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Restiamo uniti

Ragazzi, amici, fratelli bianconeri. Non ci credo come non ci credete voi, eppure lo han fatto. Lo scempio che non era nemmeno prevedibile è stato ancora una volta perpetrato. Non bastavano 5 anni di punizione no! Alla fine Moggi e Giraudo (e Mazzini) sono stati radiati. Gli viene impedito una volta e per sempre di ritornare nel mondo del calcio. Gli viene impedito per sempre di tornare a lavorare in un mondo dove erano e lo han dimostrato sul campo, di essere di gran lunga i migliori di tutti. Il procuratore Palazzi e tutta la FIGC teme che possano tornare, magari proprio alla Juventus di Andrea Agnelli, visto che erano uomini di suo padre, e che la Juventus possa tornare ai fasti di un tempo. Ora è chiaro, dal loro punto di vista tutto questo va evitato in ogni modo. La Juventus vincente pre-Farsopoli non deve tornare. Un proverbio dice ‘’errare è umano, ma perseverare è diabolico’’: bene, abbiamo la prova che sono diabolici. Questa radiazione è la prova che Farsopoli non è stato un errore giudiziario e nemmeno un processo svolto sull’onda di quel famoso ‘’sentimento popolare’’ di cui si parla anche nella sentenza. Se fosse stato un errore giudiziario si poteva porre rimedio. I signori della FIGC vogliono continuare a far passare il messaggio che la Juve rubava e ora il calcio è onesto.
Lo so che oggi regna lo sconforto e abbiamo tutti il morale sotto i tacchi, io stesso sto scrivendo sull’onda dell’emozione senza pensare troppo a cosa dire e cosa fare, ma ora voglio fare un invito a tutti i fratelli bianconeri a restare uniti. Il nostro Direttore chiaramente e sicuramente ricorrerà in appello e poi ci sono ancora i giudizi che la giustizia vera, quella penale e non ‘’sporchiva’’, deve dare.
Oggi più che mai non abbandoniamo Luciano Moggi, non accettiamo che buttino nella spazzatura e infanghino oltre un decennio della nostra storia. Abbiamo tenuto duro fino ad oggi, NON MOLLIAMO.
Io sono con il DIRETTORE.

Alessandro Magno per Juvemania.it

ORGANIZZIAMOCI SCRIVE AD ANDREA AGNELLI

ORGANIZZIAMOCI SCRIVE AD ANDREA AGNELLI


CHI SIAMO

Caro presidente, nel corso della manifestazione, organizzata da calcio GP, lei ha auspicato una maggiore coesione del popolo bianconero e noi di “Organizziamoci “ rispondiamo: presenti!Le sue considerazioni, sull’evidente divisione dei tifosi con molteplici istanze avanzate in ordine sparso, confortano, il nostro tentativo di trasformare le singole voci in azioni unitarie e per questo, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente a lei. Sperando che abbia avuto notizia, vista la sua attenzione per il Web, del progetto oramai noto come “Organizziamoci” che è una federazione di alcune tra le tante sigle che fanno capo ai tifosi juventini, nata per difendere il patrimonio sportivo, rappresentato dalla Juventus. Dando maggiore incisività alla battaglia su calciopoli, affiancandosi, alla società che per ragioni di opportunità non può esporsi più di tanto. E con la quale vorrebbe ricercare un dialogo, su tutti gli argomenti. Fornendo, da tifosi, un contributo anche  per programmare il futuro. Di questo vogliamo parlarle con la presente lettera che, dopo quelle del 10 e 19 maggio, rappresenta la nostra terza iniziativa. Prima di addentrarci nei dettagli riteniamo, doveroso informarla di chi oggi ha sposato la causa juventina attraverso “Organizziamoci”, ma anche di chi con attenzione ne sta seguendo l’evoluzione. Al momento possiamo dire con un pizzico di orgoglio che siamo la voce di:

Juvenews, Canale Juve, Juve Central, Nobiltà Gobba, Forza Juve blog, Juvemania.it, il blog di Alessandro Magno, Io juventino.net,  Cronachebianconere.blogspot.com, Calabrone37.blogspot.com, Il pallone racconta,  JuventusTheBest Forum, Juve forever.net,  Blog spot.com, La Divina Juventus.

