Il punto sulla tournée americana.

FBL-JUVENTUS-INTER MILAN-FRIENDLY

 

Articolo di Alessandro Magno

 

 

 

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Lungi da me preoccuparmi per le prestazioni poco convincenti in un torneo estivo, tuttavia qualcosa al di là delle battute di Conte sugli obiettivi stagionali c’è da dire. Intanto che la Juventus in quanto Juve gioca comunque sempre per vincere, anche nelle amichevoli…. e non è onorevole arrivare ultimi neppure nei tornei di briscola, altrimenti nel colletto della maglia, invece della frase celebre di Boniperti: ”Vincere non è importante è l’unica cosa che conta”, ci mettevo la scritta: ”L’importante è partecipare”. Poi che se si va a fare un torneo in cui partecipano Real Madrid, Chelsea, Milan, Valencia e altre di questo genere, va da sé che ci si va seriamente e per fare bella figura, altrimenti meglio fare i tornei col Pizzighettone… Ma la cosa che mi convince meno è questa: ”E’ valsa la pena andare a fare questa tournée americana, rimandando la data della Supercoppa Italiana in funzione di questa e dando modo ai nostri avversari di riuscire a programmarsi la suddetta supercoppa in casa propria?”… E tutto questo ripeto…per questa benedetta e inutilissima tournée americana?”.

 

 

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Inter Juventus 1-1 (d.c.r 8-9). Sintesi.

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L’estate calda americana della Juve

Scritto da Cinzia Fresia

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Non ho avuto l’onore di assistere ad una partita di questo torneo d’oltreoceano dei nostri, avendo solo i canali sky, se non le sintesi ed i commenti su pc, giornali e altri mezzi di informazione. Valutando l’attuale, le cose ci stanno andando maluccio, non penso che l’Everton e il Galaxy siano quei “squadroni” che possono fermare le nostre che  non sono un gran che rispetto le spagnole o le tedesche di questi ultimi anni, ma sono sempre di gradini superiori alle colleghe a stelle a strisce.

E invece no. Pare che le statunitensi si siano ben distinte e affondato i nostri giocatori  piuttosto affaticati e se mi consentite confusi, e il campionato non è ancora cominciato.  Eppure, non è cambiato un gran che .. l’arrivo di Tevez e Llorrente avrebbero dovuto fare la differenza circa il nostro attacco, spesso claudicante in questo campionato e totalmente insufficiente in champions, pare invece che i due non brillino e facciano una gran fatica a muoversi, soprattutto Llorente la cui lentezza è piuttosto evidente.

Preparazione atletica eccessiva? Tattica di Antonio Conte per non svelare le sue carte? oppure?

Potrebbe essere tutto e il contrario di tutto, d’altronde Conte è molto abile a “nascondersi” per togliersi per un po’ i “nemici” di dosso, d’altronde a me  come penso anche a voi, sarà passata l’idea che questo torneo-vacanza in America sia più per loro che per noi. E’ come se l’Europa stia facendo divertire l’America  che nel  foot ball è inesistente , e sappiamo quanti tifosi italo americani siano entusiasti dei nostri giocatori, e come al Galaxy non sembri vero di aver battuto la Juve, cosa da festeggiare per una settimana intera.

Tutte queste vicende “estive” rafforzano la mia opinione che in estate non succede mai nulla di serio, a parte qualche episodio di calcio mercato, le cose sono state già decise prima, il bla-bla-bla alimenta la carta stampata e la fa vendere. D’altronde calcio e mezzi di informazione è un matrimonio che nel bene o nel male deve funzionare 12 mesi all’anno. In realtà il bello deve arrivare e puntualmente il 25 di agosto ci sarà la prima campionato, e per noi non sarà un inizio facile, incontreremo la terribile Sampdoria, e più che sperare che Tevez e Llorente vengano fulminati sulla via di Damasco, non possiamo fare altro.

Nel frattempo però, l’Ogbonna sembra andare meglio di tutti. Più semplice per lui, in quanto già coinvolto nel campionato italiano, ha solo cambiato maglia e destinazione di allenamento (stipendio) per il resto tutto uguale, compagni di lavoro che conosce .. D’altronde Conte lo ha sempre rincorso per anni, eccolo qua. Come tutti gli ex granata passati alla Juve è stato accusato di tradimento, lo supererà se non lo ha già fatto, i tifosi della Juve gli vogliono già molto bene e non rimpiangerà sicuramente l’altra parte della città. In fondo, tutti abbiamo il diritto di migliorare la nostra posizione anche economica se ne abbiamo le possibilità.

