No related posts.
Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce
Di Gregorio 6 – Partita abbastanza tranquilla. Il rigore Pulisic lo sbaglia da se. Malino …
scritto da Cinzia Fresia
Il ritorno di Allegri:
La Juventus super criticata in champions torna a Torino a fare …
Pagelle Villareal Juventus 2-2
Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce
Perin 6,5 Nel primo tempo è l’unico sufficiente insieme a Locatelli. Personalmente …
scritto a Cinzia Fresia
La Juventus riparte dopo l’1-1 casalingo contro l’Atalanta, ad affrontare la Champions League senza Thuram e …
Pagelle JUVENTUS ATALANTA 1-1
Pagelle di Ben Alessandro Magno Croce
DI GREGORIO 6 – Un tiro un gol sul quale non può …
Plugin creado por AcIDc00L: bundles |
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: posicionamiento web |
Mezza amichevole utile solo a rischiare di doversi tenere sul groppone pure Miretti (come se il bidone dell’immondizia non fosse già strapieno).
Pare si sia infortunato ed è a rischio la sua partenza.
Gioele
Le condizioni però erano diverse. Il PSG ha iniziato una settimana fa ad allenarsi (follia dovuta alle istituzioni del calcio che intasano i calendari).
Andrea
Se hai visto la partita avrai notato che per 80 minuti il Psg non ha praticamente giocato a calcio compressa nella sua metà campo dal ritmo e dalla fisicità del Tottenham che come il Chelsea in finale del mondiale per club ha creato diverse occasioni da gol. Il Psg è venuto fuori negli ultimi 10 minuti a dimostrazione che lo svantaggio di non è stata questione di preparazione ma di calo fisico e intensità di gioco degli inglesi, a differenza della finale di CL in cui si sono trovati di fronte la più scarsa come qualità di gioco e tenuta atletica fra le 8 arrivate ai quarti.
svantaggio di 2 gol
Converrai con me che con una settimana di allenamento il problema del ritmo esista.
Una volta dopo una settimana il pallone non lo vedevano neanche col binocolo tra loro a campo ridotto.
Puo’ essere che abbiano inciso i tempi di preparazione ma non si spiega il cambio ritmo e intensita’ negli ultimi 10 minuti quando avrebbero dovuto sentire maggiormente la fatica nelle gambe rispetto agli inglesi.
Non è tanto una questione di fondo ma di ritmo.
Negli ultimi minuti il Tottenham ha fatto la difesa modello Allegri ed in quel modo puoi prendere gol anche contro chi cammina perché te li porti dentro l’area.
Allegri e anche Inzaghi che in finale Champions con lo stesso modello ha preso 5 gol.
TIRA UNA BRUTTA ARIA ALLO STADIUM
La solita partitella di un tempo e poi la solita invasione in campo per una maglietta.
Hanno segnato i due che dovrebbero andar via, Douglas Luiz di testa e un assist per Vlahovic che in precedenza sbaglia un goal clamoroso.
Dusan viene fischiato ad ogni pallone che sfiora e questo sta a dimostrare se mai dovesse restare l’aria che tira allo Stadium contro di lui.
La prossima partita è quella che conta ed è la prima per la Juve di un campionato molto incerto.
AFFAIRE DONNARUMMA
Leggo una retorica nauseante su Donnarumma fatto fuori da quel “cattivone” di Luis Enrique e da quei “ricconi” del Paris Saint Germain che non guardano in faccia nessuno: nulla di più falso.
📌 La verità l’ha raccontata (e suona come un autogoal), il suo procuratore Enzo Raiola: “a luglio negli Stati Uniti, prima della partita con l’Atletico Madrid, abbiamo comunicato al PSG che non volevamo rinnovare e ci saremo svincolati nel 2026, rimanendo un anno a Parigi” e da quel momento, Raiola, ha fatto capire che sarebbe scattata la contro-offensiva parigina.
📌 Finalmente un club che si ribella al potere senza limiti di agenti e calciatori. Se solo i top club europei si unissero in questa battaglia e firmassero un patto segreto, un gentlemen agreement, molti mercenari non avrebbero più vita facile. Ma non è così purtroppo che funziona, prevale sempre l’egoismo e il fatto di fare i furbetti alle spalle di altri club.