Inoltre, alle iniziative di “Organizziamoci” è stato dato ampio risalto sui seguenti siti o blog:

Ju29Ro, Tutti pazzi per la Juve attraverso la trasmissione radiofonica, http://smillamagazine.com – http://www.liquida.it – http://calciototale.netsons.org – http://www.socialsport.net – http://www.parrotized.it – http://www.blogcalcio.info –  http://www.wikio.it – http://oknotizie.virgilio.it – http://www.testadicalcio.com – http://www.ciaojuve.com –

ASPETTATIVE DELUSE

E’ forse superfluo rimarcare che a un anno dal suo insediamento, le attese dei tifosi juventini siano andate del tutto deluse.  Abbiamo, però, la presunzione di essere tifosi razionali e, quindi, coscienti delle difficoltà che ha dovuto affrontare per una gestione precedente non proprio felice, in un contesto di crisi generale e con l’aggravante delle nuove norme imposte dall’UEFA.   Pur tuttavia, sul piano sportivo è stato fatto davvero poco e non riusciamo a trovare elementi positivi in una stagione che si può, tranquillamente, definire disastrosa. Non ci aspettavamo miracoli, ma, almeno, come probabilmente anche Lei si augurava, un’inversione di tendenza. Prendiamo atto che non c’è stata e guardiamo, comunque, avanti.

LE NOSTRE “LINEE GUIDA”

Da tifosi, ovviamente, sogniamo i grandi nomi, ma come Le dicevamo stiamo con i piedi per terra e comprendiamo quanto sia difficile, oggi, portare a Torino i cosiddetti Top Player, che, in ogni caso, da soli non fanno una squadra. Auspichiamo, perciò, che prima si costruisca un telaio solido, e poi si pensi ai campioni, evitando così l’errore commesso dalle avversarie della grande Juve, che ipotizzavano di colmare il gap, acquistando il Ronaldo di turno. Sia chiaro che noi i campioni li vogliamo, ma solo se funzionali a una vera squadra, perché solo un solido assetto di partenza è il giusto viatico per tornare grandi. Questo, presumiamo fosse il vero obiettivo della scorsa stagione e da questo, occorre ripartire. Continuiamo, ad ogni modo, a fidarci di Lei, convinti che dopo un anno d’esperienza si ponga rimedio a errori evidenti anche se forse inevitabili. Non ci sembra opportuno, fare nomi e indicare, cosa si possa salvare, perché in questi casi è impossibile avere uniformità di giudizi, ma le prime mosse sembrano andare nella  direzione da noi auspicata. Ed è apprezzabile che si sia cominciato, cambiando la guida tecnica che con tutte le attenuanti del caso, ha fallito per tutti gli aspetti che le competevano. L’aver optato, poi, per un giovane emergente ed entusiasta, per il suo passato bianconero, oltre le considerazioni tecniche sempre opinabili, è il segnale che da parte della società vi sia l’effettiva volontà di realizzare un progetto che duri nel tempo con la certezza che non sarà ripetuto l’errore fatto con un’altra icona bianconera come Ferrarra, abbandonata a se stessa. Vi sono comunque altri aspetti che intendiamo portare alla sua attenzione. Il primo riguarda la piaga degli infortuni cui in qualche maniera occorre porre rimedio e la preghiamo di valutare attentamente il problema, cominciando dai campi d’allenamento perché la Juventus non può permettersi di ripartire con un handicap simile. Ciò che, però, ci sta particolarmente a cuore è la difesa della dignità bianconera. Lei, spesso si è rivolto direttamente ai tifosi e di questo la ringraziamo, ma le chiederemmo, semmai, di trascurare noi, riservando la sua attenzione alla difesa della Juventus. La nostra è una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano che oggi come in passato è presa a bersaglio, ma in più è derisa e sbeffeggiata in modo intollerabile. Della Juve oramai si approfittano: gli avversari, in campo e fuori, le istituzioni calcistiche e i media e non ci riferiamo solo a calcio poli che per una volta tralasciamo, anche se, qualcosa di più concreto, prima o poi, dovrà dirci.

Presidente la esortiamo a lasciare da parte le parole al miele per gli juventini e a esternare, invece, il risentimento del popolo juventino nei confronti dei troppi detrattori. Difenda la nostra Juve dopo le partite, quando siamo attaccati, indipendentemente dalla prestazione. Risponda a tono ai suoi colleghi presidenti che non perdono occasione per gettare fango sulla nostra squadra. Pretenda il rispetto, non favori, da chi come Figc, Lega e mezzi di comunicazione, senza di noi sarebbero costretti a chiudere bottega. Questo sarebbe il modo giusto, per farci sentire la sua vicinanza e questo, ci aspettiamo da Andrea Agnelli tifoso della Juve. Volendo adoperare un termine abbastanza abusato, quelle che le abbiamo illustrato, hanno la presunzione di essere le nostre “linee guida” che, converrà, rappresentano solo un indirizzo senza entrare  nel merito di questioni che ci appassionano, ma non ci competono. Noi siamo, infatti, per il rispetto dei ruoli e siamo al fianco della Juventus.  E Lei?

