quella formazione. Il ricambio con delle forze nuove non è stato fatto su due piedi ma in modo a mio modesto avviso, senza creare quegli scossoni che ti avrebbero potuto mettere ko. Cr7 è stato un colpo di coda che avrebbe potuto dare una svolta ma sappiamo com’è andata quindi è inutile ritornare indietro, con il senno di poi diciamo che siamo rimasti delusi e la finiamo così.
    Non sei stato polemico Luca così come non lo sono io, stiamo solo da amici, chiarendo le proprie convinzioni. Io non odio Ronaldo, dico solo che era il momento giusto per dirsi addio perché “l’esperimento” se lo vogliamo chiamare così, non ha funzionato.
    Ti avevo capito quando dicevi che delle altri te ne fotti, figurati io che non vedo antagoniste della Juve qui in Italia. Ci possono battere tutte, ma come dice un altro nostro amico, la Juve è una mela in un cesto di pere e se c’è l’opportunità di uscire da questa federazione o se la super lega dovesse prendere piega sarei molto felice. Si cresce solo se puoi confrontarti con quelli meglio, in Italia “tutto il resto è noia” cantava Califano.

  2. QUANDO ALLA 4^ TI TOCCA IL MILAN

    Si era già accasato Michel e dopo il secondo posto del suo primo anno alla Juve in quello successivo dove alla quarta incontriamo il Milan (2-1 Platini-Rossi e Baresi su rigore) arriva anche il 21° Scudetto.

    Anche l’anno successivo il sorteggio ci da il Milan alla quarta partita (1-1 Briaschi-Virdis) ma sarà solo quinto posto.

    Con il Milan alla quarta ci tocca anche ’86-’87 (0-0) e secondo posto finale).

    Altro 0-0 e sempre alla quarta nel ’88-’89 (0-0) e quarto posto finale.

    Altri scontri alla quarta prima del prossimo non ne ricordo…
    Peggio di così, mi pare che il Milan alla quarta non porta bene.

    Buona serata

  3. È NELLA TESTA…

    Ieri allenamento mattutino al JTC davanti a tifosi e stampa.
    Gruppo diviso in due parti, i reduci della partita di martedì hanno svolto un lavoro atletico e di corsa, mentre il resto del gruppo ha lavorato sul possesso palla finalizzato al gol con un 4-3-3.
    Molto carico mister Allegri che nel corso di tutta la seduta ha seguito con attenzione i suoi dando consigli a molti giocatori.
    Gli interventi più interessanti del mister che si sono sentiti in campo sono stati per:

    Chiesa “Fede c’è sempre tempo a tagliare dentro, il difficile è allargarsi”

    Kulusevski “Kulu devi continuare a correre verso la porta.
    In fase offensiva bisogna aver fiducia nel compagno e non dare nulla per scontato che può succedere di tutto.”

    Battuta e richiamo a Kean per un tentativo di colpo di tacco andato a vuoto “Kean che fai il calzolaio?”

    E a tutta la squadra ha detto “Nella fatica se si molla perdiamo la palla e prendiamo gol…
    È nella testa che dobbiamo trovare la cattiveria per vincere…”

    Buongiorno ☕ e buon venerdì 17

    • Baró
      Dopo il successo e il cambio di testa con il Malmo il pericolo è proprio quello individuato dalle osservazioni di Allegri. Al netto dell’avversario non irresistibile, abbiamo dato un certo tipo di svolta.
      Non bisogna dormirci sopra, abbiamo il Milan. Allegri sta lavorando sull’uomo, esattamente quello che alla Juve bisogna fare adesso.

      Può piacere o no, ma lui allena e prepara, non ci piove.

      Sono certo che diremo la nostra, perché la Juve non può essere quella vista le prime giornate.

      • Infatti, Tino, i tifosi presenti all’allenamento hanno ripreso anche la sua voce che martellava proprio sulla loro testa…”è nella testa che dobbiamo trovare la cattiveria per vincere”…
        E quel dobbiamo…noi dobbiamo e non dovete, ma dobbiamo.

        Vedi Tino, sono stato uno dei primi nel suo secondo anno(ho fatto peggio di De Paola con Ranieri) a scrivere Allegri vattene e quando disse, dopo Sassuolo, vinceremo lo scudetto ho fatto di peggio…ma vai a scopare il mare…e invece, non c’è bisogno che continui perché sappiamo come andò a finire.
        Io mi son ricreduto e chiesto scusa, a volte quel passetto indietro, sapendo che le proprie idee non erano esatte, bisogna farlo.

