Presentazione di Giuntoli

 

 

Articolo di Alessandro Magno

Giuntoli quasi perfetto. Eccetto i ringraziamenti al Napoli per cui ha lavorato lo han pagato e gli ha portato dei bei trofei quindi sono pari il resto tutto ok. Sto quasi scusarsi per esser venuto da noi anche basta. Per il resto veramente ottimo in tutto

 

 

  1. Conferenza stampa abbastanza “elegante” diciamo formale.

    È stato detto di tutto un pò.

    Come riassumere?

    Allegri è l’uomo giusto al posto giusto.

    Essere virtuosi,

    Mercato in entrata chiuso,la rosa è corposa.

    Diverse uscite di fronte ad offerte irrinunciabili.

    Che dire?

    Per gli Allegriani tanti pro Allegri e caccia al 4°posto.

    Per gli #allegriout invece uno schiaffo ed una carezza al tecnico.
    Leggi, massima fiducia ma i mezzi li hai non hai più scuse.

    • Ancora con i pro e i contro?
      #ebbastapure

      • Ma amche no.

        La divisione esiste, è reale e fa parte della Juve di oggi.

        Nasconderla o non discuterne sarebbe come censurare una realtà.

        • Appunto, mi riferivo alla tiritera Allegri si Allegri no…qui così non si discute la Juve ma si fa a bambinate con Allegri out e Allegri in…
          Mi pare di non censurare nulla…poi sempre con sta storia del censurare basta pure…o no?

    • Veramente ha detto mercato in entrata chiuso x ora. Quindi significa che se esce qualcuno qualcun’altro entra.

      • Secondo me, ha voluto dire questo:

        vendiamo i giocatori, nel caso ci sia un’offerta di un certo livello possiamo pensare a inserire qualcuno.

        Diciamo che mi tranquillizza laoratoria delle boci su Lukaku.

        • presentazione che dovrà fare i conti con la realtà. Io sono rimasto interessato dal fatto che ha indicato come prospettiva il “risultati da ottenere con equilibrio economico/finanziario”.
          Questo cozza un po’ con certi ingaggi e con certe figure accostate alla squadra ( Lukaku e Kessiè per esempio)
          Vediamo come riesce a tenere in equilibrio i due aspetti, mentre si cammina verso l’obbligo di entrare il CL il prossimo anno.

  2. …E GIUNTOLI PARLÒ

    Giuntoli:” Buongiorno a tutti, vi ringrazio di essere qui. Prima di tutto volevo ringraziare De Laurentiis e Chiavelli che 8 anni fa mi hanno dato una grande possibilità, tutto il club Napoli, la città, i dirigenti e i calciatori. Ho trovato un ambiente che mi ha accolto in maniera incredibile, con un livello altissimo in tutte le professionalità. Sono molto contento di questo. Tornare ad essere competitivi e sostenibili, un occhio ai conti e uno alla storia della Juventus. Porto la mia esperienza in questo ambiente straordinario che ha grande competenza. Io sono appena arrivato ma il club si è mosso in maniera straordinaria con Rabiot, uno dei centrocampisti più forti del mondo, con Weah e la conferma di Milik. Ora dobbiamo razionalizzare la rosa, definendo una linea. McKennie fuori dal progetto? Mai detto. In questo momento ci sono ragazzi che sono sul mercato e lavorano a parte, stiamo trattando Zakaria e Arthur con alcuni club e stiamo trattando anche Bonucci con altri club, ma non abbiamo trovato una sistemazione gradita. Non ci saranno mosse alla Giuntoli, solo mosse della Juventus. Dobbiamo fare un mercato sostenibile e competitivo, mixando esperienza e gioventù. Noi al momento puntiamo fortissimo su Vlahović, su Chiesa, su Kean e su Milik. Lavoro con grandissimi dirigenti che già stavano cambiando il corso della Juventus e spero di essere un valore aggiunto. Il mio arrivo non è un evento, ma è parte del percorso. Noi siamo convinti di avere una squadra molto competitiva e un parco attaccanti molto competitivo. Il mercato è appena cominciato, io e Giovanni Manna siamo alle prime battute. Stiamo lavorando sulle uscite, non pensiamo ad altro. Vlahović? Ho già parlato della sostenibilità, in caso di grandissime offerte valuteremo, ma noi puntiamo tantissimo su di lui. Pogba? Sta rientrando da un’annata travagliata, ma ha grande voglia e noi lo aspettiamo. Puntiamo su di lui per trascinare i ragazzi. Obiettivi sul campo? Niente obiettivi minimi, dobbiamo fare il massimo tutti i giorni. Io do tutto e tutti dobbiamo farlo affinché la Juve possa avere il suo massimo. Innesti in difesa? Abbiamo tanti calciatori, pensiamo di essere a posto così. Anzi, a seconda di come vanno le cose magari qualcuno potrebbe uscire. Equilibrio tra competitività e sostenibilità? Dobbiamo trovarlo noi, sappiamo che non sarà facile, ma l’obiettivo è tornare a essere competitivi e virtuosi. Diventare virtuosi sarà inizialmente un ostacolo, poi sarà un grande vantaggio. Parlo con il Mister tutti i giorni, lui è contento della squadra, crede che dobbiamo continuare il progetto con i giovani che è già ben avviato. Lui è convinto che questa squadra abbia grandi margini di miglioramento, non mi ha chiesto giocatori. Non ci sono ricette, ci vuole solo lavoro quotidiano. Ho trovato persone di alto livello, molto capaci, che nell’ultimo periodo hanno fatto un grande lavoro e ci sarà da proseguire su questa strada, puntando sui giovani e avendo grande pazienza. Non ci dobbiamo porre limiti, come ho detto prima dobbiamo solo fare il massimo per la Juventus. Giovani in squadra ora? Stiamo valutando il percorso per tutti, dobbiamo capire le esigenze dei ragazzi e anche le nostre.L’anno scorso per la Juve è stato un anno straordinariamente difficile e credo che una persona del livello di Allegri sia stata l’ideale. Crediamo che Massimiliano sia ancora la persona in grado di portare avanti il percorso intrapreso con grande qualità. Per ottenere grandi risultati ci vogliono talento, mentalità e disciplina e siamo sicuri che Allegri sia il più talentuoso di tutti”.

    Forse Capelli Unti i ringraziamenti li aveva inclusi nella eventuale clausola per liberare Giuntoli.
    🤪

  3. Conferenza “giusta” da parte di Giuntoli.
    Allegri sta lì per volere della società indipendentemente da Giuntoli. Quindi intelligentemente il nuovo arrivato fa dichiarazioni corrette. Cosa avrebbe dovuto dire, che non gli piace Allegri?!
    Poi il futuro dirà in base a ciò che dirà il campo.
    Per ora mi sento di avere fiducia nel nuovo arrivato.

    • Andrea (the original)

      Si, di fatto è la Juve che si è consegnata ad Allegri e ha volontariamente deciso di esserne ostaggio, quindi chi ci va a lavorare lavora quasi alle dipendenze di Allegri. E questo vale anche se Giuntoli dovesse aver strappato la promessa di essere agli ordini di Allegri solo per questa stagione, per poi far arrivare Spalletti o un altro, perché anche una sola stagione agli ordini di Allegri significa mandare via chi gli è inviso e provare a prendere giocatori per il non gioco, dunque un danno che poi si proietta nel tempo.
      Non se ne coglie il senso, qualcosa sicuramente non sappiamo sui motivi per cui accade ciò ma bisogna allinearsi come fanno tutti alla Juve perché questo è e non ha più senso nemmeno protestare.
      Giuntoli mi piace, ha spessore comunicativo e carisma ma resta un subalterno di Allegri.

