Versatilità e talebanismo.

 

 

Articolo di Alessandro Magno

C’è da esser molto soddisfatti dello score di Sarri. Ne sono convinto. Se su 16 partite ne ha vinte 13 e 3 le ha pareggiate, se è primo in classifica in campionato e primo, e già qualificato in Champions, e non accadeva da tanto tempo, certamente sul piano dei risultati non si può dire nulla. Sono il primo che nei precedenti articoli ha sottolineato come Sarri, così come i suoi predecessori, sia stato preso dalla Juve per vincere e non per giocare bene che per la società è secondario. Il giocare bene è un’ invenzione giornalistica. Chiaro che se poi alla Juve si potessero fondere le due cose sarebbe meglio. Sarri è stato scelto perchè diverso e perchè potesse dare quel qualcosa in più rispetto a quanto già imparato con Allegri. Ora va detto che sprazzi di ”sarrismo” fino a Inter – Juve compresa, ci sono stati, mentre da quel punto in poi ci si è arroccati in un tiki taka alquanto sterile seppure, con un poco di fortuna, vincente. Ora non voglio farmi professore nei confronti di Sarri, tuttavia credo che fra l’insegnare ai giocatori il proprio credo e lo sconfinare nel ”talebanismo” il confine sia abbastanza breve. A un allenatore della Juventus è richiesto di esser versatile, così come gli è richiesto di imparare. Si avete letto bene, di imparare; perchè la Juventus è una squadra da dirigere ma è anche una società e un ambiente che ti fa crescere dove appunto tu che arrivi puoi imparare e tanto. Allegri quando arrivò, per molti mesi, continuò a giocare con la difesa a 3, che non era mai stata utilizzata da lui in precedenza. Sarri quando è arrivato si propose fin da subito di ritrovare alla Juve quel cinismo e quella solidità difensiva che lo avevano stupito da avversario nonché una sorta di adattabilità a tutte le situazioni. Ora, se sul cinismo possiamo esser concordi a parte Lecce e sulla solidità difensiva possiamo rimandare il giudizio, in quanto è venuto meno l’apporto di Chiellini, sull’adattabilità alle diverse situazioni non ci siamo proprio.  Questo non sta veramente avvenendo e la ricerca del ”gioco” di Sarri invece ci sta portando, almeno nelle ultime uscite, a qualcosa di estremamente monotematico. Continuiamo a cercare di entrare per vie centrali contro squadre che più o meno fanno catenaccio e contropiede e perseveriamo nello sbattere contro il loro muro avversario come una mosca sul vetro.

Ora il calcio in certi frangenti è davvero molto semplice come diceva Allegri. Gli schemi aiutano ma sono uno strumento, non sono la panacea di tutti i mali. Chiunque abbia giocato anche solo a un medio livello dilettantistico sa che cosa occorre quando ci si trova contro una squadra che fa catenaccio: principalmente i tiri da fuori e il gioco sulle fasce. Non per niente contro la Lokomotiv si è risolta con tiri da fuori di Dybala e Sandro all’andata e con inserimento dalle fasce di Douglas Costa al ritorno. Spero vivamente che Sarri si sia accorto di questo e che Douglas Costa non abbia fatto gol solo per caso. Il gioco sulle fasce nell’ultima uscita è stato latitante con Danilo sicuramente non convincente e forse Sandro un poco stanco dopo una prima parte di annata positiva. I tiri da lontano sono stati nulli, con Khedira che non li ha nel proprio repertorio, un Pjanic ben marcato e un Rabiot che non ci prova mai. A tutto questo si aggiunge l’errore gravissimo di non aver messo nè Emre Can in lista Champions nè tanto meno averlo coinvolto in una seria rotazione con gli altri in campionato. Un giocatore come Can che della duttilità è maestro oggi farebbe al caso nostro. Oggi Can sarebbe migliore di Rugani come centrale difensivo e probabilmente di Danilo e De Sciglio come laterale. Sarebbe più vivo sicuramente dell’ultimo Khedira o di Rabiot e finanche se dovesse fare il trequartista/mediano alla Bernardeschi lo potrebbe fare meglio essendo per lo meno un vero mediano. Sono molto critico quest oggi lo so. La prestazione non è stata affatto convincente  e non ci possiamo nascondere dietro 3 punti presi per la giocata di Costa. La partita è stata ”sfangata” al fotofinish ma la vittoria è merito di un colpo di classe del singolo alla faccia dei buoni propositi di gioco corale. Questo non va male, anzi, menomale abbiamo noi certi campioni. Tuttavia non sempre può andare così e la fortuna ci ha già arriso con il Lokomotiv e con il Genoa. Direi che sarebbe meglio ora cambiare registro e non continuare a sfidare la sorte.

  1. Devo dire che sono pienamente d’accordo con te. Purtroppo devo rimarcare che la MINKIATA del Sarrismo e del bel gioco che è un invenzione giornalistica nata a Napoli ci hanno creduto parecchi juventini. Ragazzi non esiste il Bello per tutti perché il bello è soggettivo.

    • Andrea (the original)

      Il bel gioco è invenzione giornalistica a cui nessuno crede.
      Quello a cui si crede è il gioco, moderno, offensivo, europeo, oltre a rigenerare alcuni giocatori tecnicamente molto bravi ma penalizzati dal precedente calcio fisico e difensivo.
      Sarri arriva per provare a portarlo alla Juve e quando in alcune partite quel gioco c’è stato la differenza si è vista tutta.
      Ora le cose non sono scintillanti ma, a parte ieri, comunque si vede qualcosa di meglio rispetto a prima e con un pizzico di entusiasmo in più.

  2. Benedetto, condivido il topic anche cmq alla fine ciò che conta è vincere. Ne approfitto x alcune considerazioni sulla partita che ho notato dopo aver visto i servizi e che in partita a volte sfuggono:
    1) a me sembra proprio che la palla sulla punizione di Ronaldo entri tutta prima del tocco di Ramsey.
    2) ma che palla ha dato Khedira a Higuain. Stratosferica come solo un campione come lui può fare.
    3) Il gol di Costa è bellissimo così come il colpo di tacco di Higuain. Ma se Douglas non segna ci sarebbe da “menarlo” (in senso metaforico eh). C’era infatti mi sembra Dybala dolcissimo a porta sguarnita xché il portiere era andato a chiudere su di lui e ha rischiato col fargli passare il pallone tra le gambe…

  3. E mo so catzi tua Ben…
    Sciogliete i cani…ah ah ah
    Per quello che mi riguarda concordo in toto…o quasi.
    Settimana nera per il calcio di casa nostra…l’inter perde dopo essere stata in doppio vantaggio, poi il Napoli dopo il pareggio rinuncia all’albergo, la Lazio e la Roma oggi perdono all’ultimo minuto.

    Le uniche a salvare il calcio italiano la Juve e la Dea.
    Buonanotte ai sonati.

  4. Andrea (the original)

    Costa però lo ha riavuto da poco.
    Il gioco sulle fasce a Napoli c’era con i tagli, poi andavano in porta anche per vie centrali grazie a velocità e ritmo.
    Ecco, credo che assieme a Costa debbano aumentare velocità e ritmo..tradotto mai piu Khedira e Matuidi.

  5. Concordo fino all’ultimo punto, Ben. Chiarissimo oltre che ottimo ed abbondante.

  6. Alessandro Magno

    Mi fa piacere se stimola la discussione. Non sono il tipo che è prevenuto nè contro sarri nè contro nessun altro anzi nella premessa sto dicendo dal pianodei risultati tanta roba. Tuttavia se giochi maluccio unavolta dici capita se giochi maluccio una seconda volta dici va be è un periodo cosi se giochi maluccio una terza volta è giusto che io dica ” be forse c’è qualcosa che non va”

  7. Ma non era Allegri quello che sfidava la sorte e vinceva solo grazie alle sporadiche prodezze degli uomini che aveva a disposizione?
    Certo che, sapere di poter contare di bocche di fuoco del calibro di Higuain Dybala ed il n. 1-2 al mondo come Cr7 , e , sapere che c’è gente che vorrebbe magari fare a meno di uno di questi pezzi da 90 per metter dentro un simil Inzaghi con il nome di Icardi, e poi magari dire che chi non la pensa come lui ha le fette di salame agli occhi, è proprio da ubriachi fradici. 😆 😆 😆 😆

    Non serve più che posi il fiasco Luì, ormai lo hai proprio svuotato 😆 😆 😆 😆

  8. Ben vengano le critiche, in questa tornata di partite per club incastonata tra gli impegni delle nazionali abbiamo registrato un interruzione della crescita intravista nell’anteriore blocco di partite.
    Abbiamo incontrato squadre dalle caratteristiche simili tra loro, in particolare nel parcheggio del bus, e ci abbiamo sbattuto spesso contro. È un nostro limite in questo momento.
    C’è anche da dire che il nuovo allenatore finora ha inciso positivamente sul rendimento dei singoli e sull’atteggiamento della squadra in campo, che non era facile. Aspettiamo di vedere più ritmo ed incisività sotto porta.
    Sono ottimista.
    Comunque è molto bello che ci preoccupiamo delle prestazioni nonostante i risultati stiano arrivando, rappresenta una crescita anche per noi tifosi.