L’APPELLO

Presidente, non ci abbandoni e continui nel solco tracciato dall’Avvocato e dal Dottore, cui dobbiamo l’orgoglio, di esser tifosi di una squadra unica. Ci aiuti a mantenere viva la nostra passione che prima delle vittorie, chiede che sia ridata dignità ai colori bianconeri. Noi non molliamo, ma come per gli amanti che si sentono traditi, dopo un periodo di rifiuto della realtà, e tanti tentativi di riprendere il rapporto, potrebbero subentrare, la rassegnazione e il conseguente distacco.

 

 

 

 

Ciao Delneri, ciao ..

Forse con una giornata d’anticipo abbiamo avuto  l’annuncio: Delneri  è stato licenziato: lo sapevamo che sarebbe accaduto era una questione di giorni e di ore, sarebbe bello stappare una bottiglia di champagne e brindare  al futuro pieni di speranza,  in realtà non so come si sentano gli altri tifosi ma io sono triste,  perchè è stato un altro fallimento, perchè nessuno di noi voleva questo ma ciò che mi ha colpita è stata la sua indifferenza e presunzione,  nessun “mi dispiace, ho sbagliato”.

Siamo d’accordo che non esiste un solo colpevole, e che in questa vicenda,  tutti hannno ragione e tutti hanno torto, ma non  una parola, un pentimento, un desiderio di scuse, non è venuto fuori.

Leggendo le righe dell’ultima conferenza stampa a parte i soliti ringraziamenti e le frasi di circostanza, non c’è un momento di riflessione,  di senso di colpa, quasi come dire “chi non mi vuole non mi merita”, eh però gentile allenatore qualcosa non è andato nel verso giusto. Gigi Delneri è stato scelto e desiderato,  mai allenatore del dopo B è stato così  sostenuto, possibile che tutti abbiano sbagliato meno lui?

Considerarsi una vittima, un incompreso, è  preludio della colpa,  certo costa di più ammettere i propri limiti i propri errori,  eppure il sig. Delneri è stato lautamente ricompensato per costruire la Juventus e gli si chiedeva poi solo un quarto posto: “la Juventus non ha tempo” da questa risposta si evince che il primo da non essere da Juve fosse  proprio lui, che non aveva capito niente e  che la Juve non solo non ha  più tempo ma anche pazienza, era orgoglioso del gruppo? Ma quale gruppo .. non siamo mica ciechi?  non capisco  come giustifichi la squadra ridotta com’è,  in grado di reggere al massimo un pareggio.

Con un sospiro di sollievo, ci troviamo noi tifosi di nuovo a fare i conti con qualcun’altro che se ne va sbattendo la porta “Addio Juventus crudele”, mai accaduto nella nostra storia,  che ormai andrebbe  accuratamente riscritta.

E’ difficile  augurargli “buona fortuna”  come sarebbe di buona creanza, per noi tifosi della Juve,  che abbiamo avuto la fortuna di poterci affezionare ai nostri allenatori, di aver voluto bene a molti giocatori.

Meglio non parlare, meglio il silenzio,  anche questa volta ci troviamo ad assistere nuovamente al solito film, nella speranza che un giorno finisca ..così per trovare un po’ di pace.

Luna23

ALTRO CHE RICUSAZIONE ! “ORGANIZZIAMOCI” PRETENDE GIUSTIZIA.

 

Documento unitario: Juvenews.net, Uccellinodidelpiero.com, www.ilblogdialessandromagno.it, www.iojuventino.net, cronachebianconere.blogspot.com, calabrone37.blogspot.com, Canale Juve, Juve Central, Nobiltà Gobba, Juvemania.it, Juventus the best,  ju29ro.com ( che ha dato la disponibilità a pubblicare)

Inoltre il documento è stato pubblicato anche su i seguenti siti o blog:

http://smillamagazine.comhttp://www.liquida.ithttp://calciototale.netsons.org http://www.socialsport.nethttp://www.parrotized.ithttp://www.blogcalcio.info –  http://www.wikio.ithttp://oknotizie.virgilio.ithttp://www.testadicalcio.com – http://www.ciaojuve.com

Altro che ricusazione! “Organizziamoci” pretende giustizia.

Tutto sembra indicare che il processo di Napoli, nato e sviluppatosi come una squallida farsa, debba giungere alla giusta conclusione, con un verdetto assolutorio per gli imputati.

Ma in modo indecente, in tanti non ci stanno, e sono gli stessi che sin dall’inizio hanno temuto quest’epilogo, consapevoli dell’inconsistenza di un teorema accusatorio che definire ridicolo è dire poco.

