Archivi Tag: Llorente - Pagina 8

Quell’insostenibile voglia di Kakà

index

 

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

 

 

Finalmente si è chiuso il calciomercato, così abbiamo scongiurato definitivamente la possibilità per Marotta di fare troppi danni alla voce ”uscite”, dopo aver fatto sostanzialmente bene a quella ”entrate”. Il mercato si è chiuso con il ritorno di Kaka al Milan che così sostituisce Boateng, uno che praticamente era due anni che non giocava come si deve, con uno che sostanzialmente è tre anni che non gioca proprio, nè come si deve e nè come non si deve. A Milano era troppa l’ invidia di avere in rosa un ogetto misterioso da 4 milioni l’anno come lo abbiamo noi (Llorente) e quindi hanno provveduto a fare altrettanto. Sono pronto fra i due a scommetere sul nostro. Troppo strana tutta l’operazione Kaka per essere un operazione pure riuscita. Strano che Ancelotti l’abbia fatto partire dato che era il suo mentore, così come è strano che il Milan avendo la possibilità di blindarlo con 5 anni di contratto gliene abbia fatto uno di soli due anni.

Infine è oltremodo strano che il Real lo abbia di fatto regalato senza che nessuno oltre al Milan si sia proposto di ingaggiarlo. A proposito di Real: tutti si sono scandalizzati per i 100 milioni spesi per Bale che sono effettivamente tanti. Pero’ se andiamo a contare i 40 presi per Higuain i 50 per Ozil, i 12 per Albiol e i 10 presi per Callejon a me pare che il Real s’è comprato Bale e gli è avanzato pure il resto. Forse che forse… i fessi sono altri?

 

“Una Juventus che parla spagnolo!”

Scritto da Cinzia Fresia

 

 

tevez e llorente

Non sarà certamente sfuggito a nessuno quanti  ispanici sono richiesti e come sono diventati di grande visibilità, guardate da noi: 2 in un colpo solo! i cileni Vidal e Isla, l’uruguaiano Caceres ieri,  l’argentino Tevez e lo spagnolo Llorente oggi,  e chissà se sarà destino anche il colombiano Zuniga, insomma una vera “casetta ispanica” nella Juve. Il boom made in Spain o similari sta fagocitando  il calcio mercato, ma d’altronde come non essere attratti da Iguain, Messi o Ronaldo e la superstar Cavani ora felicissimo al Paris Saint Germain?

Quasi quasi, lo spagnolo diventerà  la lingua consigliata visto l’exploit di presenze nel nostro campionato, sembra “li stiano regalando”  .. ma mi chiedo, sono davvero così bravi rispetto ai nostri? Io non sono esterofila e non ne faccio mistero, ho un sentimento protezionista nei confronti dei nostri sportivi che seppur meritevoli restano sempre dei conprimari dovendo lasciare il posto ad altri ipoteticamente  con più numeri a quanto pare. Ma io di fenomeni non ne ho visti fino adesso, e mi chiedo che cos’abbiano  i nostri che non va, o che avrebbero di meno,  e per quale motivo non valorizzarli al massimo, si risparmierebbe con “la filiera corta” termine che  varrebbe anche in questo settore ..che ne dite?

Ma torniamo ai nostri ispanici juventini ormai felicemente accasati alla Juve che  hanno accolto a braccia aperte i due nuovi arrivati, il bel Llorente e il simpatico Tevez, in pochi minuti sono piovuti un mare di complimenti a questi campioni in procinto di traghettare al Juventus verso la Champions, i valori aggiunti, i “top player” tanto attesi e agognati per affrontare la “maledettissima” Champions.  Peccato però, che i due nuovi arrivati fino adesso non abbiano entusiasmato un gran che, i loro debutti hanno placato gli entusiasmi alle stelle di noi tifosi della Juve, lasciandoci un po’ perplessi. Anche se sarebbe doveroso dire che ogni new entry fa sempre un po’ di fatica, soprattutto alla Juve dove sì esiste la squadra, ma la palla te la passano in pochi e chi fa per sè fa per tre.  Non sarebbe la prima volta che dei promettenti, non riescano nella Juve completamente, sindrome sempre più frequente negli ultimi anni, che ha colpito la nostra “muta” di attaccanti, speriamo che questo prologo non sia significativo, e che i sig.ri ci facciano vedere chissà che cosa tra non poco, il 25 inizia il campionato e sarebbe ora di  tirare qualche somma positiva o no?

Nel frattempo c’è la supercoppa italiana, vedremo perciò cosa succederà in quell’occasione, se gli attaccanti da un “milione di dollari” sfodereranno il loro magico repertorio e atterrino gli avversari senza pietà, beh noi speriamo questo. Certo se non fosse così sarebbe triste, e a questo punto mi dispiacerebbe aver mandato via Matri per niente, è vero che non è un genio dell’attacco ma forse si poteva insistere un po’ di più, e vederlo indossare la probabile maglia del Napoli per l’arrivo di un Zuniga qualsiasi ..dispiace.

Ma di tempo per il colpo di scena c’è n’è ancora, e chissà cosa ci riserva il futuro prossimo,  e quale altro ispanico uscirà dal cilindro,  mi auguro che Conte si prodighi a tenerli buoni perchè tra sudamericani ed europei non è che si amino alla follia, a dire il vero nemmeno tra sudamericani stessi  corre buon sangue, lo dimostrano le loro partite dove un morto ci scappa sempre, qui scherziamo  in confronto a cosa succede là, e Conte dovrà essere preciso nel domare tutti i “focolai” dettate dalle loro origini e  dal loro modo di essere caliente.

