Buon Natale Bianconero a Tutti

  1. Buon Natale!

  2. In questo stesso momento, in tutta la Campania, ma specialmente nel napoletano, in ogni cucina guizza un Capitone!
    Voialtri dovete sapere che il popolino si limita all’anguilla, che è un po’ più piccola, ma le famiglie dabbene si buttano sul Capitone. Con tutti gli annessi e connessi. Vuoi mettere la dignità e il daffare che dà un Capitone in cucina …
    Innanzitutto ci vuole una bagnarola, una volta erano di stagno col legno nel vuoto della base, ora per fortuna ci sono quelle in plastica ‘moplen’.
    Già, perché per le anguille può bastare pure un secchio, ma il Capitone pretende la bagnarola, “se no, se’nnesce”.
    Altro segreto delle nostre nonne è il sale: bisogna mettere una manciata di sale nell’acqua della bagnarola, per ammorbidire il carattere del Capitone, che altrimenti guizzerebbe per tutta la cucina …
    A questo proposito tutti voi ricorderanno Luca (chiamato da Concetta, Lucariello). Che nella celeberrima commedia “Natale in casa Cupiello”, esce trafelato dalla cucina -dove un attimo prima si è sentito un fracasso di piatti rotti-, esce dalla cucina dicevo, gridando agli astanti e al pubblico: “È scappate ‘o Capitone!

    BUON NATALE 🙏

  3. Buon Santo Natale a tutti voi.

  4. Auguri a tutti

  5. Tantissimi auguri di buon Natale a tutti.

  6. Buon Natale a tutti

  7. Andrea (the original)

    Buon Natale

  8. Auguri di buon Natale a tutti

  9. Dal Web
    “Il 21 dicembre 2023 verrà ricordata come una data storica nel mondo del calcio, scosso fino alle fondamenta dalla clamorosa sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha sancito l’illegalità delle regole di Fifa e Uefa che impongono la propria approvazione allo sviluppo di nuove competizioni tra club, ma anche l’abuso di posizione dominante dei due più importanti organi mondiali del calcio. Tutto questo, di fatto, ha dato ragione a chi il 19 aprile 2021 presentò il progetto della Superlega, poi naufragato. Ma che adesso torna prepotentemente d’attualità, con scenari che potrebbero completamente stravolgersi. Abbiamo provato a fare chiarezza, rispondendo alle domande che tanti tifosi si stanno ponendo in queste ore.
    5 domande sulla Superlega che molto probabilmente ti stai facendo anche tu
    Perché la sentenza può essere definita «storica»?

    Perché nella sostanza rompe il monopolio di Uefa (e Fifa) nell’organizzazione dei tornei internazionali. Una sorta di liberi tutti, ovvero la possibilità di organizzare e partecipare ad altri tornei che non siano quelli organizzati dalla Uefa. Per molti è una sentenza dirompente quanto quella del 15 dicembre 1995, la cosiddetta sentenza Bosman, che stabilì che i calciatori dell’Unione europea potevano trasferirsi gratuitamente da un club all’altro alla scadenza del contratto (cosa che venne impedita al giocatore belga, cui non fu permesso di trasferirsi dal Liegi al Dunkerque se non a fronte del pagamento del cartellino pur avendo terminato il suo precedente rapporto), e cambiando per sempre le precedenti regole che secondo la sentenza costituivano una restrizione alla libera circolazione dei lavoratori.
    Questa sentenza dell’UE ha cambiato i paradigmi finora conosciuti e utilizzati, dando a chiunque la possibilità di pensare e creare un proprio format.

    «Abbiamo vinto il diritto di competere. Il monopolio della Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro», ha commentato Bernd Reichart, CEO di A22 Sports.

    Scomparirà la Champions League?
    Assolutamente no. La sentenza non stabilisce questo, ma dà la possibilità di creare un altro torneo diverso e parallelo all’attuale Champions: «Abbiamo ottenuto il diritto di competere», ha spiegato Bernd Reichart, CEO di A22, «Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. Ora i club non soffriranno più minacce e sanzioni, sono liberi di decidere il proprio futuro». Di fatto, però, è difficile pensare a due tornei in contemporanea (i campionati nazionali diventerebbero dei tornei minori perché sarebbero quelli europei a garantire i veri guadagni per i club), molto dipenderà dalle prese di posizione dei vari club, tra chi volterà le spalle alla Uefa per abbracciare la Superlega e chi resterà nel sistema attualmente in uso.