    • C’è pure qualcuno che ha avuto una involuzione come Bernardeschi, costretto a giocare in un ruolo non suo e farsi pure un mazzo per 4. Come lo scorso anno Dybala che giocava molto dietro e quindi spuntato in fase realizzativa.
      Intanto c’è una crescita di Pjanic mentre la migliore Juve l’abbiamo vista sin ora con Matoudi e Kedyra che credo un pò tutti noi avremmo visto fuori da questo progetto dove dovrebbero emergere altri interpreti più forti tecnicamente. Personalmente sono soddisfatto dei risultati ma mi aspetto un salto di qualità nel gioco che non sia sporadica ma più continua.

    • Parlo a livello personale; nella vita bisogna crescere e maturare in ogni cosa ma come tifoso lasciami desiderare che la mia squadra vinca e basta, anche xché cmq se vinco da anni significa anche che da anni gioco bene. Detto questo a mea partita di martedì fino al 91′ era brutta. Dal 92′ è diventata bellissima. Almeno sul tifo vorrei rimanere immaturo. Grazie. Non dico che sugli altri aspetti della vita sia ma ci sto lavorando. Ma come tifoso no. Non lo ritengo necessario.

  9. DALLA RUSSIA CON DISSAPORE

    Come già scritto in precedenza gli errori di Sarri ma l’ammirazione per quello fatto con Ronaldo è tanta roba.
    In primis le palle di sostituirlo, poi le parole per non aggravare di più la situazione …
    In altre parti gli allenatori, uno critica i suoi giocatori, non all’altezza del progetto (vedi Barella e Sensi) e quindi la dirigenza.
    L’altro, a Napoli, prima contesta il ritiro in albergo ” comandato” dal presidente, poi lui rientra a Castelvolturno sede spirituale del ritiro e i giocatori, credendo anche dell’appoggio del proprio allenatore si ritirano a dormire nelle proprie abitazioni.
    Caos a Milano e Napoli.

    Scusate la divagazione ma credo sia servita per avvalorare di più il grande comportamento di Sarri.

    Tornando alla campagna di Russia, Cristiano Ronaldo non segna, posso anche dire serata non proprio fortunata la sua ( vedi goal Ramsey), problemino fisico e sostituzione.

    Inutile negarlo, Ronaldo era contrariato più per la sostituzione che per il resto.
    Oltre a Sarri ci ha pensato Costa con il suo goal a stemperare il Ronaldo di Russia.
    E Sarri come si fa quando si trova il vetro della macchina ghiacciato per stemperarlo butta acqua calda per non accendere gli animi: “Ronaldo era arrabbiato perché non sta benissimo. Da qualche giorno ha un disordine al ginocchio che compensa e gli si affatica un adduttore con facilità. Già alla fine del primo tempo era nervoso perché l’adduttore gli stava creando dei problemi. Poi ho visto che su un’accelerazione ha fatto un movimento che non mi piaceva e ho avuto paura che si facesse veramente male e allora ho deciso di toglierlo”.

    Insomma, in poche parole la Juve è come le prestazioni di Ronaldo. Altalenante.

    Ora ci sarebbe, dopo la Russia, il ritorno in Patria e nel proprio fortino.
    Non sottovaluterei il Milan, non metterei in campo chi è reduce da una guerra vinta all’ultimo assalto.
    Il diavolo ha sempre le corna.

    Buongiorno anche ai delusi.

    • andrea (the original)

      Condivido Max.
      È una prova di leadership importante quella data da Sarri, specie perché molta leggenda lo dava incapace anche in questo, mentre ad altri attribuiva doti da comandante.
      Le etichette…purtroppo sono la rovina del pensiero.

  10. Ben,
    qualche settimana fa sulle critiche a Sarri ed alla Juve scrivevi godiamoci questa Juve… sui distinguo fatti.
    Quello che scrivi qui adesso , è quello che succedeva quando scrivevi ‘godiamoci questa Juve?…
    Il punto non è giocare bene o male, è vedere che prospettive ha ed avrà questa squadra, per la primavera…
    I nostri centrocampisti hanno caratteristiche non da palleggio, a parte Pjanic, il calcio è buttarla dentro quando hai le occasioni e solidità difensiva. punto.
    Poi ci sono i filosofi, i cul de sac, i trapattoniani, i lippesi, i sarristi, i futuristi, ecc… ma i concetti sono sempre gli stessi – da questa stagione con i difensori che possono partire dall’area di rigore, si cerca la pressione più alta, ma tipo il Bayern alcuni anni fa lo faceva già.
    Detto in tempi non sospetti, che Sarri è uno che non è in grado di far rendere subito bene le squadre, ha bisogno di un paio di anni, ma alla Juve non esiste poter aspettare.
    L’allenatore DEVE mettere i migliori in campo nelle condizioni migliori per far bene, la squadra DEVE trovare un’identità.
    Mi sembra che in questo ci sia un’involuzione, nonostante i portieri sempre affidabili, Bonucci, Sandro su ottimi livelli, la fase difensiva non è solida.
    Sulla fase offensiva, mi ripeto, ma se nessuno attacca la profondità, o crei gli inserimenti per i centrocampisti, come faceva Allegri, oppure sei spuntato.
    Sarri è arrivato a schierare il 4312 che era il modulo con questi giocatori in rosa da inizio stagione, solo perchè Costa si è infortunato e poi Cuadrado ha dovuto fare il terzino…
    I centrocampisti che palleggiano, gli attacanti che vengono incontro ai centrocampisti… ma poi la squadra la devi allungare verso la porta… altrimenti è possesso palla sterile e noisoso… proprio quello che stiamo facendo, invece devi avere più soluzioni offensive.
    Matuidì è uno che allunga la squadra…., Can pure con gli strappi…, Mario anche…, per me ci sono state delle scelte sbagliate, non so se dell’allenatore o della società, o di tutti e due, ma scelte sbagliate.

    • Ivano,
      Bastava che scrivessi “riportateci Allegri”.
      Ed effettivamente l’ultima annata la ricordiamo per la fluidità e la velocità della manovra nonché per l’enorme quantità di occasioni da gol create.
      In primavera poi con gli inserimenti di Matuidi, Can e Marione ci siamo assolutamente superati e più che la profondità abbiamo proprio trovato il fondo.🤗

      • andrea (the original)

        😁

      • L’ultima annata ricordiamo x i trofei vinti così come da 8 anni a questa parte. E se vinci significa che giochi bene. E se giochi bene significa che c’è profondità, velocità, azioni da gol, grande difesa e tutto il resto. Speriamo che quest’anno sia la nona xché qual è l’obiettivo primario della società Juventuso spiega benissimo Benedetto nel suo topic.

      • Kris,
        tu e il calcio siete rette parallele…
        devi fare qualche curva ogni tanto, altrimenti sei sempre a ‘distanza’…
        I problemi li abbiamo avuti, la scorsa stagione, proprio quando mancavano coloro che avevano gamba ed allungavano la squadra in fase offensiva…

        • Mah, a me pare che quello con la gamba che dici giocassero sempre…
          Comunque sì, preferisco guardare a distanza come semplice tifoso😉

          • andrea (the original)

            Piuttosto che come lui, calciologo da pc.

            • Le tue ‘visioni’ calcistiche invece sono da paraboloide iperbolico… il risultato da sempre zero..

              • andrea (the original)

                Azz ora siamo pure alle vissioni.
                Sei messo male, trasformare un pallone e gente che lo prende a calci in visione manifesta un disagio.
                Hai solo questo nella vita?

      • Chrissssss … Pedala per unirle ste rette parallele ! Ihihihihihih

    • Non concordo affatto Ivano.
      Forse per caratteristiche dei singoli e/o motivi contingenti (infortuni ecc) il modulo fin qui più produttivo si è dimostrato il 4-3-3, che occupa in totale ampiezza il campo.
      Purtroppo Costa è tornato ora, e Cuadrado sta giocando terzino …

      • Luigi,
        cosa ci posso fare…
        Se Sarri ha puntato su Costa sono problemi suoi… è uno affidabile?! sputi, infortuni, tenuta fisica 90 minuti… la storia recente parla per lui…
        Lo ha detto Sarri recentemente, io lo avevo visto prima…., nel 433 CR7 e Dybala sono ‘atipici’… l’unica soluzione è giocare con due punte…, Ramsey e Costa, quando entra, dietro… a questo punto Bernardeschi non serve…. e manca una punta… ma questo doveva essere visto ad agosto…
        non a metà novembre…
        Se ho ragione, a gennaio interveranno, se possibile.

        • Appunto … Le colpe di una situazione ancora in divenire sono soprattutto di un mercato che si può tranquillamente definire schizofrenico 🤪.
          Lukaku you Remember ? … Ramsey e Rabiot che forse forse solo ora sembrano utilizzabili …

          • appunti… chi parla di mercato, tu…
            io parlo di giocatori in rosa , post mercato… ‘scartati’ al posto di altri… per scelte di chi, questo non lo so.
            Direi Mario, società – giocatore, sembrerebbe, Can, allenatore, sembrerebbe… ma appunto è condizionale.
            Rabiot, perchè nuovo… cosa pensi abbia più degli altri giocatori, centrocampisti in rosa… secondo me poco, Ramsey invece è l’unico che può inventare qualcosa dietro le punte… importante che entri nei meccanismi.