Appuntamento perciò alla supercoppa italiana e vedremo cosa ballare se il flamenco o il tango .. speriamo tutti e due .. sempre attendendo con ansia e grande curiosità l’inizio del nostro campionato. Le avversarie, nonchè acerrime nemiche si sono attrezzate e il famoso Iguain toh ..guarda un altro ispanico, è finito al Napoli, colei che ce l’ha giurata .. incrociamo le dita e buona supercoppa!

 

 

L’estate calda americana della Juve

Scritto da Cinzia Fresia

matri

Non ho avuto l’onore di assistere ad una partita di questo torneo d’oltreoceano dei nostri, avendo solo i canali sky, se non le sintesi ed i commenti su pc, giornali e altri mezzi di informazione. Valutando l’attuale, le cose ci stanno andando maluccio, non penso che l’Everton e il Galaxy siano quei “squadroni” che possono fermare le nostre che  non sono un gran che rispetto le spagnole o le tedesche di questi ultimi anni, ma sono sempre di gradini superiori alle colleghe a stelle a strisce.

E invece no. Pare che le statunitensi si siano ben distinte e affondato i nostri giocatori  piuttosto affaticati e se mi consentite confusi, e il campionato non è ancora cominciato.  Eppure, non è cambiato un gran che .. l’arrivo di Tevez e Llorrente avrebbero dovuto fare la differenza circa il nostro attacco, spesso claudicante in questo campionato e totalmente insufficiente in champions, pare invece che i due non brillino e facciano una gran fatica a muoversi, soprattutto Llorente la cui lentezza è piuttosto evidente.

Preparazione atletica eccessiva? Tattica di Antonio Conte per non svelare le sue carte? oppure?

Potrebbe essere tutto e il contrario di tutto, d’altronde Conte è molto abile a “nascondersi” per togliersi per un po’ i “nemici” di dosso, d’altronde a me  come penso anche a voi, sarà passata l’idea che questo torneo-vacanza in America sia più per loro che per noi. E’ come se l’Europa stia facendo divertire l’America  che nel  foot ball è inesistente , e sappiamo quanti tifosi italo americani siano entusiasti dei nostri giocatori, e come al Galaxy non sembri vero di aver battuto la Juve, cosa da festeggiare per una settimana intera.

Tutte queste vicende “estive” rafforzano la mia opinione che in estate non succede mai nulla di serio, a parte qualche episodio di calcio mercato, le cose sono state già decise prima, il bla-bla-bla alimenta la carta stampata e la fa vendere. D’altronde calcio e mezzi di informazione è un matrimonio che nel bene o nel male deve funzionare 12 mesi all’anno. In realtà il bello deve arrivare e puntualmente il 25 di agosto ci sarà la prima campionato, e per noi non sarà un inizio facile, incontreremo la terribile Sampdoria, e più che sperare che Tevez e Llorente vengano fulminati sulla via di Damasco, non possiamo fare altro.

Nel frattempo però, l’Ogbonna sembra andare meglio di tutti. Più semplice per lui, in quanto già coinvolto nel campionato italiano, ha solo cambiato maglia e destinazione di allenamento (stipendio) per il resto tutto uguale, compagni di lavoro che conosce .. D’altronde Conte lo ha sempre rincorso per anni, eccolo qua. Come tutti gli ex granata passati alla Juve è stato accusato di tradimento, lo supererà se non lo ha già fatto, i tifosi della Juve gli vogliono già molto bene e non rimpiangerà sicuramente l’altra parte della città. In fondo, tutti abbiamo il diritto di migliorare la nostra posizione anche economica se ne abbiamo le possibilità.

In attesa che il campionato cominci, a Conte dovranno venire delle idee, perchè se è vero che la Juventus parta da favorita (spero non perchè ha vinto la scorsa stagione) quel simpaticone del Napoli e altrettanto il Milan si sono attrezzati, con l’Inter e la Roma che non staranno a guardare.

Buon caldo agosto a tutti!

 

 

ricchiuti47

Prime sensazioni sui nuovi acquisti Ogbonna, Tevez e Llorente.

L’Oriente come lo chiama Conte, forse perché data l’avvenenza gli ricorda Romeo e Giulietta.  Oppure Alce nel Paese delle meraviglie come lo chiamo io, dato il suo atteggiamento stupefatto e un po’ naif. Boh. Non vorrei che con la scusa della timidezza fosse sotto sotto un gran buzzicone. Al momento i primi tre vaffa della stagione sono tutti suoi, uno per ogni goal già fatto che s’è divorato.

Ogbonna ha classe. Forse un po’ compiaciuto nei movimenti. Sembra che invece di correre si faccia un massaggio profumato a cosce e piedi. Comunque va bene così, la classe in panchina si perde subito.

Tevez è una stronza.

La juve resisterà fino alla fine del mercato a non cedere Vidal al Real Madrid?

A me sta bene che diano Vidal. A un patto. Che ridiano vent’anni e due scarpette da gioco ed un contratto a Pavel Nedved. Se non lo si può riportare tra noi, allora qualsiasi cosa riguardi Vidal altrove non è mai esistita. Neanche dovesse esistere. A costo di negare l’evidenza.

Questo sarebbe il mio approccio romantico. Il mio approccio da 43enne sarebbe invece: allo stadio non sono mai andato e continuo a non andarci.

