Articolo a firma di eldavidinho.
Contro la Fiorentina, dunque, una Juve in versione Europea. Martedì, contro gli scozzesi del Celtic, si torna a giocare proprio in Champions League per l’andata degli Ottavi di Finale. 43 vittorie in campionato, 35 Coppe di Scozia, 14 Coppe di Lega e, soprattutto una Coppa dei Campioni: il Celtic è senza dubbio una delle società più blasonate del calcio europeo. Fondata nel 1888, rappresenta la minoranza cattolica di Glasgow e, dopo il fallimento degli storici rivali dei Ranger, squadra della parte protestante della città, è la regina incontrastata del calcio scozzese. In Champions, per arrivare alla fase a gironi, la squadra del tecnico nord-irlandese Neil Lennon ha dovuto superare due turni preliminari: il primo contro l’Hjk Helsinki, battendo 2-1 i finlandesi all’andata in casa e 2-0 ad Helsinki al ritorno. Il secondo contro l’Helsingborg, con doppio successo per 2-0, il primo fuori casa, il secondo tra le mura amiche. Nella fase a gironi il Celtic ha chiuso al secondo posto nel gruppo vinto dal Barcellona, totalizzando 10 punti, frutto di 3 vittorie (3-2 a Mosca sullo Spartak e doppio 2-1 in casa su Barcellona e Spartak Mosca), 1 pareggio (0-0 in casa contro il Benfica) e 2 sconfitte (1-2 a Barcellona e 1-2 a Lisbona dal Benfica). In casa gli scozzesi sono degli schiacciasassi: nelle ultime 12 uscite nelle coppe europee, il bilancio è stato di 9 vittorie, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta (0-1 dall’Atletico Madrid, il 30 novembre 2011 in Europa League). In trasferta segnano da 7 partite di fila, per un totale di 11 reti.
Punto di forza del Celtic è sicuramente la punta greca Samaras (con trascorsi nel Man. City), vero punto di riferimento offensivo; da non sottovalutare l’inglese Gary Hooper, che ultimamente è stato accostato alla Juventus. Altro giocatore da prendere con le molle è il capitano Scott Brown, il recupera palloni di centrocampo ed il portiere Forster, che in Inghilterra aveva indossato la maglia del Newcastle.
Un passaggio del turno nella Coppa dei Campioni, una vittoria a testa nel girone di Champions con la Juve che andava a giocare in Scozia già con la certezza della qualificazione al turno successivo. Sono questi i precedenti bianconeri con il Celtic di Glasgow. Le due sconfitte dei bianconeri sono arrivate sempre in Scozia, dove si giocherà l’andata degli ottavi di finale: nel primo scontro assoluto, nella Coppa dei Campioni 1981/1982 (16 settembre 81), i bianconeri cadono per una sfortunata autorete di Gaetano Scirea ma poi ribaltano il risultato al ritorno a Torino, passando il turno con le reti di Virdis e Bettega. La Juve di Lippi perse di nuovo al Celtic Park nel 2001, il 31 ottobre: era l’ultima gara del girone, con i bianconeri già qualificati che vennero sconfitti 4-3: non bastò un capolavoro su punizione di Del Piero e la doppietta di Trezeguet, gli scozzesi vinsero con il gol di Valgaeren, il rigore di Larsson e le due zampate di Sutton. All’andata a Torino era finita 3-2: altra doppietta di Trezegol, poi il pareggio firmato Petrov-Larsson (r) e un altro penalty decisivo per il tris Juve, trasformato al 90′ da Amoruso con i bianconeri in 10 per l’espulsione di Davids.
Il Celtic ha già scaldato i motori in attesa della sfida di martedì, spazzando via l’Inverness in campionato. La vittoria fuori casa per 3-1, con reti di Commons, Gershon e Miku, garantisce il primo posto al Celtic nella Scottish League.
Sono cinque i giocatori che Neil Lennon ha utilizzato in tutti gli incontri della prima fase di Champions League. Due di essi non hanno saltato neanche un minuto: il portiere Fraser Forster e il difensore Kelvin James Wilson. Gli altri tre sono lo svedese Mikael Lustig, Kris Commons e Charlie Mulgrew. Il Celtic non ha ricevuto espulsioni finora, mentre il giocatore più ammonito è stato Victor Wanyama, centrocampista del Kenya. Gli scozzesi hanno finora dimostrato di essere particolarmente abili sui calci d’angolo, con due reti di testa a opera di Wanyama in Celtic-Barcellona e di Samaras in Benfica-Celtic. Da rilevare che la squadra è stata finora anche abbastanza fortunata, usufruendo di due autogol a proprio favore (autori Kombarov dello Spartak Mosca e Mascherano del Barcellona).
È lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco l’arbitro designato dall’Uefa per dirigere questa gara. Forza Juve.
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