    Il terzo scenario, invece, è che i club sfruttino la sentenza per ridiscutere gli accordi e ottenere più soldi dalla Uefa, considerando che gli organizzatori della Superlega garantiscono guadagni molto più elevati per le squadre partecipanti, e la Uefa potrebbe vedersi costretta a concedere più soldi ai club trattenendo per sé una fetta più piccola di quella attuale (cosa che in parte è già avvenuta con il nuovo format della Champions che partirà il prossimo anno).
    Come sarà la nuova Superlega?

    Appena il tempo di ricevere la notizia della sentenza e A22 Sports Management, la società che intende organizzare la Superlega, ha reso nota la formula del nuovo torneo. Si tratta di un format che prevede la partecipazione di 64 squadre, divise in tre leghe: Star League, Gold League e Blue League, con partecipazione basata sul merito e un meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nella prima e nella seconda lega ci saranno 16 club divisi in due gruppi da otto, nella terza quattro gruppi da otto squadre per un totale di 32 club. Ogni squadra dei primi due gruppi giocherebbe sette gare in casa e sette fuori, per un totale minimo garantito di 14 partite.

    Le prime quattro classificate della Star League e della Gold League e le prime due squadre di ognuno dei quattro gruppi di Blue League passeranno alla fase a eliminazione diretta, che partirà con i quarti di finale, sempre divisi per i tre gruppi. Turni di andata e ritorno e finali in campo neutro. I due club che finiscono ultimi nei gironi di Star League scenderanno in Gold, e le finaliste della Gold League saranno promosse in Star. Lo stesso succederà tra Gold e Blue.
    Quando potrebbe iniziare?

    Al momento è impossibile stabilire una data, neppure teorica, per l’inizio della Superlega. Prima ci dovrebbero essere le affiliazioni dei club (ma il governo inglese ha già posto il veto per i suoi club e altre squadre come Bayern Monaco, Psg, Atletico Madrid e Roma hanno detto di no al torneo), oltre al fatto che al momento tutti i club si sono formalmente impegnati a restare nell’Eca (l’associazione che riunisce i club europei), i contratti per le coppe attualmente in essere (Champions League, Europa League e Conference League) sono stati venduti fino al 2027 (negli Stati Uniti fino al 2030) e che anche il calendario internazionale è stato fissato fino al 2030. «Possono fare ciò che vogliono, spero che inizino una fantastica competizione il prima possibile con due club», ha risposto ironicamente il presidente della Uefa Ceferin.
    Davvero si vedrebbero tutte le partite della Superlega gratis?

    Sì, e forse questo è l’annuncio che più interessa i fruitori del calcio. La Superlega, infatti, ha annunciato che trasmetterebbe gratis per tutti le partite delle squadre che parteciperebbero ai suoi tornei attraverso la piattaforma Unify, e lo ha fatto presentando un promo su Youtube.”

    Buon Natale e Buone Feste a tutti.

  10. Tantissimi Auguri a tutti voi

  11. Ravezzani: “L’Inter ha una proprietà cinese che si muove sull’orlo del fallimento”

    “Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia, si è così espresso a ‘TVPlay’ su Milan e Inter: “Ogni tanto in Italia e qui a Milano viene fuori chi dice no al nuovo stadio. La verità è che non si ha idea di cosa succederà se e quando le squadre andranno via. Quell’area sarà abbandonata e lasciata al degrado più totale.

    Lo spettacolo del calcio ha bisogno di stadi. Se non vengono aggiornati gli stadi rimane un problema molto grosso, considerate anche le volte in cui la politica si mette in mezzo. Il Milan ha una proprietà importante, l’Inter invece una proprietà cinese che si muove sull’orlo del fallimento. Quindi penso che alla fine i primi che lo faranno, fuori Milano purtroppo, saranno i rossoneri”.