Considerazioni sulla Supercoppa che si giocherà a Roma.

Uno scivolone della società stritolata in un gioco di politica, affari, false regole e veri amici più grande e più stronzo di lei. Forza Juve.

E buona attesa del mio ritorno.

 

Niente paura siamo ancora noi la squadra da battere.

Juventus-Logo

 

Articolo scritto da Alessandro Magno

 

Non è mia abitudine occuparmi delle faccende degli altri tuttavia c’è un importante novità sul fronte del calcio mercato italiano e quindi ritengo giusto fare un approfondimento. La novità è che dopo un periodo carratterizzato da un esodo abbastanza marcato di campioni verso l’estero, quest’anno c’è una significativa inversione di tendenza. Va detto a onore del vero che Higuain, Gomez e Tevez ( così come Balotelli l’anno scorso) non erano delle primissime scelte nei loro club di provenienza, e nemmeno Llorente e una primissima scelta nella sua nazionale. Tuttavia rispetto al passato questi sono da considerare comunque dei campioni importanti. Fatta questa piccola premessa e detto che dall’arrivo di questi giocatori il campionato italiano ne va sicuramente a guadagnare, andrei ad analizzare la situazione squadra per squadra.

Roma, Lazio e Inter direi che dal mercato che hanno fatto (ovviamente fino ad oggi) sono grosso modo da considerare delle outsider e nulla più, difficile pensare a qualcosa piu’ di questo. A Milano sponda nerazzurra, addirittura è arrivato un  nuovo tecnico, che gioca con un modulo diverso dal passato e non sarà facile ottenere subito qualcosa di significativo. Anche il Milan non sembra fare particolarmente paura. Anche dovesse arrivare Honda ed è tuttaltro che certo, non mi pare la squadra si sia particolarmente rafforzata.

A detta di tutti gli adetti ai lavori, la Fiorentina e il Napoli dovrebbero essere le maggiori antagoniste della Juventus per la lotta finale. Io devo dire pur apprezzando sia Gomez che Higuain , giocatori che non mi sarebbe dispiaciuto avessimo comprato noi in passato, mi sento abbastanza tranquillo. Intanto la Juve con Ogbonna, Llorente  e Tevez , mi pare di poter dire, che anche ”numericamente” ha fatto di più degli avversari, ma poi soprattutto noi andiamo a inserire questi nuovi, su un impianto parecchio collaudato. La Fiorentina indubbiamente con Montella questo impianto ce l’ha, ma resisterà alle pressioni che l’anno scorso sicuramente non aveva, e riuscirà a gestire facilmente le aspettative della piazza? E a Napoli? A Napoli arriva un mister nuovo con idee e modulo diverse dal mister precedente. Giocatori come Cannavaro, Maggio o Zuniga (qualora dovesse restare), che erano molto coesi e calati nel modulo con la difesa a 3 di Mazzarri, sapranno riadattarsi con profitto alla difesa a quattro? Io su alcuni nutro dei seri dubbi.

Ecco perchè , non posso dirvi con assoluta certezza che rivinceremo lo scudetto, ma vi posso dire che mi sento abbastanza tranquillo. Ovviamenteal 25 di Luglio.

 

Gli articoli di Alessandro Magno escono su:
ilblgodialessandromagno.it ,  Juvamania.it ,  ladivinajuventus.it , ilbianconeronews.blogspot.it

Trofeo Tim 2013 – Reggio Emilia – Stadio Maipei: Juventus Milan e Sassuolo : Il ballo della debuttante

 

Scritto da Cinzia Fresiatim 2013

 

Il 23 luglio 2013 allo Stadio Maipei di Reggio Emilia, si sono affrontate nel consueto torneo estivo Trofeo Tim, la Juventus, il Milan e il debuttante in A: Sassuolo. Un torneo precampionato utile per effettuare i primi test valutativi delle squadre, i neo arrivi, gli anziani, le tattiche e così via. La Juventus priva dei nazionali, e reduce da una preparazione con ritmi serrati alla Conte, è apparsa un briciolo appannata e lenta e poco costruttiva. Ma era prevedibile .. anche il Milan non si è proposto al meglio.

L’atmosfera era “ridanciana”, Marotta e Galliani insieme con il medesimo  vestito (frequenteranno lo stesso sarto?) a scherzare ed esibire una pseudo – sorta di riconciliazione, atteggiamenti che mi fanno impressione vi dirò, non perchè bisogna serbare rancore a vita,  per carità .. ma con tutto quello che c’è stato condanna di Conte compresa, darsi delle pacche sulla spalla come all’osteria mi è  sembrato  eccessivo, ma è così. E’ stata una noia tremenda  questo intermezzo di luglio, la vittoria al Sassuolo, mi è parsa un po’ decisa a tavolino e per tanti motivi, il terremoto e un riconoscmento a  questa squadrina debuttante in serie A. Ma va bene anche così, per quanto ci riguarda, a Conte del Trofeo Tim ben poco gli importa, gli interessava di più  che i “deb” Tevez e Llorente dessero delle risposte. Per quanto abbia potuto valutarli  in una “non partita”, Tevez mi è sembrato più veloce e già assimilato alla squadra, Llorente non ancora.  Continua vittima di Mexes, il suo metro e 95 cm non ha intimidito nessuno ed è pure finito (poveretto) all’ospedale, per una ferita al naso per fortuna  di poco conto. Gli altri attaccanti,  non pervenuti, speriamo che il problema “attacco” non cronicizzi e sia stato solo un fatto di circostanza. In effetti la parola d’ordine stasera, non era “vincere” ma passeggiamo e poi vediamo, idem per il Milan.