    • Scusa Kris e pure Andrea più sotto…ma come ora anche Elkann e il marito tradito sono sotto la chirba di Andrea Agnelli?
      E Giuntoli a 90 gradi genuflesso?

      Convincetemi quando è passato sto cacchio de Caronte ora fa troppo caldo.

      • Andrea (the original)

        Max, i fatti dicono che non solo hanno confermato Allegri ma stanno provando a mandare via i giocatori a lui invisi, anche se sono stati un investimento pesante, per provare a prendere 30enni funzionali al non gioco.
        Se non è consegnarsi questo non so cosa sia.
        Come detto, qualcosa non sappiamo sicuramente, una spiegazione ci dovrà per forza essere a una manovra tanto assurda e controproducente sia per il risanamento del bilancio che per la ricostruzione.
        Io lo so che sembra assurdo, personalmente se non lo vedessi con i miei occhi penserei sia un film horror ma è evidente che lo stato delle cose sia questo e la Juve si sia consegnata ad Allegri.
        E infatti ho proprio mollato, non ha più senso protestare perché contro chi protesto?

        • Andrea, ok, il mio non voleva essere una forzatura nel dissenso
          più assoluto nei pensieri tuoi e quelli di Kris, quello che volevo dire è che prima era tutta colpa di Andrea Agnelli nel sostenere la politica allegriana ora che AA non c’è più (o forse c’hanno preso per il culo) chi è che ha consegnato le chiavi della Juve più Giuntoli ad Allegri?
          Tu hai mollato? Io tornerò ai tempi in cui sentivo le partite alla radiolina in modo di poter solo immaginare la Juve a modo mio.

          • Barone,
            Non è che c’entri solo Andrea Agnelli, Elkann è stato il primo ad incontrarsi con allegri quando si ventila a la possibilità di un ritorno. Per questo parlo in generale sella società, perché credo che elkann sia il primo a volere la permanenza di allegri.

        • Alessandro Magno

          scusate ma nelle altre squadre i giocatori ”invisi” al mister li tengono?

          • Andrea (the original)

            Dipende, se sono invisi perché non adatti solo a un calcio obsoleto si cambia chi vuole quel calcio obsoleto, piuttosto che sprecare degli investimenti fatti.
            La situazione alla Juve è davvero unica nel suo genere.

    • Alessandro Magno

      kris faccio presente che se a giuntoli non piaceva questa situazione poteva stare a Napoli che aveva ancora un altro anno di contratto. Non capisco più le vostre ”letture”. ormai qualsiasi cosa accadde c’è una sola morale che è allegriout. ma non è contemplabile invece che a giuntoli non gli è per nulla inviso ( per usare un termine usato da andrea) allegri e invece lo considera un ottimo allenatore come ha dichiarato? e se non è così perchè? siete stati a parlare con giuntoli vi ha confidato che odia Allegri? non so ditemi voi

      • Ben, andare alla Juve è una grande opportunità professionale, non è che la rifiuti per un allenatore o giocatore.
        Poi io non ho mai detto che a Giuntoli stia sul cazzo Allegri. Ha trovato questa situazione e ci si adatta,non è che sia eterna. Se mi contratta un’azienda non ho la pretesa di arrivare e cambiare tutto subito. Come scritto su sarà il tempo ed il campo a suggerire le scelte future. Per ora mi accontento del fatto che sia entrato in società un dirigente capace di avere un’idea di un progetto.

        • Qualche settimana fa si leggeva che fosse Allegri a non volere Giuntoli…

        • Oddio Kris, forse una volta. Oggi se la situazione è quella che molti di voi descrivono, non so quanto sia una grande opportunità andare alla Juve.

          • Andrea (the original)

            Fa più curriculum andare alla Juve con un signor contratto che stare al Napoli e con ADL che dopo lo scudetto ha perso pure quel poco q.i. che aveva.

            • Andrea non credo che Giuntoli aveva l’offerta solo della Juve. Più curriculum? Se la situazione è quella descritta x me decade anche questa motivazione.

      • Andrea (the original)

        La Juve va contromano in autostrada, il mondo degli automobilisti intero a tutte le latitudini lo fa capire e la Juve continua ad andare contromano.
        Ormai nemmeno gli effimeri risultati sostengono più una conduzione così obsoleta e condizionante.
        Qua non è questione di commenti #allegriout, purtroppo ormai non è più tempo nemmeno per quelli.
        Magari tra qualche anno verrà fuori che era il mondo ad andare contromano ma è difficile eh che solo la Juve abbia capito quale sia il presente e il futuro.

        • Scusa Andrea, ti ho risposto sopra sul curriculum ma dopo aver letto questo tuo post lo scrivo anche qui. Con una Juve come la descrivi tu veramente farebbe più curriculum? Forse fino a 2 anni fa. Forse.

  4. Persona seria al posto giusto. Adesso che se ne accorgono non appena ( si spera) giungeranno i risultati ce lo toglieranno di mezzo con qualche inibizione per l’affare Osimenh. Ora che il Napoli lo vende e non potrà più avere alcun riscontro con il passato, penseranno bene di farla pagare a Giuntoli che è appunto passato alla Juve.
    Non sono una Cassandra, ma il mondo tatral che bene descriveva Pirandello è in gran voga quando si tratta di Juventus. Il divertimento è sempre garantito, per gli altri.

  5. Teatrale. Maledetta tastiera del cellulare!😄😄😄

  6. Ce la stai facendo di nuovo.
    Sei inesorabile.
    Carta bianca sul mercato, altroché.
    Caro Giuntoli, altro che promesse georgiane.
    Qui vige l’Antico Testamento:
    Centroboa offensivi doppiogiochisti.
    Antichi artigiani della qualità.
    Alex Sandro.

    Ogni forma di dissenso, interno o esterno spazzata via.
    Hai vinto, vecchio sciamano.
    E riecheggiano profetiche le parole del gattopardo:

    “Tutto cambia affinché tutto rimanga come prima”

    Prepariamoci ad una nuova entusiasmante stagione della juve di allegri.

    #demonemaledetto

  7. E poi Co sto callaccio c’è chi ne trae vantaggio con le bordate de fesserie colpisce i coglioni.

  8. A me Giuntoli sta sul cosiddetto. Questo nulla implica, si spera sulla professionalità.un sacco di gente sta antipatica, ma deve fare quello che gli spetta.magari fra un anno lo amerò follemente.

    Ha vinto lo scudetto, ok quindi? Non mi ricordo qualcosa su di lui.
    Vedremo, e mi voglio affidare anche alla speranza. Non sono incline agli arrapamenti al buio, Vedremo, auguri Juve.

    • Ciao Tino, la storia del papà super tifoso della Juve e lui al seguito con 8 ore di pullman per andare a vedere la Juve possono convincere i “boccaloni” da scogliera anche con un chicco di grano all’amo…io se non lo vedo difendere la Juve quando verrà attaccata solo allora mi convincerò.
      Ora lo accetto solo ma non mi esalto.

  9. Giuntoli ha detto tutto e il contrario di tutto o forse ha detto quello che doveva dire. 1) puntano fortemente su Chiesa e Dusan ma se arriva l’offerta giusta li vendono. 2) dobbiamo essere competitivi e guardare il bilancio ma se parte Dusan puntano su un 30enne che ci rimarrà sul groppone. 3) il progetto giovani è buona cosa ma inseguono Lukaku e Morata. Poi possiamo anche scaricare ancora una volta le colpe su Allegri ma se sei il fuoriclasse chiamato a risolvere la situazione mi aspetto di più.

