Diretta 6 febbraio 2025 : partecipa Massimo Pastore

 

 

Non è sufficiente una vittoria a punteggio pieno contro un avversario da metà classifica.
La reazione della Juventus era tra le aspettative dei tifosi sempre più delusi e preoccupati per la sorte della squadra e della società.
In questa puntata l’ospite analizza lucidamente la situazione passata e attuale, ne sottolinea le criticità, restando tuttavia fiducioso nei confronti dell’allenatore il quale merita più tempo.

 

IL LINK PER VEDERE LA PUNTATA

https://fb.watch/xA_ZGZ0rD4/?

 

 

  1. KEAN…IL NUOVO VLAHOVIC(?)
    (a Firenze!)

    La Fiorentina rifila un pesante 3-0 all’Inter e ci scavalca in classifica, ora siamo sesti (-2). La lotta per il quarto posto si fa sempre più serrata e i viola stupiscono per qualità del gioco (anche senza Fagioli e Zaniolo) e organizzazione. Palladino ha fatto un super lavoro, anche nella testa di Moise Kean, che ha trovato a Firenze la sua dimensione vincente e soprattutto finalmente un allenatore che crede in lui nei fatti e non a parole e a suon di panchine.

    In ogni caso ieri sera ha goduto soprattutto una persona: Antonio Conte, solo in vetta alla classifica, mentre Inzaghi dopo aver evitato la sconfitta nel derby nel finale, questa volta paga a caro prezzo l’assalto nel secondo tempo dopo l’1-0 subito.

    Palladino, Baroni e Italiano sono senza dubbio le tre rivelazioni di questo campionato. E lo spessore degli allenatori lo si vede soprattutto nei momenti di difficoltà: Raffaele è riuscito a uscire da una crisi che sembrava profonda e lo ha fatto con autorità e tanta personalità, andando anche pubblicamente contro la società e un dirigente esperto come Pradè.

    Uno degli aspetti che più mi piace di Aladino (così lo chiamavano alla Juventus in Primavera) è l’elasticità e il cambiare moduli e modo di giocare a seconda dei giocatori a sua disposizione.

    Ancora un paio d’anni alla Fiorentina e poi chissà, forse sarà pronto per il salto in un grande club. Come del resto Italiano che ogni anno migliora e a Bologna sta facendo un gran lavoro, con una delle società meglio organizzate in Italia (del resto Sartori è il miglior direttore sportivo italiano degli ultimi 20 anni post Moggi).

    Ma un conto è allenare -con tutto il rispetto – Fiorentina e Bologna, e un conto è farlo in un club di livello internazionale, dove sei chiamato a gestire non calciatori ma vere aziende e senza tanta esperienza nello spogliatoio. E senza una società forte alle spalle, diventa veramente dura. Per questa ragione conta l’esperienza ma anche tanto buon senso che ti consente di saper gestire i campioni.

    (Juventino 100×100)

Lascia un commento


NOTA - Puoi usare questiHTML tag e attributi:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Plugin creado por AcIDc00L: key giveaway
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: seo valencia