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Good morning Gobbi!

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Articolo di Alessandro Magno

 

Devo dire che il bello del gioco del calcio è che è sempre in grado di stupire. Può sempre accadere tutto e il contrario di tutto. Ed è così che è accade che la Juventus si ritrova proprio nella partita più difficile. Accade che si va sotto immeritatamente e clamorosamente irregolarmente e si trova la forza di pareggiare e di vincere. Accade , ad esempio, che un inguardabile (parzialmente giustificato dal giocare in un ruolo non suo) Morata , firmi il gol vittoria con un colpo da cineteca e oggi prenda tutti 8 in pagella quando ha giocato onestamente una partita da 5, 5,5. Ok va benissimo l’impegno, ma perdere tutti ma proprio tutti i palloni toccati è quasi un record e oltretutto riesce fra l’altro nella non facile impresa di mettersi “nanz o cax” e far annullare un gol buono a Pogba, partecipando a un azione in cui parte in clamoroso fuorigioco. Ma questo è il bello del calcio dicevo, dove la componente fortuna e la componente classe del singolo, possono sempre fare la differenza e Morata di essere provvisto di classe lo ha fatto vedere ampiamente l’anno scorso.

Così in questa partita bella e stramba senza un copione e senza una logica, succede pure che Mandzukic alla stregua di un Trezeguet caracolla per un ora per il campo con poco costrutto e poi piazza la zampata giusta con quel tocco alla ” quel tanto che basta” che non fai in tempo a dire “ma non puoi lisciare una palla così?” che ti accorgi che quella palla l’ha toccata ed è entrata e nemmeno Hart ha capito come è accaduto. Succede che uno definito un mezzo brocco uno scarto dell’Inter si mette a tagliare e cucire davanti alla difesa con una sagacia tattica degna dei migliori e mi fan scassare gli interisti che godono per avercelo dato e aver preso Melo. Hernanes-Melo uno scambio che io non farei nemmeno nei miei peggiori incubi e se ne accorgeranno presto. E poi succede ancora che Allegri prova finalmente il 433 e funziona alla grande, ma lo prova giusto nella partita dove non si dovrebbero fare prove; dove bisognerebbe andare collaudati. E mette dentro Evra escludendo Alex Sando (il migliore col Chievo) dando a noi e al City quel segnale che sa tanto di caghetta ma poi vinci e da difensivista passi per grande stratega. Ma chi vince ha ragione e i fatti danno ragione a lui.

E poi succede ancora che questo 433 funzioni alla grandissima perché Cuadrado e il migliore in campo con Buffon. A proposito clonate Buffon. Da ancora pastina al 95% dei portieri del mondo. Dicevo Cuadrado che fa il diavolo a quattro (o se volete al quadrato), che si conquista innumerevoli punizioni che è capace di mettere dei cross precisi e tesi come i capezzoli delle giovani donne. O mamma mia mi sembra di rinascere dopo tanto Lichtsteiner vedere uno finalmente che sa crossare come si deve. Era dai tempi di Camoranesi che non vedevo un ala cosi vivace e abile tecnicamente. Che poi oltre questo te lo trovi a difendere come un Tevez “qualunque”. Faccio ammenda me lo ricordavo piu anarchico e non ci sbavavo dietro. Invece Cuadrado ha gia cambiato fisionomia a questa Juve.

Che sia lui l’erede dell’Apache per carisma e incisività? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto ve lo rammento. Fa proprio godere tifare la Juve.

 

La forza di volonta’

imageScritto da Cinzia Fresia

Cos’ e’ il bello dello sport?  E’ l’imprevedibilita’ del risultato, che nonostante le previsioni, non si sa mai come andra’ a finire.  Succede che una tennista bravissima ma minuscola, si trova a vincere contro un colosso imbattibile che il solo nome fa tremare la piu’ accreditata  delle avversarie, ecco che una squadra di provincia abbatte la piu’ importante e blasonate delle squadre, che cosa fa accadere  questo?  si chiama forza di volonta’, ed e’ questa  che si e’ abbattuta stasera sulla Juventus che per volonta’, orgoglio e un pizzico di disperazione ha detto no, al Manchester city.

