Sesso Juve e Rock n’Roll No.12

Questa sera ore 22-30 – Qui. ovviamente si parlerà di Juve Tottenham e di altro. Ospite Cinzia.

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  1. IL LIPSIA METTE LE ALI

    La squadra più odiata di Germania, il Lipsia, perché di nome fa anche Red Bull…infatti per ovviare al divieto che c’è in Germania hanno messo la R e la B Davanti al Lipsia.

    In tutti gli stadi, o quasi tutti, i tifosi contestano a loro modo la squadra ex DDR…chi ha buttato in campo persino una testa di toro mozzata, chi si infila bustoni neri di plastica e chi mascherine davanti alla bocca…insomma, odio e basta…la vorrebbero eliminare dal campionato per illegalità.

    A questo punto suggerirei a Sarri di farci su un pensierino.

    Buona giornata.

  2. Alessandro Magno

    Lo scansnapoli che onora solo le competizioni che gli fregano

  3. Alessandro Magno

    Raga vi invito ad ascoltare la puntata. Stiamo facendo veramente un programma divertente

  4. I due tecnici delle capolista, Napoli e Juve, in rigoroso ordine d classifica non hanno mostrato il meglio di se nel turno di coppa.

    Se Allegri non è stato capace di mettere in campo una squadra capace di giocarsela con la n°5 del campionato inglese, lasciando la contesa dopo 10min e subendo per i successivi lo strapotere territoriale e di possesso palla degli inglesi, meglio non fa un Sarri, mostratosi piccolo piccolo, praticamente incapace di giocarsela in campo internazionale.

    Bravo Milan ed applausi a Gattuso! La metamorfosi del Milan è evidente e coinvolgente.

    Lazio sulle gambe ed Atalanta che può ancora sperare ma sarà dura, temo che il Borussia sia decisamente un osso troppo duro per i Gasperini Boys.

    • Il Thottenam ha un possesso palla che noi ce lo sogniamo, caro Luca e, la colpa non è di Allegri. Noi dobbiamo giocare con grinta e velocità se la condizione di certi nostri giocatori la assiste. Per 8’ lo abbiamo fatto ed abbiamo segnato 2 gol, poiPjanic e Khedira non hanno retto. Chi doveva mettere Allegri, dimmelo ragionando sul concreto.

  5. A proposito

    Zidane Zinedine Zizou in piena crisi tira fuori dal cilindro l’ennesimo numero da campione e schianta un PSG dipinto come in assoluto la squadra da battere.

    No, è sempre il Real la squadra da battere ed i milioni ad un certo livello smettono di essere decisivi, vero Allegri? Vero Sarri?

    Si perché se è vero che il Real non è secondo a nessuno come capacità di spesa, è anche vero che un Real sotto, ha ribaltato il risultato, mettendo con il 3a1 finale una seria ipoteca sul passaggio del turno.
    Cosa è successo? PSG che teneva bene il campo, poi grazie ad un rigorino CR7 tiene a galla i blancos.
    Nel secondo tempo, Zidane allarga il gioco sulle fasce, il PSG perde i riferimenti e comincia a lasciare spazi. Ancora CR7 e poi Marcelo, chiudono il conto con i parigini ancora a spasso. Serve sapienza, i milioni non bastano. Anche se naturalmente aiutano, ma bisogna saperli usare.

    Un saluto. Luca

    • Serve CULO caro Luca, la Juve in questa competizione non ce lo ha. Nel primo tempo potevamo chiudere la partita e non dare le colpe ad Allegri, come nessun merito ha avuto Zidane. Non si possono esprimere concetti erronei perché le due partite sono andate in modo differente solo per circostanze che hanno favorito il Real e sfavorito la Juve. Quando imparerai ad essere obiettivo allora se ne potrà discutere.

      • E quanto ne vorresti, di kulo, Giuseppe?

        Abbiamo avuto un kulo mai visto prima in coppa (1 gol dato in fuorigioco + 2 rigori, il tutto nei primi 45′). Dopo 10′ eravamo già sul 2-0… con l’avversario stordito… ogni volta che superavamo la metà campo si riempivano i loro pannoloni… se questo non è kulo, allora alzo le mani 😛

        Certo, se dopo aver avuto tale incredibile generosità dalla buona sorte, la ripaghi chiudendoti dentro la tua area, dimenticandoti di giocare a calcio… magari vuol dire che o l’avversario è di molto più forte ed organizzato di te, oppure c’è qualcosa nella testa dei nostri che proprio non funziona, allenatore in primis.

        Saludos!

        • Non la penso come te. Il 2-0, meritatissimo ed i rigori sacrosanti. Certo non appare vero che ci possano dare i rigori vista la stiticitan anti Var con cui era trattata la Juve in campionato per i rigori.
          Purtroppo il nostro gioco brillante è durato 10’. poi il centrocampo a due è stato sommerso e conseguentemente sono risultati inutili Berna e Costa così bassi, ma non per colpa di Allegri come ti ho già riferito nel precedente topic. Comunque ognuno ha le sue idee e la sua predisposizione nel vedere le partite. Io sono soddisfatto di come mi tratta la Juve e comprendo che non sempre si può vincere. Anche lo Stadium apprezza ed io che non sono abbonato pochissime volte sono riuscito a trovare il biglietto e solo per partite di secondo piano, certo ci manca la coppa dalle Grandi orecchie ma Allegri non è che sia il colpevole è solo una questione di feeling col successo finale solo 2 volte su 7 prima delle ultime 2 finali di Allegri. Ciao.

  6. Judoc,

    Beppe.

    Io non mi permetterei mai a questo punto di dire ad Allegri cosa fare.
    Mi ha già mandato al circo prima e da uno bravo dopo.
    Ha detto che il gioco sono solo frottole e che conta il risultato. Conta vincere.
    Ed allora che vinca!

    Sono solo problemi suoi. Metta chi vuole. Faccia cosa vuole. Ma vinca! O se ne vada senza cercare scuse. Perché il calcio è semplice. Basta metterne 11 in campo e vincere no?

    No.

    Purtroppo per lui, un bel giorno se ne andrà, e qui a Torino riprenderemo a giocare a calcio e ad amare vedere la nostra squadra in televisione, allo stadio, torneremo a parlare di calcio, quello che in questi 4 anni ci è stato negato dal nulla spinto di questo allenatore.

    Senza le sue sceneggiate e le scene isteriche del dopo coppa.

    Vedi,

    cosa ha poi fatto il Totenham? Non ha smesso di giocare neanche sul 2 a 0 per noi, ha fatto girare la palla, con precisione ci ha schiacciato, ha raddrizzato una partita e portato il pronostico del passaggio del turno dalla loro parte, mentre Allegri assisteva inerme, immobile, privo di idee.

    Ha subito una rimonta epocale per una squadra capace di difendersi capace come dice lui di non subire reti.

    Dovevamo correre in coppa, a marzo, se ci arriviamo a Marzo. Anche qui ha detto una boiata.

    Ma ce la può ancora fare per carità. 80 min di sofferenza, nell’attesa che Dybala, quello che mal si adatta al 433 (parole sue dette a Capello) inventi qualcosa.

    Ma il punto è un altro.

    Il punto è che questo è il quarto anno di un allenatore che non ha trovato ancora un modulo, un assetto stabile sul quale costruire, una squadra, un gioco, una squadra che non faccia fatica a fare 3 passaggi di fila.

    Perché se dopo 4 anni la squadra non ha una fisionomia chiara, riconoscibile, se gli obbiettivi di mercato non sono chiari e si compra nell’ipotesi di giocare i primi mesi, di tutti gli anni a fare l’alchimista, fino a marzo, nella speranza di un illuminazione, questa non è professionalità.