  11. Mi piace la sintesi.
    Le ali ora ci sono, sarei curioso di rivedere il 4-3-3 che per definizione è più ampio sul campo del modulo attuale. Il pelo nell’uovo:
    manca ancora qualcosa davanti, se le mezze ali non si buttano dentro: uno veramente aggressivo sotto porta. Ronaldo divaga, Higuain si sta dedicando alla squadra e Dybala non ne ha le caratteristiche.
    Lo abbiamo capito tutti meno uno🤣.

    Vero Chris. Tutti i giocatori hanno quest’anno il morale a mille. L’unico miracolo a livello personale che Sarri non è riuscito ancora a fare si chiama Berna.
    Ma in questo caso sembra che la testa sia quasi sempre disconnessa dai piedi.

    Ciao.

  12. Buondì ragazzi.

    Tirare qualche somma dopo tre mesi di stagione credo si possa fare. Prima, sarebbe stato un pizzico prematuro.
    Come dice Ben, nulla da eccepire sui risultati. Lo score, sia in campionato che in Champions, è positivo.
    Qualche perplessità, invece, sul modo in cui la squadra sta in campo, mi resta.

    Complessivamente, nella sostanza non riesco a notare miglioramenti rispetto a ciò a cui ci aveva abituati Allegri.
    E non parlo del “gioco”, sia chiaro. Abbiamo visto ottimi spezzoni di gara ed anche qualche incontro complessivamente buono. Ma le stesse cose (ottimi spezzoni e buoni match) le avevamo anche nelle stagioni passate, e chi oggi lo nega è assolutamente prevenuto e non credibile nel giudizio.
    Cerco di spiegarmi.
    Da inizio stagione, abbiamo vinto praticamente sempre di misura. Con un solo gol di scarto, spesso nei finali delle partite.
    Anche con Allegri lo score era simile.
    E’ diverso invece il modo in cui ci si arriva.

    Nell’era Allegri trovavamo il gol e poi ci abbassavamo molto per difendere. Forse troppo, a volte. Ma questo almeno ci evitava di subire ripartenze pericolose a campo aperto e la tenuta difensiva negli ultimi 25-30 metri, per qualità dei singoli ed applicazione di reparto, era tale che raramente venivano offerte vere occasioni da gol agli avversari. Vedendo il match, noi tifosi “soffrivamo” più per l’atteggiamento remissivo, magari a salvaguardia del minimo scarto, che non per i pericoli realmente creati dagli altri.

    Con Sarri è diverso. Nel senso che abbiamo senz’altro un’attitudine maggiore a “creare” gioco. Si arriva con più facilità alla conclusione pulita e questo è il dato per me più positivo. Ma in compenso si ha spesso l’impressione di una squadra “lunga” in campo e scollegata nel portare il pressing. La sensazione che si ricava è che ogni avversaria, in qualunque momento della partita, possa farci gol o, comunque, presentarsi davanti alla nostra porta abbastanza facilmente. Il Genoa in 10 ci palleggiava in faccia quasi a piacimento, e questo è il segnale evidente che qualcosa non funziona. A Mosca, tra primo e secondo tempo, abbiamo subito un numero enorme di ripartenze. Non ci hanno punito solo perché la qualità dei russi era complessivamente modesta. Ma sono situazioni che si ripetono praticamente ad ogni partita.

    Sto cercando di dire che, alla fine, bisogna fare i conti con l’utilità di un’impostazione di gioco.
    E’ evidente che tra il modo di affrontare gli avversari di Allegri e quello di Sarri vi siano molte differenze.
    Ma, ad oggi, queste differenze non si vedono nei risultati. Avevamo vittorie “sofferte” prima come le abbiamo ora. Semplicemente, maturano in modo diverso.
    La coperta era corta prima, lo è anche adesso.
    Pensare positivo significa augurarsi che, col passare del tempo e l’assimilazione di alcuni concetti, questa Juve possa mantenere una buona produzione offensiva (magari con una migliore finalizzazione) però riducendo drasticamente le situazioni di pericolo che oggi offriamo agli avversari.
    Se questo avverrà (e ci consentirà di portare a casa un numero di vittorie e trofei adeguato al valore della nostra rosa), potremo dire con buone ragioni che Sarri è stato un passo in avanti rispetto al precedente allenatore.

    Buona giornata alla compagnia.

    • Bentornato Michel,
      Interessante il parallelismo tra i due tecnici e probabilmente hai ragione sulle stesse cose che avevamo anche negli anni passati. C’è da dire che un tecnico è in sella da tre mesi e l’altro lo era da cinque anni. Quindi, in principio, esiste maggior margine di crescita rappresentato proprio da quel tuo “con Sarri è diverso, nel senso di una maggiore attitudine a creare gioco”.
      Non è semplice impostare una nuova filosofia di gioco in un gruppo abituato da anni in senso opposto. Credo ci si stia lavorando bene seppur con alti e bassi che erano ampiamente nelle previsioni.
      Il mio pensare positivo coincide esattamente con quanto dici nell’ultima parte del tuo post.
      Buona giornata!

      • @Kris

        A voler essere completamente obiettivi, c’è da dire che le prime tre stagioni della gestione Allegri sono state positive, oltre che nei risultati, anche nello “spettacolo” offerto ai tifosi. Quindi, per cortesia, non riduciamo l’Era Allegri a quello che abbiamo visto nell’ultimo anno/anno e mezzo. Sarebbe ingiusto prima che ingeneroso.
        Il margine di crescita, oggi, c’è. L’auspicio è che diventi effettivo.

        • Concordo Michel, l’ho sempre detto che nei primi tre anni per me Allegri era l’ideale per la Juve.
          Dopo mi sarei aspettato che esplorasse nuove vie di pari passo alla crescita della squadra e delle ambizioni. E l’aveva anche iniziato a fare l’anno scorso, salvo poi ricredersi e tornare sui propri passi creando, secondo me, anche malumori nel gruppo.

          • Va anche detto che, battute a parte, il confronto tra i due tecnici non si fa tanto per stabilire chi sia il migliore quanto per valutare la scelta operata in primavera dal club. Da quel punto di vista sono totalmente in linea con quanto fatto. Poi il futuro non possiamo prevederlo e magari falliamo, ma in questo momento penso fosse giusto intraprendere questa strada.

        • andrea (the original)

          Allegri però è stato cacciato per l’ultimo anno e per il fatto che all’aumentare del valore della rosa r’ peggiorati il gioco e non è cambiata la mentalità sparagnina.
          Nonostante i luoghi comuni tipici dei forum infatti, è indiscutibile anche per chi come me non ne poteva più del vecchio allenatore, che i suoi primi 3 anni siano stati eccellenti.

      • Eccepisco Michelleroi.
        Allegri trovò un buon assetto di squadra, ed ebbe l’intelligenza di toccare poco.
        Poi ha avuto ottime intuizioni che lo hanno portato fino a Cardiff.
        Ma quella è stata la sua tomba, sia a livello di entusiasmo che di idee.
        E ha lasciato una squadra sfatta, tanto è vero che ne voleva cambiare 5-6 se fosse restato …

        Sarri sta operando sia sui vecchi (migliorati molto), che sui nuovi (fisicamente non pronti: Rabiot-Ramsey); ed ecco che c’è un momento di difficoltà. Speriamo di breve durata.

        • @Luigi

          Se Cardiff è stata la sua tomba, come sostieni, è arrivata comunque dopo tre stagioni. Non poco, in termini di tempo e di successi ottenuti.
          Auguro a Sarri di restare tre anni alla guida della Juve… e di vincere più del livornese. Poi vedremo come lascerà, lui, la squadra. Oggi sono discorsi (e raffronti) che hanno poco senso.

      • Pier, come ho già scritto, se si continua a vincere x me va bene tutto. X evitare invece i pericoli avversari se non si vuol giocare come Allegri, con il quale vorrei ribadire che cmq si creavano tantissime palle gol quasi sempre, c’è solo un modo. Schiacciare l’avversario non nella propria metà campo ma nella propria area x tutta la partita, compreso l’intervallo. Ci riuscire? Mi auguro di sì. Altrimenti sarebbe meglio coprirsi un po’ di +. Ciao.

        • @Germano

          Sai bene che non si può schiacciare una squadra nella sua area per 90′. Nemmeno il miglior Barcellona, composto quasi da 10 fini palleggiatori, lo faceva.
          Sarebbe sufficiente trovare un equilibrio favorevole nel rapporto occasioni create/occasioni concesse (equilibrio che deve tener conto anche del valore dell’avversario, ovviamente).
          Un abbraccio.

          • Certo che lo so. È x questo che insisto sul fatto che non si può andare sempre al massimo. Anzi, solo in alcuni momenti della partita x me.

    • andrea (the original)

      Ehila’ ragazzo, bentornato.
      La vedo in modo un po’ diverso, nel senso che io spezzoni di partita giocati bene li ricordo solo con l’acqua alla gola prima.
      Per il resto credo che la differenza sostanziale è che lo scorso anno speravamo si potesse crescere ma non ci credevamo realisticamente, perché l’idea di calcio era quella e quella sarebbe rimasta..
      Oggi magari si può sperare in una crescita sapendo che Sarri la persegue. Ciò non vuol dire che matematicamente ci sarà ma almeno si prova.
      Personalmente (ma questo poco conta) a parte la noia di Mosca io mi entusiasmo di più quest’anno.