  4. Ieri sera dopo la “parata spettacolare” di Strakosha tifosi, allenatore e compagni hanno fatto salti di gioia…

  5. Io qui la dico ( ridico) e poi mi taccio…
    la formazione ideale – per me ovviamente – è anche semplice da definire
    4 i difesa
    2 a centrocampo Locatelli e Betancurt
    3 a tre quarti da sx a dx : kulusvky- dybala- chiesa
    1 attaccante – direi Kean per la fisicità complessiva

    Poi nascono i problemi, perchè a mettere in campo 11 giocatori lo fanno anche i miei nipoti.

    Se giochiamo con baricentro arretrato ( quindi con i centrocampisti 10-15 metri dietro il centrocampo) i trequartisti si devono fare 40 metri per arrivare in zona pericolo. Sono azioni che fai 3/4 volte e poi ti fermi ( soprattutto dybala direi) se stai alto hai il rischio alle spalle se la difesa non è veloce sia a correre indietro che ad anticipare.

    E’ in tutto quello OLTRE la messa in campo che si vede la mano dell’allenatore.

    Avete giustamente parlato di Liverpool Milan.
    Io a vedere il liverpool fare pressing, i giocatori a gruppo di 3/4 fare densità intorno alla palla mi sono commosso.

    Questo è il gioco di squadra. E qui che si vede la mano dell’allenatore e il risultato di allenamenti specifici

  6. Tranfaglia e Barone50

    In campo è questione di ritmi, fuori invece di DNA, tanto per dire, mercoledì l’inter che ha giocato agli stessi ritmi del Real ma ha creato più occasioni gol, come d’altra parte è successo nel 1° tempo per la Juve a Napoli, secondo il loro DNA non ha meritato di perdere, un DNA partorito secoli fa da “madre piangina” dove evidentemente è scritto che basta giocare bene un tempo anche senza buttarla mai dentro e sparire dal campo nella ripresa ma non meritare di perdere, con la critica pronta a mistificare i fatti con giudizi faziosamente di parte del tipo: “l’Inter non meritava di perdere.Nel primo tempo ha dominato”, o incomprensibilmente deliranti come: “il Milan ha meritato di perdere, l’Inter no. L’Inter giocava in casa, il Milan in uno stadio leggendario. Anche questo conta”.
    Una patologia degenerativa di tifo quella interista, che va bè agli altri interessa poco e ancor meno della flatulenza del loro DNA, dopo calciopoli schiavo di un finto idolo, uno -special- capace di irretire una massa informe di tifosi che lo ha venerato come un semidio, un popolo inter-o che lo ha acclamato e che a suo nome ha sparlato vantando falsità e menzogne, dimostrandosi storicamente indecoroso, antisportivo e piagnone per eccellenza.

  7. ANDIAMO A BERLINO E POI A STRASBURGO BEPPE

    I ricorsi di Moggi e Giraudo alla CEDU, Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, hanno avuto esito positivo per cui i nostri due ex Dirigenti cercheranno di far valere le loro ragioni nei tribunali Europei.

    Quali prospettive per la Juventus?

    In caso di Sentenza favorevole ad entrambi cadono le accuse che ci sono costate la retrocessione in Serie B viste le Violazioni degli Articoli 1 e 6 del Codice di Giustizia Sportiva.

    Ci saranno sicuramente delle richieste di danni da parte dei diretti interessati che saranno salatissime visti gli stipendi guadagnati nei periodi di lavoro ed i tanti anni che non hanno potuto svolgere la loro professione a cui dovranno sommarsi anche i danni di immagine e chissà quante altre spese legali.

    Ma questi fattori a noi interessano poco, a noi interessano le vicende della Juventus che eventualmente vedrebbe cadere gli Illeciti per cui è stata retrocessa in Serie B.

    Come si metterà poi la situazione?

    Difficile da dire ma a prescindere la Juventus ne uscirà pulita avendo pagato tutto quel che c’è da pagare.
    Se Moggi e Giraudo dovessero far emergere le incongruenze di un Processo che è stato palesemente una fucilazione avvenuta in modo frettoloso e con tantissime prove omesse come le intercettazioni che hanno visto coinvolti dirigenti dell’inter e che sono valse ai nerazzurri la sanzione dell’Illecito Sportivo, sanzione però non applicata per una Prescrizione scattata in maniera precisa e ci verrebbe da dire… Cercata!

