Scritto da Cinzia Fresia
Dusan Vlahovic è stata la persona più sola al mondo dopo il rigore fallito durante il match contro la Sampdoria.Il giovane attaccante serbo sta attraversando un momento di crisi e insicurezza profonda che sta provocando dubbi in lui .
Gli errori di Dusan non finiscono qui. Il serbo non ne azzecca proprio nessuna. Confusione, passaggi sbagliati, tiri senza finalità e alla fine il fallimento del rigore, sancisce il momento sfortunato.
Non è chiaro cosa stia accadendo al n. 7 della Juventus, ma ciò che si vede e’ preoccupante.
Il ragazzo ha 22 anni ed è ritenuto uno dei più forti attaccanti del mondo. La Juventus aveva grandi aspettative su di lui. Ma niente da fare, tolto l’ entusiasmo iniziale, il giocatore invece di migliorare è peggiorato, tanto da far sorgere dubbi sull’autenticità del talento.
Le difficoltà della Juventus ed di un allenatore che non riesce a lavorare bene con lui, non aiutano il suo animo sensibile. Lo stesso Dusan credeva di aver realizzato un sogno, quello che aveva fin da bambino, arrivare e realizzarsi alla Juventus ma il sogno però è diventato un incubo.
Il suo arrivo è coinciso con la rinuncia a contratto praticamente rinnovato da parte della Società a Paulo Dybala. La Juventus ha preferito investire sul serbo.
Vlahovic e Dybala sul campo si trovavano splendidamente, e la sua uscita ha compromesso l’adattamento del nuovo numero 7: Insomma un bel guaio anche per la squadra.
Eppure Dusan è amatissimo dai tifosi e dalla Società stessa la quale dimostra di tenere al suo investimento dandogli fiducia.
Il passaggio dalla Fiorentina ad una squadra come la Juventus non è stato certo indolore.
E’ probabile che l’’attaccante faccia fatica a gestire il peso delle costanti pressioni e dalle continue critiche nonché illazioni sulle sue capacità.
E la mancata empatia di Massimiliano Allegri non aiuta. Ed è un attimo ritrovarsi da soli in mezzo alla gente.
Tra poche ore ore si giocherà l’accesso ai quarti di Europa League, e Di Maria e Chiesa non partiranno dall’inizio, i fari luci saranno puntati tutti su di lui: Dusan Vlahovic.
L’abbraccio consolatorio del connazionale Stankovic e la stima di tutti i suoi compagni potrebbe essere uno stimolo perché stasera diventi l’eroe della serata facendo tacere le critiche.
Forza Vlahovic perché te lo meriti, sei un bravo ragazzo e ti stai impegnando. Non come tanti altri “mantenuti di lusso” che prendono i soldi e stando a casa a giocare alla play station.
IL MAZZIERE
Chi da le carte non deve mai barare…
“De Paola è stato molto duro a riguardo, criticando il presidente della FIGC, Gabriele Gravina (auspica le sue dimissioni) e difendendo il club torinese, reo secondo lui di aver subito una penalizzazione ingiusta. Di seguito le sue dichiarazioni su questi argomenti”:
“E’ la cultura delle mani avanti, di Gravina ma anche di colleghi che scrivono sui giornali.
Perché si deve cercare nelle carte il nome della Juve? Non è su questo che si basa la linea difensiva della Juventus ma su altri particolari.
C’è una fretta alla condanna, dall’altra parte ci si deve aggrappare a tutto e la Juventus fa bene a farlo.
Non mi azzarderei in presunzione di colpevolezza nei confronti dei bianconeri.
E mi chiedo: dovessero abbassare la penalizzazione o toglierla, Gravina si dovrebbe dimettere.
La Juventus ha vissuto in questo periodo un campionato falsato convivendo con un handicap che non doveva avere.
E aggiungo: senza la penalità la Juventus sarebbe stata anche più avanti in classifica”.
Dopo che Dusan ha sbagliato il rigore contro la Samp ho visto partire palloni indirizzati a lui da ogni piede dei propri compagni.