Comunque, va bene anche così, un po’ di calcio di luglio fa anche piacere per rompere la monotonia degli sproloqui sul calcio mercato, abbiamo visto diversi debuttanti, alcuni giocatori prelevati dalla primavera, il nostro terzo portiere Rubinho, che ha anche parato alcuni rigori. Insomma si sono divertiti, dico si sono perchè non penso che il pubblico bianconero sia rimasto entusiasta e debutto di Llorente e Tevez il resto è stato normale amministrazione.

Bene, tiriamo una riga, vedremo cosa succederà più avanti, come  Conte ha interpretato  questo test e su che cosa bisogna migliorare. Direi che stasera non faccia testo, per tanti motivi, era evidente come le squadre più forti adottassero un basso profilo per far risaltare il simpatico Sassuolo a cui non sembra vero di essere in A.Era anche auspicabile evitare infortuni per ambo le fazioni, il momento è topico, il calciomercato anche, e se qualcuno deve partire evitiamo si faccia male.

Comunque come inizio non c’è male in attesa di tempi migliori.

 

Nel segno della fatica, del sudore e del mercato/1.

articolo 4

di Davide Peschechera

Si riparte. Con la gran solita mole di lavoro, con qualche novità tecnologica nella preparazione fisica, con qualche bella conferma che dimostra l’affiatamento dello staff di Conte e principalmente col mercato in entrata. Argomenti come il mercato in uscita e le novità tattiche di questa Juve li trattiamo nel prossimo articolo. Facciamo il punto della situazione. Tante ripetute da 20 metri, scatti a non finire, allunghi, lavoro fisico in campo e in palestra, nel pomeriggio lavoro tattico a porte chiuse, tipica partitella finale in famiglia. Così sino al 22 Luglio, giorno in cui terminerà il ritiro valdostano di Chatillon e si partirà alla volta della tournèe americana. Così, con questi ritmi massacranti e martellanti che tanto ci sono mancati in queste settimane di vacanza.

I tifosi al seguito della squadra hanno manifestato subito il proprio entusiasmo per i nuovi arrivati Tevez, Lorente e Ogbonna. Sulle tribune dei campi di allenamento, sino ad oggi, è sempre stato registrato il tutto esaurito, situazione questa che la società non aveva previsto. Il calore della gente viene ricambiato dalla disponibilità annunciata di Tevez a firmare autografi a non finire, come promesso nella conferenza di presentazione. L’estasi collettiva è a tratti davvero incontenibile, un fenomeno che non si verificava da tempo e che ha i tratti di un sogno, quello bianconero, inseguito da tutti i tifosi, accarezzato da vicino e respirato tra i monti valdostani. L’affetto dirompente dei tifosi e l’ambiente permeato di passione pura danno l’idea di come sia cresciuto a dismisura,  in questi ultimi due anni, l’effetto-Juve sui propri tifosi, da intendere come qualcosa di estremamente positivo ai fini della fiducia che si percepisce attorno alla squadra e al lavoro della società. Insomma, i tifosi sembrano approvare le strategie societarie e l’oculato lavoro tecnico, tattico, atletico e psicologico del mister

L’importanza dello staff di Conte, dicevamo, col tecnico che ragiona e vive in simbiosi con la sua squadra. Sintonia che, in questi giorni di ritiro, gli ha permesso di osservare “super partes” i propri giocatori in campo che si allenavano divisi con i suoi vari collaboratori (prima con i preparatori Sassi e Coratti e poi per la parte tecnica con Alessio, Carrera e Sandreani). Questo non ha di certo impedito ai giocatori di lavorare duro ed affrontare una partenza tosta. Tanto lavoro sull’alta intensità con e senza pallone e sedute di forza in palestra. Diversi giocatori ritengono le sedute di forza con Julio Tous uno dei valori aggiunti. Il preparatore spagnolo è uno specialista della forza eccentrica sviluppata attraverso i macchinari yo-yo. La Juventus negli ultimi due anni si è dimostrata la squadra che ha corso di più in Italia. Per ripetersi e migliorarsi l’unica soluzione è lavorare con intelligenza, non fermarsi e non essere mai appagati. L’asticella della fatica infatti è destinata a salire costantemente ancora per un paio di settimane visto il “Tour de Force” di amichevoli che aspetta la Juventus.

Regista, mente e braccio principale che dà garanzie ai suoi giocatori ed ai suoi collaboratori è naturalmente Antonio Conte che blinda al pubblico la prima ora di esercitazioni tattiche e grazie a un sofisticato software non si lascia scappare praticamente nulla di quello che succede sul campo. Poi ha varato l’uso delle telecamerine e del palo telescopico posizionato ai lati del campo, una torretta allungabile che immortala nei dettagli le prestazioni durante le esercitazioni. In particolare, quelle fisiche per verificare le posture dei giocatori. Altra novità tecnologica di questo ritiro è il sistema gps, una sorta di scatolettina elettronica di cui vengono dotati i giocatori e che immagazzina in tempo reale le prestazioni di ognuno di loro. Grazie alla tecnologia lo staff bilancia e personalizza il lavoro sull’alta intensità. La prevenzione degli infortuni, infine, è attuata attraverso le tecniche e gli esercizi del “recuperatore” Marco Luison e all’impiego sempre maggiore della terapia dell’acqua ghiacchiata per ridurre i traumi. Una metodologia di moda soprattutto in Germania che a Vinovo e in ritiro viene praticata quotidianamente. Alle due bacinelle situate nel percorso che porta agli spogliatoi quest’estate è stata aggiunta anche una nuova minipiscina.

