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Magico Pogba ..

pogba e conteScritto da Cinzia Fresia

Prima di parlare della partita, vorrei solo fare una non importante, lo ammetto, considerazione, a me queste divise gialle e azzurre, non mi piacciono, paiono tutto meno che calciatori .. e con dei colori che non ci appartengono, sembra  la nazionale del Brasile .. Comunque maglietta a parte, ce l’abbiamo fatta. E’ stata una partita diversa dai due successi precedenti, il Genoa e il Catania non hanno potuto respirare per quanto li abbiamo bloccati in ogni direzione, il Parma, no, ha respirato anche troppo. La fazione di Donadoni ha reagito ai nostri attacchi più di una volta, e grazie ad una difesa attenta e ad Amauri che ha rispettato alla grande la tradizione di quello che non prende una mazza, siamo riusciti ad uscirne indenni. Coppia Tevez-Giovinco: no! no! no! Qualcuno ha scritto che Tevez ha giocato male, io non condivido, ha giocato come al solito, oggi senza nessun appoggio, ha passato diverse palle gol al collega Giovinco il quale niente da fare, e’ vero che abbiamo visto un Marchisio poco presente, un Padoin che ne ha combinate una più di “Bertoldo”, idem  Asamoha, ma che tutto sommato di riff e di raff siamo riusciti.

Dicono che si sia trattato dell’ingresso di Quagliarella ad aver modificato l’assetto della partita, per me non è proprio esatto, direi sia stato un colpo di fortuna che la traversa  sia stata intercettata da Pogba che a porta vuota se n’è aprofittato, (meno male) un gesto da fuori classe senza dubbio, probabilmente, Pirlo è riuscito a razionalizzare quello che fino al momento era un pasticciaccio farcito di errori. D’altronde Quagliarella ha sbagliato il tiro perchè è rimbalzato fuori, l’abilità è stata di Pogba per  aver trasformato un errore in un gran bel gol, grave errore della difesa parmense. Comunque l’uscita di Tevez, poteva essere stata conservativa, in vista della vicinissima partita contro il Real. Con Llorente non ci siamo proprio, e mi dispiace, pover’uomo che non riesca ingranare, l’hanno pure ammonito (poveretto) senza aver fatto niente di male, ma la cosa ai miei occhi più grave è che non riesca al momento ad essere quello che vorrebbe:determinante.

Comunque, le partite si vincono anche così .. abbiamo rischiato più di una volta il gol, ho visto però un Buffon molto sveglio ed un Barzagli che ce l’ha messa davvero tutta, non ancora Ogbonna, che non soddisfa completamente non solo il pubblico anche il tecnico che non ha approvato i diversi errori durante i due tempi.

Finalmente ho rivisto Conte nella sua autentica espressività: agitato e urlante, ha persino preso a pugni un mancorrente ..ora è veramente lui, e questa modalità anche se paradossale, convince, perchè i giocatori la sentono e si auto correggono per evitare il rimprovero. In tutti i 90 minuti ho sentito solo un nome: Arturo, riferito a Vidal, il quale non è stato eccellente come siamo abituati a vederlo, ha comunque tenuto duro insieme alla squadra evitando la possibilissima rimonta.

Perfetto, la testa, gli occhi e il cuore sono già a martedì, questa annata calcistica sembra una maratona, tra ..campionato, Champions, Nazionale ecc. ecc., non ci si può permettere di mollare, e tutto è concentrato sull’allenamento e le tattiche da utilizzare a seconda dell’avversario.

Attualmente ho visto una Juve più attenta, non completamente fuori dalla crisi inziale, ma decisamente più presente, anche l’allenatore stesso è più attivo e meno rassegnato. Questo ci rasserena almeno fino ad ora, sicuramente con il Real sarà durissima esattamente come la volta scorsa, però la Juventus non è sola, il tecnico c’è, e qualcosa si inventerà ..

Super Tevez show!

