Non è finita fino a che non è davvero finita.

Benfica vs Juventus

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Partiamo dalla fine. Il risultato è buono. Per quello che si è visto in campo penso di poter dire che sta anche molto stretto alla Juve. Risultato che è anche ampiamente recuperabile. Ora veniamo alla cronaca. Il Benfica mi è sembrato tutt’altro che trascendentale, una squadra che è un mix di giovanotti, vecchietti e giocatori scartati da altri club più importanti. Tolti i primi 15 minuti in cui al solito ci siamo cagati addosso , non mi hanno fatto nessunissima impressione. Pressati, questi qua, non riescono a fare 4 passaggi di fila. Quello che è lodevole invece di questa squadra è la mano del mister. Si vede chiaramente che hanno idee di gioco e l’azione del loro secondo gol ne è la testimonianza. Un accelerazione, una finta, un inserimento e noi siamo stati bucati come dei fessacchiotti. Difficile vedere le trame di gioco di Conte invece. Se Pirlo è marcato e deve impostare Bonucci con i lanci da dietro, siamo veramente all’anticalcio. Per fortuna che Pirlo nel secondo tempo riesce a prendere di nuovo in mano le redini del gioco ma certo sarebbe auspicabile avere delle alternative valide. Bonucci poi anche sul piano difensivo è un vero disastro. Colpevolissimo sul primo gol dove resta a guardare il suo uomo che salta e insacca. Mi spiace constatare come su questo giocatore i giudizi siano totalmente parziali. Brandendo la sua grande Juventinità gli si perdona tutto. Scusate,  pure io sono Juventino viscerale ma non è che per questo gioco nella Juve. Bonucci fra Real, Galatasaray e ieri  è il Re di disastri. Mi chiedo se è giusto continuare a insistere su un giocatore così che fa tutti questi svarioni. Al di la del volergli bene come ragazzo, poi queste disattenzioni le paghiamo sempre a caro prezzo.

Stesso discorso lo farei ieri per la genialata, lasciatemelo dire, di Conte, di schierare Vucinic dall’inizio. Notare, si è andati nell’inferno dello stadio del Benfica con un giocatore e mezzo in meno fra Leo e Mirko. Però! Ora io ho criticato spesso Conte per la mancaza di coraggio nei cambi di uomini e moduli, per la mancanza di osare quando bisognerebbe osare, per la mancanza di stupire. Bene se questo è come ci vuole stupire direi che è meglio se si sta fermo. Questa di Vucinic titolare ieri sera è la genialata dell’anno, al pari dell’esclusione di Quagliarella dalla lista Uefa in favore di Pepe. Quaglia che in coppa, negli anni di Conte è stato sempre il più decisivo, mentre Pepe probabilmente in Europa League non giocherà neppure un minuto. Ma Pepe c’è e Quaglia no. Ma torniamo a Vucinic. Mirko è ormai con la testa da un altra parte da mesi. Fra l’altro nella sua carriera non ha mai mostrato particolari doti di combattente e a Lisbona si sapeva che ci aspettava una dura battaglia. Fra l’altro mi pare che anche nella prima parte della stagione, quando ha fatto coppia con Tevez, i due non abbiano dimostrato chissà quale particolare intesa. Allora perchè me lo mandi in campo proprio ieri sera Antonio? Forse è l’ennesimo tentativo di recuperarlo alla causa per l’anno prossimo? Ancora? Certo è stata una grossa cazzata fattelo dire. In una partita da dentro o fuori, invece di pensare alla Juve e alla Coppa pensiamo al recupero degli irrecuperabili. Il bene del singolo (che poi bene non gli si fa) a dispetto del bene della squadra. Ma… Fino a che è stato in campo Mirko pur impegnandosi, si è trascinato sonnecchiando di qua e di la da par suo, senza nè particolari meriti nè lodi. Ma domando se Llorente stesse male o se Giovinco non poteva giocare da subito.

Misteri che ci porteremo dietro per una settimana sperando che non diventino nostri crucci dopo la partita di ritorno. Al di la di tutto io penso che siamo più forti di questo Benfica, a patto che però ce la giochiamo senza calcoli ma per vincere. Questa squadra per me a livello di rosa non ha nulla in meno di tante altre che fanno bene in Europa come il Borussia o l’Atletico Madrid. Gli manca ancora però quella mentalità vincente. Quella mentalità che ti fa andare in campo  consapevole della tua forza senza che ti tremino le gambe ogni volta. Quando avremo questa mentalità, allora saremo pronti per vincere anche fuori dell’Italia. Per il ritorno: fino alla fine forza Juventus.

  1. Siamo molto ma molto distanti dalla juve di Lippi… sia come rosa che come mentalita… ci siamo letteralmentr cagati addosso!!!

  2. Alessandro Magno

    si al solito siamo scsi in campo con una fifa teremenda. peccato perchè poi l’avevamo raddrizzata e abbiamo preso un gol da polli quando sembravamo tenere bene in mano la partita.

  3. Ma io non penso si trattasse di paura, ma di non reggere il ritmo.

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