    Luca Marotta scrive :
    “L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente.
    Al 30.06.2023, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € 161.977.850 (-€ 86.605.192 nel 2021/22) nonostante le riserve di Rivalutazione.
    Essendo negativo, il Patrimonio Netto della Capogruppo al 30 giugno 2023 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile”.

    Conclusioni:
    Brutto bilancio?
    SI.
    Irregolare?
    SI.

  12. PER VOI NON C’È SCAMPO

    Forse non capirò quello che leggo perché non sono diplomato ma non credo ci voglia la laurea per capire che la MADRE sia sull’orlo del fallimento che solo Gravina e i media nascondono.

    Prendono tempo, e glielo danno, per prendersi la seconda stella, nonostante il campo dice 18, prima dei cugini…poi potrete, pensano, spedirci dove volete pure al cesso.
    Il posto più adatto alla madre.

  13. SCUDETTI ILLEGALI

    Non so quanti sono gli scudetti che la Juve ha vinto immeritatamente…di sicuro chi non è riuscita a vincere nemmeno con gli imbrogli quella è la squadra di Massimo Moratti innamorato pazzo di Alvaro Recoba.

    Ma:
    04 Ecco le partite (tutte nel 2000) che l’inter ha giocato con Recoba «falso» comunitario, e quindi 4 extracomunitario. Nell’ ultima colonna, i gol dell’ uruguaiano. DATA PARTITA EXTRACOMUNITARI GOL 6-1 inter-Perugia 5-0 Cordoba, Jugovic, Mutu 37′ s.t., Recoba dal 29′ s.t. – 9-1 Fiorentina-inter 2-1 Cordoba, Recoba, Jugovic 22′ s.t. (Simic in panchina) 1 16-1 inter-Cagliari 2-1 Simic, Cordoba, Mutu 38′ p.t. – 23-1 Verona-Inter 1-2 Cordoba, Jugovic, Mutu, Recoba 1 30-1 inter-Roma 2-1 Simic, Cordoba, Recoba 29′ , Mutu – 6-2 Parma-inter 1-1 Simic, Cordoba, Recoba (Mutu in panchina) – 13-2 inter-Torino 1-1 Cordoba, Recoba (Simic e Mutu in panchina) – 20-2 Piacenza-inter 1-3 Cordoba, Jugovic, Recoba 13′ s.t. (Mutu in panchina) – 27-2 inter-Venezia 3-0 Cordoba, Jugovic, Recoba (Mutu in panchina) 1 5-3 Milan-inter 1-2 Simic, Cordoba, Recoba, Mutu 34′ s.t. – 11-3 Lazio-inter 2-2 Simic, Cordoba, Mutu 40′ s.t., Recoba 1 18-3 inter-Bologna 1-1 Simic, Mutu 39′ s.t., Jugovic 18′ s.t., Recoba 1 25-3 Lecce-inter 1-0 Simic, Cordoba, Jugovic 22′ s.t., Recoba – 2-4 inter-Reggina 1-1 Simic, Cordoba, Recoba, Mutu 1 8-4 Udinese-inter 3-0 Simic, Cordoba, Jugovic, Recoba – 16-4 inter-Juventus 1-2 Simic, Cordoba, Mutu 24′ s.t., Recoba – 30-4 Perugia-inter 1-2 Simic, Cordoba, Recoba, Mutu 1 7-5 inter-Fiorentina 0-4 Simic, Cordoba, Mutu 11′ s.t., Recoba – 14-5 Cagliari-inter 0-2 Simic, Cordoba, Jugovic 25′ s.t., Recoba – 21-10 Udinese-inter 3-0 Cordoba, Recoba (Simic, Vampeta in panchina) – 1-11 inter-Roma 2-0 Cordoba, Gresko, Recoba (Simic in panchina) 1 5-11 Verona-inter 2-2 Cordoba, Recoba (Simic, Vampeta in panchina) – 26-11 Vicenza-inter 0-0 Cordoba, Recoba, Simic 38′ s.t. (Vampeta in panchina)
    (dal web)

  14. TUTTO JUVE

    Pavanello critica Chinè: “Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sui motivi per cui la giustizia sportiva è ingiusta e fallace!

