Sono vivo grazie a Zoff. Buon compleanno Dino.

Articolo di Alessandro Magno

Questo articolo poteva anche avere un altro titolo: ”Dino Zoff come non lo avete mai visto”, perchè sono sicuro che il Dino Zoff che racconterò l’ho visto solo io  e quelli che c’erano quel giorno. Ho raccontato molto spesso questa storia in questo giorno. Oggi il grande Zoff compie gli anni. Mi sono accorto però di averla spesso raccontata qua e la nei commenti o sui miei social ma non ci ho mai fatto un vero articolo. E allora eccolo qua senza dilungarmi molto. E’ il campionato 82/83 l’ultima stagione di Zoff. Il grande Dino pochi mesi or sono ha alzato la coppa del Mondo in terra di Spagna. La Coppa del Mondo l’Italia non la vince da una vita l’ho percepito dai festeggiamenti ubriacanti di tutta la popolazione. Io sono un bambino di 10 anni, sono del 72 , per me i giocatori della Juve sono dei miti e Zoff è il mito dei miti, perchè è il più vecchio e perchè da Capitano ha alzato quella coppa tutta d’oro. Che vi devo dire? Immaginate me a quell’età, la nazionale di Bearzot gli eroi di Spagna, il blocco della Juve … Quell’anno arrivano Platini ”Le Roi” e Boniek prima amato e poi rinnegato … va be veniamo ai fatti.

Sono un bambino di 10 anni, mio fratello ne ha 14 . Forse oggi pare strano raccontare certe avventure, perchè i ragazzi sono molto più controllati dai genitori, non noi che  siamo cresciuti per strada. Corso Taranto a Torino quartiere case popolari, quartiere di immigrati dal Sud. Per noi davvero è l’infanzia di interminabili partite a pallone, in campi di polvere, ma anche in mezzo alla strada con le ”chiamate” a fermarsi se passava qualche macchina, i pali fatti con i giubbotti per terra o con le pietre o con cosa capitava. Ebbene il ”Combi” è esattamente dall’altra parte della città, ma il richiamo della maglia bianconera è troppo forte, così io accompagnato da mio fratello, si saliva sul tram 4 e si faceva un ora di tram per arrivare fino al Combi appunto, il campo di fronte allo Stadio Comunale dove si allenava la Juventus. Il viaggio vicino alle porte  del Tram con gli occhi aperti, perchè ovviamente sprovvisti di biglietto, pronti a scendere se salivano i controllori. D’altronde mica potevi portare una multa a casa, e poi se ti fermavano i controllori dovevi inventarti un nome o dare il nome di un altro … va be lasciamo perdere … cosa non si fa per vedere i propri beniamini.

Allora si arrivava al Combi che in realtà si chiamava ”Campo Combi Rosetta Caligaris” e si aspettavano i giocatori che arrivavano al campo per prendere gli autografi. All’epoca non c’erano i cellulari e la macchina fotografica ce l’aveva papà nascosta a casa e non gliela si poteva fregare, oltre che non sapevamo come funzionasse. Dunque i nostri eroi arrivavano al parcheggio nello Stadio Comunale lasciavano l’auto e poi attraversando la strada, via Filadelfia, si recavano al Combi. Gentile, Cabrini, Paolo Rossi, Tardelli, Platini, Bettega Scirea , Platini che ve lo dico a fare! Negli occhi di un bambino di 10 anni per me loro erano pari a Goldrake e a Jeeg Robot. A un certo punto arriva Zoff parcheggia e tutti i bambini corriamo da lui. Sfuggo al controllo di mio fratello che sarà rimasto a elemosinare l’autografo a Platini. Zoff è tanto disponibile fa gli autografi a tutti ci accarezza la testa per noi è davvero come uno zio buono, siamo tutti felici che ci dia tanta retta (non tutti lo fanno Rossi e Tardelli non ”cagano” molto, anche Platini è un po’ altezzoso e ”se la tira”). Comunque siamo tutti intorno a Zoff che quasi non lo lasciamo camminare. Così facendo ci apprestiamo ad attraversare via Filadelfia. Mentre attraversiamo un auto non si ferma e passando ad alta velocità quasi ci investe tutti. Ricordo la manona di Zoff sul mio petto mentre mi stoppa per far passare il pirata.