La prospettiva di vedersi appesa in camera la Champions non e’ piaciuta ne’ ai ragazzi e ne’ al tecnico, il quale sollecitato dalla societa’ ha,capito che non si poteva permettere di perdere l’opportunita’ europea.

Abbiamo finalmente  assistito ad un approccio alla partita completamente diverso, il Manchester city, ha imposto un ritmo molto veloce e i nostri hanno contrastato e a tratti attaccato in entrambi due tempi senza mollare mai.

E questa e’ stata la chiave vincente oltre all’inserimento di  un modulo piu’ confacente al gruppo. Mi ha fatto piacere rivedere Pogba un po’ piu’ in forma a   servire l’assist del pareggio, sebbene  perda ancora molti palloni, a fasi ho rivisto il suo potenziale, molto bene Quadrado ed Hernanes nella funzione di regista, e grande Morata, l’artefice della vittoria, nel complesso sono stati tutti molto bravi, piu’ uniti e collaborativi, come deve essere una vera squadra.  E’ importante menzionare il lavoro di Buffon non solo come portiere, grandissimo e insostituibile supporto al risultato, ma come allenatore in campo e dietro le quinte,. Di prendersi la squadra sulle spalle e’ toccato a Gigi, attento non solo alla porta ma a cio’ che succede in campo, sempre pronto a calmare gli animi quando  c’e’ bisogno.

Che cos’ ha in comune la Juventus di Champions con quella in Campionato? Assolutamente niente, non sono nemmeno parenti,  la Juve deve recuperare le forze per essere battagliera e ottimista sempre, in grado di rimontare persino un gol che era da annullare, parola di allenatore avversario, vogliamo rivederla sui nostri campi con quella forza e determinazione che la contraddistingue, ma soprattutto senza paura.

la Juventus con i suoi tifosi e’ finalmente tornata a sorridere, siamo ancora lontani dall’ottimale, ma i ragazzi ci sono e ce la possono fare.

 

 

Orgoglioso di questi ragazzi.

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Articolo di Alessandro Magno

Pensavo onestamente che questo potesse esser l’articolo piu’ difficile da me scritto negli ultimi 5 anni. In realtà non è cosi’. L’ansia avuta nei giorni precedenti ( troppo tempo è passato a parer mio dalle semifinali alla finale quest’anno) ha lasciato spazio alla consapevolezza, al ragionamento, a una certa serentà. Penso di poter dire così come ho detto ai miei figli, che questa è stata la seconda finale che la Juventus ha giocato meglio nella sua storia seconda solo a quella vinta con l’Ajax ai rigori. Ci fu anche quella contro l’Amburgo dove la Juventus praticamente giocò a una porta ma fu una Juventus disordinata e pasticciona e anche molto sfortunata. La stessa sfortuna che ci ha accompagnato anche questa volta che abbiamo affrontato la peggiore squadra che ci potesse capitare (altri in finale hanno trovato il Valencia o il Monaco o il Bayern Leverkusen ad esempio), per non parlare dell’infortunio di Chiellini a pochi giorni dalla finale o di qualche episodio arbitrale che non ha girato per il verso giusto. No la Juve non si puo’ dire fortunata nelle finali di Champions.