Serie A - Juventus sul velluto: secco poker al Catania Scritto da Cinzia Fresia

 

Quando si vince 4 a 0 non c’è niente da dire se non esultare ed essere contenti, non solo della squadra e dell’allenatore, ma di quell’ottimo acquisto che si sta rivelando Carlitos Tevez, a dire il vero, c’è da essere felici per il ritorno al gol di Andrea Pirlo, sarà stata la candidatura per il pallone d’oro o la pace raggiunta  con Conte, in centrocampista  ha effettuato una punizione delle sue ..e che gol! Idem per Vidal, che con il suo inizio pasticcione e stentato ha sbloccato la situazione con un gol che ha sorpreso il povero Andujar, scarso in entrambi i tempi.

Il primo quarto d’ora della partita non è stato un gran che, molta confusione, distrazioni ed errori, tant’è che Antonio Conte ha esordito strigliando la squadra ed  invitandoli ad un ritmo maggiore, dopo di che il primo gol, proprio Vidal era quello che stava facendo fatica ad entrare in partita, ma poi, da un assist di Tevez, l’errore del portiere del Catania ha concretizzato il primo gol, atto che ha poi cambiato il ritmo del match.

Gli Juventini si rendono conto che possono farcela, il Catania di stasera, nonostante l’unico ed insidioso Keko, è un bluff, non combinerà assolutamente nulla nè da una parte o dall’altra, e incasseranno il 4 a 0 senza discutere, nemmeno il secondo tempo servirà ai siciliani a riprendersi. La nota positiva di questo incontro è che la Juventus non ha preso gol ed ha finalmente ritrovato la compattezza in centro campo, grazie all’appoggio “psicologico” di Pirlo, non dimentichiamo che, l’allenatore in campo è lui, insieme a Conte hanno creato questa Juve, vedremo quindi con le forze attuali se riusciremo a raggiungere la Roma, quest’anno davvero inarrestabile. Tenendo conto che abbiamo un’altra seccatura, il  candidato  allo scudetto n.ro 3, il Napoli.

La partita di stasera conferma l’importanza di Tevez, giocatore davvero molto veloce, robusto e di grande talento tattico, fa e disfa come vuole, e ha grande intuizione per il gol, è un trascinatore e si sta facendo stimare dai suoi compagni, scrivevano di lui, come di uno con un pessimo carattere, ma Conte, (che in fatto di carattere è una bella battaglia) spererebbe di averne come Tevez se parliamo di carattere, e penso abbia ragione. Disponibile per la squadra, regala sorrisi a tutti .. e attualmente protesta molto poco, speriamo duri.A riguardo di Llorente, mi spiace, ma non riesce proprio a “carburare”, questo ragazzone  con gli occhi blu,  non va ancora,  vorrebbe, si impegna e molto, ma niente da fare, non gli entra, e d’altronde misurarsi tutte le volte con la bravura di Tevez, non può che essere scoraggiante.

Questo ritmo, dovremo tenerlo anche con le prime della classe, sarà dura rimontare la Roma, quest’anno sembra il suo di anno e non  molla nemmeno un punto, non è un grosso distacco, ma se continua a vincerle tutte, niente campionato. L’unica possibilità è mantenere questi risultati, sperando che Roma e Napoli sbaglino .. Inoltre c’è anche la Champions, anche  se sarà “grigissima” vale la pena tentare.

Comunque  bravi, bella partita, peccato non averli visti a Firenze, se penso ai 4 gol in dieci minuti, mi viene ancora rabbia, ma questo è il calcio nel bene e nel male va preso così com’è.Polemiche a parte, la JUventus sembra recuperare la verve che l’ha contraddistinta negli anni precedenti, ora è meglio non fare programmi e puntare a vincere tutte se si riesce, talvolta la sorpresa è dietro l’angolo, sarebbe bello festeggiare il terzo scudetto consecutivo, sognare non costa niente e serve essere realisti.