A quel punto ho assistito a una scena surreale. Zoff che quasi non parla e quando parla non si sente o non si capisce cosa dice, urla a questa persona delle parolacce, gli dice ”cretino, imbecille, non hai visto che ci sono i bambini?”. E già questa per me è un assoluta novità, non ho mai visto Zoff così arrabbiato nemmeno quando prende i gol. Ma il meglio deve venire. Il furbo vuol fare lo spaccone inchioda tipo 20 metri più avanti tira il freno a mano e scende tutto impettito per affrontare Zoff. Beh non ci crederete, Zoff gli parte per corrergli appresso tipo Mazzone sotto la curva dell’Atalanta, ancora più arrabbiato che mai gli urla cose tipo ” Vieni pezzo di me… che ti ammazzo , ti spacco le ossa razza di cretino”, il tipo vede Zoff con il sangue agli occhi rimonta in auto di slancio e fugge come un coniglio. A quel punto Zoff torna indietro ci guarda, si tranquillizza lui e ci chiede se stiamo tutti bene. Poi a ulteriore conferma che vuol tranquillizzarci dall’accaduto ci rincuora dicendo: ” Tranquilli non è successo nulla era solo un cretino, se veniva non è che lo picchiavo davvero, certo lo facevo ragionare”. Fummo tutti pieni di orgoglio. Zoff era proprio un supereroe e come tale ci aveva difeso. Di una cosa però sono sempre stato certo. Se quello veniva lo picchiava davvero altrochè no.

  1. Bella storia. Che sa di periferia felice. Bella. Grazie per averla condivisa.

  2. Bella storia Ben. Gran bella storia che fa conoscere i veri UOMINI.
    Zoff non è stato solo un grande campione ma è qualcosa di unico. Ricordo un aneddoto. Finché è stato tra i pali, non ha mai messo i pantaloni della tuta anche nelle giornate invernali dove le temperature erano proibitive. Quando un giornalista ( in quel periodo esistevano anche quelli) gli chiese il perché non approfittasse del fatto che era consentito potersi riparare in modo diverso dai compagni rispose che non gli sembrava giusto e che i veri uomini devono saper soffrire. In quel periodo di cui parli ho avuto modo di poter conoscere qualcuno che hai nominato. Tardelli mi fece un autografo su un corriere dello sport per il nipote di un amico, non se la tirava come dici, forse era in una giornata in cui era più sereno perché lo incontrai nella stessa agenzia di viaggio in cui io ero andato a comprare il biglietto per rientrare a casa dopo gli esami universitari e lui credo dovesse prendere quello per la sua vacanza. In quella circostanza c’era pure un tifoso del toro che riconosciutolo cercó di sbeffeggiarlo, ma lui gli rispose ironicamente alzando la mano come a dimostrargli chi era il vero vincitore . Ma il mio ricordo più bello fu quando mi ritrovai davanti Scirea mentre uscivo dal portone di casa dove vivevo, in via Pigafetta a Torino. Mi disse che lì c’era il suo commercialista, era la settimana prima della finale di Bruxelles, non lo mollai, passai 5 minuti (ma furono anche meno) in cui mi rassicuró che quella “ maledetta” questa volta non se la sarebbero fatta sfuggire. Sprizzava energia positiva da tutti i pori e salutava tutti quelli che lo riconoscevano con grandi sorrisi . Bel periodo quello, campioni del mondo + Platini e Boniek.

  3. Alessandro Magno

    Era molto bello andare al combi ricordo qualcuno tipo Cabrini a volte venire in 500 nonostante avesse una porche 911. Erano proprio altri tempi

  4. Alessandro Magno

    Scirea anche lui gentilissimo un uomo veramente buono come zoff

  5. iuliana giulia bodnari

    che dire Ben , i ricordi dell’infanzia sono d’oro .
    Ricordare Zoff con gli occhi di bambino non ha prezzo e ci credo bene che era una eroe gigante .