    Insomma la Juventus non ha nulla da temere in questa disputa tra Moggi, Giraudo ed i Tribunali Europei.
    Chi ha da temere è la Federazione perchè se venisse dimostrato la gravissima Violazione dei Diritti Umani si troverebbero di fronte a pesanti accuse, salatissime Richieste di Danni ma soprattutto ad essere messi loro questa volta sul patibolo.

    Dal 2006 che aspettavo di scrivere questo post perchè in Italia non c’è stato mai e dico mai un Processo equo.
    Solo sentenze politiche o un imbarazzante lavarsene le mani. Perchè vi voglio ricordare che la FIGC è un organo Statale per cui Moggi e Giraudo si ritrovavano in un tribunale Statale a ricorrere contro un loro Organismo.

    Sono passati 15 anni ma quel giorno è arrivato… Inizia un Processo senza sentenze politiche e dove si rimette la palla al centro…

    E secondo me in FIGC in tanti iniziano ad avere paura…

  8. RINNOVO AL CUADRADO

    A breve dovrebbe rinnovare anche Cuadrado…ha rinnovato anche altre volte e l’ho visto giocare sempre ad altissimi livelli e non solo quando si avvicina il rinnovo.

    Ne mancavano altri contro il Napoli oltre Cuadrado…non vado in cerca di scuse perché per le assenze ma voi credete veramente che con Cuadrado sarebbe stata la stessa cosa?
    Al di là di tutto…io noto che esiste una Juve quando gioca Cuadrado e una Juve senza.

    Buongiorno ☕

  9. Il mondo è bello perché è vario ed i pareri possono solo arricchirci l’un l’altro. Nel giro dei tifosi ci sono come in tutte le categorie sociali, i moderati e gli estremisti che hanno sempre una visione agli antipodi rispetto ai primi.
    Dove sia la verità è difficile dirlo, io generalmente mi aggrappo all’esperienza della statistica cercando di capire quanto il passato possa essere confacente al presente. Ovviamente ci saranno sempre delle differenze dovute a qualche fattore che non si puó prevedere e qualche volta “l’imponderabile “ butta tutto nel cosiddetto “cesso”.
    Ho degli amici che hanno letto e analizzato l’ultimo bilancio della Juve ed hanno tirato qualche conclusione.
    Pure io ho dato un occhiata velocemente ma essendo cosciente che già c’è stata da parte della proprietà una ricapitalizzazione di 300 milioni di euro era abbastanza “ normale” che i conti fossero in rosso.
    Fare le pulci sul perché i conti siano andati fuori controllo in una Società che negli ultimi 2 anni non ha avuto introiti significativi mi sembra un operazione fine a se stessa.
    Che poi oltre agli introiti non percepiti ci siano state delle operazioni che avrebbero dovuto portare degli utili non andate a buon fine credo sia sotto gli occhi di tutti.
    Ronaldo è una di queste, avrebbe dovuto, ed inizialmente ( almeno per un anno e mezzo)lo stava facendo, portare nuovi capitali da sponsor e tutto il pacchetto mediatico intorno con incrementi di vendita di magliette, gadget e quant’altro. Poi quel tornaconto che avrebbe dovuto ammortizzare le spese molto elevate ( cartellino e stipendio) si è fermato per il covid che ha bloccato ogni economia.
    Sottolineare poi che molti esuberi con stipendi elevati ( codice fiscale tra questi)non hanno consentito delle operazioni di mercato che si potevano mettere a segno ed alcuni esuberi sono pure diventati dei pesi in bilancio.
    Oggi leggo 2 titoli di giornali in cui si parla di “ resa dei conti” ed un amico mi faceva notare che questa resa dei conti esiste solo nella Juve mentre chi vive veramente nella fogna senza futuro non viene mai citato, non altro per non destabilizzare l’ambiente.
    Ripeto, per fortuna che la Juve ha una proprietà solida che ha già ripianato i conti. Chissà cosa accadrà ad altre società ( senza rimanere nell’orto italico) come il Barcellona ad esempio, dove leggo che i calciatori arrivano allo stadio solo 20 minuti prima della partita per non consumare sull’energia elettrica ( che probabilmente la società fornitrice ha già staccato per debiti).