Juventus-Catania mercoledì 30 ottobre 2013 – ore 20.45 Juventus Stadium Torino

catania juveScritto da Cinzia Fresia

Ancora freschi dalla vittoria a Torino contro il Genoa, la Juventus con le valige pronte volerà a Catania per l’anticipo di domani alle 20.45, Antonio Conte insieme alla Juventus ha adottato il silenzio stampa, dopo lo sfogo e la querelle dello stesso tecnico nei confronti dei giornali, principali colpevoli di “tentata destabilizzazione dell’ambiente Juventino”. Pare che la coppia in attacco Tevez e Llorente sarà nuovamente in campo domani sera, il duo sta appassionando la tifoseria e per la strategia di Conte pare convincente.

Su Tevez non credo ci sia nulla da dire, mentre  lo spagnolo sebbene migliorato, non sembra ancora al 100 per cento, e le sue prestazioni non sono come ci si aspetterebbe da lui. Tuttavia, Llorente si impegna e tanto, questa “strana coppia” lavora molto per armonizzare con il resto della squadra, e speriamo domani si riesca a ripetere il successo di domenica scorsa. Sappiamo quanto possa essere insidioso il Catania soprattutto in casa, siamo consapevoli che c’è Legrottaglie che ci aspetta .. insomma la solita strada in salita per la Juventus di questi anni.

La Juventus non può permettersi di perdere altri punti, quindi dovrà vincere, una botta “di ottimismo” è arrivata domenica, con un modulo efficace e produttivo che ci auguriamo venga ripetuto anche domani. Sperando di assistere ad una bella ed appassionante partita che  dovrà essere  giocata fino all’ultimo minuto.

 

La Juve perde la partita ma ritrova l’orgoglio.

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Articolo di Alessandro Magno

 

Una bella e combattiva Juve maltrattata da un arbitro non all’altezza di una partita così. La Juve meritava assolutamente la vittoria, per qualità e quantità di gioco espresso. Probabilmente anche il pari stava stretto. L’arbitro e il guardalinee hanno condizionato pesantemente l’incontro non tanto per il rigore che c’è, anche se Buffon comunque ha anticipato Ramos e la palla era già sua, quanto per un espulsione assurda di g per una sceneggiata indegna di Ronaldo. Vergognoso. Uno che è fra i migliori del mondo certe scene se le dovrebbe risparmiare. La Juve è uscita fra gli applausi, loro son stati fischiati. In casa loro dal loro pubblico e questo la dice lunga più di ogni disamina.

Resta il rammarico per non aver messo sempre questo piglio. Copenaghen, Galatasaray e Fiorentina si potevano battere. Ora lo sappiamo e giochiamo sempre così. Ci toglieremo ancora delle soddisfazioni.

Ultima considerazione la voglio fare sul modulo, premesso che Conte un po’ di casino con le sostituzioni l’ha fatto tipo Asamoah per Pirlo che non ho ben capito, ho finalmente potuto apprezzare un benedetto cambio di modulo. La Juve ha giocato col 4-3-3 e lo ha fatto egregiamente. Conte a fine partita ha dichiarato che questa squadra sa interpretare bene 3 moduli, oltre al sopracitato e il classico 3-5-2 anche il 3-3-4 (parole di Conte). Bene, finalmente, lo prenderei bonariamente a bastonate perché è due anni che lo dico e ricordo molto bene Conte giurare e spergiurare che senza Pepe il 4-3-3 non si poteva fare. Meglio tardi che mai.

In definitiva la Juve perde la partita ma esce a testa alta, altissima, la strada per la qualificazione è quasi ormai compromessa del tutto ma abbiamo capito e dimostrato di essere ancora un ottima squadra. Una squadra che va al Bernabeu e se la gioca alla pari col Real, ed esce fra gli applausi. In un processo di crescita scusate se è poco.