La partita in se è stata equilibrata per quel che si puo’ dire equilibrata una partita contro il Barcellona di questi anni. La palla l’avevano sempre loro ma la Juventus ha avuto molte occasioni per segnare e forse in questo frangente non è stata abbastanza cinica. I tiri saranno alla fine 18 a 11 per loro, quindi Buffon ha avuto il suo da fare ma 11 tiri per noi si poteva fare almeno un altro gol. Loro hanno segnato subito e poi si sono messi a giocherellare. Li dovevamo punirli e non ne siamo stati capaci. Loro sono forti consapevoli di esserlo ma sono anche un po cascatori , simulatori e presuntuosi come è giusto che sia presuntuoso chi si puo’ permettere di schierare tre dei giocatori piu’ forti del mondo Messi che ha un valore non quantificabile , Neymar che è stato pagato 120 milioni , Suarez 93. Noi schieravamo ragazzi che in generale sono stati pagati massimo 15 e la differenza anche se non è stata così grande alla fine s’è vista.

Eppure la Juve la sua partita l’ha giocata ed è uscita a testa altissima. Se l’arbitro avesse fischiato giustamente al 96mo concedendo solo un minuto in piu’ per la sostituzione di Suarez e l’infortunio di Neymar nel recuopero e non un altro mezzo minuto supplementare la partita si sarebbe conclusa su quell’ultima punizione di Marchisio da metà campo e sarebbe finita 2-1 con un passivo piu’ giusto per quello che si era visto in campo. Ad ogni modo i ragazzi hanno fatto il massimo di quello che potevano. E’ mancata un pò di precisione a Tevez, è mancata una punizione dal limite su Pogba che Pirlo avrebbe potuto trasformare in oro e un possibile rigore sempre sul polpo che avrebbe anche potuto cambiare la partita. Cambiarla non significa che avremmo vinto ma chissà. Certi discorsi li lasciamo agli altri. Ai cani che mangiano le carni dei leoni morenti. Leoni che anche morenti restano Leoni e cani che nonostante tutto vivono da cani e restano mangiatori di cadaveri eccarne marcia. Ma non volgio sporcare la mia soddisfazione per avere IO una grande squadra parlando di gente miserabile. Noi concludiamo un annata ottima avendo vinto uno scudetto e la decima coppa Italia e avendo disputato una finale di Champions a testa alta. In Europa siamo secondi solo al Barcellona. Mi piacerebbe dessero il pallone d’oro a Buffon anche se penso che lo ridaranno a Messi.

Un grande enorme grazie ai ragazzi che sono scesi in campo con determinazione e hanno onorato la maglia al meglio delle loro possibilità. Un grazie a tutti i miei amici che sono andati a Berlino a quelli che sono andati in piazza San Carlo al maxischermo anche venendo da altre città, a quelli che hanno sofferto davanti alla tv a quelli che ci eravamo fatti delle promesse se vincevamo e che purtroppo saranno disattese. Un enorme grazie a quelli che sono andati ad aspettare la squadra all’aeroporto di Caselle e le hanno tributato il giusto applauso. SONO ORGOLGIOSO DI TUTTI VOI. Sono orglioso dei miei figli: Federico che a 15 anni è andato con gli amici in piazza San Carlo a Torino, sua prima volta, e di Vittorio 11 anni, che a fine partita ha pianto disperato e ho dovuto consolare. Mi ha ricordato suo papà che alla sua età piansi per la prima volta per la Juve in un altra finale di Champions, quella di Atene.
SONO ORGOGLIOSO DI VOI FIGLI MIEI. VERI GOBBI. ANDATE A TESTA ALTA. SEMPRE.

Concludo dicendo. Noi siamo rimasti in campo. In lacrime alcuni ma tutti in campo.

Abbiamo preso la medaglia del secondo e abbiamo battuto le mani ai vincitori. NOI abbiamo detto che forse se dava quel rigore chissà …. ma nessuno di noi ha detto:” vincevamo di sicuro con quel rigore”. Nessuno di noi ha detto ladro al Barcellona. Nessuno di noi ha negato i meriti e la bravura dell avversario. Abbiamo messo in conto anche la sfortuna e accettato il risultato del campo. Gli avvoltoi hanno fatto i caroselli. Troppo imbecilli per capire CHE GRANDE LEZIONE DI SPORT HA DATO LA JUVE AL CALCIO ITALIANO NONOSTANTE LA SCONFITTA. C è molta distanza fra il Barcellona e la Juve. Non moltissima ma molta. C è un abisso OGGI invece fra la Juve e il resto delle squadre italiane. Meditate gente meditate. NOI TORNEREMO IN FINALE. TRANQUILLI. POTETE GIURARCI.