Così si spiega il colpevole disinteresse di quasi tutti i media per un processo il cui oggetto è quello che loro stessi avevano definito il più grave scandalo che abbia colpito il calcio italiano.

Trova altresì giustificazione il percorso ad ostacoli cui è stata costretta la Dott.ssa Casoria, che ha il torto di voler compiere il suo dovere, e proprio domani dovrà affrontare l’ultima trappola posta sul suo cammino, che indirettamente riguarda il nostro futuro, con il giudizio sull’istanza di ricusazione promossa disperatamente dall’accusa. E’ opportuno, quindi, fare un breve riepilogo di quanto capitato partendo dalla fine.

Domani, infatti, si terrà innanzi alla Corte d’Appello di Napoli l’udienza per decidere sulla richiesta di ricusazione dei PM Narducci e Capuano nei confronti del Presidente del collegio giudicante nel processo ” Calciopoli “.

Com’è noto, siamo alla presenza della terza iniziativa di questo genere e nonostante le prime due, quella delle parti civili e un’altra, sempre, promossa dai Pubblici Ministeri, abbiano avuto esito negativo per gli istanti, l’accusa ci riprova, e caso unico nella storia della Giustizia Italiana, per la seconda volta chiede la sostituzione del giudice.

Questi sono i passi ufficiali, ma sin dall’inizio come si è poi saputo, la Dott.ssa Casoria ha subito notevoli pressioni allo scopo di farla rinunciare. Cerchiamo, comunque, di comprendere da cosa sia scaturita questa nuova istanza.

Come tutti saprete, il CSM ha adottato nei confronti della Giudice, la sanzione disciplinare della censura, per le espressioni non proprio ortodosse adoperate dalla stessa nei confronti di alcuni suoi colleghi della nona sezione penale del Tribunale di Napoli, di cui la Casoria era Presidente.

In occasione del procedimento, la Procura Generale che ha sostenuto l’accusa davanti al CSM, ha chiamato come testi quattro giudici tra cui spiccano le due giudici a latere nel processo di calciopoli e i due PM Narducci e Capuano dello stesso procedimento che da questa circostanza hanno tratto spunto per richiedere nuovamente la ricusazione.

Da più parti si è manifestato il forte dubbio che il provvedimento adottato dal CSM, potrebbe condizionare, in maniera negativa per la Signora Casoria e indirettamente per i colori bianconeri, la decisione della Corte d’Appello chiamata a pronunciarsi, sulla richiesta di ricusazione dei PM.

Noi siamo convinti, al contrario, che il procedimento disciplinare conclusosi con la censura non abbia alcuna attinenza, né potrà mai influenzare il giudizio della Corte d’Appello, chiamata a vagliare l’istanza, domani 20 maggio.

Le nostre certezze non si poggiano sulla fede sportiva, bensì sul Diritto e per fare chiarezza riportiamo gli articoli 36 e 37 del CPP

Art. 36 Astensione

1. Il giudice ha l’obbligo di astenersi:

a) se ha interesse nel procedimento o se alcuna delle parti private o un difensore Ë debitore o creditore di lui, del coniuge o dei figli;

b) se è tutore, curatore, procuratore o datore di lavoro di una delle parti private ovvero se il difensore, procuratore o curatore di una di dette parti Ë prossimo congiunto (c.p 307-4.) di lui o del coniuge;

c) se ha dato consigli o manifestato il suo parere sull’oggetto del procedimento fuori dell’esercizio delle funzioni giudiziarie;

d) se vi è inimicizia grave fra lui o un suo prossimo congiunto (c.p 3074.) e una delle parti private;

e) se alcuno dei prossimi congiunti (c.p 307-4.) di lui o del coniuge Ë offeso o danneggiato dal reato o parte privata;

f) se un prossimo congiunto di lui o del coniuge svolge o ha svolto funzioni di pubblico ministero;

g) se si trova in taluna delle situazioni d’incompatibilità stabilite dagli artt. 34 e 35 e dalle leggi di ordinamento giudiziario ;

h) se esistono altre gravi ragioni di convenienza.

Art. 37 Ricusazione

1. Il giudice può essere ricusato dalle parti:

a) nei casi previsti dall’art. 36 comma 1 lett. a), b), c), d), e), f), g);

b) se nell’esercizio delle funzioni e prima che sia pronunciata sentenza, egli ha manifestato indebitamente il proprio convincimento sui fatti oggetto dell’imputazione.

2. Il giudice ricusato non può pronunciare nè concorrere a pronunciare sentenza fino a che non sia intervenuta l’ordinanza che dichiara inammissibile o rigetta la ricusazione (41).