Real Madrid – Juventus 2-1 Sintesi.

http://www.dailymotion.com/video/x16cguf

Chievo Verona – Juventus 25.09.13 Stadio Bentegodi – Verona

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Scritto da -Cinzia Fresia

Che strano impattare per due turni consecutivi con  Verona,  il Verona Hellas prima e il Chievo domani. La seconda squadra della città di Romeo e Giulietta rientra nella lista nera della Juventus, una delle brutte bestie, il cui capitano il sig Pellissier puntualmente ci castiga allo scadere del secondo tempo.  Tutto sommato la Juventus se ha memoria del passato può vincere, e se il ritrovato Buffon tiene gli occhi aperti, saprà tenere testa ad una squadra che entrata in serie A per scommessa, non ne è mai più uscita.  La nostra attenzione sarà per Tevez e la neo star Llorente, che stanno conquistando i cuori di tutti gli Juventini, l’affetto è tutto per loro.  Auguriamo ai nostri che oltre al bollito con la salsa pearà, mangino il pandoro dopo la partita, portandosi a casa 3 punti preziosi, utili per raggiungere la cima della classifica ancora dominata dai nemici Roma e Napoli, e auguriamoci che anche Pirlo, forse stanco, forse demotivato,  ritrovi “la strada maestra” riprendendo le redini della Juventus.

 

 

 

 

Oh oh, mi è sembrato di vedere un Bomber!

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Articolo di Alessandro Magno

 

Partiamo dalla fine. La fine del secondo tempo, minuto 48. Cross in mezzo palla per Llorente, colpo di testa e gol. Gol da 3 punti. Certo era il Verona e non il Barcellona, intanto sono tre punti pesanti. Al ”brocco” Llorente sono bastati 48 minuti per andare in gol. Di testa su cross, che sarà mai? Negli anni del calcio giocato palla a terra può essere una grande variabile. Ci sono Campioni come Bettega e Charles che erano maestri nel gioco aereo e che han fatto la storia di questo Club. Il ”Nano” Messi se non sbaglio s’è fatto un gol di testa in finale di Champions contro l’Arsenal. Ma chi l’ha detto che non si possono mettere dei cross in mezzo? Fra l’altro Llorente, lo stesso che non sa giocare a pallone e ha i piedi quadrati quello che ”se Conte l’ha bocciato è perchè un broccazzone”, gioca di sponda come e a volte meglio di Vucinic con la differenza che perde un quarto dei palloni che perde il Montenegrino. A proposito di Vucinic, bella sostituzione di mer.. Una prestazione veramente inutile e al limite dell’ irritante. Giusto il tempo di prendersi un giallo per proteste e magari rischiare pure di farsi espellere. L’imprescindibile Vucinic. Forse deve imparare qualcosa da Giovinco che mi pare ha smesso quell’aria da superuomo che aveva in passato e muto muto, mogio mogio osserva Superman-Tevaz giocare e forse impara anche qualcosa. E devo dire nelle ultime due uscite Giovinco mi è piaciuto, per spirito e prestazione.

S’è fatto un gran parlare in passato di giocatori ”ingombranti” di importanza della maglia, di gente che passa, di chi va e viene e di quanto sia importante che resti la Juve in primo piano, poi si danno i gradi di supertitolari inammovibili a giocatori che francamente non hanno fatto nulla di eccezionale per meritarli, o hanno fatto poco. Non sto a elencare le partite di Vucinic determinanti per la squadra ma io negli ultimi due anni, non ne ricordo più di 6-7 forse 10, massimo 15. Di Giovinco non arrivo a 5. Questi sono la strana coppia supercoccolata dal nostro Mister per tutto l’anno scorso. L’utilizzo eccessivo (direi l’abuso) di questa strana-coppia ha determinato l’addio di Giaccherini e probabilmente di Matri, quindi non trovo francamente giustificato che Conte poi se ne sia lamentato in sede di mercato. E’ vero a metà che glieli han venduti, è vero invece che entrambi hanno preferito andare a giocare, cosa che qui da noi facevano poco. Ora non ho nulla nè contro Giovinco e nè contro Vucinic che come persona mi è pure assai simpatico. Tuttavia credo che i gradi ce li si guadagna in campo con le prestazioni. Supertitolare è uno che ha una media alta non uno che gioca di tanto in tanto quando si ricorda. Riconosco anche al Mr la facoltà di sbagliare, di provare e di cercare di utilizzare al meglio quello che si ha, e negli anni scorsi non era il massimo il materiale a disposizione. Quest’anno però non è così, Llorente io so che è un ottimo giocatore, così come lo è Ogbonna (anche se ancora un poco acerbo), così come mi pare sia sotto gli occhi di tutti che lo è Tevez.