  10. Giuntoli è stato ingaggiato per fare il direttore sportivo ed è arrivato da poco, non può e non potrebbe farseli tutti nemici prima ancora di insediarsi, io penso sia il caso di dargli tempo.
    Se qualcuno pensava che arrivava per cacciare Allegri, forse si era illuso. In questo momento lo deve mettere in cima perchè ( anche se ereditato dalla vecchia direzione) ha l’obbligo di doverlo testare prima di poter prendere la decisione di tagliare la testa ad uno che è stato messo lì e che prende 7 milioni + bonus.
    E’ come se io sono assunto in altra azienda e prima ancora di insediarmi faccio fuori l’attuale direttore prima di aver testato che questi è competente o meno. ( questo credo che Andrea, pure per il lavoro che fa, lo sa bene). I tagliatori di teste o arrivano come consulenti esterni per evitare che ci si “sporchi le mani” il capo, o bisogna dare tempo al tempo e far sì che il nuovo manager possa avere tra le mani ” le prove” per cui i dipendenti da licenziare non sono più graditi.
    Ieri Giuntoli ha fatto il suo primo discorso in cui si è tenuto molto in generale ( come era prevedibile) e senza svelare alcun suo intendimento. Ha ovviamente omaggiato Allegri dandogli la massima fiducia, che come tutti sanno è un’arma a doppio taglio.
    Non può sbagliare, vuoi che ti tiri fuori dalle scatole Bonucci? te lo tiro fuori volentieri, ma sappi che poi se si evidenzia che non è Bonucci la causa dei problemi della squadra, beh, vedremo cosa accadrà.
    Quanto alla situazione Lukaku, da persona seria non si è espresso, ma credo che sia stato chiaro sulla questione Vlahovic e Chiesa. Se arrivano richieste con le quotazioni giuste possono partire, ma non per questo non bisogna programmare un ipotetico futuro con gli eventuali sostituiti.
    Ho imparato da tempo a non dare retta a determinati giornalai tifosi che fanno del loro lavoro lo scoop giornaliero vendendo fake, il mondo telematico attuale si presta alla grande, per questo, tanto nessuno paga. Oggi si vende la merce che sponsorizza la Ferragni( tanto per fare un nome a caso) ed è tutto dire, ma per fortuna che qualcuno non abbocca. 😀 😀
    Mi piace vedere i fatti, le parole lasciano il tempo che trovano. Auguri a Giuntoli e che possa fare bene come ha fatto in precedenza.

    • andrea (the original)

      Ma infatti non doveva essere Giuntoli a tagliare Allegri, era chi ha preso Giuntoli a dover tagliare Allegri per permettere a Giuntoli di costruire…ti dirò, tagliare Allegri era un atto di responsabilità e di coscienza da parte della Governance verso la Juventus e verso chi ci lavora (ancora, perchè tanti dipendenti, in questi due anni, se ne sono andati).
      Più prove di un declino iniziato da Allegri (primo artefice) nell’anno del definitivo lancio mondiale del progetto con l’arrivo di Ronaldo e completato da Allegri con il depotenziamento degli investimenti maggiori in termini di calciatori e con un modello di gioco che in ogni angolo del mondo è reputato obsoleto, non so quali trovare.
      E oltretutto, ricercare altre prove in questa stagione per poterlo mandare via significa pagare un prezzo molto superiore a quello dello stipendio da corrispondergli in caso di esonero.
      Perchè? Sinceramente non lo so e ho smesso di chiedermelo, pensavo fosse il protetto di Agnelli e la sua polizza ma in realtà, uscito Agnelli, ne hanno addirittura incrementato i poteri.
      Peccato,

      • Andrea, abbiamo scritto in contemporanea…ho risposto sotto al tuo sopra, la tua qui la prendo anche come risposta al mio.

  11. Un calcio sugli stinchi delle plusvalenze

    Il Lille, la squadra di provenienza di Osimnhen, ha ceduto 3 anni fa al Milan il giovanissimo portoghese Leao per la bellezza di 35 mln di euro, una valutazione che indirettamente ha fatto un favore al finanziatore del Lille, lo stesso di AC Milan vale a dire Elliott. Fondo americano che non è presente nell’azionariato del club francese ma che ha prestato allora 140 mln di euro al suo proprietario, da ripagare entro il 2021, Lille che con quell’operazione aveva incrementato il risultato finanziario di 200 mln di euro ottenuto con le plusvalenze realizzate nei 2 anni precedenti.

    Sempre il Lille a luglio del 2020 ha ufficializzato il trasferimento di Osimhen (acquistato l’anno prima dal Nantes per 12 mln) per oltre 70 mln complessivi, con il fondo Elliott, finanziatore del Milan a caccia di una punta, che ha dato l’input (e non è difficile capire perchè) di trasferire l’attaccante al Napoli invece che a Milano sponda rossonera. Trasferimento che secondo l’Equipe, sarebbe avvenuto al prezzo finale effettivo di 71,3 milioni compreso il bonus legato alla partecipazione del Napoli ai quarti di Champions, giornale sportivo francese che avrebbe rifatto i conti e tra giocatori acquistati “per il fair play finanziario” del Napoli (ma poi spariti dai radar), fra plusvalenze di rivendita e transazioni, ha stabilito in 36 mln di euro la cifra realmente incassata dal Lille.

    In Italia invece la GdF, dopo aver acquisito fatture e altra documentazione relativa alla compravendita di Osimhen, ha messo nel mirino le operazioni degli altri 4 calciatori azzurri rientrati nello scambio, il portiere Karnezis e i 3 di movimento Liguori, Manzi e Palmieri, inseriti nell’affare e ipervalutati per differenza dalla quotazione complessiva, con uno dei 4 (Liguori) che ha dichiarato di non essere mai anadato al Lille avendo giocato in prestito alla Fermana in Serie C, mentre gli altri di non essersi mai trasferiti a Lille e aver chiesto di restare un altro anno in Italia in prestito, con il Napoli che ha invece “proposto” loro di accettare il trasferimento o essere svincolati rinunciando a 2 anni di contratto, qualcosa di molto simile a quanto accaduto anni prima ai due ragazzini di proprietà dei prescritti milanesi.

    Tutto questo è stato oggetto di un’inchiesta della giustizia sportiva (il caso plusvalenze) ma chissà perchè in questo caso non sono stati riscontrati illeciti sportivi a carico del Napoli, nonostante, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, risuterebbero fra fgli indagati per falso in bilancio lo stesso presidente del Napoli e altri 4 membri del consiglio di amministrazione della società, non Giuntoli come paventato dall’amico Antony, almeno fino a quando la Juventus non si deciderà finalmente a sferrare un calcio sugli stinchi al “sistema” plusvalenze delle altre.

    • Senza dimenticare, oltre a Osimhen, tra le tante plusvalenze di cui il club azzurro si vanta o si vantava… le golose cessioni di Inglese, Verdi, Rog e Chiriches…e ancora…
      Pochissimi ricordano e sfugge il nome di Carlos Vinicius.
      Il talento brasiliano, acquistato nel 2018 per 4 milioni dal Real Sport Clube (Segunda Liga portoghese), viene ceduto un anno dopo al Benfica per 17 milioni di euro, dopo zero presenze in azzurro e un prestito da chi l’ha visto al Monaco.

  12. I caciocavalli (a coppia) appesi sul fuoco fondono e filano sulla bruschetta…
    Sono gli unici che non rompono i coglioni.