      Ciao

      • @Andrea

        No, amico mio, la sensazione è che ricordi male. Solo per restare ai primi tre mesi dello scorso anno (ossia l’anno peggiore della gestione Allegri, mentre nelle stagioni precedenti il trend era diverso) io rammento Juve-Napoli, Valencia-Juve, Manchester-Juve, Udinese-Juve e Juve-Manchester come “grandi partite”. Ed in nessuna di queste avevamo l’acqua alla gola, come dici tu.
        Quanto all’entusiasmo nel vedere la squadra… come affermi, è molto personale. Nella realtà -sino ad ora- non dominiamo mai le partite, come non le dominavamo nell’anno passato.
        Personalmente, mi entusiasmo guardando il City, cioè una squadra che -pur a fronte di una fase difensiva non sempre impeccabile (ed è il rovescio della medaglia)- in ogni incontro produce 30-40 minuti di spettacolo puro, con occasioni nitide a ripetizione e la sensazione che possa fare gol ad ogni azione.
        Noi siamo ancora ben lontani da quel livello. Perché non abbiamo quell’indice di pericolosità offensiva e, considerata la nostra qualità, concediamo troppo rispetto a quanto creiamo.

        Un abbraccio.

        • andrea (the original)

          Siamo lontani dal City, è vero, almeno per ora e fin quando non potremo togliere i rottami.
          Vero anche che quelle 2 partite di coppa furono notevoli, isolate ma notevoli. Quella col Napoli no perché loro in 10 sfiorarono il gol più di noi.
          Resta il discorso dei margini pero’: lo scorso anno la strada della tecnica fu accantonata dopo la sconfitta con lo Utd per ripiegare sui piedi quadrati di Mandzukic e sulla difesa, quest’anno sembriamo voler perseguire la strada della tecnica a prescindere da un risultato.
          Manca velocità in questo momento.

          • andrea (the original)

            Va anche detto che in Inghilterra il mercato è completamente asservito ai voleri dell’allenatore.
            Qui da noi si concorda un po’ di più sulla base delle opzioni possibili per la Società.
            Insomma non sono convinto che, se Sarri potesse, sceglierebbe di tenere Khedira e Matuidi.

        • Michel : 7 novembre 2018, Juventus-Manchester 1-2.
          Da allora in avanti, barra tutta indietro e rinuncia ad un gioco propositivo.

        • @Andrea
          Lo scorso anno volevamo fare…purtroppo c’è stato il biondo o il moro, ora non ricordo, che con uno sputo uccide Di Francesco, figlio e poi è sparito per riaffacciarsi quest’anno e riapparire di nuovo..tornando in squadra dopo un mese e mezzo.
          Le idee o meglio, l’idea di Sarri coincide con quella che aveva in mente l’ex lo scorso anno nei primi tre mesi poi abortita.

          Ciao.

    • Bentornato innanzitutto. Chiara e serena esposizione Michel.
      E poi, fortunatamente, non hai scritto la parola “schemi”, che ultimamente mi fa venire l’orticaria 🤣.
      Dici bene, individuando i difetti di prima e l’andante mosso di adesso.
      Anche se la noia degli ultimi due anni per fortuna è definitivamente estirpata.
      È evidente a tutti che i lavori sono in corso.
      Soprattutto sulla squadra corta sta lavorando Sarri … Ma quando hai un Bonucci che a palla persa corre immediatamente indietro gli altri sono costretti ad adeguarsi.
      Ma il tentativo si doveva e si deve comunque fare.
      Allegri non aveva più niente da dare alla Juve. Su questo penso ci sia poco da discutere.

      Ciao.

      • Beh in effetti una volta i bidelli erano i bidelli mentre oggi si chiamano collaboratori scolastici, mentre i netturbini ora operatori ecologici. Sarà più moderno e forse pure snob, ma chiamare posizioni in campo o altro invece di sintetizzare in “schemi di gioco” non cambia niente. Se poi ti viene l’orticaria per così poco, trovati un buon dermatologo che ti possa dare una pomata anallergica 😀 😀
        Colgo l’occasione per salutare pure Pier, al solito sempre lucido nelle valutazioni.

        • Gli “schemi” nel calcio (perfino Sarri ha dovuto specificarlo !) caro Antonino, semplicemente non esistono.
          E le parole in lingua italiana hanno un significato ben preciso, purtroppo per te. In fondo basta un misero vocabolario.
          E non infilarti nei budelli tu e i tuoi bidelli ihihihihihih

          • Visto che sei il depositario da accademico della crusca della lingua italiana, chiarisci da Devoto Oli, cosa significhi ” schema”, poi magari mi genufletterò al tuo sapere ahahahaha

            • Santa pazienza. Non mi ergo a professore di niente … Solo la lingua italiana dice che lo “schema” è qualcosa che si può riassumere in un “grafico”, studiato a priori. A tavolino. Sempre uguale. Qualcosa del genere è proponibile sui calci da fermo, tipo punizioni o corner.
              Tentare di applicare schemi preordinati nello sviluppo del gioco sarebbe da pazzi paranoici, e giustamente non lo fa nessuno.
              Sarri in genere delega il suo “gioco” a un cervello del centrocampo: Serginho e Pjanic gli ultimi in ordine di tempo. Oltre ad altre direttive già elencate …
              Perciò tutti parlano di “filosofia di gioco”.

  13. SARRI, BARICENTRO PIÙ ALTO

    Sulla gazzetta di oggi ampio spazio alla Juventus di Maurizio Sarri. Con raffronti statistici rispetto al passato.

    E i dati aiutano a capire.
    Sarri ha un baricentro più alto di Allegri (la sua Juve gioca a 52,7 metri, contro i 50,8 di Max), arriva più in area (11,4 tiri contro 9,6) e recupera palla più in alto (a 37,2 metri dalla sua porta, contro i 36 di un anno fa).
    Allegri opero’ lo scorso anno una partenza lanciata, e i dati delle prime 11 partite di Allegri 2018 sono superiori in quasi tutte queste categorie e in molte altre. Ma sembrano anche confermare una sensazione: Max, un anno fa, bloccò la sua evoluzione autunnale (la sconfitta col Manchester fu la fine degli esperimenti) e, da novembre, giocò un calcio più difensivo, ipervincente in Italia ma alla lunga non troppo apprezzato dentro e fuori la società. Un calcio che fu bocciato senza appello dall’Ajax.
    Impossibile dire ora dove potrà arrivare Sarri, ma due certezze esistono.

    Prima: la Juve è uno degli esperimenti più interessanti in Europa. Chi guarda City e Liverpool non ha dubbi – il percorso è avviato, l’eccellenza non in discussione -, mentre a Torino c’è una Sagrada Familia, una grande opera in costruzione.

    Seconda: Maurizio Sarri punterà tutto sul lavoro in campo, come sempre in carriera. Ha basato la sua vita su quello… e a 60 anni non si cambia.

  14. L’ultimo turno europeo ha ribadito le difficoltà delle italiane.
    Il Papu Gomez dopo l’incontro col City:

    “Cosa cambia per noi fra A e Champions? Il ritmo. Lo avevamo notato in ritiro, giocando in Inghilterra e in Spagna, dove peraltro avevamo quasi sempre perso. Lì vanno il doppio, difendono poco, vogliono sempre vincere. Il calcio italiano è più lento, di posizione. Il pressing lo fanno a mille mentre in Italia non c’è nessuna squadra che ti pressa”.

    Così anche qualche testone può capire. Ma ci credo poco.

  15. Mi piace analizzare i pregi e difetti della Juve, delle altre in Italia mi importa poco se non proprio niente.
    Se escono tutte dalla competizioni europee non mi tange per niente, anzi dopo il 2006 visto quanto questa lega abbia fatto per distruggere il calcio italiano penso sia la giusta punizione per tutte quelle società poco avvedute e propense solo a far fuori chi teneva alto e competitivo il calcio nazionale, la mia/ nostra Juventus.
    Se in Europa pressano di più e giocano per vincere, ( nel senso più efferato) predisponendo tecnica e forza fisica commisurata a velocità, rispetto a quanto si fa in Italia dove si tengono determinate posizioni e si gioca più tatticamente, è secondo il mio punto di vista, una sorta di adattamento della squadra ( Juve) al calcio europeo rispetto a quello di campionato.
    LA Juve può essere camaleontica, anche perchè ha una rosa così ampia e competitiva, oltre ad avere un esperienza internazionale tale, per cui se il campionato italiano è allenante o meno è solo una scusa, se non riuscisse ad imporsi in campo internazionale.
    Credo che quanto valga per il Papu Gomes che gioca in una provinciale non sia la stessa cosa per ciò che riguarda un Cr7 che si trova in cima al più alto grattacielo.
    Certi paragoni non si dovrebbero neanche abbozzare. La Juve affronta ormai in Italia da più di 3/4 anni squadre che mettono la saracinesca con il torpedone e deve allenarsi per bucare queste difese, ma quando gioca in campo internazionale, tranne che contro l’Atletico del mitico Cholo, ha modo di giocare in modo diverso. Sono pienamente d’accordo con Pier quando dice che a livello di padronanza del campo non siamo a livello del City, e forse anche del Liverpool che ha materiale umano di caratura inferiore rispetto alla Juve, ma le distanze devono e possono essere accorciate, l’auspicio non è un’ utopia.
    Poi come dice Germano, se si vince non è vero che si giochi male, non si conosce squadra che vince per puro caso. Anzi ho avuto l’opportunità di riuscire a vedere anche il contrario, con forse la più bella squadra mai vista giocare, l’Olanda degli anni 70, non riuscire a portare a casa mai nessun trofeo importante.
    Fino alla fine orgoglioso di tifare Juve