Queste norme contengono le ipotesi tassative, in presenza delle quali, può essere richiesta la ricusazione di un giudice.

E’, pertanto fondamentale capire quali motivi siano stati addotti dai pm napoletani a corredo di questa seconda istanza di ricusazione.

La motivazione della richiesta di ricusazione sarebbe che la circostanza del procedimento disciplinare innanzi al CSM con testimoni d’accusa I PM e due giudici a latere nel processo su calciopoli condizionerebbe la Dott.ssa Casoria fino al punto di avere un interesse “diretto” nel procedimento penale in corso, che potrebbe pregiudicare il suo ruolo di soggetto terzo ed imparziale.

In altre parole la richiesta di ricusazione troverebbe fondamento normativo nell’art. 36 lettera a) C.P.P.:Se il giudice ha interesse nel procedimento;

Non si comprende, però, quale interesse la Casoria possa avere nel procedimento contro Moggi e altri: forse quello di assolvere gli imputati solo per ripicca nei confronti dei PM che hanno sostenuto l’accusa nel procedimento disciplinare dinanzi al CSM?

Procedimento disciplinare che, si badi bene, non ha alcuna attinenza con il processo penale su calciopoli e con il suo esito, come sottolineato anche dal Giudice Alemi, Presidente del Tribunale di Napoli, commentando le decisioni del CSM

Al più si può dedurre che tra i componenti del collegio giudicante nel processo di calciopoli, così come tra la Dott.ssa Casoria e i pm rappresentanti la pubblica accusa nello stesso processo,non corra buon sangue , ma tale condizione non rientra in alcuna delle ipotesi previste dagli articoli 36 e 37 del C.P.P., ipotesi , ribadiamo , tassative , cioè non se ne possono inventare di sana pianta altre come i pm vorrebbero….

Eventualmente, si potrebbe addurre una certa mancanza di serenità da parte della Giudice, ma nulla di più, e dato che la stessa non ha mai dichiarato di volersi astenere, non vediamo come possa essere ricusata dalla Corte D’Appello.

A questo punto tutti i cittadini, non solo i tifosi, dovrebbero chiedere: ma perché tutto questo?

La verità è una sola: quella che la “gazza ladra” aveva, in coincidenza della sua nomina, definita un Magistrato al di sopra delle parti, salvo poi a cambiare opinione, lo è veramente.

Inoltre per l’accusa questa SIGNORA ha un vizio d’origine, non le interessa il calcio e pertanto non assimilabile a quel “sentimento popolare”, che per loro vuol dire, essere antijuventini sempre e comunque , e in nome del quale si è perpetrato lo stupro del 2006.

Dopo la farsa e la corsa ad ostacoli, il processo ci sta, quindi, offrendo l’esibizione di Narducci e Capuano in uno di quegli sport estremi, tanto di moda: “L’arrampicata sugli specchi”, resi sempre più scivolosi, oltre che dalle difese, dai loro stessi testimoni che non hanno esitato a definire, mendaci, durante la requisitoria.

E’, perciò, evidente che la richiesta di ricusazione, è solo l’ultimo “mezzuccio” dei PM, per arrivare alla prescrizione, evitando così una sentenza che per quanto emerso non può che essere d’assoluzione. Il che avrebbe serie ripercussioni proprio su chi, ostinatamente, ha voluto un processo, fondato sulle chiacchiere, e rappresentando in modo penoso, un apparato dello Stato con notevole spreco di denaro pubblico.

Domani sarà, pertanto, un giorno cruciale per il futuro della Juve, perché un eventuale accoglimento della ricusazione azzererebbe, di fatto, il procedimento, facendo scivolare tutto verso la prescrizione.

Noi, invece, pretendiamo che il processo prosegua e giunga alla naturale conclusione con una giusta sentenza che è il passaggio fondamentale per riappropriarci della dignità scippata. E se la società decidesse, anche alla presenza di un’assoluzione, di non intraprendere le doverose azioni per riottenere quanto, truffaldinamente, ci è stato tolto, andremo, comunque, avanti per la nostra strada, facendo sentire la nostra voce in tutte le sedi, convinti della bontà di una lotta, iniziata cinque anni fa e che non può certo fermarsi in vista del traguardo.

N.d.r. se qualche sito che ha pubblicato e’ stato dimenticato nella citazione dei firmatari,lo comunichi ai redattori Zebbrone o Pasquale Lara tramite il contatta l’autore

Solo lui può.

