Io ho un sogno

I have a dream. ( Io ho un sogno).

 

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande battaglia per la libertà nella storia della Juventus. Cinque anni fa un grande incubo, dalla cui ombra ancora oggi ci dobbiamo svegliare, è arrivato a turbare le nostre vite . Vi era stato fino ad allora un principio fondamentale, ed era che i campionati si vincono sul campo. Da allora non fu cosi. Cento anni di storia bruciati in 15 giorni di follia e di ingiustizia. Una grande dirigenza, la più grande della storia del calcio. Quelli che tutti chiamavano con un pizzico di invidia e con molta riverenza “La Triade” veniva cancellata dalla storia con ignominia e disprezzo. Bettega, Giraudo e Luciano Moggi il direttore generale, forse il più bravo di tutti e tre. Colui che è diventato il capro espiatorio di tutto questo male. Per cinque anni noi Juventini abbiamo difeso queste persone, condannate soltanto per il fatto di essere i migliori di tutti. Sono stati cinque anni di lotta , di discriminazione televisiva, cinque anni in cui i giornali ci hanno voltato le spalle dando solo le notizie che ritenevano di dare. Cinque anni dopo, gli Juventini vivono ancora in un’isola solitaria. Tutto intorno a loro un vasto oceano di bugie. Per questo oggi parlo, per rappresentare la nostra indignazione. Quello che è uscito dai tribunali sportivi e civili non è giustizia. La legge non è uguale per tutti. E’ovvio, che chi doveva giudicare è venuto meno ai suoi doveri. Guido Rossi che prese uno scudetto vinto con 91 punti teste di caz. (cit. Mughini) e lo tolse per darlo alla sua squadra, arrivata 15 punti indietro. Il procuratore Palazzi che per la Juve decise in 15 giorni e per gli altri ci mise 5 anni. La federazione, che prima ha radiato Moggi e poi si è autodefinita non competente a restituire lo scudetto spudoratamente sottratto alla Juve. Il tribunale di Napoli quando ha omesso tutte le testimonianze a favore della difesa basando un giudizio solo su 40 telefonate. Ora questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o ci si abbandoni alla rassegnazione. Questo è il momento di continuare le nostre battaglie. Il 2011 non è una fine ma un inizio. E coloro che sperano che gli Juventini abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi saranno appagati, avranno un rude risveglio. Voi che pensate che tutto passerà come se niente fosse successo, vi sbagliate. Non ci sarà nel Campionato Italiano di calcio né serenità né tranquillità fino a quando agli Juventini non sarà restituito quello che gli è stato ingiustamente tolto. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di vendetta bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde all’ingiustizia con la forza dell’anima. E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti senza voltarci. A chi ci chiede quando ci riterremo soddisfatti risponderemo:”Non saremo mai soddisfatti finché non ci sarà restituito tutto il maltolto con tanto di scuse. Non saremo mai soddisfatti finché chi ha sbagliato nei nostri confronti non paghi la sua pena. Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono – Io il campionato non ho rubato e in B non sono stato -. Non potremo mai accettare questo da chi in B non ci è andato perché prescritto e di campionati ne ha rubati cinque di fila”. Ritornate ai vostri Forum, ritornate ai vostri Blog, ritornate tutti ai vostri posti di combattimento, sapendo che in qualche modo questa situazione cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella disperazione. E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno bianconero, che un giorno questa squadra si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni. Noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti i campionati sono stati vinti sul campo. E sono 29. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sul prato verde dello Juventus Stadium Luciano Moggi e gli  eredi degli Agnelli, sapranno sedere insieme al tavolo della conciliazione. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino la FIGC, uno organo colmo dell’arroganza e dell’ingiustizia, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia. Io ho davanti a me un sogno, che i miei due figli piccoli godranno un giorno di una squadra nella quale non saranno giudicati per le moviole indirizzate da antijuventini, ma per le qualità in campo dei loro Campioni. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno in ogni valle ,su ogni collina e su ogni montagna si mostrerà e tutti gli uomini, quello che tutti sanno bene già oggi e cioè che la Juve era la più forte. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il mio posto. Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di lottare insieme, di andare insieme allo stadio, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno della nostra più grande vittoria.

Liberamente ispirato dal discorso di Martin Luther King a Washinton il 28 Agosto 1963

Alessandro Magno (Benedetto Croce) per CalcioGp

  1. BELLO!!!!!!!

    incazzoso al punto giusto!

  2. vae victis Ale!!!!

  3. Vecchia Viareggio

    Di tutti questi, assurdi, 5 anni mi rimarra’ sempre una grande amarezza e una grandissima incazzatura!
    Ancora oggi mi domando come si fa’ a continuare a negare una cosa che è piu’ che lampante, Farsopoli è esistita eccome e voglio lasciar perdere l’inter perche’ sembra che ce l’ho/abbiamo con loro, quando Mai mi hanno fatto paura e Mai gli ho sentiti avversari visto che lo scudetto con loro, in tanti anni che seguo il calcio, l’avremo lottato una al massimo 2 volte, in poche parole non li ho Mai sentiti i nostri antagonisti per la supremazia calcistica ma mi hanno sempre fatto tenerezza per come provavano e Mai arrivavano,
    detto questo sfido chiunque a riascoltare le telefonate di MEANI e spiegarmi come si fa’ o meglio come hanno fatto a passare per quelli che non hanno Mai fatto niente e cosa piu’ scandalosa, dopo aver sentito Meani parlare con CoLLINA ( “…è meglio se ci vediamo al tuo ristorante nel giorno di chiusura e se passo da un entrata secondaria…”) averlo pontificato (collina) ed essere diventato designatore unico nel periodo del calcio Honesto e “pulito”:
    Dopo scudetti rubbati in piscina (a Perugia) scudetti rubbati nel segno di Rolex e regole modificate ad hoc, scudetti tolti (rubbati) in modo fraudolento dalla nostra bacheca (28 e 29) continuano a chiamarci ladri? noi ladri! noi che la terza stella l’avremmo gia’ al petto da un bel po’ noi che abbiamo dato alla nazionale fior fiore di giocatori vincendo, grazie al blocco Juventus , campionati del mondo (82, 06) noi che ewravamo in assoluto la squadra piu’ forte, noi ladri! mah!

