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Un reparto di Attacco in profonda crisi – Nord Chiama Sud

 

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È durato solo una sera

Articolo di Alessandro Magno

È durato solo per una sera il nostro primo posto. L’Inter ha vinto a Napoli nettamente mettendo in atto una grande prova di forza contro i campioni d’Italia in carica. 3-0 è un risultato netto. Il Napoli non è stato fortunato né negli episodi di campo, una traversa e un Sommer in grande spolvero, né tanto meno negli episodi arbitrali. Non amo soffermarmi su questi quando perdiamo noi né tanto meno quanto tocca agli altri certamente sarebbe bello avere un uniformità di giudizio dato che ad oggi i gol per falli a centrocampo sono stati annullati solamente alla Juventus. Ma non voglio soffermarmi troppo su queste cose perché reputo sempre che l’arbitraggio sia l’alibi dei perdenti. L’Inter è forte ed è abbastanza camaleontica. Con il Napoli ha giocato per lo più di rimessa lasciando l’iniziativa agli azzurri. Solo che loro a differenza nostra le ripartenze le fanno in modo esaltante e a ogni ripartenza creano un pericolo. Oltretutto ai propri tifosi non fa schifo giocare così e nemmeno con il 352 vero e proprio marchio di fabbrica di Inzaghi.

Lo 0-0 della Juventus con l’Inter a fronte del fatto che i nerazzurri hanno schiantato nettamente sia il Milan che il Napoli va assolutamente rivalutato in positivo. Barella ieri nel post partita ha dichiarato che è difficile giocare contro questa Juventus mentre il Napoli gli ha lasciato grandi spazi. Onestamente non sono così sicuro che questa Juve possa giocare più aperta. Stiamo giocando con tanto giovani in campo come Gatti Nicolussi, alcuni vecchi senatori come Alex Sandro qualche buon giocatore come McKennie e Kostic. Di veri campioni forse due o tre (Szczesny, Rabiot, Bremer, Chiesa?) Vlahovic che non segna nemmeno su rigore e non credo quello debba insegnarglielo l’allenatore. Mi sembra al netto delle forze in campo che i punti in classifica siano tanti. E non dimentichiamoci che i giocatori che avrebbero dovuto dare un po’ di estro Fagioli e Pogba sono fuori per i loro problemi.

Ora ci aspetta un Juventus Napoli infuocato. Probabilmente conta più per loro che per noi. Hanno già molte sconfitte sul groppone e un cambio di allenatore appena fatto. Perdere significherebbe staccarsi forse definitivamente dal treno scudetto mentre battere la Juve accorcerebbe la classifica. Tutto questo anche pensando a una più che probabile vittoria dell’Inter in casa contro l’Udinese. Altresì la Juve è chiamata a tenere il passo contando che il turno successivo con la Juve a Genova e l’Inter in trasferta contro la Lazio potrebbe nuovamente esser favorevole a noi. Non amo parlare degli arbitri certo sono curioso di vedere dopo le lamentele del Napoli contro l’Inter se i partenopei contro di noi passeranno all’incasso. A pensar male si fa peccato ma …

Monza Juventus 1-2 Pagelle

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6,5 Poco impegnato se non su qualche uscita alta su cui si fa trovare sempre pronto prende un gol su un tiro cross dove per altro è disturbato da un giocatore che sembra esser in fuorigioco e tenta di colpire il pallone. Chissà se ho visto giusto. In ogni caso non ci hanno fatto vedere nulla che ci togliesse il dubbio.

Gatti 7 Match winner si fionda in area avversaria con le ultime energie e nonostante una prima ciccata sfonda la porta con un tiro di rara potenza. Nel resto della gara era stato sempre abbastanza reattivo sui propri avversari.

Bremer 6,5 Una prova solida anche la sua. I giocatori del Monza non riescono a entrare quasi mai in area e i palloni aerei sono tutti suoi. Prede il primo giallo della partita perché ormai è prassi consolidata che deve esser uno della Juve.

Alex Sandro 6,5 Sembra che il riposo gli abbia fatto bene. Soprattutto nel primo tempo appare bello tosto e reattivo. Qualche cosa concede nel secondo tempo ma probabilmente ha stretto i denti e non ha ancora appieno i 90 minuti nelle gambe.

Cambiaso 6,5 Un poco centrocampista interno un poco esterno e un poco terzino. Una faticaccia interpretare tutte queste situazioni. Lo fa con diligenza e grande applicazione. Non si vede moltissimo davanti ma si applica con notevole dedizione alla fase difensiva.