In attesa che il campionato cominci, a Conte dovranno venire delle idee, perchè se è vero che la Juventus parta da favorita (spero non perchè ha vinto la scorsa stagione) quel simpaticone del Napoli e altrettanto il Milan si sono attrezzati, con l’Inter e la Roma che non staranno a guardare.

Buon caldo agosto a tutti!

 

 

Juventus vs L.A. Galaxy 1-3. Sintesi.

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Il commento di Juventus – Everton 6-7 dcr

Juventus – Everton 6-7 (d.c.r) Sintesi.

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Nel segno della fatica, del sudore e del mercato/2.

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di Davide Peschechera

Seconda parte, con particolare attenzione alle novità tattiche provate dal mister in queste prime uscite amichevoli e con particolare attenzione, questa volta, al mercato in uscita, dopo essermi soffermato ed interessato, nella prima parte, delle novità nella preparazione fisica, dell’affiatamento dello staff di Conte e del mercato in entrata.

Nelle prime uscite, si è vista una Juve appesantita dai carichi di lavoro. In evidenza Mattiello, Motta e Vucinic nella prima uscita stagionale contro il Saint Vincent, con quest’ultimo entrato in campo con mille motivazioni e col piccante effetto che l’arrivo dei nuovi bomber ha avuto su di lui, brillante e volitivo come chi vuole ricordare (e ricordarsi) di essere un campione pure lui, senza mollare il dischetto del rigore nel 4-3-3 che lo ha visto affiancato da Matri e Quagliarella. Ogbonna(parso disinvolto, maturo e adeguato al ruolo di regista difensivo designato alterego di Leonardo Bonucci), Isla, Fausto Rossi e Buchel, invece, in evidenza in un deludente trofeo Tim che ha visto anche Lichtsteiner e Vidal affaticati, Asamoah schierato sino ad ora da interno di centrocampo e apparso meno “furioso” del solito. Rispetto alle ultime due stagioni il programma di Conte non è cambiato e quindi nessun allarmismo. In queste uscite il mister sta insistendo sulla coppia Tevez – Llorente e allenando la loro cattiveria e la loro intesa. Devono essere una cosa sola. I gol sono importanti, ma Conte dagli altri attaccanti si aspetta sponde, aperture di spazi e dialogo con i centrocampisti. Certi movimenti che a Tevez vengono più naturali perché abituato a muoversi intorno all’area, a Llorente centravanti risultano più difficili. Pur senza tralasciare la partecipazione alla manovra, a Fernando viene chiesto di stare a contatto con il difensore, quasi una marcatura al contrario che faccia emergere la fisicità dello juventino quando arriva la palla da scaricare sulla mezzala. Un’altra cosa che Llorente deve evitare è la prevedibilità: un giocatore così alto non può avere gli stessi guizzi di un compagno agile, però è fondamentale che si muova in continuazione e faccia molte finte. In certi momenti dell’allenamento Conte si mette alle spalle di Fernando e lo sposta fisicamente a destra e a sinistra. Una scena anche divertente vista la differente stazza tra i due. Poi il tecnico mostra allo spagnolo come andare incontro e come scegliere la soluzione di passaggio ideale. A Tevez l’allenatore chiede di usare il talento e la facilità nella lettura delle situazioni di gioco per assecondare gli inserimenti delle mezzali e per muoversi intorno a Llorente. Una combinazione importante sarà quella che dovrà portare Tevez alla conclusione dal limite, una specialità della casa. Conte pretende da Carlitos grande reattività nelle gambe: il baricentro basso e la forza esplosiva sono caratteristiche che il tecnico vuole esaltare. Anche l’Apache è chiamato a finte e contro finte. Nei piani di Conte, è Tevez, in fase di non possesso a rimanere in attacco in appoggio al compagno di reparto che si abbassa per recuperare il pallone. In fase di possesso, è il giocatore più tecnico tra i due di reparto ad abbassarsi per venire a ricevere palla o direttamente dal centrale difensivo che verticalizza, o dal regista o dall’esterno. Insomma, Tevez e Llorente sono ancora abbastanza lontani dal completare l’integrazione nell’ingranaggio. Dettami e indicazioni di Conte, geloso da buon stratega delle sue metodologie di lavoro e strategie. Con rigore, autorità e autorevolezza sa che a volte abbassare la voce serve almeno quanto alzarla, se non di più, se si intende calamitare le menti a sé. Poi torna l’insegnante paziente e soddisfatto che dispensa complimenti. Perfetto a livello didattico, perfezionista e professionista, prende letteralmente per mano i suoi nel dimostrare i movimenti da fare, li piazza e li sposta di peso, si concede persino qualche scatto per far vedere che tipo di movimenti fare. Conte telecomanda la manovra, indica il tocco di palla, il movimento da eseguire, il passaggio da fare. Per non essere mai banali e sempre innovativi. Bisogna crescere sempre a livello tattico, mai fermarsi ed inserire sempre novità. In questo senso vedremo nelle prossime settimane e soprattutto in Supercoppa cosa significa in realtà 334.