    Questo non è allenare un grande club. Questo non è costruire.

    Pareva che avessimo trovato il bandolo della matassa con il 4231, modulo che adotta anche il Tottenham, come la maggioranza delle squadre inglesi.

    Abbiamo fatto una campagna acquisti sul 4231, modulo che ci ha portato in finale, ed oggi vira sul 433 salvo poi accorgersi che senza Matuidi, dico Matuidì, non Modric o Kroos, dico Mautidi il tutto decade?

    Addirittura, si rinfacciano 3 scudetti, e 3 CI, giocate contro squadre la cui dimensione è tutta da valutare.

    Visto il Napoli? E quello è il nostro spauracchio, pensa. Una squadra che tra mercato e monte ingaggi valle esattamente la nostra metà ma che ci sta letteralmente mettendo sotto ad oggi.

    Visto cos’è il Napoli in Coppa?

    Ma tanto basta a farci stare dietro, perché noi i punti li abbiamo persi all’inizio della stagione dove senza gioco e senza gamba, San Dybala si è inventato i punti che sono serviti a non naufragare.

    Finito Dybala, è salito in cattedra il Pipita.

    Una volta l’uno, una volta l’altro e si vivacchia.

    Poi arriva il Tottenham e l’acciuga sbotta e d’improvviso le vittorie non contano, servono i soldi serve una rosa e gli altri sono più forti.

    Già.

    Ma che gioco ha la Juve.

    Abbiamo i movimenti del Real? Del City? Del Liverpool? Ricordiamo nello stare in campo il Tottenham, che per carità non sa difendere?

    No.

    No perché in questi anni l’Allegri, vecchio di suo ma più che altro di carattere e d’ingegno, ha solo pensato a speculare e ad asciugare il concetto di calcio all’estremo, scoprendo che poi in Europa le prendi.

    E le finale perse non sono le finali perse da Lippi, 1 a 0 di Mjatovic contro il Real dopo aver sfiorato il Ko con Davids.

    Non è quella persa ai rigori con il milan con la traversa sul finire di Capitan Conte che trema ancora adesso.

    No sono 7 gol in due partite, due finali perse senza neanche mai aver provato a mettere in difficoltà l’avversario se non con qualche giocata estemporanea.

    Oggi anche lui dice che ci vogliono giocatori più forti. Perché alla fine questo ha detto.

    Ma io mi chiedo, chi sono i giocatori più forti?

    Kean è più forte di Higuain?

    NO!

    E sempre il Tottenham, che gioca con un mediano un ala e due trequartisti ha la mediana meglio strutturata?

    No!

    E’ solo la mancanza cronica di automatismi di una squadra incapace di mettere assieme tre passaggi di fila a creare gli avversari per una Juve che obbiettivamente mi aspetterei con ben altri contenuti.

    Ti risparmio il proverbiale cattivo stato di forma dei nostri che non corrono praticamente mai, e lo stato cronico di un infermeria sempre piena di infortuni muscolari, sempre uguali, sempre gli stessi, ormai da anni.

    Manca brillantezza, sempre. (programmazione degli allenamenti), infortuni muscolari stiramenti e pubalgia, (carichi di lavoro eccessivi).

    Ma ecco che il nostro dice che il calcio è semplice.

    No.

    Non è così, è semplice se non ti poni degli obbiettivi e dei traguardi che esulino dalla coppetta ma che arrivino al miglioramento continuo della squadra, miglioramento continuo dal quale poi arrivino i risultati.

    Purtroppo si punta al risultato, senza curare tutto il resto.

    Ed ecco che alla fine dopo milioni spesi, fatica, partite brutte, giocate sul filo del gol contro crotone, fiorentina e chievo, arriva la 5° d’Inghilterra e ti dice a chiare lettere che sei inadeguato.

    Sei inadeguato, tu come allenatore, perché le rose se permetti se non pari, perlomeno la nostra qualcosa in più lo ha, se fossero anche solo Buffon ed Higuain.

    E naturalmente Dybala, colui che non fa vita da atleta e non è adatto per il 433. Naturalmente.

    Un abbraccio. Luca

  7. Ti ho risposto sopra molto più in breve.

    • A proposito j’ai notato le capacità di Sarri quando gli mancano gli uomini adatti?

      • se serve il culo o basta il culo

        allora prendiamone uno fortunato!

        Ma non credo che le cose stiano così.

        Sarri.

        Ha abuto dalla suo il momento. La squadra gioca bene, divrrte fa punti.
        È primo e punta a vincere il campionato.

        Nelle coppe tutti i limiti di un allenatore a cui manca qualcosa, e non somo solo i giocatori.

        Purtroppo per noi Allegri lo patisce, come all’epoca pativa Conte. Ne parla sempre e si mette in competizione.

        Spero che mon lo patisca troppo e riesca in qualche modo a portare a casa uno scudetto che al pronti via, rose al confronto, non avrebbe dovuto avere storia.

        Sardbbe bastato un bel 3 a 0 a Napoli.

        Purtroppk i l Napoli sul campo ad oggi ha fatto più punti e Sarri su Allegri è in vantaggio.

        Ciao.

        • Luca

          No scusami…ma in vantaggio de che ?
          Eddai su fa ‘r bravo.

        • A PROPOSITO DI CULO

          Al fischio finale di Juventus-Tottenham 2-2 impressionano sui social i commenti di molti sedicenti tifosi bianconeri che parlano della fine del culo di Allegri.
          Come se allo Stadium si fosse appena consumata l’ultima e definitiva Waterloo bianconera e non un pareggio che impone ai nostri un’impresa in terra inglese, ma che lascia di certo ancora sufficientemente aperte le porte della qualificazione ai quarti di Champions.
          Incredulo di fronte a questi commenti, chiedo a me stesso un piccolo sforzo mnemonico.
          Ma quand’è che Allegri ha avuto culo? In quattro anni di Allegri allenatore della Juve, per quanti sforzi faccia, non ricordo alcun colpo di fortuna.

          Ammetto di essere partito prevenuto nei confronti del nostro tecnico ma nel tempo ho potuto apprezzarne le finezze tattiche e strategiche, la capacità di interpretare al meglio le tendenze degli avversari di turno, quella di sfruttare i loro punti deboli, quella di leggere i momenti delle singole gare.
          Tutto questo senza mai stare a lamentarsi di infortuni, errori arbitrali, calendari, orari di svolgimento delle gare, condizioni climatiche, ecc..
          Capisco che per arrivare a conclusioni di questo genere sia necessario masticare un minimo di calcio, non inteso nel senso puramente estetico ma in termini di basilari concetti tecnici e tattici.

          Ma anche volendosi limitare ai soli risultati, è evidente a chiunque che non può essere culo se in quattro anni si vincono consecutivamente tre campionati di Serie A, tre Coppa Italia e si raggiunge per ben due volte la finale di Champions non essendo nè favoriti, nè la migliore squadra del torneo.
          Inutile aggiungere che peraltro nella stagione in corso la squadra di Allegri è anche in corsa in tutte e tre le competizioni, quindi con uno score ancora aperto.
          Inoltre, ho visto la squadra di Allegri passare con grande naturalezza attraverso i più vari moduli di gioco.
          Ho visto – e vedo – la Juve giocare col 3-5-2, poi passare al 4-1-3-2, al 4-3-2-1, al 4-4-2 più puro. Provate a fare un esercizio mentale e a pensare al nome di un allenatore che metta la propria squadra nelle condizioni di esprimersi in più di un paio di varianti tattiche nell’arco di una stagione.