Una bella partita finita con la violenza

Allegri e benitezScritto da Cinzia Fresia

Si poteva parlare di calcio, di gol, di cross, di azioni e di tante altre cose, poteva essere una festa collettiva quella della Juventus, non solo per gli obiettivi raggiunti, non solo per li scudetti e le coppe vinte, ma per il calcio giocato, per il suo potere di tenere insieme la gente. Invece no.

La partita è stata bellissima, vissuta in un clima di festa,  la Juventus è entrata in campo senza ansie ha giocato bene e ha vinto. Facile, qualcuno potrebbe pensare con il campionato e la coppa Italia in tasca, ma non è mai semplice quando ti trovi una squadra cattiva che vuole ottenere un piazzamento favorevole a tutti i costi e non importa come,  per ambire al più prestigioso dei tornei, la Champions.

Il caso ha voluto che queste due squadre spesso ai ferri corti, si abbandonassero ad un buon ritmo di gioco, senza scorrettezze esagerate, in più il tutto molto più rilassato dall’assenza della terribile tifoseria del Napoli che ci avrebbe sicuramente devastato la porzione di stadio destinata ai tifosi ospiti. Stava andando tutto bene quando è accaduto un fatto decisamente increscioso. Sappiamo quanto alcuni sudamericani siano caratterialmente difficili da gestire, per fortuna non sono tutti uguali, ma il calcio giocato in Sudamerica di frequente finisce  male, e ci sarà un perchè. Il sig. Britos decide di colpire con una testata il nostro Morata, che non ho ancora capito cosa gli avesse fatto per provocare una reazione così feroce.

Dare una testata in faccia ad un essere umano come minimo gli rompi il naso, da un contrasto di gioco lo si accetta, ma da un’intenzione no. Il folle uruguaiano è stato punito, espulsione e rigore per noi, ma  la botta resta.

Se fossi un legislatore, introdurrei il reato penale all’interno del calcio, morsi, pugni, testate, non possono essere valutati come “episodi di gioco” o semplicemente “falli”, se fosse introdotto questo provvedimento,  a qualcuno passerebbe la voglia ed userebbe un po’ di più il cervello. Chi  decide di giocare a calcio è consapevole di ricevere  ad ogni incontro calci, strattoni, graffi, colpi in testa che  sono le conseguenze immediatamente accettate di un lavoro ultra ben retribuito. Infatti nessuno si lamenta, purtroppo  è altresì facile cammuffare in falli di gioco,  episodi di bullismo e violenza tout court.

Tutto questo in un  paese europeo dovrebbe finire, dando una svolta e rivalutando un certo tipo di fallo che non ha nulla a che fare con questo sport.

Detto questo, la partita ha premiato la Juve, le riserve si sono espresse ai massimi livelli facendo capire che la Juventus è una squadra matura, che questo gruppo è solido e affiatato e che non mi stupirei  che potesse vincere  anche  la Champions.

L’episodio di violenza   non ha solo guastato una bella festa, ma ha sporcato un momento molto importante per noi tifosi della Juventus,  il ricordo delle vittime dell’Heysel, il pubblico della Juventus oltre ad uno striscione  commovente ha ricordato tutti i nomi delle 39 care persone, oggi angeli, periti in quella tragica finale della coppa dei campioni, noi Juventini non potremmo mai prescindere da questa tragedia che dovrebbe un lutto del calcio e non solo una “cosa” che è successa alla Juve. Ricordare le vittime dell’Heysel non è solo  una commemorazione ma un vero e proprio ricongiungimento a quelle persone che anche se sconosciute sono nel cuore di tutti gli  Juventini.