  16. Per le persone di buona volontà:

    quando Sarri dice: “Pjanic deve fare 150 tocchi a partita”, ha già detto anche non c’è nessuno “schema”, se veramente conosciamo il significato della parola.
    Perché in effetti sta dicendo che il “gioco” lo decide Pjanic di volta in volta attraverso quei 150 tocchi …

    È evidente invece che esistono delle direttive di gioco: max due tocchi, squadra alta, tentativo di riconquista immediata del pallone ecc ecc

  17. Cosa non ha funzionato a Mosca:

    Khedira e Rabiot insieme in Europa non possono giocare. In Serie A sì, Sarri può mettere chi vuole, tanto il campionato è mediocre (basta vedere cosa succede alle due principali rivali). Ma in Champions il discorso cambia, e anche la musica, non me ne voglia Giovanni Allevi…
    Entrambi bene quando siamo noi ad aver il possesso, quando ce l’hanno gli avversari però tutti e due si dimostrano pigri nel tentativo di recuperare il pallone, tant’è che vanno in sofferenza sia Pjanic che la difesa. Molto meglio con Bentancur, più dinamico, più efficace nel pressing. Il titolare a destra deve essere lui!
    A sinistra, invece, l’ideale sarebbe un bel mix tra le capacità difensive di Matuidi e le qualità tecniche di Rabiot. E se fosse Bernardeschi la mezzala sinistra che ci serve?

    (Marco Ruggiero, Juventibus)

    • Analisi abbastanza condivisibile, una delle due mezz’ali deve essere più dinamica, Rabiot è compassato come Kedhira…. ma la formazione chi la fa?!?! ALLEGRI?
      Bernardeschi ha ‘gamba’… cosa che non ha Rabiot… la tecnica più o meno è la stessa.

    • A Berna sembra purtroppo mancare la cosa più importante: l’intelligenza calcistica 😭

  18. Quando un giocatore va sulla lunetta del calcio d’angolo, in genere fa un gesto particolare verso i compagni, per richiamare alla memoria uno schema studiato in allenamento, esempio:

    1-Mano alzata: la metto sul primo palo;
    2-Due mani unite: la metto all’altezza del dischetto del rigore;
    3-Non faccio niente: la metto al limite dell’area (per il giocatore che distrattamente si avvicina all’area di rigore).

    Già finite ?
    Più di tre è inutile stante le capacità mnemoniche dei calciatori 🤣

  19. Rabiot e Ramsey pigri nel recupero.
    Non sono “pigri” ma semplicemente non hanno le caratteristiche,non fanno le famose due fasi.
    Uno che ha le caratteristiche lo abbiamo ma non e’ in lista CL.
    Questa cosa ci creera’ problemi e non pochi. Quasi come avere la possibilita’ di interdire un attimino,fosse una bestemmia.

    Per il resto, le analisi di Pier e di Ben sono condivisibili in toto.

    Lo score e’ positivo e mi rallegro, ma l’adattabilita’ in gara e’ lontana e questo inficia il pieno sfruttamento della rosa nonche’ la gestione della stessa in partita.
    Se ci pensate, mica cotica eh? (Scusate il francesismo). Se non cambia ce ne accorgeremo sicuramente.

    • … Vabbè, si parlava di Khedira e Rabiot … A parte che per me Rabiot, non è ancora completamente giudicabile …

  20. Nel suo commento su La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato della Juventus dopo l’impegno di Champions:

    “La Juve vince, ma non convince. Sarri è un grande maestro, ma a tutt’oggi la squadra è un ibrido. I bianconeri in Europa hanno sempre puntato su bravi tecnici difensivisti, ottimi tattici e gestori, oltre che sulla qualità dei singoli, con risultati mediocri. Sarri deve dare un’identità e uno stile che certifichino l’evoluzione di un gruppo, con tutti che partecipino alla fase difensiva e offensiva, collegati da un filo invisibile, il gioco. È ciò che fa sperare in un futuro migliore in Champions.

    Agnelli da uomo pratico ha compreso che in Europa si vince con una formazione offensiva che abbia il dominio del gioco e che quindi alimenti in continuazione i proprio campioni. Per vedere il cambiamento servono mesi, oltre alla collaborazione e alla volontà dei propri giocatori. Maurizio non si faccia ingannare dai mediocri che oggi lo definiscono intelligente perché vince sfruttando soprattutto ciò che hanno fatto altri. Sarri possiede capacità, idee e sensibilità come pochi, le sue squadre hanno sempre avuto il gioco come idea leader, così migliorando i singoli. Se l’obiettivo è vincere la Champions, i bianconeri dovranno non solo saper soffrire, ma sfruttare l’opportunità”.

    • Più tempo passa e + sono convinto che su Sacchi ha ragione Capello.

    • Parlare di “risultati mediocri della Juve in Europa” (2 finali Champions in 5 anni di gestione Allegri, più due eliminazioni che ancora gridano vendetta contro Bayern e Real), tenuto conto del gap economico che c’era -e c’è ancora- con le big continentali, significa irrimediabile incapacità d’essere obiettivi.

      • Azzzzzzz … Avete sempre parlato di TROFEI, e mo escono le finali in cui -tra parentesi- abbiamo incassato valanghe di gol.
        Vabbè, comunque non stiamo a vedere l’aggettivo preciso, possono anche dire “appena sufficienti” ma il senso non cambia …

        • Azz, Sacchi e non solo, parla sempre di gioco e poi una squadra che spesso, non sempre, ma spesso anche in Europa ha fatto ottime prestazioni xrò non ha vinto, ha fatto risultati mediocri? Allora anche x Sacchi la cosa + importante è il risultato😎😉

    • Dunque Sacchi fa un bel ‘pistolotto teorico’ che riporti e poifinisce con ‘sfruttare l’opportunità’…
      Ora non so se questa conclusione sia uno ‘schema’…, una ‘filosofia’… oppure un ‘baricentro alto’…, ma se Tevez nel 2015, avesse ‘sfruttato l’opportunità’, la storia sarebbe potuta cambiare…
      Ma i giudizi su Allegri no.

  21. Tra l’altro se cerchi uno che è stato cacciato (e cambiato con uno che vedeva il calcio in maniera opposta e poi ha vinto di + con una squadra sempre fortissima ma inferiore e facendo li stesso un ottimo calcio),o puoi trovare proprio in Sacchi. Ha costretto forse il + forte centravanti della storia ad andare dal suo presidente (che è sì un delinquente ma non scemo…) ” o io o lui”. E la scelta la sappiamo tutti. Uno che durante il mondiale americano ha fatto fare in mondo visione (nel senso che hanno fatto vedere nei servizi di tutte le tv) Benarrivo, aggredito solo x aver sbagliato un movimento e minacciato di non farlo + giocare solo x quello. Poi a Parma ha lasciato xché la panchina lo stressava. Poverino. Xrò ora non lo stressa guadagnare non so quanti soldi x dire stronzare in TV. E no. Quello no.

  22. Ben
    sono d’accordo con la prima parte anche se sarri ha alzato il baricentro della squadra perdendo quella solidità difensiva che caratterizzava la juve di allegri e come ho già scritto in altri topic lo sta facendo solo con il palleggio che gli avversari contrastano facendo densità davanti alla loro area di rigore, costringendoti a giocare lateralmente e mandandoti al cross dove sinceramente manca uno specialista di testa. Quello che però preoccupa è invece l’anemia realizzativa che invece si aveva con allegri anche se proponeva un gioco più difensivo.
    Non concordo invece su can: secondo me è un altro giocatore che non fa per il gioco che propone sarri, lo trovo un khedira tatticamente meno intelligente e con meno propensione all’inserimento. E’ difficile anche proporlo in un ruolo alternativo poiché sarri non utilizza la difesa a tre e impiegarlo come centrale vorrebbe dire depauperare l’investimento sul turco e su una eventuale vendita di rugani.
    Alla fine, almeno da queste ultime uscite, sembra più la juve che stia cambiando sarri che il contrario, anche se intelligenza vuole che i cambiamenti devono essere fatti piano piano come fece a sua volta il livornese quando sostituì conte.
    Sono altresì convinto che il napoli di sarri non lo vedremo mai alla juventus per la tipologia dei giocatori che ci sono.

    • “Sono altresì convinto che il napoli di sarri non lo vedremo mai alla juventus per la tipologia dei giocatori che ci sono.”

      Che fai, ripeti quello che ha già detto Sarri ?😅

      • Luigi, no! è d’agosto che sostengo ciò. Forse è sarri che mi ha letto 😀

      • No ragá, non possiamo giocare in quel modo perché i diritti sugli “schemi” di Napoli li gestisce ancora De Laurentis, dobbiamo dare il tempo a Sarri di inventarne nuovi…

          • Il Dela gli disse: “Vattene pure se vuoi traditore! Ma quant’è vero che mi chiamo Aurelio gli schemi rimangono qua!!! Eccheccazzo, che per tutti quei quaderni e quelle matite i soldi ce li ho messi iooo!”