📌 Donnarumma non è nuovo a queste scelte: si era svincolato a zero nel 2021 dal Milan che l’aveva cresciuto per il Dio denaro e nuove ambizioni (scelte legittime sotto il profilo professionale e sportivo, sotto altre un po’ meno), aveva un accordo con Paratici e la Juventus, ma il licenziamento dello stesso Paratici qualche settimana dopo fece saltare la doppia operazione, così il compianto Mino Raiola chiese a Leonardo se c’era una soluzione, un “favore”, visto che il PSG era già copertissimo con Keylor Navas, un’istituzione a Parigi.
📌 Donnarumma e Chala dovevano vestire il bianconero con Paratici, ma furono bocciati dal nuovo corso bianconero (Agnelli, Cherubini, Allegri e Arrivabene). C’era Szczesny sotto contratto a 13 milioni lordi a stagione e con zero mercato e c’erano precise scelte e una nuova filosofia: risparmiare per fare altri investimenti “lungimiranti” (tipo prendere Locatelli a 38 milioni, Kean a 36, Vlahovic a 80+10+10 … sick… oppure proseguire nella stagione successiva con i pacchi: Pogba spaccato e Di Maria demotivato e fuori ruolo).
📌 Tornando ai giorni nostri, archiviando una pagina devastante della nostra storia recente che stiamo però ancora pagando, quella del PSG è una mossa difensiva, il club parigino si ribella al sistema creato dalla Sentenza Bosman (che ha maciullato il calcio europeo) e si ribella ai procuratori.
📌 La speranza è che anche la Juventus di Comolli si allinei con la politica della fermezza con Vlahovic.
📌 Donnarumma e Raiola stanno cercando sponda in Premier League (City) ma il PSG pare non cedere di un centimetro, così Gigio potrebbe anche farsi una bella stagione in tribuna, nell’anno del Mondiale, sempre che l’Italia si qualifichi (non è così scontato).
La ricca proprietà dei parigini non scherza per queste cose ed ha innescato una guerra con gli agenti.
📌 Ma fa ridere la retorica di certi nostri media sul Donnarumma scaricato, Gattuso arrabbiato e Gravina deluso. Siamo al circo Togni con tutto il rispetto? Chiedete a Gigio perché ha deciso di rompere con il PSG l’anno prima dei Mondiali.
📌 Neanche un sano di mente, sotto il profilo tecnico, farebbe uno scambio Donnarumma-Chevalier, ma perché devono raccontarci balle del genere? Non diciamo eresie.
📌 Le parole di Luis Enrique sono state travisate: in una situazione nella quale Donnarumma non voleva rinnovare, l’allenatore ha pensato al progetto futuro e ha fatto bene. Inoltre, è una versione che al club fa comodo per tutelarsi a livello legale (le scelte tecniche sono insindacabili, quelle punitive invece no e violano gli accordi sindacali e i regolamenti).
📌 Anche il goal preso ieri dall’ex portiere del Lille è imbarazzante per quei livelli. Ma il PSG si è trovato spalle al muro, certo Chevalier è un discreto portiere, non è un brocco, è bravo con i piedi e può far bene, ma non sarà mai Donnarumma (anche per struttura).
📌 Non che i parigini possano fare la morale a nessuno visto anche a loro hanno sfruttato la sentenza in tutti i modi possibili, idem per la Juventus: l’ultimo colpo è quello di David ma ricordo anche Marotta quando bloccò Llorente con un anno d’anticipo convincendolo a non rinnovare con il Bilbao.
📌 Più consono sotto il profilo etico invece il colpo Pirlo: in quel caso l’autogoal se lo fece il Milan (ricordate Van Bommel?) e fu un autogoal storico che interruppe il loro ciclo vincente e diede il via al nostro.
(Juventino 100×100)
LE CHIACCHIERE CONTANO ZERO
https://www.facebook.com/share/v/1CYpdzXTte/
Questa è la realtà.
https://www.tuttojuve.com/il-punto/lookman-allegri-manovra-stipendi-plusvalenze-scommesse-e-sentenze-ecco-le-prove-della-disparita-di-trattamento-e-i-media-744631
GIÀ È STATO SVEZZATO
https://www.facebook.com/share/v/1NBaf3bpoo/
IL GARANTE
In aiuto a Lookman scende in campo la federcalcio africana in modo di mandare il giocatore alla seconda squadra di Como.