 

 

 

E anche il Napoli cade sotto i colpi delle nostre riserve.

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Aticolo di Alessandro Magno

 

Niente da fare mi sa che aveva ragione Totti , la Juve deve proprio fare un campionato a parte. Non riusciamo a farli vincer neppure quando non ci impegnamo, quando scendiamo in campo con un poco di non curanza e sufficienza dovuta certamente agli impegni piu’ importanti che noi abbiamo rispetto a tutti loro. Neppure la distrazione della Coppa Italia appena vinta. L’appagamento. Dovevamo essere un po fumosi tipo fantasmi. Di fantasma s’è visto solo Higuain. Che poi non lo so c’era non c’era? Io proprio non l’ho visto.

E così hanno preso tre pere come piu’ o meno gli capita di solito con noi. Peccato avergli regalato la supercoppa Italiana. Certo non volontariamente per carità pero’ quando vinci 2-1 nei tempi supplementari non ti dovresti fare pareggiare. Che poi i rigori si sa come sono si va parecchio a fortuna.
Serata piacevolissima con un gran gol di Sturaro veramente da manuale del calcio e con una grandissima azione corale sul primo gol di Pereyra. La festa scudetto poi ha completato l’opera. Tutto molto bello.

Anche lo stadio senza tifosi napolisti così che per una volta non abbiamo dovuto contare i danni. A fare il masaniello di giornata pero’ ci ha pensato Britos. Grande prova di coraggio prendere a testate un ragazzino che fino all’anno scorso giocava in primavera. Mi piacerebbe che la prossima volta per dare una testata scelga un avversario piu’ all’altezza magari Chiellini, Tevez , magari Vidal.

Ecco un bell’incontro di pugilato Vidal – Britos si potrebbe organizzare per la prossima volta. Magari ci mettiamo in palio la loro qualificazione alla Champions per il 2016-2017 perchè mi sa che questa di quest’anno se n’è andata. A si resta la vendetta del Barcellona ok. Comunque sappiatelo se il Barcellona vince la Champions contro di noi le altre fra cui il Napoli non vincono una sega lo stesso. Non è che danno una Champions di consolazione a tutti gli antijuventini.

Capisco il fegato marcio che tutti si sono fatti fino ad oggi e comprendo l’atteggiamento:” no dai pure la Champions alla Juve sarebbe troppo” è giusto ci sta. Ma ve lo cerco di spiegare e cerco di farlo senza essere esageratamente volgare. E’ un po’ come se noi ci stiamo facendo le migliori donne della terra e voi state a guardarci e poi proprio la piu’ figa ci andiamo vicino ma non ci si concede. Ok noi non avremo la migliore ma noi fino a qui ci siamo divertiti un mondo, a voi restano sempre le pugnette uguale.

Niente. Più scarsi delle nostre riserve.

CFJYhFfWgAAuTvrArticolo di Alessandro Magno

 

Insomma che dire di una partita di cui non me ne fregava davvero nulla? Confesso: per me Allegri ha rischiato pure troppo mandando in campo alcun titolari come Marchisio e Bonucci, fossi stato io mandavo in campo la primavera e tutti gli altri ad allenarsi a Vinovo. Ormai per me mancano solo due partite: la finale di Coppa Italia e quella di Champions, il resto è aria fritta. Comunque onore alla Juve che non ha falsato la lotta per l’Europa league e che potendo mandare la primavera contro l’Inter ha mandato solo le riserve. Madonna santa ma che squadra siete? Ma come si fa poi a non prendervi per i fondelli a Divinis? Sono bastati due uomini che avevano voglia di giocare , Storari e Morata , facciamo due e mezzo con Marchisio. E non riuscite a vincerla neppure così? E molto probabilmente vi escludiamo dalla possibilità di andare in Europa, noi il vostro incubo peggiore. Che oltretutto a ben vedere sarebbe una qualificazione che neppure vi meritate visto il campionato deprimente e le ultime uscite in 9 contro 11 a dir poco sconce.

