Scritto da Cinzia Fresia
La vittoria in Champions League ha acceso la luce della speranza di una vittoria che predispone un match cosi fastidioso aperto a risultati positivi.
Il Napoli sarà un problema in più a causa della presenza del neo allenatore Antonio Conte, che torna momentaneamente nella sua città come acerrimo rivale.
Motta al solito non si scompone, considera il Napoli condotto da Lukaku, una squadra come un’altra.
Non si dimentica l’umiliazione passata. E spero che almeno stasera non accada.
E’una squadra che può combattere anche l’odio ed è sufficientemente forte per vincere.
Per Motta è una prova importante, uno scontro diretto che dirà molto sulla qualità del lavoro svolto.
COSA C’ENTRA LA JUVENTUS?
Quando vi dicono (vedi mediaset) che non è vero che ci sia un narrazione distorta sulla Juventus, mostrate loro queste cose qui. La Juve messa in mezzo a una causa interna tra eredi della famiglia Agnelli in cui il club non c’entra nulla”.
“Alla luce degli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, la condotta in contestazione si è sostanziata in plurime attività, anche ben descritte – a titolo esemplificativo – in un “memorandum” rinvenuto durante le perquisizioni dello studio di un indagato, che, nella ricostruzione operata dall’Ufficio, scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo» da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini.
Le investigazioni hanno riguardato anche le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze relative alla gestione della posizione svizzera della Caracciolo» (ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri, etc.) nonché il riscontro delle ulteriori dichiarazioni rese dai collaboratori effettivi della stessa.
Essendo dunque emerso – nella attuale ipotesi – che, quantomeno dal 2010, Marella Caracciolo ha avuto la propria effettiva residenza in Italia, gli investigatori hanno proceduto – sulla base degli elementi a disposizione – alla quantificazione dei redditi corseguiti dalla predetta (dal 2015, ultimo anno utile ai fini dell’accertamento fiscale) e non dichiarati al Fisco italiano nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni. A tale specifico riguardo, sotto il profilo delle:
– imposte sui redditi, è stata quantificata un IRPEF evasa (provento del reato di “frode fiscale”) per complessivi € 42,8 milioni circa, rivenienti dalla sottrazione all’imposizione di una rendita vitalizia percepita dalla CARACCIOLO (ammontante – negli anni dal 2015 al 2019 – a oltre € 29 milioni) e di redditi di capitale (per circa € 116,7 milioni) derivanti da attività finanziarie detenute da trust con sede alle Bahamas;
– imposte sulle successioni e donazioni sono stati computati tributi evasi per oltre € 32 milioni, su una massa ereditaria ricostruita di oltre € 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni posi mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”.
Che lo Stato stia recuperando qualcosa dall’eredità degli Elkan dovrebbe fare felici tutti i cittadini italiani, juventini in primis, ma mettere dentro come fanno tutti questi ignoranti di giornalai dei media ed i poveretti che odiano a prescindere i colori bianconeri è veramente una vergogna.
Cosa c’entra la Juventus in una faida di famiglia dove addirittura una madre chiede ai propri figli parte di eredità mi sembra qualcosa di abominevole. Non si parla di bruscolini, ma qui parliamo di una famiglia che ha capitali in grado di poter mantenere 10 generazioni .
Stanno scrivendo una telenovela degna delle peggiori serie televisive.
Per fortuna, come scrisse il principe de Curtis in arte Totó , arriverà quella “ livella “ cui nessuno potrà più essere o avere.
Spiegare agli “stupidi” perché di questo si tratta, la situazione testamentaria di una famiglia con le società che sono gestite da qualcuno della famiglia, è come voler mischiare il pane con l’acqua e dire che sono la stessa cosa.
Ha detta di qualcuno i debiti di Zang non c’entrano con l’inda al contrario quelli degli Elkann la Juve c’entra…
Eh vabbuò!
Barone e Antony
Dire o scrivere che in questioni private di famglia c’entra la Juve è una mascalzonata, in una sua citazione Corrado Augias definisce così un mascalzone: “Un imbecille è molto più pericoloso di un mascalzone”
Per meglio rendere l’idea ecco chi è dis-piegato in verticale il P.rototipo K.lassico:
M.endace
A.morale
S.leale
C.ompulsivo
A.ssillante
L.ogorroico
Z.acchera
O.ssessionato
N.auseante
E.scremento
VINO AL-VINO
Siccome che il noto giornalista(?) tifoso napoletano e del Napoli Alvino suggerisce di stare attenti a Gatti perché giocatore nonché marcatore violento il nostro Thiago lo sostituirà con Danilo.
Quindi Danilo affiancherà Bremer in difesa, ai lati Kalulu e Cambiaso.
A centrocampo, Thuram e Locatelli non Douglas Luiz.
In attacco Nico Gonzalez, Koopmeiners e Yildiz ad aiutare Vlahovic a sbloccarsi.
Di contro Conte vorrebbe presentare allo Stadium per la prima volta un 4-3-3
I napoletani sono maestri dell’ironia della comicità, chi li imita pensando di rendersi simpatico finisce invece per fare la figura di P.agliaccio K.ontaballe.
Sempre quel somaro di Sainz condiziona Leclerc.
Conto le gare che mancano per non vederlo più.
Siamo stitici nei gol… Quando le squadre si chiudono parte questo possesso e giro palla lento e sterile. Un punto in meno rispetto lo scorso anno, Motta devi sviluppare un piano b perché credo che ti abbiano capito.
Ennesima dimostrazione che in Italia il calcio è un altro sport, si gioca per non prendere gol e quando poi come la Juve nelle ultime 3 in campionato giochi praticamente senza attaccanti e non tiri mai in porta da fuori, far gol diventa impresa quasi impossibile, a meno che non hai qualcuno che se lo inventi.