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Prepartita Torino-Juve, in cerca della matematica.

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articolo a firma di eldavidinho
 

 

 

Nella settimana di avvicinamento alla sfida coi cugini rivali del Torino, che
potrebbe già sancire la definitiva vittoria del trentunesimo Scudetto, e dopo gli strascichi della vittoria di rigore col Milan, a tenere banco sono stati il
caso dei falsi cori razzisti a Boateng, ormai solita montatura giornalistica,
ma soprattutto 30.000 euro di multa ricevuti per altri presunti cori insultanti
ma non razzisti a Robinho; la questione della coreografia della Est pagata da
Tim, mossa societaria poco rispettosa verso i propri tifosi, molti dei quali si
sono visti strumentalizzati dalla società per l’annosa questione di Calciopoli;
il calciomercato con l’affare Ibrahaimovic che sicuramente riempirà le prime
pagine dei giornali sportivi per il resto del periodo di mercato; le domande
sulla Juve che verrà, con l’obiettivo di ridurre il gap che c’è in Europa con
le squadre che, in questa settimana, hanno disputato l’andata delle semifinali
di Champions League con risultati finali inimmaginabili come la larga e
convincente vittoria del Bayern sul Barcellona che lascia poche speranze di
rimonta ai blaugrana, e l’inaspettata vittoria del Borussia sul Real Madrid con
lo stesso sorprendente numero di reti realizzare dal Bayern All’Allianz, un 4-0
ed un 4-1 che sanciscono il nuovo dominio, in Europa, del moderno e giovane
calcio tedesco . Poi c’è stato un nuovo episodio di “demistificazione e
malafede giornalistica”, perché, oltre ad essere un vero dispiacere il fatto
che l’intervista di Andrea Agnelli al Financial Times si sia ridotta all’
argomento Calciopoli, avendo il presidente bianconero affrontato non solo la
situazione della Juventus, l’attenzione di molti giornalisti è caduta su poche
righe, scritte in inglese ma poi tradotte male in italiano. Dunque, la
traduzione corretta delle parole del Presidente, che sarebbe dovuta essere: “Ma
Moggi telefonava ai capi degli arbitri e molte altre persone, come è poi venuto
fuori”, magicamente, è diventata “Ma Moggi telefonava agli arbitri come tutti
gli altri”, con la differenza che chiamare gli arbitri era illecito(e Moggi non
lo ha mai fatto, a differenza di altri), chiamare i designatori, invece, non lo
era affatto e si poteva parlare al telefono, con loro, liberamente. E prima di
passare alla presentazione della sfida col Torino, non posso che chiudere con
due perle di saggezza che Stramaccioni e Mazzarri ci hanno riservato alla
vigilia di questa giornata di campionato. Il primo avrebbe affermato con
sicurezza che “La mia Inter al completo avrebbe battuto il Bayern Monaco ad
inizio stagione, il secondo, con spavalderia, che “Il mio percorso qui a Napoli
è paragonabile a quello del Borussia Dortmund.”.
Ma domenica pomeriggio, al Comunale di Torino, si torna a giocare il Derby
della Mole. 26 vittorie, 23 pareggi e 18 sconfitte: nella sfida della Mole
giocata in casa del Torino, il bilancio parla a favore dei bianconeri, con una
differenza significativa anche di gol segnati (89-72). I derby del mese di
aprile sono improntati a un grande equilibrio: due i successi granata (nel 1942
e esattamente 50 anni dopo), quattro i pareggi (2-2 nel 1955, 0-0 nel 1966, 1-1
nel 1977, anno che vide la Juventus prevalere al fotofinish sui rivali proprio
grazie al punto guadagnato nel derby e 1-1 nel 1987). L’unico trionfo juventino
risale al 1996, una sconfitta particolarmente amara per i cugini che chiudono
in vantaggio di una rete il primo tempo grazie a Rizzitelli, ma si trovano
rovesciato il verdetto a causa di un autogol di Sogliano e a una prodezza
inventata da Gianluca Vialli. In quella stagione il Toro finirà in Serie B,
mentre un mese dopo la formazione guidata da Marcello Lippi alzerà la Champions
League.
Sei vittorie e altrettante sconfitte, con quattro pareggi: è questo lo score
del Torino all’Olimpico, dove ha raccolto 22 punti a fronte dei 15 in
trasferta. 21 i gol fatti (fuori casa ne ha segnato uno in più), 22 le reti
incassate (cinque in meno di quelle lontane dal suo stadio).
È il portiere Gillet il punto fermo del Torino, come testimonia il fatto che
non ha saltato neanche uno dei 3154 minuti giocati dalla squadra. Con una
presenza in meno c’è il centrocampista Alessandro Gazzi. Tre gli espulsi
finora: Glik (nel derby d’andata), Ogbonna (nella trasferta di Cagliari) e
Darmian (a Firenze nella giornata di domenica scorsa). Darmian che è anche il
collezionista principale di ammonizioni, con 11 gialli. Il goleador della
squadra è il capitano Rolando Bianchi, che ha già toccato la doppia cifra con
10 gol. Gli altri marcatori sono Cerci con sei, Santana con quattro, Meggiorini
e Barreto con tre, Brighi, Gazzi, Stevanovic, D’Ambrosio, Birsa e Jonathas con
due, Sgrigna, Basha, Glik, Sansone con uno, con in più il contributo di un’
autorete.
Ventura non può disporre degli squalificati Vives e Darmian: saranno
D’Ambrosio e Masiello a presidiare le fasce di difesa, mentre in mezzo al campo
toccherà a Basha affiancare Gazzi. In attacco Bianchi e Barreto potrebbero
esser scelti dal tecnico per comporre il tandem titolare dell’attacco. Infine
migliora Brighi che dalla prossima settimana si renderà nuovamente disponibile.
Ricordiamo che la partita disputata all’Andata col Torino, è l’unica in cui
Conte decise di cambiare modulo e giocare con un inedito 4-3-3 sin dal primo
minuto. Questa volta dovrebbe giocare, però, col 3-5-1-1 delle ultime
settimane, versione di fine stagione del 3-5-2 di quest’anno. In caso di
vittoria e contemporanea non vittoria del Napoli, i bianconeri potrebbero
festeggiare con quattro gare di anticipo la conquista di un altro Scudetto.
Appare al momento improbabile il recupero di Giovinco per il derby. Si profila
una nuova panchina per Quagliarella e Matri, con Vidal-Pogba-Marchisio in campo
tutti contemporaneamente.
Un arbitro di grande esperienza per il Derby della Mole di domenica
pomeriggio: Torino-Juventus sarà diretta da Mauro Bergonzi di Genova. Il
direttore di gara ligure trova i bianconeri per la terza volta in questa
stagione, sempre in trasferta, nei successi di Verona con il Chievo (2-1 il 3
febbraio) e Bologna (2-0 il 16 marzo). Un doppio successo che ha portato a 12
le vittorie juventine con Bergonzi, in un totale di 17 gare. Tre pareggi e due
sconfitte nelle altre cinque sfide. Tra questi precedenti non ci sono Derby,
quindi quello di domenica sarà il primo in assoluto. All’Olimpico, gli
assistenti saranno Nicola Andrea Nicoletti e Massimiliano Grilli. Il quarto
uomo Maurizio Viazzi. Gli assistenti d’are Andrea De Marco e Antonio Danilo
Giannoccaro. Forza Juve.

Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook:
Eldavidinho Juve. Blog: http://eldavidinho.tumblr.com/

ricchiuti21

Considerazione sul derby . Sui nostri pseudo parenti. Sul fallo di Glik e sul fatto che l’han risolta quelli della nostra ”cantera” Marchisio e Giovinco.

il derby è gara odiosa che non dovrebbe neanche esistere. perché sono solo rischi maggiori per prendere tre punti a una squadra che lotta per la salvezza. glik ? farà compagnia ai tanti scarpari che affollano la weltanschauung di certa gente. giovinco il migliore in campo, squalifica inclusa.

So che sei andato a una nuova udienza per il processo a Giraudo. Come si evolve?

mercoledì la sentenza. meglio evitare di sbilanciarsi.

Non ti ho mai chiesto del Sidney e di Del Piero oggi. Lo hai visto mai giocare con quelli? Eccetto lui son pessimi.

ho visto qualche goal. se avessi mediaset premium avrei visto sicuramente tutte le gare. almeno all’inizio. poi la nostalgia affievolisce e subentra il disinteresse. dell’australia non penso niente di preciso, è un paese per me totalmente privo di fascino sospeso com’è tra il nulla ed il niente. è privo di fascino sostanzialmente perché manca di stereotipi. non esistono barzellette sull’australia, nessuno saprebbe identificare il culo delle sue donne.

Mattare il Toro è sempre un piacere. Insultare i defunti però non mi appartiene.