Mc Kennie 6 Anche lui l’ho visto in serate migliori. Come Cambiaso è un poco un tuttocampista ma forse più di Cambiaso patisce il fatto di rimanere spesso isolato nella terra di nessuno fra lui e gli attaccanti. Soprattutto nel secondo tempo.

Nicolussi Caviglia 6,5 Il ragazzo esordisce con una palla persa in modo banale e fa pensare che sia nuovamente timido come la prima volta. Invece via via che la partita scorre va a giocare sempre più palloni e prova giocate e anche tiri dalla distanza. Fra l’altro serve il cross per la testa di Rabiot. Questa volta promosso con merito.

Rabiot 7 Una prova da Capitano vero. Si sacrifica a tutto campo lotta su ogni pallone e cerca con i suoi continui strappi di portare la palla nella metà campo avversaria. Se c’è da difendere difende. Recupera palloni di testa e di piede. Alla fine quando tutto sembra perso si inventa la percussione vincente e serve una gran palla a Gatti. Bravissimo.

Vlahovic 5 Nota dolente della serata. Sbaglia il terzo rigore su sette da quando è alla Juve. Alla Fiorentina ne aveva fatti 12 su 12. Ora chi dice che questo ragazzo non è coccolato da Allegri dice una grande fesseria. Nel primo tempo tutto sommato si rende utile ma nel secondo tempo è molle e indisponente. Meritava di uscire molto prima. E il mister lo tiene in campo nonostante ci faccia giocare in 10. Se non è fiducia questa?
Chiesa 6 Il suo impegno c’è sempre. Nel primo tempo gioca anche abbastanza bene. Nel secondo tempo si sacrifica in fase difensiva dato che la squadra finisce per schiacciarsi in difesa.

 

Danilo 6 Si rende utile nelle due fasi. Ha un bell’impatto sulla partita e sui compagni di squadra.

Milik 6 Pochissimi palloni da giocare ma anche lui cerca di fare del suo meglio per far salire la squadra.

Kean 6 Entra come se dovesse spaccare il mondo e va subito a dare una mano in difesa, poi peccato che sulle ripartenze litighi sempre con il pallone.

Locatelli sv

Juventus 6,5 La Juventus vince una partita importante in trasferta su un campo dove quest’anno non era passato nessuno e si porta momentaneamente in testa alla classifica. Primo tempo molto bene dove l’1-0 è stretto, secondo tempo di grande sofferenza ma tuttavia senza rischiare molto. Bellissima la reazione al gol del pari.

Allegri 6,5 Nono risultato utile consecutivo. Ha sistemato la difesa, è in testa alla classifica, ha dato continuità ai risultati e cementato il gruppo che appare molto più convinto dei propri mezzi rispetto al passato. È una Juve operaia non si può pretendere anche lo spettacolo.

Arbitro 5 Solito arbitraggio unilaterale con falli fischiati contro a noi e lasciati correre ai nostri avversari senza un metro equo. Idem i cartellini. Il rigore per noi è ineccepibile dato che il nostro viene trattenuto per diversi secondi solo Marelli in telecronaca parla di leggera trattenuta. Non sono convinto invece che il gol del Monza sia regolare come sono convinto che c’è un altro rigore questa volta su Gatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo dato che Caldirola praticamente lo spoglia. Fra l’altro come riesca Caldirola a non prendere nemmeno un giallo in questa partita è un mistero.

Venerdì 1 dicembre 2023 Monza – Juventus ore 20.45U-power Stadium Monza

Scritto da Cinzia Fresia

La Juventus inaugura il mese di Dicembre con una trasferta in quel di Monza. Massimiliano Allegri ricorda che l’anno scorso la squadra di Palladino ha sottratto ai bianconeri ben 6 punti. Perciò vietato abbassare la guardia.
Secondo il tecnico la Juventus dovrà affrontare una serie di partite difficili e se si vuole consolidare il punto guadagnato contro l’Inter, stasera bisogna vincere.
La posizione in classifica è rimasta la stessa, seconda a due punti dalla prima, ma Allegri butta acqua sul fuoco evitando la parola scudetto.

Nel frattempo John Elkan dissipa I dubbi sulla cessione del club (non se ne parla neanche) e l’uscita di scena dell’allenatore, che resta saldo, al comando della Juventus.
L’amministratore delegato di Exor conferma la volontà della Holding di continuare a vincere con Max Allegri.

Juventus – Inter : tutto rimandato alla prossima puntata

 

 

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Meglio due feriti che un morto.