Allora dico questo: fermo restando che non si critica per il gusto di criticare ma sempre per fare il bene del gruppo, e la critica non va mai a far mancare il sostegno alla squadra, se diciamo che a Copenaghen tre punte potevano servire e Llorente forse era il caso che entrasse non è che siamo cretini, così come se diciamo che Pirlo è stanco (guarda un po’ Conte l’ha sostituito Domenica), non è che vogliamo fare gli allenatori, diciamo solo una cosa che è alquanto ovvia e palese. Così come se diciamo che c’è bisogno di più turn-over per arrivare sani alla fine è perché sappiamo che paga. E guarda caso ora Conte è due partite che fà il turn-over. Conte non si deve arrabbiare di questa critica e meno di lui certi tifosi.

Per quanto riguarda la partita del Verona voglio fare notare solo una cosa: una partita in cui fai 23 occasioni da gol e ne finalizzi una sola può capitare. Se subito quella successiva fai altre 23 occasioni da gol e ne finalizzi solo due allora c’è forse un problema che non può essere solo imputato alla sfortuna (che pure c’è stata vedi pali e traverse). Ora il problema sarà sicuramente risolvibile aggiustando un poco la mira e migliorando qualche schema sottoporta o facendo giocare qualche giocatore più fresco e più lucido. Nel frattempo che lo scriviamo però non ci stressate che non si può criticare il Mister. Io per primo a volte mi sbaglio e non conosco l’infallibilità in nessuna persona al mondo. Amo Conte e ho sostenuto la sua candidatura qui alla Juve addirittura dal tempo in cui prendemmo Ferrara, quando molti che ora si atteggiano a maestri del tifo dicevano Conte NO, perché non è più Juventino. Tuttavia io sono abituato a pensare col mio cervello  e a scrivere ciò che penso. Altrimenti se volevo un pastore da seguire facevo la pecora.

Gli articoli di Alessandro Magno escono su:
ilblgodialessandromagno.it ,  Juvamania.it ,  ladivinajuventus.it , ilbianconeronews.blogspot.it

Juventus – Hellas Verona 2-1 . Sintesi.

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Il debutto di Llorente.

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Scritto da Cinzia Fresia

Immagino quanti tifosi della Juventus siano  sbiancati quando Cacciatore del Verona e’ andato in gol per primo, dopo le  reiterate azioni Juventine, tutte fallite. Per pochi interminabili minuti abbiamo rivissuto l’aria danese dell’ansia del gol che non arriva. L’ansia e’ durata poco perche’ Tevez ha dimostrato ancora una volta che e’ molto al di sopra della media segnando un gol strepitoso. Il sogno del Verona si e’ frantumato in 4 minuti, l’attaccante argentino ha disputato un’eccellente partita e avrebbe potuto segnare di piu’. Ma la sorpresa e’ stata Llorente, determinante quasi allo scadere del secondo tempo, smarcato momentaneamente,  di testa,  segnerà il gol del vantaggio. Ma quante azioni da gol ha prodotto questa Juventus, peccato per  le finalizzazioni  ancora poche. Dopo una settimana di chiacchiere ed un numero imprecisato di “tuttosport” dedicati al mistero di Llorente, Conte ha rotto gli indugi schierandolo a fianco dell’insostituibile Tevez, il bel Fernando c’e’, e ha pure segnato permettendoci di vincere la partita e tappare la bocca per un po’ ai giornalisti. Attenzione pero’ che la Juventus non ha stravinto, ha vinto, ha difeso abbastanza correttamente, ha creato moltissimo ma concretizzando solo  una piccola parte del grande lavoro effettuato.