  10. All’indomani della pubblicazione del bilancio della Juventus ci sono delle considerazioni da fare che mi sembrano doverose.
    Intanto la Juve ha perso molto e tutti a gridare al “ricco scemo” tipo Cefferin, capofila in questa caccia all’Agnelli. Ma è vero?
    Se guardiamo la situazione delle prime 10 squadre di campionato c’è chi ha fatto meglio, ma c’è anche chi ha fatto peggio, e nonostante questo, viene addirittura mostrato come esempio positivo!
    La Juve con 407mln di fatturato ha una perdita di 89 mln sul fatturato con una diminuzione del 22%
    L’Inter con 310mln perde 102mln cioè il 32%
    Il Milan virtuoso, con 172mln di fatturato ed una perdita di 194mln perde il 112%
    La Roma con 153mln di fatturato, registra una perdita di 204mln con una perdita del 133%
    Agnelli non sarà stato virtuoso ma è sicuramente in buona compagnia.
    Nel giudizio sull’indebitamento, importante ma non tragico, una rivisitazione di ciò che è successo negli ultimi 10 anni può essere chiarificatore.
    Anno – fatturato; bilancio; plusvalenze
    2011/12 – 214mln; -48mln; 15mln
    2012/13 – 283mln; -15mln; 1.5mln
    2013/14 – 315mln; -67mln; 1.5mln
    2014/15 – 348mln; 2.3mln; 10.8mln
    2015/16 – 387mln; 4mln; 36mln
    2016/17 – 563mln; 42mln; 139mln
    2017/18 – 505mln; -19mln; 81mln
    2018/19 – 622mln; -40mln; 120mln
    2019/20 – 573mln; -71mln; 167mln
    2020/21 – 407mln; -89mln; ?
    Nei primi anni di Allegri hanno giovato di sicuro i ritrovati risultati continentali, e le plusvalenze date dalla vendita di giocatori non di primo livello, poi le plusvalenze crescono decisamente con la vendita di giocatori di importanza maggiore fino alla vendita record di Pogbà, che ci porta ad un +42 di bilancio. Le due finali di CL raggiunte certificano il modello come ottimale, crescita economica e sportiva. Poi cosa è successo?
    C’è un aumento di fatturato dovuto di sicuro all’onda lunga di una presenza importante e continuativa in CL, ed all’arrivo di giocatori copertina, come Higuan, Ronaldo e De Ligt, ma le plusvalenze cominciano ad essere importanti. Cominciano ad essere venduti giocatori i quali avrebbero assicurato il futuro del club a basso costo e rimangono giocatori a fine carriera costosissimi, con ingaggi decisamente fuori mercato. Che non si riescono a vendere se non con sanguinose minusvalenze.
    Si vede però che già in passato la Juve era arrivata ad avere un passivo pesante, nel 2013/14 di 67 mln, ma ne era uscita senza tanti affanni.
    Il dato che salta agli occhi è la perdita di fatturato degli anni di pandemia. Il fatturato della Juve passa infatti da 621mln a 407mln in due esercizi. In questo è racchiuso il deficit Juventus.
    Sarebbe stato possibile prevedere un fatto come una pandemia? Sarebbe stato possibile fare plusvalenze su un valore giocatori pressoché azzerato? Sarebbe stato possibile abbassare le spese di una rosa costruita su un fatturato di 600mln per’altro in crescita nel giro di un mese o due?
    In Italia c’è chi ha fatto meglio?
    Possiamo serenamente prendere atto che la pandemia ha colpito in maniera più pesante le squadre che stavano investendo, meno le squadre che stavano vivacchiando su posizioni acquisite.
    Lo abbiamo visto con Juve, Inter, Milan e Roma.
    Lo vediamo con squadre che praticamente non investono da anni, Napoli, Lazio, Fiorentina, Toro con una perdita media del 17%
    Insomma la situazione è seria, ma assolutamente non è tragica.
    Alla luce dei numeri mi pare che la società si stia muovendo in modo corretto, la ristrutturazione della rosa si stava ritardando da tempo e penso che sia arrivato il momento.
    In un paio d’anni gli esuberi andranno tutti a naturale scadenza, i pagamenti dilazionati a lungo termine per giocatori come Chiesa e Locatelli, avranno un peso non eccessivo sui bilanci futuri.
    Le perdite di fatturato saranno assorbite, dalla ripresa economica generale prevista per metà del 2022, con un mercato del calcio chiaro, immagino nel 2024, la Juve si potrebbe trovare nell’invidiabile situazione di poter investire, in un progetto di lungo termine, su solide basi economiche e finanziarie.