 

articolo di Alessandro Magno

 

L’ultima volta che il Toro ha vinto un derby c’erano ancora i videoregistratori VHS, le telecamere con la cassetta dentro, uscivano i primi telefonini, delle valige portatili con il displey bianco e nero che segnava solo il numero di telefono. Era il 1995 la gente girava con la Fiat Punto e qualcuno ancora con la Uno. Quando il Toro vinse l’ultimo derby esistevano ancora le sale giochi dove c’erano i videogiochi non a soldi, i più fortunati avevano in casa il Super Nintendo oppure il Sega Mega Drive. Quando il Toro vinse l’ultimo derby avevamo nelle macchine lo stereo estraibile a musicasette e qualcuno aveva quello a cd che costava un pacco di soldi. Quando uscivamo con la tipa ci toccava imboscarlo o portarcelo dietro. Mike Tyson era appena uscito di galera e riconquistava il titolo dei massimi Wbc, in tv passavano Beverly Hills 90210 e Ok il prezzo è giusto. In giro per la città c’erano ancora le cabine telefoniche e in tabaccheria vendevano le schede prepagate. I ragazzini giravano con il Ciao o il Si e Michael Jordan giocava ancora nei Chicago Bulls. Quando accadde di quel derby, Fiorello era ancora un giovane capellone e se ne andava in giro per le piazze col suo Karaoke, Alberto Tomba vinceva la Coppa del Mondo di sci. Quando il Toro vinse l’ultimo derby gli 883 si erano appena separati e al cinema davano il Corvo, noi si pagava ancora un ingresso al cinema (di lunedi) 7000 lire …già c’erano ancora le lire, un pacco di Diana blu costava £ 3800. Le pubblicità delle Mentos col buco in mezzo e del cornetto Algida erano i tormentoni! Quando han vinto l’ultimo derby Pessotto giocava ancora con loro e Del Piero aveva 20 anni. C’era Tele+ e i floppy disk. Di quei giocatori di quella partita, nessuno gioca più, eccetto Alex al Sidney, gli altri son tutti commentatori, allenatori, qualcuno è già nonno. Son passati tre lustri, quasi quattro, da quando il Toro ha vinto l’ultimo derby, c’è una generazione di ragazzini che oggi è maggiorenne e non ha mai visto la sua squadra vincere contro la Juve. Ma vi pare possibile? E i papà di questi ancora li allevano a pane a antijuve… dai dai che prima o poi accadrà, non si sà quando, ma la speranza è l’ultima a morire. Me li immagino certi bambini ”sfortunatelli” : ”Papà ma abbiamo mai vinto contro la Juve?”, ” si figlio mio nell’anno del Signore 1995 tanti e tanti anni fà…”. Devo dire che ci vuol una costanza non indifferente ad aspettare tutto questo tempo una vittoria come un miracolo dal cielo, la luce da un Messia. Spiacenti, abbiamo intenzione di prolungare questa striscia, finchè è possibile. Non sarebbe male arrivare a 20 anni senza farvi vincere un derby. Sarebbe un altro bel record.

Non c’è davvero molto da dire su quest’ultimo derby se non che li abbiamo asfaltati. Eccetto i primi minuti dove fra l’altro han prodotto solo un tiro fuori di Meggiorini, il resto è stato facile come rubare le caramelle a un bambino. Ci siamo permessi pure di sbagliare un rigore sullo 0-0 e farci annullare un quasi gol di Vucinic per fallo di pura invenzione di Pogba sul portiere. Devo dire che a parte pochi sciocchi e qualcuno come Ventura ma a caldo, nessuno dopo s’è lamentato più di tanto dell’espulsione di Glick. Un fallo che al momento pare davvero esser il più cattivo e duro di tutta la stagione e di tutta la serie A e B compresa. Un fallo di una rudezza inqualificabile e gratuita. E dire che io l’avevo ampiamente previsto in certi commenti. Scrissi ”occhio alle gambe perchè qualcuno mirerà a quelle ed è già tanto se il Toro finisce la partita in 11” è infatti ci ho preso. Troppo scontata come previsione, conosco i miei polli, anzi i miei bovini. Sul modulo posso dire che come avevamo ampiamente detto e ridetto, finalmente si è andati a ripescare questo benedetto 4-3-3 con Vucinic e Giovinco esterni, e le cose sono andate decisamente bene. Lo dico e lo ridico quello è il loro ruolo, insieme non possono giocare in un attacco a due. Questo modulo non dovrà però nuovamente incancrenirsi ma andrà alternato al 3-5-2 a seconda dell’avversario, e forse in mezzo è meglio che giochi Quagliarella e non Bendtner. Son convinto che le cose andranno decisamente meglio. Ora messo il derby alle spalle, avanti con gli ucraini, dopo tornerà il nostro mister e spero venga accolto dallo Stadium con 10 minuti di standing ovation perchè anche da squalificato ha guidato, con il suo staff, la squadra al meglio. Tenendo conto dell’impegno della Champions League in più rispetto all’anno scorso, direi che il cammino della Juve fin qui, è un cammino importante.