Nel progetto tattico di Conte, però, potrebbero non rientrare alcuni calciatori. Lo stesso Marotta, con particolare attenzione al reparto d’attacco, ha annunciato che una delle 6 punte attualmente presenti in rosa partirà. Ma chi? Gli investimenti della prima parte di mercato tra acquisti (Llorente, Tevez, Ogbonna e Zaza) e riscatti ( Asamoah e Peluso ) hanno fatto uscire dalle casse bianconere 37,3 milioni di euro (al netto dei bonus a rendimento). Un importo simile nelle prossime settimane dovrà rientrare attraverso gli addii. se non un pareggio tra entrate e uscite, a fine mercato si dovrà registrare al massimo una perdita non superiore ai 5 milioni. I principali esuberi da piazzare sono Ziegler(Turchia o Germania), Motta(Italia o Zenit), De Ceglie(Sampdoria, Bologna, Stoke City in prestito per l’alto valore dello stipendio, 1,5mln. percepiti), Quagliarella(West Ham e Norwich le ultime ipotesi anche se il giocatore vorrebbe rimanere in Italia) o Matri(Bigon ha chiamato Marotta che ha fissato il prezzo di 20mln. trattabili), posto che Isla dovrebbero rimanere e Felipe Melo è stato ceduto. Partiamo proprio dal brasiliano che, nonostante il rapporto d’amore-odio instaurato con la tifoseria, prima del definitivo addio ha voluto salutare i tifosi e tutto l’ambiente della Juventus attraverso una lettera pubblicata sul proprio profilo Facebook. Ufficiale al Galatasaray per 3,75mln. Minusvalenza di 3mln. (circa), azzerata dalla plusvalenza su Giaccherini. In 4 anni, la Juventus ha pagato 12mln. in stipendio a Felipe Melo, tutti nelle 2 stagioni trascorse da titolare (78 gare). A conti fatti, quindi, Felipe Melo ci è costato come Martinez (saldo costo reale-ricavo da cessione di 12 mln.) e meno di Iaquinta, paragonandolo ad altri due pesi gravosi di mercato. Ricapitolando la vicenda Felipe Melo, al Galatasaray il primo anno abbiamo chiesto 13mln. di riscatto dopo un prestito oneroso di 1,5mln. e pagato 3,731mln. il costo per l’esercizio 2011/2012. A giugno 2012 la Juve allunga di un anno il contratto del giocatore, portando la scadenza a giugno 2015 per abbattere il costo del’ammortamento annuo, spalmandolo su un ulteriore anno di contratto. Si passa quindi da 5,2mln. a 3,5mln. Col nuovo prestito oneroso accordato al Galatasaray per 1,75mln. il costo vivo che la Juventus subisce per il secondo anno consecutivo per un calciatore che non utilizza è di 1,735mln. In due anni, dunque, sostiene un costo di 5.466mln. Quest’anno, il Galatasaray pur ritenendo congruo il prezzo di riscatto che era stato fissato a 6,5mln., lo acquista a titolo definitivo e la Juve ci rimette circa 5mln. negli ultimi due anni nei quali non ha comunque usufruito delle prestazioni del mediano brasiliano, limitando al massimo i danni.