  13. E ANCHE VILLAR PEROSA È ITA

    Siamo tutti invitati allo Stadium il 9 di agosto invece della partitella in collina.
    Gli altoparlanti dello Stadium diranno qualcosa, ci sveleranno quello che non sappiamo?

    • Questo mi dispiace ma siccome il mondo va avanti e di evolve… dove andremo a finire non lo so xrò… andiamo 🤦🤷

  14. Alessandro Magno

    #Rabiot: “Chi mi ha convinto a restare? Non è un mistero, Massimiliano #Allegri. Ma ho avuto modo di parlare con tutti i dirigenti e sono stati tutti molto carini con me e mi hanno fatto sentire importante per la squadra”

    non è possibile sicuramente saranno frasi di cirocstanza sarà stato obbligato con una pistola alla tempia oppure anche lui trama nell’ombra per far cacciare allegri e non lo dice chiaramente ma aspetta sulla sponda del fiume. d’altronde siccome molti pensano che allegri sia una iattura lo devono pensare tutti. non è possibile il contrario d’altronde anche a rabiot non piacerà la proposta di gioco

    • Prevedo un campionato molto alla speriamo che la perda così lo tirano fuori…
      Nessuno juventino trama contro?
      Una volta forse oggi non più.

      • Alessandro Magno

        ormai le proprie idee personali (che chiariamo sono super lecitissime) diventano delle convinzioni inattaccabili e insindacabili diventano delle notizie. mah

    • Alessandro, Barone

      Allegri ormai è inviso a buona parte della tifoseria juventina.

      Parte a causa dello spettacolo sul campo,

      Buona parte ad una critica contraria,

      Ma un bel peso secondo me a causa del porsi di un tecnico che mai è diventato juventino.

      Dal “chi vuole divertirsi vada al circo”

      Al “per vincere la cempions ci vanno Messi o Ronaldo”

      poi con Ronaldo non ha vinto.

      Senza dimenticare il “se qualcuno vince sempre ed altri no, ci sarà un perchè” unito al fatto che oggi non vince, due stagioni a “zeru tituli”.

      Penso che piu che noi, è lo stesso Allegri che dovrebbe fare bagno di umiltà e rendere conto del suo operato.

      Non tanto alla proprietà, ma ai tifosi ed al mondo bianconero in particolare.

      Finalmente, smettere di recitare una parte che ormai ha rotto i… ops ha stufato anche i santi, ed essere sincero.
      Non vale dire “ci sono cose che non puo dire”, Allegri è ad un punto che deve spiegare.

      Credo che il “confessarsi” parolone iperbolico certo, potrebbe smussare molti spigoli che lo hanno portato ad uno scontro che purtroppo non vincerà mai.

      Da parte mia ad esempio vorrei che veramente, ci raccontasse il perchè dell’ultima campagna acquisti, finita interamente sul mercato, cioè 200 mln in entrata che non hanno creato nessuna base per la stagione successiva.
      Zacaria, Vlahovic, Pogbà, Di Maria, Paredes.

      Ai quali aggiungere Kostic e Bremer che giocano solo nel 532 un modulo che in Europa non è competitivo e che è stato abbandonato da tutti i grandi club.

      Insomma, voglio uscire dallo scontro Allegri si, Allegri no, mi piacerebbe a questo punto capire il fenomeno che in fin dei conti ci ha portato a questo stato che sinceramente, visto il numero di tifosi, e quindi di fatturato, sinceramente, non ci appartiene.

      • Luca, ma non ti sei stufato di ripetere sempre le solite cavolate? Ora aggiungi pure la frase più puerile che si possa dire nei confronti di un tecnico che ha vinto 5 scudi consecutivi e tralascio il resto al tuo zero tituli.
        Poi parli di Zacaria, di Maria, Paredes e Pogba tralascio Vlahovic dello scorso campionato…metto da parte tutte le vicende giudiziarie passate nell’intero arco della stagione…precedentemente a gennaio quando tutto è venuto fuori e che noi tifosi abbiamo saputo…i giocatori già sapevano l’andazzo che Gravina e Ceferin avevano intrapreso…certo per certi tifosi esigenti questo non conta, quei tifosi torinesi che nemmeno vanno allo Stadium e poi vengono sul web a dare lezioni di tattica o di managerialità.

        • Non è un dare lezioni senza andare allo Stadium.

          È un guardare la situazione.

          E la situazione ci racconta di un tecnico famoso per la gestione del gruppo che tiene in piedi la baracca quando tutyo intorno a lui crolla.

          Vero e sacrosanto.

          Ma visto che siamo passati dal 2006, e visto che anche li, i giocatori sapevano, allora mi chiedo che differenze ci fossero tra un allenatore vero, Capello, che tiene la squadra e la porta al titolo nonostante tutto.

          Era un’altra Juve certo, ma questa Juve ad ottobre come l’anno prima, era già fuori da tutto, ed il Presidente richiamò tutti, ma tutti con le stesse parole di Giuntoli.

          Certo poi Allegri è talentuso.

          Resta il fatto che in questi due ultimi anni ha profondamente deluso, sia nel gioco che nei risultati

          Questo sarà un altro campionato adoettando il prossimo, nella speranza di vedere finalmente una Juve che gioca a calcio.

          • Dici non è dare lezioni? Azz e che cos’è allora? Tu mi vieni a spiegare a me quale tattica bisognerebbe fare o quale schema se a tre a 5 o a 10 dietro?
            Guardiamo gli uomini a disposizione invece…non credo che un allenatore diventa asino di colpo.

            Comunque, ripeto, Allegri doveva dimettersi. Punto.

  15. Alessandro Magno

    Rabiot “Allegri per me è un allenatore incredibile, anche quando si ferma a spiegare le cose ai giovani” e niente Rabiot insiste proprio

  16. Ero uno tra i contenti se Allegri avesse salutato.
    Per il semplice motivo di non arrivare a ripetere le solite discussioni, al contrario alcuni sono contenti che Allegri sia rimasto proprio per ripetere quelle vecchie e tirate discussioni.

    Gravina, Malagò & Co. ci ricamano sopra…

  17. ERA MEGLIO SE TACEVI

    Gianfelice Facchetti, non stuzzicare il can che dorme.