Lasciato solo non direi proprio.
In merito alle dichiarazioni di Pagliuca ancora su quel.. rigore non rigore: certo che Ceccarini non le manda a dire eh. Ammazza che risposta ragazzi. Il pugno (metaforico si intende…) questa volta lo ha dato l’ex arbitro e che pugno… degno del miglior Cassius Clay😬
E che uomo è se non una merda che di nascosto da un pugno vantandosi…a ogni pre-inter-Juve riesumano un coglione.
MAI SOLO…UNA VOLTA
Mi abbandonai a me stesso, non riuscivo a saltare nemmeno il secchio dell’acqua a bordo campo.
L’allenatore non mi abbandonò e a ogni partita a venire mi schierava…la mia gamba sx era la metà della dx per frattura stellare del malleolo in uno scontro con un avversario, 40 giorni di gesso e al rientro in squadra ancora mancava tutta la muscolatura.
Di goal non ne ho mai fatti tanti, ne bastò uno che mi fece sbloccare, grazie anche allo insistere su di me di quell’allenatore cocciuto, e riiniziai a dribblare anche le bandierine del calcio d’angolo.
Il Barone rinacque…forza Dusan!
Non ho mai avuto dubbi su Vlahovic. Sta passando un periodo psicologico non proprio buono ( per usare un eufemismo), passerà. La buona sorte nei riguardi della Juventus non è mai benevola, non ricordo da quanto anni non si riesce a mettere in campo la formazione tipo e del perché certi infortuni si accaniscano soli quando determinati calciatori entrano a far parte di questa società. Vado a vedere Dybala ad esempio e quest’anno nonostante sappiamo tutti che ha sempre avuto dei problemi muscolari, ha già giocato nella Roma più partite di quante ne ha giocate negli ultimi 3 anni alla juve. Quello che mi fa specie oggi, è non riuscire più a vedere in campo Chiesa al suo standard prima dell’infortunio, mentre ho già messo su una pietra nei riguardi di Pogba che ieri ha già compiuto 30 anni.
Attento ai piedi, tu già stai sempre in giro tutto il giorno…mettiti due scarpe comode.
PER CHI HA DIMENTICATO NON SOLO GAETANO MA ANCHE TUTTI QUELLI CHE COMPAIONO IN QUESTO FILMATO
Gaetano Scirea .divx – YouTube https://m.youtube.com/watch?v=QmbLtVS8EMA
Grazie Max. È sempre un’emozione che non si può descrivere. Ho visitato la sua tomba a nemmeno 2 mesi dalla sua salita al cielo. 1 novembre 1989. Poi nel pomeriggio andammo a vedere Juventus -Psg-2-1 ritorno 16° coppa UEFA che poi vincemmo in doppia finale contro la Fiorentina.
Wow!!! Tutto molto “bello”.
https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/barile-vi-spiego-cosa-fa-la-covisoc-juve-punita-per-fare-ad-esempio-al-movimento-era-la-societa-piu-vulnerabile-636645
REPLICA DI CECCARINI A PAGLIUCA
L’ex arbitro internazionale Piero Ceccarini ha replicato alle affermazioni che l’ex portiere Gianluca Pagliuca ha fatto lo scorso 12 marzo alla Domenica Sportiva, dove ha riaperto la polemica sul rigore negato all’inter nella sfida del 26 aprile 1998 contro la Juventus.
“Non ricordo di aver ricevuto un ‘piccolo pugno’ né da Pagliuca né da altri, mentre i giocatori dell’inter contestavano le decisioni prese. Se c’è stato un contatto, in quelle ‘fasi concitate’, come le definisce Pagliuca, è stato di quelli che in campo possono esserci, non certo un pugno, che sicuramente avrei sanzionato.
Su questo le immagini televisive sono eloquenti”, afferma Ceccarini.
“Dalle immagini si vede che, mentre i giocatori interisti mi vengono incontro, io mi allontano per raggiungere Simoni, l’allenatore dell’inter, che era entrato in campo. Non bisogna tra l’altro dimenticare che i fatti che Pagliuca colloca dopo lo scontro tra Ronaldo e Iuliano si sono in realtà verificati al termine dell’azione successiva, quella del fallo di West su Del Piero, dove accordai il calcio di rigore”.