Della partita che posso dire? Handanovic ha fatto un bel regalo a Moratti mentre Storari ha fatto vedere che Neto non ci serve proprio. Il resto è stato un allenamento. Grazie a Dio non ho mai considerato questo come il derby d’Italia e neppure come la madre di tutte le partite. C’è sempre stato un divario incredibile fra le due squadre. Da quando sono nato esclusi i campionati post-farsopoli ho visto una sola volta l’Inter fare meglio della Juve. L’inter di Trapattoni. Un anno. Ho 43 anni. Non me ne fregava una mazza di loro neppure quando arrivavamo settimi con Del Neri, Ferrara e Zaccheroni. Non ragiono per partita ragiono per classifica. Non mi interessa fare come la Fiorentina e il Toro che dopo aver vinto contro di noi hanno perso tutte le altre, fallendo parcchi degli obiettvi stagionali che si erano preposti. Preferisco vincere il campionato e perdere il derby o con l’Inter o con il Milan eccetera. E’ questo che ci fa essere più forti degli altri. Noi non viviamo una volta l’anno, viviamo Domenica per Domenica, Mercoledi per Mercoledì. Noi abbiamo una battaglia ogni tre giorni voi solo quando incontrate la Juve o al massimo nel derby. Mai scordero’ la famosa frase di Camoranesi: ”Quando entravamo in campo noi, quelli dell’Inter si cagavano sotto”. Juventus – Inter è tutta qui.

Buon compleanno Massimo!

Torta+di+compleannoScritto da Cinzia Fresia

Una doccia gelata ha spento le 70 candeline sulla torta di compleanno di  Massimo Moratti, con un bel biglietto a strisce bianconere facciamo  gli auguri di ottimo compleanno all’ex Presidente dell’Inter. Peggio di così la sua amatissima squadra,  non poteva fare, battuta dalle riserve della Juventus, è più un’umiliazione che una sconfitta. Come si dice? C’è tanto da lavorare.

Sebbene non mi aspettassi molto dai nostri per tutte le considerazioni prese in precedenza, e dal fatto che ci sarebbero state più riserve che titolari, scelta peraltro  giustissima in vista dei prossimi impegni, al di là di tutte le previsioni, la Juventus ha vinto anche questa volta.

Scesa in campo con il freno a mano, è Icardi che si approfitta della svista difensiva juventina e  come da  sua consuetudine consolidata   segna   alla Juve, va beh, con il campionato in tasca e la testa da un’altra parte, non è il caso di allarmarsi più di tanto, a poche giornate conclusive è già un risultato incontrarsi con l’Inter e il Napoli poi,  a campionato vinto, però, la Juventus non ci sta a perdere contro l’Inter che indubbiamente prende coraggio e tenta di dominare la partita.

Il desiderio di battere la Juve e conquistare un posto in Europa League, rende l’Inter molto nervosa ed emotiva, al 40mo Matri viene atterrato da Vidic in area, non c’è dubbio sul calcio di rigore, trasformato in gol da Claudio Marchisio, la Juventus rimette in discussione il risultato.

Nel frattempo Morata si dava un gran da fare cercando di fare gol, e dai, che ti ridai e che ti ridai il gol è arrivato, con un po’ d’aiuto da parte di Handanovich, la Juventus recupera il risultato e vincerà 2-1. Va detto che l’artefice della vittoria, non è stato solo “Alvarito” ma anche Storari che ha fatto una super doppia parata salvando la vittoria della Juve, una sorta di “Buffon ..ata”, Bravo!

Certo che per l’Inter perdere a Milano con le riserve della Juve fa un po’ pensare, e infatti il Mancini  che davanti alle telecamere, avrebbe voluto sprofondare,  con un filo di voce non sapeva molto cosa dire se non che “bisogna guardare avanti”,  mentre per Allegri con il bottino in tasca è stata una normale partita di routine, un terreno di prova per chi deve recuperare il ritmo di lavoro dopo mesi di assenza, come Pogba e in futuro Asamoha, ben rivisto in panchina.