Chi sta lavorando tanto in questa parte del ritiro è Carlos Tevez, il top player di cui tanto si è parlato negli ultimi 2 anni e che il presidente Agnelli aveva promesso alla tifoseria. Un investimento da 45 milioni di euro, tesoretto che Agnelli aveva già scelto di destinare, infatti, proprio ad un grosso nome. 12mln. al City, 16,5 netti di ingaggio in tre anni, 33 lordi. L’arrivo di Tevez, al quale Agnelli ha deciso di affidare anche la maglia numero 10, dimostrando che Del Piero non si può ricondurre ad un semplice numero e che prima dei calciatori viene la Juventus, aumenta l’appeal del campionato italiano ed è un’ottima mossa di marketing. Le famose parole di Galliani (“Non credo mi tradirà”), l’incontro davanti alle telecamere con Joorabchian e quello rimasto segreto per cercare di bloccare il giocatore, rimarranno solo flebili e ironici ricordi di una trattativa che ha visto vincere, alla fine, il terzo incomodo, Beppe Marotta. Ora, però, che è ufficiale anche la notizia dell’acquisto da parte del Manchester City di Jovetic, in molti si sono chiesti perchè i Citizens hanno venduto Tevez. Potrebbe essere fantamercato, non che allo sceicco Mansour manchino i soldi, però non è del tutto illogico ritenere che abbia costretto Marotta ad accelerare la trattativa e in pratica, sotto forma di bonus e prezzo scontato, a pagare 15mln, la metà di quelli che sono serviti per acquistare proprio  Jovetic, l’investimento principale che doveva essere fatto su un giovane di grandi prospettive e sicure qualità. In pratica, i più scettici, ritengono che i Citizens abbiano compiuto una grande operazione di mercato, costringendo Marotta a mollare il suo iniziale obiettivo. Solo il campo potrà dire chi ha avuto ragione.

Poi c’è quel Llorente, secondo spagnolo a vestire la maglia bianconera dopo Luis Del Sol, giunto gratis dal Bilbao e nel quale tutti rivedono le movenze e le caratteristiche di David Trezeguet, l’uomo dell’area di rigore. Al momento, la certezza è che altrove si sono spesi 25 milioni per un giocatore e mezzo (Icardi + metà Belfodil), sperando che Llorente diventi una certezza per questa Juventus anche in campo.

Infine lavorerà tanto con mister Conte anche l’ultimo arrivato, il cui ingaggio è stato discusso per l’alto costo dell’investimento. Angelo Ogbonna, pagato 13 mln. più 2 di bonus al Torino(facilmente acquisibili e per i quali il Torino, paradossalmente, dovrà tifare Juventus), secondo difensore più costoso nella storia della Juve dopo Thuram. Terzo Bonucci, quarto Andrade. Somma che Urbano Cairo investirà nell’acquisto delle azioni RCS. Ogbonna è un giocatore che, durante il ritiro estivo, Conte ha provato come vice-Bonucci ma che parte principalmente come mezzo sinistro e vice-Chiellini per il fisico imponente che si ritrova, la grande aggressività, l’attenzione, la lucicidità, la concentrazione. Ad esse abbina una buona velocità, uno spiccatissimo senso dell’anticipo, del pressing e capacità di lettura dell’azione anche se difetta, palla al piede, nella repentina verticalizzazione dell’azione, rifugiandosi spesso in passaggi comodi ed orizzontali e prendendosi poche responsabilità d’impostazione. Caratteristica, questa, che Conte sta cercando già di limare in questi giorni di ritiro. Elegante negli interventi difensivi, tempestivo e pulito ma restio nel seguire l’uomo nell’uno contro uno e nell’assorbire i movimenti degli attaccanti avversari senza palla.

In conferenza ha dimostrato di essere anche un ragazzo intelligente, declinando le polemiche sul razzismo, non strumentalizzandolo (“A questo punto meno se ne parla, meglio è. Non voglio dover enfatizzare un discorso di questo tipo. Dovrebbero farlo altri, a cominciare da voi“), e quelle sul suo recente passato granata, che puntualmente, i giornalisti vogliono innescare. Risposte, le sue, educate e dalle idee chiare, dicendo espressamente di voler essere considerato come un serio professionista nel calcio del ventunesimo secolo, impegnandosi al massimo per la squadra nella quale gioca. Poi le allusioni giornalistiche su un suo poco impiego alla Juve e il rischio del posto in Nazionale, alle quali il ragazzo ha risposto con la formula lavoro-consapevolezza-sudoe. Insomma, “Gobbona” ha già appiccicato addosso l’etichetta di traditore, più o meno come a Balzaretti, e dà ancora più fastidio il fatto che abbia dato l’impressione di fregarsene. Ogbonna ha confessato che non legge i giornali e non guarda la tv. Insomma, vive nel suo mondo, ai margini della popolarità. snobbando le interpretazioni giornalistiche della propria professione.