Ci sono stati alcuni errori anche in difesa, come l’essersi dimenticati di Cacciatore che approfittandone ha fatto sentire la sua presenza, e  i numerosi tiri addosso al portiere. A riguardo del centro campo, Vidal e Pogba sono stati attivi, un leggero miglioramento per Isla, mentre resta nell’ombra Andrea Pirlo, il quale sempre presente, pare tagliato fuori dal sistema di gioco della Juve attuale.  Ci siamo tolti un’altra seccatura e va bene così, ma  siamo sempre sotto di due punti dalla prima,  possiamo recuperare.

Il dispiacere di questa  domenica, e’  stato il massacro dell’arbitro Bergonzi, che proprio non riesce a digerirci, la prossima volta sarà  bene offrirgli un digestivo prima della partita,  non pare possibile  che  tutte le volte in cui  ci viene assegnato, si debba preparare  ” le bende e i cerotti”, sarebbe ora di finirla.

Arbitro a parte, la partita e stata piacevole e godibile, la Juventus ha reagito all’aggressione scaligera, producendo una vittoria, non schiacciante, ma ugualmente efficace per respirare “autonomamente” almeno qualche giorno.

Al posto dell’allenatore:

ho condiviso le scelte di Antonio Conte, anche se avrei lasciato Tevez  ancora per un po’, a questa Juve continua a mancare la finalizzazione, come se fosse in preda ad una continua emotivita’ che le impedisce di compiere quel salto che le darebbe un distacco tale da poter conquistare la tanto sospirata Champions League. Ma d’altronde l’allenatore e’ emotivo, ed il calcio non conosce pieta’ o comprensione. Bisogna segnare.

Ma Conte in cuor suo e’ convinto di riuscire a centrare gli obiettivi anche quest’anno, con quello che ha, nonostante le prese di posizione della dirigenza che non offre molto spazio ne’ di spesa quindi all’immaginazione.

Vedremo cosa succedera’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RITORNO AL PASSATO.

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di Davide Peschechera

Questa Juve è un giallo. No, non la maglia. Mentalità, atteggiamento, approccio timido, impaurito e provinciale. Sembriamo ubriachi da sabato. Probabilmente una partita preparata così, sulla falsariga di quella disputata con l’Inter, senza la voglia di portare troppa pressione, aspettando l’avversario. Nonostante la lezione danese della scorsa stagione. 1-1 col Nordsjaelland, 1-1 col Copenaghen. A distanza di un anno, non abbiamo ancora capito con che atteggiamento giocare in Champions? Se infatti la scorsa stagione si potevano accampare scuse legate all’inesperienza, alla desuetudine a giocare certe partite, questa volta scusanti non ce ne sono. Non può essere una scusante la stanchezza, visto che siamo appena ad inizio stagione. Avversari modesti ma convinti e vogliosi contro bianconeri molli, senza dinamismo e cattiveria. Si vede che la nostra Juve non è ancora matura, non ancora cresciuta, è rimasta quella dello scorso anno in Europa. Il divario tecnico sembrava enorme, ma in campo si è vista una squadra, la nostra, lenta, impacciata e perennemente sotto ritmo, a tratti addirittura assente di testa oltre che di gambe, incapace di organizzare un’azione degna di nota. “Abbiamo avuto una dozzina di occasioni, il loro portiere ha fatto miracoli“. Diciamola tutta: “A quello (il portiere, ndr.) abbiamo tirato sempre addosso. Il risultato è molto, ma molto peggiore di quello ottenuto lo scorso anno su questo stesso campo, perché è stato ottenuto all’esordio contro la peggior squadra del girone, destinata a perdere le restanti partite. Il pari contro il Nordsjaelland arrivò alla terza giornata, non alla prima. Ma attenzione. La Juve non ha giocato bene, nonostante il gioco macinato, le occasioni sprecate, la sfortuna e il portiere. E l’1-1 sta pure stretto. Ce la siamo cercata con ostinato masochismo. Ma alcuni errori Conte li ha commessi, principalmente uno: Ogbonna centrale difensivo, all’esordio assoluto in CL, spaesato ed a tratti osceno, e Bonucci che, spostato a destra, oltre a veder limitato il proprio apporto in fase di costruzione(in confusione lì a destra sembrava quasi imprecasse di tornare al centro ad impostare), ha faticato tremendamente a rincorrere l’uomo. Pacchetto arretrato inedito anche se obbligato anche dal recente stop di Caceres, ma troppo fragile e troppe lacune in fase di impostazione. Il centrocampo ha faticato ad imporsi. Non fa più possesso, non ha ritmo, non s’inserisce più senza palla. è apparso piuttosto scolastico e lento, con le due solite opzioni “palla spalle alla porta alle punte” o “appoggio all’esterno”. Forse col rientro di Marchisio si ritroverà anche la brillantezza che favorisca l’intera transizione offensiva con un Pogba meno lezioso.