  6. Grazie del racconto Ben, è stato piacevole leggerlo, ricordare l’effetto che facevano certi campioni agli occhi di un bambino, nonché quelle interminabili partite in strada condite dalle litigate per decidere se era gol, fuori o palo🤣.

  7. Bravo , questo me l ero proprio dimenticato . Grande Dino , un vero supereroe ,come quella squadra fatta di Campioni . Un gigante buono

  8. Tutto bello ma adesso che si fa?

    Stagione da buttare, non credo che la squadra si risollevi.

    Magari si prende lo scuso, ma le premesse erano altre.

    Per il prossimo anno è dura. La guida tecnica vacilla, urge soluzione.
    Sa più parti si inneggia al difensivismo, ms in realtà le juventus vincenti non lo sono mai state.

    Cercasi allenatore quindi.

    Pere Zkdane, Klopp, Guardiola. Tecnicamente Pochettino, ma a questo punto tanto vale Sarri.

    DelPiero no?

    • Mauro the Original

      Luca

      A mio parere ci vuole un allenatore coraggioso in grado di dettare legge con i giocatori.
      Ma oltre a ciò un ricambio generazionale poiché abbiamo una squadra vecchia e con la pancia piena.
      Pensare di cambiare le cose con Khedira Matuidi Rabiot Ramsey Bernardeschi Bonucci Chiellini Danilo Higuain e Ronaldo ormai quasi quarantenne è pura utopia.

      Ma come si fa se hanno contratti a lunga scadenza e ingaggi altissimi?

      Alla luce di tutto questo è prospettabile un futuro poco roseo oppure prendere un assegno e scrivere una cifra con interminabili zeri.
      Non vedo altre soluzioni.

  9. Bella storia Ben…grande Dinone.
    E ancora oggi tale è rimasto, gentile e cordiale…ho fatto una foto con lui lo scorso anno al mare di Sabaudia dove stava passando le vacanze.

  10. Grazie
    Grazie Ben per aver voluto condividere con noi questi ricordi.
    Sono piu’ vecchio di te e capisco cosa vuol dire. Erano piu’ vicini a noi, erano normali e umani e hanno segnato il nostro percorso della passione per questi colori.
    Qualcuno ne ho anch’io e per me hanno generato quella cosa inspiegabile,quell’attaccamento assoluto che ti apre il cuore e che dura da 60 anni.
    Quello che ti fa venire il groppo in gola quando senti l’inno allo stadio.

    • Tino
      In questo momento guardo il soffitto e oltre il lampadario vedo nell’immaginario solo ricordi…quelli di tutti noi…”vecchi”.

  11. …E MO SO CATZI !

    Sarri out? Possibile quasi sicuro.
    Ma Andrea Agnelli non può permettersi di spendere un altro stipendio con Sarri a carico. Ideale Allegri che è già sotto contratto fino a fine stagione. Ciò che preoccupa di più è la situazione economica: bruciati tutti i soldi dell’aumento del capitale.
    Il capo finanziario Re è in bilico e non appoggiato da Andrea.
    (alle 17,00 di oggi, alla Borsa di Milano, Juventus Football Club perdeva più del 6,5%.)

    Se non si passa il turno si deve vendere e bene, ma di questi tempi chi paga? Sono in molti a pagare la vendita del centro medico e del supermercato e hotel che non ha portato risultato. Potrebbe essere un colpo di scena le dimissioni di Andrea per dare una svegliata all’ambiente; tutto questo combinato con John Elkann, in questi giorno all’estero.
    da Dagospia

    Buongiorno blog buon sabato

    • Mauro the Original

      Finalmente leggo qualcosa di sensato e reale. I sogni di Guardiola e company rimarranno solo sogni.

      Si deve ripartire da zero con una squadra giovane ed un allenatore come Gasperini. Di più non credo potremo permetterci.

  12. GRANDE CAMPIONE E UOMO VERO

    Dopo aver visto l’intervista su sky ho capito veramente il valore di questo giocatore. Al secolo CR7.
    Pe sue parole mi hanno fatto capire ancora di più che grande giocatore sia, per mentalità, tranquillità, voglia di vincere, voglia di migliorarsi sempre.
    In un solo colpo ha spazzato via tutte le polemiche di questi giorni.
    Unico campione e uomo con le palle in questa squadra.