    • I soli successi sportivi nazionali non sono più sufficienti per il livello dei costi raggiunti dalla gestione della Juventus, finora sono state le plusvalenze a compensare il mancato aumento dei ricavi. Da luglio 2018 a luglio 2019 l’effetto Cristiano Ronaldo ha alzato sensibilmente il valore del titolo azionario in Italia, a settembre 2018 il valore di capitalizzazione di borsa era di circa 1,72 miliardi di € mentre l’anno prima era di circa 796 milioni di € e l’anno prima ancora di circa 318 milioni di €. Nel dettaglio, anno su anno le azioni della Juventus sono salite del 78%, con un incremento del 128% da inizio luglio 2018 quando le voci su Cristiano Ronaldo si sono fatte insistenti, le azioni passate da 0,666 euro a 1,5170 €. L’arrivo del campione portoghese ha prodotto sia un aumento dei costi del personale tesserato e degli ammortamenti, ma ha determinato anche l’aumento dei ricavi da gare, grazie all’aumento del prezzo dei biglietti, l’aumento delle vendite del merchandising e il prolungamento del contratto adidas con bonus retroattivo. Detto questo, non c’è da pensare che all’aumento di capitalizzazione in borsa si è traduca in conti migliori per la Juve, eventualità che esisterebbe solo nel caso in cui Exor decidesse di vendere una o l’intera quota del 64% circa posseduto, la valutazione patrimoniale della rivista americana Forbes ha di recente valutato la Juventus 1,5 miliardi di $ USA, collocandola al decimo posto della sua classifica, prima tra le squadre italiane. Ipotesi di cessione che implicherebbe però l’addio degli Agnelli alla società, che sarebbe una pessima notizia per i tifosi bianconeri, eccezion fatta i pochi juventini e i tantissimi antijuventini che vorrebbero vederla fare la fine di inter e Milan, ovverosia in mano alle multinazionali dei fondi, e fra i motivi per cui gli investitori hanno premiato la Juve (+1,2) in borsa, oltre all’aumento di capitale di 400 milioni c’è la cessione del fuoriclasse portoghese che, al di là dell’addio dei suoi numerossisimi followers, porterà ad un risparmio di ammortamenti e stipendio lordo nel prossimo bilancio, bilancio sul quale Cristiano Ronaldo pesava per circa 86,2 milioni (circa 28,8 mln di ammortamenti e 57,3 di stipendio lordo, intorno ai 64 considerando il costo azienda) e averlo ceduto al valore netto a bilancio (o con una minima minusvalenza) consente un abbattimento di costi pari a circa 70 mln nel corso dell’esercizio 2021/22, considerando anche i 2 mesi (luglio e agosto) della stagione già iniziata.

      • che l’aumento di capitalizzazione in borsa si è tradotto

      • Tutto da vedere in realtà.

        Il calcio di vertice oggi è una realtà ben diversa da quanto lo era fino a pochi anni fa.
        Grazie alla trasmissione satellitare degli eventi, i mercati si sono fortemente dilatati, il pensiero di un club che vive dei ricavi da stadio nel campionato nazionale è sinceramente anacronistico.

        I club calcistici oggi, vengono pensati come vere e proprie multinazionali, in un ottica che non può essere disgiunta dal guadagno. Fosse anche solo come mercato azionario.

        A me questa situazione piace, e non poco. E’ tutto alla luce del sole, bilanci, investitori, risultati ecc. Personaggi che spendono cifre folli per ottenere risultati politici, o poco chiari, sono stati naturalmente messi alla porta.

        Detto questo, il calcio deve essere ripensato nelle sue fondamenta, chi fattura 600 mln ed ha un utenza di 8 mln di spettatori, vede la sfida contro un club che fattura 80 mln con un utenza di 600 mila spettatori come una perdita.

        Come nel tempo sono nate la serie A, B, C ed il campionato dilettanti, oggi le competizioni vanno assolutamente ripensate.
        Con buona pace dei politici alla Cefferin ed alla Gravina, mi sembra chiaro che la gestione dei campionati, dei diritti tv, e delle gare debba tornare nella competenza di chi investe.

        Questo lo hanno ribadito a più riprese gli investitori tra i quali Agnelli.