          Ho visto la Juve giocare dal vivo ed apprezzare accorgimenti tattici raffinatissimi e giocare con automatismi di squadra meravigliosi, con due linee da 4 muoversi armonicamente in meno di 20 metri.
          Ho visto la Juve di Allegri eliminare dalla Champions nelle doppie sfide il Real ed il Barcellona, le massime espressioni calcistiche di questi anni.

          Ma non ho mai visto colpi di culo.

          Solo tanto lavoro dietro a stagioni di successi conquistati con capacità, con sapienza, con estrema serietà e rigore.

          A pensarci bene però il culo l’ho visto.
          E’ quello che ha avuto la Juve e che abbiamo avuto noi tifosi, di avere in panchina un tecnico preparato, capace ed entusiasta.
          Sarà difficile sostituire Allegri quando il suo tempo alla Juve sarà finito.
          Ma questo sarà un bel discorso da affrontare in futuro, soprattutto con chi oggi crede che i risultati raggiunti da Allegri siano frutto di fortuna.

          E questi ne avranno di tempo per pentirsi…

          • È vero Barone che culo abbiamo avuto a ritrovarci Allegri. Si può dire eccome visto cosa ci ha regalato la sua Juve in questi anni.

  8. FIUUUUUUUUUUUU

    (…)Dell’ottavo di andata contro il Tottenham, va separato il risultato dalla prestazione della squadra, sebbene i due elementi siano innegabilmente collegati.

    Il risultato (nella stagione in cui sembra che non riusciamo a capitalizzare i rigori decisivi) ci condanna ad un miracolo a Wembley, altamente improbabile da immaginare, ma non impossibile: la Juventus ci ha senz’altro abituato, nei decenni, a grandi rimonte. Ma, al momento, regna lo scoramento e l’inquietudine, anche perché la qualità e la fame sono sempre state caratteristiche imprescindibili per compiere imprese memorabili e ieri, come in altre occasioni di questa stagione, non si sono viste né l’una né l’altra; anzi, qualche giocatore ha dichiarato che la squadra aveva paura a scoprirsi perché il Tottenham è una squadra forte.

    Ora, che il Tottenham palleggi bene e abbia qualche individualità spiccata si può anche ammettere, ma a me non è parso che abbia fatto altro che passarsi il pallone con precisione, muovendosi armonicamente e dimostrando un’identità gradevolmente ben definita. Si può partire da uno 0-2 interno e rimontare (con poco costrutto, ai fini pratici, perché si tratta comunque di due gol presi in casa), ma subire rimonte, incapaci di imbastire una minima reazione corale adeguata, delegando ai singoli o al rimpallo o alla palla sporca il compito di creare una qualche chance di pericolo, e parlando oltretutto di paura, lascia interdetti, a questo punto della stagione e dell’intero progetto avviato con Allegri in panchina.

    Intanto, devo contestualizzare e concretizzare l’esatta dimensione della squadra: per me, questa Juventus non è un top team. Per essere tale, occorre una rosa di giocatori di qualità, dotata di leader reali e non di facile suggestione, che resti invariata nel suo assetto-base per almeno tre, cinque anni, modificato con pochi innesti – di pari livello, se non superiore – nei settori che si rivelano, di stagione in stagione, carenti o inadeguati per il raggiungimento dell’obiettivo sportivo prefissato. Nessuna squadra vincente si sottrae, né si è mai sottratta, a questa regola.

    La Juventus 2017/2018 è una squadra profondamente mutata, ma al pari di quelle degli ultimi quattro anni precedenti. All’insediamento di Allegri, si disponeva di un undici titolare di livello assoluto, pur non supportato da ricambi di pari altezza; si è proceduto però al suo smantellamento e all’inserimento di nuovi giocatori, chiaramente non all’altezza dei partenti. E così si è continuato ad operare fino a quest’anno. Questo è il risultato dell’autofinanziamento, ma anche di scelte di mercato che, incoerentemente con le dichiarazioni rese all’inizio di ogni stagione, si sono rivelate idonee a vincere il campionato e la Tim Cup, non la Champions League. E non ingannino le due finali giocate, perché le finali si vincono e basta.

    Nessuno qui dice che i doblete di questi ultimi tre anni siano deprecabili, anzi, ad averne. Ma parliamoci chiaro: anche complice l’evidente minor qualità delle avversarie, si è riuscito, in molte occasioni, a mettere la polvere sotto il tappeto con le giocate dei singoli o di chi si trovava incidentalmente in forma in quella specifica giornata, nascondendo il fatto che la squadra solo di rado abbia espresso una qualche idea di gioco collettivo. Infatti, quest’anno che molte concorrenti italiane si sono rinforzate (e noi, a mio avviso, ci siamo impoveriti), siamo attualmente secondi e stiamo inseguendo, offrendo il più delle volte delle prestazioni inguardabili (come quella di Firenze) con gli avversari a tenere palla e noi a tentare di intercettarla, con ogni mezzo, lecito o meno.

    Ad oggi, almeno, va così; poi vedremo come finirà, non si può mai dire, e sarei lieto di aver avuto torto. Ma resta il fatto che occorra migliorare e che la dichiarata ambizione sia supportata non tanto da parole altisonanti nelle interviste, quanto da elementi concreti (qualità, gioco, risultati), per collocarsi là dove ci hanno detto che la Juventus apparterrebbe, cioè alle prime quattro squadre europee. Se questo è coerente con il coefficiente UEFA, i fatti dimostrano che siamo ancora ben lontani dai livelli delle solite note (più il Manchester City), non soltanto per questioni di budget (o daremmo ragione a chi utilizza questo stesso alibi contro di noi), ma anche per la mancanza di un’organizzazione tecnica che valorizzi i calciatori acquistati, portandoli al massimo delle loro capacità. Abbiamo, e stiamo ancora avendo, una gestione restrittiva e fortemente dilapidante del potenziale tecnico a disposizione. Se pure avessimo l’attacco del PSG o il centrocampo del Real, ci ritroveremmo con lo stesso, identico scenario.

    Chi vi scrive ha bene in mente la differenza tra il bel gioco e il risultato, preferendo senza dubbio quest’ultimo: ma, a lungo andare, come si sta rendendo evidente, l’assenza del primo comporta anche l’assenza del secondo.

    Infatti, la Juventus che, finora, è risultata vincente nelle mura domestiche, sta incontrando difficoltà persino nel proprio campionato, all’innalzarsi della qualità delle avversarie, contestualmente alla necessità di dover, ogni anno, trovare un nuovo modulo ed assetto tattico. I giocatori attuali sono stati presi, in origine, perché forti nel loro ruolo naturale all’interno delle squadre di provenienza ma, non appena messo piede a Vinovo, sono stati adattati a ruoli diversi, a compiti diversi, nuovi, mai sperimentati prima: in altre parole, sono stati costretti a ripartire da zero o poco più, con l’obiettivo di rendere subito al massimo in quel ruolo. E questo non è possibile per nessuno, perché vuol dire snaturarsi. Alcuni giocatori ci sono riusciti l’anno scorso (Mandzukic e Pjanic su tutti), ma è come tenere una palla sott’acqua con entrambe le mani: non può durare, perché è forzato. Nei ruoli attuali, molti nostri giocatori rendono al 50% e questo fa rendere la squadra al 50%.

    Così ci ritroviamo al punto clou: il soggetto deputato a mettere in campo i giocatori è l’allenatore. Nessun pregiudizio nei confronti del tecnico, beninteso, anzi ero contento del suo arrivo e del suo primo anno alla Juve. Ma, se al quarto anno consecutivo, ricevo (o faccio comprare) giocatori per il 4231 e, soltanto in corso d’opera, scopro che il 433 è il modulo con cui non si prende gol, si tratta già da subito di una grave incomprensione iniziale.