            • Azzzzzz Ora abbiamo scoperto perché Sarri non può fare giocare come potrebbe …
              I diritti d’autore sono rimasti al fattore : ADL, il dittatore !

    • Luigis,
      sono convinto anche io della tua coclusione, abbiamo solo Pjanic con caratteristiche da palleggio.
      Sul fatto di Can, guardi l’aspetto tecnico, ma in una squadra, bisogna vedere anche altri aspetti, e secondo me rinunciando contemporaneamente a Mario e Can, si è rinunciato alla ‘garra’… per la tecnica.
      Sul fatto che davanti siamo spuntati è palese.
      Spero di sbagliarmi ma di sola tecnica, tipo Napoli di Sarri… non si vive anzi… non si vince.

      • Ivano, can mi sembra la fotocopia di khedira anche nella velocità: è si più fisico nei contrasti e nel recuperare palloni, ma meno tecnico, meno bravo nella lettura delle azioni e nel posizionarsi in campo e soprattutto meno propenso agli inserimenti, altrimenti non capisco perché sarri non lo impiega nelle partite di campionato prima della champions.
        Davanti non siamo spuntati abbiamo fior di giocatori il fatto è che secondo me sarri lascia troppo all’improvvisazione dei singoli per ora, magari ha capito che è presto per fare qualche movimento che possa portare gli attaccanti a segnare di più.

  23. Sarri è stato scelto perchè diverso da Allegri, dici bene Alessandro, Sarri a differenza di Allegri chiede alla squadra di dominare le partite o meglio di gestire le gare con il possesso del pallone e l’iniziativa del gioco. All’aumento del pressing si è però accompagnato finora lo sviluppo di una manovra che ha lo stesso difetto di quella della Juve di Allegri, il palleggio troppo lento e prevedibile. Uno dei motivi è probabilmente la mancanza di un’altra mezzala da affiancare all’ottimo Ramsey (che è pur vero non ha ancora 90 minuti nelle gambe) perchè il Rabiot visto finora è apparso come un giocatore indecifrabile in quel ruolo.

  24. A qualcuno di memoria corta consiglio di andarsi a rivedere l’ultimo Juve-Milan del 6 aprile 2019 …
    Finì 2-1 per noi, ma fu la solita partita abbastanza inguardabile per lunghissimi tratti.
    Alla fine agguantammo la vittoria con Kean, ma spero di non vedere mai più quel gioco rinunciatario …

  25. A QUELLI CON LA MEMORIA CORTA

    Da un po’ di anni ci poniamo la fatidica domanda: il nostro centrocampo è all’altezza?

    Dal 2015, con la perdita di due maestri del centrocampo come Pirlo e Vidal, le nostre perplessità sulla consistenza del reparto centrale sono sempre state più o meno presenti.

    Nel 2015-16 riuscimmo a tamponare in maniera discreta, con Marchisio in cabina di regia, il primo Khedira che, a corrente alternata, diede “intelligenza” al reparto, e l’ultimo anno di Pogba.

    Nel 2016-17 arriva Pjanic, ma perdiamo Pogba e -per infortuni vari- anche Marchisio, ultimi alfieri di un centrocampo quasi irripetibile, che per anni ci aveva fatto gonfiare il petto anche dinanzi a corazzate europee.
    I nostri timori si accentuano e, mentre ci rafforziamo in difesa e in attacco, il reparto centrale sembra l’anello debole.
    Così Allegri, con una mossa a sorpresa, sposta il peso della squadra sul reparto offensivo: 4231 con Khedira e Pjanic in mezzo, e Mandzukic e Cuadrado encomiabili nel dare equilibrio, coperture ed intensità in zona nevralgica.

    L’estate 2017 è una sorta di “momento zero” del reparto, con una scelta che rischia di essere un peccato originale che si protrae ancora oggi.
    Allenatore e dirigenza immaginano ancora un 4231 non rendendosi conto che la stagione precedente per alcuni singoli era irripetibile. La mediana a due non sostiene più a dovere il peso dei 4 offensivi e il passaggio al 433 è obbligatorio.
    I rinforzi in una zona cruciale sono Matuidi gran faticatore del reparto e Bentancur, promettente ma da formare.
    Mancano inserimenti e qualità di palleggio con col 433 in Europa sono fondamentali.

    Dopo gli anni di Vidal, Marchisio e Pogba, la lacuna pare sempre più evidente.

    Nell’estate 2018 non poniamo rimedio.
    E’ l’estate del pirotecnico arrivo di Ronaldo, operazione che sottrae attenzioni e risorse per il centrocampo.
    La squadra è tra le favorite in Champions, col ritorno di Bonucci ma in mezzo si agisce poco e male, con l’arrivo del parametro zero Emre Can che viene da una stagione problematica e fatica a trovare una collocazione.
    Khedira è sempre altalenante e il pur lodevole Matuidi palesa scarse qualità in palleggio mortificando l’altissima qualità del resto della squadra.
    Il solo Pjanic non riesce a dare quel livello di creatività necessaria.

    Si arriva all’estate 2019.
    La sensazione è che la dirigenza voglia finalmente alzare il livello del reparto. Khedira e Matuidi sono dati come sicuri partenti, eppure gli acquisti in mediana sembrano ancora solo di “completamento” e non di sicuro innalzamento qualitativo.
    Due parametri zero di assoluto livello, Rabiot e Ramsey, entrambi però carichi di perplessità e problematiche evidenti.
    Scarsa continuità fisica per il gallese, mesi di inattività e incertezze per il francese.

    Ancora una volta, lo stesso Sarri è costretto ad affidarsi all’inteligenza tattica di Khedira, (chi vi scrive è uno dei suoi massimi estimatori) e all’ottima manovalanza e generosità di Matuidi.
    Giocatori ancora di grande valore, capaci di adattarsi a qualsiasi spartito -soprattutto nelle prime gare- ma pedine con evidenti mancanze: scarso dinamismo per Sami, non adatto al pressing alto richiesto da Sarri, scarse proprietà di palleggio per Blaise, che inficiano la seconda importante peculiarità dell’idea Sarriana.

    La speranza è che Rabiot e Ramsey crescano in modo esponenziale, guadagnandosi la titolarità.
    L’ex-PSG è in crescita ma si porta dietro perplessità ovvie sulla continuità di rendimento.
    L’ex-Arsenal è tra le armi più potenti in zona centrale, con Pjanic, ma per applicare al meglio i dettami di Sarri necessitiamo di una mediana che abbini intensità e gestione del pallone, doti che ad oggi il solo bosniaco riesce a garantire.

    Le opzioni sono tante: dosare Khedira, attendere i progressi di Bentancur e Rabiot, e una continuità fisica di Ramsey, magari rispolverare Emre Can in alcune gare.
    Queste probabilmente le valutazioni della società alla fine di un mercato estivo “bloccato” e in parte confusionario.
    Un reparto ipertrofico in termini di abbondanza ma zeppo di dubbi tecnici, tattici, fisici e di personalità.
    Mortificare, come avvenuto nella scorsa stagione, altri due reparti di altissima qualità con le tante incognite in emzzo sarebbe davvero un peccato mortale.

    E per il mercato 2020 segnare bene in agenda: “IL CENTROCAMPO E’ LA PRIORITA!”

    Alexander Supertramp

    PS
    Dettagliatamente l’autore del pezzo spiega tante e tutte le verità di ieri oggi e pure domani.
    Buonasera

  26. Ragazzi scusate l’off-topic ma mi risulta che in Cile sta continuando le persecuzioni militari sui civili. Si teme una nuova dittatura stile pinochet ma i mezzi di informazione non ne parlano. Ne sapete qualcosa? Sarebbe orribile. Non impariamo mai!😞

  27. TANTI AUGURI ALEX

    Auguri di buon compleanno al più grande giocatore italiano del dopoguerra (mia personalissima opinione).

    Se mi fermo un attimino e mi ci metto a pensare mi vengono in mente tanti ricordi di Alessandro Del Piero: Bandiera. Capitano. Fuoriclasse. Trascinatore.

    Con lui abbiamo passato 19 stagioni indimenticabili vincendo praticamente tutto.

    Il titolo più bello e più importante lo ha vinto quando accettò di scendere in B quando la Juve fu retrocessa in seguito a Calciopoli.
    In serie B realizzò 20 gol, vincendo il titolo di capocannoniere e contribuendo al pronto ritorno in A della sua Juventus.

    Grazie Capitano !

    Buongiorno bella gente buon sabato

  28. IL SARRISMO CORAGGIOSO

    Non è stata la prima, e credo, non sarà nemmeno l’ultima sostituzione prima del novantesimo.
    Sarri ha avuto il coraggio di sostituirlo a 9 minuti dal novantesimo ma non è stato il primo…nel 2014 Ancelotti lo richiama in panchina a 15 minuti dalla fine a Liverpool quando il Real era avanti di 3 goal.

    È anche vero che Sarri getta subito acqua sul fuoco, ci mancherebbe.

    Ma una domanda mi sorge spontanea: perché il buon Maurizio in quei dieci ultimi minuti finali dove la Juve doveva tentare l’ultimo assalto alla baionetta per portare a casa il bottino pieno non ha puntato anche e soprattutto su CR700 ?