        Perciò non penso che la famiglia disinvesta o venda un Brand che è tra i più seguiti al mondo, ma c’è un ostacolo da abbattere, la UEFA, poi ce n’è un altro da limitare e sono le federazioni.
        I questa lotta la Juve non è certo sola.

        A quel punto ci saranno una ventina di club che si faranno la European Superleague da vendere nel mondo, ed il loro campionato Nazionale per non perdere le radici, che rimangono importanti.

        Con buona pace del calcio popolare e di chi se non si adegua perderà il posto.

        Su Ronaldo.
        Il senso di CR7 alla Juventus è chiaramente un investimento sui 4 anni, ed è vero che stava anche funzionando. Su radio 24 avevo sentito che il progetto sarebbe andato in attivo, e che secondo le proiezioni lo avrebbe fatto dal terzo anno in avanti.
        Purtroppo c’è stato il Covid e chi poteva immaginarlo?
        Oggi bisogna correre ai ripari, fosse nata la Superlega il percorso sarebbe stato immediato, purtroppo sarà solo più lungo.

  11. MAX AL MASSIMO

    “E’ una delle partite più importanti del campionato, il Milan ha acquisito autorevolezza e sicurezze negli ultimi anni. Noi dovremo fare una buona prestazione, stiamo crescendo, lavorando tutti insieme, e dobbiamo dare continuità alla vittoria di mercoledì.
    Sulla formazione ho qualche dubbio che risolverò domani, perché abbiamo tante partite prima della sosta.
    L’importante è che tutti si sentano partecipi e quando chiamati in causa siano pronti ad aiutare la squadra.
    Uno dei dubbi è Chiesa che a destra dà il massimo, ma sta crescendo e può ancora crescere, in altre zone del campo e sul piano della gestione della partita.
    La cattiveria con cui si muove è uno dei suoi pregi principali. Abbiamo avuto il gruppo pronto e al completo molto tardi e ci stiamo ancora conoscendo: i risultati non sono stati proporzionali alle prestazioni, potevamo avere punti in più.
    Io “carico”? Come sempre, quando dirigo un allenamento.
    Stiamo lavorando bene e domani dobbiamo fare una bella partita in senso tecnico.
    La partita di domani è bella e importante, come sempre per Juve-Milan.
    La gara è più importante per loro che per noi, i primi bilanci si faranno alla sosta di novembre, e credo che saremo in una posizione diversa.
    Il campionato è molto equilibrato, credo che non ci sia una squadra in grado di schiacciare il campionato.
    Si fa presto a perdere punti, ma anche a recuperarli.
    Pensiamo a recuperare il terreno perso all’inizio.
    Di sicuro faremo una bella partita.
    In questo momento bisogna “martellare” sul fatto che per vincere i campionato dare il 100% può non bastare.
    E noi non giochiamo per vincere le partite, ma i campionati, perché vince sempre la migliore in un percorso lungo.
    De Ligt è un giocatore molto bravo.
    Aveva vent’anni quando è arrivato qui, caricato di grandi aspettative.
    Ci vuole calma, la maglia della Juventus pesa.
    Ha delle prospettive importanti, ma deve ancora migliorare, ed è normale che sia così.
    Una sorpresa piacevole quest’anno è Daniele Rugani, che ha un piglio diverso.
    Non so se giocherà domani, ma conto molto su di lui.
    Bonucci prima o poi dovrà riposare.
    Non si possono paragonare squadre diverse negli anni.
    Questa ha le sue caratteristiche, deve migliorare in tecnica, compattezza e tranquillità”.

  12. A PROPOSITO DI INDISPONIBILI

    Juventus-Milan 28 marzo 1998 (4-1 doppiette di Del Piero e Inzaghi per il Milan Boban)

    Out Antonio Conte e fourfait all’ultimo secondo di Dechamps…gioca Tacchinardi.

    La Juve vincerà poi il campionato (25° scudetto) davanti all’inter con 5 punti di vantaggio (74-69).

    Vince anche la Supercoppa italiana e perde la finale di Champions contro il goal in fuorigioco di Mijatovic.