    Così, nella ricerca del nuovo assetto, perdo punti per strada e mi ritrovo a dover inseguire, come da tre anni a questa parte. Se questo deve apparire normale, solo perché lo dice Allegri, beh, sappiate che non lo è. Al quarto anno della sua gestione, la squadra dovrebbe giocare a memoria, in virtù di una struttura fondante costruita negli anni precedenti: quello che apprezziamo nelle grandi avversarie europee, insomma. Eppure, non solo è così ma, nella prima, vera partita delicata della stagione, si riesuma il modulo-colabrodo con cui abbiamo subito reti persino dalle squadre italiane di media e bassa classifica. Se avesse funzionato, sarebbe stato un genio, ma i fatti dicono che invece è stata una delle verosimili cause del pareggio e dello squallido spettacolo offerto agli spettatori internazionali.

    Allegri è responsabile anche del cattivo stato di forma di molti nostri giocatori (pianificazione) e dei loro frequenti infortuni (carichi di lavoro) all’affacciarsi del momento topico della stagione, da lui sinora decantato come l’unica finestra temporale di effettiva importanza ai fini del conseguimento degli obiettivi stagionali. Basta con questa favola che le sue squadre in primavera volano: l’ottavo di ritorno ce l’abbiamo tra 22 giorni e farà ancora più freddo, e più a lungo, se usciamo dall’Europa che conta.

    Allegri è quello delle frasi ad effetto con zero umiltà (che tanto servirebbe, specie oggi), come “il calcio è semplice” oppure “basta metterne in campo undici”. No, non basta metterli in campo. Bisogna insegnare loro un gioco: e questo è tutto fuorché semplice. È semplice soltanto se non glielo insegni. Compattarsi in undici nella propria trequarti quando gli avversari attaccano, lasciare costantemente a loro l’iniziativa, effettuare lunghi o corti passaggi imprecisi, fucilate da dover controllare in tre tempi o flebili soffi da dover inseguire fuori posizione, palleggiare in disco-samba con qualsiasi parte del corpo si trovi a toccare il pallone, sporcare i passaggi avversari o sovrastarli soltanto con il fisico, arrivare nei pressi dell’area senza avere la minima idea di come penetrare la difesa, trasmettere la sensazione di caos e di caso: tutto questo non è né sinonimo di giocare a calcio né tantomeno identificativo di una grande squadra.

    Insomma, pare che il suo proverbiale “fiuuuu”, che spesso ci ha tenuto a galla e di cui ci siamo avvalsi con piena consapevolezza, si stia esaurendo; ma questa squadra può comunque giocare meglio di così, semplicemente perché ci sono squadre meno dotate che giocano meglio.

    Se, come a me appare, Allegri non insegna a giocare a calcio, ma soltanto a posizionarsi in campo, e ogni anno impiega mesi prima di trovare (forse) una quadra tattica, e il messaggio che trasmette ai giocatori, decimati dagli infortuni negli uomini-chiave, è di restare raccolti nella propria area e tentare di ripartire alla “viva il parroco”, perché la palla in qualche modo deve arrivare davanti (e alla fine non ne accetta le critiche), mi auguro che la società trovi quantomeno il modo per ammortizzare l’inspiegabile, faraonico ingaggio con cui, unitamente al rinnovo, lo ha premiato, dopo aver (malamente) perso la seconda finale di Champions League in tre anni. Occorre un po’ di coerenza, anche qui: se normalmente si sostiene che soltanto chi vince scrive il proprio nome nella storia, non si può, quando non conviene, celebrare un secondo posto come un relativo successo.

    Non si tratta più di accontentarsi o meno, di essere grati o ingiusti critici, ma soltanto di capire se realmente si vuole e si può fare il salto di qualità.

    (Vittorio Aversano, Juventibus)

  9. NE PARLA ANCHE SKY

    Io dico, grazie al Napoli che mi ha fatto conoscere questa “nuova” realtà calcistica.

    C’era una volta il calcio della Guerra fredda.

    Il calcio delle partite di Coppa Uefa in differita, contro le squadre al di là della Cortina di ferro.
    Sfide giocate in campi freddi, cupi, con l’esercito sugli spalti e l’acqua fredda nelle docce degli spogliatoi.

    Eppure quel calcio era romantico.

    Era uno dei pochi sfoghi nelle grigie vite di chi nasceva al di là del muro. Portava allo stadio migliaia di persone con colpi d’occhio impressionanti.
    Quando a fine anni Ottanta inizia a spirare sull’Europa il vento del cambiamento, che porterà di lì a poco alla disgregazione della Patto di Varsavia, in Germania Est si giocano le ultime stagioni della Oberliga, il campionato nazionale della Ddr.
    La stagione 1988 qualifica alla Coppa Uefa la Lokomotive di Lipsia. Una buona squadra, capace di arrivare alla finale di Coppa delle Coppe solo due anni prima.
    Il primo turno oppone i tedesco-orientali agli svizzeri dell’Aarau, un avversario abbordabile, che viene superato in scioltezza.
    La sfida successiva è contro il Napoli di Maradona.
    Dopo l’uno a uno in casa, la Lokomotive soccombe due a zero al San Paolo.
    Sarà l’ultima partita in Europa della squadra dei ferrovieri di Lipsia.

    Pochi mesi dopo crolla il muro di Berlino.

    Le immagini del popolo tedesco che si riabbraccia sono il simbolo del mondo che sta cambiando.
    La riunificazione della Germania avviene sotto il profilo calcistico nel 1990.
    La Lokomotive, nella Germania unita, non ha possibilità di far parte dell’elite del calcio.
    Fa parte dell’ex Ddr, una regione in cerca di riscatto, e non ha i fondi per misurarsi con i ricchi club della Bundesliga.
    Finisce così nella Nofv-Oberliga, un campionato regionale creato per tutti i club che fecero grande il calcio della Germania Est.

    Lipsia, città da 300mila abitanti, resta fuori dal calcio che conta, fino al 2009 quando il colosso Red Bull acquista la licenza sportiva dello Sportverein Markranstädt, un club di quinta divisione, trasferendola in città.
    Lo strapotere economico rende la squadra inarrestabile.
    In soli otto anni la Red Bull Lipsia passa dalla quinta divisione al secondo posto in Bundesliga alle spalle del Bayern Monaco.

    La risalita, però, non viene accolta dagli applausi degli avversari. Anzi.
    Gli stadi di tutta la Germania fischiano duramente la Red Bull Lipsia ad ogni partita.
    Non perdonano al club di essere fondato esclusivamente sul capitale della multinazionale che la sponsorizza.
    I biancorossi, per i tifosi tedeschi, non sono altro che una squadra senza storia che esiste solo per volere di un colosso.
    Le accuse di “squadra imperialista” hanno un effetto amplificato per un club che gioca in una città dell’ex Germania Est, dove i tifosi amavano una squadra che si chiamava Lokomotive.
    La scorsa stagione, nonostante il secondo posto, è stata un vero golgota per la formazione di Lipsia.

    E anche quest’anno i tifosi tedeschi non fanno nulla per nascondere il proprio odio contro l’ex matricola terribile.

    Il sorteggio di Europa League ha opposto la Rb Lipsia al Napoli.

    Gli azzurri torneranno dopo quasi trenta anni allo Zentralstadion. Ma non troveranno il gigantesco impianto da centomila spettatori, di architettura comunista, che vide in azione Maradona e compagni.

    Al suo posto c’è un nuovissimo stadio con tutti i confort.