Ma che, stiamo scherzando? Su questa perplessità ci torniamo dopo, con calma. Ora non c’e tempo e non è il momento, c’è altro da dire. Che Del Piero ha firmato. Eh sì. Qualcosa la dobbiamo pur scrivere, no? Osama, William e Kate. Berlusconi sia in campo (quello della politica) che fuori (quello del calcio), Mourinho, il Barca. Tutti temi di tutto rispetto, trattabili, ci mancherebbe, ma si scrive troppo e si pensa troppo poco alle parole da buttare sul foglio. Spesso ci si trova costretti a parlare di temi che ci vengono ossessivamente proposti senza criterio, a ruota libera, in ogni modo, in ogni luogo, in ogni tipo di salsa.

E invece io vi metto di fronte ad una bella storia d’amore, leale e duratura, che ha bisogno di essere monitorata ogni tot. di anni per andare avanti anche se i coniugi salterebbero volentieri questo passaggio noioso e asettico. Il bello è che siete liberi di leggermi, non vi costringe nessuno perché tanto il loro matrimonio va avanti anche senza le luci e gli occhi dei riflettori. Cominciamo dalla fine, col dire che ha messo la firma per compiere la maggiore età con la Juve, pianeta d’appartenenza,  come se fosse una seconda vita parallela perchè la prima la sta vivendo qui con noi e come noi, sul pianeta Terra. Una storia, quella con la Juve, ancora tutta da vivere se si pensa che gli anni compiuti sono appena appena diciotto, omettendo che, eppure, la vita del calciatore è relativamente breve e la maggiore età, con una stessa casacca, non la raggiunge quasi nessuno. Alex è già il top. Molti preferiscono cambiare aria e mondo, stupidi che hanno bisogno di girovagare per trovare stimoli e ne approfittano perché hanno la possibilità di farlo, come se la fortuna di giocare per un grande club non sia già un grande stimolo da mantenere sempre vivo come l’impegno costante nei confronti di quei tifosi che, ogni anno e in ogni partita e in ogni occasione, sono sempre lì ad incitare la squadra e il beniamino che, in qualche modo, rispecchia se stessi e a fare in modo che, almeno la loro componente, faccia bene il proprio dovere. Perché quello del tifoso, poi, diventa uno ‘spensierato’ dovere.

Chissà cosa passa per la testa di quel marziano di Del Piero che decide di legarsi alla Juve dagli albori di una carriera fatta di record, fame e soddisfazioni, sino all’epilogo della stessa, più bello del principio. Una noia mortale, una monotonia da manicomio: ogni giorno, sempre la solita solfa. Eppure è proprio la monotonia che ha migliorato Del Piero come uomo e lo ha fatto apprezzare a noi come bandiera: il fatto di essersi legato alla Juve con un legame inscindibile, fatto di alti e bassi, di periodi bui e di altri felici, di problemi, vicissitudini, gioie, dolori, soddisfazioni tutte da vivere con i ‘soliti’ 14 milioni di tifosi e più o meno le stesse facce che si sono alternate in 18 anni di storia juventina, in squadra e in dirigenza. Ne ha vissute tante, Del Piero, ha fatto con noi anche la serie B, anno nel quale avrebbe potuto benissimo pensare di andare altrove non per mancanza di stimoli ma per necessità di VINCERE. E invece, la sua vittoria è stata continuare a rendere felici i suoi tifosi, alimentando dentro di sé un altro stimolo che solo 4 suoi compagni di squadra che lo hanno seguito hanno compreso: tornare a vincere con la maglia che lo ha portato sul tetto del mondo, ripartendo dal Purgatorio della Serie B anche se si può parlare d’Inferno visti i punti di penalizzazione e la cessione dei pezzi pregiati della squadra.

Soltanto chi non ha paura di cadere nella banalità e nell’indifferenza della monotonia, nell’apatia o nella stanchezza della routine e sa andare avanti giocando sempre per la stessa maglia può dirsi un uomo completo, un atleta costante, un campione apprezzato.

Il rinnovo di Del Piero alla fine è una cosa normale, tanto scontata quanto necessaria. Ogni anno si parla troppo di questa faccenda che non ha nè capo nè coda, a dirla tutta; anche chi si è sempre mostrato ostile nei confronti del rinnovo di Del Piero oggi direbbe che è stata la scelta giusta non perchè la Juve ha bisogno ancora di Del Piero in campo (questi sono pareri, relativi, sui quali si può discutere per ore) ma perchè vedere la Juve senza Del Piero non è la stessa cosa. Ormai è abitudine vedere Pinturicchio nella Juve e nessuno immaginerebbe il nuovo stadio senza almeno un gol di Alex . La verità è che nessuno ha mai pensato veramente ad una Juve senza Alex e ad un suo addio imminente. Quindi di cosa stiamo parlando? Ma che, stiamo scherzando? I numeri, ovvero 674 presenze e 283 reti senza mai stancarsi, parlano da soli.