Insomma, Tutti e tre i nuovi arrivati pare che abbiano già capito che stagione a fari spenti, concretezza, rapidità, squadra, lavoro, collettivo, impegno, quantità e qualità sono le armi per rivincere lo Scudetto e tentare l’assalto alla Champions. Alla prossima con la seconda parte dell’articolo.

Rubrica #AttimidiJuve. Profilo Twitter: @eldavidinho94. Profilo Facebook: Davide Eldavidinho Peschechera. Profilo Tumblr: http://eldavidinho.tumblr.com/. Profilo WordPress:http://eldavidinho.wordpress.com/

La rivincita dei “bruttini”

 

Tevez e ugly Betty

Scritto da Cinzia Fresia

Vi sarete accorti di come l’arrivo di Tevez, abbia calamitato un’ attenzione generale e non solo Juventina. Il centravanti argentino è stato molto fotografato, altresì preso in giro per il suo aspetto per così dire ..un po’ buffo. Infatti, si trovano sul web divertenti comparazioni: Tevez con “Ugly Betty”,  Tevez con l’incredibile Hulk. A dire il vero, sportivi non proprio con il “phisique du role”, riescono ad avere lo stesso successo dei colleghi decisamente più attraenti.

Il nostro Tevez è appena arrivato, non ha ancora fatto nulla, eppure riscuote molta simpatia e successo tra noi tifosi, una folla ad accoglierlo all’aeroporto e alla sede della Juventus in C.so Galileo Ferraris, a Torino è già una star e il rapporto con il pubblico è stato immediato, sarà il suo essere latino, ma Tevez è un uomo sorridente, offre sorrisi a tutti, e se riuscirà ad ambientarsi alla svelta in squadra, il suo successo non faticherà a consolidarsi diventando un beniamino dei tifosi. Il giocatore argentino è sicuramente consapevole che la stampa “nemica” sia terribilmente feroce con lui, ma per noi è importante che segni,  il bomber che tanto aspettavamo, i suoi gol lo faranno diventare bellissimo, almeno ai nostri occhi. Un altro “bruttino” che colpisce è Ribery, che non ha proprio la faccia di Alain Delon, e per lasciare stare il calcio per un attimo, il pluricampione mondiale di motocross Toni Cairoli dimostra che si può essere vincenti e di talento, avvenenza a parte.
Tutto sommato, anche Messi, non è proprio una bellezza e se Tevez somiglia ad “Ugly Betty” (l’attrice America Ferrera nell’omonimo serial) Messi mi farebbe venire in mente “Topo Gigio”, eppure, proprio lui .. si accompagna come tutti questi atleti citati, a signorine affascinanti che non si fanno problemi a cambiare  con una certa frequenza. Il fatto è che anche un “diversamente” bello e con un conto corrente possibilmente considerevole può piacere ed essere oggetto di interesse per donne decisamente di alto livello estetico ed economico. E poi, umanamente il bruttino piace alla gente, l’uomo esteticamente medio si può identificare supponendo di potercela fare.

Però la bellezza fisica ha il suo fascino, i calciatori già sono gli uomini del momento: maggiormente  approcciabili hanno fatto breccia nei cuori femminili più di attori o cantanti: prendiamo in considerazione Cristiano Ronaldo o David Beckam, i quali hanno  costruito  un impero economico solo con l’immagine, e come dimenticare Alex Del Piero, l’uomo più seducente della serie A, e proprio Alex ha fatto “tendenza” per anni, la moda maschile si ispirava a lui, modelli, attori e cantanti lo hanno imitato in tutto, una vera icona di stile.

Dubito che Tevez, anche indossando la maglia numero 10 eserciterà il fascino del nostro capitano, anche segnando 100 gol a stagione, non sembrerebbero nemmeno parenti .. ma noi a Tevez lo prendiamo anche così e gli vorremo un gran bene ugualmente.

Però la Juventus, ha voluto puntare su un po’ di “bellezza” che non guasta e fa pubblico, e noi ultimamente di belli ..beh .. siamo carenti, tolto Matri che alza un po’ i livelli, e non è detto che si fermi quest’anno, ecco perciò l’arrivo di Llorente, altissimo, bellissimo e sorridentissimo, conquisterà il pubblico femminile con il suo sex appeal e simpatia latina.

Tornando ai “bruttini”, il successo e il potere acquisito con un certo tipo di introito economico fa apparir “bello” chiunque .. anche “l’incredibile Hulk”, quindi, nessun problema di competizione maschile in fatto di aspetto, c’è posto per tutti .. cosa conta lo sappiamo è il denaro e di questo c’è n’è in abbondanza ..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ricchiuti46

Tevez è quello che ci voleva?

Un buon elemento. Buonissimo. Ottimo. Bello anche a vedersi. Per i nostri standard di cattivoni, ovviamente. Tatticamente è un problema di Conte che mi sembrava orientato ad un modulo più europeo, la boa alla Ibra. Complessivamente non è un fenomeno e non ce l’hanno regalato. E non ci ha regalato niente. Chiaro che Galliani avesse smesso di cercarlo senza sconti. Speriamo vada tutto bene, due anni fa è stato fermo per aver rotto i coglioni.

Al Milan pare abbiano accusato il colpo.

Se l’avessero realmente voluto l’avrebbero preso. Sarebbe bastato dargli lo stesso contratto nostro. In Italia per vincere basta anche Matri.

E invece come la prenderanno Vucinic e Giovinco? C’è anche Llorente.

Llorente dei 3 è quello che in Cl potrebbe giocare di più. Vucinic e Giovinco come la prenderanno ? Come San Bernardo. Vedere tutto, sopportare tanto. E giocare un po’ per volta.