Articolo di Alessandro Magno

A volte è meglio due feriti che un morto. I proverbi delle volte riescono a sintetizzare il punto focale delle questioni. Juventus e Inter si sono affrontate quasi per un tempo. La partita fino ai due gol è stato piuttosto piacevole. Dopo ha prevalso la paura di non perdere e l’incontro è diventato estremamente tattico. Personalmente non mi è dispiaciuto nemmeno il secondo tempo dove occasioni non ce ne sono state ma le difese sono state estremamente attente ma capisco di questi tempi sia più spettacolare magari vedere uno strafalcione difensivo purché poi la palla vada dentro.

Non ci sono nemmeno vincitori morali. È stato un pari giusto per quel che si è visto. Ci hanno provato entrambi a prendersi la vittoria morale appunto. L’Inter perché ha mantenuto il vantaggio in classifica e ha messo una croce su una delle trasferte più complesse del campionato. La Juve perché ha mantenuto la distanza minima e non ha fatto scappare l’Inter a più 5 l’Inter che sulla carta comunque è favorita. Inzaghi più che Allegri ha pianto delle assenze. Allegri con un Nicolussi Caviglia titolare dato che era l’ultimo centrocampista sano disponibile, non si è lamentato per niente. Su questo vince sicuramente Allegri dato che Inzaghi con la rosa profonda che ha veramente fa una figura da cioccolataio a lamentarsi delle assenze.

Chiosa finale sul gol irregolare del’Inter. Andrò controcorrente e per me il gol è buono. Più che il mancato intervento del var mi fanno arrabbiare due cose: la mancanza di uniformità di giudizio e Rocchi che ormai è diventato top numero uno nella classifica di arrampicata sugli specchi nel giustificare l’ingiustificabile con pure invenzioni. Il protocollo var è un’altra cazzata immane che non esiste e si usa a pretesto. Nello specifico io la penso in questo modo: non si può annullare un gol per un fallo avvenuto 4 o 5 secondi prima a metà campo. Non andava per cui annullato il gol a Kean e tutti gli altri gol che hanno annullato alla Juventus in questo modo indi per cui non andava annullato nemmeno questo. Il var meno interviene e meglio è a mio parere. Ovviamente fa specie che quando capita alla Juventus questi gol li annullino senza se e senza ma e quando capita all’Inter nemmeno la chiamata del var per rivederlo. Ma questa è un’altra storia.

Un pari a tavolino e a casa senza fare la doccia.

Scritto da Cinzia Fresia
La violenza sulle donne non si combatte con i rossetti in faccia. Queste sono propagande politiche inutili che lasciano il tempo che trovano. Il tema è complesso ed impone un cambiamento radicale a partire da un’autocritica profonda.

Il cambiamento inizia dai genitori, dai componenti adulti di una famiglia: quali devono saper leggere gli atteggiamenti sociopatici dei figli soprattutto se maschi, non giustificarli e chiedere aiuto.
Le donne non devono più accettare di essere disponibili in famiglia rispetto ai fratelli in quanto donne.
Non è tollerabile essere zittite dai padri, dai compagni di classe, dai colleghi di lavoro, dagli amici, dai fidanzati, dai mariti, dai passanti.
Le forze dell’ordine devono ascoltare e correre a difendere le donne in difficoltà. Se i carabinieri si fossero recati quando avvisati, Giulia Ceccherin forse sarebbe ancora viva.
Non serve leggere una bella ed accattivante frase, gli slogan sono inutili bisogna fare i fatti.
L’educazione ed il cambiamento inizia dall’istruzione. Non so se avrò il tempo di poter vedere un giorno la parità di genere, il cammino e’ lungo, se la donna non impara a pretendere rispetto ribellandosi agli stereotipi, gli uomini non cambieranno mai.

La partita:
Juventus – Inter si è disputata nel primo tempo, Il gol di Dusan ci ha fatto illudere per pochi minuti. Ha ragione Allegri prendere subito gol e’ da polli e dimostra la debolezza della squadra e dei singoli. Dopo di che è calato il sipario.
Ritengo che la partita sia stata giocata per il pari da parte di entrambi. Anche se gli sproloqui di Inzaghi dicono il contrario I fatti sono evidenti.
Il pareggio istituzionale è comodo per tutti, poiché l’Inter è piena di debiti e la Juventus ha i suoi problemi e magari un rientro del Milan ci può stare. Resta però Una partita senza senso più propagandista che altro.

Non si spiega perché mettere Colussi-Caviglia come debutto in serie A in Juve – Inter .. qui Allegri non l’ho capito, poiché aveva a disposizione altre alternative più pronte.
Spero un giorno arrivi la legge dell’obbligo di performance.
Un arbitro come si deve avrebbe dovuto interrompere e annullarla, una vergogna per gli spettatori allo stadio e fuori.