In questa vicenda, l’altro coniuge si chiama Andrea Agnelli perché i matrimoni si fanno in due. Stefano Del Piero al massimo ha fatto da maggiordomo. Non sapremo mai se Andrea Agnelli si sia realmente alterato alla notizia che Del Piero, qualche mese fa, aveva dichiarato di esser disposto a firmare anche in bianco, azione colta dai più maliziosi come una mossa strategica da parte del Capitano che ha esposto il presidente a serie figure barbine in caso di non rinnovo e costringendolo, in un certo senso, a firmare l’ultimo contratto mantenendo  termini economici comunque decenti. E invece il misero milione e mezzo (dipende dai punti di vista, ma se lo paragonassimo con i campioni o le bandiere di suo pari livello, invece che con giocatori di serie C…) che Alex percepirà da qui sino alla fine del prossimo anno dimostra il contrario: dimostra che la volontà di fare un altro anno c’era, da ambo le parti; dimostra che il sacrifico del capitano è un vantaggio per la Juve che potrà approfittare (sì, approfittare!) ancora del suo contributo in campo, dimostra che le TV hanno parlato, ancora una volta, tanto…
Il senso d’appartenenza, forse, è ancora di casa. Appartiene ad entrambi ma ad Alex appartiene di diritto. È il migliore. ANCORA LUI. Questione di routine e d’abitudine.

eldavidinho94

Al Posto del Mister 7

L’avevo detto una settimana fa…

Lo so, avere ragione può esser un piacere ma francamente preferivo avere torto e ammettere di essermi sbagliato. Lo scrissi una settimana fa dopo la partita con la Lazio che si era vinto di cu…ore. Dissi allora di prendere in seria considerazione l’esonero di Del Neri a fine anno perché non era all’altezza e mi sono preso qualche bel complimento tipo ‘’lagnoso’’ e ‘’datti all’ippica’’. Penso che per l’ippica evidentemente c’è ancora tempo mentre per il lagnarsi, se uno ha un dolore, ha anche tutte le ragioni per lagnarsi e vedere la Juve giocare oggi, a me che amo questi colori, provoca più di un dolore. Parlano i numeri: 57 punti in 36 partite media 1,58 a partita, 44 gol subiti in totale, peggio di Chievo e Genoa, gli stessi della Sampdoria alla media di 1,22 a partita; 29 gol subiti in casa in 18 partite. Nessuno ha fatto peggio nemmeno il Bari retrocesso. Ieri 2-0 per noi alla fine del primo tempo, 2-2 in due minuti e serio rischio del 2-3 da un Chievo che è in vacanza, perché già salvo e senza nulla da chiedere al campionato. Cosa dia tali motivazioni al Chievo e non ne dia alla Juve è un gran mistero, anche se inizio seriamente a pensare che gli avversari quando si rendono conto di quanto siamo mediocri, iniziano a credere di fare il colpaccio. E un colpaccio a Torino contro la Juve non si butta mai via. La Juve ha iniziato pure bene, il 4-4-1-1 sembrava ben fatto, una trentina di minuti senza particolari patemi, Motta sembrava fare la sua migliore partita da quando è arrivato, Aquilani ispirato, Del Piero quando è chiamato in causa la butta sempre dentro e dopo 12 minuti l’arbitro ci dà un rigore che c’è, ma di cui in verità non se ne danno molti. Un po’ di apprensione alla fine del primo tempo ma poi al 55mo riusciamo pure a trovare il 2-0 . Fino ad allora Buffon non ha fatto nemmeno una parata. Chiedersi come mai non si riesce a portare a casa una partita messa cosi in discesa è lecito e non è nemmeno la prima volta. Evidentemente abbiamo una squadra che soffre di attacchi di panico. Allora serve uno psicologo e forse Del Neri non lo è. Qualcuno obietterà che i giocatori non sono da  Juve e perché prendersela con Del Neri? Lo so molti non lo sono e Marotta è colpevole quanto Del neri se non di più e potessi li caccerei entrambi,  tuttavia l’ultima cosa che mi auguro per questa Juve è un’altra rivoluzione con 12 – 13 giocatori da sostituire. Chi verrà si deve prendere in carico di rivitalizzare gente così così come Pepe e Aquilani e tirarne fuori il meglio, per dirne due che sono in bilico, e già cosi facendo abbiamo da sostituire almeno 5 giocatori. Ci sono due soluzioni abbastanza semplici per trovare la persona adatta a rivitalizzare e motivare alcuni giocatori , e non c’è bisogno di andare a scomodare De Laurentiis e andargli a pagare delle penali perché liberi  Mazzarri. Ci sono liberi a parere mio due grandi tecnici, e sono Lippi e Conte. Lippi non ha bisogno di presentazioni e ha già fatto capire che se proprio glielo chiedessero non direbbe di no. Conte lo considero il Mister italiano più promettente in circolazione. Ha vinto 2 campionati con squadre assolutamente outsider e li ha vinti giocando bene, che non è poco. In comune hanno juventinità e stile Juve da vendere che significa essere assolutamente concentrati per la vittoria perché come dice Boniperti: ‘’Alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta’’. La soluzione è a portata di mano basta volerla veramente.