    Buona serata

  13. luca967

    Il progetto SuperLega resta un’incognita e in questo sistema calcio, in mezzo altre super potenze europee, la Juve resta purtroppo il vaso di coccio.
    Dopo la partenza di Ronaldo, per la prossima estate Raiola ha previsto anche quella di De Ligt, queste le sue parole riportate da TuttoJuve24:
    “Romagnoli può arrivare, De Ligt può partire, potrebbe andarsene al termine della stagione, perché ci sono tanti club interessati. Il mercato è così”.
    Tradotto, la Juve non ha i soldi per pagare ingaggi alti come quello di De Ligt (e se Dybala tira troppo la corda neppure il suo), altro che come dice il volpone: “Pogba può tornare alla Juve”. Ma tant’è, a parte il Barca in gravissima crisi economica e finanziaria (ma la sua parabola sportiva è una storia a sè, oltre 10 anni di splendore calcistico grazie ai tantissimi talenti sfornati dalla sua cantera), le inglesi, lo stesso Real e il Bayern hanno una potenza economica tale da poter restare anni nell’èlite del calcio mondiale, non credo invece che Exor sia disposta a coprire sistematicamente perdite da 200 mln (si va bè c’è stata la pandemia, ma è da qualche anno che la spia del bilancio marca rosso fisso), per cui la Juve dovrà giocoforza tornare ad una gestione più oculata, autofinanziamento la parola d’ordine, almeno fino a quando non saranno divelte le barriere monopolistiche delle Colonne d’Ercole dell’Uefa, per poter aprire una nuova era calcistica nei territori sconfinati di un Nuovo Mondo pallonaro.

    • e ovviamente anche il Psg

    • Si è così.

      Per tutti i club la parola d’ordine è l’autofinanziamento, non solo, si punta al guadagno.
      I patron non ci sono più da nessuna parte, sceicchi a parte, ma loro, hanno interessi politici, non economici.
      La Superlega funziona in quanto diventerebbe una competizione sportiva, ma i guadagni sarebbero suddivisi abbastanza equamente.
      Infatti la scelta è caduta su club in base al bacino d’utenza, nient’altro.
      La Juve oggi è prigioniera della Serie A, un campionato fortemente penalizzante dal punto di vista economico.
      Basta vedere a quanto e dove vengono vendute le partite.
      Non solo, la serie A fa fatica anche nei propri confini.
      Lascia pensare che la Liga in spagna abbia più abbonati che la serie A a fronte del numero di abitanti che premia il mercato italiano.
      Gli spagnoli sono infatti 47 mln gli italiani 60 mln.

      DeLigt,
      alla Juve guadagna, ma è una riserva, come non resistere al possibile richiamo di un posto da titolare in premier league, magari a stipendio più alto?

      Dybala
      Non so chi glielo faccia fare a firmare.
      A parametro potrebbe ottenere di più in altri campionati. Se vuole diventare grande in Premier o nella Liga dove le sue caratteristiche potrebbero essere premiate, questo è l’ultimo treno.

      • Come scrive Vaciago su TS: “Oggi il monteingaggi è di 298 milioni che insieme ai 37 di oneri (per lo più procuratori) mangia il 80% dei ricavi, se l’obiettivo è la sostenibilità totale, i ricavi devono salire ad almeno 550 milioni oppure se i ricavi dovessero tornare ai 450 milioni prepandemia i costi devono scendere di almeno il 10/15%.”
        Le previsioni di bilancio però non si basano sui se e infatti il DS Cherubini lo spiega in termini pratici: “Vincere resta l’obiettivo, ma con un progetto diverso”, come aggiunge Vaciago, quello di investire sui giovani talenti, ge sulla fornitura di giocatori da parte dell’Under 23 e sulla bravura nel trovare prima degli altri i campioni (come faceva la prima Juventus di Agnelli con i Vidal e i Pogba, per esempio), con l’obiettivo di ridimensionare i costi, ma non le ambizioni, e conclude: “il campo sarà il giudice, come sempre nel calcio”. Tradotto, la Juve non si può permettere campioni affermati con costi d’ingaggio elevati, a maggior ragione se non sono titolari come De Ligt, ma e spiace dirlo, detto così è un concetto che allontana anche i titolari come Dybala dalla Juve. C’è da capire allora come un progetto di questo genere possa mantenere intatte identiche ambizioni di vittoria, specie se dovessero sostiuire una riserva-campione di 22 anni pagato 80 mln, con un’altra-scarto del Milan di 27 anni a parametro zero, oltre alla certezza Dybala col suo alter-ego Kaio George.