    “La medaglia di cartone del figlio di #Facchetti che parla a sproposito
    LUCIANO MOGGI
    ■ Chi cerca di tutelare la salute da queste calure estive si raccomanda di non fermarsi per molto tempo al sole, bere tanta acqua, ma niente alcolici che non fanno bene e talvolta fanno anche farneticare. Di solito i colpi di sole capitano a chi, incurante delle raccomandazioni, si inebria troppo dei raggi solari per mettere in evidenza il proprio fisico agli occhi della gente (soprattutto gli pseudo aspiranti attori). Queste persone parlano, parlano, senza tener conto che la calura mette confusione nella testa e fa dire spesso cose controproducenti per se stessi e gli altri. Leggendo la rassegna stampa di giornata, mi è comparso un articolo del #CorrieredellaSera, a firma di Gaia #Piccardi, che ha intervistato #Gianfelice #Facchetti, da me da sempre collocato nella categoria di chi parla troppo facendo danni a se stesso e ad altri, padre compreso, per la voglia di apparire. Facchetti ha colto l’occasione per dire di aver testimoniato al processo di Calciopoli, affermando che quello che ha detto sta agli atti e per lui è come aver conquistato una “medaglia”. Oltre a dire che mi ha querelato per diffamazione. Chi era presente a quell’udienza potrebbe pensare veramente ad un colpo di sole del soggetto. Premetto che non avevo voglia assolutamente di rivangare i fatti di #Calciopoli dei quali si occuperà la #CorteEuropea. E avrei fatto anche a meno volentieri di parlare di suo padre, ma lui, evidentemente per la voglia che ha di far sapere che esiste, parla di #Calciopoli e della querela fattami per diffamazione anche a costo di infangare ulteriormente il nome del defunto padre. Per cui, visto che istiga, rispondo alle sue elucubrazioni con la cronologia dei fatti da lui enunciati. Quanto alla “medaglia” di cui parla, si presentò come teste di accusa sotto giuramento, con un foglietto in cui c’erano degli appunti che il Tribunale si rifiutò addirittura di acquisire, ritenendolo più un appunto per quello che avrebbe voluto dire in tale occasione, sicuramente non probante agli effetti della accusa. Una medaglia insomma di “cartone”.
    Veramente #comico è poi sentirlo parlare della diffamazione, considerato il risultato finale che lo ha visto condannato dal Tribunale di #Milano che, a danno del padre, ha spiegato come #GiacintoFacchetti «facesse #lobbying con gli arbitri». Il Procuratore Federale #Palazzi, inoltre, ha scritto che «l’ #inter era la società che rischiava più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente Giacinto Facchetti». Nell’occa-sione è stata messa in evidenza la telefonata tra #Facchetti e #Bergamo il giorno precedente la se- mifinale di Coppa Italia #Cagliariinter (nr. 45456 dell’11.5.2005, che a detta del Tribunale era estremamente indiziante quando si diceva che lo score dell’arbitro Bertini con l’inter – 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte – si doveva smuovere con un risultato che avrebbe dovuto cominciare per V(ittoria) e cioè diventare 5-4-4). Il Tribunale sostiene che in merito a questa telefonata non ci si trova certamente nell’ambito di una simpatica chiacchierata tra amici, anche perché le parole di #Facchetti fanno ritenere che vi sia stata una neppur troppo velata pressione nei confronti del designatore affinché questi raccomandasse la cosa all’arbitro Bertini: «Diglielo che è determinante». Facchetti replicò all’arbitro direttamente andando nello spogliatoio di Bertini prima della partita. Per mancanza di spazio mi fermo qui, sperando che Gianfelice Facchetti abbia finalmente capito che, parlando troppo spesso come fa lui, quasi sempre perde un’occasione per stare zitto.
    Alla giornalista Gaia #Piccardi dico di porre maggiore attenzione nell’intervistare quando non si conoscono gli argomenti: occorre farsi dare spiegazioni per evitare di scrivere nel modo sbagliato di un fatto avvenuto nel processo di #Calciopoli o di una querela per diffamazione. Luciano #Moggi #LiberoQuotidiano #20luglio2023”

  18. Cancellata Villarperosa
    Un altro pezzo che se ne va.
    Motivo? :boh, inutile, perdita di tempo,troppi riferimenti al passato?

    Ci dicano cosa vogliono fare di questa Juve,già non esiste più, chi vogliono gratificare, chi vogliono omaggiare, perché.

    Che fastidio dava Villarperosa,forse un segno di unità, di vicinanza, di tradizione unica che ora infastidisce.

    Tutto sta nel capire chi infastidisce, o forse no. Che ci frega non cambia nulla, la Juve è scomparsa, altro che Allegri sopra o Allegri sotto, chissenefrega, un bruscolo nell’occhio, nulla. Qui ci ritroviamo a parlare di una cosa che non è semplicemente,più. Non interessa. Un altro inchino alla federazione.

    Che vengano ricordati per questo e sprofondati nell’ignominia.Hanno distrutto tutto.

  19. Come è come dici tu Tino, ma di non fare la partita “di tradizione di Villar Perosa” non è che mi importi tanto. Mi preoccupa di più l’ennesima preparazione ( che porterà i suoi infortuni, visto come sia andata negli ultimi anni) negli usa con amichevoli di lusso che spremeranno e metteranno subito troppa pressione alla squadra.
    Per un pugno di dollari si depaupera un monte ingaggi di calciatori che passeranno poi più tempo in infermeria che in campo

  20. Forse non come

    • Villarperosa era una tradizione di incontro.si identificava con la ripartenza. Si è sempre fatto per identificare il momento di concentrazione. Puo anche non interessare, ma perché distruggere una tradizione, un momento di vicinanza? Una parte della vecchia e grande Juve. Cosa spaventa? A poco a poco devono sfaldare tutto. Ci sono stato 3 /4 volte, ti assicuro che era una bella festa non inutile, riportava concentrazione
      Dopo lo stop.una festa per noi che rivedevamo la squadra da vivino. A me piaceva.

  21. Errata, da vicino non da vivino.

    • Panta rei. Per te Tino, non c’è bisogno di traduzione.
      Stiamo diventando vecchietti e nostalgici dei tempi che furono perché quei momenti che abbiamo vissuto ci piacevano e vorremmo che continuassero ancora.
      I rampolli dell’Avvocato e del Dottore Umberto vivono un’altra epoca e poi sembra che la mamma di Elkan da quando ha preso possesso della Villa di Villar Perosa non voglia più dare il consenso per quella festa Juventina che ormai era diventata routine.
      Ti capisco amico mio, ma proprio per non incappare nella malinconia cui ci porta questa nostalgia preferisco puntare altri obbiettivi per non pensarci più 😉

  22. Cmq io non so se è stata solo una sensazione: probabilmente sì non capendo nulla di calcio xrò siccome di solito guardo i video di YouTube delle prime partitelle alla Continassa e tra l’anno scorso e quest’anno ho visto una bella differenza su ritmo e pressione sul portatore palla. Sarà x Rovella e qualche altro giovane ma anche Vlahovic l’ho visto più carico. Ripeto: sicuramente sarà stata solo una mia impressione che spero venga confermata nelle prime partite ufficiali. Staremo a vedere.

    • Se c’è intensità bisogna vedere quanto dura, Germà. I polmoni, quindi le possibilità aerobiche e la forza fisica di ogni atleta ha dei limiti. Bisogna saper controllare questi limiti ed ecco che serve pure un gioco che sappia rispettare tutte le risorse che hai a disposizione. Lo scorso anno si vedevano 2-3 minuti di pressione asfissiante e poi tanto palleggio lento con il portiere a fare da regista.
      Non ti illudere Germá, credo cheAllegri sia arrivato alla frutta come insegnante di calcio.

      • Non sono uno che si illude di solito. Ho scritto solo ciò che ho visto facendo anche la premessa che di calcio non capisco nulla.

        • Non sapendo ad oggi quale sarà l’organico effettivo qualunque ipotesi su quale Juve vedremo in campo è prematura, spero solo di non vedere mai più quella del campionato scorso.

  23. inter – 100 ANNI DI GRANDE ONESTA’

    1. Furto del primo scudetto nel 1910.

    2. Salvezza (A TAVOLINO) comprata nel 1922, dopo una retrocessione sul campo.

    3. Le “pillole” nel caffè di Herrera.

    4. Tentativo di rubare uno scudetto alterando le provette di urina del Bologna (1964).

    5. 1971-72 La lattina di Moenchengladbach:
    Qualificazione in Coppa Campioni rubata grazie alla famosa finta lattina. L’inter, sconfitta sul campo 7-1, consegnò una lattina tirata fuori dal nulla all’arbitro e disse che aveva colpito Boninsegna. In sede di giudizio, il potere politico dell’inter, nettamente superiore a quello del provinciale Borussia, spinse la Uefa a disporre l’incredibile ripetizione dell’incontro. Anni più tardi gli stessi interisti protagonisti della vicenda ammisero di aver truccato le carte.