Le punte: smarrito Llorente, ricomparso Giovinco assente da Maggio, Quagliarella che a conti fatti doveva partire ma fa un gol, colpisce una traversa e non gioca per 45 minuti. Appurato che ogni allenatore ha il diritto di optare per le scelte che ritiene maggiormente redditizie, appare assai curiosa la gestione del centravanti di Pamplona. Quando arriverà il momento di Llorente? 16 calci d’angolo ed una trentina di cross piovuti dalle zone di Wiland. Niente da fare, non siamo riusciti a vederlo nemmeno stasera. Poi la partita di Tevez, che deve far riflettere. Perfetto in ricezione e impostazione, fallimentare in quella realizzativa. Poco lucido. E quindi? Matri e Quagliarella osceni con lo stop di palla e sua protezione, Giovinco in quella realizzativa. Tevez un grande, ma non può fare tutto lui. In molti criticano Vucinic ma quando non c’è sono dolori. Quindi deve affiancarlo uno che sappia segnare. Costa qualcosa provare, appunto, Llorente? Quanto indietro è questo giocatore rispetto agli altri per non giocare? Ad oggi, sembra che per Conte Llorente sia più scarso di Matri e invece non è così.

Giusto fare turnover col Copenaghen, anche se visto come la Juve si comporta in Europa, forse dalla prossima è meglio fare turnover in campionato e scendere in Europa, contro qualsiasi tipo di avversario, con la squadra titolare. E poi il Conte intervistato a fine gara giustifica così l’ingresso di De Ceglie e non di Asamoah, per Peluso, al 75’: “Contro squadre fisiche come questa il pericolo di prendere gol su palla inattiva è altissimo, e per questo quando ho tolto un corazziere ho preferito metterne un altro, De Ceglie, invece di Asa”. Sì, decidendo per “attitudine fisica”, non tattica e tecnica, e subendo comunque un gol da calcio piazzato nell’unica azione dei padroni di casa, e preoccupandosi della difesa in una partita che devi vincere. Salvo poi inserire, a proposito di centimetri, Giovinco e non Llorente: “Perché non ho schierato lo spagnolo? Ho preferito puntare su Quagliarella e Giovinco, attaccanti svelti, rapidi, brevilinei” In due minuti è riuscito a contraddirsi. Così l’ingresso di Isla e non, ad esempio, di una punta: “Ho cambiato per portare un po’ più di vivacità a destra”. A 4 minuti dalla fine? Stanchezza non può essere, cambio tattico neanche: esterno per esterno, non cambia nulla. Non può averlo fatto per perdere tempo, ne per turnover, allora? Boh. E De Ceglie che, freschissimo, da solo, dal limite dell’area, fa un retropassaggio di 50 metri a Buffon come si spiega?