Prepartita Juve-Sampdoria, comincia il 2013.

juve sampdoria 1

 

di eldavidinho

 

Si torna in campo. In questi giorni di pausa, i temi trattati sono stati i record di questa Juve, gli Oscar di Tuttosport, gli elogi a trascinatori quali Pirlo, Marchisio, Vidal e Conte. Si è trattato ancora l’addio di Alessandro Del Piero come uno dei momenti più struggenti dell’annata bianconera. Col senno del poi Agnelli avrebbe potuto “perdonare” Del Piero per qualche uscita a vuoto, come il video in cui annunciava di esser disposto a firmare in bianco, per non dover giustificare un addio che, guardando i numeri e il campo, non avrebbe avuto senso. Col senno del poi, Del Piero avrebbe però potuto e dovuto attendere le scelte societarie e non mettere alle corde Agnelli proprio con quel video. Opportunismo? Atto d’amore? Ci saranno sempre due partiti distinti, quello degli incondizionati delpieristi e quello degli scettici, che ragionano secondo le logiche(o illogiche) societarie, nonostante siano queste a prevalere sempre, alla fine. Perché Del Piero sapeva benissimo che a scegliere sarebbe stata comunque la società. Ai retroscena e ai pettegolezzi che vorrebbero Del Piero contro Conte(quando, invece, con Capello sarebbe stato addirittura in tribuna ma in quel caso era la società ad opporsi spesso al mister) e Del Piero presunto “strumentalizzatore” dei morti dell’Heysel per motivare il suo “no” al Liverpool quest’estate, non do retta. Son voci. Dispiace per la stagione che sta disputando il suo Sidney che potrebbe far riflettere e tornare in auge qualche malpensante sempre pronto a trarre conclusioni rinfacciabili.

Dicevamo. Sono stati ripercorsi anche i momento delle partite più belle, quelle della svolta: Palermo-Juve ed il sorpasso definitivo in classifica ai danni del Milan appeso al gol di Muntari, l’andata di Champions a Londra contro il Chelsea e il ritorno, a Torino, nel capolavoro finale. Si è parlato di mercato. Di Peluso accasatosi alla Juve. Non un fenomeno né un Campione ma un giocatore funzionale al modulo, utile al gruppo come i vari Giaccherini, Padoin, Pepe e voluto da Conte per la fascia sinistra, a causa dell’infortunio di Chiellini e la partenza di Asamoah in coppa d’Africa. E la partita Llorente che il Bilbao ha deciso di giocare a carte scoperte. Col comunicato apparso sul sito ufficiale della squadra spagnola in cui si legge che la Juve sta trattando col giocatore il passaggio in bianconero, il Bilbao ha esercitato un proprio diritto, nel rispetto delle regole, ma non ricordo comunicati precedenti di questo genere a mercato in corso. Cerca di aprire un’asta e fare uno sgarbo alla Juventus che già dalla scorsa estate ha un’accordo di massima col giocatore o vuole fare uno sgarbo al giocatore, tenendolo in panchina(e non facendogli giocare neanche la Champions con la Juve) a costo di ricavarci comunque niente a Giugno? Il presidente del Bilbao, Urrutia, è un uomo che spesso va contro le logiche del mercato. Quella del comunicato potrebbe anche essere una semplice mossa “politica” per dimostrare ai tifosi chi è il vero “traditore” della storia dato che il Bilbao ha già rifiutato una nostra offerta l’estate scorsa. In scadenza di contratto il 30 giugno 2013, infatti, Llorente dall’1 febbraio potrà firmare con una nuova squadra, trasferirsi a costo zero e già allenarsi con la Juve. Quindi Urrutia non lo sfrutterebbe nemmeno i mesi rimasti. Resta da capire se, a questo punto, la Juve lo vorrà già da Gennaio per evitare qualsiasi rischio di prezzo, compromesso ed evitare che sfugga da sotto il naso un giocatore virtualmente suo, trattando il difficile acquisto(seppur a pochi milioni) col Bilbao, o attendere la fine del mercato invernale per accordarsi SOLO col giocatore a Febbraio e averlo pronto per Giugno. È probabile che la Juve lo stia trattando per averlo subito ma il Bilbao si opporrà fermamente.

Poi Bocchetti o Astori come altro rinforzo in difesa, la partenza mai tanto certa di Marrone e di Lichtsteiner al Psg, il fantamercato di Tuttosport che spesso si scatena, in riferimento a Drogba e Sanchez, il nuovo Chiellini prenotato per Giugno: Dória, difensore brasiliano classe 1994 del Botafogo. Difensore centrale, ma sa giocare anche a sinistra, grande fiscità, buona tecnica, ottimo sia nel colpo di testa che negli anticipi, difensore che avanza palla al piede e ha buona visione di gioco. L’unico difetto è che non ha molta velocità, normale visto il fisico (1,88 x 82 kg).

E ancora le lamentele dell’Inter che, in virtù della squalifica di Ranocchia dopo la partita persa con la Lazio, ha visto una disparità di trattamento nei confronti della squadra rispetto agli ormai famosissimi fatti di Catania-Juve in cui io vidi solo un’aggressione verbale e giornalisticamente sleale verso il mister Angelo Alessio in conferenza stampa. Handanovic e Nagatomo che credono nello Scudetto, Juan Jesus addirittura nel Triplete, Milito, dall’altro della sua esperienza, è parso il più realista: resta l’obiettivo Champions. E i fatti né unici né rari di Busto Arsizio. Semplicemente figura comune di questa Italia.