    Buona giornata

  13. andrea (the original)

    Quando si dice “persona d’altri tempi”..ecco, quelle persone mancano a questi tempi.

  14. IL 7 NE FA TRE

    Il primo marzo 2020 come il 4 aprile del 1972(l’anno in cui nasceva Benedetto del blog) e il 14° scudetto della Juventus.

    Il Barone ne fece solo tre: due nel primo tempo e uno nel finire della partita.
    Da solo la vinse.

    Immaginate contro chi e la felicità del Barone del blog.

    Buon sabato

  15. Ricordi d’infanzia.
    Zoff, un uomo vero.
    Il confronto con gli attuali saltafossi senza spina dorsale sarebbe impietoso.

  16. Grazie per il ricordo Ben.
    Pensa che il mio primo libro sul calcio aveva per oggetto proprio la storia di Dino Zoff. Uscì mentre lui giocava ancora, credo prima del 1980… avevo 10-12 anni.
    Vado a memoria, si intitolava “Dino Zoff, portiere”, o qualcosa di simile, era nero e in copertina aveva una foto di Superdino in partita, nella sua celebre maglia grigia col colletto nero…
    Credo fosse uno scatto di Salvatore Giglio, lo ricorderai, fu per molti anni il fotografo ufficiale Juve… Hurrà Juventus era pieno di sue foto, in bianco e nero e a colori…
    Che ricordi, mamma mia.
    Zoff fu, anche per me, il primo eroe bianconero. Più di Bettega, altro juventino doc degli anni settanta.
    Il giorno dopo un Juve-Ajax, quarto di finale di ritorno di coppa campioni (se non sbaglio anno 1978), in cui lui parò due rigori e ci fece passare il turno, comprai la Gazzetta, ritagliai tutte le foto e gli articoli sulla partita e le incollai al mio diario scolastico, a futura memoria…
    Ero ad Atene, maggio ‘83, quando perdemmo la finale e nemmeno un mese dopo lui si ritirò dal calcio, al termine di uno Svezia-Italia persa 2-0,
    in cui fu il migliore dei nostri con alcune parate strepitose. Ricordo le mie lacrime in quell’occasione.
    Da un anno, il mio idolo era già Platini… ma Zoff fu davvero un gran pezzo della mia infanzia.
    Mi emoziono ancora adesso Ben, te lo garantisco. Merito tuo.

    • @Pier
      Lo ricordo io…lo presi a Torino il giorno di Juve-Ajax in coppa Campioni nei quarti di finale era il 15 marzo 1978.
      Finì ai calci di rigori.
      Ciao

      • Davvero eri a Torino in quella sera? Segnò Tardelli per noi e La Ling per loro, dopo l’1-1 di Amsterdam…

  17. Una storia d’altri tempi e il ricordo della sua Juve più grande:

    “In undici anni ho vissuto tre Juve diverse. La prima, con Bettega, Capello, Anastasi e grandi giocolieri come Haller e Causio. Poi, con l’arrivo di Benetti e Boninsegna, iniziò la Juve di mezzo, incredibilmente solida. Non era una squadra, era un carrarmato, un tank, un rullo compressore. Poi l’ultima Juve, quella di Platini e Boniek e tutto il gruppo dei nazionali di Spagna. Quella è stata la più grande, peccato non sia stata consacrata dalla Coppa dei Campioni. Alla finale eravamo giunti in modo trionfale”.

  18. LASCIATEMELO DIRE
    e rispondo a Max.

    Zoff grande amico di Gaetano.Caratteri simili, un po’ chiusi,riservati,forti.La loro frequentazione avveniva anche al di fuori della professione, era continua e regolare, erano simili. Ricordo un’intervista di Mariella Scirea che raccontava questa grande amicizia,le cene,le gare,le storie.Magari a volte un po’ noiose per via proprio della personalità dei due grandi giocatori,l’onestà intellettuale,la devozione alla famiglia e alla juventus.