        • Non è proprio così.
          Questo significa che il progetto PSG non è alla nostra portata, ma lo potrebbe essere un progetto Bayer o Real.
          Se tu guardi la rosa del Real infatti 6/11 della rosa sono talenti arrivati nel club da giovanissimi a basso costo.
          Non solo quelli della cantera sono presenti eccome.
          È il modello Juve, dove i calciatori devono essere “pronti” a non essere sostenibile.
          D’altro canto, a ben guardare una CL ogni 10 anni diventa un progetto interessante visto che dall’ultima siamo a più di 20.

          Sulle riserve, che dire, investire 80mln in un ragazxo, dargli 12mln di stipendio ed utilizzarlo da riserva è sicuramente un errore.
          D’altro canto il mister afferma che Chiellini è diventato forte a 28, per cui noi non possiamo aggiungere altro se non sottolineare il fatto che Sergio Ramos è arrivato al Real a 18 anni.
          Sono scelte, spettano ad Allegri.
          Su queste basi è certo che il progetto giovani di talento trova parecchie difficoltà.

          Ma è un problema diverso.

          Mi chiedo infatti, viste le premesse, è Allegri l’allenatore giusto per un progetto del genere?

          • Niente di nuovo sottoo il sole. Logica stringente la tua.
            Agnelli ha seguito il modello sbagliato, non pare essersene ancora accorto.

          • Il ragionamento da fare credo sia invece un altro…
            Il Real Madrid può permettersi Alaba a 17,7 mln netti, E.Hazard a 15 mln netti, Marcelo 11,7 mln netti, Kroos a 11,7 mln netti, Modric a 10,5 netti, Benzema a 9 mln netti, a questi vanno aggiunti Ramos a 11,7 mln netti e Varane a 8,2 mln netti partiti quest’anno e Bale rientrato dal prestito al Tottenham a 15 mln netti. Tutti giocatori (tranne Alaba e Hazard) che hanno costituito più o meno dal 2015 l’ossatura che ha permesso al Real di vincere 3 delle ultime 6 Champions. La domanda invece è: quanti giocatori di questa portata tecnica e ingaggio complessivo ha potuto permettersi la Juventus dopo il 2015 per tentare di vincere una sola Champions?…

            • Credo che il problema sia come raggiungere gli 800mln di fatturato che ci metterebbero alla pari del Real.
              Siamo arrivati a 600 un piccolo sforzo…

              • Hai detto niente Luca😅
                La Juve è stata costretta a dover recuperare terreno dopo essere stata affossata.
                Poi, è vero, ci sono altri aspetti…il Real investe una cifra record su Ramos 19enne e questo a 20 anni è titolare indiscutibile.
                Da noi De Ligt deve crescere🙃

  14. Terrorizzati da questa prospettiva?.. tranquilli è solo un mio ipotesi, ognuno può dire la sua.

  15. La conferenza stampa di Allegri è stata devastante.
    Avevamo appena ritrovato un minimo di serenità dopo una bella prova in CL.
    Ed ecco che il tecnico si inventa un cambio in formazione.
    Squadra che vince non si cambia mister!
    Soprattutto dopo aver ritrovato la vittoria dopo 2 sconfitte ed un pareggio, contro squadre affatto irresistibili.

    E dove lo fa il cambio?

    In difesa!

    Forse l’unico reparto che non dovrebbe essere mai cambiato a meno di infortuni od evidenti cali di forma.
    Il reparto che ricorfiamo tutti come una filastrocca.

    Ma torniamo all’oggi.

    Cosa ti inventa il Mister?

    Il cambio DeLigt Chiellini?!

    Perchè?

    Semplice DeLigt è giovane deve maturare, non è da pallone d’oro, e poi un difensore è maturo a 28 anni.

    E di fronte a queste parole veramente ho spento il video ed ho messo un documentario di Barbero sul medioevo.

    Avrei voluto rispondere al mister, gli avrei ricordato il numero di partite internazionali fatte da DeLigt negli ultimi 3 anni.
    Il fatto di essere arrivato alla Juve da capitano dell’Ajax.
    Di essere titolare della nazionale olandese.
    E di avere 22 anni!
    A 23 Marocchi era titolare nella Juve del Trap!
    Scirea a 21 era titolare con il Trap.
    Ma poi DeLigt retrocesso a riserva dopo 2 anni!

    Altre tante cose avrei voluto dire ad un tecnico a questo punto palesemente fuori posto per un progetto fondato sui giovani.

    Ma il pensiero dominante è solo uno:

    Ma va a … Mister!

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