Il calcio è una materia opinabile ma sembra che stia mettendo il suo ego davanti all’interesse della squadra per far guerra a Marotta, ai microfoni sembrava quasi innervosito ed irritato dalle domande dei giornalisti, rassegnato, sereno, non oserei dire “felice” del pareggio. Lui stesso senza fame. Ho la sensazione che Conte a volte pensi più a mandare segnali di fumo alla società che a vincere, come se riesca a tenere tutto sotto controllo e sia sicuro di vincere la prossima “spaventando”, intanto, la società. Come se questo risultato, per lui, non complichi tremendamente le cose. Persino derisi con sombreri e torello a fine primo tempo e, per non perdere palla, azioni sempre più lente e prevedibili. D’accordo con l’ingresso di Giovinco, ma se inserisci esterni per crossare e fai uscire pure Quagliarella, perché non metti Llorente? Abbiamo giocato una partita alla rovescia. 60 minuti di lanci lunghi quando la difesa avversaria giocava alta e poteva essere sorpresa palla a terra in velocità(come ha ammesso Conte in conferenza), ma ha giocato 30 minuti finali di forcing palla a terra e movimenti spalle alla porta contro un catenaccio, con esterni per i cross, Llorente in panca. Assalto finale condotto con Tevez-Giovinco che in due non ne fanno uno. Vuole dimostrare che senza Matri e Giaccherini non si può vincere? E gli esterni allora in base a cosa li cambia? Solo in nome di un turnover fine a se stesso, con tabelline dei minuti alla mano, o necessario e funzionale alla partita?

Ha fatto semplici cambi conservativi. Non si può essere prigionieri di numeri e modulo solo perché si vince. Serve più dimestichezza alcune volte. Così sembra che la mentalità sia quella di non prenderle. Conte ha paura di perdere? Preferisce coprirsi bene, affidarsi più che può ai suoi soliti pupilli, ai soliti, efficaci, principi di gioco, seppur ridotti ormai all’osso, e urlare/sbraitare da bordo campo come sempre? Non è bella la mentalità che lentamente si sta facendosi strada. Sembra quasi che non volesse vincerla. Invece di osare e finire la partita con gli uomini migliori in campo, l’abbiamo finita con gli uomini peggiori. Ricordate Juve-Catania con gol di Giaccherini al 90esimo? Dentro Matri, Quagliarella, Giaccherini, per Vucinic, Giovinco, Asamoah. Spregiudicatezza giustamente premiata con una vittoria scudetto. Io ieri, sull’1-1, avrei messo dentro Giovinco per Peluso, Llorente per Quagliarella, Isla per Lichtsteiner . 3-4-3 mascherato, con Pogba esterno, ma 352 propositivo a conti fatti. Perché 511 passaggi, 58% di possesso, 26 tiri, 12 nello specchio, una sola rete e l’impressione di non averci provato abbastanza, non è qualcosa di logico. Per non parlare dei calci d’angolo battuti corti(e i colpi di testa che non si vedono neanche da calcio d’angolo), mai un tiro da fuori area o un calcio di punizione dal limite. Mai il gol “semplice” che ti cambia la partita”. 30 gol totali nel martedì di Champions ma la Juve che crea più occasioni di tutte nell’unico match finito pari. Vincitori morali?

Secondo me è riemersa anche la differenza abissale che c‘è tra i panchinari ed i titolari. Nelle altre big d‘Europa questa differenza non si nota. Mi spiego. Non che i nostri panchinari siano più scarsi di altri, ma nelle altre big non si notano differenze in campo tra titolari e panchinari. Magari Conte deve fidarsi di più di certi giocatori inserendoli anche prima dell‘ 80esimo se si sta vincendo, per amalgamare meglio il gruppo.

Amo Conte e amo la Juve. Il mister lo adoro e non lo cambierei con nessuno per ciò che abbiamo vissuto in questi due anni. La Juve un cantiere sempre aperto a livello di gioco e quasi sempre vincente nel complesso. E’ un pari che fa male più per come è venuto che per il pari in se. Lo dico perchè alla Champions io PERSONALMENTE non credo, forse neanche il mister e se avessimo realizzato anche solo la metà delle occasioni, parleremmo comunque di un’altra partita. Ma è insopportabile sentire che Conte non si puó criticare. Nessuno nasce già imparato. Perché non si può criticare Conte o la squadra? Per lui nutro una specie di venerazione ma non è corretto non criticarlo per paura di perderlo. Criticare nel merito sì, processare no. Criticare squadra e allenatore dopo aver buttato via una partita come quella di stasera non solo è utile, ma doveroso. E pure questa volta, anche lui sa di aver sbagliato, ancora.

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