Ora passiamo alla dolorosa cessione di Giaccherini, non strettamente necessaria e indispensabile seppur ragionevole. L’esterno tuttofare arrivò a Torino in comproprietà nell’estate del 2011 pagato 3mln. con un contratto quadriennale con scadenza 2015. Fu riscattato nel giugno 2012 versando al Cesena altri 4.250.000 euro cash. In totale 7 milioni e 250 mila euro da spalmare su quattro bilanci. Significa che al 30 giugno scorso l’acquisto di Giaccherini era stato ammortizzato per 3,6 milioni di euro e altrettanti ne restavano da smaltire. Cedendolo a 8 milioni la plusvalenza è di poco meno di 4,4 milioni di euro che potranno diventare quasi 6,5 grazie ai bonus. A Giaccherini, per giocare titolare nell’anno che porta al campionato del mondo in Brasile, andrebbe secondo i rumours un ingaggio di circa 2mln. a stagione per 4 anni, circa il doppio di quello che percepiva alla Juventus. Un’operazione che ha convinto entrambe le parti.

Poi Zaza e Gabbiadini, due classe ’91, due acquisti di cui parlo qui per il semplice fatto che non faranno parte della rosa della prossima stagione. La cessione per 11 di Gabbiadini alla Sampdoria ha determinato di fatto una plusvalenza istantanea di di 1,375mln. La compartecipazione di Zaza al Sassuolo, invece, per 2,5mln., un’ altra istantanea plusvalenza pari a 1,5 mln. L’esborso quindi complessivo di 6,5ml. assicura alla Juventus il controllo su due giovani attaccanti di prospettiva, Gabbiadini e Zaza, di proprietà attualmente di Sampdoria e Sassuolo, garantendosi al contempo 2,875mln. di plusvalenze nel bilancio di quest’anno. I lati negativi di queste operazioni sono il fatto che con la Sampdoria, rispetto all’Atalanta, sarà più difficile trattare il riscatto di un giocatore, Gabbiadini, che resta anche un’incognita ipervalutata, anche se il fatto di cederlo in comproprietà, a differenza di un prestito secco, significa che la Sampdoria, avendo pagato per assicurarsi le sue prestazioni sportive, sarà sicuramente più propensa a farlo giocare e crescere, facendone aumentare il valore, per poi eventualmente ricavarci una plusvalenza rivendendone la sua metà(ad esempio Giovinco al Parma, preso per 4ml. e rivenduto alla Juve a 11). Zaza, invece, tra un anno non sarà più un giocatore in scadenza e sarà quindi sottovalutato rispetto al suo reale valore di mercato, poiché il guadagno sulla prima rata sarà molto basso nel rapporto costi/benefici. Discorsi tecnici di mercato comunque complessi per due giocatori che non dovrebbero mai rientrare nel progetto tecnico tattico di Conte.

Da segnalare anche l’addio di Iaquinta, finalmente svincolatosi dall’oneroso e annoso contratto che lo legava alla Juventus e la cessione di Immobile in comproprietà per 2,5mln., affare concluso separatamente a quello che ha portato Ogbonna alla Juve, attraverso il meccanismo di partecipazione ex art. 102 bis N.O.I.F. che consta di due contratti: cessione e accordo di partecipazione. Il primo contratto trattasi di una cessione a titolo definitivo di un calciatore, che comporta la cessione del diritto alle prestazioni sportive e, nella maggior parte dei casi, genera una plusvalenza(la Juve ha ceduto Immobile per 5,5mln. pagabili in 3 anni). Il secondo contratto consiste in un accordo di partecipazione con cui la società che ha ceduto il diritto alle prestazioni sportive mantiene il 50% dei diritti economici sul cartellino del calciatore(per un importo di 2,75mln. pagabili sempre in 3 anni).

E Isla? Juve ed Inter ci hanno messo due mesi a trovare l’accordo senza sapere che poi l’Udinese avrebbe preteso garanzie per l’obbligo di riscatto? Conte voleva ovviamente subito un sostituto di Isla, ma la sua cessione era soprattutto una questione monetaria (ed una richiesta del giocatore), non una richiesta di Conte. Il problema è che l’Inter non se l’è sentita di pagare il prestito di Isla alla Juve(visto ch il regolamento della FIGC sui trasferimenti prevede che Udinese e Juve, comproprietarie del cartellino del cileno che hanno rinnovato la compartecipazione sul calciatore, possono lasciarlo partire solo in prestito) e poi anche la metà all’Udinese, pagando interamente un giocatore che non sarebbe stato del tutto suo. L’Inter non ha voluto pagare Isla sia a noi che all’Udinese, ecco. Colpa dell’Inter, non di Conte come dicono i giornali. Conte pur non avendo mai bloccato la sua cessione, l’ha sempre considerato un giocatore facente parte del progetto a tutti gli effetti. Sulle fasce, restano comunque caldi i nomi di Zuniga e Kolarov, con la pista Biabiany che pare non sia mai stata praticata. Ma dà più garanzie Kolarov o Zuniga? Entrambi quasi ventottenni, entrambi abituati a giocare sulla fascia sinistra, entrambi più centrocampisti che difensori, entrambi valutati dalle società di appartenenza una decina di milioni di euro. Differenze, l’uno è destro(Zuniga), l’altro è sinistro(Kolarov, come Asamoah). L’uno è extracomunitario che milita già nel campionato italiano(Zuniga), l’altro no(Kolarov).