    Anche il nome è cambiato: Red Bull Arena, in ossequio al ricco sponsor.
    Nulla è rimasto del calcio che fu.

    Buona serata

  10. CHI E’ DISPOSTO AD UN CAMBIO ?

    Quale juventino è disposto a cambiare questa Juventus, da qui fino alla fine di tutte le competizioni in palio, con la squadra di Sarri ?

    Vi offro un Napoli definito eccezionale, il suo gioco è da far vedere nelle scuole calcio, non solo, a parte le varie coppe un po’ messe da parte, tutti dicono convinti che sta facendo una stagione straordinaria.
    Di contro, vi offro una Juve che fa ca..re e che non convince…ma è ancora dentro a tutte le competizioni (un po’ meno in campionato).

    Quale busta scegliete: la A o la B ?

    A tutti una bella passeggiata sul Carro…a Napoli o Torino ( poi se fosse Roma o Milano non sono io il colpevole ma i tanto osannati Spalletti e Di Francesco).

    Buona serata.

    • Io prendo la busta B caro Barone.

    • andrea (the original)

      Max,
      premesso che come ho scritto l’altra sera l’eliminazione del Napoli è stata vergognosa per le modalità il quiz è provocatorio ma, come tale, privo di riferimenti.
      Noi continuiamo a disquisire di Juve e Napoli come se avessero gli stessi organici. E’ ovvio si preferisca avere la Juve, credo che anche i napoletani preferirebbero avere l’organico della Juve.

      A mio modesto avviso è questo che sta mancando nelle discussioni sul blog, l’obiettività nel guardare le cose per come avvengono e non per partito preso.
      Un pò come il discorso su Allegri che viene trattato sulla base di “competente/incompetente” quando non è così.
      Non credo sia in discussione il valore di Allegri e le prime due straordinarie annate, ritengo però che le cose vadano valutate in corsa e, pur riconoscendogli i meriti, non riconoscere anche che la sua scelta di giocare un calcio micragnoso oggi stia ingabbiando la squadra.
      Altrimenti, se per partito preso, dobbiamo dire che la Juve è sfortunata quando non vince e forte quando vince, in entrambi i casi facendo pessime partite (anzi, da Judoc ho letto che la squadra ha fatto una grande partita per 8′..dico 8′ su 90 e passa..e su), andiamo per dogmi e non parliamo mai delle partite.

      • andrea (the original)

        Non riconoscere che stia ingabbiando la squadra è davvero esercizio creativo.
        E non è questione di carri, quelli lasciamoli a chi campa con la Juve come quelli della Tv tematica.
        I risultati fanno gioire i tifosi, sarebbe lo stesso anche quest’anno e mi sembra normalissimo ma si fanno analisi in corsa ed è legittima la posizione di chi:
        1-pensa che così neanche si vince. Se questa posizione sarà smentita dai fatti bene, avrà avuto ragione Allegri e si festeggerà. Se non sarà così avrà avuto torto Allegri e non si potrà dire che è normale dopo 6 anni non vincere.
        2-pensa che a prescindere dai risultati del momento, questo calcio non ci garantirà competitività futura, pensa che i risultati dovrebbero accrescere anche il peso, quindi che dopo 2 finali in 3 anni non si possa farsi dominare dal Tottenham (non dal Bayern) dicendo che il Tottenham è fortissimo. Sì è forte, ma noi anche solo per i risultati dovremmo esserlo di più no?

        • andrea (the original)

          Scusa, termino: e credo che Allegri, l’ambiente Juve in generale sotto forma di tv tematica, non stia dando una mano alla moderazione e alla oggettività nella valutazione delle partite.
          Se la quasi totalità di addetti ai lavori e media vede una Juve che gioca poco e male rispetto a quanto potrebbe non ritengo sia una soluzione dare al mondo intero la patente di bisognosi di un terapeuta.
          Scusami ma dopo una partita come quella di mercoledì, che segue tante altre partite difese a colpi di “abbiamo vinto, non prendiamo gol”, trovo assolutamente normale che le domande in conferenza stampa riguardino il non gioco. Eh perchè se non giochi e ti difendi in modo un pò spocchioso dicendo “io vinco, gli altri sono un caxxo”, quando non vinci te li devi sentire.
          Se la Juve giocasse diversamente, magari sia in caso di vittoria che di non vittoria le domande sarebbero diverse.

          • Amico mio

            Sul fatto della “terapia” hai o abbiamo ragione tutti…perché uno che pija tutto quello che pija lui non dovrebbe sbroccare mai.

            Purtroppo anche lui è di carne e ossa ( oddio proprio di carne non direi, diciamo più di ossa) e quindi, quando nella sala delle conferenze trovi lo stronzo ( forse non lo sai ma i stronzi non siamo solo noi comuni mortali ma anche quelli con il patentino di giornalai) anche Allegri sbrocca…in quel caso ha sbroccato de brutto.

            Ciao bello !

      • Amico mio

        La cosa che mi interessa di più è che si capisca la mia ironia e di conseguenza la provocazione…
        Ma sai perché ?
        Perché vedo che la Juventus ci sta dividendo…ma non per colpa di quelli che la pensano come il Barone(e non è Allegri il male di tutto, è il voler avere ragione per forza).

        Una volta me lo potevo permettere anche di fare a botte per la Juve ( cicatrice a parte di quel bastardo con i cocci di una bottiglia), sapevo che qualcuno sarebbe accorso in mia difesa…oggi no…ci sono juventini che danno man forte agli antijuventini.

        Qualcuno reclama/va anche se postavi calciopoli…dopo che per onorare quel famoso gruppo mi son fatto Prato/Bologna in taxi…vabbè lassamo perde…

        Ciao !

    • Non è questione di buste, Barone ma di determinazione. Alla fine il Napoli rimarrà con un pugno di mosche in mano. Non si sceglie, si deve solo competere. Perché gareggiare per obiettivi che poi non rispetti?

  11. Buonassera direbbe quello di quella pubblicità del tizio che si presenta subito dopo aver sentito dalla bellezza del palazzo che sarebbe andata a letto con il primo arrivato.
    Io la Juve anche in serie B ed in ogni evenienza l’ho sempre sostenuta e soprattutto quando non mi piaceva. Sono della serie ” tifoso a tutti i costi” pertanto non patteggio per alcuna fazione, nè per quelli dei pro e neppure per quelli contro.

    Ritorno a qualche giorno addietro quando, curioso di capire se questa Juve fosse carne o pesce prima che giocasse la prima contro la squadra di Londra. Ho visto mister Hide ed il dottor Jeckill nella stessa Juventus e nella stessa partita . Un quarto d’ora in cui avrebbe avrebbe potuto rompere i reni non solo al Totthenam ma a chi avrebbe avuto d’avanti e poi il resto della partita in modo abulico senza più arte e parte. Qual’è la vera Juventus? Non l’ho ancora capito, ma penso che a Londra al ritorno di questo incontro di 180 minuti potremmo anche divertirci di più.
    Abbiamo tanta di quella potenzialità tecnica inespressa che bastano solo dei lampi di qualche campione di cui possiamo contare che le sorti di questa squadra possono cambiare in qualsiasi momento. Mi auguro che possa esserci pure Dybala al ritorno e che dopo un ipotetico 2 a 0, Allegri metta dentro 3 difensori per chiudere ogni possibilità agli avversari di avere speranze di poter recuperare. 😀 😳
    Buonassera a tutti 😀

    • andrea (the original)

      Quale la vera Antonio?
      Beh se dividi la partita in uno step da 15′ e uno da 75′ più recupero, per logica mi sembra che quella vera sia la seconda..se oltretutto la seconda assomiglia molto a quella che si vede, nel gioco, quasi tutte le domeniche, vedi un pò tu.