    6. Tentativo di rubare un mondiale per club juniores:
    Tentativo di rubare un mondiale per club juniores schierando giocatori più anziani del consentito: l’inter ‘vinse’ il torneo, ma fu scoperta. Le fu ordinato dalla Fifa di restituire il trofeo, cosa che avvenne tra gli sbeffeggiamenti generali e l’indignazione dell’opinione pubblica e della Fifa per il comportamento della dirigenza interista (anni ’80).

    7. Passaporto e patente falsi di Recoba -1999/2000 e 2000/2001-

    8. Primi anni 2000, plusvalenze fittizie e falso in bilancio, con buchi di milioni di euro, ma l’inter comunque si iscrive ai campionati regolamente e come se non fosse successo niente nel 2006 ottiene in premio lo scudetto degli “onesti”.

    9. 5 Maggio 2002:
    Materazzi chiede agli avversari della Lazio -in partita- di farli vincere.

    10. Vendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio inter in modo da consentirle di truccare ibilanci per 158 milioni di Euro, l’inter non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto “in segreteria”), ma Guido Rossi (toh chi si risente) riammette l’inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75%).

    Ricapitolando, in oltre 100 anni il calcio ha insegnato loro a rubare scudetti, a falsare campionati e competizioni inter->nazionali, a taroccare i bilanci, a pedinare i giocatori, a mettere sotto controllo i tabulati telefonici dei rivali, a telefonare ai designatori arbitrali, a entrare negli spogliatoi degli arbitri per chiedere di vincere le partite, a “coercizzare” la volontà di ragazzini negli scambi di plusvalenze fittizie (senza “sentenze” ma solo con le testimonianze dirette), ma sopratutto e a tutti, a come essere PRESCRITTI a vita.

  24. Signori, oggi non si è disputata la partita Juventus Barcellona.

    Ufficialmente per una gastrointerite che ha colpito gli dpagnoli.

    Da più parti gira la voce, che dopo le parole di Giuntoli, sul più talentuosi degli allenatori se la sono fatta sotto! 😀

    Naturalmente scusate la battuta, ma è per riderci su.

  25. Comunque è sempre di oggi la notizia di Tancredi Palmieri secondo la quale,

    “quando addirittura già a maggio il mister juventino si è speso personalmente per accalappiare il belga, è evidente che, fosse per lui l’intenzione di rovinare i piani all’Inter.
    E ci è riuscito bene Allegri, sapendo che aveva di fronte un fuscello volubile alle correnti, turbato dalle panchine di Champions e volubile alle voci di ribellione alimentate dalla mamma.
    E chissà qusnto la serenità di Lukaku non sia stata molestata anche nella finale stessa, quando è entrato a partita in corso e ad insaputa di tutti già covava il grande tradimento perchè non considerato la prima scelta”

    Questo è quanto, direi che è tutto ed ogni commento è assolutamente superfluo, dato il livello.

    E poi ci danno dei facinorosi perchè non compriamo la gazzetta e facciamo disdetta a dazn!

    Ma ci rendiamo conto di cosa è diventato il racconto del calcio?

    Comincio a pensare che i giornalisti spirtivi non abbiano cultura adeguata, che venganno sbattuti dal gossip allo spirt così, da un giorno all’altro e per ottenere clik si abbassano a qualsiasi cosa.

  26. JOHN ELKANN HA PARLATO

    Elkann a La Stampa: “C’è chi pensa che la Juventus sia il problema. Al contrario, la Juventus è parte della soluzione. La Juve è stata storicamente l’ossatura del calcio italiano”
    23.07.2023 09:15 di Redazione TuttoJuve

    John Elkann ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa in vista dei 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli: “Abbiamo scelto di essere competitivi in tutti i mestieri in cui siamo impegnati. Cerchiamo di farlo con umiltà e senso di realismo. In qualunque contesto, imprenditoriale o sportivo, dove c’è fiera competizione, la sfida va affrontata con coraggio e determinazione. Questa è la responsabilità che noi sentiamo e che permette di durare nel tempo. Una passione della nostra famiglia, la Juve, cosi come lo è per le milioni di famiglie bianconere, in Italia e nel mondo. Siamo prima di tutto dei tifosi. Ci sono squadre di calcio che sono legate ad un’azienda, ne sono storicamente l’emanazione, come è stata il Psv Eindhoven con la società olandese Philips. La Juventus no. Non è mai stata l’emanazione di una società come la Fiat.

    Sulle polemiche: «C’è chi pensa che la Juventus sia il problema. Al contrario, la Juventus è parte della soluzione. La Juve è stata storicamente l’ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori. Siamo sempre stati una forza positiva per il calcio italiano e vogliamo continuare ad esserlo, rimanendo aperti al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni. Ci siamo difesi e conta far valere le nostre ragioni, senza arroganza, ma nel totale rispetto delle istituzioni. Ma la lettera di cui parla in realtà andava oltre: conteneva anche un’analisi spassionata sull’evoluzione internazionale del calcio, soprattutto nel contesto europeo. Bisogna evitare di scambiare la discussione delle soluzioni con l’analisi dei problemi. Il problema è sotto gli occhi di tutti: la Super Lega c’è già, si chiama Premier League, il campionato inglese. Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali. Come rispondiamo a questa sfida? Questa è la questione. Esiste una chiara continuità tra le origini e oggi: una linea ininterrotta, fatta di innovazione, tenacia e soprattutto di emozioni impagabili che ci rendono felici di essere bianconeri».

    Presente e colpi: “Le delusioni servono, fortificano. Se perdi come abbiamo perso contro il Maccabi, certo che fa male. Ma quello è un momento decisivo per imparare. Penso che l’importante sia sempre cercare di far meglio. E comunque noibiancone-ri siamo fortunati: la Juve ci ha sempre dato molte più gioie e soddisfazioni che delusioni. Il colpo più importante lo abbiamo già fatto con Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo. E l’esempio più evidente di quello che le dicevo prima: adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni. Ovunque è stato, ha fatto un ottimo lavoro in questo senso. E ora avrà a disposizione i tanti giovani e forti talenti che abbiamo. La nostra festa, durerà fino all’autunno. Una serie di momenti da vivere in famiglia, con gli amici, con chi condivide la passione per la Juve. A partire da domani sul sito Juventus.com e su tutti i nostri social ci sarà un omaggio collettivo con i grandi nomi del nostro passato e del nostro presente.”

  27. TUTTI CONTRO

    In Italia le critiche al “povero” Bearzot fioccano da tutte le parti perfino dal parlamento italiano.
    Dopo il pareggio col Camerun, il terzo (Biscardi, Viola &Co lo chiamarono terzo squallido pareggio) perchè Rossi e non Pruzzo.
    L’Italia si qualificò per andare ad incontrare Argentina e Brasile da quel momento Bearzot decise di non parlare e far parlare più nessuno dei suoi con la stampa tutta. Il solo Zoff fu lasciato ai vampiri delle interviste.

    Sappiamo tutti come finì.

  28. Dovesse arrivare, Kessi-a un ottimo rinforzo a centrocampo è indubbio.

  29. I 100 ANNI DEGLI AGNELLI
    (24 luglio 1923-24 luglio 2023)
    La più longeva proprietà di qualsiasi club sportivo al mondo compie un secolo!
    Però se: “Una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio”…
    Sarebbe ora!