Infine c’è l’offerta giunta dallo Zenit per Sorensen, in comproprietà a favore del Bologna che non ha soldi per riscattarlo e vuole il rinnovo della comproprietà, bloccando di fatto la sua cessione per 10mln., una cifra alla quale non si può rinunciare. E se la Juve comprasse tutto il cartellino per rivenderlo e guadagnarci una plusvalenza? Può farlo, ma dipende a quanto lo vendono.

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Prime sensazioni sui nuovi acquisti Ogbonna, Tevez e Llorente.

L’Oriente come lo chiama Conte, forse perché data l’avvenenza gli ricorda Romeo e Giulietta.  Oppure Alce nel Paese delle meraviglie come lo chiamo io, dato il suo atteggiamento stupefatto e un po’ naif. Boh. Non vorrei che con la scusa della timidezza fosse sotto sotto un gran buzzicone. Al momento i primi tre vaffa della stagione sono tutti suoi, uno per ogni goal già fatto che s’è divorato.

Ogbonna ha classe. Forse un po’ compiaciuto nei movimenti. Sembra che invece di correre si faccia un massaggio profumato a cosce e piedi. Comunque va bene così, la classe in panchina si perde subito.

Tevez è una stronza.

La juve resisterà fino alla fine del mercato a non cedere Vidal al Real Madrid?

A me sta bene che diano Vidal. A un patto. Che ridiano vent’anni e due scarpette da gioco ed un contratto a Pavel Nedved. Se non lo si può riportare tra noi, allora qualsiasi cosa riguardi Vidal altrove non è mai esistita. Neanche dovesse esistere. A costo di negare l’evidenza.

Questo sarebbe il mio approccio romantico. Il mio approccio da 43enne sarebbe invece: allo stadio non sono mai andato e continuo a non andarci.

Considerazioni sulla Supercoppa che si giocherà a Roma.

Uno scivolone della società stritolata in un gioco di politica, affari, false regole e veri amici più grande e più stronzo di lei. Forza Juve.

E buona attesa del mio ritorno.

 

Niente paura siamo ancora noi la squadra da battere.

Juventus-Logo

 

Articolo scritto da Alessandro Magno

 

Non è mia abitudine occuparmi delle faccende degli altri tuttavia c’è un importante novità sul fronte del calcio mercato italiano e quindi ritengo giusto fare un approfondimento. La novità è che dopo un periodo carratterizzato da un esodo abbastanza marcato di campioni verso l’estero, quest’anno c’è una significativa inversione di tendenza. Va detto a onore del vero che Higuain, Gomez e Tevez ( così come Balotelli l’anno scorso) non erano delle primissime scelte nei loro club di provenienza, e nemmeno Llorente e una primissima scelta nella sua nazionale. Tuttavia rispetto al passato questi sono da considerare comunque dei campioni importanti. Fatta questa piccola premessa e detto che dall’arrivo di questi giocatori il campionato italiano ne va sicuramente a guadagnare, andrei ad analizzare la situazione squadra per squadra.

Roma, Lazio e Inter direi che dal mercato che hanno fatto (ovviamente fino ad oggi) sono grosso modo da considerare delle outsider e nulla più, difficile pensare a qualcosa piu’ di questo. A Milano sponda nerazzurra, addirittura è arrivato un  nuovo tecnico, che gioca con un modulo diverso dal passato e non sarà facile ottenere subito qualcosa di significativo. Anche il Milan non sembra fare particolarmente paura. Anche dovesse arrivare Honda ed è tuttaltro che certo, non mi pare la squadra si sia particolarmente rafforzata.