    Dicevo della sostituzione e del coraggio di Sarri di farla, è anche vero che di partite tra le varie coppe e campionato ce ne sono molte e proprio per questo potremmo vedere se Mosca è stato dovuto solamente per l’acqua buttata sul fuoco da Sarri…oppure.

    Io personalmente ho colto un brutto segnale, anche se al goal di Costa, Ronaldo, ha esultato come tutti gli altri compagni, ho visto il portoghese molto contrariato…in qualche foto lo si vede rispondere a Sarri mentre usciva dal campo facendo segno con le dita indice e medio che stavano a significare il segno due.
    Come per dire: in questa partita ho ricevuto solo due palloni giocabili ?
    Oppure…???

    Saluti

    • andrea (the original)

      Perchè? Forse perchè lui allena e noi no.
      Io CR7 non lo toglierei mai se fossi in panchina, neanche se mi gioca palesemente contro, perchè penserei a tante cose, al fatto che lui sia più grande della Juve, che bisogna tenerlo sempre buono, che perderlo sarebbe un colpo pesantissimo per mille motivi.
      Dalla poltrona invece l’ho visto uscire e ho detto “giusto così”.
      😀

      Ciao Max

  29. Leggo, Costa sull’azione del goal a Mosca, si è spostato a sx su indicazioni di Bonucci e Dybala… dichiarato da lui, non trovava spazio dietro le punte… l’importante è prendere appunti per le prossime occasioni, anzi ‘opportunità’…

    • Mi meraviglia che con una laurea in calciologia tu faccia finta di non sapere che il “trequartista” è il ruolo dietro le punte, ma può e deve
      spaziare in quella fascia di campo per tutta la sua larghezza; e appunto le caratteristiche di Douglas in tal senso sono ideali …

    • Sarri 20 minuti fa:

      Douglas Costa da trequartista l’ha convinta? O è meglio quando può partire dall’esterno?

      “Quello può farlo anche da trequartista. A Mosca l’ha fatto bene, si è allargato perché al centro non c’era spazio. Nel compito di trequartista c’è anche quello, andare a cercare spazio per vie esterne. Noi ora abbiamo bisogno di equilibrio, non possiamo permetterci un trequartista puramente offensivo. Infatti penso siano state sottovluatate dal punto di vista tattico le prove di Bernardeschi.”

  30. Mauro the Original

    Visto l’andamento di questi ultimi mesi, credo che per Ronaldo sarà l’ultima stagione alla Juve.
    Poi dovrebbe arrivare un talento giovane, valore oltre cento milioni. Alla Juve Ronaldo costa quasi 90 milioni anno, quindi nessun problema economico nel fare un investimento di questo genere.

    E per il centrocampo molto probabile l’arrivo di Pogba.

  31. All’inizio credo fossimo in molti a pensare che una squadra abituata a gestire con un allenatore come Sarri potesse in qualche modo pagar dazio in termini di risultati. Se finora questo non è successo lo si deve forse anche alla maturità professionale di un tecnico che ha messo in condizione i giocatori di rendere al meglio. Ma oltre all’aspetto tecnico ce nè un altro che penso dovrebbe crescere di pari passo, la fiducia della squadra nei confronti del loro allenatore. Troppo spesso nelle ultime partite è capitato che dopo aver segnato un gol la Juve precipiti in una sorta di passività difensiva, piatta, orizzontale e davvero poco intensa, conseguenza non tanto di una disposizione di squadra lunga e scollegata sul campo ma di una sorta di rinuncia ai principi cardine del gioco di Sarri. Certo non è facile cambiare un modo di giocare in breve tempo, ma per alcuni giocatori credo che oltre l’aspetto tecnico ce ne sia anche uno psicologico che in qualche modo condiziona le loro prestazioni, in ogni caso e se così fosse si tratta di un problema risolvibile solo col loro avvicendamento.

    • Interessante punto di vista, c’è da lavorarci perché ora come ora l’avvicendamento è complicato. Manca un po’di sicurezza forse e ferocia nell’indirizzare le partite quando l’avversario è colpito. Invece spesso permettiamo la reazione in maniera così immediata da creare insicurezza dando coraggio al contrario.

    • andrea (the original)

      Condivido, anche se sull’avvicendamento aspetterei, perchè magari è una situazione temporanea di una squadra che fatica a trovar stimoli in un campionato così brutto e dunque non lo sta utilizzando pienamente come allenamento per le partite serie di Coppa.
      Infatti la situazione che evidenzi riguarda puntualmente i 10 minuti successivi, cosa che lascia pensare a una sottovalutazione dell’avversario che, pur quando fondata, resta comunque pericolosa.
      Bisogna migliorare e presto in questo aspetto perchè se è vero che si potrebbe dire di attendere la primavera e le partite importanti è anche vero che questo approccio, se troppo spinto, si è rivelato lo scorso anno un fallimento.

    • Gran parte dei gol subiti sono errori individuali dei singoli giocatori e provengono soprattutto da piazzati. Insomma in alcuni frangenti si vede quella passività difensiva dello scorso anno in cui però gli avversari faticavano a segnare: dietro marcano a zona ma ciò non toglie che devi comunque guardare anche l’avversario senza distogliere l’ attenzione alla palla.

  32. del suo allenatore

  33. SI PERÒ NON CREIAMO UN ALIBI

    Sono molto attento nel leggere i vostri scritti…
    Se scrivi che non ci sono stimoli per colpa di questo campionato figuriamoci lo scorso anno…vero Andrea ?

    Ma anche io con gli alibi non scherzo…infatti ho scritto di stare attenti a questo diavolo.

    Non giochiamo a Milano ma nel nostro stadio è questo che ci dovrebbe rassicurare.

    Sono otto anni e quindi sono otto gli scontri allo Stadium e la Juve ne è uscita sempre vittoriosa.
    In più di qualche occasione hanno cercato alibi inesistenti, addirittura il geometra Galliani tracciava lui le linee dell’attuale Var.

    Ecco, domani sera vorrei che Sarri recuperasse un po’ quel gioco che si è perso lungo il cammino fin qui fatto…facciamo finta che non è il campionato più brutto al mondo e senza cercare alibi facciamo finta di giocare in Inghilterra.

    Alla fine se dovessimo vincere all’ultimo minuto con una papera di Donnarumma non mi dispiacerebbe affatto.

    Buon pranzo

    • andrea (the original)

      Anche lo scorso anno, solo che li la situazione era appesantita pure dalla scelta di giocare un calcio difensivo e passivo.

  34. A me questa storia del campionato piu’ brutto del mondo mi sembra una cavolata. Uno slogan denigratorio che prima accennato, poi ripetuto continuamente, diventa una teoria come lo diventano tutte le cazzate a furia di ripeterle.

    Quello inglese? Ci sono le solite che viaggiano a turno e poi le altre che contano poco tranne qualche episodio come il leichester. Idem qui, le belle novita’ ci sono, vedi Atalanta e poi le altre che qui si, sono cazzi ad incontrarle (juve docet). O perche’ in UK hanno vinto la CL? Ah ah ah
    Dopo secoli di pe dromini extra inghilterra.

    Ah forse ho capito,forse perche’ e’ snob o perche’ suona bene per sminuire la grandezza della Juventus.
    E vale anche per gli altri europei eh…

    E’ un buon esercizio andarsi a vedere lo score in UK dove non vincevano la coppa da decenni.
    E basta su….calcio inglese? Sol perche’ e’ nato li’ forse.

    • Predomini

    • Predominio

    • andrea (the original)

      Talmente slogan che le squadre italiane stanno già rimediando per l’ennesimo anno le solite figuracce.
      Due squadre rischiano l’eliminazione dalla Champions, 1 già è fuori dall’EL.
      Le inglesi tutte in corsa.

      • Si tutte in corsa, ma il campionato ha 4 solite. Non mi sembra superiore.

        Oltretutto quest’anno hanno fatto banco ma prima?

      • Il problema non è x chi è + importante e x chi no xché è soggettivo. Ad es io ribadisco che il campionato italiano è il + difficile al mondo e che non li cambierei con nessuna campione e non mi interessa se le Italiane in Europa eccecc anche xché se non sbaglio sei stato tu uno dei primi a scrivere che sono 2 competizioni molto differenti e che non c’entrano niente l’una con l’altra. Se uno volesse essere provocatorio potrebbe dire che le Italiane a differenza delle altre in Europa potrebbero pagare proprio il fatto che il nostro campionato è + stressante ma a che pro? Il problema invece sorge quando (almeno così mi riferiscono nonostante ho chiesto + volte che non mi si riferisca…) un giorno sì e l’altro pure c’è chi ironizza in maniera sprezzante su altri “lidi” del pensiero diverso altrui come quello di cui sopra, giudicando persone che nemmeno conosce dall’alto della sua “onnopitenza”. Ecco, questo è un problema; non che magari uno pensa che il campionato italiano è il + competitivo. E nemmeno che uno preferisce uno scudetto alla champions. Anzi li ribadisco; non cambio un quarto di uno dei nostri scudetti nemmeno x 3 champions consecutive. Ma certa gente non l’ha proprio un cazzo da fare nella vita? E basta no!!!

        • andrea (the original)

          Tu non lo cambieresti ma i dati dicono che è notevolmente inferiore.
          Sicuramente i giocatori del nostro campionato sono stressati, li vedo psicologicamente affranti, una vitaccia poverini.