Si è parlato ancora della Juve di Capello. Io direi di finirla d‘intervistare Capello e di paragonare ripetutamente questa Juve alla sua. È controproducente e non si migliora affatto così. Il Tuttosport ha parlato ancora di uno scontro avvenuto tra Agnelli e Abete. Il primo non reputa funzionante il sistema, il secondo sì. E poi il mister che ha parlato anche la sere della vigilia di Natale rilasciando un’intervista conclusiva, di fine anno, a Sky, nello speciale NataleConTe(soliti giochi di parole col cognome del mister, naturalmente). Ed una riflessione. Non impazzirei veder giocare la Juve nel Boxing Day. Le vacanze son vacanze, per tutti. Non ne faccio una questione di addetti ai lavori perché i giocatori comunque continuano ad allenarsi ma una questione di tifo. A Natale niente tifo. C‘è tutto l‘anno per farlo e per esserci come sostenitori. Il calcio è si passione, ma seguire la propria squadra comporta anche perdita di tempo, fatica per chi non si limita alla partita stessa. Penso che il Natale vada passato serenamente in famiglia, senza calcio. È improbabile giocare a Santo Stefano e a Capodanno. Il calcio ci propone ritmi serrati già tutto l‘anno, è giusto che non lo faccia anche nel periodo natalizio.

Come per tutti i ritorni in campo che si presentano dopo le feste natalizie ogni anno, si è parlato poco anche di Juve-Sampdoria. Lo scorso anno, a Lecce, faticammo e ne uscimmo vincitori grazie ad un guizzo di Matri. Due anni fa, il tracollo per 4-1, in casa, contro il Parma, con doppietta di Giovinco e pazzia di Felipe Melo. Nella stagione 2009/10 ancora contro il Parma ma al Tardini, vittoria per 2-1 con Ferrara ancora in panchina e gol di Salihamidzic e Castellini(aut.). Nel 2008/09, con in panchina Ranieri, Del Piero risolse la sfida interna contro il Siena e nel 2007/08, la sfida al Massimino contro il Catania, su rigore.

La Juventus ha vinto solo uno degli ultimi otto confronti di campionato con la Sampdoria; sei i pareggi, un successo dei blucerchiati in questo parziale. In casa la Juventus è comunque imbattuta con la Samp da cinque incontri (due vittorie, tre pareggi). Dopo la sconfitta col Milan, i bianconeri hanno ottenuto quattro successi consecutivi, segnando complessivamente 10 reti. In casa la Vecchia Signora non subisce gol da tre partite: allo 0-0 con la Lazio sono seguite due vittorie per 3-0 contro Torino e Atalanta. ,La Sampdoria è reduce da tre sconfitte consecutive, ed ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate di campionato. I blucerchiati hanno raccolto due soli punti nelle ultime sette gare esterne, e hanno perso cinque delle ultime sei. In queste ultime sei trasferte i doriani hanno sempre subito almeno due reti. La Juventus è la squadra che ha segnato più gol (80) e che ne ha subiti meno (20) nel 2012 in Serie A. Sono 282 i tiri effettuati dai bianconeri in questo campionato – un primato stagionale. La Samp è la squadra che ha subito più gol dal dischetto in questa Serie A (quattro), la Juve quella che ne ha sbagliati di più (tre). La Sampdoria è una delle uniche tre squadre di questa Serie A contro cui Giovinco non ha ancora segnato in campionato. Enzo Maresca ha già segnato tre gol in 13 presenze stagionali in Serie A con la maglia della Samp, ma non ha mai trovato la rete contro la sua ex squadra.

Bianconeri ancora privi di Chiellini, Pepe e Bendtner; contro la Sampdoria inoltre saranno assenti lo squalificato Lichtsteiner ed Asamoah, impegnato in Coppa d’Africa: sugli esterni agiranno pertanto Isla e De Ceglie. Emergenza portieri per la Sampdoria: Romero e Da Costa, infatti, sono in forte dubbio per il match contro i bianconeri, in preallarme Berni. I blucerchiati devono inoltre rinunciare allo squalificato Soriano ed a Maresca: il centrocampista ha infatti rimediato una lesione muscolare al polpaccio destro che lo renderà indisponibile per circa 3-4 settimane. Delio Rossi potrebbe affidarsi al 3-5-2 col reintegro di Palombo nell’11 titolare, nel ruolo di centrale difensivo supportato ai lati da Gastaldello e Costa.

Sarà Paolo Valeri l’arbitro di Juventus-Sampdoria, ultima gara del girone di andata della Serie A, in programma domenica 6 gennaio, alle 15.00, allo Juventus Stadium. Per il fischietto romano sarà la dodicesima direzione di gara con i bianconeri e il bilancio finora parla di cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Valeri ha già diretto la Juventus in questa stagione, lo scorso 2 settembre, nella gara vinta al “Friuli” sull’Udinese per 4-1. Domenica Valeri sarà coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Costanzo e dagli arbitri d’area Celi e Ostinelli. Quarto ufficiale sarà il signor Bianchi. Arbitra Sampdoria e Juve per la terza volta dopo il 3-3 del 2007/08 e lo 0-0 del 2010/11 a Genova.

“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

Plugin creado por AcIDc00L: noticias juegos
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: posicionamiento web