Bene, arrivederci quindi a mercoledì, in finale di coppa Italia, uno degli obiettivi raggiungibili di questa stagione.

 

Inter – Juventus 1-2. Sintesi.

Immagine anteprima YouTube

Real Madrid – Juventus 1-1. Sintesi .

Articolo di Alessandro Magno

 

http://www.dailymotion.com/video/x2q3ucl

Real – Juventus: i cuori impavidi fanno la storia

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Articolo di Alessandro Magno

 

Real – Juventus 1-1. Mamma mia quanto stiamo volando in alto. Voliamo così alti che quasi vengono le vertigini. Chi l’avrebbe detto? Io non ci avrei scommesso un cent. Eppure siamo a Berlino. Un manipolo di giocatori, con un cuore immenso, ha fatto questa piccola grande impresa. Non abbiamo ancora le mani su questa coppa. Sarà improbabile, difficile, quasi impossibile. Sarà un’impresa al limite del proibitivo. Ci aspetta la squadra più forte dell’ultimo decennio alla faccia di chi ci dice che siamo fortunati. Intanto noi ci siamo. Intanto in finale ci presentiamo. Noi con le nostre belle facce da schiaffi alla Carlitos Tevez o con quella faccia da bravi ragazzi tipo Morata. Noi siamo qui e gli altri no. Andiamo a giocarci un titolo di Campioni d’Europa oltre ad essere già Campioni d’Italia.

Al Bernabeu, nella tana dei Campioni in carica, ci abbiamo messo cuore e anima, sangue e sudore. Abbiamo sofferto e contrattaccato abbiamo imprecato, pianto e gioito. Loro fortissimi al di là di quel che se ne dica. Certamente una squadra di solisti più che una squadra. Intanto nell’uno contro uno non la vedevamo mai e sono andati al tiro e al cross una miriade di volte. E’ servita tutta la bravura della difesa e tanto sacrificio dei mediani. E’ servito un immenso Buffon, incazzato come deve esser incazzato un vero Capitano quando combatte nell’arena dei leoni.

Loro ci hanno provato in tutti i modi anche quelli poco leciti. Uno svenimento continuo in area nostra, una squadra di talenti e cascatori e in finale sarà anche peggio. Campioni giocolieri e simulatori in Spagna la fanno da padrone. Chiellini fesso quel tanto che basta a procurare un rigore al primo contrasto. Un arbitro un po’ pasticcione e un po’ complice, che nel dubbio fischia sempre Real e che gli avrà regalato per lo meno 4 angoli invertendoli e li avrà graziati almeno altrettante volte da cartellini gialli. Ma noi siamo la Juve le lamentele sono per gli altri. Si può essere anche più forti di un arbitraggio casalingo. E alla fine si potrebbe uscire anche vincenti se Pogba e Marchisio avessero concretizzato occasioni d’oro, se Allegri, grandissimo condottiero, avesse avuto il coraggio di tirare fuori un impalpabile Pirlo per mettere dentro prima Pereyra o Sturaro, invece di farci giocare in 10 per 80 minuti. E’ incredibile che il Real non ci ha battuti nonostante noi potessimo giocare addirittura meglio.

Alla fine siamo passati noi ed è quello che conta. Per 20 giorni siamo sul tetto d’Europa a braccetto con il Barcellona. Chi non credeva in noi, chi pensa che la Juve non è forte, chi rosica è ripagato. Siamo in finale di Champions in finale di Coppa Italia e Campioni d’Italia. Sono le tre competizioni a cui partecipiamo. Sono solo tre e siamo in fondo e tutte e tre. Dio benedica questi giocatori. Dio benedica la Juventus. Sto godendo come un riccio. Se è un sogno non svegliatemi.

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