    “Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sui motivi per cui la giustizia sportiva è ingiusta e fallace, qui c’è un agile compendio. Solo una grandissima passione per il calcio fa sì che i tifosi continuino a seguire uno sport gestito così male”. Così il giornalista de La Stampa Roberto Pavanello commenta le rumorose parole del procuratore federale Giuseppe Chinè.

  15. Un’ape nun se mette a spiegà a una mosca che er miele è mejo de la merda!

  16. Mi auguro che tutti voi cari miei amici abbiate trascorso un buon Natale ed un disintossicante Santo Stefano in armonia e serenità nelle proprie famiglie.
    Magari ci si è riempiti da ogni grande pietanza alla faccia del colesterolo e bevendo ogni buon nettare di bacco, rintronando il fegato. Quando ci vuole, ci vuole.
    Mi fa specie invece chi per scelta , o perché è stato mollato da moglie e/o compagna senza figli , o che purtroppo magari ne ha ed ha un brutto rapporto anche con questi ultimi, vede il periodo natalizio come una frustrazione ( oltre a quella di essere tifoso sfigato) per mettersi a scrivere lenzuolate di idiozie con annessi insulti volgari nei confronti di persone serie che non hanno alcuna voglia di interloquire purché non ha niente da condividere con lui.
    Gli proporrei solo un po’ di coraggio in più, e visto che è presumibilmente un fallito , che si facesse una buona autoanalisi per poi trovare una ragione di vita onde poi chiudersi in qualche “specie di monastero “così da non dare più fastidio a chi ha voglia di vivere in compagnia di amici e familiari . Chi non è accettato in una certa comunità è buon senso che si faccia da parte, e se continua a “rompere le scatole “ c’è un crimine che si chiama stalking . Questo tipo di “fastidioso crimine” non ha ancora una normativa legislativa particolarmente repressiva, ma dopo una serie di femminicidi ( e non se può veramente più) si sta finalmente pensando di trovare la giusta pena per chi disturba ed offende le persone lese da questi “ animali selvaggi” (con tutto il rispetto per questi esseri viventi, cui non trovo altri aggettivi per identificarli).
    Purtroppo su internet è molto facile incappare in psicopatici cui non potersi difendere perché dietro ad un computer ed un nick c’è della gente che si sente imbattibile perché crede di essere invisibile .
    Ho fatto parte attiva, nella mia seconda vita lavorativa, nel mondo delle poste e telecomunicazioni ed ho qualche amico nella polizia postale che in quegli anni in cui ci siamo conosciuti, non si occupava ancora attivamente di internet ma che oggi ha incarichi dirigenziali in quell’ambito. Ho avuto modo di parlare di questi argomenti tra un ricordo dei vecchi tempi ed un altro, e di segnalare un personaggio “ molto rompi.” da mettere sotto osservazione investigativa.
    Di nuovo buon Natale e felici feste a tutti gli uomini e donne di buona volontà.

    • PS
      È de coccio nun capisce ma nonostante gli sganassoni presi ha sempre una bella cera…

      • Figurati se quel poveretto ha capito Max, ha bisogno di aiuto e non potremmo certo essere noi a poterlo tirare sù, al massimo lo potremmo solo mandare in manicomio. Non preoccuparti di chiamare con il vero proprio nome quella squadra ed i suoi seguaci . Ricordiamo che addirittura il secondo personaggio più potente d’ Italia ( che non mi rappresenta ) ebbe il coraggio di sventolare trionfante una sciarpa volgare e si fece pure fotografare con quella, esponendo la sua brutta faccia da Mefisto sorridente. “Tutto si puó , disse, in un ambiente sportivo, “e , figurati quindi se non si puó in un club privato sportivo come è il nostro , dove chi non può esserci , può solo leggere per distruggersi ulteriormente il fegato.
        La sentenza della liberazione dalla uefa e dalla fifa ha tolto definitivamente quella spada di Damocle che i gravina ed i ceferin hanno messo in testa alla juventus. Il patteggiamento che ha dovuto subire, presto varrà quanto il due di briscola a carte, perché senza juve non esisterebbe calcio in Italia ed in Europa. Il ricatto dei suddetti , domani con un rapporto di forze che quella sentenza ha ribaltato darà l’opportunità alla juventus di ripartire da dove era rimasta . Non sono un indovino, mi piace osservare le fasi ondulatorie delle fasi della vita, e quando qualcuno è ai vertici avrà sempre molti nemici che vogliono buttarlo giù , ma generalmente chi è “più bravo “ ( nell’accezione letterale del termine) vince sempre.
        Buona giornata a tutti.