  30. Ciurma questo silenzio cos’è?..
    Sveglia possibile che nessuno si muove?!

    • Fa caldo Gió. Qui si lavora sotto i 44 gradi all’ombra

      • Nelle ultime settimane calura insopportabile anche da noi, da voi purtroppo alimentata dalla piaga degli incendi. Anni fa in viaggio per una vacanza sul Gargano abbiamo visto agrumeti ridotti in cenere, oggi come allora la bellissima natura pugliese continua a bruciare.

  31. IL TUBO DELL’OSSIGENO O LA CANNA DEL GAS

    Metterei il piede sul tubo del primo e aprirei di più il rubinetto del secondo…farli agonizzare troppo non va bene meglio il prima possibile.

    “Non mi aspettavo che l’inter fosse messa così male finanziariamente. Quello che sconvolge è vedere una squadra che parte per fare una tournée con il portiere della Primavera e che non ha ne’ il primo, ne’ il secondo e neanche il terzo. Questo da la dimensione plastica di un club che ha i conti devastati, perché non si era mai vista una cosa di questo genere. Oltretutto, l’inter era anche partita forte perché dopo due settimane di mercato, arrivavano tutti a dire ‘ammazza, questi hanno soffiato al Milan, Thuram, hanno soffiato anche Frattesi. Soltanto l’ingaggio di Thuram è 3 milioni + il conguaglio di Frattesi’. Poi vedi che non riescono a prendere un portiere. Si sono ridotti a pagare in tre rate Bisseck. Questa è una cosa inquietante. Io mi chiedo come si possa pensare di andare avanti così ancora per un anno o due, perché questo è l’anno più imbarazzante per i tifosi dell’inter, per la storia dell’inter sul mercato. Soprattutto non riesco a capire il doppio cambio di passo: cioè se tu sei messo così male, comunque dai tutti questi soldi a Thuram e spari 23 milioni per Frattesi? Rateizzi in 3 rate anziché 2, i 6 milioni per Bisseck? Veramente incomprensibile”.
    (Fabio Ravezzani)

  32. Una società ridotta sul lastrico dal 2013 che già allora marciava al ritmo di 70 mln di perdite annue. Tra bilanci in rosso e mancanza di liquidità 6 mesi di trattative fra retromarce e smentite, poi l’accordo finale con l’indonesiano che 5 anni più tardi ha lasciato l’inter nuovamente sull’orlo del fallimento, con una plusvalenza record di 150 mln dopo aver rilevato il 70% delle quote per 75 mln di euro più i debiti rifinanziati attraverso Goldman Sachs dopo la creazione di una nuova scatola cinese, creata appositamente a garanzia di un prestito di 118 mln di euro a tassi d’interesse fra l’8 e il 9,47 %.

    Questo è l’esempio di come è diventato il calcio italiano, un sistema sull’orlo del baratro al quale il Covid ha dato il colpo di grazia, incapace di rifondarsi attraverso un nuovo modello economico e finanziario, senza perdere competitività a vantaggio dei campionati stranieri, facendo crescere i ricavi con la costruzione di impianti moderni e funzionali, seguendo l’esempio della Liga in partnership con i fondi, con i club che sopportano il rischio d’impresa, attori protagonisti dello spettacolo e non legati dalla testa ai piedi a Fifa e Uefa, attraverso la creazione di un format delle competizioni aperto a tutti i club che condividono gli obiettivi del progetto e supportati delle grandi banche statunitensi pronte ad investire miliardi di dollari per contrastare lo strapotere economico delle enclave finanziarie asiatiche.

    • Gioele,

      pare che Dazn, per l’esclusiva della serie A senza dare partite a Sky, abbia offerto 750 mln, prendere o lasciare.

      Siamo all’anno 0, o la serie A, riesce a vendere un prodotto che oggi pochi sono disposti a comprare, o si ridimensiona.

      Purtroppo se pochi sono disposti a spendere per vedere le partite non la risolvi con un’altra organizzazione.

      Qui hai un prodotto che non vende.

      • Luca, toccato il fondo c’è da risalire la china e per farlo servono nuove idee e investimenti di cui il nostro calcio per non scomparire ha tremendamente bisogno.

  33. JU29RO

    Il prossimo caso esplosivo ma senza miccia sarà il passaggio di Saint-Maximin dal Newcastle all’Al Ahli per una cifra fuori mercato.
    Cioè un’operazione tra PIF e PIF.
    Il PIF, tramite una delle sue squadre saudite, garantirà una cospicua plusvalenza alla sua squadra inglese, che nessun altro gli avrebbe corrisposto.
    Si parla di 35 milioni.
    L’UEFA potrà fare poco: l’Al Ahli non è un membro UEFA e del resto Nyon ha dato il via libera a tutte le multiproprietà esistenti in Europa.

    Un caso simile era già accaduto con le cessioni del Chelsea ai club sauditi: Koulibaly, Kanté e Mendy. Prezzi alti e una commistione di interessi tra il fondo che amministra i Blues e i sauditi che vi avevano investito.
    Questa volta, però, la relazione non è indiretta, ma a tutti gli effetti un’operazione all’interno dello stesso gruppo.

    È evidente che sia la connessione tra Inghilterra e paesi del Golfo la chiave con cui le due leghe stanno ridimensionando il calcio europeo, che rimane inerte.
    Rifiutata l’idea di una lega d’élite europea, il calcio europeo rischia di ritrovarsi vaso di coccio tra due leghe d’élite, una under 30 e una over 30.
    Restiamo a guardare.

  34. LUCIANO MOGGI

    Che tristezza la festa della Juve senza un Agnelli

    ■ L’anniversario dei 100 anni di proprietà della Juve da parte della famiglia Agnelli è trascorso senza un Agnelli al timone di comando. Dopo la scomparsa dei due fratelli, dopo le dimissioni da presidente di Andrea, pluridecorato con 9 scudetti, è sparito quel cognome magico. Resta la proprietà con gli eredi al comando. Senza grandi clamori, quindi, il centenario. Ho sostato davanti alla tomba dell’Avvocato e del dottore Umberto, profondamente emozionato, nel cimitero di VillarPerosa. I ricordi mi hanno riportato al giorno della loro scomparsa (quasi in contem- poranea con quella del presidente Chiusano) che ha segnato la fine di una delle squadre più forti al mondo: sono stati proprio i presidenti succeduti a Chiusano a segnare, infatti, il tracollo. Primo tra tutti Grande Stevens che ha annoverato tra le sue iniziative l’invio dell’avvocato Zaccone in difesa della Juve, che ha chiesto la B con penalizzazione per timore di una retrocessione addirittura in C, evento funesto che solo il duo Zaccone-Grande Stevens poteva ipotizzare
    (sentenza finale: «Campionato regolare, nessuna partita alterata»).
    All’attivo di Grande Stevens anche una querela contro ignoti (la triade) addirittura per infedeltà patrimoniale, respinta dal Tribunale di Torino con «il fatto non esiste». E per finire Grande Stevens si è dichiarato amico di #GuidoRossi, colui che ha assegnato lo scudetto all’inter, vinto però sul campo dalla Juve. Di Cobolli Gigli presidente meglio non parlare: basterebbe dire che fu sotto la sua presidenza che, su suggerimento di Montezemolo, venne ritirato il ricorso al Tar col quale la Juve avrebbe potuto mantenere la categoria. Per chi, come noi, aveva avuto la fortuna di appartenere alla Juve del trio meraviglia (Agnelli-Agnelli-Chiusano), non poteva immaginare quanto sarebbe successo alla loro morte.
    Dal paradiso all’inferno è stato un passo breve. Tutti ad attaccare la triade dirigenziale, nessuno a difenderci. Era quindi difficile non ripensare ai bei momenti in cui arrivavano le telefonate dell’Avvocato e del dottor Umberto, nonostante fossero le 5 del mattino, per chiedere soltanto se c’erano novità. Si lavorava insomma in allegria e con la massima fiducia della proprietà, che neppure perdeva tempo a spronarci per- ché c’erano grandi risultati e nessuna richiesta da parte nostra di aiuti economici nei 12 anni passati con loro. Il presidente Chiusano era sempre presente quando occorreva la sua leale capacità, non veniva mai in ritiro con la squadra ma era sempre al campo durante le partite. Era l’uomo giusto al posto giusto, che non amava comparire, ma c’era nel momento del bisogno. Con lui in vita non sarebbe esistita Calciopoli. Mi riempiva di gioia e di forza sentirmi
    chiamare «comandante» dal dottor Umberto con il quale avevo un rapporto amicale fatto di stima reciproca e da parte mia anche di riconoscenza per avermi proiettato in un mondo che ritenevo più grande di me. Che dire dell’Avvocato che un giorno a Londra, ad un forum economico, fu incalzato da un giornalista: «Avvocato, quanto le costa mantenere la Juve?». Risposta: «Guardi, fino a poco tempo fa era un problema, ora con questi due sta cominciando a diventare un affare». E i due erano Giraudo e Moggi (e Giraudo qualche tempo prima aveva restituito
    55 miliardi di vecchie lire a Ifil, debito ereditato dalla vecchia gestione). L’Avvocato era anche veggente quando, ad esempio, disse riferendosi al sottoscritto: «Lo stalliere del re deve conoscere i ladri di cavalli». Era forse preoccupato che, in assenza dello stalliere a calmare i bollenti spiriti, il calcio potesse diventare una bolgia come in effetti è diventato.
    Di fronte a tanta grandezza non ho potuto contenere qualche lacrima, pensando ai due “fratelli” e alla mancanza di un Agnelli nell’anno del centenario.