La partita sarà ricordata esclusivamente per la mancanza di acqua calda alle docce dello Stadium.
Il calcio sta attraversando un momento di autentica decandenza se un guasto alla caldaia prevarica l’interesse sul derby d’Italia.

PAGELLE JUVENTUS-INTER 1-1

 

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6 – Nessun intervento particolare se non qualche uscita sicura in presa. Sul gol Purtroppo Lautaro trovo un angolo davvero beffardo.

Gatti 6 – Il più propositivo dei nostri difensori spesso si sgancia in avanti e lo si trova a dare una mano in attacco seppure con alterne fortune. Non gioca una brutta partita ma pesa il farsi beffare da Lautaro sull’1-1.

Bremer 6 – Anche Bremer non gioca una brutta partita anzi spesso su Thuram che è un brutto cliente ha pure la meglio tuttavia anche per lui l’unico errore è pesantino.

Rugani 6 – Una prestazione nella norma. L’Inter attacca raramente da quel lato e nell’unica azione che lo fa e segna Rugani si era sganciato.

Cambiaso 6 – Lotta combatte ma la sua prova non è molto incisiva. Doveva esser l’esterno di destra a tutta fascia è stato più che altro in copertura. Anche se in copertura non ha fatto male. Diciamo 6-.

McKennie 6,5 – In un centrocampo un poco arrabattato alla meglio la sua prova di grande sostanza è qualcosa su cui si può sempre contare. A volte fa cose pregevolissime altre si perde un po da solo ma è davvero un motore senza sosta.

Nicolussi Caviglia 5.5 – Tanto troppo timido. Non era la serata giusta per esordire e su questo pesa sicuramente il non aver giocato mai nemmeno un minuto fino a qui. Primo tempo con la palla che scotta fra i piedi ma tutto sommato senza sbagliare. Secondo tempo maluccio fino a quando Allegri lo cambia.

Rabiot 6 – Un bel duello con Barella sulla corsa e sulla fisicità. Spesso lo vince ma non riesce a fare nulla di grandemente più utile.

Kostic 6 – Anche lui un poco troppo contratto sulla difensiva seppure ordinato e diligente quanto basta per arginare i suoi avversari. Bello il duello rusticano a suon di calci con Cuadrado.

Vlahovic 6.5 – Un ottimo primo tempo dove difende spesso bene il pallone e fa salire la squadra e dove trova un bel gol dopo aver iniziato lui l’azione. Secondo tempo trova meno spazi ma la prova resta positiva.

Chiesa 6.5 – Peccato per l’occasione capitata dopo pochi minuti perchè forse tergiversa un attimo di troppo e poteva fare meglio poi il solito Chiesa con tanto cuore e tanta grinta. Peccato sia a lui che a Vlahovic l’arbitro non li tuteli per nulla.

Locatelli 6 – Da geometrie e serenità alla squadra che in quel momento stava un poco soffrendo.
Alex Sandro SV
Kean SV
Milik SV

Juventus 6,5 Una Juventus concentrata e combattiva che ha concesso davvero poco alla squadra che ha più occasioni e gol di tutta la serie A. Peccato non esser riusciti a creare qualche grattacampo di più a Sommer dato che alcuni tiri effettuati sono finiti fuori dallo specchio. Forse la carta Milik e Kean andava giocata prima chissà.

Allegri 6,5 Ha tenuto testa giocandosela alla pari alla prima in classifica con una formazione molto rimaneggiata tanto da dover far giocare un quasi esordiente. La Juventus tiene botta e non sfigura certo manca qualcosa per poterle anche vincere queste sfide.

Arbitro 5 Non mi piacciono gli arbitri che arbitrano ”alla inglese” anche perchè finiscono per dare falli inutili dove non ci sono e non dare quelli che ci sono. Chiesa e Vlahovic sono stati letteralmente presi per i fondelli da questo qua

Domenica 26 novembre 2023 Juventus-Inter ore 20.45 Allianz Stadium Torino

Scritto da Cinzia Fresia
La pausa nazionale è finita e la Juventus riprende con il botto: il grande match Juventus – Inter.
Il derby d’Italia? Per me no.
L’Inter è la “regina delle seccature”, aggravata dall’atteggiamento paranoico in campo dell’allenatore il quale vede nemici dappertutto, soprattutto a Torino: non sarà una bella partita.

La Juventus è data per spacciata ancora prima di cominciare, e l’Inter ha già vinto lo scudetto. Da queste premesse scendere in campo è durissima, se poi vogliamo aggiungere che è stata appena uccisa una povera ragazza, l’atmosfera non aiuta.