      Diciamo che forse quella dei primi 15′ è quella potenziale, che in tanti pensano sia spaventoso.
      Vedi, anche leggendoti però nel momento in cui parliamo sempre di qualche lampo del campioni o di difensori da inserire se in vantaggio, convinti che questo sia il modo per non esser recuperati, diamo credito al fatto che la vera Juve sia quella passiva che spera in una giocata e poi si barrica, quindi la prima.
      E dimentichiamo che con questo approccio che:
      1- se vai sotto o non vai in vantaggio poi non sai cosa fare..infatti la Juve quando va sotto finisce nel panico.
      2- noi giochiamo già con tanti difensori. I nostri esterni d’attacco fanno i terzini aggiunti e non come sacrificio richiesto in alcune fasi (che è indice di unità di intenti) ma proprio come ruolo. Tu Mandzukic impiegato così non lo consideri difensore? Anzi forse è il difensore che meno si avvicina alla porta avversaria, forse anche Benatia ha più occasioni per segnare. Giochiamo con la prima punta ba centrocampo e 50 metri di campo da coprire, con Berna a 80 metri dalla porta. Scusa ma più coperti di così dovremmo giocare in 15 per esserlo.

  12. Non sono in gran sintonia con gli ideatori  dei quiz (direi proprio PROPIO per nulla) ma meglio ave ninchi (pace all’ anima sua, pubblicamente sempre citata per questi  ingrati paragoni…mi scuso con lei) nella busta A oppure monica bellucci nella busta B?

    – Scegliere fra 6 scudetti, 3 C.I. e 2 finali di champions da una parte ( busta B) e neppure un birra moretti dll’altra.(A)?

    – un gioco sempre uguale con sempre i soliti 11 (busta A) oppure tante soluzioni in attacco (B)?

    – Un portiere da bar (busta A) oppure il migliore al mondo di sempre (B)??

    – la scelta appare veramente difficile….estremamente difficile..

    – certo se la bellucci non si può presentare…allora vince l altra…

    – poi mica tutti abbiamo gli stessi gusti….a qualcuno la bellucci non piace ☺

  13. PER NON DIMENTICARE

    Motivi delle condanne.
    Questi sono, in sintesi, i motivi per i quali la Juventus fu condannata per illecito sportivo nei processi sportivi del 2006:
    – condizionamento del settore arbitrale, attraverso contatti indebiti e esclusivi, e incontri riservati;
    – condotta aggressiva e “sequestro” nei confronti dell’arbitro Paparesta;
    – comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Juventus-Lazio (era stato richiesto illecito sportivo, art.6 del Cgs);
    – comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Bologna-Juventus (era stato richiesto illecito sportivo, art.6 del Cgs);
    – comportamento sleale (art.1 del Cgs) per Juventus-Udinese (era stato richiesto art.1 del Cgs);
    – condizionamento delle griglie arbitrali e alterazione dei sorteggi, con la complicità del designatore;
    – atti diretti ad alterare le gare attraverso ammonizioni “preventive” pro-Juventus;
    – alterazione della classifica del campionato 2004/05, anche senza alterazione delle partite.

    Cosa rimane.
    Praticamente nulla.
    Gli atti e le sentenze dei processi penali, e l’ascolto (grazie all’operato del collegio difensivo di Moggi) delle intercettazioni inizialmente “scomparse”, hanno di fatto sgretolato tutti i capi d’accusa dei processi sportivi che avevano determinato la condanna della Juventus:
    – nessun rapporto esclusivo con i designatori: quanto mostrato nel 2006 era meno che parziale;
    – nessun condizionamento del settore arbitrale e nessuna punizione per nemici o premio per amici;
    – nessun sequestro nei confronti di Paparesta: leggenda metropolitana, il fatto non sussiste;
    – nessun condizionamento delle griglie arbitrali: tra vincoli e preclusioni, non c’erano molti dubbi;
    – niente alterazione dei sorteggi: colpi di tosse e palline ammaccate sono da avanspettacolo;
    – niente ammonizioni preventive: le ammonizioni mirate pro-Juve non sono mai esistite;
    – il campionato 2004/05 non risulta essere stato alterato, nemmeno dalla fantomatica “cupola”.
    Barone50 Re degli Indomiti

  14. – Accantonato momentaneamente il var😀😀😀…..

    – Chiedersi perché   la juve non gioca come il city è come chiedersi perché bolt visto che vince (vinceva) 100 e 200 mt non vince anche i 1.500…in fondo sono solo 1300 mt in più, nulla in confronto alla maratona. ..quindi…

    – 13 vittorie consecutive poi un pari ed ecco che si scatena il putiferio…poi certo si può criticare, la critica è libera e democratica ma poi non bisogna offendersi se la risposta è un medico (urologo o cardiologo?😀) seduto sul divano…..

    – Certo mancava matuidi, lo scarto di chi ha speso 402 mln in 2 giocatori e ora ha un piede e mezzo fuori dalla coppa….

    – Con 5 vecchietti + 6 scarti altrui si PRETENDE la matematicia della coppa senza neppure aspettare il ritorno…😡😡…poi se a londra si vince qualcuno farà autocritica😆😆😆??

    – La lazio e il suo allenatore sulla vetta del mondo, ogni suo giocatore valore minimo 30 mln…ora 4 sconfitte consecutive…da quanto tempo la juve non perde 4 partite consecutive?
    Inzaghi un mese fa già sulla panchina della juve ora lo mandiamo al novara?

    – Di medici aveva già  parlato ivano qualche giorno fa  .☺..forse allegri ha letto un suo post…

  15. – Buffon il piu grande portiere di sempre ma comunque anni 40

    -de sciglio: panchinaro al milan

    – barzagli: scarto di una bassa squadra tedesca

    – chiellini…anche lui non più un bambino

    – benatia scarto del bayern di monaco..juve 2 finali in 3 anni…e il bayern?

    – dybala e pjanic costati meno di j.mario e gabigol

    – khedira scarto e pure rotto del real madrid

    – matuidi scarto del psg

    – cuadrado scarto del chelsea

    – higuain comunque scarto del real madrid

    – manzu scarto (oltre alla attuale carta di identita) di bayern e atletico madrid

    – invece di ringraziare il cielo (societa in toto) basta un pareggio per scatenare un putiferio di critiche ma la cosa grave è che poi ci si offende pure per la risposta….

    – si dice: non è per i soldi ma per il principio….certo sempre quando li devi avere i soldi, mai quando li devi dare…quando perdi 2-0 e fai 2-2 eroi e carattere…invece se vinci tu un 2-2 diventa inaccettabile…

    Ps ci aggiungerei altri 4 scarti finalisti di champions..tevez, morata, bonucci e pirlo…

    – alla juve sono dei fenomeni i tutto poi scelgono allegri ma non solo…lo riconfermano fino al 2020 a 7,5 mln all’anno….chissa perché lo hanno fatto..chissà. .😆😆😆

    • Allegri è bravissimo.

      Purtroppo per lui ha la mentalità che proprio non funziona.

      Sarri. Visti i risultati in coppa e soprattutto le prestazioni stendo un velo pietoso.

      Oggi viva Pochettino, e forza Rino.

      Bravo Zizu grande Klopp.

      E sempre un inchimo al migliore Guardiola.

      Aspettando gli altri alle prossime partite di coppa.

      Ma poi a me che me frega, gia detto e ridetto parli come Agroppi, Graziani, Ventura e Ulivieri.

      Tutti del ex granata, tutti ammiratori del calcio all’italiana …

      Ciao….