    La seconda volta che,approfittando di un giro nell’ovadese domenicale,andai a trovare Gaetano nel piccolo cimitero dove riposa.Una giornata uggiosa,del primo pomeriggio; stavo davanti alla tomba in piedi con mia moglie e dopo 10 minuti voltandomi,vidi la moglie di Gaetano che era ferma,alle nostre spalle,con dei fiori fra le braccia. Come se non volesse disturbare.Un atteggiamento di sussiego e di grande educazione.Salutai e gli strinsi la mano,ringraziandola imbarazzato fortemente da tanta gentilezza.
    Questa era la famiglia,queste le persone,questo lo stile.

    Lasciai una sciarpa degli Indomiti e mi feci da parte,e ancora una volta capii cosa voleva dire il sentimento collettivo e totale della Juventus,una cosa che unisce sempre,indissolubilmente.
    Senza retorica, ma con grande grandissima fierezza.

  19. Grazie Ben. Fallo leggere a quei deficienti di calciatori di oggi. P.s. sia chiaro che nella faccenda in cui avete parlato nei topic precedenti, io sto col mister. Questa volta incolpo anche la società che secondo me non lo supporta a dovere. Lui ha la colpa di non avere polso, ma i calciatori hanno il dovere di seguirlo finché l’allenatore è lui. Lo dicevo x Allegri; lo dico x Sarri.

  20. Alessandro Magno

    La Juve dell 83 che probabilmente era la Juve più forte di tutti i tempi per uno scherzo. Del destino perse la Champions con l Amburgo perdendo solo la finale 1-0 e perse lo scudetto contro la Roma di Falcao. Quell’anno portammo a casa solo la xoppa Italia che fra l’altro vincemmo in rimonta contro una neopeomossa verona. Ed era la Juve più forte di sempre. Nessuno pensò che fosse colpa del Trap. Con alcune correzioni l anno successivo ci andammo a prendere la coppa delle coppe e poi la champions a Bruxelles

    • Ben
      Forse non ricordi quella del 1978, o vista la tua tenera età non puoi ricordarla.
      Ciao

    • Ben, ci fu l’attenuante, almeno così veniva definita, dello sforzo psico/fisico per la vittoria di quel mondiale che avrebbe prosciugato le energie nervose di molti. Io non ci ho mai creduto, ma il primo Platini era un ectoplasma per problemi di pubalgia e la squadra nonostante tutto in finale di Coppa ci arrivó pure da gran favorita. Erano altri tempi, i media non erano assillanti ed anche il calcio era ancora uno sport da “ novantesimo minuto” dove si vedevano le immagini salienti delle partite e molto era nell’immaginario collettivo . Solo allo stadio avevi la percezione della forza e dell’unione di quella squadra . Ricordo come fosse ieri una partita contro lo Sparta Praga in coppa campioni. ( vincemmo 2 a 0 e segnó con una punizione da 40 metri Platini) ci fu un brutto fallo di un attaccante degli allora cecoslovacchi. Vidi partire da 40 metri Tardelli e prendere per la maglietta in un faccia a faccia quell’avversario. Quando gli arrivó sotto mi resi conto che il nostro era più piccolo dell’avversario di almeno 10 cm, ma se non fossero intervenuti arbitro ed altri giocatori credo che Tardelli lo avrebbe picchiato di brutto. Erano tutti per uno ed uno per tutti, mai visto una squadra più granitica.

  21. Juve-inter rinviata al 13 maggio.

  22. DINO ZOFF IL PIÙ GRANDE DI TUTTI I TEMPI

    Da qualche anno, Dino Zoff, viene con sua moglie a passare le vacanze estive al mare di Sabaudia.
    Dopo la sua nuotata in orizzontale rispetto alla riva che dura più o meno un’ora torna sotto il suo ombrellone dove sono andato a salutarlo…era la fine del mese di luglio.

    Cordiale e disponibilissimo con tutti gli juventini…buon giorno signor Zoff, posso salutarla ?
    -certamente.
    Volevo sapere qualcosa sulla Juventus e di questo nuovo allenatore.
    -alla Juve decidono e fanno…di solito le scelte sono giuste, poche volte sbagliate…hanno deciso così è giusto che sia…aspettiamo.