Ovviamente il trasferimento deve risultare “corretto” a tutti gli effetti verso una squadra indebitata fino in cima alla punta dei capelli di Peppino carica di pagherò, soldi “finti” e quant’altro.
Trump e Putin discuteranno la vicenda Lookman insieme al programma Ukraina.
Tutti gli uomini del presidente (degli onesti)
“Un altro contatto in prossimità di una partita viene registrato alle 10.25 del 2 febbraio 2005, giornata nella quale si gioca un turno infrasettimanale (inter-Atalanta 1-0).
Facchetti chiama Bergamo e si lamenta della designazione di Racalbuto: “Adesso viene Racalbuto col quale, col quale…”; Bergamo tranquillizza il suo interlocutore ammettendo di essere già intervenuto con la terna: “No, ma digli al mister di star tranquillo, perché lui ha un carattere che se potessi me lo toglierei di torno ma se lo lasciano tranquillo vedrai che fa la sua partita, credimi. Io ci ho già parlato, ho parlato con gli assistenti, e ora nel pomeriggio ci siamo dati di nuovo un appuntamento telefonico per tenerlo tranquillo”. Facchetti precisa al suo interlocutore che “Con Racalbuto ho litigato io, con Racalbuto”, Bergamo ribadisce di aver parlato con l’arbitro e che lo farà nuovamente: “Ci ho già parlato e ci riparlo nel pomeriggio, stai tranquillo, lo so, mi ricordo tutto, so dei precedenti quando sei andato nello spogliatoio, eccetera. Vedrai che lo trovi rasserenato”.
Lo scontro tra Facchetti e Racalbuto, visita nello spogliatoio durante l’intervallo di Chievo-inter del 2003…
Tra il primo e il secondo tempo, poi, il vicepresidente Giacinto Facchetti è sceso negli spogliatori per protestare con l’arbitro e soprattutto con il guardalinee Claudio Puglisi… Questo, in sostanza, ha detto Facchetti al guardalinee, salutandolo così: “Mi devi spiegare che cura hai fatto per passare dalle sviste di due mesi fa a quell’occhio che hai dimostrato questa sera”.
[…] poi, uscendo dallo spogliatoio, pronunciava in tono polemico le parole: “adesso capisco tutto, ci penso io” così realizzando, complessivamente, una condotta di oggettivo disturbo nei confronti degli ufficiali di gara, prima della conclusione della medesima”.
Pressioni durante le partite.
Che il presidente dell’inter non fosse nuovo a far visita agli arbitri durante l’intervallo, evento che poteva procurare un condizionamento della prestazione arbitrale nel secondo tempo, trova riscontro anche nel passato, come emerge da alcuni report giornalistici, tra i quali estrapoliamo, dall’articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 29 settembre 2003 a firma Paolo Casarin sulla partita Udinese-inter:
“Che la partita fosse diventata speciale viene confermato dalla visita collegiale, nel corso dell’ intervallo, dei dirigenti delle due squadre con il responsabile dell’Ufficio Indagini nello spogliatoio degli ufficiali di gara. Viene riferito che il colloquio doveva permettere al vice-presidente dell’inter Giacinto Facchetti di manifestare una sorta di protesta ufficiale nei confronti dell’arbitro. Scelta come minimo inopportuna.”
Altro riscontro delle visite nell’intervallo lo voleva fornire l’ex assistente Coppola nella sua deposizione spontanea del 20 maggio 2006, quando voleva riferire che durante la partita inter-Venezia del 2001: “Sulla stessa partita, per esempio, nell’intervallo io ho avuto la visita del presidente Facchetti negli spogliatoi, sempre sullo stesso argomento. Cosa che si parla di altre persone ma non si parla di…”.”
Violazione dell’art. 1 causa rapporto dirigente-arbitro che dicevano essere vietato, e violazione dell’art. 6 comma 7 (obbligo di denuncia) del Codice di Giustizia Sportiva. Ma agli inquirenti “l’inter non interessa”.