      • X luca

        – semplicemente parlo come allegri…che condivido! La sua conferenza stampa offensiva e aggressiva ma…perfetta….se si conosce la pratica e non solo la teoria (vedi bolt nei 1500)

        – scrivi: ha una mentalità che proprio non funziona..

        Facile risposta: per te non funziona ma per chi ha come unico motto quel “vincere non è importante ma…..” per loro allegri funziona benissimo e loro visto che non solo comandano ma vincono sempre…mi pare siano inattaccabili

        – ho fatto un post sugli scarti e come allegri fa funzionare gli scarti…non leggo mai risposte in linea con la mia domanda..

        – un saluto sereno…ciao

        Ps a londra il tifo sarà pro juve o pro tottenham? Perche se allegri passa ancora….

        • Caro Claudio.

          Parto da Bolt.

          È il più forte nei 100 perchè vuoi fargli fare i 500?

          Perchè sei come Allegri e compagnia.

          Perchè gli allenatori italiani sono una compagnia di giro che si autoincensa da una vita ma ormai sono solo capaci a piangere ed a prendere sberle ovunque.

          Ne avevamo 5 in premier, ne è rimasto uno che se ne andrà presto.

          Ancelotti ci è rimasto 2 anni vuole rientrarci, mi lare abbia un pò di difgicoltà.

          Sulla rosa della juve.

          Non so se è all’altezza di quella del Tottenham.
          Da quello che ho visto direi di si però i numeri parlano chiaro ed ai punti gli inglesi ci hanno dominato.

          Come la nazionale. Di sicuro non è quella di Argentina 78 ma gli si chiedeva di fare un gol contro la Svezia!

          Matuidi. La Juvd è arrivata in finale senza Matuidì, oggi a sentire il tdcnico il francese è indispensabile tanto da tener fuori Dybala che mal si adatta al 433.

          Ha senso? Secondo te?

          Mai visto il Barça senza Messi perchè sefviva un mediano in più?

          Mai visto il City senza Aguero perchè manca equilibrio.

          Visto Mtuidì titolare e Dybala, Costa e Bernardeschi in panchina.

          Però….

          Qualcuno tenne in panchina Baggio. Quel video col tifoso che gli dice

          “ma metti Baggio” è diventago il simbolo di quando tra amici si prendono per il cu.. gli allenatori.

          Ma metti Baggio!

          Già, mai visto Ronzldo Ronaldinho, Mesdi, Hazzard, Coutinho ecc. in panca a favore di un Matuidì qualsiasi.

          A proposito, Coutinho era quella che da noi non giocava perchè leggerino vero?

          Ciaoooo.

  16. Barone.

    Cambiamo le buste.

    Dentro ci trovi il prossimo allenatore della Juve.

    Busta A Allegri
    Busta B Guardiola
    Busta C Zidane.

    Un abbraccio.

    • Luca

      A A A A A A A
      Metti alla B Trapattoni

      B B B B B B

      Che te possino….

    • X luca

      – guardiola “prende 20 mln” e pretende un mercato di top: alla agnelli & c andrebbero bene certe richieste? I soldi juve provenienza torino…quelli del city da dove?

      – zidane non ha mai allenato nessuno, allena un real di soli top…alla juve hanno trasformato scarti in top…chissà cosa farebbe alla juve!!! Io da intersista se potessi lo metterei subito al posto di allegri…direi immediatamente 😀😀

      – guardo la domanda e risposta in linea con la domanda

      Ciao

      • Zidane mi pard due CL ed una liga in due anni al Real.

        Capello…. ah non niente CL al Real.

        Si aveva CR7 anche lui.

        Ancelotti lo cacciò il pubblico perchè non si divertiva.

        Anche Mourinho nonostante CR7 niente CL.

        Poi c’è Mazzarri colui che inventò il 352 un anno a metà classifica in UK e poi….a si il toro.

        Altri geni?

        Ah si Sarri!

        Unico trofeo i complimenti di Guardiola… dopo che se non mi sbaglio gli ha rifilato 7 gol in 180 min.

        Eh si Zidane è proprio scarso.

        E pensare che se Sarri, che ha più o meno inventato il calcio avessevil Real….

        Mi chiedo perchè i nostri allenatori, i migliori del mondo al Real…. no.

        Al Barça manco li prendono in considerazione.

        Al Cith invece dopo aver smenato 4 squadre dieyro mancini, con Guardiola ed una squafra soltanto stanno vedendo qualcosa di superlativo.

        E senza Messi…

        Ciao.

        PS come vedi non ce l’ho poi con Allegri ma con i nostri allenatori e con un certo modo di fare calcio che trovo anacronistico.

  17. Un mio excursus su un precedente sito in cui scrivevo mi ha confortato ed anche aperto gli occhi sul ritorno di alcuni blogger.
    Il padrone di casa di IRONXSITE ha scritto un nuovo topic da me molto apprezzato che prova a dire le verità sul modo aggressivo in cui la nostra Juve viene presa a pallate disconoscendone i continui progressi sotto la guida Allegri, per il semplice motivo che se ne vuole l’esonero. Voi vi sentireste di sottoscriverlo dopo tutte le conquiste fin qui ottenute per vedere un bel gioco tutto da dimostrare ed ottenere e che continui a mantenere una Juve così vincente? Se poi per caso si dovesse vincere questa Champions League cosa si direbbe mai degli ostracismi fin qui adottati?
    Comunque il mio dubbio è stato appagato e non posso che ringraziare l’aiuto ovviamente non concordato che mi ha inconsciamente fornito IRONXSITE.

      • Andrea (the original)

        Premessa l’opinabile eleganza di promuovere altri forum su questo, il titolare di quel forum è un tifoso come noi e che come noi scriveva sul Tuttosport.
        Poi per non perdere il dialogo si è sobbarcato l’onere di aprirne uno.
        Dunque non è un addetto ai lavori, né il verbo, quindi non si capisce cosa certifichi.
        Per tua informazione, anche l’organo di partito non è il Verbo, visti i trascorsi del direttore più vicini al trash che alla competenza calcistica. Ora di diverso ha solo che gli hanno messo giacca e cravatta.
        C’è dissenso in giro, tanto e diffuso in moltissimi ambiti verso la gestione di Allegri attuale.
        Rassegnati, non necessariamente sono tutti matti. Magari un problema lo ha davvero e una domanda in più piuttosto che etichette distribuite a chi dissente sarebbe bene farsela.

        • L’ho proposto perché molto vicino al mio modo di vedere di come si propongono certe negatività della Juve che immancabilmente convergono tutte su Allegri.
          Quanto alla opinabile eleganza ci sorrido sopra perché mi appare tutt’altro che opinabile ma un parallelismo di pensiero. Inelegante giudico il tuo commento su chi lo ha scritto.

    • Azz
      Mo me fermo e me collego…mica pe gnente…ortre ar taxi pagato me beccano pure cor telefonino…
      E io pago !

    • Beppe

      vedi, non ci capiamo.

      Io mi sforzo di vedere il buono di Allegri.

      Tu invece non riesci a capire

      Ci provo per l’ultima volta. Che poi non sarà l’ultima.

      Io non pretendo che la Juve diventi il Barça.
      È un processo complesso ed irripetibile, forse riuscito perchè fù un idea di Cruiff venuta bene in un periodo dove i blaugrana se non proprio alla canna del gas ma….
      Non mi interessa neppure il sacchismo, me ne sbatto altamente di Sarri, che verrà ricordato più per le interviste che per i gol.

      A me il calcio all’italiana va benissimo sostanzialmente.