  35. LOTITO RINGRAZIA

    “Il Consiglio Federale − nella riunione del 24 luglio 2023; − vista la richiesta pervenuta dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A di equiparare i calciatori professionisti di nazionalità britannica ai cittadini comunitari; − ritenuta condivisibile la proposta; − visto il Comunicato Ufficiale n. 184/A del 1° giugno 2023; − visto l’art. 27 dello Statuto federale ha deliberato di modificare la lettera G) del Comunicato Ufficiale n. 184/A del 1° giugno 2023 come di seguito riportato. G) I calciatori con cittadinanza svizzera e britannica sono equiparati a tutti gli effetti a quelli comunitari”.

    E infine, si legge nella nota: “Le presenti disposizioni si applicheranno con riferimento alla stagione sportiva 2023/2024”.

    La norma rappresenta un vantaggio per molte squadre, ad esempio per la Lazio che segue Hudson-Odoi.

  36. ORA CHIEDETE SCUSA AD ANDREA AGNELLI
    (Mirko Nicolino 27/7/2023)

    L’unico dirigente lungimirante che aveva messo tutti in guardia il calcio italiano è inibito ed esiliato, quelli “bravi” fanno ancora danni

    Andrea Agnelli è stato, oltre che il più vincente, anche il più lungimirante presidente e dirigente sportivo che il calcio italiano abbia avuto nella storia recente.
    E dire che li aveva messi in guardia durante quelle riunioni tenute presso la sua abitazione, nei confronti delle quali qualcuno ha gridato allo scandalo.
    Chi guida il calcio – presidenti di federazioni e leghe – in qualunque categoria incontrano spesso privatamente i proprietari dei club per discutere di questioni più o meno serie. L’ex presidente della Juventus, che ha sempre avuto a cuore il destino del prodotto calcio italiano (lui sì, quelli attuali francamente non so) ed europeo non aveva usato mezze misure: signori miei, qui o si fa una rivoluzione o ci andiamo a schiantare.

    Premier League e Arabia Saudita schiantano la Serie A

    E a quanto pare il calcio italiano ha deciso di prendere al volo un treno chiamato fallimento.
    Per carità, la Superlega è stata con ogni probabilità organizzata e presentata male (almeno inizialmente), ma casualmente ora sono in tanti a fare retromarcia chiedendo una grande competizione europea che disinneschi lo strapotere di Premier League e ora anche Arabia Saudita.
    Dove sono ora i tifosi che scendevano in piazza in nome del “calcio del popolo”? Nulla da dire nei confronti del saccheggio da parte del campionato inglese dei migliori talenti presenti in Italia? E degli ingaggi faraonici che gli sceicchi stanno garantendo a campioni più o meno stagionati del Vecchio Continente?

    Curiosamente nessuna manifestazione si è organizzata durante questa sessione estiva che sta depauperando in generale il calcio europeo a favore di due leghe, quella inglese che è sempre più dominante nel Continente e quella araba, che promette di non essere affatto una meteora come quella cinese. Quali sono le contromisure prese da chi al momento comanda il calcio italiano a parte ribadire a spron battuto li slogan vuoti del “campionato avvincente made in Italy” e “dell’avvicinamento costante alla Premier League”? Se le cose vanno così bene, perché nessuno dalla Lega Calcio ci spiega realmente cosa stia succedendo con i diritti televisivi?

    Diritti TV Serie A: l’ennesimo rinvio

    Ieri è andata a vuoto l’ennesima assemblea, con i club che hanno rinviato ogni decisione in merito alle offerte di Sky, Mediaset e Dazn per i diritti TV 2024-2028. Le offerte saranno valide fino al 15 ottobre, ma in teoria per la decisione ultima c’è tempo fino al 2 agosto, dopodiché si dovrebbero aprire le buste dei 6 soggetti che hanno dimostrato interesse a creare il canale ufficiale della Lega Serie A. Ci ha pensato, purtroppo per loro, Aurelio De Laurentiis a dirci le cose come stanno: l’obiettivo era quello di raggiungere 1,15 miliardi di euro l’anno per i diritti TV e le offerte non raggiungono nemmeno i 600 milioni annui.
    Un disastro e non si vede come la situazione possa migliorare continuando a rinviare la decisione.

    Le uniche cose concrete che si sono viste negli ultimi tempi sono una proposta di legge della maggioranza in cui c’è un presidente di Serie A, che farebbe lo sconto a quei club che avevano già ottenuto lo “spalma-debiti”.
    Fantastico: non solo non hanno pagato il dovuto entro i termini di legge, dopo aver ottenuto la possibilità di spalmare tutto in comode rate, ora vorrebbero anche non restituire allo Stato una parte del dovuto.
    L’altra novità delle ultimissime ore è la norma retroattiva (avrà valore per le operazioni realizzate dallo scorso 1 luglio) approvata dalla Figc su richiesta della Lega Serie A per considerare comunitari i calciatori extracomunitari provenienti da Regno Unito e Svizzera.

    Lascio a voi ogni giudizio, a me non sembra che chi ha al momento il pallino del gioco stia lavorando per il bene del “prodotto calcio”, bensì solo per interessi personali. L’impressione è che questo calcio italiano ridimensionato, alla fine stia molto bene a certi personaggi, che potranno così vedere primeggiare anche i loro club, che in condizioni normali, in un calcio sano, le parti alte della classifica non le vedrebbero nemmeno col binocolo. Contenti loro, contenti tutti, ma casualmente chi stava lavorando per rilanciare una delle industrie più importanti per il Paese, è inibito ed esiliato. Chi sta distruggendo il giocattolo, paradossalmente assume ogni giorno più potere. Tanti auguri.

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