A detta di tutti gli adetti ai lavori, la Fiorentina e il Napoli dovrebbero essere le maggiori antagoniste della Juventus per la lotta finale. Io devo dire pur apprezzando sia Gomez che Higuain , giocatori che non mi sarebbe dispiaciuto avessimo comprato noi in passato, mi sento abbastanza tranquillo. Intanto la Juve con Ogbonna, Llorente  e Tevez , mi pare di poter dire, che anche ”numericamente” ha fatto di più degli avversari, ma poi soprattutto noi andiamo a inserire questi nuovi, su un impianto parecchio collaudato. La Fiorentina indubbiamente con Montella questo impianto ce l’ha, ma resisterà alle pressioni che l’anno scorso sicuramente non aveva, e riuscirà a gestire facilmente le aspettative della piazza? E a Napoli? A Napoli arriva un mister nuovo con idee e modulo diverse dal mister precedente. Giocatori come Cannavaro, Maggio o Zuniga (qualora dovesse restare), che erano molto coesi e calati nel modulo con la difesa a 3 di Mazzarri, sapranno riadattarsi con profitto alla difesa a quattro? Io su alcuni nutro dei seri dubbi.

Ecco perchè , non posso dirvi con assoluta certezza che rivinceremo lo scudetto, ma vi posso dire che mi sento abbastanza tranquillo. Ovviamenteal 25 di Luglio.

 

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Trofeo Tim 2013 – Reggio Emilia – Stadio Maipei: Juventus Milan e Sassuolo : Il ballo della debuttante

 

Scritto da Cinzia Fresiatim 2013

 

Il 23 luglio 2013 allo Stadio Maipei di Reggio Emilia, si sono affrontate nel consueto torneo estivo Trofeo Tim, la Juventus, il Milan e il debuttante in A: Sassuolo. Un torneo precampionato utile per effettuare i primi test valutativi delle squadre, i neo arrivi, gli anziani, le tattiche e così via. La Juventus priva dei nazionali, e reduce da una preparazione con ritmi serrati alla Conte, è apparsa un briciolo appannata e lenta e poco costruttiva. Ma era prevedibile .. anche il Milan non si è proposto al meglio.

L’atmosfera era “ridanciana”, Marotta e Galliani insieme con il medesimo  vestito (frequenteranno lo stesso sarto?) a scherzare ed esibire una pseudo – sorta di riconciliazione, atteggiamenti che mi fanno impressione vi dirò, non perchè bisogna serbare rancore a vita,  per carità .. ma con tutto quello che c’è stato condanna di Conte compresa, darsi delle pacche sulla spalla come all’osteria mi è  sembrato  eccessivo, ma è così. E’ stata una noia tremenda  questo intermezzo di luglio, la vittoria al Sassuolo, mi è parsa un po’ decisa a tavolino e per tanti motivi, il terremoto e un riconoscmento a  questa squadrina debuttante in serie A. Ma va bene anche così, per quanto ci riguarda, a Conte del Trofeo Tim ben poco gli importa, gli interessava di più  che i “deb” Tevez e Llorente dessero delle risposte. Per quanto abbia potuto valutarli  in una “non partita”, Tevez mi è sembrato più veloce e già assimilato alla squadra, Llorente non ancora.  Continua vittima di Mexes, il suo metro e 95 cm non ha intimidito nessuno ed è pure finito (poveretto) all’ospedale, per una ferita al naso per fortuna  di poco conto. Gli altri attaccanti,  non pervenuti, speriamo che il problema “attacco” non cronicizzi e sia stato solo un fatto di circostanza. In effetti la parola d’ordine stasera, non era “vincere” ma passeggiamo e poi vediamo, idem per il Milan.

Comunque, va bene anche così, un po’ di calcio di luglio fa anche piacere per rompere la monotonia degli sproloqui sul calcio mercato, abbiamo visto diversi debuttanti, alcuni giocatori prelevati dalla primavera, il nostro terzo portiere Rubinho, che ha anche parato alcuni rigori. Insomma si sono divertiti, dico si sono perchè non penso che il pubblico bianconero sia rimasto entusiasta e debutto di Llorente e Tevez il resto è stato normale amministrazione.

Bene, tiriamo una riga, vedremo cosa succederà più avanti, come  Conte ha interpretato  questo test e su che cosa bisogna migliorare. Direi che stasera non faccia testo, per tanti motivi, era evidente come le squadre più forti adottassero un basso profilo per far risaltare il simpatico Sassuolo a cui non sembra vero di essere in A.Era anche auspicabile evitare infortuni per ambo le fazioni, il momento è topico, il calciomercato anche, e se qualcuno deve partire evitiamo si faccia male.

Comunque come inizio non c’è male in attesa di tempi migliori.

 

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