  35. Io ho sempre creduto in Del Piero per un gran numero di ragioni.

    Così, su due piedi, me ne vengono in mente 65 e cioè: il goal all’esordio in serie A contro la Reggiana, la tripletta contro il Parma, il goal fantastico all’ultimo minuto contro la Fiorentina, la doppietta contro la Lazio, le quattro palombelle consecutive nei primi quattro match di Coppa dei Campioni, il goal su punizione contro il Real Madrid, il goal nella finale della Coppa Intercontinentale, il gol di tacco nella finale di Coppa dei Campioni contro il Borussia Dortmund, l’immensa ingiustizia del pallone d’oro a Summer e non a lui, la strepitosa stagione 97/98 e poi il silenzio, in risposta alle accuse penose di Zeman, il silenzio di Alex in risposta al miserabile sciacallaggio di certa stampa, i goal in risposta ai cori dei tifosi avversari, l’infortunio al ginocchio e in quel momento la Juve era prima in classifica, l’operazione in Colorado e a quel punto la Juve via, era precipitata al quarto posto, e poi la sofferenza, la speranza, la fisioterapia e intanto la Juve sprofondava, sprofondava sempre di più.

    Il recupero, il ritorno con goal nel Trofeo Berlusconi, i goal in Coppa Intertoto, il primo goal su rigore, la Juve che torna prima in classifica e gli altri goal su rigore: infallibile.

    E poi il goal su azione al Parma, finalmente, e poi Perugia, il sorpasso della Lazio e.. l’ingiustizia, l’ingiustizia accettata senza protestare, la panchina accettata senza protestare agli europei del 2000, agli scampoli di partita, il palo su punizione contro il Belgio, il secondo palo contro il Belgio e il goal di sinistro contro la Svezia, gli errori della finale contro la Francia, l’ammissione di colpa e poi il goal al Bari, subito dopo che era morto suo padre.

    E poi il goal al Messico nel mondiale in Giappone, il goal di tacco nel derby, il goal su azione contro il Real Madrid in semifinale di Champion’s League, e l’assist in rovesciata a Trezeguet contro il Milan e il superamento del record di Boniperti e la resistenza alle provocazioni di Capello e il goal su punizione all’inter e.. la linguaccia, e poi la panchina accettata senza protestare ai mondiali di Germania, il goal alla Germania in semifinale, il rigore realizzato in finale,il titolo mondiale.

    E poi la retrocessione, la retrocessione in B accettata senza protestare.. bravo.. dio come ti ho amato in quel momento.

    E poi il goal numero 200 realizzato in serie B e il titolo di capocannoniere della serie B e il ritorno in A e il titolo di capocannoniere della serie A e poi il ritorno in Champions League e il goal su punizione allo Zenit e il goal su azione al Real Madrid a Torino e il goal su punizione alla Roma in campionato e il goal su azione sempre al Real Madrid al Bernabeu e il goal su punizione al Real Madrid al Bernabeu e la standing ovation del Bernabeu.

    E poi il goal su punizione con il Chievo numero 249 nel giorno del tuo compleanno e la standing ovation del Bentegodi e il rigore a cuore aperto contro il Chelsea e la rabbiosa doppietta contro il Bologna e io ci metterei anche quel palo che e poi.. ahhhhh la tua linguaccia!

    Sai Ale ce ne sarebbero molte altre, ma mentre svolgevo il tema è venuta in mente una domanda anche a me, piuttosto urgente:

    “Tu come hai fatto, TU, che non hai creduto in Del Piero a non credere in Del Piero? ”
    (Michele Placido)
    AUGURI CAPITANO

  36. Auguri Alex
    Io ricordo un milione di cose come
    l’ esordio contro la viola ed il fatto che non ci ha mi fatto rimpiangere Baggio.
    Completo, un fuoriclasse, uno juventino.
    indimenticbile,una persona per bene e non perche’ non rapinava le banche, ma come indole e correttezza.
    Che devo dire,avete detto tutto voi.
    Ciao capitano.
    Auguri

  37. LA CONFERENZA SENZA ALIBI

    “Il Milan è buona squadra, non partita bene in campionato ma nella singola partita noi dobbiamo difendere meglio, Ronaldo non ha nulla di grave, su De Ligt vediamo tra oggi e domani se può esserci, ha fatto delle prove in allenamento… Ramsey ha qualità, ha tempi d’inserimento e gol e può fare l’interno e il trequartista… Bonucci è un perno importante, spero di poter farlo riposare in futuro, ma è determinante… Abbiamo margini di crescita anche a livello tattico, Costa può fare il trequartista ma serve equilibrio… Avete sottovalutato le prove di Bernardeschi in quel ruolo…
    Higuain ha bisogno di forti motivazioni per rendere al meglio…
    Ritiro? Se giochi sempre ogni 3 giorni meglio evitarlo, andiamo in ritiro solo se il match è pomeridiano… ”

    Saluti

    • La cosa + importante che ha detto Sarri è che abbiamo bisogno di equilibrio. Equilibrio; x me una delle cose + importanti x una squadra di calcio, imprescindibile x vincere. E noi non siamo solo una squadra di calcio ma una (se non la) delle + grandi.

  38. Negli anni ’80 il campionato italiano era l’ombelico d’Europa.
    Oggi, anche ad essere sciovinisti, non possiamo andare oltre il terzo gradino del podio.
    Per visibilità, organizzazione e frequentazione di campioni.

    Poi ovviamente ognuno può pensare che “Comm’a ten’mamma nunn’a tene nusciuni”, ma questo ovviamente esula da una visione oggettiva delle cose.

    • Se parliamo di campioni mi sembra che + o meno tutti siamo concordi che ci sono 2 fenomeni gli altri sono normalissimi. Uno dei 2 fenomeni è da noi. Poi sul campionato italiano non ci sono solo le dichiarazioni di Ronaldo (basterebbero quelle, tra l’altro ha detto che quella dell’anno scorso è stata la miglior stagione della sua carriera eppure ha vinto 5 champions di cui 3 di seguito…) ma anche quelle di Evrà e c’è un tecnico che a quanto pare muore dalla voglia di allenare in Italia; Guardiola. Toh, chi si ri-sente…

    • andrea (the original)

      Gli anni 80 e 90 vedevano grandi campioni e idee calcistiche che hanno scosso l’italianismo.
      Nel tempo i campioni sono diminuiti e le idee pian piano scomparse.
      Si è continuato a pensare di essere i migliori mentre gli altri movimenti lavoravano per crescere.
      Come un po’ tutto il paese Italia, che oggi è allo sbando e l’alibi è la politica.

      • Infatti, Andrea. Noi ce la cantiamo e ce la suoniamo, mentre gli altri ci hanno abbondantemente sorpassati.
        Ma il provincialismo è proprio questo: pensare di essere i migliori con nessuna seria ragione per affermarlo.

    • Caro Germano, ci hai girato intorno ma (prudentemente?) non hai espresso il tuo parere.

      Ti ribadisco la mia classifica in ordine di IMPORTANZA e interesse nel mondo, dei principali campionati europei:

      1- Spagna
      2- Inghilterra
      3- Italia
      4- Francia
      5- Germania

      • Il mio parere?
        1) Italia
        2) Spagna
        3) Inghilterra
        4) Germania
        Francia? Non la metto nemmeno nonostante sia campione del mondo. Non ci ho girato intorno. Nel momento in cui ti dico che x me il campionato italiano è il + difficile e competitivo secondo te chi è x me al primo posto?

  39. Sto vedendo su Sky l’ennesimo derby di Londra tra Totthenam e Sheffield United. Non me ne vogliate ma mi sembra di assistere ad una partita di quando ero ragazzo, tra scapoli ed ammogliati. Corrono tutti ad capocchiam senza un senso logico con tackle a tutto campo.Contento il pubblico che si diverte e quelle tv che fanno share che li pagano fior di milioni, anzi di sterline. Sarò snob e non capirò niente di bellezza nel gioco del calcio, ma a me fanno ridere.

    • andrea (the original)

      Nessuno te ne vuole, evidentemente gli italiani sono più scarsi pure degli scapoli e degli ammogliati.
      Puoi provare a vedere pure il Cluj, sai ha buttato fuori dalla EL la Lazio.

  40. NESSUN DORMA

    Non vogliatemene ma l’unica cosa positiva è che al giorno 8 di novembre siamo ancora imbattuti.

    Lo scorso anno ricordo perfino chi scriveva di essersi addormentato più di una volta durante la partita.

    Dovrei fare la stessa battuta a cazzum anche io…ma direi una cazzata perché non mi sono mai addormentato a guardare la Juventus nemmeno quando c’era Del Neri…perché per essere un pochino obiettivi non è che da qualche tempo a sta parte la Juve ci entusiasma.

    La Juve di Sarri sta diventando abile non solo ad addormentare le partite ma anche chi la guarda.
    Prendo ad esempio la partita di Mosca, qualche amico buontempone abile a prendere per il culo, un lupacchiotto, mi dice: certo come cazzo fai a restare sveglio quando guardi certe partite…specialmente
    nel primo tempo è stato una sofferenza.

    Domani sera cercherò di prendere qualche caffè prima della partita.
    Buona serata.

    PS
    In questo momento Giulietta è sopra e il leccese sotto.

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