Sullo scontro Iuliano-Ronaldo e il rigore non concesso all’inter: “Fermo restando che, in quel momento, io agii nella convinzione che il danno fisico fosse di Ronaldo ai danni di Iuliano e non viceversa, Pagliuca distorce la realtà quando dice che, dopo quella gara, non ho più arbitrato.
Ho concluso la carriera al termine della stagione successiva per sopraggiunti limiti di età. Tra l’altro ho fatto in tempo ad arbitrare ancora l’inter ed ancora Pagliuca.
Non capisco come possa inventarsi una cosa del genere”, continua l’ex arbitro Ceccarini. “Non ho mai avuto timori riverenziali verso nessuno. Sono stato arbitro internazionale fin dal 1992 e per anni sono stato anche arbitro d’élite designato in tale ruolo da Uefa e Fifa per le gare di massimo livello internazionale. Pochi mesi dopo quel fatto ho diretto nuovamente l’inter e ho dato ancora rigore contro quella squadra perché c’era.
Chi dice che non ho mai dato rigori contro la Juventus, o peggio ancora non ho mai fischiato falli ai danni di quella squadra, dice il falso. Chi dice che ce l’avevo con l’inter, idem.
In Coppa Italia, nel gennaio 1999, un tiro dell’interista Zé Elias toccò la mia gamba ed entrò in rete.
C’erano due giocatori dell’inter in fuorigioco passivo, che non influirono sull’azione, per cui assegnai la rete.
Ho sempre rispettato il regolamento. La verità è che il calcio è fatto di episodi. E gli episodi, di ogni tipo, in campo possono capitare e capiteranno sempre, finché l’arbitro sarà un essere umano”.
Ceccarini, inoltre, aggiunge: “Fare l’arbitro vuol dire prendere decisioni anche impopolari, ma che devono essere prese, se ritenute giuste. Questo non vuol dire che non è possibile sbagliare. Errare è umano. Quando ho sbagliato, però, l’ho sempre fatto senza dolo. Questo deve essere chiaro”.
“Non capisco che vuole Pagliuca dopo tutti questi anni”, conclude Ceccarini. “In studio, in barba a una corretta informazione, tra risatine ed ammiccamenti, si è associata la parola ‘furto’ al sottoscritto. Questo è grave. Io non ho mai rubato nulla a nessuno. Illustri giornalisti sono stati condannati, perfino in Cassazione, quando hanno associato il mio nome a comportamenti illeciti o ai limiti della legalità. Se lo scopo, l’altra sera, era insinuare che io avrei fatto parte di quel sistema che favoriva alcune squadre, tra cui la Juventus, a discapito di altre, replico che Calciopoli è scoppiato nel 2006, ben sei anni dopo il mio pensionamento per motivi anagrafici. Faccio anche notare che tecnicamente quell’azione, su cui in molti parlano dopo anni ed anni e dopo averla vista cento volte al rallentatore, era molto difficile da giudicare, sul momento, in velocità. Non c’era il Var. All’epoca, della decisione che prendevi in un decimo di secondo ti dovevi assumere la responsabilità. E io questo ho sempre fatto”.
Infine, la chiosa, rivolta a Pagliuca e ai suoi compagni: “Se dopo quella partita contro la Juventus, invece di pareggiare in casa con il Piacenza e perdere a Bari, vincendo solo all’ultima con l’Empoli, avessero fatto altri risultati, forse anche quel campionato, che la Juve si aggiudicò con cinque punti di vantaggio sui nerazzurri, poteva avere un altro esito”(la sequenza di quelle partite post Juve dell’inter l’ho elencate sin dai tempi del blog di Tuttosport…ora lo dice anche Ceccarini…in effetti è come lo scudetto perso da Sarri dopo il goal di Dybala contro la Lazio e loro un’ora dopo perdono a Napoli con la Roma 4-2).