  17. CARA MADRE

    Giustizia sportiva non è uguale a giustizia ordinaria.
    Indagine non è uguale a sentenza di condanna.
    Iscrizione nel registro degli indagati non è uguale a rinvio a giudizio.
    Corte UE non è < a statuto della #FIGC.
    Spiace che una grande % del disagio provenga da addetti ai lavori o professionisti che dovrebbero quantomeno avere un'infarinatura… La società italiana produce questo, un branco di analfabeti forcaioli.
    (dal web)

  18. Come scrive il professor Fabrizio Bava, ordinario di economia all’Università di Torino, solo nel 2023 la Juve ha investito 47,6 milioni di euro per l’acquisto degli immobili che ospitano la sede sociale della Società e lo Juventus Training & Media Center e quando si parla di indebitamento della Juve bisognerebbe stornare tali rilevanti investimenti che altre società oberate dai debiti, come per esempio l’inter, non hanno mai sostenuto. Inter che grazie ad una legge dello Stato varata durante il lockdown ha rinviato di 5 anni la copertura delle perdite, che – come dice sempre il Professor Bava- avrebbe richiesto altri 110 mln in più di prestiti per ricostituire il Capitale Sociale, considerato però che non sarebbe stato affatto semplice rifinanziare un prestito con gli interessi in crescita esponenziale al 25%. Stiano comunque tranquilli i tifosi inter-tristi, la beneamata non dovrà portare i libri in tribunale ma alla peggio -aggiunge sempre il Professor Bava- cambierà proprietà, anche se il cambio è sempre un rischio (come hanno dimostrato i dirimpettai cugini milanesi). Quanto invece ai tifosi juventini, che come scrive qualche decerebrato inter-triste nei social dovrebbero preoccuparsi delle perdite della Juve insostenibili per EXOR, come conclude il Professor Bava “fatevi una bella risata”, ricordando loro l’abissale differenza che esiste tra le due proprietà: “da una parte solo debiti, dall’altra gli utili generati dagli investimenti”.

  19. GLI IMMUNI

    La Juve nel 2006 ha pagato…loro sono andati avanti senza pagare e prendendosi uno scudetto arrivando terzi con una 15na di punti dietro…
    Ovviamente incoraggiati dal passato oggi di nuovo alla ribalta del “frega frega”…ordini dall’alto? Non lo so ma da quello che notiamo a ogni partita mi pare proprio di sì.

    https://www.facebook.com/reel/775651820988137?s=chYV2B&fs=e

  20. SIAMO AI RICATTI

    Chi aderisce alla superlega non può partecipare al campionato di serie A.

    Forse Gravina non ha capito quello che ne è uscito fuori il 21 dicembre…magari lui è Ceferin dovranno leggere meglio…

    Finalmente, questa volta non sarà come il 2006 se la Juve si fosse rivolta a Strasburgo, questa volta il campionato non inizierà perché credo, faccio una ipotesi, se il 50% delle squadre aderissero alla superlega come farà Gravina a iniziare il campionato 2024-25?
    Forse farà come quando vinse lo Spezia organizzando tornei lungo tutto lo stivale.

    O forse lui lo sa e in questo modo non iniziando il campionato salverebbe la “sua” squadra dai debiti.

  21. Andrea Bosco

    Giù le mani da Daniele Orsato. Consiglio (interessato) a qatarioti e sauditi: prendetevi Massa della sezione di Imperia. E’ più giovane, è internazionale. E visto che dalle vostre parti non sgambetta Lautaro, non andrà in confusione davanti alla Madonna di Bahia Blanca.