  4. Grande pezzo…grande idea…tutto quello che abbiamo subito e subiamo ci fa sentire come i neri del Apartheid e questo ha fatto e farà si che siamo sempre più uniti..e non ci sara mai un tavolo politico serio finche ci saranno questi CIALTRONI di pezza a condurre i giochi..Agnelli vai avanti..faremo giurisdizione

  5. Alessandro Magno

    Grazie mille ragazzi per l’affetto. Come sapete scrivo per pura passione ,sono solo un blogger, e il mio intento e’ quello di parlare insieme ai miei amici (che siete voi) di una delle cose che amo di piu’ che e’ la Juve. Se poi riesco a trasmettervi anche qualche emozione ne sono davvero felice. Grazie anche a Luca Momblano vicedirettore di CalcioGp che mi ha chiesto questo pezzo e che ogni tanto mi da questa opportunita’, il fatto di essere uno dei 29 in mezzo a lui al direttore Giancarlo Padovan a Claudio Zuliani e mi fermo qui se no li devo citare tutti, e’ veramente per me motivo di orgoglio. Leggete CalcioGp che e’ un bel giornale fatto tutto da Juventini. Fatta questa piccola premessa vi rispondo.
    Il pezzo nasce proprio per similitudine con la sete di giustizia dei neri Simba , anche loto erano diversi da tutti e io credo che nel panorama del calcio solo agli juventini e’ concesso un trattamento cosi. Non esiste ad esempio l’antiinterista o l’antimilanista (al massimo se ne vocifera) ma non e’ una categoria “riconosciuta” da sempre come l’antijuventino e questo ci rende diversi da tutti. Devo dire che quando ho iniziato a correggere il testo originale di M.L. King ho pensato: “cazzo come funziona” eh eh. Funziona perche’ le cose che dice sono universali, la fratellanza, la lotta, l’ingiustizia. Bello …..devo dire che mi e’ piaciuto scriverlo.
    Vecchia Viareggio concordo assolutamente con te.
    Voglio ricordare 3 cose sostanzialemente a ulteriore
    sostegno del tuo discorso.
    1- Camoranesi diceva “quando entravamo in campo noi i giocatori interisti si cagavano addosso”.
    2- Con il “miglior arbitro del mondo” Collina contro, con il capo del calcio Carraro contro (per carita’ non favorite la Juve), con l’arbitro “juventino” De Santis che in quanto “juventino” ci arbitrava contro e ci ha fatto perdere fra le altre cose una supercoppa proprio contro l’inter annullandoci un gol regolare ecc….ecc… Pensa quanto eravamo forti!
    3 – In ultimo cito l’amico Massimo Zampini. Nell’ultimo Juve Inter gli abbiamo dimostrato che le partite, se sei forte, le vinci pure se non ti danno un rigore che c’e’. Altro che perdere un campionato per un rigore, e ogni riferimento al famigerato Ronaldo-Juliano e’ puramente voluto.
    Fabry guai ai vinti si, ma la guerra e’ tuttaltro che finita. Il giorno che vinceremo a Moratti lo vorrei vedere “al gabbio” eh eh.

  6. Alessandro, apprezzo la tua visione e soprattutto il passaggio nel tifare la propria squadra con la forza, il calore, la determinazione, la continuità ma che non deve mai sfociare in arroganza e violenza.
    È vero, il titolo non fa una grinza, hai un sogno di giustizia e verità e noi tutti lo abbiamo sin dal lontano 2006 quando Bergamo diceva che parlava con tutti ed il segnalinee Coppola andava dai CC per denunciare l’Inter e loro rispondevano che l’ONESTA non interessava e subito dopo quando sono uscite tutte le intercettazioni che riguardavano tutto il panorama delle squadre italiane nessuna esclusa, ed i tabellini della GazzaLadra, e le intercettazioni nascoste, e quelle manipolate, e le cene carbonare tra il miglior arbitro con la dirigenza rossonera, ed i regalini di Moratti/Facchetti a Bergamo, e le ingerenze di Meani che pilotava tra l’altro tutti i segnalinee, e lo zio Fester che comandava la lega, e le ricusazioni della Casoria, e Lepore che non voleva farle celebrare il processo, e Palazzi che non indaga mai quando di mezzo c’è l’Inter e quando lo fa scopre che l’ONESTA commette illecito e la denuncia subito dopo la prescrizione, e tutti noi siamo qui ad elemosinare un pò, solo un pò di giustizia in base a quella verità calpestata ed ignorata di chi ha un potere molto più influente dei nostri blog.
    Per questo non vorrei che la nostra sacrosanta battaglia facesse la fine delle sentenze di Piazza Fontana, della stazione di Bologna, del treno Italicus, di Ustica, della morte di Enrico Mattei ed altro che non sto a ricordare.
    Speriamo che il sogno non resti un sogno.
    Sursum Corda
    Ciao

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