 

Alessandro Magno per Juvemania.it

 

 


MOGGI Sì O MOGGI NO?

Luciano Moggi oltre a rimanere nei sogni di noi tifosi juventini delusi, resterà il mistero più fitto  di questo mondo calcistico italiano, al di là di come andranno a finire tutti i proveddimenti legali in corso contro di lui. Ma analizziamo i fatti: scoppia calciopoli e Moggi viene sbattuto come mostro in prima pagina insieme ai due colleghi di azienda Giraudo e Bettega, siccome le accuse le conosciamo tutti   eviterò quindi di perdermi in inutili divagazioni e dettagli; sappiamo però che l’opinione pubblica disse un solo nome: Moggi,  divenuto da genio di gestione calcistica a mostro corruttore e corruttibile ..le accuse sono giunte da tutti, calciatori, arbitri ecc.ecc.

Come gli altri ho seguito per un po’ la faccenda, leggendo e documentandomi, non perdendomi una riga delle noiose e chilometriche intercettazioni telefoniche che dicevano tutto e niente. Mi rendo conto in poco tempo che le accuse contro di lui, non sono dimostrabili, e Luciano Moggi che in questo ambiente non si muoveva certo come “cappuccetto rosso nel bosco alla ricerca della nonna” non sta risultando diverso dagli altri nell’intento di difendere la società per la quale lavorava. Eppure perchè solo lui? Per quale motivo è diventato il capro espiatorio del calcio italiano?

Allora chi è Luciano Moggi? Perchè è caduto in questa rete dalla quale non riesce ad uscire?

Per me, esiste un’unica risposta: è successo tutto ciò perchè Moggi era bravo, e questo, in un’ Italia fatta di mediocrità è una grossa colpa.

Moggi non ha studiato ad Harvard e  non so neanche se ha il diploma di scuola superiore, eppure ha dimostrato non solo di saper lavorare, di imporsi  in un ambiente “che scotta” come quello del calcio guadagnandosi rispetto, posizione e influenza , ma di avere altresì un grande fiuto negli affari. A quale presidente di squadra di calcio non piacerebbe avere uno come lui in azienda? Che sa scovare i giocatori di talento da chissà dove, li compra a buon prezzo, li fa crescere, li valorizza, li fa debuttare in serie A triplicando e anche più il loro  valore? E  come un “Alessandro Del Piero” nasce uno su un milione, idem per un altro dalle capacità di Moggi, fermato dall’invidia gravitante intorno a lui.

L’antica proprietà della Juve è sempre stata “attenta” e sensibile al denaro speso a proposito di calciatori, niente sperperi e niente cifre da capogiro, rappresentando la più importante azienda italiana nell’industria, dove non era consigliato ostentare spese pazze e non garantite in giocatori di calcio, condotta per’altro ancora attualmente condivisa nella medesima società, ecco che Luciano Moggi ha interpretato al meglio questa mentalità, note le operazioni in cui la Juventus attraverso lui ha fatto affari significativi che hanno consentito alla società di arrivare a grandi traguardi, come dire .. si possono raggiungere gli obiettivi spendendo la metà, sembra una filosofia da “supermercato” ma certamente molto efficace e sensibile a certi interlocutori. Dopo di lui, nessuno si è proposto in questo modo soprattutto in Juventus le cui spese dal dopo B, non hanno soddisfatto le aspettative aziendali e men che meno di noi tifosi.

Attualmente ci sono dei “rumors” o delle interviste nei confronti di Moggi la cui richiesta ricorrente è se “tornerebbe alla Juve?”,  le risposte sono le più prudenti, “mai dire mai” o “ma perchè no?”, alla maggiorparte dei tifosi piacerebbe, me compresa, tornasse a lavorare in Juventus, a ricostruire una vera squadra come quelle vincenti alle sue dipendenze, ma il futuro non è in grado di prevederlo nessuno ed c’è ancora un processo in corso, intanto il tempo passa per tutti anche per lui, e il timore generale di un ritorno nel mondo del calcio di Moggi c’è, il mistero continua…

Luna23

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