    Parliamo di bilanci. Le società italiane risultano indebitate per la bellezza di 2 miliardi e 417 .000 euro. Considerando solo le cinque più importanti: inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli. La Juve per dire, nonostante i miracoli di Giuntoli, ha 219 milioni di euro di debito verso altre società. La Lazio, 95, il Napoli 32. E l’inter? L’inter è un mistero amministrativo. Salvata dagli eccellenti risultati sportivi e da una Federazione che non l’ha mai messa con le spalle al muro. Francamente che l’inter abbia “un rigore a partita“, come recentemente è stato denunciato, frega zero. In passato è successo di peggio. L’inter di Helenio Herrera, per tre stagioni di fila, non subì calci di rigore.

    Importa invece che l’inter risulti oberata da 807 milioni di debiti e che entro fine maggio 2024 debba rimborsare il finanziamento da 275 milioni di euro del fondo californiano Oaktree. Che, a garanzia del suo credito, ha preteso tutte le azioni del club milanese. Tradotto: se la proprietà Suning non opererà un massiccio aumento di capitale per sanare la situazione, potrebbe vedersi costretta a portare i libri in tribunale. Condizionale, visto che l’inter gode di una comprensione sconosciuta ad altri club.

    “Il patrimonio netto della Capogruppo al 30 giugno 2023 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile. Lo ha scritto Beppe Marotta nella sua relazione. Vale dire che il Gruppo inter al 30 giugno 2023 evidenziava un patrimonio netto negativo per 161,9 milioni. Tradotto: l’attivo (forse sovrastimato) non basterebbe a coprire le passività. Ma l’inter ha avuto la possibilità di differire il ripianamento delle perdite entro il quinto esercizio, successivo a quello chiuso. Quindi entro il 2027, quando il club dovrà aver azzerato i 342 milioni di passivo cumulati. La società ha potuto, comunque, iscriversi al campionato. Qualcuno reputa non le dovesse essere concesso.

    Riepilogo della situazione (il tribunale tra l’altro ha impugnato i compensi assegnati ai 10 membri del cda per la somma complessiva 1,9 milioni di euro) finanziaria della “beneamata“ secondo il bilancio redatto al 30 giugno 2023. Ricavi : 425,5 milioni di euro. Costi : 465,5 milioni di euro. Oneri finanziari: 39 milioni di euro. Perdita netta: – 85,3 milioni. Debito complessivo : 807 milioni. Patrimonio netto: – 165 milioni. Perdite da ripianare (entro il 2027) – 342 milioni . Ha scritto Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia che “sbagliano quanti fanno il tifo per il default di inter, Juventus e Milan“. Condivido: inter, Juventus e Milan sono patrimonio del calcio italiano. Ma godono di tutele variabili. Juventus e Milan (per variegate ragioni) sono finite in serie B: l’inter mai. C’è sempre stato qualche documento finito in prescrizione a salvarla. Persino quando (ai tempi nei quali Berta filava) la classifica era impietosa e tombale: Ma ci fu un inghippo e a retrocedere fu il Venezia. E non parlo della gara diretta dal signor Sbardella che portò il designatore di allora, Bertotto, a coniare la definizione “sudditanza psicologica“. Parlo di molto prima.

    I dati che ho riferito li ho presi dall’impeccabile articolo di Marcello Astorri de “Il Giornale“. Chinè, apprezzerà?

    Sabato va in scena Juventus – Roma dell’ex (rimpianto) Dybala . La Juve deve vincere per non farsi ulteriormente staccare da una inter già forte di suo. E mai finora incappata (tranne a Bergamo) in decisioni penalizzanti da parte di arbitri e Var. La Roma ha Lukaku che vorrà dimostrare quanto Madama si sia sbagliata a non farlo arrivare a Torino. La Juve ha Vlahovic al quale manca solo la continuità. Pare che Chiesa sia recuperabile. Fossi in Allegri non sottovaluterei Yildiz. Tatticamente contro un centrocampo di palleggiatori come quello della Roma non rinuncerei a Nicolussi Caviglia, geometra in grado di stabilizzare il reparto.

