Sabato 7 gennaio 2023 Juventus – Udinese ore 18 Allianz Stadium – Torino

Scritto da Cinzia Fresia

La Juventus di rientro dalla prestazione poco brillante da Cremona affronta stasera  l’Udinese allo Stadium cercando di riconfermare altri tre punti. La squadra di Massimiliano Allegri vince in extremis e per loro stessa ammissione giocando male.
Una partita quella della Juventus da post vacanze sulla neve, senza “carburazione” , ora l’avversario è più tosto e ci aspettiamo qualcosa di diverso in prossimità del grande Match Napoli- Juventus.
Contro l’Udinese sarà indicativo l’approccio alla partita, anche da parte dei giovani non particolarmente convincenti  a Cremona.
I bianconeri mantengono provvisoriamente la terza posizione, utile per la qualifica in Champions League.
Non sarà comunque un’atmosfera semplice allo Stadium. La morte di Gianluca Vialli ha colpito soprattutto a Torino e alla Juventus squadra dove il Campione si è espresso ai massimi livelli.
Con la speranza che il ricordo sia una benedizione soprattutto per i bianconeri, ci aspettiamo una reazione di forza che metta a tacere almeno per qualche ora la macchina del fango.

 

 

  1. LA JUVE GIOVANE

    Magari stasera la Juve si ripresenta con i giovani non solo in campo come contro la Cremonese.
    Fagioli, Miretti e Soulè in campo e con Barbieri, Iling e Barrenechea in panchina, in più Zanimacchia in prestito alla Cremonese.

    Se tanto mi da tanto la nuova Juve crede eccome nei giovani.

  2. UOMO VERO DELLA VECCHIA SIGNORA

    Gianluca Vialli, per molti anni cruccio di Giampiero Boniperti.
    Lo aveva in mano, quel riccioletto che sgambetto con la Cremonese, ancora bimbo.
    Non volle credere fino in fondo, e la Sampdoria lo bruciò sul tempo.
    L’Avvocato ogni tanto glielo ricordava e lui gli prometteva che, prima o poi, l’avrebbe portato a Torino.
    Ci ha provato più volte con il presidente Mantovani.

    Vialli e la Juve si incontrano, finalmente, nel 1992.
    Gianluca è un campione affermato.
    Ha trascorso tutta la sua carriera alla Samp, a parte gli esordi con la Cremonese.
    In blucerchiato è diventato grande in tutti i sensi, arrivando a vincere lo storico scudetto nel 1991.
    Ha gli occhi di tutte le grandi addosso, ma è in grado di dire no al Milan e a Berlusconi.
    Vince molto con la Samp, coppe nazionali e internazionali.
    Dopo la finale di Coppa Campioni persa contro il Barcellona, ecco il passaggio annunciato alla Juventus.

    Boniperti è costretto alla spesa grossa.
    Tanti soldi e un pacchetto di figurine tra cui quella di Eugenio Corini e Michele Serena.
    Vialli è il nuovo 9 della Juve con Trapattoni in panchina.
    Saranno due anni difficili per Gianluca e la Juventus, si vince “solo” una coppa uefa 1993.
    Si rompe un piede, Vialli, si dice, è finito.
    Vorrebbe perfino andar via.

    Marcello Lippi è lui l’uomo della svolta.
    La prima cosa che fa da neo-allenatore bianconero è parlare con Vialli.
    Lo rincuora, lo ricarica, lo rimette in pista.
    Vialli rinasce, anche fisicamente aiutato in questo dalla cura Ventrone.

    Dopo il 2-0 subito contro il Foggia occorre uno schiaffo, Lippi parla con il gruppo senza mezzi termini…se proprio dobbiamo rischiare, dice, allora andiamo avanti.
    È la scossa vincente.
    Si compie l’idea del tridente.
    Vialli ha il numero 9 inamovibile.
    Non fa solo il centravanti, si sacrifica per arrivare alla vittoria.
    Vederlo in perenne movimento da a tutta la squadra una carica eccezionale.

    Lippi da lo schiaffo, alla carezza ci pensa Gianluca, che tempo pochi giorni, nella sua Cremona disegna uno dei goal più belli e spettacolari di sempre…una rovesciata che gonfia la rete di Turci.
    Lippi e Vialli, il bastone e la carota.
    Lui, la sua crapa pelata e la doppietta in rimonta alla Fiorentina, prima del lampo di Del Piero.
    Ancora goal e rovesciate per lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, vinta con una zampata nella nebbia.

    E infine, come regalo d’addio, la Champions League, con la fascia di capitano.
    Piange come un bambino la notte del 22 maggio 1996 all’Olimpico di Roma.