    Signor Dino, ricorda quel famoso 28 novembre del 1973 all’Olimpico di Roma e di Bochini ?
    -eeeh, ma cosa mi vai a ricordare…non fecero nulla per tutta la partita, poi verso la conclusione con l’unico tiro in porta…e Antonello che sbaglia il rigore ad inizio secondo tempo…alla Juve ne sono capitate tante, specialmente in coppa.

    Senta, io delle nazionali ritengo quella del 1978 una delle più forti se non la più forte, lei che ne pensa e perché non vincemmo quel Mondiale.
    -Vero quella Nazionale lì era la più forte in tutti i sensi, non vincemmo per una questione politica e soprattutto militare che in quei tempi regnava in Argentina.
    Quel Mondiale lo doveva vincere l’Argentina.

    Si è vero, lo sapevo, me lo disse il povero Nando Martellini che veniva a passare le vacanze estive qui vicino e precisamente a Terracina dove sono io…(in quei tempi ero il suo carrozziere di fiducia, il figlio con la 500 della mamma dava botte ai parafanghi su tutti i muri del garage).

    Perché non riusciamo, prima con la sua Juve e ora con questa a vincere la Champions che io l’ho battezzata la Maledetta ?

    -perché, forse, hai ragione tu, un po’ maledetta lo è …forse anche perché porgiamo sempre l’altra guancia…quando la vinceremo sarà sempre quella più bella e pulita degli altri.

    Senta posso fare una foto con lei ?
    -certo che si.
    La ringrazio.
    La foto l’ho mandata agli amici, orgoglioso di aver stretto la mano di un Mito.

    Buona giornata

  23. Slittano al 13 maggio altre 4 partite della 7a giornata di serie A:
    Udinese-Fiorentina
    Milan-Genoa
    Parma-Spal
    Sassuolo-Brescia

  24. COMUNICATO UFFICIALE

    La Juventus ha dato notizia del rinvio del derby d’Italia attraverso il suo sito internet:

    “Il Derby d’Italia si giocherà mercoledì 13 maggio 2020.

    La decisione è stata appena annunciata dalla Lega Serie A, con queste motivazioni:

    Visto l’articolo 1. co. 1 lett. A) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decretolegge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; considerato il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica.

    La disposizione non riguarda solamente Juventus-inter, ma anche le seguenti partite della settima giornata di ritorno:

    Milan-Genoa
    Parma-Spal
    Sassuolo-Brescia
    Udinese-Fiorentina

    La decisione comporta anche lo spostamento della Finale di Coppa Italia, inizialmente prevista proprio il 13 maggio, alla settimana successiva, mercoledì 20 maggio.

    Ulteriori indicazioni per quanto riguarda i tagliandi saranno fornite lunedì 2 marzo.

    Qui il comunicato della Lega Serie A”.

    PS
    Aggiungo io: a questo punto diano lo scudetto a Lotito e la finissero di prenderci in giro.

  25. Il fallo era su Scirea. Rileggendomi ho visto che ho omesso un particolare non da poco.

  26. Pero’ Juve Milan si gioca.
    Quando deve vincere lo scudetto la Lazio si vede.tipo Perugia.

  27. andrea (the original)

    Lazio capolista da sola..ah già è vero, gioca da sola 😁

  28. AMICI MIEI…NO NON CI STÒ

    Dal possibile 1-1 Strakosha salva con super parata…all’immediato 2-0 lazialenpassa un minuto.
    Il Bologna accorcia le distanze e il Var annulla, il Bologna riaccorcia le distanze e il Var annulla di nuovo.
    Ora Sinisa ride sarcastico in panchina…prima della partita sorrideva con gli ultrà della Lazio.
    Lotito impera !

  29. andrea (the original)

    RICAPITOLANDO:
    -Il Covid si trasmette tra persone
    -In Serie A si può giocare dove ci sono persone
    -In Serie A non si può giocare dove non ci sono persone
    -In Serie B si può invece giocare dove ci sono persone e dove non ci sono.
    -Ma l’importante è la salute delle persone.
    Vado a a starnutire va….
    #vistimo

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