    Gravina, solerte valvassino del monopolista Ceferin, minaccia scomuniche contro chi non sottoscriverà una “rinuncia“ a partecipare (eventualmente) alla Superlega. Ogni commento appare superfluo.

    Mercato: pare che la Juventus abbia messo le mani sul 2006 Adzic, montenegrino del Podgorica. Ne parlano benissimo: qualcuno ha scomodato il nome di Savicevic visto che il ragazzino è un 10. Di 4-3-3 alla Juve, non si parla. Ma, hai visto mai che Max non sorprenda con un’allegrata?

    Un centrocampista a gennaio, servirebbe. Ma chi? Quello del Tottenham? Quello del City? Quello dell’Atalanta? Quello dell’Udinese? Quello dell’Atletico? Tutti bravi (a parte che non li mollano) ma non in grado di cambiare un reparto. Uno solo, sarebbe in grado: Toni Kroos. Giocatore purtroppo inarrivabile per l’attuale Juventus.

    Soldi ce ne sono pochi. E tutte le società (che non potranno più usufruire del decreto ) dovranno valorizzare i vivai, usando calciatori italiani. Non sono in grado di dire se questa decisione del governo sarà un bene o un male . Ma se (come ha spiegato Meloni) il 2024 sarà un anno di “sacrifici “, che li facciano tutti: anche quelli che maneggiano il calcio.

  22. Andrea Bosco mette in evidenza la realtà in modo trasparente senza veli di sorta, così come la vediamo tutti noi che non abbiamo mai avuto fette di prosciutto sugli occhi.
    Ieri leggevo di quanto fossero munifici i proponenti della superlega e credo che davanti a montagne di soldi molte società capitoleranno con un buon outing, soprattutto quelle che hanno debiti che non danno loro altre opportunità.
    Si parla insistentemente di calcio gratis anche per gli appassionati, pertanto si prevede pure una guerra contro coloro che hanno il monopolio e che fanno pagare fior di quattrini gli abbonati ridistribuendo le briciole alle federazioni. Di fronte a questo scenario anche la brexit inglese che si era fatta la sua superlega interna dovrebbe cedere, perché le società britanniche non potranno più fare man bassa dei migliori calciatori e diverrebbero una lega di serie inferiore.
    Io cerco di guardare gli eventuali sviluppi con una certa praticità, il mondo si è sempre mosso dove c’era l’economia più importante pertanto, sarà questione di qualche anno come accaduto con la nba americana, ma alla fine il buon Ceferin che sorride pensando ad una partita a due tra real e Barca, dovrà piangere e sparire perché è solo l’inizio quella partita , così come fu l’inizio della nba della fine degli anni 70 dove la situazione economica delle società di basket americane rispecchiavano la stessa situazione fallimentare a quella attuale delle società calcistiche europee. Lì si partì mi sembra con solo 8 società, per poi arrivare a quello che è oggi.
    Ci stiamo inutilmente preoccupando della situazione economico patrimoniale delle mer..de che ancora si salveranno perché finché saranno protetti da questa federazione non ci sarà alcuna conseguenza e la faranno ancora franca nel momento in cui manderanno a quel paese chi li ha salvati per poi passare nel carro di chi gli risolverà i problemi che hanno oggi. Purtroppo c’è sempre per loro un’ancora di salvataggio che invece di farli annegare, li poterà nel regno dei cieli ancora.

  23. TUTTOSPORT

    Con un comunicato ufficiale la Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla la Juventus, ha dichiarato di poter coprire l’intero aumento capitale di 200 milioni disposto per il club bianconero. Il 2 novembre scorso Exor ha già versato 80 milioni di euro, la prima frazione del terzo aumento di capitale varato negli ultimi quattro anni. E ora la holding, qualora gli altri soci si rifiutassero di partecipare al nuovo rafforzamento, si è detta disposta a versare la restante parte, ovvero 72 milioni di euro.