Ci aspettiamo un super Chiesa show, il nostro “Sinner” anche se non gioca a Tennis, Federico è stato il protagonista della qualificazione italiana agli europei e ci auguriamo che gli sia rimasto un po’ di quell’entusiasmo che suoni la carica ai suoi in questo big match casalingo.

Avendo osservato le difficoltà di realizzazione dei bianconeri, non c’è da stupirsi se l’Inter resti la favorita. La squadra di Inzaghi ha il centrocampo più forte e collaudato del Campionato.
Massimiliano Allegri comunque non dispera e senza sbilanciarsi, sostiene di avere le sue soluzioni.

Allegri in conferenza stampa si è dimostrato consapevole e non preoccupato in caso di sconfitta. L’obiettivo resta sempre il quarto posto.
La Juventus può vincere?
Se trova il sistema per far saltare i nervi agli interisti, forse si.

Inzaghi non viene a Torino per il pari. Lo ha pure detto, perciò aspettiamoci calci e pugni, la Juventus se vorrà vincere dovrà essere furba, e non offrire il fianco debole.
Diversamente un pareggio sarebbe oro colato.

L’Italia innamorata di Sinner .. e come dargli torto?

Scritto da Cinzia Fresia

L’Atp finals appena terminato a Torino ha fatto scoprire uno sport : il tennis, attraverso le gesta sportive di un italiano per caso, Yannic Sinner, originario del Tirolo, zona che dell’Italia ha solo la spartizione bellica.
Yannic lo ha ammesso, ha imparato l’Italiano a Bordighera mentre studiava alla leggendaria Accademia di Riccardo Piatti. Un’eccellenza tutta italiana che forma campioni e coltiva talenti.

L’Italia si è scoperta innamorata di Yannic Sinner, e non c’è nulla di strano e di cui stupirsi. Un ragazzone dai capelli rossi alto quasi un metro e novanta, che non si mette in bella mostra, che non alza maglietta per far vedere quanto è muscoloso e tonico il suo addome, che parla con un accento buffo e si commuove a sentir gridare il suo nome. La passione e la forza di questo ragazzo ha messo da parte quelli che con poco sforzo guadagnano soldi facili e dopo si annoiano.

Il caso Fagioli e C. ha scosso l’opinione pubblica, la quale si è improvvisamente svegliata aprendo gli occhi sul vero volto di queste persone.
Il tennis non è uno sport democratico, si è in due. Non ci sono gli altri 10 che difendono, fanno assist, corrono si dannano per aiutarti. Non c’è un sistema mediatico pronto a tamponare gli errori, qui non c’è nulla di tutto questo, c’è un campo, due persone e una pallina che vola.

Nel tennis si diventa grandi presto e a 14 anni sei un professionista. E’ uno sport difficilissimo, i primi dieci sono degli extraterrestri, inarrivabili e ne passa uno su un milione.

L’Atp finals ha offuscato le prestazioni della nostra nazionale di calcio. Vittoriosa e ad un passo dalla qualificazione. Un Federico Chiesa super star e beniamino non ha entusiasmato più di tanto, perché gli occhi e il cuore della gente erano tutti per lui, il ragazzino dai capelli rossi.
Una media di tre ore a partita di massima intensità , Sinner ha convissuto con un evidente dolore alla schiena di cui non ha fatto parola, stringendo i denti è riuscito a vincere.
Non ci si rende conto di quanto il tennis professionista sia usurante e doloroso sul fisico . Se immagino il “maltrattamento” ad una spalla per produrre un servizio a 190 km l’ora ..
e quanto lavoro e palestra per ogni singola prestazione, guardo ai calciatori con sincera compassione.
L’allenamento giornaliero di un tennista non ha nulla a che fare con quello di un calciatore, già stufo prima di cominciare, che si arresta subito al primo segno di cedimento.
Il calcio è garantista di un ottimo reddito (persino troppo) anche nelle serie minori, al contrario del tennis dove c’è una differenza sostanziale tra i primi dieci e gli altri in coda.

Yannic Sinner ormai senza più benzina, si arrende in finale a Diokovic, sebbene stanco ed esaurito resta il vincitore morale di questa competizione che ha avuto merito di restituire l’entusiasmo ai torinesi.

L’Atp finals ci ha tenuto incollati al televisore, facendoci dimenticare per qualche minuto, l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro paese: l’omicidio di una bella ragazza di 22 anni morta probabilmente a causa della noia.

La speranza è l’ultima a morire, e mi auguro che i giovani rifiutino la negatività e reagiscano appassionandosi alle cose che amano, imparando a proprie spese a camminare con le proprie gambe.

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