    E come un bambino io sto piangendo ora.
    Grazie Gianluca. R.I.P.

    • Sicuramente come sempre accade, tra chi oggi lo omaggia c’è anche chi lo ha accusato, deriso e denigrato chiamandolo dopato o chi lo ha criticato quando diede del “terrorista”, anche se devo ammettere che il termine fu molto forte, al loro “idolo” Zeman. Non voglio sbagliare ma mi sembra di ricordare che lo definì così. Chiedo venia se ricordo male.

      • Germano le stesse accuse dirette anche a Mihailovic, non la stessa malattia ma identici sospetti. Sinisa non è mai stato in Juve. Si accusa chiunque per il gusto di farlo.

  3. DI MARIA L’ORA DEL ROSARIO

    Il Rosario Central fa tremare i tifosi juventini, vuole a tutti i costi er secco.
    Fin qui, per quello che non ha fatto vedere, i tifosi juventini non credo tremeranno, anzi.
    Se invece decidesse una volta per tutte di scendere in campo e a farci fare quel famoso salto…beh allora a me personalmente dispiacerebbe se andasse via ma non proprio da strapparmi i capelli.

    Amen!

  4. Rimini17

    Senza voler far polemica (o forse pure si, ma chissà perché non mi trovo in sintonia con quelli di Rimini)) ti rispondo di qua, anche perché per puro caso sono andato a rileggere qualcosa sulle pagelle e ho trovato la tua risposta.

    Se tu scrivi pali inter-ni come faccio ad essere d’accordo con te?
    Della partita giocata male ne abbiamo scritto tutti e di più (tu ripeterai questa cosa fino a far scoppiare i palloni) quindi già sono d’accordo su questa cosa e cioè che si è giocato male.

    Scrivi se ce l’ho con te…certo perché io sono sicuro di essere juventino, al contrario tuo che nel giorno che muore Vialli, una grande Icona della Juve, tu ti metti a scrivere di culo, fortuna, o partita rubata.

    Certo che non sei il solo, infatti ce ne sono altri a scrivermi contro…ma anche colpiti e affondati.

  5. ANDANDO A SPASSO SUL WEB

    Giornalai ex giornalisti e utenti dei vari blog(per fortuna in minoranza) ma uno in particolare cerca di portare nel suo letamaio la figura del povero Vialli.

    La vergogna fatta madre.

  6. I vermi come te non meritano nemmeno di vivere…imputridiscono pure i cadaveri.
    Ora vai a piangere da papà e fammi cancellare.

  7. Alessandro Magno

    Cercate di rispettare le regole del gruppo per cortesia. Che pazienza che ci vuole. Grazie

  8. La morte di Vialli mi ha scosso molto.
    Era un mio idolo di infanzia. Il tridente di Lippi l’ ho sempre portato nel mio cuore.
    Ma c’ è anche un motivo più personale. A luglio un tumore ha strappato alla vita una mia carissima amica di soli 48 anni dopo 2 anni di calvario e indescrivibili sofferenze. Durante l’ Europeo mi parlava di Vialli e ripeteva quello che il capitano diceva sulla sua malattia. Lei lo aveva preso ad esempio. E mi diceva sempre che c’è l’ avrebbero fatta insieme. Purtroppo la vita ha deciso diversamente. Purtroppo ho visto e vedo tante persone a me care combattere contro questo brutto male. E troppe volte ho dovuto salutare.
    Scusate se ho approfittato di questo spazio per un ricordo personale.
    Ciao Gianluca, prenditi cura della mia Alessia, che tanto ti stimava.

    • Siamo tutti così scossi che parlare d’altro non ci viene proprio voglia. Viali aveva la stima di tutti non è’ un lutto solo per gli Juventini.

    • Alessandro Magno

      condoglianze Melara purtroppo da quel male non tutti ne escono

  9. Primo tempo della Juve inguardabile come i tiri di Kean…Udinese molto meglio.

  10. IN ONORE DEI CAPITANI

    E chi se non un capitano ad onorare con il goal capitan Castano e capitan Vialli?

    Grande apertura di Paredes per Chiesa e palla allo smarcato Danilo che insacca.

    Tutti compreso me: ma come Milik gli risolve la partita con la Cremonese e non gioca.

    Entra Milik, entra Chiesa e pure Fagioli insieme a Soulè, insomma entrano per risolvere la partita ottenendo l’ottava vittoria e l’ottava partita senza subire goal…si, qualcuno dirà, ma è anche la quinta vinta per 1 a zero.
    Vero, dico io, ma sempre 15 punti hanno portato (un goal vale 3 punti come se fai 3-4-5 goal).

    Rabiot il migliore in campo. Per me.

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