    Exor, il comunicato sull’aumento di capitale
    Di seguito la nota di Exor sull’aumento di capitale previsto per la Juventus: “La Società, a valle dell’annuncio dell’Aumento di Capitale, ha inviato a un panel di istituti bancari italiani ed esteri, di primario standing, una richiesta di presentazione di offerte per la costituzione di un consorzio bancario di garanzia o, in alternativa, per agire sulla base di un commitment come global coordinators su base del c.d. “best effort” e senza quindi assunzione di impegni di garanzia. Le offerte ricevute sia per la costituzione di un Consorzio Bancario sia per l’Opzione Best Effort riflettono le difficili condizioni dei mercati dei capitali nel secondo semestre del 2023. Pertanto, anche in considerazione dell’attuale contesto, Juventus – stante la disponibilità di Exor – ha, parallelamente alle predette interlocuzioni con gli istituti bancari, avviato e condotto con Exor trattative per definire il possibile impegno del socio alla sottoscrizione e liberazione delle Nuove Azioni, che dovessero risultare non sottoscritte al termine dall’Aumento di Capitale, all’esito delle quali i termini principali delle intese tra Juventus ed EXOR sono stati riflessi in una lettera di impegno. Quest’ultima prevede l’impegno di Exor, incondizionato e irrevocabile, a sottoscrivere al prezzo di offerta le Nuove Azioni rivenienti dall’Aumento di Capitale che dovessero risultare non sottoscritte al termine dell’offerta per un importo massimo complessivo pari a euro 72 milioni e a fronte dell’Impegno di Garanzia e Sottoscrizione assunto, la corresponsione al Socio di una fee a condizioni di mercato pari al 2,5% dell’Impegno di Garanzia e Sottoscrizione e, quindi, pari a euro 1,8 milioni”.

  24. “Le indiscrezioni che anticipavano la cancellazione della proroga del Decreto Crescita oltre al 31 dicembre 2023, con una conseguente ricaduta sul calciomercato invernale, trovano la conferma di Sky. La misura, contenuta nelle prime bozze del Decreto Milleproroghe e poi stralciata dopo «un’accesa discussione» in seno al Consiglio dei Ministri, prorogava gli sconti fiscali per i lavoratori sportivi provenienti dall’estero con un compenso salariale di almeno un milione di euro. Tra le motivazioni che hanno portato alla sua abolizione immediata, e non progressiva come anticipato dal presidente Gravina, risiede anche nell’aumento dei calciatori stranieri in Serie A: dalla sua introduzione, avvenuta nella stagione sportiva 2019-2020, si è passati dal 55% al 61% di giocatori esteri nelle rose dei club (impiegati per il 65,5% dei minuti in stagione). Il Cies attesta che siano i dati più alti d’Europa. Tale scelta politica produrrà delle ripercussioni sulle dinamiche dell’imminente calciomercato invernale in Serie A.

    Il comunicato ufficiale della Lega di Serie A: «Lega Serie A prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate in serata relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario. Dal momento che la proposta di proroga aveva ottenuto il via libera tecnico per essere presentata in Consiglio dei Ministri, il fatto che alla fine sarebbe stata esclusa lascia supporre che sia prevalsa per l’ennesima volta una visione del calcio professionistico distorta e viziata da luoghi comuni fallaci: una visione che purtroppo non tiene conto dello straordinario ruolo economico, oltre che sociale e culturale, che ricopre questo comparto industriale in Italia. Qualora l’esito del Consoglio dei Ministri venisse confermato, la Serie A auspica che il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport e il suo considerevole indotto».

    Infine, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al Viceministro Leo e al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per ribadire il “no” alla proroga del Decreto Crescita: «Le ragioni del nostro no sono legate non certo ad interessi economici, bensì alla necessità di tutelare il talento e il patrimonio sportivo rappresentato dai calciatori italiani. Ai ministri abbiamo trasmesso un nostro report che fotografa l’attuale presenza di calciatori italiani e stranieri in Serie A. C’è un dato allarmante che emerge negli atleti Under 21 con una percentuale di impiego più alta per i calciatori stranieri rispetto ai ragazzi italiani e, in alcuni casi, ci troviamo di fronte a squadre composte addirittura per il 90% solo da calciatori stranieri. Noi crediamo che solo invertendo questo trend e ristabilendo una parità competitiva tra atleti italiani e stranieri potremmo crescere come sistema, soprattutto in funzione della Nazionale.”

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