      Quello che però fa Allegri è troppo troppo troppo raschiato all’osso.
      È un calcio privo di qualsiasi cosa abbia a che fare con la fantasia.

      Il calcio di Allegri non mi piace e non mi piacerà mai amche se alla fine conteremo gli scudetti con la bilancia.

      Che poi sia vincente, tutto da dimostrare. Con il Milan ha perso il campionato pur avendo Ibra ex un altra manciata di campioni. Ecco perdere il campionato con Ibra è un piccolo record.

      Oggi vinciamo al fronte di una continuità senza pari.
      Ma è una squadra incapace di produrre quegli strappi che mi hanno fatto innamorare di questo sport.

      Io se Dybala è in panchina già mi inc.. e a vedere Mautidi di vedere 2 linee a 4 per 80 minuti nella propria metà campo prendere gol da qualsiasi squadra abbia un livello minimamente paragonabile al nostro non interessa.

      Ma questo mi provoca sofferenza.

      Perchè quando la nazionale passa da una figuraccia alla successiva ed ormai sono tre mondiali che regolarmente va così, ci rido su, quando succede alla juve questo mi fa soffrire.

      Perdere? Ma si, però a petto in fuori fieri di aver venduto cara la pellaccia.

      Quello che vedo regolarmente in coppa da quando c’è l’acciuga, è solo sofferenza. Sono partite speculate.
      Poi tanto non vinci e non per sfortuna ma per mentalità.
      Ma non vinci alla grande! 3 o 4 gol di scarto!

      Oggi il vostro allenatore ha parlato senza mandare nessuno dallo psichiatra.

      Meno male.

      Dopo una conferenza stampa decisamente sopra le righe è ritornato nei ranghi, modello cane bastonato.

      Parole lisce lisce…

      Lo avevo anticipato.

      Non so cosa gli ha detto Andrea.

      Però domani anche se solo per mezz’ora Dybala sarà della partita. Sarà tornato a fare vita da atleta?

      Manzo ha la febbre e Marchisio sarà della partita.

      433 ma và?

      Si può fare senza il francese?

      Il vostro acciughina ha assaggiato quello che sarà o che potrebbe essere il futuro e mi è sembrato un cane bastonato.

      Vedremo all’8 di marzo come sarà.

      Ciao.

      • Devi comprendere che l’attuale Juve è una squadra vincente tra le prime in Europa che richiede rispetto. Non piace il suo modo di giocare? Amen se la tifo la devi rispettare perché sul campo lotta e spesso vince. Nel calcio non conta l’estetismo ma il giocare per esserci sempre fino alla fine, senza rinunciare. Se io fossi tifoso del Napoli non potrei accettare certe rinunce a lottare sul campo perché il primo dovere di una squadra è soprattutto rispettare gli impegni e lottare fino in fondo. Poi non sempre si può vincere e per questo i Sagna saper fare le giuste considerazioni. Il Thottenam ha pareggiato perché non tutto è andato secondo le occasioni avute e si poteva fare molto di più sul tiro di punizione da parte di Buffon. In ogni partita ci sono errori e prodezze bisogna saperle esaminare e non far sempre ricadere le negatività sull’allenatore. Anche il duo di centrocampo non è stato all’altezza e questo ci è costato in termini di pericolosità in avanti e contemporaneamente il pallino del gioco è passato al Thottenam. Non eravamo al completo e di fronte avevamo una grande squadra. Per questo non mi fascio anzitempo la testa perché possiamo fare molto meglio quando i reparti sono al completo.

  18. RISPETTIAMO LA STORIA FI QUESTA MAGLIA
    ***

    Qui l’unico che deve rispetto a NOI tifosi è Allegri. Il quale non è certo tifoso della Juve, e lo ha dimostrato in tempi non sospetti, quando tirò fuori il golnongol di Muntari fino allo sfinimento.
    Perché ogni singolo tifoso è geloso del suo amore per la Juve. Ergo, giocatori in primis, ma ovviamente anche l’allenatore si devono prendere i rimbrotti e le critiche quando non sono all’altezza del compito. Sono pagati profumatamente anche per questo.
    Il sottoscritto ama questa maglia fin dalle elementari, quando la scelse tra le altre senza sapere perché …
    Questa passione è passata attraverso molto godimento e poche sconfitte, anche se dolorosissime; attraverso anni di avvicinamento al vertice, ma sempre vedendo i giocatori che davano tutto. Quando ricominciammo a vincere con Vialli trascinatore, per esempio, era da un po’ che stavamo dietro …

    Tornando all’oggi, salvo solo il primo anno di Allegri, quando con umiltà non toccò il giocattolo di Conte, ma rassenero’ gli animi dei giocatori un po’ depressi …
    Da lì in poi c’è stato un progressivo regresso di mentalità e di approccio; fino a giungere al giorno d’oggi, ridotti a difenderci contro chiunque perché qualcuno ritiene che giocare a calcio sia … inutile.
    No, questo modo di intendere il gioco del calcio a me non va assolutamente. Il calcio è divertimento, passione, assalto all’area avversaria con tre quattro cinque uomini … mentre vedere Higuain che canta davanti e porta la croce a centrocampo è semplicemente uno scempio.

    Ripeto. Amo da sempre questi colori, non posso farne a meno. Coloro che devono darsi una mossa sono i mercenari che non amano fino in fondo questa maglia, e il loro allenatore che se ne viene oggi a dire : “La nostra annata gira intorno a tre rigori sbagliati”, una frase che mi sa tanto di presa per il culo. Perché gran parte dei tifosi non sta certo criticando i rigori sbagliati, ma l’assenza ormai endemica di gioco !
    Mettere le mani avanti citando i rigori sbagliati mi sa tanto di paraculaggine … cominciare cioè a prendere le distanze da eventuali fallimenti.
    Ripeto, chi non è all’altezza del compito se ne vada fuori dalle palle, perché dopo aver menato il can per l’aia per sei mesi, dicendo di aspettare la ripresa della champions per vedere la corsa e il gioco, non ci si può presentare all’Allianz Stadium a ramazzare calcio parrocchiale contro la quinta del campionato inglese.
    CHI VERAMENTE AMA LA JUVE MARTEDÌ SERA AVREBBE PRESO A CALCI LA MAGGIORANZA DEI GIOCATORI E IL SUO SPOCCHIOSO ALLENATORE.
    Perché se -come dice lui- conta solo vincere, lo faccia !, invece di cominciare ad inventarsi scuse ridicole !

    • Gustati allora il Napoli che una alla volta sta lasciando tutte le competizioni.
      Si deve giocare per restare in partita e rimanere fino al possibile nelle partite.
      Mai fare calcoli estremi perché alla fine il Calcio rispetterà sempre il migliore.

  19. ATTENTO ALLE IDI DI MARZO

    Per fortuna si chiama Massimiliano e non Cesare…

    Quoque tu…juventino fijo mio…

  20. L’AUTORETE DELLA RANOCCHIA

    Una Ranocchia aveva visto un Bove.
    – Oh! – dice – quant’è grosso! quant’è bello!
    S’io potesse gonfiamme come quello
    me farebbe un bel largo in società…
    Je la farò? chissa?
    Basta… ce proverò. –
    Sortì dar fosso e, a furia de fatica,
    s’empì de vento come ‘na vescica,
    finchè nun s’abbottò discretamente;
    ma, ammalappena je rivenne in mente
    quela ranocchia antica
    che volle fa’ lo stesso e ce schiattò,
    disse: – Nun è possibbile ch’io possa
    diventà come lui: ma che me frega?
    A me m’abbasta d’esse la più grossa
    fra tutte le ranocchie de la Lega…

    Buon secondo tempo.

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