Concludendo tornando all’ironia con cui ho iniziato questo articolo. Non sono io che posso o devo insegnare alcunchè a qualcuno, ma penso che le partite per quanto è possibile è bello viverle con gioia e ironia. Con il godimento sano. Quello che ci fa cantare o’ sordato ‘nammurato a quelli del Napoli o ”…e forza toro facci un gol” all’85mo dell’altra sera sul 3-0 mentre si fa il torello al Toro. Questo è per me il meglio del tifo e questo è quello che a me piace. Lo striscione che è stato esposto e che insultava i caduti di Superga invece non son cose che mi appartengono. Chi l’ha pensato e lo ha creato e lo ha esposto ha fatto un incredibile autogol a tutti gli juventini. Ci lamentiamo per la multa a Pessotto inferiore a quella per gli insulti razzisti ai giocatori del Milan, ci indignamo e diamo dei bastardi a quelli che insultano Ale e Ricky o Andrea Fortunato o Scirea o i morti dell’Heysel e poi noi che si fà si fà uguale? Esponiamo uno striscione ” Noi di Torino onore e vanto, voi solo uno schianto”. Ho personalmente inviso alcune tifoserie solo perchè se la prendono sempre con i caduti dell’Heysel. Le ho talmente inviso che tifo perchè le loro squadre vadano male perchè ritengo abbiano delle tifoserie di merda. Ho sempre pensato che noi fossimo diversi dagli altri. Diversi perchè migliori. Non che fossimo come gli altri. Capisco la rabbia di chi lo ha fatto ma non la giustifico. Per quello striscione mi vergogno io per loro. Le mie personalissime scuse alle famiglie di quei defunti e a quelli Toro per questa brutta pagina bianconera.

Alessandro Magno

 

articolo scritto per ilblogdialessandromagno.it  juvemania.it e ladivinajuventus.it

Juventus – Torino 3-0 Sintesi

http://www.metacafe.com/watch/9482630/

Derby ..c’era una volta Juventus-Torino ..

di Luna23

Nel mio quartiere stanno girando un film, biografico sulla vita di Gigi Meroni, leggendario e sfortunato giocatore granata, che trovò la morte a soli 24 anni, dicono che dalle mie parti abitino molti giocatori del Toro che io non conosco, tra poco sarà tempo di derby, confesso che a me come penso a voi, non sia mancato così tanto, in questi anni “senza il Toro” è stato come avere una seccatura in meno. Abbiamo già, tanti nemici e problemi indotti da essi che averne uno in più ne avremmo fatto a meno. Una strana sorte quella del Torino, condannato a non rialzarsi più dal dopo “Superga” schiacciato dalla supremazia dovuta alla fascinazione,  tecnica e immagine, dalla Juve ha conosciuto tempi oscuri, spesso caduta in pessime mani gestionali ne ha viste delle “belle”, ma quest’anno si è accesa per loro una luce, l’arrivo di Giampiero Ventura alla guida della tormentata squadra ha rimesso ordine all’interno del gruppo tanto da superare il campionato di serie b dell’anno scorso e attualmente tenere in serie A, dobbiamo anche dire che il Torino si avvale di una solida e fedelissima tifoseria che a onor del vero ha sempre sostenuto il gruppo anche nei tempi peggiori, che sono stati tanti.

Purtroppo il Toro ha sempre avuto un approccio verso il campionato di profondo vittimismo e commiserazione, e ritenendo sempre la Juventus colpevole delle loro disgrazie. Atteggiamento mantenuto tutt’ora dal Presidente Cairo, che non perde un’occasione per dire qualcosa di sgradevole contro la Juventus, di riflesso, il nostro presidente Andrea Agnelli, non ha mai manifestato odio o repulsione, anzi, ha avuto parole buone nei confronti della Presidenza e della Squadra e del Derby per il bene della città e delle due tifoserie sia ieri che oggi, ma non basta, il Toro è assetato di sangue e vendetta, ed aver identificato il nemico storico numero 1 la Juventus rea del male infertogli è già qualcosa.

Ma come noi tifosi della Juventus vediamo il Toro? Potrei dire che noi il Toro .. “non lo vediamo proprio”, ma sarebbe una brutta risposta e anche poco veritiera, il Torino lo si vede per quello che è, cioè in modo compassionevole, d’altronde una società che vive in funzione di odiare la Juve e che convince i tifosi a fare uguale, dove potrà andare? Un mio amico, ex tifoso del Toro e convertito alla Juve, mi disse che questa modalità era insopportabile, e che non aveva senso tifare una squadra così, che cercava di dare la colpa ad un altro piuttosto di individuare i veri problemi.

Noi cittadini di Torino e tifosi Juventini vediamo questa parte della città con pena, perchè comunque non riusciamo ad odiarli, è pur sempre l’altra identità culturale della città. A questo punto gridiamo “Well come back Derby” e che sia una bella partita ..

Luna23

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